Atto di indirizzo per il calcolo del contributo straordinario (DPR 380, art. 16, comma d-ter; Lr. 11/2004 art. 35, 36 e 37)

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1 COMUNE DI LEGNAGO Provincia di Verona P.I. PIANO DEGLI INTERVENTI Elaborato Atto di indirizzo per il calcolo del contributo straordinario (DPR 380, art. 16, comma d-ter; Lr. 11/2004 art. 35, 36 e 37) Criteri da applicarsi per la determinazione del contributo straordinario a favore del Comune in rapporto al maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d'uso Il Sindaco Clara Scapin Ass.re Urbanistica e Ambiente Claudio Marconi Il Progettista Fernando Lucato AUA Strada Postumia Vicenza tel f.lucato@auaurbanistica.com pec: fernando.lucato@archiworldpec.it URBANISTICA E AMBIENTE Fernando Lucato urbanista Coll. Loris Dalla Costa, Elena Marzari Settore 3 LLPP ed Urbanistica Servizio - Gestione Territorio e SUAP Gianni Zerbinati Maurizio Bonfante Alessandra Pernechele Dicembre 2017

2 Considerato che: l Amministrazione Comunale di Legnago nella predisposizione del Piano degli Interventi per dare attuazione al PAT, intende applicare i principi della Perequazione Urbanistica, del Credito Edilizio e della Compensazione come definiti dagli art. 35, 36 e 37 della L.r. 11/2004 e s.m.i. e richiamati negli artt. 11, 12 e 13 delle NT del PAT; negli strumenti urbanistici formati secondo principi perequativi, i beneficiari dell incremento di valore dei propri beni sono chiamati a condividerne i vantaggi con la collettività che ha reso possibili le scelte urbanistiche, partecipando in misura efficace alla costruzione della città pubblica attraverso l utilizzo di parte del plusvalore generato dalla variazione urbanistica, per la realizzazione delle dotazioni territoriali o per l attuazione di interventi d interesse generale; il DPR 380/ 01, art. 16, comma d-ter ha previsto che il contributo per il rilascio del titolo edilizio possa essere incrementato di un contributo straordinario che attesta l'interesse pubblico, rapportato alla valutazione del maggior valore generato da interventi su aree o immobili in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d'uso. Tale maggior valore, calcolato dall'amministrazione Comunale, è suddiviso in misura non inferiore al 50 per cento tra il Comune e la parte privata ed è erogato da quest'ultima al Comune stesso sotto forma di: o contributo straordinario, in versamento finanziario, vincolato a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche e servizi da realizzare nel contesto in cui ricade l'intervento; o cessione di aree o immobili da destinare a servizi di pubblica utilità, edilizia residenziale sociale od opere pubbliche. l art. 11 delle NT del PAT Perequazione urbanistica demanda al PI la determinazione delle aree, dei criteri, delle modalità di applicazione, dei parametri dimensionali della perequazione urbanistica che dovrà applicarsi al fine del perseguimento di obiettivi di interesse pubblico e generale Considerato, altresì, che è opportuno rinviare ad un apposito Provvedimento la definizione del raccordo tra i criteri perequativi/contributo straordinario e la realizzazione di opere pubbliche, nel rispetto del principio di omogeneità di applicazione, si stabilisce che: 1. il vantaggio economico generato dalla trasformazione urbanistica è determinato in applicazione dei criteri di seguito descritti; 2. nel caso di monetizzazione, in alternativa alla realizzazione delle opere pubbliche e/o cessione delle aree o corrispondenti potenzialità edificatorie o di rimozione delle opere incongrue e di degrado individuate dal PRC, i relativi importi saranno da inserire in appositi capitoli di bilancio vincolati alla realizzazione di opere pubbliche già programmate o da programmare nel piano triennale delle opere pubbliche come previsto dall art. 17 comma 1 della L.r. 11/

3 Definizione dei criteri omogenei per tipologie di trasformazione da applicarsi in sede di variazione urbanistica Precisato che il concorso di natura perequativa si sostanzia in un contributo straordinario aggiuntivo rispetto al contributo commisurato all incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione o alla realizzazione e alla cessione delle dotazioni territoriali obbligatoriamente prescritte dalla normativa vigente in relazione al tipo e all entità dell intervento di trasformazione previsto (che rappresentano una voce da considerare tra i costi delle trasformazioni), si definiscono i criteri omogenei per tipologie di trasformazione da applicarsi in corrispondenza del maggior valore generato da interventi su aree o immobili, in variante urbanistica, in deroga o con cambio di destinazione d'uso rientranti nella discrezionalità riconosciuta alla Pubblica Amministrazione, secondo il seguente schema: V alore 1= previsione urbanistica vigente V alore 2 = Variazione urbanistica, deroga, cambio di destinazione Δ plusvalore = V 2 - V 1 1. Valori economici di riferimento Fatta salva la possibilità di concordare con il Comune, in sede negoziale, valori economici diversi desunti da una disamina analitica dei valori di mercato e dei costi di trasformazione in presenza di specifiche situazioni non rientranti nella casistica generale (bonifica dei suoli, trasferimento di attività, particolari elementi di pregio e/o detrattori, opere di compensazione/mitigazione correlate ), la determinazione del plusvalore è quantificata in rapporto ai valori economici di seguito indicati riferiti alla data di sottoscrizione della convenzione o dell atto unilaterale d obbligo ai sensi dell art. 6 della L.r. 11/2004 o, in loro assenza, alla data di approvazione dell intervento urbanistico o edilizio perequato. Dal confronto di tali valori deriverà la determinazione dell entità della plusvalenza (capital gain) prodotta dalla variazione urbanistica, deroga o cambio di destinazione che, nella quota stabilita dal presente Regolamento e/o nella misura pattuita mediante l accordo con i soggetti interessati, dovrà essere conferita al Comune per la realizzazione dei programmi e interventi in campo urbanistico e infrastrutturale riconosciuti di pubblico interesse. I valori economici di riferimento potranno essere determinati: ordinatoriamente attraverso una stima sintetica nel rispetto dei criteri di seguito descritti; in alternativa o in particolari situazioni, mediante una stima analitica o una perizia di stima asseverata. 2

4 1.1 Valori di riferimento (nel caso di stima sintetica): a. valore area agricola: si assume il valore di riferimento di 12,2/mq. Il valore di riferimento è rapportato al VAM (valore agricolo medio) più elevato per coltura di vigneto doc ( 12,198/mq) indicato dall Agenzia delle Entrate nel 2016 per la regione agraria n. 9, alla quale appartiene il comune di Legnago. Si assume che tale valore sia rappresentativo dell effettivo valore di mercato dell area agricola potenzialmente trasformabile, in considerazione delle caratteristiche di localizzazione che ne rendono possibile la trasformazione urbanistica: tale valore potrà essere aggiornato in adeguamento alla nuova ricognizione dell Agenzia delle Entrate. In sede negoziale potrà essere riconosciuto, previa approvazione della Giunta Comunale, un diverso valore dell area agricola in riferimento a specifiche e documentate situazioni particolari (caratteristiche dei terreni e delle colture, costo di sottrazione aziendale, ecc.); b. valore area edificabile: si assume il valore in riferimento alla più recente Delibera comunale sui Valori delle aree fabbricabili ai fini dell accertamento dell imposta comunale sugli immobili (in vigore al momento della variazione urbanistica) con i valori opportunamente convertiti in /mc per le aree residenziali sulla base dei parametri edificatori di zona. Si precisa che l importo del contributo straordinario (o perequativo) potrà essere detratto dal valore venale ai fini IMU, successivamente alla sua corresponsione al Comune. c. Cambio di destinazione d uso: quando vi sia una variazione delle funzioni o delle tipologie economiche ammesse, si considera l intera differenza di valore IMU tra zone equiparabili. 1.2 Valori di riferimento (nel caso di stima analitica) Nel caso di stima analitica, i valori immobiliari prima e dopo la variazione urbanistica sono acquisiti tramite indagine di mercato, perizia di stima asseverata, ecc.; i costi e le spese di trasformazione considereranno, a titolo ricognitivo, almeno le seguenti voci: costi di eventuali demolizioni e bonifiche: costi di sondaggi e rilievi, demolizioni e sgombero, bonifiche e riporti, ecc.; costo di costruzione / trasformazione / cambio destinazione d uso degli immobili: in relazione al tipo di intervento, costo di costruzione di strutture, finiture e impianti; costo di costruzione opere di urbanizzazione: costi per la realizzazione di strade, marciapiedi, parcheggi, fognatura, rete idrica, cavidotti e cabine elettriche, rete di distribuzione del gas, impianto di pubblica illuminazione, aree verdi e opere di arredo urbano, ecc. spese tecniche: spese per progettazione, direzione lavori, pratiche edilizie e catastali, calcoli strutturali, oneri per la sicurezza, ecc. oneri finanziari e imprevisti: spese per esposizione finanziaria, fideiussioni, spese di gestione, commercializzazione, imposte, ecc. contributo di costruzione (al netto del contributo straordinario); rischio di impresa / profitto imprenditoriale: determinato sulla base dei rendimenti realizzabili in investimenti analoghi per rischiosità e durata sul mercato di riferimento. 1.3 Proprietà pubbliche I contenuti e le modalità per determinare la plusvalenza generata dalla trasformazione di immobili di proprietà pubblica (Provincia, Regione, Enti Locali, ecc.) o destinati a funzioni di interesse pubblico (Istituzioni religiose, sedi di rappresentanza politica o sindacale, servizio postale, ecc.), sono regolate da apposito protocollo d intesa e/o convenzione a garanzia delle finalità dell intervento, anche in deroga ai criteri del presente atto di indirizzo. 3

5 2. Modalità di applicazione dei criteri perequativi/contributo straordinario (art. 11 delle NT del PAT) alle tipologie di interventi di trasformazione 2.1. Entità del contributo straordinario La quota parte del vantaggio economico conseguito a seguito di variazione urbanistica, deroga, cambio di destinazione rispetto alla disciplina previgente rientranti nella discrezionalità riconosciuta alla Pubblica Amministrazione, da destinarsi alla sostenibilità delle trasformazioni di pubblico interesse previste dal Piano stesso, è conferita al Comune nella forma di contributo straordinario del 50% della plusvalenza generata, declinabile in tutto o in parte nelle seguenti forme: - cessione delle aree per la realizzazione di opere pubbliche o di pubblico interesse; - realizzazione di opere pubbliche o di pubblico interesse compresi gli interventi di miglioramento ambientale espressamente previsti dal piano o concordati con l Amministrazione Comunale; - cessione di corrispondenti potenzialità edificatorie per la realizzazione di edilizia residenziale pubblica (ERP) e o per l edilizia residenziale sociale (ERS), da localizzare preferibilmente negli ambiti ATO di maggiore densità abitativa; - monetizzazione del contributo straordinario vincolato a specifico fondo per la realizzazione di opere pubbliche e servizi nonché per l incentivazione di operazioni di rigenerazione urbana dei centri storici. 2.2 Condizioni compensative e premiali L entità del contributo straordinario base calcolato ai sensi dei precedenti punti 1.1 e 1.2, è assoggettata a condizioni compensative e premiali in relazione al conseguimento di specifici obiettivi di pubblico interesse richiamati dal PAT e riconosciuti dall Amministrazione Comunale, secondo i coefficienti di seguito precisati: Condizioni compensative L importo del contributo straordinario compensato è dato dall importo base aggiornato in percentuale pari alle condizioni compensative di seguito descritte. importo contributo base x (Cc1 o Cc2 o Cc3 o Cc4 + Cc5) = Importo contributo compensato Cc 1 - Contenimento del Consumo di suolo (-20%) Obiettivo: favorire il contenimento del consumo di suolo agricolo. Quando la variazione: non comporta consumo di suolo ai sensi della LR 14/ 17, art. 2 (in via transitoria prima dell adeguamento dello strumento urbanistico ai sensi della LR 14/ 17, art. 14, se non comporta un saldo negativo della SAU verificata nella tavola della SAU allegata al PAT limitatamente all area di intervento), il contributo straordinario è ridotto del 20%. 4

6 Cc 2 - Variazione dei parametri stereometrici o incremento della superficie fondiaria/territoriale senza variazione della potenzialità edificatoria (-20% non sommabile con Cc1) Obiettivo: favorire una migliore organizzazione e funzionalità dell intervento senza incremento del carico insediativo. Quando la variazione consiste: nella variazione delle potenzialità edificatorie senza, modifica nella classificazione urbanistica di zona; nella modifica dei parametri stereometrici (altezza, rapporto di copertura, distanza ); nell incremento della superficie fondiaria/territoriale senza incremento della capacità edificatoria preesistente (ad es. spalmando la potenzialità edificatoria preesistente su una maggiore superficie allo scopo di conseguire una migliore qualità insediativa), si assume che il contributo straordinario sia applicato, con una riduzione del 20%, al solo volume derivante dalla variazione dei parametri stereometrici o dalla superficie fondiaria/territoriale aggiunta, per il corrispondente indice edificatorio (reale o teorico). A titolo di esempio: se l altezza è variata da 2 a 3 piani, il contributo straordinario ridotto del 20% si applica sul volume potenzialmente realizzabile per il solo terzo piano (1/3 vol. X 80% del contributo); se la capacità edificatoria preesistente è di mc su una superficie fondiaria di mq ( i.f = 1,5 mc/mq) e la variazione distribuisce la stessa capacità edificatoria su una superficie fondiaria di mq, (i.f. = 1,0 mc/mq) il contributo straordinario ridotto del 20% si applica su una volumetria di: ( ) X1 = 500mc. Cc3 Trasformazione della modalità attuativa da PUA a intervento edilizio diretto (non sommabile con Cc1 e Cc2) Obiettivo: favorire l attuazione delle trasformazioni Quando la variazione consiste nella sostituzione dell obbligo del PUA con un intervento edilizio diretto assoggettato o meno al rispetto di particolari indicazioni puntuali: il valore (IMU) della zona variata è incrementato del 10% se non vi sono variazioni di zona, dei parametri stereometrici e delle dotazioni urbane; quando è concomitante alla variazione di zona si applica la differenza del valore di zona. Cc 4 - Insediamento di medio-grandi o grandi strutture di vendita (compatibilità urbanistica) (non sommabile con Cc1, Cc2 e Cc3) Obiettivo: considerare il maggior valore connesso a particolari tipologie commerciali Quando la variazione consiste nella possibilità di insediare medio-grandi o grandi strutture di vendita (escluse le tipologie a grande fabbisogno di superficie) nel rispetto delle indicazioni di cui alla LR 50/ 12 e Regolamento 1/ 13, il valore (IMU) della zona variata è incrementato di: 25% nel caso di medio-grandi strutture di vendita (sv< 2.500mq); 50% nel caso di grandi strutture di vendita (sv>2.500mq) 5

7 Cc 5 - Realizzazione di volumi accessori in ampliamento di edifici residenziali esistenti (- 30%) Obiettivo: favorire la migliore utilizzazione dei fabbricati residenziali esistenti Nel caso di realizzazione di volumi (o superfici) accessorie in ampliamento di edifici residenziali esistenti alla data di entrata in vigore del presente atto di indirizzo, il contributo straordinario è ridotto del 30%, previa istituzione di vincolo di destinazione d uso accessoria. Tale vincolo è eventualmente rimovibile previo il pagamento dell integrazione del contributo straordinario vigente al momento della rimozione. Per volume accessorio si intende il volume con destinazione d' uso che integri o renda possibile la destinazione d'uso principale come previsto dallo strumento urbanistico: a titolo di esempio le autorimesse private, i depositi di materiali e simili nel limite del 20% del volume principale. Nel caso in cui il volume accessorio sia ricompreso nel costruendo fabbricato segue i criteri di calcolo del contributo del fabbricato principale Condizioni premiali L importo del contributo straordinario finale è dato dall importo base compensato ridotto in percentuale in riferimento alle condizioni premiali di seguito descritte. Contributo compensato (Cc) x Cp1 x Cp2 x Cp3 = contributo straordinario Cp 1 - Funzione residenziale Obiettivo: agevolare la realizzazione di interventi di edificazione minore assimilabili alla cosiddetta "edilizia di necessità", finalizzati a soddisfare l esigenza primaria della prima casa. Al fine di agevolare la realizzazione di interventi di edificazione minore assimilabili alla cosiddetta "edilizia di necessità" (con esclusione di quelli ricadenti nelle nuove zone di espansione assoggettate a PUA), l importo del contributo straordinario compensato è ridotto: a. del 30% per la realizzazione di edifici residenziali; b. inoltre per gli edifici residenziali da destinare alla prima casa di abitazione (in riferimento alla definizione di cui all interpretazione autentica recata all art. 8 della L.r. n. 26/2009 s.m.i.) il contributo non è dovuto, per una sola volta, sui primi 300 mc e subordinatamente alle seguenti ulteriori condizioni: il rilascio del permesso di costruire è subordinato all istituzione di un vincolo decennale decorrente dal rilascio dell agibilità per la non variazione della destinazione d'uso assentita e per la non alienazione e la non locazione dell edificio a società o enti di qualsiasi genere o a persone che non siano il coniuge, parenti o affini fino al IV grado del titolare del permesso di costruire, per il soddisfacimento dell esigenza della prima casa; per gravi e sopravvenuti motivi, è consentito il trasferimento di proprietà dell edificio in deroga ai vincoli di cui al punto a) previa autorizzazione del 6

8 Comune e la corresponsione di un integrazione del contributo straordinario pari al doppio del contributo ridotto, diminuito del 5% per ciascun anno intercorso dal momento dell agibilità. Cp 2 - Attuazione di interventi atti a potenziare la capacità attrattiva del Centro Storico di Legnago (applicabile unicamente per gli interventi ricadenti nel centro storico di Legnago) Obiettivo: favorire il ruolo strategico del centro storico per lo sviluppo economico ed occupazionale del comune di Legnago Il contributo straordinario compensato è ridotto del 50%. Cp 3 - Classificazione energetica globale dell edificio (D.M e s.m.i.) Obiettivo: incentivare la realizzazione di edifici con un migliore rendimento energetico coerentemente ai criteri di sostenibilità assunti dal PAT. Il contributo straordinario finale è ridotto per tutti gli interventi: a) del 10% per gli edifici che conseguono la classificazione energetica globale in classe A o A+; b) del 5% per gli edifici che conseguono la classificazione energetica globale in classe B. La riduzione viene calcolata sulla quota del contributo straordinario prevista a saldo al momento del ritiro del titolo abilitativo (c.fr. punto 2.3) in riferimento alla classe energetica dell edificio (D.L n. 63 art. 7): in tal caso il Comune potrà richiedere idonea polizza fideiussoria da valersi fino alla presentazione dell Attestato di Qualificazione Energetica contestualmente alla dichiarazione di fine lavori, riservandosi di verificare in corso d opera o entro il termine di cui all art. 8 della L 192/ 05 e s.m.i., la corrispondenza tra quanto previsto nelle relazioni di cui all art. 7 del D.L n. 63 e le opere in corso di realizzazione. Procedimento di calcolo del Contributo Straordinario Contributo straordinario = contributo base x condizioni compensative x condizioni premiali 7

9 3. PARTICOLARI MODALITA APPLICATIVE ED SEMPLIFICAZIONI Si descrivono di seguito alcune modalità esemplificative per la coerente applicazione del contributo straordinario che fanno parte integrante degli indirizzi; per i casi non contemplati si opera per analogia. 3.1 Trasformazione di area agricola in zona non agricola (residenziale, produttiva, commerciale/direzionale ecc.) con attuazione diretta: Il contributo straordinario (in opere, area o contributo economico) equivale al 50 % del plusvalore determinato dalla variazione dello strumento urbanistico (PI) calcolato sull intera superficie o volume con il seguente metodo: Contributo (Δvalore x 50%): [ V area trasf. V area agricola ] x 50% (mc/mq x valore IMU) (mq x VAM) Nel caso di PUA, fatta salva la possibilità di concordare condizioni più favorevoli per la realizzazione della città pubblica in corrispondenza della valorizzazione di ambiti paesaggisticamente significativi, il contributo perequativo prioritariamente declinato per: cessione al Comune di aree e corrispondenti potenzialità edificatorie e/o crediti edilizi da utilizzare in sede di compensazione urbanistica, per la realizzazione di programmi di edilizia convenzionata e per il soddisfacimento del fabbisogno di edilizia residenziale pubblica ai sensi dell art. 39 della L.r. 11/04 e dell art. 1, c. 258, 259 della L. 244/ 07; realizzazione e/o contributo per la realizzazione delle opere pubbliche programmate e/o per la cessione al Comune delle corrispondenti aree. 3.2 Trasformazione tra ZTO diverse dalla zona agricola: Il contributo straordinario (in opere, area o contributo economico) equivale al 50 % del plusvalore determinato dalla variazione di zona dello strumento urbanistico (PI) calcolato sull intera superficie o volume con il seguente metodo: Contributo (Δvalore x 50%): [ V2 zona trasf. V1 zona ante trasf. ] x 50% (mc/mq x valore IMU) (mc/mq x valore IMU) 3.3 Trasformazione in ambiti di edificazione diffusa o assimilabili mediante indicazione puntuale di P.I. Nel caso di attribuzione di un indice edificatorio fondiario, di un indicazione puntuale di PI o di attribuzione aggiuntiva di una potenzialità edificatoria, si applica il criterio definito al precedente punto 3.1) dove l importo del contributo base è a quello delle zone C1 speciali. Sono fatte salve tutte le altre condizioni compensative/premiali. 3.4 Recupero di crediti edilizi e cambi d uso Tra gli obiettivi del PAT vi è il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riqualificazione del territorio attraverso la rimozione delle opere incongrue con il contesto insediativo, ambientale e paesaggistico e il miglioramento della qualità urbana e territoriale demandando al PI l indicazione delle destinazioni d'uso delle costruzioni esistenti non più funzionali alle esigenze dell'azienda agricola (artt delle NT). 8

10 In attuazione delle diverse fattispecie sopra richiamate, il contributo straordinario viene così declinato: 3.4.a. Recupero dei manufatti senza cambio d uso e nessun incremento volumetrico o di SLP Non è previsto alcun contributo straordinario ritenendosi compensato l'interesse pubblico con il recupero delle volumetrie esistenti. 3.4.b Credito edilizio a seguito di riqualificazione e riconversione (artt del PAT) 3.4.b.1 La sostituzione edilizia con riconversione in loco (se ammessa dal P.I.) fino al 20 % della s.l.p legittimamente esistente, non è soggetta a contributo straordinario ritenendosi compensato l'interesse pubblico con il recupero parziale delle volumetrie esistenti. Nel caso di recupero con riconversione oltre il 20% della s.l.p. il contributo straordinario è determinato in rapporto al valore IMU corrispondente al volume riconvertito. 3.4.b.2 Nel caso in cui la trasformazione producesse un credito edilizio annotato nell'apposito registro, il contributo straordinario è determinato in rapporto al valore IMU corrispondente alla zona di atterraggio del credito. 3.4.b.3 Nel caso in cui il credito edilizio fosse speso in un ambito di edificazione diffusa si applica il criterio di cui al precedente punto c Cambio di destinazione d uso Per il cambio di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante o comunque in grado di incidere significativamente sul valore dell immobile, il contributo straordinario sarà ordinariamente valutato di volta in volta, previa approvazione della Giunta, sulla base dell'effettiva plusvalenza generata e delle mitigazioni richieste dal Piano; nei casi più semplici e in corrispondenza di variazione di zona, può essere ammessa la quantificazione del contributo straordinario sulla base della differenza del valore IMU tra le due zone: Contributo base (Δvalore x 50%): V zona PI V zona PRG x 50% (mq/mq x valore IMU) (mq/mq x valore IMU) 3.5.d Annessi non più funzionali alla conduzione del fondo Il recupero a fini residenziali (o ad usi comunque compatibili previsti dal PI) degli annessi non più funzionali alla conduzione del fondo individuati dal PI, è assoggettato ad un contributo straordinario calcolato con il criterio generale, rapportato alla volumetria riconvertita. Nel caso in cui l annesso venga a ricadere in zona agricola si applica il valore base delle zone C1 speciali. L'importo del contributo straordinario, moltiplicato per le condizioni Cc e Cp, viene ulteriormente moltiplicato per la somma dei valori degli indicatori temporali e localizzativi di seguito riportati: 9

11 2. indicatore localizzativ 1 indicatore temporale Città di Legnago (VR) indicatori A B C D E Dopo il ma Dopo il Dopo il Dopo il data di rilascio Prima del prima del e e del titolo (adozione del prima prima abilitativo. (L.R. 58/ 78) (adozione del PAT) e sia finito (LR 24/ 85) (LR 11/ 04) PAT) e sia finito almeno al grezzo almeno al grezzo Fattore moltiplicativo Loc. 0,3 0,4 0,7 1,1 1,3 1. Zona residenziale di completamento 2. Ambito di edificazione diffusa 3. Zona agricola 4. Zona agricola di particolare pregio ambientale o paesaggistico Fattore moltiplicativo 0,05 0,1 0,3 0,5 3.6 Ambiti produttivi di riqualificazione Considerando la particolarità e le necessità che contraddistinguono ogni attività produttiva, la Giunta comunale perseguendo i criteri generali stabiliti dal PAT concorderà valori economici frutto di una più approfondita analisi dei valori di mercato e dei costi di trasformazione in presenza di specifiche situazioni non rientranti nella casistica generale (bonifica dei suoli, trasferimento attività, particolari elementi di pregio e/o detrattori ). 10

12 4. RCF 3. dimensioni 2. intervento 1 attività Città di Legnago (VR) 3.7 Attività e zone produttive Per l ampliamento o l insediamento di singole attività produttive, con l esclusione della previsione di nuovi insediamenti produttivi assoggettati a PUA che dovranno essere oggetto di appositi accordi, il contributo straordinario è calcolato con i criteri generali di cui al punto 3.1 precedente. L'importo così calcolato viene moltiplicato, in sequenza, per i seguenti 4 indicatori: La tipologia dell attività è definita in riferimento all insalubrità: insalubre di prima o seconda classe = significativa; non insalubre = non significativa Fattore moltiplicativo Il tipo di intervento INDICATORI tipologia attività Significativa tipologia attività Non significativa 1,0 0,8 Nel caso di variazione di attività esistente il contributo è dovuto solo nel passaggio tra attività non significativa ad attività significativa, con fattore moltiplicativo di 0,2 Modifica parametri edificatori Ampliamento attività (senza variazione della esistente (con ampliamento superficie di zona) di zona) Nuova attività (con individuazione nuova zona) Fattore moltiplicativo (%) La dimensione è riferita alla superficie fondiaria (SF) in aumento Modifica Altezza = %incremento altezza*rcf Modifica rapporto copertura fondiaria: RCF= % incremento RCF 0,8 1,0 Per i primi 1.500mq da 1.501mq a 5.000mq Oltre 5.000mq Fattore moltiplicativo 0,6 0,8 1,0 L indicatore di copertura è tarato sul RCF = 0,6mq/mq per le zone di completamento e di 0,5/mq/mq per le zone di espansione; densità superiori comportano un fattore di moltiplicazione >1; densità inferiori < 1 I.copertura = RCF*100/50 (100/60) 4. Diverse modalità applicative Le modalità applicative descritte nei punti precedenti, potranno assumere declinazioni diverse in rapporto a particolari situazioni territoriali e alle specifiche strategie definite dal PAT e dal PI ma, in ogni caso, dovranno essere assicurate le finalità e le funzioni proprie di ciascuno strumento, oltre al rispetto dei principi di trasparenza, di partecipazione e di efficacia delle azioni della pubblica amministrazione, secondo l esplicito dettato dell art. 2 della LR 11/'04. Tali eventuali diverse modalità di declinazione del contributo straordinario da adottare in sede negoziale, dovranno essere preventivamente autorizzate dalla Giunta Comunale e potranno riguardare, a titolo di esempio: l adozione di provvedimenti propedeutici al superamento di limitazioni insediative quali la riduzione di fasce di rispetto, la localizzazione degli edifici, il riordino insediativo, l applicabilità di favorevoli disposizioni legislative, ecc.; qualora ammesso dallo strumento urbanistico o dalla normativa di riferimento, il riconoscimento al progettista, nei limiti dei parametri stereometrici della disciplina di zona e degli interventi ammessi (volume, altezza, rapporto di copertura, distacchi), di 11

13 adottare soluzioni architettonico/progettuali diverse da quelle indicate dalla normativa generale, in relazione ad un attenta ed innovativa progettazione di qualità specificatamente documentata (anche attingendo al Prontuario per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente) mediante: - descrizione del progetto e dei riferimenti culturali adottati; - descrizione del rapporto tra progetto e tradizioni locali in riferimento all interpretazione dei fabbricati di maggior qualità architettonica esistenti nella zona od oggetto di apposita schedatura ; - descrizione del bilancio paesaggistico conseguito a seguito della realizzazione del manufatto (valorizzazione di determinate prospettive, armonizzazione tipologica dei volumi, ecc.). - descrizione degli interventi previsti a favore dell edilizia sostenibile. 5. MODALITÀ DI CORRESPONSIONE Nel caso in cui il valore del contributo straordinario sia monetizzato, il corrispondente versamento al Comune dovrà avvenire ordinatoriamente in analogia al pagamento del contributo per il rilascio del permesso di costruire (o altro titolo idoneo) ai sensi del DPR 380/01, art. 16, con possibilità di rateizzazione, eventualmente conguagliato con quanto previsto al precedente punto ultimo comma (classificazione energetica). Previa approvazione della Giunta comunale, potrà essere concordata, purché indicata nell atto unilaterale d obbligo, una diversa articolazione dei pagamenti, in particolare per il saldo, in presenza di importi rilevanti o conseguenti ad operazioni di particolari complessità. 12

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