AL COM M I S S A R I O EUROPEO PER I DIRITTI UMANI PRES S O IL CONSIGLIO D EUROPA ALLA COM M I S S I O N E EUROP E A

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1 AL COM M I S S A R I O EUROPEO PER I DIRITTI UMANI PRES S O IL CONSIGLIO D EUROPA ALLA COM M I S S I O N E EUROP E A AL COMITATO ONU PER I DIRITTI UMANI *********** -L ASSOCI A Z I O N E COMU NITA PAPA GIOVA N NI XXIII ricono s c i u t a il 25 Marz o 2004 dal Pontificio Con si gli o per i Laici co m e Ass o ci a zi o n e Inter n a zi o n a l e di fedeli di Diritto Pontifici o, ricono s c i u t a dallo Stat o italian o con D.P. R. n. 596 del 05/07/1972, ricono s c i u t a alle Nazi o ni Unite pres s o EC O S O C con Speci al Con s ultati v e Stat u s dal 2006, pres e n t e in 25 Paesi del mo n d o, inten d e portar e all atte n z i o n e delle Istituzi o ni anc or a una volta così co m e già seg n a l a t o da altre ass o ci a z i o n i e da varie age n z i e um a nitari e le gravi violazi o n i dei diritti um a n i perp etr a t e e riven dic a t e co m e legitti m e dalle Autorità Italian e Maggio 2009 I FATTI Nel ma g gi o pers o n e a bordo di 3 barc o ni son o state socc o r s e in zon a SA R maltes e da moto v e d e t t e italian e; i co m a n d a n t i delle navi militari italian e acc ols e r o a bordo tutti i migr a n ti e in bas e ad acc or di con il Gov e r n o libic o, li riport a v a n o im m e d i a t a m e n t e in Libia ove veniv a là cons e g n a t i alle autorità libich e. Nessuna delle pers o n e veniv a identificat a, con riliev o della nazio n a lit à, stato di gravid a n z a delle don n e, con di zi o n i di salut e dei migr a n ti, né veniv a data loro l opp o rt u n it à di far richie s t a di protezi o n e inter n a z i o n a l e. L U N H C R acc ert at o che nel 2008 circa il 75% di coloro giunti in Italia via mare aveva fatto richiesta di asilo e al 50% di questi era stata concessa una forma di protezione internazionale ha ripetut a m e n t e espr e s s o forte preocc u p a z i o n e al Gov e r n o italian o per gli avv e ni m e n t i sopr a riportati riten e n d o che le oper a z i o n i mes s e in atto dal Gov e r n o italian o fossero in contrasto con il principio del non respingimento sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, che trova applicazione anche in acque internazionali. Questo fondamentale principio, che non conosce limitazione geografica, è contenuto anche nella normativa europea e nell ordinamento giuridico italiano. Confermando che fra coloro che sono stati rinviati in Libia vi sono persone bisognose di protezione, l UNHCR ha reiterato la richiesta al governo affinché riammetta queste persone sul proprio territorio sottolineando che, dal punto di vista del diritto internazionale, l'italia è responsabile per le conseguenze del respingimento (UNH C R co m u n i c a t o sta m p a 15 ma g gi o 09) Novembre 2009 L Alto Co m m i s s a r i a t o per i rifugiati (UNH C R) in Libia registr a v a 80 pers o n e respi nt e dall Italia nel Nov e m b r e 2009 e garanti v a a 40 di loro il ricon o s c i m e n t o dello statu s di rifugiati. Gennaio 2010

2 Nel gen n ai o 2010 il Ministr o dell Inter n o italian o Ro b e rt o Mar o ni affer m a v a che nell an n o 2009 il nu m e r o di migr a n ti giunti in Italia con barc o ni e pes c h e r e c c i era stato ridotto del 74 % in co m p a r a z i o n e al nu m e r o di migr a n ti arriv ati nell an n o Aprile 2010 Nota di biasi m o all'italia, arriv a da Stra s b u r g o da parte del CP T, Co m it at o per la prevenz i o n e della tortur a e delle pen e degr a d a n t i, del Con si gli o d'euro p a. 'La politic a italian a, consist e n t e nell'interc e tt a r e emigr a n ti in mar e e nel costring e rli a tornar e in Libia o in altri paesi non euro p e i - si legge nel rapp o rt o del CP T, corre d a t o anc h e della rispo s t a del gov e r n o italian o - rappr e s e n t a una violazi o n e del principi o di non respi n gi m e n t o cui l'italia e' vinc ol at a'. Giugno 2010 A seg uito delle seg n al a z i o n i e den u n c e presenta t e da varie age n z i e um a n it a ri e e confer m a t e da fonti autor e v o li, gli ultimi giorni del mes e di giugn o 2010 a Mis ur at a, uno dei poc hi centri per migr a n ti in Libia nei quali avev a acc e s s o l Alto Co m m i s s a r i a t o delle Nazi o n i Unite per i Rifu gi ati si eran o avviat e le pratic h e per la dep orta z i o n e in Eritre a di centin ai a di richie d e n ti asilo, co m p r e s i don n e e min ori. Ai rifugiati non colla b o r a ti vi veniv a opp o s t a una dura repr e s s i o n e con gravi viole n z e sulle pers o n e e la disp er si o n e dei profu g h i in varie struttur e dete nti v e. Molte plici age n z i e um a n it a ri e den u n c i a v a n o che circa un centinaio di tali rifugiati era stato ogg ett o di res pin gi m e n t o da parte delle Autorità Italian e. Interv e n i v a il Co m m i s s a r i o per i Diritti U m a n i al Co n s i glio D Euro p a sulla situa zi o n e con due lettere indiriz z at e rispettiv a m e n t e al Ministr o degli Esteri Italian o- Frattini e al Ministr o dell Intern o Mar o ni con le quali invitav a le autorità italian e a chiarir e con il Gov e r n o libico ogni implic a zi o n e rispett o alla tutela dei diritti um a n i dei rifugiati. Nel giugn o 2010 veniv a pub blic a t o il rapp o rt o di A m n e s t y Intern a ti o n a l 2010 Liby a of Tomorrow-What hope for Human Rights e Rapporto Annuale 2010: ulteriori informazioni e aggiornamento sull'italia (genn ai o ma g g i o 2010) in cui si racc o m a n d a v a alle autorità italian e di rispett ar e il princi pi o di non- refoul e m e n t e sia in acq u e territoriali che extrat e rrit ori ali e di porre ter mi n e al res pin gi m e n t o dei rifugiati vers o la Libia consi d e r a t o paes e non sicur o non c h é il rispett o degli obblighi inter n a z i o n a li sul soc c o r s o in mar e. Si racc o m a n d a v a inoltre ai me m b r i dell U E di assic ur a r s i che ogni acc or d o con la Libia foss e rispett o s o dei diritti um a n i dei richied e n ti asilo,rifu gi ati e migr a n ti. LE VIOLAZIONI Gli eve nti di cui sopr a in estre m a sintesi abbia m o riport at o peraltr o già ogg ett o dell atte n z i o n e delle istituzio ni intern a z i o n a li son o eve nti am pia m e n t e preved i bili e che rappr e s e n t a n o una logic a cons e g u e n z a della politic a dei res pin gi m e n t i collettivi pratic at a dal gov er n o italian o contr o la Con v e n z i o n e Eur o p e a dei diritti dell Uo m o, la Co n v e n z i o n e di Gine v r a e di altri stru m e n t i di diritto intern a z i o n a l e vinc ol a n ti. Il res pin gi m e n t o dei rifugiati costa n t e m e n t e oper at o a seg uit o degli acc or di italo libici nei centri di dete n z i o n e libici, ha co m e cons e g u e n z a logic a che con ciclicità il regi m e libico si liberi dei profug h i con il loro rinvio forz at o nei pae si di origin e.

3 La violazio n e dei diritti um a ni in Libia è tanto grave e este s a che la prosecuzione degli accordi nella materia del contrasto all immigrazione clandestina si configura in una inaccettabile commis sioni di illeciti da parte dello stato Italian o tenut o al pieno rispett o dei diritti um a ni da vinc oli costitu zi o n a li, intern a z i o n a li e co m u n i t a ri. La Con v e n z i o n e di Gin e v r a relativ a allo status dei rifugiati, la Con v e n z i o n e euro p e a per la salv a g u a r d i a dei diritti dell'uo m o e delle libertà fond a m e n t a li, la Con v e n z i o n e O N U contro la tortur a e altre pen e o tratta m e n t i crudeli, inu m a n i o degr a d a n ti, il Patto intern a z i o n a l e sui diritti civili e politici proibiscono il respingimento, diretto o indiretto, di richiedenti asilo. Tale obbligo dev e ess er e rispett at o da tutte le autorità che svolgo n o attività di contr ollo alle frontiere, di prevenz i o n e e di contr a s t o all'im m i g r a z i o n e clan d e s ti n a, anc h e se svolte in am bit o extrat erritorial e. Og ni pers o n a interc e tt at a e salv at a in mar e dev e ess er e con d o tt a in un "luog o sicur o" che dev e ess er e inter pr et at o non solo in conf or m it à al diritto intern a z i o n a l e maritti m o ma anc h e al diritto um a nitari o e dei rifugiati. Anc h e in pres e n z a di acc or di con i pae si terzi ai quali ven g o n o rinviati gli im migr a ti, gli Stati di invio non son o ese n t ati dal rispett ar e gli obblighi ass u nti in am bit o intern a z i o n a l e, e si rend o n o corre s p o n s a b i li di eve n t u a li violazio ni perp etr a t e nei confr o n ti delle pers o n e respi nt e. E' assolutamente inaccettabile che continui a perdurare questa sistematica violazione dei diritti umani e che non vi si ponga fine in maniera urgente e definitiva. Si evidenzia inoltre come l'italia sia stata condannata in più occ a s i o n i dalla Corte dei Diritti U m a n i per viola zi o n e dell'art.3 della CE D U in tutti i casi i cui inten d e v a rinviar e strani e ri attrav e r s o Paesi nei quali non eran o protetti dal risc hio di subire tratta m e n t i inu m a n i e degr a d a n ti: ved a s i cas o Saa di c. Italia (GC) n /06- cas o Tra b elsi c. Italia (n /08)- cas o Abd el h e d i c. Italie (n.2638/07), cas o Ha m r a o u i c. Italia (n /07) e altri, e co m e attual m e n t e sian o pen d e n ti altri ricorsi in merito. VIOLAZIONI DEL DIRITTO INTER N A Z I O N A L E: a)diritto del Mar e- Con v e n z i o n i SA R e SO L A S La Co n v e n z i o n e sulla ricerc a e sul socc o r s o in mar e (SAR) e la conv e n z i o n e per la salv a g u a r d i a della vita in mar e (SOL A S) sancisc o n o che il socc o r s o dev e ess er e gara ntito indip e n d e n t e m e n t e dalla nazio n a lit à, dallo statu s o dalle circo st a n z e nelle quali si trov a n o le pers o n e in pericol o. L eme n d a m e n t o alla SA R in vigor e dal 1 luglio 2006 che le Linee guida sul tratta m e n t o delle pers o n e soc c o r s e in mar e del ma g g i o 2004 stabilis c o n o che il Governo responsabile per la regione SAR in cui sono stati recuperati i sopravvissuti è responsabile di fornire un luogo sicuro o di assicurare che tale luogo venga fornito e definiscono tale luogo come una località dove le operazioni di soccorso si considerano concluse e dove la sicurezza dei sopravvissuti o la loro vita non è minacciata; dove le necessità umane primarie(cibo, alloggio, servizi medici) possono essere soddisfatte e possa essere organizzato il trasporto dei sopravvissuti nella destinazione vicina o finale.

4 Certamente i migranti non potevano essere consegnati alle autorità libiche, sia perché non vi è certezza che da quel Paese provenissero, sia perché il territorio libico non può ritenersi luogo sicuro, in qua nt o non ha ratific at o la Co n v e n z i o n e di Gin e v r a sullo status dei rifugiati, né le princi p ali Co n v e n z i o n i in mat eri a di diritti um a ni, e nu m e r o s i son o i rapp o rti intern a z i o n a li che den u n c i a n o le gravi violazi o ni dei diritti um a n i perpetr a t e nei confro n ti dei migr a n ti. b)princi pi o del non refoul e m e n t (divieto di respi n gi m e n t o)-co n v e n z i o n e di Gine v r a art.33 Certamente i migranti non potevano essere consegnati alle autorità libiche, sia perché non vi è certezza che da quel Paese provenissero, sia perché il territorio libico non può ritenersi luogo sicuro, in qua nt o non ha ratific at o la Co n v e n z i o n e di Gin e v r a sullo status dei rifugiati, né le princi p ali Co n v e n z i o n i in mat eri a di diritti um a ni, e nu m e r o s i son o i rapp o rti intern a z i o n a li che den u n c i a n o le gravi violazi o ni dei diritti um a n i perpetr a t e nei confro n ti dei migr a n ti. c)con v e n z i o n e O N U contr o la Tortur a art.3 Nessuno Stato Parte espelle, respinge né estrada una persona verso un altro Stato qualora vi siano serie ragioni di credere che in tale Stato essa rischia di essere sottoposta a tortura. d)trattat o Patto sui Diritti Civili e Politici- art.7 Anc h e l interpr et a z i o n e dell art. 7 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, data dal Co m it at o per i Diritti U m a n i con il General Comment n. 20: Art. 7 (10/03/1992), si mu o v e nella me d e s i m a ottic a, affer m a n d o al par. 9 che Gli Stati parte non devono esporre gli individui al pericolo di tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti al ritorno in un altro Paese, a seguito della loro estradizione, espulsione o refoulement. Si evid e n z i a co m e, a livello regio n al e, la Corte Europea dei Diritti dell Uomo, con orient a m e n t o orm ai costa n t e, ha ravvis at o, nel cas o di rinvio di pers o n e vers o Paesi ove sare b b e r o esp o s t e al rischi o reale di subire tortur e o tratta m e n t i disu m a n i o degr a d a n t i, una violazio n e dell art. 3 della CE D U (si ved a n o, tra le altre, le sent. Soering v. UK, Chahal v.uk, Ahmed v. Austria) e)con v e n z i o n e Euro p e a dei Diritti dell Uo m o (CED U) Art.3 Le pers o n e van n o protett e da tratta m e n t i inu m a n i e degr a d a n t i Art.5 Le pers o n e non pos s o n o ess e r e privat e della libertà pers o n a l e senz a un provv e d i m e n t o am m i ni s tr ati v o o giudizi al e Art.13 Le pers o n e han n o diritto di aver e acc e s s o ad un ricors o effettiv o contro ogni mis ur a che limita la loro libertà pers o n a l e f)proto c oll o n.4 CE D U art.4 Son o vietat e le esp ul si o ni collettive di strani e ri

5 VIOLAZIONI DEL DIRITTO COMUNITARIO E NAZIONALE: g) Trattat o sull'u ni o n e Euro p e a (art.6) Carta dei diritti fond a m e n t a li dell'u nio n e Euro p e a (artt. 1, 3, 4, 6, 7, 18) - Trattat o sul funzio n a m e n t o dell'u ni o n e Euro p e a (art. 78) e Reg ol a m e n t o CE n.562/2006 Nei casi verificatesi e suindicati e nella pratica costante di respingimento in virtù degli accordi non è stato rispetto di nessuno dei diritti fondamentali della persona riconosciuti dal diritto comunitario e, in particolare, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'unione Europea (richiamata dall'art. 6 del Trattato sull'unione Europea) in qua nt o a nes s u n o dei migr a n ti interc e tt ati e rinviati in Libia è stato cons e n tit o l acc e s s o alla procedura per la protezio n e intern a z i o n a l e, così co m e non è stato acc ert at o che in Libia fossero rispett ati il diritto alla dignità um a n a (art. 1), alla integrità della pers o n a (art 3), a non ess er e sotto p o s t o a tortur a o a tratta m e n t i inu m a n i e degr a d a n ti (art. 4), alla libertà e alla sicur e z z a (art. 6), al rispett o delle vita priv at a e familiar e (art. 7), all asilo politic o (art. 18). L' art. 78 co. 1 del Trattato sul funzionamento dell'unione Europea disp o n e che la legislazi o n e co m u n i t a ria adottata dagli Stati me m b r i dell'u E dev e ess er e applic at a in confor m i t à alla Co n v e n z i o n e di Gin e v r a e ad altri trattati intern a z i o n a li. Anc or a son o stati violati gli artt. 3 lett.b e 7 del Re g ol a m e n t o nonc h é l'art.13. Non son o state infatti ese g uite verific h e se e di quali doc u m e n t i eran o in pos s e s s o i migr a n ti portati in Libia, cons e g u e n t e m e n t e nep p u r e son o stati racc olti ele m e n ti di certez z a che il rinvio o il rimp atri o non avre b b e co m p o r t a t o la violazi o n e dei diritti um a ni, e anc or più non risulta sia stato em e s s o nes s u n pro v v e d i m e n t o motiv at o e scritto, tutto ciò in pales e violazi o n e degli artt. del Re g ol a m e n t o richia m a ti. h)direttiv e 2004/83/CE e 2005/85/C- della co m u n it à Eur o p e a Il ma n c a t o acc e s s o alla pro c e d u r a per il ricon o s c i m e n t o della protezi o n e intern a z i o n a l e ha violato la direttiv a 2004/83/CE che disp o n e nor m e mini m e sull'attrib u z i o n e ai cittadi ni di paesi terzi o apolidi della qualific a di rifugiat o o di pers o n a altri m e n ti biso g n o s a di protezio n e intern a z i o n a l e e sul cont e n u t o della protezi o n e ricon o s c i u t a. E' stata inoltre violata la Direttiv a 2005/85/C -Nor m e mini m e per le proc e d u r e applic at e negli Stati me m b r i ai fini del ricon o s c i m e n t o e della rev o c a dello status di rifugiat o. Non è stato gara ntito ai migr a n ti il diritto un' acc e s s o effettiv o alle proc e d u r e e non da ultim o il diritto di rima n e r e in atte s a della decisio n e dell'aut orità acc ert a n t e. Violat o poi anc h e l'obbligo per lo Stato acc ert a n t e di autoriz z a r e in ogni cas o il richied e n t e asilo di per m a n e r e nella zon a di frontiera ai fini dell' am m i s s i o n e alla procedura. i)art. 10 e art. 19 testo unic o legg e nazio n a l e im mi g r a z i o n e -d.lgs. n.286/98 L artic ol o 10 affer m a che le proc e d u r e per i respi n gi m e n t i o esp ul si o n i non si applic a n o nei casi previsti dalle disp o s i z i o n i vige nti che disciplin a n o l asilo politic o, il ricon o s c i m e n t o

6 dello statu s di rifugiat o ovv er o l ado zi o n e di mis ur e di protezi o n e temp o r a n e a per motivi um a nitari. L'art. 19 fa esplicito diviet o di esp ul si o n e o res pin gi m e n t o vers o uno stato dov e la pers o n a pos s a ess er e ogg ett o di pers e c u z i o n e ovv er o pos s a risc hiar e di non ess er n e protett o. In virtù di qua nt o sues p o s t o la scriv e nt e Ass o c i a z i o n e chiede alle Istituzioni in indirizzo, ogn u n o per la parte di co m p e t e n z a : di condannare l Italia per le gravissi m e violazi o ni dei diritti um a ni, del diritto co m u n i t a rio, delle Con v e n z i o n i intern a z i o n a li, chie d e n d o di non procedere ad ulteriori respi n gi m e n t i; di intraprendere una procedura di infrazione dell Italia per violazi o n e della Direttiv a 2005/85/CE, con partic ol ar e riguar d o al diritto ad un acc e s s o effettiv o alla procedura di protezi o n e intern a z i o n a l e), per violazio n e del Reg ol a m e n t o (CE) n. 562/2006 e s.m. Per aver e disp o s t o collettivi respi n gi m e n t i vers o la Libia di un nu m e r o impr e c i s a t o di migr a n ti, senz a aver e prev e n ti v a m e n t e adottato provv e d i m e n t i scritti e motiv ati e senz a aver e cons e n tit o il ricors o ad un' autorità giuris dizi o n a l e; di chie d e r e che l Italia prod u c a e dia conto della natur a e del conte n u t o degli Acc or di stipul ati con la Libia, in materi a di controllo delle migr a z i o n i irreg olari via mar e, al fin e di verific ar n e la confor m i t à con il diritto co m u n it a ri o ed intern a z i o n a l e rineg o z i a n d o n e le con dizi o ni. di effettu a r e ulteriori mis sio ni in Italia e di ass u m e r e ogni infor m a z i o n e e doc u m e n t a z i o n e utile al fine di verific ar e il rispett o o la violazi o n e da parte dell Italia dei diritti um a n i fonda m e n t a li; gara ntiti dal diritto co m u n it a ri o e dalle Co n v e n z i o n i inter n a z i o n a li ratific at e. Ri mi ni lì 27 sette m b r e 2010 Presid e n t e e Leg ale rappr e s e n t a n t e dell'ass o c i a z i o n e Co m u n i t à Pap a Giov a n n i XXIII Giova n n i Paol o Ra m o n d a Per ogni co m u n i c a z i o n e si preg a di inviar e al seg u e n t e indiriz z o: Ass o c i a z i o n e Co m u n i t à Pap a Gio v a n n i XXIII All'atte n z i o n e di Giova n n i Paolo Ra m o n d a Via Valv er d e 10, 47923, Rimi ni Itali a

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