Efficienza e autoconsumo alla prova del Milleproroghe: sintesi dello studio elemens
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- Alberta Carnevale
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1 Efficienza e autoconsumo alla prova del Milleproroghe: sintesi dello studio elemens Seminario AEIT - Milano, 14 Dicembre 216 Andrea Marchisio - partner elemens
2 L oggetto di studio: i consumatori non domestici Industriale Terziario Agricoltura Domestico BT MT AT Mercato Tutelato Mercato Libero Categoria di consumo Tensione Mercato CONSUMATORI NON DOMESTICI Gli utenti oggetto di analisi dello studio sono i consumatori non domestici poiché essi rappresentano la categoria di utenze oggetto della riforma di cui all Articolo 3.3 della Legge 21/16 (conversione in legge del DL Milleproroghe 215), categoria che incrocia in diversa misura la distribuzione della domanda di energia elettrica nazionale in ragione dei seguenti criteri di segmentazione: Per categoria di consumo, gli utenti non domestici riuniscono l insieme dei consumatori industriali, del terziario e del settore agricolo: complessivamente essi rappresentano circa il 75% dei consumi elettrici nazionali Per livello di tensione di connessione, gli utenti non domestici rappresentano la totalità dei consumi in media e alta tensione, e poco più della metà dei consumi relativi alle utenze in bassa tensione Per segmento di mercato, gli utenti non domestici rappresentano quasi il 9% del mercato libero e circa un terzo del mercato tutelato, che raccoglie il regime di Maggior Tutela e il regime di Salvaguardia [anno 214, elaborazioni elemens su dati AEEGSI, Terna]
3 Utenti non domestici e oneri generali di sistema L aliquota media degli oneri generali di sistema per classe di consumo mostra una degressività media di,2 /MWh per GWh di consumo L aliquota media indifferenziata per livello di consumo (onere tariffario unitario per garantire il gettito necessario a parità di volumi prelevati) sarebbe pari a 61,68 /MWh: i consumatori fino a 5 MWh/anno versano un onere tariffario unitario superiore alla media, mentre i consumatori oltre 5 MWh/anno versano un onere inferiore alla media La soglia di 5 MWh/anno di prelievo manifesta pertanto un sussidio incrociato: l insieme dei consumatori oltre questa soglia affrontano un minor onere di circa 1,25 Miliardi di Euro che invece gravano sull insieme dei consumatori sotto tale soglia di prelievo Aliquota media di Oneri Generali di Sistema per classe di consumo, utenti non domestici, anno 215 [elaborazioni elemens su dati AEEGSI] Sussidio incrociato: 1,25 Mld Aliquota media teorica: 61,68 /MWh
4 La riforma della struttura degli oneri generali di sistema ONERI GENERALI DI SISTEMA per UTENTI NON DOMESTICI REGOLAZIONE ATTUALE Oneri generali di sistema e oneri di rete hanno attualmente una struttura completamente differente Per tutti i livelli di tensione, gli oneri tariffari generali di sistema sono quasi completamente variabili dunque il loro ammontare dipende da quanta energia si consuma Sugli oneri di rete invece il peso della parte fissa (pagata a prescindere dal livello di consumo) è molto più alto rappresentando in media il 4-6% del totale RIFORMA DEL MILLEPROROGHE L Articolo 3.3 della Legge 21/16 (conversione in legge del DL Milleproroghe 215) prevede che l AEEGSI dovrà ridefinire la bolletta per tutti i clienti non residenziali, mediante la modifica della struttura degli Oneri Generali di Sistema che dovrà essere allineati a quella delle tariffe di rete. Le modifiche avranno effetto a partire dal 1 gennaio 216. Nel processo di definizione delle nuove tariffe l Autorità potrà considerare la differente natura degli Oneri Generali di Sistema rispetto alle tariffe di rete. REGOLAZIONE FUTURA In futuro la struttura degli oneri generali di sistema dovrà essere simile a quella degli oneri di rete La riforma implicherà un incremento della parte fissa degli oneri generali di sistema e, di conseguenza, della bolletta Per alcune utenze la misura sarà retroattiva, essendo applicata a partire dal 1 gennaio 216: saranno dunque previsti una serie di conguagli proprio in relazione all anno 216
5 L impatto sull autoconsumo e i macro-effetti di redistribuzione Il beneficio derivante dal risparmio in bolletta delle soluzioni di efficienza energetica e autoconsumo è direttamente proporzionale al peso relativo della componente volumetrica, e quindi della parte variabile della struttura, degli oneri tariffari generali Effetto delle ipotesi applicative sul beneficio di autoconsumo ed efficienza [elaborazioni elemens su dati AEEGSI DCO 255/216] Beneficio autoconsumo / efficienza [% componente variabile su oneri tariffari totali] 1% 75% 5% 25% Minore impatto su autoconsumo e efficienza energetica Maggiore impatto su autoconsumo e efficienza energetica % Attuale Ipotesi A Ipotesi B1 Ipotesi B2 Ipotesi B3 Ipotesi C Impatto - 6% - 4% - 3% - 1% - 2% vs regolazione attuale EFFETTI REDISTRIBUTIVI Ogni ipotesi applicativa comporta degli effetti di re-distribuzione degli oneri generali di sistema tra categorie di consumatori non domestici. In sintesi: L ipotesi A aggrava oneri per utenti in Bassa Tensione L Ipotesi B1 aggrava oneri per utenti in Bassa Tensione L ipotesi B2 aggrava oneri per utenti in Alta Tensione L ipotesi B3 aggrava oneri per utenti in Media e Alta Tensione L ipotesi C aggrava oneri per utenti in Alta Tensione
6 Auto-consumo: le grandezze in gioco IMPIANTI IN AUTOCONSUMO: POTENZA - Non esiste una fonte ufficiale che censisca in modo universale gli impianti in autoconsumo - Aggregando le varie informazioni (GSE + Terna + AEEGSI) si ottiene un valore prossimo ai 3 GW per larga parte CHP (circa 13 GW in CAR, circa 1 GW in cog. tecnica) MW TOT: MW FV Idro CHP di cui CAR IMPIANTI IN AUTOCONSUMO: PRODUZIONE - La produzione di tali impianti tenuto conto anche delle immissioni in rete circa 1 TWh (oltre un terzo della produzione nazionale) - L energia cogenerata (ai sensi della dir 27/12) è una frazione del totale dell energia prodotta da impianti CHP TWh TOT: 1,2 TWh 7,7 1, , Energia cogenerata ai sensi della dir 27/12: 37 TWh (di cui 26 TWh CAR) 32 11, FV Idro CHP CAR CHP non CAR ENERGIA AUTO-CONSUMATA - Secondo dati puntuali Terna, l energia effettivamente auto-consumata dagli utenti finali allacciati agli impianti di cui sopra è pari a 26 TWh circa nel 214 (1/4 della produzione) - Tale dato è inferiore con il dato qualitativo frequentemente assunto da AEEGSI (3 TWh) TWh TOT: 26 TWh 19,5 5,5 3,4,8 FV Idro CHP CAR CHP non CAR
7 Efficienza su elettrico: chi l ha fatta, quanta se n è fatta A differenza dell energia auto-consumata, non esiste una chiara misura del risparmio elettrico generato dalla misura di efficienza Una stima sufficientemente affidabile, per quanto conservativa, può essere fornita dal numero di Certificati Bianchi di tipo I (risparmio su elettricità) emessi depurati dal fattore moltiplicativo TAU applicato dal 212 Abbiamo ipotizzato conservativamente una vita utile degli interventi di 5 anni ossia un intervento del 211 genera risparmio fino a tutto il 216 pari al numero di TEE emessi al netto del TAU Non abbiamo considerato l impatto delle misure realizzate spontaneamente, con il dlgs 192/5 e con il tax credit (tipicamente indirizzate ai privati) Tep rispamriati Emissioni TEE Tipo I τ Tep risparmio Maggiorazione sui TEE per TAU τ TEE tipo I emessi τ τ Risparmio elettrico medio annuo [ ] Il risparmio elettrico associato alle emissioni di TEE di tipo I assomma nel periodo a 4,86 Mtep, pari a 26 TWh Gli interventi considerati hanno pertanto prodotto mediamente, negli ultimi 5 anni, circa 5,2 TWh di risparmio elettrico Circa la metà di tali interventi è rivolta ai consumatori domestici, gestori di rete elettrica o illuminazione pubblica, non oggetto di questo studio I restanti 2,8 TWh/anno circa di risparmio elettrico sono invece associabili al settore industriale (2,4 TWh/anno) e al terziario (circa,4 TWh/anno) MWh Industria Terziario Residenziale Illum. pubblica Reti/trasporti + GP
8 La direzione del denaro Impatto della Riforma Milleproroghe LOSS NEUTRO IMPROVE ESCO TITOLARI DI INIZIATIVE Perdita secca legata alla riduzione di risparmio CONSUMATORI TITOLARI DI INIZIATIVE Riduzione risparmio da sommare a effetto allocativo: a seconda delle ipotesi tariffarie, in alcuni casi mitigherà la perdita, in altri la amplificherà CONSUMATORI SENZA AUTO-CONSUMO E EFFICIENZA Ridefinizione fisso variabile da sommare a effetto allocativo: in generale sfavorito chi consuma poco, con differenze tra livelli di tensione a seconda delle ipotesi tariffarie Riallocazione distributiva tra livelli di tensione
9 La perdita di valore retroattiva dell auto-consumo Milioni di euro Perdita ipotesi A 975 mln Perdita ipotesi B1 684 mln Perdita ipotesi B2 394 mln 62 Perdita ipotesi B3 14 mln Perdita ipotesi C 282 mln A B1 B2 B3 C A B1 B2 B3 C A B1 B2 B3 C INDUSTRIA TERZIARIO AGRICOLTURA BT MT AT A seconda del tipo di soluzione AEEGSI considerata, la riduzione del risparmio associato agli interventi di auto-consumo varierà da un massimo di 975 milioni di euro / anno (soluzione A) a un minimo di 14 milioni di euro / anno (soluzione B3) L impatto sarà per circa il 9% sul settore industriale (in particolare siderurgia, carta, raffinazione e alimentare) La perdita di valore si tradurrà in una perdita secca di profitability per i titolari di impianti (1% della perdita di valore) e per le ESCO titolare di iniziative con un modello di remunerazione profit sharing (perdita proporzionale alla riduzione del risparmio) Per i consumatori titolari delle iniziative tale perdita potrà essere almeno compensata dall effetto riallocativo tra i vari livelli di tensione introdotto parallelamente al tema della redistribuzione fisso/variabile dall AEEGSI
10 La perdita di valore retroattiva dell efficienza Milioni di euro Perdita ipotesi A Perdita ipotesi B1 Perdita ipotesi B2 Perdita ipotesi B3 Perdita ipotesi C 235 mln 166 mln 97 mln 29 mln 7 mln A B1 B2 B3 C A B1 B2 B3 C INDUSTRIA TERZIARIO BT MT AT A seconda del tipo di soluzione AEEGSI considerata, la riduzione del valore associato agli interventi di efficienza varierà da un massimo di 235 milioni di euro / anno (soluzione A) a un minimo di 29 milioni di euro / anno (soluzione B3) L impatto che sarà per oltre l 8% sul settore industriale è di entità minore rispetto a quello sull auto-consumo, incidendo tuttavia su un settore con un volume di affari inferiore La perdita di valore si tradurrà in una perdita secca di profitability per le ESCO che hanno effettuato gli investimento con un modello di remunerazione profit sharing (perdita proporzionale alla riduzione del risparmio) Per i consumatori che hanno effettuato autonomamente gli interventi la perdita potrà essere almeno compensata dall effetto riallocativo tra i vari livelli di tensione introdotto parallelamente al tema della redistribuzione fisso/variabile dall AEEGSI
11 La crescita dell autoconsumo sotto i vari scenari COGENERAZIONE AD ALTRO REN. La cogenerazione ad alto rendimento risente degli scenari tariffari in maniera uniforme su tutto il periodo Sotto gli scenari A e B1 nessun impianto viene realizzato Sotto lo scenario B2 viene realizzato circa il 2% della potenza dello scenario BAU, sotto il C l 82% L impatto del B3 sul BAU è rappresentato da una riduzione del 5% FOTOVOLTAICO La crescita del fotovoltaico reagisce in maniera diverso rispetto alla CAR al cambiamento della struttura tariffaria Salvo che nell ipotesi B3, l impatto sulla crescita dei diversi scenari di riforma si concentra prima del 22 A partire dal 22, l abbassamento degli LCOE del fotovoltaico riduce l impatto anche degli scenari più negativi (salvo nel caso dell ipotesi A che rende economico il PV solo a partire dal 221) MW installati per anno MW installati per anno A B1 B2 B3 C BAU A B1 B2 B3 C BAU τ
12 Gli effetti della riforma sul risparmio di energia elettrica La riduzione del beneficio unitario degli interventi di efficienza energetica per usi elettrici di clienti non domestici può determinare un incremento del payback per il cliente finale rispetto alla regolamentazione attuale da un un minimo del 3% ad un massimo del 54% a seconda dell ipotesi applicativa proposta dall AEEGSI e del livello di tensione considerato All incremento di payback è stata associata una reattività del mercato target dell efficienza energetica per definire gli scenari di impatto in funzione di ogni ipotesi applicativa prevista dal DCO 255/216: assumendo come scenario BAU un incremento annuale del saving pari alla media del risparmio incrementale annuo per interventi su clienti non domestici (,55 TWh/anno), l impatto massimo è pari a circa,25 TWh di mancato risparmio annuale (scenario di applicazione dell ipotesi A) Relativamente agli effetti sulla domanda elettrica, lo scenario di riferimento è lo scenario Base sviluppato da Terna fino all anno 225, il cui tasso di crescita annuale è stato mantenuto costante per definire uno scenario fino all anno 23 TWh / anno TWh,55,5,45,4,35,3,25,2,15,1, Scenari di risparmio annuo di energia elettrica per interventi di efficienza -45% Impatto massimo -3% -16% % Impatto minimo -12% Scenario BAU Ipotesi A Ipotesi B1 Ipotesi B2 Ipotesi B3 Ipotesi C Scenari di domanda elettrica [elaborazioni elemens su dati Terna] Minori investimenti in iniziative di efficienza energetica provocano un aumento dell intensità elettrica nazionale e, di conseguenza, un incremento della domanda di energia elettrica a parità di altri fattori Scenario Terna Base Scenario Ipotesi A Scenario Ipotesi B3
13 Impatto totale sugli investimenti: fino a 4,5 miliardi in meno La riforma del Milleproroghe può provocare minori investimenti al 23 compresi tra,36 e 4,5 Miliardi di Euro, a seconda dello scenario regolatorio considerato in base alle ipotesi applicative proposte dall AEEGSI Nello scenario di impatto massimo, esso è riconducibile: per circa il 75% agli effetti sulle iniziative di autoconsumo (al cui interno prevale l incidenza degli effetti sul settore della cogenerazione CAR) per circa il 25% agli effetti sulle iniziative di efficienza energetica per gli usi finali elettrici In termine di orizzonti temporali, gli effetti sono più concentrati nel periodo immediatamente successivo all entrata in vigore della riforma (217-22) Minori investimenti al 23 per effetto della riforma Milleproroghe [elemens] Milioni di Euro Totale Totale Impatto minimo [Ipotesi B3] Impatto massimo [Ipotesi A]
14 I vari scenari: l impatto sulla crescita degli oneri L INCREMENTO OGS LEGATO ALL AUTO-CONSUMO Anno 22 [ /MWh] Anno 225 [ /MWh] Anno 23 [ /MWh] Rispetto ad uno scenario in cui non viene realizzato alcun impianto di auto-consumo a partire dal 216, i consumatori che non si doteranno di auto-consumo pagherebbero negli scenari che prevedono maggiore crescita della GD circa 1 /MWh in più al 22, poco meno di 3 /MWh al 225 e tra 3,6 e 3,9 /MWh in più al 23 1,2,,,4 1,,8 BAU A B1 B2 B3 C 2,9 2,5 1,9,1,2 1, BAU A B1 B2 B3 C 3,9,1,2 1,4 3,4 2,7 BAU A B1 B2 B3 C L ANDAMENTO OGS TENUTO CONTO DI TUTTE LE VARIABILI Considerando anche quello che potrebbe essere il possibile andamento di domanda dell energia elettrica e degli oneri di incentivazione alle rinnovabili, anche gli utenti che non si doteranno di auto-consumo assisteranno ad una riduzione degli OGS, che anche negli scenari con più crescita della GD raggiunge al 23 i 1 /MWh Anno 22 [ /MWh] BAU A B1 B2 B3 C -1,8-1,9-1,9-2,9-2,9-2,5 Anno 225 [ /MWh] BAU A B1 B2 B3 C -6, -6,3-6,8-8,2-8,1-7,5-9,9 Anno 23 [ /MWh] BAU A B1 B2 B3 C -1,2-1,8-12,7-12,6-11,8
15 Sintesi dei principali effetti della riforma Milleproroghe Protagonisti Retroattività Incertezza Investimenti Tariffe Europa I SOGGETTI COLPITI DALLA MISURA La riforma andrà principalmente a colpire i soggetti che hanno realizzato iniziative di auto-consumo e efficienza energetica, ossia ESCO e consumatori: alcuni consumatori potrebbero veder mitigata la perdita per l effetto redistributivo tra livelli di tensione associato a ciascuna ipotesi IMPATTO NEGATIVO SULLE INIZIATIVE GIA REALIZZATE La riduzione del risparmio per i consumatori può raggiungere 975 Mil /anno per l auto-consumo e 235 Mil /anno per l efficienza, per un impatto complessivo compreso sul settore fino a 1,2 Miliardi di Euro all anno BLOCCO DELLE INIZIATIVE IN CORSO DI SVILUPPO Il protrarsi dell attesa della conclusione del processo di riforma e l incertezza sulla soluzione regolatoria definitiva che sarà adottata ha già provocato il blocco dei progetti e degli investimenti in corso di sviluppo MANCATI INVESTIMENTI FUTURI La riduzione complessiva degli investimenti giungerebbe fino a 4,53 Miliardi di Euro al 23 di cui fino a Mil connessi al settore auto-consumo e fino a Mil connessi al settore dell efficienza energetica RIDUZIONE ONERI UNITARI PER CONSUMATORI TRADIZIONALI Il mancato sviluppo di nuova generazione distribuita ridurrebbe il valore delle bollette di circa 1 /MWh al 22, inserendosi in un trend di riduzione degli oneri che porterà comunque a riduzioni di oltre 1 /MWh al 23 (anche con elevato auto-consumo) ADEGUAMENTO AL QUADRO EUROPEO L esito della riforma potrebbe allontanare l Italia dal quadro definito dalla Direttiva Efficienza e l impatto sull auto-consumo risulterebbe eccessivo rispetto a quanto indicato dalle Linee Guida EU sugli Aiuti di Stato. La Riforma sarà profondamente collegata alla revisione delle tariffe Energivori
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