Partecipazione e Comunicazione per la prevenzione della corruzione e la trasparenza

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1 Partecipazione e Comunicazione per la prevenzione della corruzione e la trasparenza Giornata della Trasparenza 20 gennaio 2015 Peruzzo Roberto (Comune di Carmignano di Brenta)

2 Il Piano Triennale per la prevenzione e repressione della corruzione e dell illegalità (art. 1 L. 190/2012) Intesa della Conferenza unificata del Il PTPC individua le attività a rischio di corruzione indica le misure di prevenzione e trasparenza sanziona i comportamenti devianti o omissivi di : dirigenti, posizioni organizzative, personale dell ente costituisce elemento di valutazione ai fini della performance pur essendone chiamati a darvi attuazione : amministratori dell Ente, dipendenti dell Ente, concessionari/incaricati di servizi, è di fatto uno strumento di indirizzo per il dipendente pubblico dell ente con cui il RPC (responsabile prevenzione corruzione) opera all interno Il RPC quasi mai ha la conoscenza dei piani/programmi all esterno Il RPC subisce i fattori esterni all Ente

3 La Relazione di fine anno fotografa questa situazione Entro fine dicembre gli Enti hanno pubblicato la Relazione 2014 Lo schema fornito dall ANAC rileva le problematicità dell azione Sulla gestione del rischio Sulla trasparenza Sulla formazione del personale Sulla rotazione del personale Sugli incarichi dirigenziali Sulla tutela del dipendente che segnala illeciti Sul codice di comportamento Si tratta di fattori interni all Ente

4 Quale può essere l approccio di un piccolo comune, comunque inferiore a ab. Nei comuni inferiori a abitanti solitamente nel Nord Italia non vi sono dirigenti. In questo comuni vi sono un RPC in convenzione e alcune P.O. Caso di un comune di abitanti, con 2 P.O. e 25 dipendenti. La media dipendenti/ abitanti in questo comune è 1/280 senza RPC. Impossibilità di costituire un ufficio specifico con le competenze richieste dal PTPC, non solo per la gestione del rischio, ma anche per la formazione Impossibilità della rotazione. Impossibilità del carico dell onere del PTCP solo sul RPC solitamente in convenzione a poche ore settimanali.

5 La partecipazione delle parti sociali come metodo di prevenzione della corruzione e dell illegalità La partecipazione esterna dei cittadini diventa veicolo indispensabile per il monitoraggio delle situazioni rischio di illegalità provenienti dall esterno dell ente, Consente di attribuire un maggiore significato alla dimensione valutativa e decisionale dell amministrazione pubblica La decisione pubblica (politica, aziendale, istituzionale) ha il perimetro costituito da regole, risorse, consenso. Le regole sono date da leggi, regolamenti, procedure (per una legalità dell istituzione). Le risorse sono la capacità dei dirigenti di uso di personale e finanze (per una gestione aziendale mirante alla efficienza, efficacia, economicità). Il consenso è l impegno degli amministratori al coinvolgimento delle parti sociali (per una equità ed una etica delle scelte) A volte prevale la contiguità, la collateralità, l affido fiduciario.

6 Forme di partecipazione delle parti sociali Ci sono nuovi obiettivi di amministrazione con la riforma degli enti locali (revisione delle province, associazione di funzioni) Il contesto decisionale pubblico tra gestione (di bilancio, di organizzazione, ecc) e governance (obiettivo sociale) Alcune forma di partecipazione delle parti sociali: Consulte comunali sulle principali competenze (esempio) Associazioni locali, provinciali, regionali Comitati regionali e nazionali Gruppi spontanei locali Ecc.

7 Il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione e illegalità Le forme di partecipazione delle parti sociali possono costituire il fulcro del PTPC 2015 La proposta operativa è di inserire la partecipazione sociale come obiettivo di lavoro nel PTPC 2015 Perché: La partecipazione realizza il controllo a carattere sociale sia interno che esterno delle materie sensibili alla corruzione ed alla illegalità

8 Il Programma Triennale per la Trasparenza e l integrità (art. 10 D.Lgs. 33/2010) Poiché una delle componenti del Piano di prevenzione della corruzione è il Programma triennale per la trasparenza e l integrità (PTTI), la partecipazione sociale nel consente un ineludibile passaggio Lo prescrive la norma, che parla di associazioni di consumatori ed utenti. Una chiave di lettura diversa è anche quella di confrontarsi con questi portatori di interessi direttamente a livello locale. La risposta può essere più immediata ed assolvere al precetto. Ulteriore ruolo delle consulte e delle associazioni

9 Il PTTI ha imposto la rivisitazione delle funzionalità informatiche dell Ente Il DLgs. 33/2013 è un decreto videogame dagli articoli 13 e seguenti. Al di la del precetto normativo, rendere pubbliche le informazioni: favorisce la partecipazione consapevole valorizza l apporto del cittadino accresce la fiducia nell Ente riduce i costi della struttura comunale Abbiamo quindi dovuto ripensare le funzionalità della struttura informatica e degli strumenti di comunicazione con il Cittadino. Mentre l obbligo di pubblicazione dei dati dell ente costituisce il minimo contenuto, riscontrabile con la griglia annuale della pubblicazione e qualità, specifici progetti elevano il livello di trasparenza

10 Le nuove funzionalità della struttura informatica L adempimento della trasparenza ha imposto il nuovo pulsante Amministrazione Trasparente Nei Procedimenti il Responsabile del Servizio PO quando firma digitalmente il documento informatico decide sulla pubblicazione in Amministrazione trasparente nella sezione idonea Durata della pubblicazione Il PO decide sulla durata della pubblicazione e sulla sua cancellazione (principio dell oblio) Giorni Giorni Mesi Mesi Annualità Annualità Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

11 Progetti di Comunicazione nel PTTI Nel PTTI è opportuno che siano indicate tutte le iniziative di comunicazione della evoluzione dei servizi al cittadino, e quindi di trasparenza, di cui l Ente si fa portatore. Progetto CITTADINO INFORMATO : Indagine sulla soddisfazione del servizio ( ) Progetto CITTADINO INFORMATO : Smart City applicativo per smartphone e mail ( ) Progetto CITTADINO INFORMATO : Revisione del sito internet ( )

12 Analisi del progetto Revisione sito istituzionale Layout di configurazione in conformità delle specifiche dell allegato A) D.Lgs. 33/2013 Revisione sito istituzionale Consultazione anche mediante la tipologia touch-screen oramai diffusa tramite gli apparati tablet e smatrphone Revisione sito istituzionale Gestione inline da parte delle PO Canali di comunicazione attraverso il sito Ai canali attuali del portale, delle mail, degli sms, della newsletter, si aggiungono i canali social (facebook, twitter, blog, forum), peraltro con i problemi del controllo Le APP Portale e Notifiche Push, con un Modulo comunicazioni Il Portale del Cittadino, significa aprire il sistema informativo del comune di Cittadini Integrazione tra Master (sistema interno intranet : anagrafe, utc, tributi) e Portale (sistema esterno conosciuto extranet : servizi on line, contatti, ecc)

13 Analisi del progetto Con il Portale del Cittadino, diventa più semplice attivare un utente ai servizi on line Con il Portale del Cittadino essi stessi potranno gestire direttamente i loro dati di contatti Con il Portale del Cittadino la comunicazione sarà più semplice, veloce ed economica, anche mediante l uso di nuove p.e.c.. Con il portale del Cittadino anche l aggiornamento dei contenuti da parte degli uffici comunali diventa immediato e semplificato Con il Portale del Cittadino, questi partecipa tempestivamente alla vita amministrativa del comune (ad esempio con l inserimento delle gallerie di immagini)

14 Analisi del progetto Sito internet Home

15 Analisi del progetto Sito internet contatti

16 Analisi del progetto Sito internet Portale del Cittadino Compito 1 Compito 1 Compito 2 Compito 2 Riferimento Compito 3 Compito 3 Compito 4 Compito 4 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

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