WABI-SABI. secondo Leonard Koren

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1 WABI-SABI secondo Leonard Koren A pòco a pòco, chilòmetro dopo chilòmetro, Torino è sèmpre più vicina, Parigi sèmpre più lontana. Il film Narnia è finito. Anche i giòchi con le dita e le mani sono finiti. Tràffico intènso. Caldo ancora più intènso. Il nòstro pullman Lìnea Azzurra sembra un astronave che viaggia in mèzzo alle meteoriti. Apro il libro che mi èro portato. Cerco di lèggere. Wabi-Sabi, per artisti, designer, poèti e filòsofi di Leonard Koren. Il Wabi e il Sabi sono concètti che riguàrdano la poesìa haikù. Nel Manifèsto della poesìa haikù di Cascina Macondo hò scritto che il Wabi è l inatteso, il risveglio dell attenzione. È quello stato 1 / 7

2 d animo prodotto da un qualcòsa che si profila alla nòstra cosciènza all improvviso. È l elemento che ci sveglia dalla tristezza, dal grigiore, dai momenti in cùi sembra che la vita non abbia nessun sènso. Ècco, nel momento in cùi questa depressione ci invade, nel momento in cùi questa grande malinconìa ci assale, nel momento in cùi nulla ha significato e tutto appare banale e triste e assurdamente lontano ècco profilarsi un qualcòsa di inaspettato che si fa guardare con spiccata intensità. Dèsta la nòstra attenzione. E noi lo riconosciamo nella sùa interezza e universalità. Quel pìccolo evènto allora si fa grande e luminoso improvvisamente ai nòstri òcchi. Ci ripòrta alla vita. Sotto i mièi passi solo il fruscìo si sènte di fòglie secche. (Hisajo) Il Sabi è il silènzio. È il sentimento di grande solitùdine, di grande quiète, pace, illimitata calma; il sentimento del distacco, del non possèsso. Ma non c è tristezza in esso, solo contemplazione, solitùdine, così grande e avvolgènte da avere la sensazione che la còsa contemplata e il contemplatore sìano la stessa còsa. 2 / 7

3 Il ladro ha lasciato la luna nella finèstra (Ryôkan) Leonard Koren è un architetto. Nel sùo libro dice che il Wabi-Sabi è la bellezza delle còse imperfètte, temporànee, incompiute. È la bellezza delle còse ùmili e modèste. È la bellezza delle còse insòlite. Dice che il fango, la carta, il bambù sono wabi-sabi e che le loro qualità intrìnseche sono superiori all òro, all argènto, ai diamanti. Nel wabi-sabi non esiste il concètto di prezioso. Un oggètto raggiunge la concezione di wabi-sabi solo nel momento in cùi viène apprezzato per quello che è. Parla anche di intimità. Dice che le còse wabi-sabi sono pìccole e compatte, sòbrie e raccòlte. Come se ci facéssero segno di avvicinarci, di toccarle. Ci fanno percepire una distanza psicològica ridotta fra noi e le còse. I luòghi wabi-sabi sono ambiènti pìccoli, appartati, ìntimi, che facìlitano la riflessione. È un libro di pòche pàgine. Scritto con caràtteri grandi. Leggèndolo ritròvo alcuni mièi pensièri, mi sembra insomma di capire ciò che sta dicèndo l autore. Ma è una comprensione che non rièsco a méttere a fuòco complètaménte. Ricòrdo alcune esperiènze che pòsso incasellare nelle argomentazioni che Koren illustra per descrìvere il wabi-sabi; per esempio la mìa concezione e le riflessioni sul Devirtus Theater. Percepisco che è un libro rivoluzionario, che richiède un abbandono dei 3 / 7

4 vècchi punti di vista per poterlo cògliere con tutta la sùa luce. Dèvo rilèggerlo, dèvo rivedere queste paròle, dèvo entrarci dentro. Vòglio consigliarlo a Nagi e anche ad Anna. La bellezza delle còse imperfette... La bellezza delle còse temporànee la bellezza delle còse incompiute La bellezza delle còse ùmili La bellezza delle còse modèste La bellezza delle còse insòlite Parla di bellezza! I discorsi di Dàvide sono còse imperfètte, incompiute, insòlite. Che sìa wabi-sabi il piacere che pròvo nell ascoltare i discorsi che fanno Dàvide e gli altri ragazzi? Dàvide dève avermi visto tròppo assòrto con il libro in mano. Abbandona i discorsi degli autisti e mi chiède còsa lèggo. Un libro che parla di haikù gli rispondo genèricaménte. Un libro che parla di haikù? Sì È interessante? Sembra di sì Pòsso vedere? e mi invita a mostrargli la copertina. Lègge ad alta voce il tìtolo e il sottotìtolo: Wabi-Sabi, per artisti, designer, poèti e filòsofi. Va bène per te - commenta - tu sèi un poèta. Ma non sèi architetto!. Nò, ma è un libro che va bène anche per gli architetti. E pòi, se vogliamo èssere precisi, ìo hò un diplòma di Geòmetra. Anche per i filòsofi però! E per tutti gli artisti in gènere E per i designer! conclude ridèndo. Siamo in perfètta sintonìa. Stiamo dialogando su un piano perfèttaménte lineare / 7

5 dal libro Quattro tàvoli a tèsta di Piètro Tartamèlla e i ragazzi di Viaggi fuòri dai Paraggi PULL&MAN - ESCURSIONI AD ALTA VOCE VOLCAEDI - VOLONTARI DELLA LETTURA AD ALTA VOCE PER UN BARATTOLO DI STORIE CENT'ANNI DI SOLITUDINE AD ALTA VOCE I RACCONTI D'INVERNO OOKII YANAGI - I RACCONTI SOTTO IL SALICE IL RITORNO DI MELQUIADES QUANTI MINUTI DURA UN BRANO DA LEGGERE AD ALTA VOCE? 5 / 7

6 URAMATOGRAFO READING SCOPE SCRITTURALIA FORMAZIONE LETTORI AD ALTA VOCE CASCINA MACONDO - ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE Cèntro Nazionale pér la Promozióne délla Lettura Creativa ad Alta Vóce e Poetica Haiku Borgata Madonna della Rovere, Riva Presso Chieri (TO) - Italia tel/fax / cell info@cascinamacondo.com 6 / 7

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