I giovani e gli incidenti stradali: risultati preliminari dell'indagine AMR2003 condotta nelle scuole superiori italiane
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1 ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ DIPARTIMENTO AMBIENTE E CONNESSA PREVENZIONE PRIMARIA REPARTO AMBIENTE E TRAUMI OSSERVATORIO NAZIONALE AMBIENTE E TRAUMI (ONAT) Franco Taggi, Marco Giustini, Eloïse Longo, Antonella Crenca, Giancarlo Dosi I giovani e gli incidenti stradali: risultati preliminari dell'indagine AMR2003 condotta nelle scuole superiori italiane [2003] Pubblicato in Aspetti sanitari della sicurezza stradale, a cura di Franco Taggi, Istituto Superiore di Sanità, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma, 2003, pp Il contenuto di questa pubblicazione può essere utilizzato citando la fonte nel modo seguente: Franco Taggi, Marco Giustini, Eloïse Longo, Antonella Crenca, Giancarlo Dosi, "I giovani e gli incidenti stradali: risultati preliminari dell'indagine AMR2003 condotta nelle scuole superiori italiane", in Aspetti sanitari della sicurezza stradale, a cura di Franco Taggi, Istituto Superiore di Sanità, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roma, 2003, pp
2 I giovani e gli incidenti stradali: risultati preliminari dell indagine AMR2003 condotta nelle scuole superiori italiane* Franco Taggi, Marco Giustini, Eloïse Longo, Antonella Crenca, Giancarlo Dosi Reparto di Metodologie e Modelli Biostatistici, Istituto Superiore di Sanità 1. Introduzione L incidente stradale costituisce la prima causa di morte e di invalidità nei giovani. Quasi la metà di chi muore intorno ai 18 anni età, muore per questo evento. Tenendo conto dell importanza di questo problema e della necessità di una sua rapida riduzione, l Istituto Superiore di Sanità ha sviluppato sin dal 1997 una metodologia denominata Approccio Multi-Rischio (AMR), che si propone di inquadrare aspetti relati alla sicurezza stradale con altre problematiche di vita (es. uso di alcolici, di sostanze psicotrope, aspetti di vita e relazionali, ecc.), in modo da pervenire ad un quadro generale che consenta di inquadrare l intera problematica e di prospettare delle possibilità di intervento non solo puntuali, ma anche di tipo trasversale, come pure necessari approfondimenti su aspetti di particolare rilevanza. Questo approccio si è concretizzato in tre indagini svolte nelle scuole superiori del paese, la prima nel 1998, la seconda nel 1999 e la terza nell anno corrente (AMR2003 Guida e Comportamenti a Rischio ). Abbiamo introdotto nel questionario dell indagine numerose domande relative alla sicurezza stradale, al fine di avere indicazioni sulle opinioni, sulle conoscenze e sui fatti vissuti dagli studenti. Dati l interesse e la rappresentatività delle risposte pervenute, riteniamo utile riportare nel seguito alcuni risultati preliminari dell indagine AMR2003 (che è ancora in corso), relativamente ad alcuni fatti riferiti (incidenti occor- * Il presente lavoro è stato realizzato nell ambito del progetto DATIS (Dati Incidenti Stradali, finanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e del progetto EPIV (Epidemiologia e Prevenzione degli Incidenti e della Violenza, finanziato dall Istituto Superiore di Sanità). 224
3 si, multe subite e conoscenza di persone morte o invalide in seguito ad incidente stradale). Altri fatti, come l uso di dispositivi (casco e cintura) o la guida in stato di ebbrezza, come pure le opinioni e le conoscenze degli studenti sulla sicurezza stradale, sono invece riportati in altri articoli del presente volume. 2. Materiali e Metodi I risultati qui riportati si riferiscono ai primi questionari restituiti (periodo di compilazione: febbraio-marzo 2003), relativi a 18 Regioni (35 provincie), per un totale di 95 Istituti di Istruzione Superiore. Maggiori informazioni sull indagine AMR2003, sui materiali e sulla metodologia adottata sono riportati in un articolo contenuto in questo stesso volume. 3. Risultati La guida e la disponibilità di un veicolo Tra i 18 e i 19 anni di età il 90% dei ragazzi e l 80% delle ragazze sa guidare e una buona metà dispone in qualche modo di una macchina, o di proprietà o di famiglia, che può usare liberamente. Sul fronte delle due ruote, invece, già a quattordici anni quasi il 70% dei ragazzi e il 40% delle ragazze sa guidare un motorino, percentuale che sale con l età arrivando a rappresentare i tre quarti del campione verso i anni. Anche in questo caso oltre la metà dei maschi e il 30% delle ragazze possiede o ha la disponibilità di un ciclomotore. Per la moto le cose vanno un po diversamente: dichiara di saperla guidare una percentuale un poco più bassa (complessivamente attorno al 30% con una netta prevalenza di ragazzi rispetto alle ragazze), ma sono soltanto il 10% coloro che possono di fatto disporne. Complessivamente oltre il 70% circa dei giovani intervistati (l 81% dei ragazzi e il 64% delle ragazze) afferma di avere la disponibilità di un veicolo o di poterne utilizzare uno in caso di necessità. Il 40% dei ragazzi e il 43% delle ragazze ha una bicicletta. Il suo uso - per lo più limitato al tempo libero (soltanto una piccolissima parte la utilizza ogni giorno) - descresce con l età a vantaggio di altri tipi di veicoli Gli incidenti stradali riferiti Il 41% dei soggetti rispondenti 45.9% maschi, 35.7% femmine -dichiara di essere stato coinvolto in incidenti stradali. Per una buona metà di questi giovani (il 53%) si tratta di un solo incidente, ma il 29% dei soggetti incidentati è incorso in due incidenti e la parte restante (il 18%) in tre o più incidenti. Circa un quarto dei giovani coinvolti in sinistri - con una maggiore rappresentatività della componente maschile - guidava all atto dell incidente. Tra i veicoli su cui si trovavano i soggetti all atto dell incidente più grave loro occorso - sia come trasportati che come guidatori - prevalgono nell ordine, per i maschi, il ciclomotore (39% dei casi), l automobile (27%) e la bicicletta 225
4 Gli incidenti stradali (val. %) Hanno avuto incidenti 45,9 (come guidatori) 13,4 35,7 34,6 Quanti incidenti? 1 50,4 57,0 2 27,3 30,0 3 4 o più 4,5 11,1 8,5 11,2 M F (17%). Il 6% era a piedi. Le ragazze si trovavano invece, all atto dell incidente, soprattutto in macchina (47%), in ciclomotore (24%) e in bicicletta (13%). Il 7% era a piedi. Da rilevare che in gran parte dei casi (attorno al 34%) nell incidente non è stato coinvolto alcun altro veicolo: questo è avvenuto per i ragazzi nel 36% dei casi e nelle ragazze in una proporzione leggermente più bassa (il 32%) Il ricorso al Pronto Soccorso e l eventuale ricovero Nell incidente più grave segnalato, il 30% dei giovani - senza differenze tra maschi e femmine - ha dovuto fare ricorso al pronto soccorso, il 10% è stato ricoverato (con una leggera prevalenza maschile); un altro 10% dichiara di soffrire tuttora dei postumi di incidenti occorsigli (questa volta con una leggera prevalenza femminile). Detto in altri termini: circa il 30% dei ragazzi e delle ragazze coinvolti in incidenti stradali ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso: di questi uno su tre è stato poi ricoverato in ospedale. 3.4 I postumi dell incidente stradale Per quanto riguarda quello che succede dopo l incidente stradale, il 5.6% di tutti i ragazzi intervistati dichiara di sopportarne ancora delle conseguenze da un punto di vista della salute. Questa percentuale è identica per i maschi e per le femmine. Questo vuol dire che, oggi, tra tutti i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni, circa uno su venti ha problemi di salute (o ritiene di averne) in conseguenza di un incidente stradale. Ovviamente, questa quota sale se si va a calcolarla sui soli soggetti che hanno avuto un incidente stradale (per fortuna, circa il 60% dei rispondenti non riferisce questa indesiderabile esperienza...), come pure anche in base alla gravità dello stesso. Tra quelli che hanno avuto incidenti, risentono di postumi il 10.2% dei maschi e il 13.4% delle femmine; per chi è andato al Pronto Soccorso, queste percentuali diventano rispettivamente 20.4% e 27.5%; tra i soggetti che sono stati poi ricoverati si ha invece 30.4% e 42.8%. Dunque, in caso di ricove- 226
5 Dopo l'incidente più grave capitato (val. %) Hanno fatto ricorso al Pronto Soccorso 30,5 30,1 Sono stati poi ricoverati in ospedale 8,6 10,6 Hanno ancora problemi di salute per quell'incidente 8,5 11,0 M F ro, in circa un soggetto su tre resta qualcosa (piccola o grande non lo sappiamo dall indagine, ma lo valuteremo presto dall analisi delle schede di dimissione ospedaliera) che ha a che fare con la salute e con la qualità di vita Le infrazioni al codice della strada (Multe subite) Il mancato uso del casco ha costituito in questi ultimi tempi l infrazione maggiormente contestata ai giovani. Lo dichiarano il 20% dei ragazzi e il 10% delle ragazze. Al secondo posto è l eccesso di velocità, contestato al 12% dei ragazzi e al 5% delle ragazze. Tra coloro che guidano un automobile, l 8.3% dei maschi e il 3.0% delle femmine hanno dichiarato di essere stati fermati almeno una volta mentre erano alla guida per il controllo del tasso alcolemico. Seguono il mancato uso delle cinture di sicurezza (rispettivamente 7% per i maschi e 6% per le femmine) e l attraversamento con il semaforo rosso (maschi: 12%; femmine: 3%). Sul totale complessivo delle contravvenzioni comminate, i due terzi (66,2%) riguardano i ragazzi, un terzo (33,8%) le ragazze. 3.6 Conoscenza di persone morte o rimaste invalide in seguito ad incidenti stradali Gli incidenti stradali rappresentano decisamente un fenomeno diffuso, che rimane particolarmente impresso nella memoria e nell emotività dei giovani. Tre ragazzi su quattro hanno riferito di conoscere qualcuno deceduto a causa di un incidente stradale. Una metà circa degli intervistati, inoltre, afferma di conoscere qualcuno rimasto gravemente invalido, sempre a causa di incidente stradale. 4. Discussione e Conclusioni Anche se l indagine non è ancora stata completata, riteniamo di poter già trarre la conclusione che il volume di incidentalità rilevato sia cospicuo e debba 227
6 essere ridotto il più possibile in un arco di tempo sufficientemente breve. Certamente, la percezione del rischio di incidente stradale, e di quanto un evento di questo tipo comporti in termini di salute, non sembra scarsa nei giovani tra i 14 e i 19 anni; tuttavia, a questo fa fronte l evidenza, purtroppo ogni anno confermata dai dati accidentologici, di una elevata mortalità e incidentalità di questa classe di età e delle età immediatamente successive (sotto i trenta anni di età), rispetto ai soggetti delle decadi successive. Evidentemente, i livelli di percezione del rischio attualmente esistenti non sono sufficienti a trasformare le conoscenze dei giovani in comportamenti più difensivi. Anche in relazione ad altri risultati ottenuti con l AMR2003, e riportati in questo stesso volume (es. le opinioni dei giovani sulla sicurezza stradale, l uso di alcol e sostanze psicotrope, ecc.) riteniamo sia necessario un maggior controllo delle violazioni del Codice della Strada, unitamente alla promozione di azioni di informazione-educazione a livello nazionale, il tutto non solo diretto ai giovani. E questa, verosimilmente, la strada migliore da imboccare con urgenza per ottenere una riduzione generalizzata e rapida del fenomeno degli incidenti stradali. RICONOSCIMENTI Al presente lavoro hanno collaborato Massimiliano Bugarini e Gianni Fondi. 228
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