AGGIORNA MAGGIO GGIORNAMENTO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO GESTIONE E CONTROLLO DI GESTIONE E CONTROLLO. Combustibili Nuova Prenestina S.r.l.

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1 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL D.LGS N 231/20011 AGGIORNA GGIORNAMENTO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DI GESTIONE E CONTROLLO MAGGIO Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina1 di 13

2 SOMMARIO SOMMARIO... 2 PREMESSA ED OBIETTIVI I DEL DOCUMENTO... 3 CORRUZIONE TRA PRIVATI... 4 ANALISI DELLA FATTISPECIE... 4 IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DEI PROFILI DI RISCHIO... 5 ANALISI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO... 6 INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ... 7 ANALISI DELLA FATTISPECIE... 7 IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DEI PROFILI DI RISCHIO... 8 ANALISI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO... 9 IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE ANALISI DELLA FATTISPECIE IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DEI PROFILI DI RISCHIO QUANTIFICAZIONE DEI RISCHI DI COMMISSIONE DEI REATI CONSIDERATI Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina2 di 13

3 PREMESSA ED OBIETTIVI DEL DOCUMENTO A seguito delle modifiche normative apportate dal legislatore al sistema dei reati presupposto, e recependo il rilievo effettuato di i proposito dall Organismo di Vigilanza di CNP nell ambito della relazione annuale relativa all esercizio 2012 (par. 5), il presente documento: a) analizza i reati presupposto di recente introduzione, individuando le attività sensibili e le possibili modalità di commissione delle nuove fattispecie di reato presso CNP; b) analizza i presidi e controlli già attivi ed identifica quelli da implementare per l adeguamento del mo- dello organizzativo di CNP alle nuove esigenze di controllo da essi derivanti; c) definisce il livello di rischio attuale in relazione ai presidi di controllo attualmente attivi. Le analisi effettuate e le conseguenti proposte di modifica/integrazione del modello e dei relativi protocolli dovranno essere sottoposti in via preliminare all analisi dell Odv; a seguito di validazione, si procederà agli aggiornamenti documentali e procedurali ivi pianificati. Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina3 di 13

4 CORRUZIONE TRA PRIVATI Art c.c. 1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, che, a seguito della dazione o della promessa di denaro o altra utilità, per sé o per altri, compiono od omettono atti, in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, cagionando nocumento alla società, sono puniti con la reclusione da uno a tre anni. 2. Si applica la pena della reclusione fino a un anno e sei mesi se il fatto è commesso da chi è sottoposto alla direzione o vigilanza di uno dei soggetti indicati al primo comma. 3. Chi dà o promette denaro o altra utilità alle persone indicate nel primo e nel secondo comma è punito con le pene ivi previste. 4. Le pene stabilite nei commi precedenti sono raddoppiate se si tratta di società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani o di altri Stati dell Unione europea o diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell art. 116 del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni. 5. Si procede a querela della persona offesa, salvo che dal fatto derivi i una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni o servizi. Art. 25-ter d.lgs. 231/01 1. In relazione ai reati in materia societaria previsti dal codice civile, se commessi nell'interesse della socie- tà, da amministratori, direttori generali o liquidatori o da persone sottoposte alla loro vigilanza, qualora il fatto non si fosse realizzato se essi avessero vigilato in conformità degli obblighi inerenti alla loro carica, si applicano le seguenti sanzioni pecuniarie: s-bis) per il delitto di corruzione ruzione tra privati, nei casi previsti dal comma 3 dell'art del C.C., la san- zione pecuniaria da 200 a 400 quote. Analisi della fattispecie Il fenomeno corruttivo è sempre stato concepito dal nostro ordinamento giuridico come raffigurabileprevalentemente, se non esclusivamente, nell ambito dei pubblici poteri. In tal senso, anche il Codice penale discipli- na ireati di corruzione nel titolo dedicato ai reati contro la Pubblica Amministrazione. L aspetto privatistico della corruzione, o meglio, le forme corruttive che vengono perpetrate tra soggetti privati, sono stateper la prima volta prese in considerazione dal legislatore nazionale in sede di riforma del diritto societario con lariformulazione degli articoli 2634 e 2635 codice civile( Infedeltà patrimoniale e Infedeltà a seguito di dazione o promessadi utilità ) ed oggetto quindi di revisione con la Legge n. 190 del 6 novembre Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina4 di 13

5 2012 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica ammi- nistrazione". L art c.c. oggetto di modifica del legislatore, configura un reato proprio, che può essere commesso da- gli amministratori, amministratore, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, sindaci e liquidatori ovvero da soggetti sottoposti alla direzione o alla vigilanza di questi stessi soggetti. È la prima volta che la locuzione di "sottoposti all'altrui direzione e vigilanza", ben nota nell'ambito del "sistema 231", com- pare in una norma di natura penale. Si tratta inoltre di un reato plurisoggettivo ed a concorso necessario, esattamente secondo lo schema della corruzione propria (319 c.p.) 1. Infatti, la norme prevede la specifica punibilità sia del corrotto (che, a seguito della dazione o della promessa di utilità, compie od omette atti in violazione dei doveri ed obblighi inerenti il proprio Ufficio, cagionando nocumento alla Società) sia del corruttore (colui che dà o promette l utilità). Ai fini della responsabilità ex D.Lgs. 231/01, solo nell'ottica del corruttore è possibile ipotizzare una respon- sabilità dell'ente nell'interesse o a vantaggio del quale egli abbia agito, posto che nell'ottica del corrotto la condotta è punibile solo ove cagioni nocumento alla società. Il reato è infine perseguibile a querela, segnale della c.d. privatizzazione e patrimonializzazione degli inte- ressi coinvolti. Identificazione ed analisi dei profili di rischio Attività sensibili Certificazione dei sistemi di gestione di CNP Attività commerciale nei confronti di privati Omaggistica e regalie Gestione contabilità e finanza (attività strumentali alla commissione dei reati) Condotte potenziali (alcuni esempi) promessa o dazione di denaro o di altra utilità a privati che svolgono funzioni ispettive (ad es. enti certifi- catori dei sistemi di qualità, sistemi di gestione sicurezza sul lavoro o ambientali, responsabilità sociale), affinché omettano rilievi che potrebbero impedire il rilascio e/o il rinnovo del certificato; promessadi denaro o altra utilità al responsabile Acquisti di altra società affinché questi scelga CNP coaffinché non rispetti gli obblighi di me fornitore/sub-fornitore promessa di denaro o altra utilità al committente privato/l'appaltatoreaffinché verifica e controllo previsti ad es., dalla normativa antinfortunistica o ambientale, con risparmio sul prez- zo della commessa 1 con esclusione della corruzione susseguente (la dazione o la promessa devono essere antecedenti alla commissione od all omissione). Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina5 di 13

6 attività corruttiva, ad es., con la promessa di denaro od altra utilità (ad es., affidamento di un incarico ben remunerato)nei nei confronti del membro/presidente del collegio sindacale di un'impresa concorrente, per ot- tenere informazioni riservate a vantaggio della propria Società Analisi del sistema di controllo interno Protocolli Da implementare Implementato Attività da realizzare Rif. documenti gestionali Esplicita previsione tra i principi etici del divieto di ogni pratica corruttiva nei confronti di controparti private Integrazione Parte II del Codice Etico e di Condotta di CNP Codice etico e di condotta Identificazione e delega esplicita in favore del personale autorizzato (sia dipendente che esterno: professionisti/collaboratori), in funzione del suo ruolo, ad avere rapporti di natura commerciale o gestionale con privati in nome e per conto della azienda Flussi informativi nei confronti dell OdV sulle attività commerciali con privati Implementazione controlli relativi all autorizzazione e tracciabilità degli incontri (con soggetti pubblici e privati) Integrazione flussi informativi già previsti per attività commerciali con soggetti pubblici IST-02 Procedura gestione offerte IST-01 processo di progettazione servizio Modello organizzativo ex dlgs 2131 Impostazione e controllo della gestione amministrativa e finanziaria tale da garantire il controllo dei flussi finanziari e la conseguente impossibilità di costituire riserve di denaro in nero IST-01 processo di approvvigionamento Controllo delle fatture passive - Divieto di effettuare omaggi di qualsiasi natuper un valore superiore ad una soglia ra - minima autorizzata dalla Direzione anche nei confronti di controparti private Attività formativa su tutti i dipendenti ed acquisizione delle relative evidenze oggettive (test di apprendimento) Integrazione, approvazione e diffusione protocollo Gestione Omaggi e regalie Attuazione piano formativo 2013 Istruzione sulla gestione degli omaggi e regalie Piano formativo 2013 Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina6 di 13

7 INDUZIONE INDEBITA A DARE O PROMETTERE UTILITÀ Art. 319-quarter Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da tre a otto anni. Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni. art. 25, comma 3 d.lgs. 231/01 3. In relazione alla commissione dei delitti di cui agli articoli 317, 319, aggravato ai sensi dell'articolo 319-bis quando dal fatto l'ente ha conseguito un profitto di rilevante entità, 319-ter, comma 2, 319-quater e 321 del codice penale, si applica all'ente la sanzione pecuniaria da trecento a ottocento quote. Analisi della fattispecie L introduzione dell autonoma figura del reato di concussione per induzione sovverte l originaria impostazione del Codice Penale che raggruppava in un'unica norma e sottoponeva alla stessa sanzione il costringere e l'indurre alcuno a dare o promettere indebitamente denaro od altra utilità. Il reato in esame presentava profili di rischio meramente residuali ai fini del D.Lgs. 231/01, poiché il comportamento concussivo era general- mente realizzato nell esclusivo interesse del concussore e non nell interesse o a vantaggio dell ente, rimanendo come ipotizzabile esclusivamente un concorso nel reato di concussione ad opera di un dipendente di CNP. Il fatto costituivo della nuova fattispecie è costituito sempredalla coartazione della volontà del privato realizzata dal pubblico ufficialeo dall'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità e dei suoi po- teri, induce il privato a sottostare alle sue richieste. Viene però per la prima volta affermata la punibilità, sia pure con una pena sensibilmente inferiore a quella comminata per il pubblico ufficiale, del soggettoprivato che sia stato indebitamente indotto alla dazione o alla promessa di denaro o altra utilità. La punibilità, infatti, del soggetto indotto nel delitto ha la finalità di fungere da norma propulsiva di un nuovo modo di porsi del privato nel rapporto con la pubblica amministrazione: il privatonon è più considerato come una vittima ma come autore del reato, che non può più cedere nei confronti di una blanda spinta a pagare se non vuole es- sere coinvolto nella responsabilità penale. Ilreatodeve ritenersi configurabile quando le conseguenzesfavorevoli che il pubblico ufficiale minaccia, se non otterrà il pagamento della somma indebita, non sono un male ingiusto ma scaturiscono direttamente dal- la legge ( 2 ).Più precisamente, la distinzione tra l art. 317 c.p. novellato e l art. 319-quater c.p.non attiene all intensità psicologica della pressione esercitata (presente in entrambe le fattispecie), ma alla natura di tale 2 cfr. Cassazione, sent. 7495/2013. Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina7 di 13

8 pressione. Deve pertanto ritenersi sussistente il reato di concussione (per costrizione) qualora venga posta in essere «una violenza morale attuata con abuso di qualità o di poteri che si risolva nella prospettazione, esplicita o implicita, di un male ingiusto», definibile come tale perché non previsto dall ordinamento; se inve- ce il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio «prospetta conseguenze sfavorevoli derivanti dall applicazione della legge, per ricevere in cambio il pagamento o la promessa indebita di denaro o altra utilità», allora la norma applicabile è l articolo 319 quater. Anche in quest ultima ipotesi viene prospettato un male il quale non può però definirsi ingiusto, perché il soggetto che dovrebbe legittimamente subirlo cerca di evitarlo, acconsentendo così all indebita richiesta del funzionario pubblico. Identificazione ed analisi dei profili di rischio Attività sensibili Partecipazione a gare o appalto concorso ed erogazione dei relativi servizi Ispezioni e verifiche da parte di soggetti pubblici Omaggistica e regalie Gestione contabilità, finanza e personale (attività strumentali alla commissione dei reati) Condotte potenziali (alcuni esempi) corresponsione, previa induzione, di una somma di danaro o altra utilità al funzionario incaricato dello svolgimento di una gara pubblica di appalto e dei collaudi/controlli controlli di esecuzione lavori, affinché questi ometta provvedimenti che, per dovere di ufficio, dovrebbe adottare (ad es., esclusione della Società dal- la gara di appalto, applicazione ione di penali in caso di inadempimenti) dazione, previa induzione, di una somma di danaro o altra utilità ad autorità pubbliche di vigilanza, Or- ganismi di controllo ed altri soggetti incaricati di funzioni ispettive (a puro titolo esemplificativo: Carabi- nieri, Polizia, Guardia di Finanza, ASL, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco, funzionari di Comuni, Regioni, AR- PA, Ispettorato del Lavoro, INAIL, Agenzia delle Entrate, etc.) affinché questi omettano di erogare san- zioni la cui applicazioni risultasse dovuta nell ambito l ambito del processo di selezione, assunzione e gestione del percorso di carriera del personale di- pendente e di affidamento di incarichi professionali, realizzazione di comportamenti miranti a favorire soggetti collegati direttamente o indirettamente ad un pubblico ufficiale od all incaricato di pubblico servi- zio a condizioni ingiustamente vantaggiose Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina8 di 13

9 Analisi del sistema di controllo interno Protocolli Da implementare Implementato Attività da realizzare Rif. documenti gestionali Esplicita previsione tra i principi etici del divieto di ogni pratica concessiva Previsione di un obbligo generalizzato di informativa al proprio superiore ed all OdV in capo a chiunque riceva proposte illecite o sospette avanzate da pubblici ufficiali o incaricati di p. servizio Codice etico e di condotta (art. 25) Identificazione e delega all interno del sistema di gestione aziendale in favore del personale autorizzato, in funzione del suo ruolo, ad avere rapporti di natura commerciale o gestionale con soggetti pubblici in nome e per conto della la azienda Flussi informativi nei confronti dell OdV sulle attività commerciali e di gestione delle commesse pubbliche Flussi informativi nei confronti dell OdV sulle attività ispettive e controlli IST-02 Procedura gestione offerte IST-01 processo di progettazione servizio IST-01 processo di erogazione del servizio Modello organizzativo gestionale ex dlgs 231 Impostazione e controllo della gestione amfinanziaria tale da garantire il controllo dei flussi finanziari e la conseguente impossibilità di costituire riserve di denaro in ministrativa e nero PO IST-01 processo di approvvigionamento Controllo delle fatture passive Controlli sugli affidamenti di incarichi a personale che abbia relazioni di parentela/affinità o interessi con funzionari pubblici Capitolo 6 del Manuale Qualità Divieto di effettuare omaggi di qualsiasi natura, per un valore superiore ad una soglia minima autorizzata dalla Direzione Attività formativa su tutti i dipendenti ed acquisizione delle relative evidenze oggettive (test di apprendimento) Integrazione, approvazione e diffusione protocollo Gestione Omaggi e regalie Attuazione piano formativo 2013 Istruzione sulla gestione degli omaggi e regalie Piano formativo 2013 Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina9 di 13

10 IMPIEGO DI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI SOGGIORNO È IRREGOLARE Art. 22 del D.Lgs. 25 luglio 1998, n Il datore di lavoro che occupa alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno previsto dal presente articolo, ovvero il cui permesso sia scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termi- ni di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5000 euro per ogni lavoratore impiegato. 12-bis. Le pene per il fatto previsto dal comma 12 sono aumentate da un terzo alla metà: a) se i lavoratori occupati sono in numero superiore a tre; b) se i lavoratori occupati sono minori in età non lavorativa; c) se i lavoratori occupati sono sottoposti alle altre condizioni lavorative di particolare sfruttamento di cui al terzo comma dell'articolo 603-bis del codice penale. art. 25-duodecies d.lgs. 231/01 1. In relazione alla commissione del delitto di cui all'articolo 22, comma 12-bis, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, si applica all'ente la sanzione pecuniaria da 100 a 200 quote, entro il limite di euro Analisi della fattispecie Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro irregolare rientra in quella criminalità economica, che rappresenta il terreno naturale della responsabilità degli enti, e la stessa natura di reato proprio del datore di lavoro, che connota la fattispecie dell'art. 22, costituisce un ulteriore argomento a sostegno della scelta di porre anche tale reato tra quelli presupposto della responsabilità ex 231. In primis è da rilevare che il nuovo articolo 25-duodecies e, di conseguenza, la responsabilità dell Ente sarà rilevabile sono nel caso in cui sussista almeno una delle aggravanti che caratterizzano atterizzano il grave sfruttamento dei lavoratori di cui all art. 22, comma 12-bis, riconducibili alle ipotesi di cui all art. 603-bis terzo comma del c.p. 3. Inoltre, un particolare focus deve essere dedicato alla possibilità di incorrere in maniera indiretta nel reato: infatti, può essere ritenuto responsabile non solo quel soggetto che direttamente realizzi le fattispecie crimi- nose, ma anche quantomeno per culpa in vigilando - chi utilizzi per lo svolgimento della propria attività partner o subfornitori non compliance alle disposizioni di cui in discorso. L attenzione di CNP deve essere indirizzata, quindi, soprattutto alle fase di selezione ed istruttoria dell avvio di una partnership o collabora- zione con altra per la fornitura di forza lavoro. Identificazione ed analisi dei profili di rischio Attività sensibili Acquisizione e gestione risorse umane 3 Che sanziona "chiunque svolga un'attività organizzata di intermediazione, reclutando manodopera o organizzandone l'attività lavorati- va caratterizzata da sfruttamento, mediante violenza, minaccia, o intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessità dei lavoratori" Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina10 di 13

11 Attivazione di partnershipcon Società terze e conclusione di contratti di subfornitura con imprese che uti- lizzano personale d opera proveniente da paesi extracomuni, specialmente se stipulati in aree geografi- che maggiormente esposte al rischio di violazione deidiritti individuali Condotte potenziali (alcuni esempi) mancata verifica, al momento dell'assunzione e durante lo svolgimento di tutto il rapporto lavorativo con lavoratori provenienti da paesi terzi, del possesso di un valido permesso di soggiorno e dell età anagrafilavoro, della apposita autorizzazione all'esercizio dell'attività di intermediario ca mancata verifica, nel caso di utilizzo di agenzia di somministrazione mancato utilizzo di apposite clausole contrattuali che vincolino soggetti terzi con sui CNP collabora ad utilizzare lavoratori in regola e vietino il lavoro minorile Analisi del sistema di controllo interno Protocolli Da implementare Implementato Attività da realizzare Rif. documenti gestionali Esplicita previsione tra i principi etici del divieto di utilizzo di personale non in regola e minori Definizione di una linea guida per l Ufficio personale contenente gli step amministrativi necessari per l assunzione di lavoratori stranieri residenti all estero (acquisizione nulla osta Sportello Unico Immigrazione presso la Questura/Prefettura, richiesta e rilascio visto d ingresso, sottoscrizione contratto di soggiorno, flussi informativi istituzionali obbligatori, bligatori, etc.) e di personale straniero soggiornante in Italia Previsione appositi controlli in fase di selezione di controparti e di apposite clausole contrattuali in caso di partnership e contratti di subfornitura che vincolino all applicazione dei principi del sistema 231 di CNP - Integrazione Codice etico e di condotta Codice etico e di condotta IST-01 processo di approvvigionamento Questionario SA 8000 Flussi informativi nei confronti dell OdV sull assunzione di personale residente all estero/personale straniero soggiornante in Italia Integrazione flussi informativi Ufficio del Personale Documentazione Modello organizzativo 231 (flussi informativi) Controlli su personale dipendente/collaboratori/professionisti residenti Manuale SA 8000 all estero e per lavoro minorile Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina11 di 13

12 Attività formativa su tutti i dipendenti ed acdelle relative evidenze oggettive quisizione (test di apprendimento) Piano formativo SA 8000 ( ) Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina12 di 13

13 QUANTIFICAZIONE DEI RISCHI DI COMMISSIONE DEI REATI CONSIDERATI In considerazione dell analisi appena effettuata si può considerare il rischio: - Per l impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare: Basso - Per la corruzione tra privati e induzione indebita a dare o promettere utilità: Medio Aggiornamento modello organizzativo - Maggio 2013 Pagina13 di 13

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