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1 RIFIUTI SANITARI Adeguamento delle Linee Guida sulla gestione dei rifiuti prodotti nelle strutture sanitarie secondo le prescrizioni del vigente D.M. 219/2000 e del nuovo catalogo di classificazione dei rifiuti (CER 2002) 02) in base alla Decisione della Commissione U.E. 532/2002/CEE. RIFIUTI NON PERICOLOSI E ASSIMILATI AGLI URBANI Sono tutti i rifiuti derivanti da attività sanitaria che NON PRESENTANO RISCHIO INFETTIVO, cioè tutti quei materiali che: 1) NON provengono da ambiente da isolamento infettivo, né da pazienti affetti da patologia infettiva-diffusiva, clinicamente ravvisata dal medico nelle UU.OO. di diagnosi e cura; 2) NON sono venuti a contatto con liquidi biologici secreti o escreti di qualsiasi paziente; 3) NON sono visibilmente imbrattati di SANGUE o di altri liquidi biologici in qualsiasi quantità, quali: liquido seminale; secrezioni vaginali; liquido sinoviale; cerebro spinale; liquido pleurico; liquido peritoneale; liquido pericardico; liquido amniotico; 4) Assorbenti igienici, pannoloni, pannolini pediatrici, sacche per raccolta urine, ecc., di pazienti non riconosciuti da patologie trasmissibili attraverso tali escreti; N.B.:.: le sacche per urine vanno svuotate del loro contenuto prima di essere eliminate; 5) residui dei pasti provenienti da reparti, da cucine o mense; 6) rifiuti provenienti dalla pulizia dei locali. RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO Sono quei rifiuti sanitari il cui rischio è prevalentemente quello infettivo, cioè tutti quei materiali che: 1) provengono da ambiente di isolamento infettivo; 2) provengono da laboratori analisi, di microbiologia, di anatomia patologica, ecc. contaminati da materiale biologico o sangue in quantità tale da renderlo visibile; 3) che pur non provenendo da reparti di isolamento infettivo, sono venuti a contatto con fluidi biologici di pazienti dichiarati clinicamente infetti o che comunque siano visibilmente contaminati da: sangue nonché altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da renderlo visibile; liquido seminale; secrezioni vaginali; liquido cerebro spinale; liquido sinoviale; liquido pleurico; liquido peritoneale;

2 liquido pericardico; liquido amniotico; 4) feci e/o urine solo nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal Medico responsabile del ricovero una patologia trasmissibile attraverso tali escreti; 5) i residui dei pasti, i residui di pulizia dei locali di degenza e qualsiasi altro materiale proveniente da reparti con pazienti affetti da malattia infettiva-diffusiva; 6) tutti i taglienti monouso contaminati e non contaminati da sangue o liquidi biologici; 7) fiale e/o flaconcini di vaccini ad antigene vivo, dopo utilizzo del farmaco. RIFIUTI PERICOLOSI CONTAMINATI DA ANTIBLASTICI Sono i rifiuti venuti in contatto diretto o indiretto con farmaci citotossici o citostatici, cioè: 1) tutti i materiali residui utilizzati nella preparazione e nella somministrazione; 2) mezzi protettivi individuali iduali monouso; 3) tutti i materiali contaminati, anche accidentalmente da tali farmaci, ivi compresi quelli che residuano dalla pulizia delle cappe e dei locali di preparazione. Essi vanno raccolti in sacchi gialli collocati sugli appositi carrelli con fondo antispandimento. Prima della chiusura e dell inserimento nel contenitore rigido, è opportuno trattare il contenuto del sacco con ipoclorito di sodio diluito al 10%. RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO CHIMICO Sono quei rifiuti sanitari il cui rischio prevalente è quello chimico e sono costituiti da: 1. bagni esausti di fissaggio e di sviluppo di Radiologia 2. liquidi di scarto di Laboratorio Analisi, Servizio Immunotrasfusionale e Anatomia Patologica 3. liquidi di scarto dalle UU.OO. (quali glutaraldeide,ecc.) Il deposito temporaneo avviene: in taniche rigide, contrassegnate dalla lettera R, contenute o meno negli appositi armadietti in acciaio o in vasche di raccolta esterne agli edifici. Vengono periodicamente ritirati da operatori di Ditte specializzate secondo i termini di Legge. TIPOLOGIE L'elenco qui riportato rappresenta la maggior parte delle tipologie di rifiuto prodotte in ambiente ospedaliero: - Cannule, drenaggi, sonde (rettali, gastriche, ecc.), sondini (naso-gastrici, per ossigeno terapia, per broncoaspirazione, ecc.), set di infusione; - raccordi, sonde, cateteri vescicali, venosi, arteriosi, per drenaggi pleurici, per prelievo citologico, ecc; - sacche da emotrasfusione, da raccolta di liquidi biologici con i relativi contenuti; - sacche da raccolta urine il cui contenuto va sempre eliminato tranne di quelle di pazienti con patologie infettive e diffusive; ;

3 - campioni di sangue, feci e urine; - sonde rettali, gastriche, sondini naso-gastrici, per ossigenoterapia, per broncoaspirazione, ecc.; - circuiti per circolazione extracorporea, presidi per stomia, filtri per dialisi; - aspiratori a perdere e relativi contenuti, deflussori; - fiale e/o flaconcini dopo utilizzo del farmaco, contenitori vuoti di farmaci; - provette dopo analisi ematochimica, piastre, terreni di colture e altri presidi utilizzati in laboratorio; - stiks per esami del sangue, di urine, di feci; - elettrodi, abbassalingua, tamponi, set di infusione; - bastoncini cotonati per colposcopia e pap-test, bastoncini oculari non sterili, oftalmici di Tnt; speculum auricolare, vaginale monouso; - cotone, garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, ecc; - cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale; - assorbenti igienici e/o pediatrici, pannoloni, gessi o bendaggi; - indumenti protettivi monouso: guanti, mascherine, camici, copricapo, lenzuola a perdere, traverse monouso; - denti e piccole parti anatomiche non riconoscibili; - ogni altro genere di rifiuto proveniente dall assistenza al malato. NB: tutto il materiale tagliente: pezzi di vetro, aghi, butterfly, lame di bisturi, aghi cannula con mandrino, rasoi, lamette, strumenti acuminati in genere, devono essere raccolti negli appositi contenitori a pareti imperforabili da litri 4/5 INDICAZIONI PER LO SMALTIMENTO E AVVERTENZE I rifiuti non a rischio infettivo e quelli assimilabili agli urbani vanno raccolti nell apposito sacco grigio. I rifiuti a rischio infettivo vanno raccolti in sacchi gialli inseriti negli appositi contenitori di materiale plastico rigido di colore giallo. Eventuali sacchi gialli di dimensioni ridotte utilizzati per i carrelli di medicazione o altro, una volta chiusi, vanno immessi nel contenitore rigido. Tutti i sacchi, i contenitori per taglienti, le taniche per liquidi e i contenitori rigidi devono essere accuratamente chiusi. E' necessario indossare specifici dispositivi di protezione individuali (DPI: guanti, mascherine, ecc.) durante le manovre di chiusura e trasporto, al fine di evitare rischi di contatto o di inalazione di sostanze pericolose. E vietato usare sedie, barelle o carrelli adibiti ad altri usi per la movimentazione dei sacchi e/o dei contenitori. L eliminazione degli aghi e degli altri oggetti taglienti deve avvenire con cautela al fine di evitare punture o tagli accidentali. In particolare gli aghi devono essere rimossi dalle siringhe o da altri

4 presidi utilizzando correttamente lo specifico supporto del contenitore a pareti imperforabili. E necessario verificare che, all apertura, sia il sacco che il contenitore esterno non presentino lacerazioni. In tal caso si dovrà provvedere alla sostituzione e alla segnalazione urgente ai numeri: 921/394 (CSSA. R. Stroppa) , (Direzione Ospedaliera), (Servizio Epidemiologia). (N.B. i contenitori non conformi devono essere conservati per le opportune verifiche da parte del Servizio Approvvigionamenti) I contenitori pieni andranno infine depositati esclusivamente nei punti di raccolta interni alle UU.OO. o nei BOX esterni, devono essere collocati ordinatamente al fine di ottimizzarne lo spazio disponibile. Negli appositi spazi all esterno dei contenitori rigidi dovranno essere scritte in modo chiaro: alla data di confezionamento e l U.O. di provenienza. I rifiuti speciali a rischio chimico devono essere tenuti all interno della U.O. di produzione o negli spazi previsti e non devono essere per nessuna ragione abbandonati o depositati in altro luogo. RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI Sono considerati RSAU i seguenti rifiuti: rifiuti provenienti dalle cucine, relativamente alla preparazione dei pasti, residui dei pasti provenienti dalle unità operative UU.OO, ad esclusione di quelli che provengono da pazienti affetti da malattie infettive*, per i quali sia ravvisata clinicamente, dal medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui (questi ultimi sono da considerare rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo); i rifiuti provenienti dalle attività di pulizia dei locali; rifiuti provenienti da attività di giardinaggio; rifiuti costituiti da materiale metallico non ingombrante non soggetti a raccolta differenziata; rifiuti costituiti da materiale ingombrante non soggetti a raccolta differenziata; scarti vari che non siano venuti a contatto con sostanze contaminate; rifiuti costituiti da indumenti monouso non contaminati da materiale biologico gessi ortopedici e bendaggi non contaminati da materiale biologico assorbenti igienici, pannolini e pannoloni, nel caso in cui non sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in cura il paziente una patologia trasmissibile attraverso feci e urine. Materiale sanitario vario non utilizzato, scaduto o non contaminato

5 Contenitori da utilizzare per lo smaltimento (non raccolta differenziata): sacco di plastica nero (ad esclusione dei rifiuti metallici non ingombranti e dei rifiuti ingombranti) ATTENZIONE : Non devono assolutamente essere inseriti nei sacchi neri: parti anatomiche riconoscibili o non riconoscibili, rifiuti radioattivi, rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (anche aghi e taglienti), rifiuti assimilati agli urbani oggetto di raccolta differenziata rifiuti liquidi. Confezionamento: I rifiuti assimilati agli urbani devono essere inseriti in sacchi neri impermeabili, con l indicazione dell U.O. di provenienza **. Il sacco nero pieno va chiuso a cura del personale del reparto, utilizzando il laccio disponibile e riposto nello spazio riservato allo sporco presso l U.O (Deposito locale). Il sacco dovrà essere identificato in maniera visibile e non deve avere un peso superiore ai 10 Kg. Deposito locale presso le U.O.: In ogni U.O. è preferibile individuare un vano apposito, dedicato al deposito dei contenitori. Detto vano deve essere aerato, meglio se non riscaldato, con superfici facilmente lavabili e disinfettabili. Per il ritiro i contenitori andranno posizionati nei punti indicati nella Tabella 1 da dove verranno prelevati dagli addetti alla raccolta secondo gli orari specificati. Movimentazione interna: I rifiuti sanitari solidi assimilati agli urbani vanno, infine, movimentati dai luoghi indicati nella tabella 1, tramite servizio interno (operatori delle UU.OO) o tramite servizio in appalto, fino al deposito temporaneo costituito da benne o cassonetti. Dal deposito temporaneo i rifiuti sono periodicamente ritirati, entro 2 giorni al massimo, dal Gestore del Servizio Raccolta Rifiuti e trasportati allo smaltimento finale (discarica). Responsabilità del processo: Tutti gli operatori sono tenuti ad osservare le norme per il corretto smaltimento dei rifiuti. Le IP.AFD o i referenti incaricati sono i responsabili operativi del corretto confezionamento, del deposito nell U.O. e del loro corretto conferimento. Devono pertanto disporre e verificare che tutte le operazioni vengano svolte secondo quanto indicato.

6 NOTE: I rifiuti relativi ad ogni paziente infettivo, anche se inserito in un reparto non per malattie infettive, vanno smaltiti come RSP, qualora ve ne siano le condizioni. Consigli utili: pur essendo la raccolta dei rifiuti assimilati agli urbani avviati allo smaltimento di competenza del Servizio pubblico (municipalizzato), sarebbe utile indicare, all atto della chiusura del sacco, possibilmente con etichette prestampate, la data e il nome dell Unità Operativa, al fine di poter identificare tempestivamente il reparto di provenienza in caso di eventuali inadempienze. Si ricorda inoltre che in Regione Piemonte è obbligatoria dal la raccolta differenziata delle seguenti tipologie di rifiuti urbani: carta e cartone; vetro; scarti di verde pubblico e privato; rifiuti ingombranti. RIFIUTI SANITARI OGGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA Con la raccolta differenziata si intende ridurre la quantità dei rifiuti smaltiti dalla struttura sanitaria: in questo modo si riduce l impatto ambientale e si rende possibile il riciclaggio di materiale che altrimenti andrebbe ad accumularsi nelle discariche senza essere di alcuna utilità. Tra le tipologie di rifiuto che possono essere oggetto di raccolta differenziata si segnalano: CARTA E CARTONE VETRO LEGNO ALLUMINIO (ESEMPIO: LATTINE) RIFIUTI IUTI METALLICI PILE USATE E BATTERIE (VEDERE LA NORMATIVA DI SETTORE) PLASTICA (CONTENITORI) RIFIUTI PROVENIENTI DA ATTIVITA DI GIARDINAGGIO OLI E GRASSI VEGETALI ED ANIMALI ESAUSTI TUBI FLUORESCENTI APPARECCHIATURE CONTENENTI CFC, APPARECCHIATURE ELETRONICHE ED INFORMATICHE LASTRE FOTOGRAFICHE (raccolta effettuata solamente dal Reparto di Radiologia)

7 INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE Contenitore: Contenitore rigido di colore identificato contraddistinto da apposita etichetta e di capacità adeguata a contenere la tipologia di rifiuto oggetto di raccolta differenziata. ATTENZIONE: Non devono assolutamente essere inseriti nei contenitori dedicati alla raccolta differenziata altri rifiuti come ad esempio: parti anatomiche riconoscibili o non riconoscibili, rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, rifiuti radioattivi, rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo, rifiuti sanitari non pericolosi, rifiuti sanitari assimilati agli urbani indifferenziati, Deposito temporaneo: E indispensabile individuare un luogo di deposito dove collocare ciascuna tipologia di materiale oggetto di raccolta differenziata; detto luogo deve avere una sufficiente accessibilità anche ai mezzi esterni per il ritiro del materiale.

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