Gli outcome sensibili all assistenza infermieristica in medicina: risultati preliminari di uno studio multicentrico
|
|
- Michela Morelli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gli outcome sensibili all assistenza infermieristica in medicina: risultati preliminari di uno studio multicentrico Castelfranco Veneto, 15 marzo 2013 Paolo Zanella APSS Trento
2 Nurse to patient ratio e nursing sensitive outcomes in hospitals with high patient-to-nurse ratios, patients experience higher risk-adjusted 30-day mortality and failure-to-rescue rates Aiken et al., 2002 staffing of RNs below target levels was associated with increased mortality, wich reinforces the need to match staffing with patients needs for nursing care Needleman et al., 2011 a higher proportion of hours of nursing care provided by RNs and a greater number of hours of care by RNs per day are associated with better care for hospitalized patients Needleman et al., 2002
3 Esiti sensibili all assistenza Lesioni da decubito Cadute Infezioni devices (fliebiti e IVU) Confusione mentale Infezioni (polmoniti/sepsi) Mancato riconoscimento del deterioramento Sposizionamento devices Estubazioni accidentali Scompenso comorbidità Malnutrizione Disidratazione TVP Mortalità Durata della degenza Autonomia ADL Soddisfazione paz/fam Self-care terapeutico Confort Riammissioni ospedaliere Istituzionalizzazioni (Cho et al. 2005) (Irvine, 2004)
4 Obiettivi dello studio Obtv primario: esplorare gli esiti sui pazienti di diverse quantità di assistenza (minuti/pz/die) e di diverse composizioni dei team assistenziali (skill mix) Obtv secondari: descrivere l offerta e la composizione dei team assistenziali delle medicine degli ospedali del centro-nord Italia descrivere l occorrenza di esiti negativi e positivi nei pazienti ricoverati nelle medicine descrivere l occorrenza delle missed nursing care, la tipologia di attività omesse e I fattori ritenuti determinanti
5 VARIABILE INDIPENDENTE Framework dello studio caratteristiche dello staff ESITI NEGATIVI PROCESSO ASSISTENZIALE lesioni da decubito cadute IPA e flebiti confusione/agitazione mortalità durata degenza riammissione a 30 giorni dose assistenziale skill mix ESITI POSITIVI autonomia ADL soddisfazione VARIABILE DIPENDENTE CARATTERISTICHE DEL REPARTO
6 Aziende coinvolte nel progetto 1. Azienda Provinciale Servizi Sanitari di Trento (2 medicine) 2. Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona 3. Azienda ULLS 9 Treviso 4. Azienda ULSS 6 Vicenza (2 medicine) 5. Azienda ULSS 16 Padova 6. Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero di Brescia 7. Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bologna 8. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine 9. Azienda per i Servizi Sanitari 2 Isontina Gorizia 10. Azienda per i Servizi Sanitari 4 Medio Friuli
7 Tappe dello studio Protocollo network Comitato Etico 1. INDAGINE TRASVERSALE Intervista coordinatori su dati di struttura/modello organizzativo Formazione rilevatori 2. STUDIO OSSERVAZIONALE PROSPETTICO Valutazione quotidiana di: - Pazienti (esiti e giornate a rischio) - Dose assistenziale 3. QUESTIONARIO INFERMIERI E OSS Valutazione: - Soddisfazione - Intention to leave - Cure perse
8 Caratteristiche degli Ospedali Ospedali N tot posti letto N Letti in reparti di Osservazione N Letti in UO mediche subintensive N Letti tot in UO di Medicina N Letti in UO di Medicina (%)
9 Unità di Medicina: caratteristiche UO N posti letto Tasso di occupazione posti letto (%) Pazienti ammessi 24/24 ore / /24
10 Unità di Medicina: strategie di adattamento UO Studio EsaMed Sovrannumero pazienti Letti aggiuntivi Appoggi in altre UO Understaffing: garantire ferie estive Chiusura UO Riduzione posti letto % %
11 Rapporto infermiere/paziente UO mattino pomeriggio notte 1 1: : : : 7.6 1: : : 6.5 1: : : : : 7.7 1: : : 5.0 1: : : 5.0 1: 8.3 1: : 7.4 1: : : 7.5 1: 7.5 1: : 7.8 1: 9.7 1: : 8.8 1: : : 8.0 1: :
12 MINUTI EROGATI Dose assistenziale giornaliera media per paziente ,0 109,0 88,3 98, ,8 43,3 38,8 60,5 107,2 101,7 121,4 40, ,6 124,2 133,4 145,2 126,0 103,3 111,7 144,2 112,1 136,7 169,1 154,8 0 W C F K N B X D H G Z A UNITA' OPERATIVE OSS INFERMIERI
13 PERCENTUALE ASSISTENZA EROGATA Skill mix 100% 90% 80% 70% 121,4 107,2 101,7 98,4 109,0 88,3 60,5 76,0 40,7 48,8 43,3 38,8 60% 50% 40% 30% 20% 112,1 103,3 111,7 136,7 154,8 144,2 126,0 169,1 92,6 124,2 133,4 145,2 10% 0% H B X G A D N Z W C F K UNITA' OPERATIVE OSS INFERMIERI
14 Campionamento Pz ricoverati 2082 Pz reclutati 1466 (70%) Pz esclusi 616 (30%) per giornate di degenza Durata: dal 2/11/2011 al 14/4/2012 Rilevatori: 24 Nega consenso 37.7% In altra U.O. 18.3% Da altra U.O. 24.5% Altro 19.5%
15 Caratteristiche del campione (1466) Variabile N (%) Sesso Femmine 745 (50.9%) Età 73.5±15.2 (range ) Provenienza Con chi vive 55 anni 175 (11.9%) anni 157 (10.7%) (38.8%) (37.8%) Domicilio 1348 (94%) Casa di riposo 51(3.6%) RSA 35 (2.4%) Con coniuge 445 (30.6%) Con famiglia 516 (35.5%) Solo con supporto famiglia 205 (14.1%) Solo con supporto amici 25 (1.7%) Solo 86 (5.9%) Assistenza domiciliare 175 (12.1%)
16 Caratteristiche del campione (1466) Variabile N (%) Punteggio BRASS (rischio dimissione difficile) Rischio basso (0-10) Rischio medio (11-20) Rischio alto (21-40) 719 (49.1%) 449 (30.7%) 296 (20.2%) Tipologia ricovero Ordinario 139 (9.6%) Urgente 1303 (90.4%) Durata degenza Media (±DS) ±7.5
17 Caratteristiche del campione (1466) N (%) Comorbidità Farmaci assunti Media (±DS) 2.16± 1.3 (range 0-7) Meno di tre 332 (23%) Tre -cinque 440 (31.1%) Più di cinque 665 (46%) Nessun ricovero 904 (62.9%) Accessi PS e ricoveri ultimi 3 mesi 1 ricovero 368 (25.6%) 2 ricoveri 121 (8.4%) > 2 ricoveri 45 (3.1%)
18 Esiti: dipendenza funzionale Punteggio Barthel N (%) Grado di dipendenza (34.7%) Totale dipendenza (16.5%) Severa dipendenza (13.3%) Modesta dipendenza (35.4%) Minima dipendenza (autonomia) Media dei punteggi di Barthel Index: 51.6±37.9
19 Evoluzione ADL durante la degenza Calcolata su 1462 pazienti totali % 39.9% 40.8% ADL Peggiorate ADL Invariate ADL Migliorate Peggioramento ADL da un minimo del 9.2% ad un massimo del 28.3% (p = 0.00)
20 Esiti: prevalenza lesioni da decubito Calcolata su 1462 pazienti totali % Nessuna lesione % 2.7% 3.6% 2 lesioni > 2 lesioni 0 Da una prevalenza minima del 7.9% ad una massima del 38.9% di pazienti con almeno una lesione da decubito
21 Esiti: episodi di confusione Calcolata su 1461 pazienti totali % 86% Pazien con almeno 1 episodio di confusione Pazien che non hanno presentato episodi di confusione 204 pazienti hanno avuto almeno 1 episodio di confusione (mediamente 4/ciascuno)
22 Distribuzione episodi di confusione nelle 24 ore Percentuali calcolate su 811 episodi di confusione totali % 277 turni 24.7% 41.2% 333 turni Mattina Pomeriggio Notte turni 0 Da una prevalenza minima del 1.7% ad una massima del 21.4% episodi di confusione
23 Esiti: cadute 36 episodi in 33 pazienti caduti (2.2% dei 1462), di cui 10 (30.3%) con esiti % 44.4% Mattina Pomeriggio % Notte 0 Prevalenza minima 0.07% ad una massima 0.3% di pazienti caduti Media di circa 2 cadute/1000 giornate di degenza osservate
24 Esiti: soddisfazione dell assistenza ricevuta Pazienti 822 (56.2%) Caregiver 215 (14.7%) Entrambi (pazienti + caregiver) 25 (1.7%) Non rilevabili 400 (27.4%) Soddisfazione dell assistenza infermieristica (range 11-44) Media 36 [IC95% ] Soddisfazione dell assistenza di base (range 5-20) Media 15.1 [IC95% ]
25 Presenza del caregiver per assistenza nelle 24 ore 5529 turni era presente il caregiver (sui 47898, 11.5% dei turni ) % 40.3% 14.6% Mattino Pomeriggio Notte 0
26 Dimissione a trenta giorni Decesso 100 (6.8%) Domicilio 933 (63.7%) 128 Pz reclutati 1466 (100%) Domicilio protetta 116 (7.9%) Altra U.O. 168 (11.5%) U.O. intensive 31 (2.1%) Lungodegenza 59 (4%) Riammessi 182 (12.4%) Deceduti 109 (7.5%) di cui 13 durante riammissione Istituzionalizzazione 31 (2.1%) 6 Hospice 6 (0.4%) Studio EsaMed
27 work in progress come si muore in medicina? la scala di BRASS è uno stumento valido nel predire il rischio di dimissione difficile? quali sono le principali cure mancate e quali le motivazioni? come si correlano con gli esiti? l intention to leave come evolvono le ADL e le lesioni da decubito durante il ricovero? quale grado di invasività è presente nelle medicine? gli esiti sensibili all assistenza si correlano in qualche modo correlare alla dose assistenziale e allo skill mix?
LO STUDIO ESAMED sugli outcome sensibili alle cure infermieristiche Luisa Saiani
LO STUDIO ESAMED sugli outcome sensibili alle cure infermieristiche Luisa Saiani Il sottoscritto luisa saiani ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo
DettagliCome la ricerca può influenzare l organizzazione: Esperienza dell APSS Trento. Stefano Toccoli Stefania Dorigoni
Come la ricerca può influenzare l organizzazione: Esperienza dell APSS Trento Stefano Toccoli Stefania Dorigoni Il sottoscritto TOCCOLI STEFANO ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17
DettagliEsiti sensibili alle cure infermieristiche: lo stato dell arte
Esiti sensibili alle cure infermieristiche: lo stato dell arte Alvisa Palese Reggio Emilia, 21 maggio 2016 Università degli studi di Udine Agenda 1) Esiti delle cure infermieristiche Concetto, esiti sensibili/attribuibili
DettagliVALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE
VALUTAZIONE E CURA DEL DELIRIUM IN UN GRUPPO DI PERSONE ANZIANE RICOVERATE IN UNA UNITA DI CURE SUB ACUTE Angela Cassinadri, Stefano Boffelli, Sara Tironi, Fabrizio Mercurio, Renzo Rozzini, Marco Trabucchi
DettagliStandard per le dotazioni organiche di personale di assistenza e raccomandazioni. Proposte elaborate da un network di infermieri dirigenti
Standard per le dotazioni organiche di personale di assistenza e raccomandazioni Proposte elaborate da un network di infermieri dirigenti Annamaria Guarnier APSS Trento Influenza degli esiti dell assistenza
DettagliMaria Mongardi. Gli esiti sensibili alle cure infermieristiche attraverso uno studio multicentrico. Quali orizzonti possibili?
Gli esiti sensibili alle cure infermieristiche attraverso uno studio multicentrico. Quali orizzonti possibili? Maria Mongardi maria.mongardi@regione.emilia-romagna.it Nursing sensitive outcome NSO sono
DettagliM. Mongardi, L. Sciolino, D. Fortuna, Referenti Regionali Direzione Generale Cura della
M. Mongardi, L. Sciolino, D. Fortuna, Referenti Regionali ----------------------------------------------------------- Direzione Generale Cura della Persona, Sanità e Welfare - Servizio Assistenza Ospedaliera
DettagliIL MONITORAGGIO DELLA RETE DEI SERVIZI GERIATRICI. Disegno/Metodologia. C.Velludo P. Spolaore E.Schievano
IL MONITORAGGIO DELLA RETE DEI SERVIZI GERIATRICI Disegno/Metodologia C.Velludo P. Spolaore E.Schievano Disegno OBIETTIVI GENERALI LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLE POLITICHE DI CONTENIMENTO DEI COSTI
DettagliQuali fattori influenzano il recupero delle attività di vita quotidiana dopo una frattura di femore? Uno studio prospettico multicentrico
Quali fattori influenzano il recupero delle attività di vita quotidiana dopo una frattura di femore? Uno studio prospettico multicentrico DOTT.SSA ANTONELLA ORLANDI MAGLI RESPONSABILE UNITA' ORGANIZZATIVA
Dettagliindicatori di complessità assistenziale
indicatori di complessità assistenziale Annamaria Guarnier Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari Trento Parliamo di. complessità vs intensità perché parlarne significato per il coordinatore significato
DettagliIL MONITORAGGIO DELLA RETE DEI SERVIZI GERIATRICI RISULTATI
IL MONITORAGGIO DELLA RETE DEI SERVIZI GERIATRICI RISULTATI P. Spolaore C.Velludo E.Schievano Rete dei servizi Monitoraggio della rete Analisi descrittiva della STRUTTURA della rete OFFERTA OSPEDALE-TERRITORIO
DettagliLa politica degli esiti sull organizzazione e sull assistito: una nuova visione oltre i nursing sensitive outcomes
La politica degli esiti sull organizzazione e sull assistito: una nuova visione oltre i nursing sensitive outcomes Paola Di Giulio, Torino Rimini 35mo congresso ANIARTI Nursing sensitive patient outcomes
DettagliV CONGRESSO ANIMO LA DIMISSIONE DEL PAZIENTE IN MEDICINA INTERNA
V CONGRESSO ANIMO LA DIMISSIONE DEL PAZIENTE IN MEDICINA INTERNA IL RUOLO DELL INFERMIERE CASE MANAGER NELLA DIMISSIONE DEL PAZIENTE IN MEDICINA INTERNA Bologna, 16 MAGGIO 2010 I.C.M. Susanna Bottazzi
DettagliLa sperimentazione di un setting di Cure Intermedie nella Città di Trento
La sperimentazione di un setting di Cure Intermedie nella Città di Trento Simona Sforzin* Gelasio O*, Guarnier G***, Noro G**, Pederzolli L**, Spagnolli W**, Sperandio C^, Scottini M*, Toccoli S*. *Area
DettagliVerona, 8 maggio 2006 LINKAGE TRA DATABASE SICCH E SDO RISULTATI PRELIMINARI
Verona, 8 maggio 2006 Il progetto di ricerca influenza delle liste di attesa sui risultati in cardiochirurgia controllo di qualità multiparametrico e variazioni indotte da una diversa programmazione DGRV
DettagliLa scheda di Brass: uno strumento per la valutazione delle dimissioni difficili
La scheda di Brass: uno strumento per la valutazione delle dimissioni difficili Dal Molin Alberto Coordinatore CdL infermieristica Università del Piemonte Orientale Sede di Biella Dottorando in Ricerca
DettagliPrima e dopo l ospedale conoscere i bisogni sanitari e sociali per assicurare la continuità di cura.
Prima e dopo l ospedale conoscere i bisogni sanitari e sociali per assicurare la continuità di cura andrea.vannucci@ars.toscana.it l uso dell ospedale è in decrescita 165 160 159,67 Tasso grezzo per 1.000
DettagliCADUTE ACCIDENTALI : Comunicare il rischio di caduta accidentale
GIORNATA REGIONALE DELLA SICUREZZA e QUALITA delle CURE 2014 Susanna Compassi A.S.S. n.2 Isontina Servizio Infemieristico CADUTE ACCIDENTALI : Comunicare il rischio di caduta accidentale Udine, 9 OTTOBRE
DettagliMissed Nursing Care e fattori predittivi in un contesto riabilitativo italiano
Matteo Danielis Missed Nursing Care e fattori predittivi in un contesto riabilitativo italiano Agenda o Un concetto: il Missed Nursing Care o Uno strumento: il questionario MISSCARE Survey o Un contesto:
DettagliUNDE RS TAF F ING E D E VE NTI AVVE RS I IN TE RAP IA INTE NS IVA: S TUDIO P ILOTA RE TROS P E TTIVO. di: DITARANTO Pier Paolo
UNDE RS TAF F ING E D E VE NTI AVVE RS I IN TE RAP IA INTE NS IVA: S TUDIO P ILOTA RE TROS P E TTIVO di: DITARANTO Pier Paolo Bologna 26 novembre 2009 Background (1) Gli esiti attribuiti agli infermieri
DettagliProspettive e sfide della professione infermieristica Lugano, Svizzera, 10 dicembre Alvisa Palese Università degli studi di Udine
Prospettive e sfide della professione infermieristica Lugano, Svizzera, 10 dicembre 2015 Alvisa Palese Università degli studi di Udine Agenda 1) Questioni emergenti a livello internazionale 2) Implicazioni/riflessioni
DettagliStaffing di cura: il panorama internazionale
Staffing di cura: il panorama internazionale Loredana Sasso Professore Associato FAAN Università degli Studi di Genova Dipartimento Scienze della Salute Nurse Staffing Rapporto numerico pazienti/i nfermieri
DettagliRN4CAST gli aspetti innovativi
RN4CAST gli aspetti innovativi Fino ad oggi, la pianificazione del personale infermieristico si è basato semplicemente sulla domanda di assistenza (Sermeus et al. 2011) Con RN4CAST si considera anche l
DettagliDotazioni Organiche e Complessita' Assistenziale in Medicina Interna. Dott.ssa Sonia Tonucci
Dott.ssa Sonia Tonucci Dirigente Dipartimento delle Professioni Sanitarie IOTR Responsabile Formazione Permanente ed Università Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord Pesaro-Fano Jesi 9 aprile
DettagliI PERCORSI DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA NELLA CRONICITÀ A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE OSPEDALE-TERRITORIO
Udine 20 ottobre 2016 Giornata Regionale Qualità e Sicurezza delle Cure I PERCORSI DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA NELLA CRONICITÀ A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE OSPEDALE-TERRITORIO Marta Pordenon
DettagliRIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona
RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione
DettagliIl downgrade assistenziale: strumento efficace per la riduzione del reingresso
Azienda Sanitaria Firenze Il downgrade assistenziale: strumento efficace per la riduzione del reingresso S. Bandinelli, S. Gangemi, A. Maraviglia, A. Mencarelli U.O. Geriatria Azienda USL 10 Firenze Firenze,
DettagliDott.ssa Summa Maria Luna
XII Convegno IL CONTRIBUTO DEI CENTRI PER I DISTURBI CONGITIVI E LE DEMENZE NELLA GESTIONE INTEGRATA DEI PAZIENTI 15-16 Novembre 2018 STUDIO OSSERVAZIONALE SUL RICOVERO DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEMENZA
DettagliOrtogeriatria: un modello assistenziale centrato sul paziente: l esperienza della Lombardia
22 novembre 2012 Ortogeriatria: un modello assistenziale centrato sul paziente: l esperienza della Lombardia Giuseppe Bellelli Clinica Geriatrica, Università Milano-Bicocca Gruppo di Ricerca Geriatrica
DettagliInfermiere dirigente: identità professionale e ruolo manageriale
Convegno regionale C.I.D. LIGURIA 10 maggio 2019 Grand Hotel - Arenzano L evoluzione del sistema e delle professioni sanitarie Infermiere dirigente: identità professionale e ruolo manageriale Bruno Cavaliere
DettagliCURE INTERMEDIE BEATO DE TSCHIDERER RELAZIONE A DIECI MESI DI ATTIVITÀ
CURE INTERMEDIE BEATO DE TSCHIDERER RELAZIONE A DIECI MESI DI ATTIVITÀ 21 maggio 2018 il razionale Il paziente ha necessità di essere assistito in un contesto adeguato al recupero psicofisico complessivo
DettagliI Servizi di Post-Acuzie
Fondazione Smith Kline XXXII Seminario dei Laghi Gardone Riviera 14/16 ottobre 2010 Il Rapporto Dinamico tra Ospedale e Territorio I Servizi di Post-Acuzie Enrico Brizioli Amministratore Delegato Gruppo
DettagliIl percorso dell assistito con patologie ad elevata complessità assistenziale: IL PUNTO DI VISTA DEL GERIATRA. Angelo Bianchetti
Il percorso dell assistito con patologie ad elevata complessità assistenziale: IL PUNTO DI VISTA DEL GERIATRA Angelo Bianchetti Gruppo di Ricerca Geriatrica Istituto Clinico S.Anna, Brescia 1 Evoluzione
DettagliForumN.A. Strumenti idee e soluzioni per l innovazione sociale e il welfare di cura
IV edizione ForumN.A. Strumenti idee e soluzioni per l innovazione sociale e il welfare di cura Bologna 14-15 novembre 2012 Centro Congressi Savoia Hotel LA CURA CENTRATA SULLA PERSONA CON DEMENZA E IL
DettagliDISCLOSURE INFORMATION Annamaria Bagnasco negli ultimi due anni non ho avuto rapporti di finanziamento con soggetti portatori di interessi
DISCLOSURE INFORMATION Annamaria Bagnasco negli ultimi due anni non ho avuto rapporti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario L IMMAGINE DELL INFERMIERE Annamaria
DettagliMestre, 12 ottobre 2018
CONVEGNO CARD TRIVENETO LE CURE DOMICILIARI E RESIDENZIALI AD ALTA COMPLESSITA la presa in carico delle persone fragili e dei pazienti con grave quadro polipatologico Gestione territoriale di posti letto
DettagliBED MANAGEMENT: MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DEI POSTI LETTO IN AREA MEDICA PER I RICOVERI DA PRONTO SOCCORSO
BED MANAGEMENT: MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DEI POSTI LETTO IN AREA MEDICA PER I RICOVERI DA PRONTO SOCCORSO Dott.ssa LUCIA ANTOLINI 43 Congresso ANMDO, Firenze 25-26-27 Ottobre 2017 AOUI Verona,
DettagliL'impatto dell'infermieristica in area medica: lo studio RN4CAST Italia Loredana Sasso Professore Associato - FAAN Università degli Studi di Genova
L'impatto dell'infermieristica in area medica: lo studio RN4CAST Italia Loredana Sasso Professore Associato - FAAN Università degli Studi di Genova Dipartimento Scienze della Salute La sottoscritta Loredana
Dettagliquali/quantitativa del personale infermieristico può pratiche assistenziali (ICPA) negli ospedali per acuti
OBIETTIVO: Studiare, sulla base della letteratura, se la dotazione quali/quantitativa del personale infermieristico può influenzare l outcome delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (ICPA)
DettagliApplicazione di strumenti e modello su progetti regionali: Disturbi del comportamento alimentare. Antonella Piazza DSM-DP Azienda USL Bologna
Applicazione di strumenti e modello su progetti regionali: Disturbi del comportamento alimentare Antonella Piazza DSM-DP Azienda USL Bologna Valutazione di outcome nei Dipartimenti di Salute mentale e
DettagliMANAGEMENT OF PATIENTS WITH SEPSIS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT AFTER IN-HOSPITAL EDUCATIONAL PROGRAM: ONE YEAR OBSERVATION
MANAGEMENT OF PATIENTS WITH SEPSIS IN THE EMERGENCY DEPARTMENT AFTER IN-HOSPITAL EDUCATIONAL PROGRAM: ONE YEAR OBSERVATION Dr. Anna Cappelletti U.O. Pronto Soccorso e Medicina per Acuti, Ospedale Sant
DettagliI Cari estinti. Storia triste sulle morti inutili in ambiente ospedaliero. Verona Maggio 2014
I Cari estinti Storia triste sulle morti inutili in ambiente ospedaliero Verona 16-17 Maggio 2014 ALL AGE 85-89 DEATHS (2001) http://www.worldmapper.org/ Le persone > 65 anni sono circa il 23,9% della
DettagliNursing Sensitive Outcomes Nurse staffing
Nursing Sensitive Outcomes Nurse staffing Loredana Sasso Professore Associato FAAN Università degli Studi di Genova Dipartimento Scienze della Salute Perchè negli ultimi anni la ricerca sanitaria ha dedicato
DettagliOrganizzazione Aziendale: UOC Oncologia: Ivano Seccafien
Organizzazione Aziendale: UOC Oncologia: Ivano Seccafien 12 Posti Letto Organizzazione del reparto I Pazienti afferiscono al reparto: Per essere sottoposti a trattamento di terapia antiblastica con una
DettagliOrganizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan
Organizzazione Aziendale: UOC Geriatria: Paola Paccagnan Organizzazione del reparto Geriatria è una struttura specializzata per la diagnosi e cura del paziente geriatrico acuto, subacuto e cronico riacutizzato,
DettagliQuali abilità comunicative nella dimissione del paziente
Quali abilità comunicative nella dimissione del paziente Dr. Mario Felici Direttore U.O.C. Geriatria Osp. S. Donato Arezzo USL TOSCANA SUD EST I diversi contesti clinici della Medicina Interna Agenda :
DettagliDELL IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE PRIMARY NURSING: uno studio pre post
Dr.ssa Laura PLATI L IMPATTO SUL PAZIENTE Sotto titolo DELL IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE PRIMARY NURSING: uno studio pre post PLATI Laura Responsabile Infermieristico presso il SITRA AUSL
DettagliInfermieristica. Riabilitativa. Medica
Cure Palliative Infermieristica Cure geriatriche Riabilitativa Medica età bellano lecco merate Totale Totale
DettagliCLINICA SAN FRANCESCO SRL RISULTATI INDAGINE SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI
CLINICA SAN FRANCESCO SRL RISULTATI INDAGINE SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI PRIMO SEMESTRE 18 OBIETTIVO: Valutazione grado di soddisfazione per i servizi offerti dalla Clinica San Francesco e percepiti dai
DettagliLa Rete delle Cure Palliative
La Rete delle Cure Palliative Sperimentazione di un Progetto Assistenziale nel NCP di Codigoro - Punto CA di Codigoro e Lagosanto - per i Pazienti oncologici nelle Fasi di Responsività alle terapie specifiche,
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Valutazione dell'assistenza domiciliare al paziente oncologico, con particolare riferimento al riconoscimento e al controllo del dolore in una rete di assistenza
DettagliIntroduzione. Introduzione. Obiettivo
Regione Emilia Romagna AZIENDA OSPEDALIERA DI BOLOGNA Policlinico S. Orsola-Malpighi DIREZIONE DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO, TECNICO E RIABILITATIVO CENTRO STUDI EVIDENCE BASED NURSING STUDIO DESCRITTIVO
DettagliLUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE
LUNGODEGENZA: QUALI CURE PALLIATIVE POSSIBILI? DAGLI STANDARD DI QUALITA DELL ASSISTENZA ALLE COMPETENZE DELL INFERMIERE Torino, 24 aprile - 4 giugno 2012 The Italian Survey of the Dying of Cancer - ISDOC
DettagliCOSTI DELLE PRESTAZIONI E PERCORSI ASSISTENZIALI. Alessandra Di Maio e Vittorio Mapelli
PROGETTO VELCA2 Veneto ELderly CAre COSTI DELLE PRESTAZIONI E PERCORSI ASSISTENZIALI Alessandra Di Maio e Vittorio Mapelli Istituto di Economia Sanitaria, Milano Vicenza, 9 giugno 2003 OBIETTIVI GENERALI
DettagliG.Chiappini, S.Papiri, A.Falleroni
31 Congresso Nazionale Aniarti Riva del Garda 14-16 novembre 2012 Infermieri e qualità di vita in area critica Competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, relazioni, politica, diritti, etica,
DettagliDr. Daniele Donato Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Padova PROGETTO SOS ULCERA. Abano Terme 27 ottobre 2013
Dr. Daniele Donato Direzione Medica Ospedaliera Azienda Ospedaliera di Padova PROGETTO SOS ULCERA Abano Terme 27 ottobre 2013 Contesto: 252.797 abitanti; 582 Kmq 28 Comuni, 2 Distretti PADOVA 483.042 abitanti;
DettagliThe tutorship in hospital. Giuliano Lo Pinto Barbara Fiorini Genova, 23 ottobre 2009
The tutorship in hospital Giuliano Lo Pinto Barbara Fiorini Genova, 23 ottobre 2009 1.2.2.2 La rete ospedaliera Il moderno ospedale deve poter rispondere con la migliore efficienza alle varie esigenze
DettagliNursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica
Nursing Minimun data set per la costruzione di una documentazione infermieristica Emanuela Fabbro Soc Medicina Generale San Daniele Del Friuli (Ud) Udine, 19 settembre 2014 PROGETTO UNIT CARE MEDICINA
DettagliPercorsi clinico assistenziali in Week Surgery: il Ruolo dell Infermiere
Percorsi clinico assistenziali in Week Surgery: il Ruolo dell Infermiere Direzione Professioni Sanitarie Azienda Ospedaliera di Padova Dott.ssa Barzon Fabiola Evoluzione della Week Surgery in Azienda Ospedaliera
DettagliL evoluzione dell assistenza verso l Ospedale per intensità di cura
L evoluzione dell assistenza verso l Ospedale per intensità di cura A. Lagostena, G. Lo Pinto, F. Nicosia, E. Palummeri, P. Rivarola 16 dicembre 2008 L Ospedale (a flusso) per intensità di cura L ospedale
Dettagliai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha
Dettaglie.ri.s.ma.s. Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario Reggio Emilia 2009 Distretto Sanitario Imperiese Distretto Sociale Imperiese
e.ri.s.ma.s. Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario Reggio Emilia 2009 Distretto Sanitario Imperiese Distretto Sociale Imperiese e.ri.s.ma.s. Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario
Dettaglipaolo.francesconi@ars.toscana.it PROGRESSIVE PATIENT CARE new organization of the beds of hospitals on progressive nursing care principles Systematic grouping of patients according to their degree of illness
DettagliPriorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori
Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di
DettagliIL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE
IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE Ghedini Teresa U.A medicina-chirurgia Ospedale D.Dossetti Bazzano (BO) l infermiere promuove, attraverso l educazione, stili
DettagliPresentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838557 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it Presentazione Servizio Distrettuale di
DettagliUN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI
UN INDAGINE DI PREVALENZA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI DELLA REGIONE VENETO U. FEDELI Infezioni nelle strutture residenziali per anziani Invecchiamento della popolazione nelle strutture residenziali
DettagliL ESPERIENZA DI RICOVERO DEGLI UTENTI NELLE UNITA OPERATIVE DI DEGENZA DELL AZIENDA OSPDALIERO UNIVERSITARIA ARCISPEDALE S.
Azienda Ospedaliero Universitaria S.Anna L ESPERIENZA DI RICOVERO DEGLI UTENTI NELLE UNITA OPERATIVE DI DEGENZA DELL AZIENDA OSPDALIERO UNIVERSITARIA ARCISPEDALE S.ANNA DI FERRARA RISULTATI DELL INDAGINE
DettagliConvegno CARD S. Bonifacio
Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure
DettagliTabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane
Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Città con un sistema di allarme HHWWS operativo Città ANCONA BARI BOLOGNA BOLZANO BRESCIA CAGLIARI CAMPOBASSO
DettagliL Ospedale di Comunità nella Regione Emilia Romagna: alcuni esempi di modelli organizzativi e indicatori di esito
Terza Conferenza Nazionale Cure Domiciliari XIII CONGRESSO NAZIONALE CARD Bologna, 28-30 maggio 2015 L Ospedale di Comunità nella Regione Emilia Romagna: alcuni esempi di modelli organizzativi e indicatori
DettagliLuoghi e strumenti di cura integrati per i nuovi bisogni di salute
Luoghi e strumenti di cura integrati per i nuovi bisogni di salute Maria Chiara Corti Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria Settore Strutture di ricovero intermedio e integrazione
DettagliClostridium difficile in Toscana
Sara D Arienzo, Eleonora Riccobono SEZIONE 3 Le infezioni da Clostridium difficile : Obiettivo Misurare la validità della scheda di dimissione ospedaliera nella stima del numero di pazienti ricoverati
DettagliIL TEAM LEADER INFERMIERISTICO NELL U.O. DI TERAPIA INTENSIVA DELL OSPEDALE S. CHIARA DI TRENTO:
29 Congresso Nazionale Aniarti 2010 Rimini 11 novembre 2010 IL TEAM LEADER INFERMIERISTICO NELL U.O. DI TERAPIA INTENSIVA DELL OSPEDALE S. CHIARA DI TRENTO: indagine qualitativa di valutazione ed ipotesi
DettagliBuone pratiche di presa in carico integrata: ospedale e territorio senza soluzione di continuità
Buone pratiche di presa in carico integrata: ospedale e territorio senza soluzione di continuità PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Scenario Ospedale Territorio: senza soluzione di continuità Ospedali
DettagliALLEGATOD alla Dgr n del 29 dicembre 2014 ALLEGATOD alla Dgr n del 29 dicembre 2014
ALLEGATOD alla Dgr n. 2683 del 29 dicembre 2014 ALLEGATOD alla Dgr n. 2683 del 29 dicembre 2014 giunta regionale 9^ legislatura INDICATORI DI ATTIVITÀ, FUNZIONALI ALLA VERIFICA DELL ATTIVITÀ SVOLTA E DEI
DettagliAzienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli DISTRETTO SANITARIO DI TARCENTO
Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli DISTRETTO SANITARIO DI TARCENTO Povoletto, 08.06.2012 dott.ssa Bruna Mattiussi Tasso di ricovero dei residenti nel Distretto di Tarcento, anno 2010 Valore
DettagliL INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO
L INTEGRAZIONE CON LA RETE DEI SERVIZI TERRITORIALI E LA CONTINUITA DI CURA OSPEDALE TERRITORIO Alberto Aronica MMG ATS Milano Cooperativa Medici Milano Centro Milano, 21 dicembre 2016 The difference of
DettagliLa gestione delle dimissioni complesse nell Azienda Sanitaria di Firenze
Azienda Sanitaria Firenze Firenze 30 gennaio 2015 La gestione delle dimissioni complesse nell Azienda Sanitaria di Firenze Ing. Guarracino Antonio Indice argomenti Perchè gli ingegneri nel Coordinamento
DettagliRILEVAZIONE QUALITÀ PERCEPITA PRONTO SOCCORSO REPORT MARZO-DICEMBRE 2018
RILEVAZIONE QUALITÀ PERCEPITA PRONTO SOCCORSO REPORT MARZO-DICEMBRE 2018 1 INTRODUZIONE Lo Staff Comunicazione dell AOUP Paolo Giaccone, ed in particolare l Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, ha
DettagliL appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers
L appropriatezza prescrittiva del farmaco in RSA: i criteri di Beers Intervento a cura della dr.ssa Anna Maria Maestroni Milano, 11 giugno 2014 Le RSA di ASL Milano Convegno Progetto farmacovigilanza Numero:
DettagliRaccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano ricoverati in una struttura dedicata (Stroke Unit). Raccomandazione 8.7 R
IL CARE E IL NURSING IN STROKE UNIT INF. LARA FRANGI UO NEUROLOGIA STROKE UNIT AZ. OSPEDALIERA S.ANNA COMO VARESE, 28/11/2012 Raccomandazione 8.15 grado A È indicato che i pazienti con ictus acuto siano
DettagliIL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE.
IL CONTRIBUTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO AL PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE COSTI E QUALITA ASSISTENZIALE ASSISTENZA INFERMIERISTICA DI QUALITA : EFFICACE (RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ) EFFICIENTE ( AL
DettagliPERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE
PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE 49 Congresso SIGG Firenze, 6 Novembre 2004 Manopulo R., Sciumbata A., Corneli M., Naldi S., Martorelli M.
Dettagli12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica
12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Rivalutare le terapie farmacologiche negli anziani fragili: quale impatto su appropriatezza ed esiti?
DettagliI dati dell Emilia-Romagna sul fine vita in pazienti oncologici
I dati dell Emilia-Romagna sul fine vita in pazienti oncologici Rossana De Palma, Daniela Fortuna Regione Emilia-Romagna Firenze 18 luglio 2017 L assistenza nel fine vita uno studio regionale basato su
DettagliMETODO PER LA DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA ED OSTETRICA (INFERMIERI, INF. PEDIATRICI, OSTETRICHE e OSS)
METODO PER LA DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA ED OSTETRICA (INFERMIERI, INF. PEDIATRICI, OSTETRICHE e OSS) Premessa: Le risorse umane sono sia un valore che un patrimonio
DettagliDEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO?
DEMENZE: FAMIGLIE E SOCIETA : QUALE RAPPORTO? Dott.ssa Alessia Ciccola Neuropsicologa Centro dei Disturbi della Memoria Ospedale Civile Rovigo, ULSS18 QUESITI A CUI RISPONDERE OGGI: : QUALE RAPPORTO? 1.
DettagliPICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera
12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera Elide
DettagliProgetto di implementazione del CASE MANAGEMENT presso il Dipartimento Medico dell AOU-FE
Progetto di implementazione del CASE MANAGEMENT presso il Dipartimento Medico dell AOU-FE L infermiere Case Manager (ICM) E una figura chiave per la presa in carico dei pazienti cronici/fragili che agisce
DettagliBACKGROUND (1) 31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI 14,16 NOVEMBRE 2012 RIVA DEL GARDA
31 CONGRESSO NAZIONALE ANIARTI Riva del Garda 14,16 novembre 2012 INFERMIERI E QUALITA DI VITA IN AREA CRITICA Competenza, tecnologia, procedure, efficienza, risorse, Relazioni, politica, diritti, etica,
DettagliCurriculum Vitae di SIMONE CECCHETTO
Curriculum Vitae di SIMONE CECCHETTO DATI PERSONALI nato a VICENZA il 11-12-1975 TITOLI DI STUDIO 20-11-2014 Corso di formazione manageriale per dirigenti di ambito sanitario ed. 2014 presso Facoltà di
DettagliFrancesco FURINI Italian painter, (b. ca. 1600, Firenze, d. 1646, Firenze)
Francesco FURINI Italian painter, (b. ca. 1600, Firenze, d. 1646, Firenze) L assistenza sanitaria agli anziani in Toscana: sistemi di valutazione della qualità dei processi assistenziali Firenze, 15 marzo
DettagliAAS 5 Friuli Occidentale Responsabile della rete: dr.ssa Maria Anna Conte
AAS 5 Friuli Occidentale Responsabile della rete: dr.ssa Maria Anna Conte AAS5 Descrizione del territorio Territorio : 2 275,42 kmq suddiviso in 50 comuni 312 062 abitanti 5 Distretti 2 AAS 5 Descrizione
DettagliORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI PARMA
ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI PARMA MARTEDI' DELL'ORDINE LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE: DALL'OSPEDALE AL TERRITORIO LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE A DOMICILIO: L'ESPERIENZA DELLAZIENDA USL DI PARMA 6 MAGGIO
DettagliContinuità assistenziale: modelli a confronto
49 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Firenze, 3-7 Novembre 2004 Continuità assistenziale: modelli a confronto Antonio Bavazzano Analisi della situazione Stima dei soggetti
DettagliCURE PRIMARIE: SALUTE IN RETE SUL TERRITORIO. Dott. Guido Lucchini Esecutivo Ceformed UTAP AVIANO-ASS6 FVG
CURE PRIMARIE: SALUTE IN RETE SUL TERRITORIO Dott. Esecutivo Ceformed UTAP AVIANO-ASS6 FVG San Vito al Tagliamento (PN) 17 aprile 2009 Punti della Relazione L evoluzione delle risorse territoriali UDMG
DettagliUn mondo: l Ospedalel
Un mondo: l Ospedalel Seminario interaziendale Nel problema c e c e Dott. Francesco Vercilli Direzione Medica di Presidio, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia qualche dato di attività ANNO 2006 Degenza
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
DettagliProtocollo TIA in OBI
Protocollo TIA in OBI Dr. Giovanni Pinelli UO Medicina d Urgenza e PS Ospedale NOCSAE Baggiovara Azienda USL Modena Dr. Guido Bigliardi UO NEUROLOGIA Ospedale NOCSAE Baggiovara Azienda USL Modena NAPOLI
Dettagli