Bilancio Sociale e di Missione 2011
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1 Bilancio Sociale e di Missione 2011 I N S I E M E P E R I L B E N E C O M U N E
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3 I N S I E M E P E R I L B E N E C O M U N E Bilancio Sociale e di Missione 2011
4 Schema di rendicontazione elaborato da Federcasse Banca del Crotonese REDAZIONE Ha collaborato tutto lo staff della Banca FOTOGRAFIE Archivio fotografico Banca del Crotonese Archivio fotografico Ciscra IMPAGINAZIONE, GRAFICA E STAMPA Ciscra S.p.A., Villanova del Ghebbo (RO) Edizione maggio 2012
5 indice 1. Presentazione 5 Il Presidente 5 2. Struttura del Bilancio Sociale e di Missione 7 3. La storia contro corrente Futuro da scrivere La Carta dei Valori del Credito Cooperativo La Carta della Finanza Libera, Forte e Democratica La strategia e l organizzazione L assetto istituzionale e organizzativo Gli assetti strutturali Differenti per numeri I risultati patrimoniali ed economici della banca Le relazioni con i portatori di interessi I Soci Gli Amministratori I Clienti I Collaboratori I Fornitori Il valore per la Collettività e la Comunità Locale Il valore economico generato e la sua ripartizione Questionario di valutazione del Bilancio Sociale
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7 Bilancio Sociale e di Missione Presentazione Il Presidente Le Banche di Credito Cooperativo, che del territorio sono figlie e al territorio appartengono integralmente, hanno la funzione di fornire energia, perché lo sviluppo possa innescarsi e dispiegarsi. In certi casi sono scintilla, in altri carburante. Spesso tutti e due. In un periodo storico difficile in cui lo tsunami finanziario e l'instabilità politico-economica nel Mediterraneo si ripercuotono sull'economia reale offuscando la fioca luce che si intravedeva alla fine del tunnel della crisi economica, a farne le spese risultano i ceti più deboli, in particolare i giovani ed i lavoratori. Tutto ciò ha fatto emergere un altro modo con cui le BCC forniscono energia al loro territorio, sostenendone le esigenze e facendosi in molti casi carico delle emergenze. La nostra Banca ha affrontato la crisi moltiplicando le risorse, la fantasia e le energie per il proprio territorio e per le persone che lo abitano: le famiglie, gli imprenditori, le persone in momentanea difficoltà. È per questa ragione che Avvertiamo l esigenza di integrare con altre informazioni non finanziarie i sempre più complessi bilanci di esercizio. Per due buoni motivi. Il primo: non parlare soltanto agli addetti ai lavori. Il secondo: rispondere alle esigenze informative di quegli stessi addetti ai lavori, oggi particolarmente interessati agli aspetti connessi alla rendicontazione dell immateriale. L esigenza di dare conto dei beni societari intangibili, che non compaiono nello stato patrimoniale o nel conto economico, è ancora più elevata per una BCC, perché una banca di relazione vive dell interazione con i portatori di interesse. Questo documento ha l obiettivo di parlare più direttamente con i nostri interlocutori, per valorizzare un patrimonio di informazioni qualitative e quantitative che è doveroso condensare e non disperdere, per tracciare un filo del nostro dialogo, dargli continuità, verificarne la coerenza. Il risultato economico è solo una parte rispetto al valore totale creato e distribuito dalla Banca nella sua attività. La prossimità al territorio, la distribuzione del vantaggio mutualistico ai Soci, l attenzione ai bisogni delle nostre comunità vengono letti nel Bilancio Sociale: strumento che ci permette di svolgere il compito che, come Banca di Credito Cooperativo, ci appartiene, ovvero quello di favorire la fiducia e diffondere la speranza soprattutto in questo momento dove siamo chiamati a fare bene e a farlo insieme. Il Presidente Ing. Ottavio Rizzuto pagina di sinistra, veduta aerea di Le Castella. 5
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9 Bilancio Sociale e di Missione Struttura del Bilancio Sociale e di Missione Nota metodologica Il Bilancio Sociale della Banca del Crotonese Credito Cooperativo (di seguito Banca ) è un processo volontario, non c è alcuna norma giuridica che obbliga la banca ad elaborarlo, tuttavia la Banca del Crotonese ha ormai consolidato la convinzione che, data la sua natura di Banca di Credito Cooperativo e di realtà aziendale orientata allo sviluppo del territorio di appartenenza, l obiettivo sia di rendicontare ai propri portatori di interesse gli effetti sociali della propria gestione. In termini metodologici, abbiamo scelto di adottare dei criteri di redazione standard per privilegiare la comparabilità soprattutto a livello settoriale, ma al tempo stesso abbiamo voluto introdurre delle personalizzazioni utili a rappresentare la specificità della nostra impresa e, a questo riguardo, ci siamo avvalsi del supporto fornito da Federcasse. In particolare, le linee guida della presente rendicontazione, tenendo conto di opportuni adattamenti e personalizzazioni, fanno riferimento a tre tipi di standard internazionali: il Global Reporting Iniziative (GRI-G3), l Accountability 1000 (Aa 1000) e il Manuale dello Stakeholder Engagement. I primi due standard sono pensati per realtà imprenditoriali assai diverse dalle nostre (essenzialmente imprese quotate in Borsa). Il processo di rendicontazione seguito ha pertanto tenuto conto dei seguenti principi: l inclusività, ovvero favorire la partecipazione degli stakeholder allo sviluppo e al raggiungimento di una risposta responsabile e strategica alla sostenibilità; la materialità significa determinare la rilevanza di un tema per un organizzazione ed i suoi stakeholder. Un tema materiale è un tema che influenza le decisioni, le azioni e le performance di un organizzazione e dei suoi stakeholder; la rispondenza è la risposta di un organizzazione ai temi sollevati dagli stakeholder e che hanno a che fare con la propria performance. Si realizza attraverso decisioni, azioni, risultati, nonché attività di Per ulteriori informazioni: comunicazione con gli stakeholder. Segreteria@crotonese.bcc.it Il documento integrale del Bilancio Sociale è scaricabile dal sito internet della banca: Via Tesoro, 19 Isola di C.R. (KR) Tel Fax
10 Banca del Crotonese 3. La storia contro corrente Tra le principali tappe della storia ultracentenaria della cooperazione del credito ricordiamo le più recenti: 2009 il credito cooperativo viene citato nell enciclica Caritas in Veritate (n 65, p. 107) durante il XIV Congresso Nazionale di Roma viene data notizia dell approvazione da parte della Banca d Italia dello Statuto del FGI e viene pubblicato il 12 articolo della Carta dei Valori. 3.1 Futuro da scrivere Si è svolto a Roma, dall 8 all 11 dicembre scorso, il XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo. Il Congresso ha visto per tre giorni oltre 2000 rappresentanti del sistema BCC dibattere attorno al tema: Futuro da scrivere. Sguardi, strategie, strumenti delle BCC per accompagnare l Italia. Un evento non rituale, a sei anni dall ultima assise di Parma, che ha voluto fare il punto sullo stato di salute della cooperazione mutualistica di credito del nostro Paese e sulle sue strategie di sviluppo. Numeri alla mano, il modello BCC ha dimostrato di svolgere compiutamente la propria tradizionale funzione anticiclica dallo scoppio della crisi, di andare in controtendenza perfino rispetto alle dinamiche occupazionali; di incarnare cioè un modo di fare banca avvertito dalla gente come capace di contrastare efficacemente le derive,- e i dissesti - della finanza fine a se stessa, della finanza speculativa. Un modello, peraltro, che negli ultimi 125 anni ha accompagnato da vicino la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. sopra, particolare della Torre aragonese a Melissa. Lo ha riconosciuto anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio augurale ai Congressisti, laddove ha ribadito come il modello del Credito Cooperativo basato sui principi della democrazia economica ha contribuito fortemente alla crescita sociale e civile dell intera nazione. 8
11 Bilancio Sociale e di Missione 2011 Uno dei momenti più significativi del Congresso è stato l annuncio dato dal Vice Direttore Generale della Banca d Italia Anna Maria Tarantola, della approvazione avvenuta nei giorni precedenti dello Statuto del Fondo di Garanzia Istituzionale del Credito Cooperativo da parte dell Autorità di Vigilanza. Un progetto che consentirà adesso alle BCC di presentarsi al Paese come un gruppo bancario integrato, il quarto per dimensioni, ma operando nel rispetto della autonomia di ciascuna delle oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane. Nell ambito dei lavori del Congresso, i 2000 rappresentanti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, insieme alla Dirigenza Nazionale della Confcooperative hanno assistito, in San Pietro, ad una Celebrazione officiata dal Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Tarcisio Bertone, in occasione dei 120 anni della Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII. Al termine della celebrazione, il Consiglio Nazionale di Federcasse insieme con i massimi dirigenti di Confcooperative è stato ricevuto in udienza privata da Sua Santità Papa Benedetto XVI. un suggestivo tramonto a Le Castella. 9
12 Banca del Crotonese 3.2 La Carta dei Valori del Credito Cooperativo La Carta dei Valori è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori. Al 14 CONGRESSO NAZIONALE DEL CREDITO COOPERATIVO, svoltosi a ROMA dall 8 all 11 Dicembre 2011, è stato scritto l Articolo12, sui Giovani insieme alla Carta della Finanza Libera, Forte e Democratica. Articolo 12 Giovani Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di innovazione. Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborare con loro, sostenendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di credito. Roma, dicembre La Carta della Finanza Libera, Forte e Democratica 1. Responsabile Lavoriamo per una finanza responsabile, gestita e orientata al bene comune. Attenta a dove investe il risparmio. Governata da persone in grado di interpretare i valori nelle decisioni ed essere di esempio. 2. Sociale Lavoriamo per una finanza attenta ai bisogni delle famiglie, delle imprese, degli enti nonprofit, delle Amministrazioni locali. Capace di guardare oltre se stessa e di dare un senso alle proprie scelte. La finanza che vogliamo è una finanza di comunità, personalizzata e personalizzante. Se fa crescere le comunità, i territori e le economie locali, la finanza diventa essa stessa attrice di sviluppo. 3. Educante Lavoriamo per una finanza che renda capaci di gestire il denaro con discernimento e consapevolezza, nelle diverse fasi della vita. Che accompagni con giusti consigli i processi di risparmio, indebitamento, investimento, spesa, protezione dai rischi, previdenza. Che educhi a guadagnare e a gestire il denaro nel rispetto della legalità e del bene comune. 10
13 Bilancio Sociale e di Missione Plurale Lavoriamo per una finanza plurale, nella quale abbiano cittadinanza e uguali opportunità soggetti diversi per dimensione, forma giuridica, obiettivi d impresa. La diversità è ricchezza, consente di essere complemento rispetto alle esigenze delle persone. Garantisce migliore stabilità e una maggiore, effettiva concorrenza a beneficio del mercato stesso e dei clienti. 5. Inclusiva Lavoriamo per una finanza inclusiva, capace di promuovere e abilitare, di integrare persone, famiglie e imprese nei circuiti economici, civili e partecipativi. 6. Comprensibile Lavoriamo per una finanza che non abiti i templi, ma le piazze. Che parli il linguaggio comune delle persone. Che sia trasparente e comprensibile, ponendo la propria competenza al servizio delle esigenze di chi ha di fronte, sinteticamente e con chiarezza. 7. Utile Lavoriamo per una finanza non autoreferenziale, ma al servizio. Non padrona, ma ancella. Non fine ultimo, ma strumento. Per consentire alle persone di raggiungere i propri obiettivi di crescita individuale e collettiva di affrancarsi da destini apparentemente segnati, di mettere a fattor comune le proprie capacità di esperienze. 8. Incentivante Lavoriamo per una finanza capace di riconoscere il merito, di valutarlo e di dargli fiducia. Anche oltre i numeri, le procedure standard, gli automatismi. In grado di innescare processi virtuosi di sviluppo e di generare emulazione positiva. 9. Efficiente Lavoriamo per una finanza che si impegni a migliorare la propria offerta ed i propri processi di lavoro con il fine di garantire sempre maggiore convenienza ai propri clienti. Che sia in grado di accompagnare e sostenere progetti di vita, sfide imprenditoriali e processi di crescita complessi. 10. Partecipata Lavoriamo per una finanza nella quale un numero diffuso di persone abbia potere di parola, di intervento, di decisione. Che sia espressione di democrazia economica. Nel rispetto della più elementare esigenza degli individui: quella di immaginare il futuro e di contribuire fattivamente a realizzarlo. Roma, 10 dicembre
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15 Bilancio Sociale e di Missione La strategia e l organizzazione 4.1 L assetto istituzionale e organizzativo Il Credito Cooperativo è un sistema a rete, articolato attraverso strutture e realtà di rappresentanza e di servizio. In particolare, esso è: una rete di valori; una rete di strategie; una rete di cultura; una rete di comunicazione; una rete operativa; una rete nazionale ed internazionale (il Credito Cooperativo in Europa conta 50 milioni di soci, serve 181 milioni di clienti con 66 mila sportelli e detiene una quota di mercato in media del 21%, con punte del 35% in alcuni Paesi). Le banche cooperative in Europa sono rappresentate dall Associazione Europea delle Banche Cooperative (EACB). Federcasse è socia fondatrice (1970) dell EACB. Le Nazioni Unite, riconoscendo l'importante contributo fornito dalle cooperative di tutto il mondo allo sviluppo economico e sociale dei paesi e delle comunità nelle quali operano, hanno proclamato il 2012 Anno Internazionale delle Cooperative, con lo slogan: Le cooperative costruiscono un mondo migliore. Il Credito Cooperativo fa parte e si riconosce nel più generale movimento della cooperazione. Nel gennaio 2011 è nata l Alleanza delle Cooperative italiane, che riunisce le tre principali centrali cooperative italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop), con la finalità di: Costituire un unico organismo che ha la funzione di coordinare l azione di rappresentanza nei confronti del Governo, del Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti sociali: sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali. Le cooperative nel mondo A gennaio 2012 erano 1 miliardo i cooperatori nel mondo, tre volte gli azionisti delle società di capitali. 100 milioni le persone occupate, 5,4 milioni gli occupati in Europa, di questi oltre 1,3 in Italia. in alto, vecchie cartoline del nostro territorio. 13
16 Banca del Crotonese 4.2 Gli assetti strutturali A dicembre 2011 si registrano 412 BCC (pari al 54,4 per cento del totale delle banche operanti in Italia), con sportelli (pari al 13,1 per cento del sistema bancario). Gli sportelli sono cresciuti di 36 unità negli ultimi dodici mesi (+0,8%). Le BCC-CR sono presenti in 101 province e in comuni (in 554 comuni sono l unica presenza bancaria)*. Il numero dei soci è pari a unità, con un incremento del 10% su base d anno. Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR approssima i 6,7 milioni (+17,5%). I dipendenti delle BCC-CR sono pari a unità** (+1,2% annuo contro il 0,4% registrato mediamente nel sistema bancario). Considerando anche gli oltre dipendenti di federazioni Locali, Società del GBI, Casse Centrali e organismi consortili il personale della categoria complessivamente supera le unità. * Informazione riferita a settembre
17 Bilancio Sociale e di Missione Differenti per numeri 15
18 Banca del Crotonese La raccolta bancaria delle BCC-CR proviene in misura preponderante dalle famiglie consumatrici: 73,3% a fine Alla stessa data l 8,3% della raccolta risulta provenire dalle imprese non finanziarie, il 6,6% da intermediari finanziari e fondi pensione, il 6% dalle famiglie produttrici. Con riguardo alle forme tecniche che compongono la raccolta delle BCC-CR, si rileva una preponderanza di raccolta a vista : l insieme dei c/c passivi e dei depositi a vista e overnight presenta a dicembre 2011 un incidenza sul totale della raccolta pari al 45,5%. Alla stessa data, le obbligazioni incidono sul totale della raccolta per il 38,1%. Con riferimento alla dinamica di crescita delle diverse componenti della raccolta, si rileva uno sviluppo significativo dei depositi con durata prestabilita (+26,3%) e dei ceritificati di deposito (+36,9%. La raccolta maggiormente liquida (c/c passivi e di depositi a vista e overnight) si incrementa ad un tasso del 2,75%, mentre depositi rimborsabili con preavviso e PCT risultano in calo rispetto allo stesso periodo del 2010 (rispettivamente 5,1% e 54,6%). Le obbligazioni emesse fanno rilevare, infine, una contrazione ( 1%) su base d anno. 16
19 Bilancio Sociale e di Missione 2011 sotto, la Torre Vecchia di Isola Capo Rizzuto. 17
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21 Bilancio Sociale e di Missione I risultati patrimoniali ed economici della banca In questa sezione consideriamo la dimensione patrimoniale ed economica. DATI IN SINTESI DATI PATRIMONIALI VARIAZ. Crediti lordi , , ,648 Titoli , ,236 39,125 Raccolta diretta , , ,709 Raccolta indiretta , , ,639 Fondi Comuni 1.748, , ,043 Polizze Assicurative 973, , ,769 Ricezione/trasmissione ordini , , ,451 Patrimonio netto , , ,374 (Comprensivo dell utile d esercizio) DATI ECONOMICI VARIAZ. Margine di interesse 3.999, , ,628 Commissioni nette 1.020, , Margine di intermediazione 5.131, , ,404 Costi operativi 4.334, , ,282 Risultato netto della gestione finanziaria 4.658, , ,048 Utile/Perdita operatività corrente al lordo imposte 324, , ,007 Utile/Perdita di esercizio 127, , ,682 DATI DI STRUTTURA Numero sportelli 6 6 Numero medio dei dipendenti
22 Banca del Crotonese INDICI SIGNIFICATIVI INDICI PATRIMONIALI Patrimonio netto / Impieghi lordi 26,37% 30,83% Patrimonio netto / Raccolta diretta da clientela 14,53% 16,07% INDICI DI SOLVIBILITÀ Patrimonio netto / Crediti netti a clientela 29,01% 34,39% INDICI DI RISCHIOSITÀ DEL CREDITO Crediti netti in sofferenza / Crediti netti vs. clientela 5,58% 5,80% Crediti netti in incaglio / Crediti netti vs. clientela 4,35% 3,68% Crediti netti scaduti / Crediti netti vs. clientela 0,03% 0,21% Crediti netti in sofferenza / Patrimonio netto 19,22% 16,86% INDICI DI REDDITIVITÀ Margine di interesse / Margine di intermediazione 77,92% 76,81% Costi operativi / Margine di interesse 108,38% 160,13% Costi operativi / Margine di intermediazione 84,45% 123,00% INDICI DI EFFICIENZA Impieghi a clientela / Numero dipendenti Raccolta da clientela / Numero dipendenti Spese per il personale / Margine di intermediazione 45,97% 56,27% a destra, il Castello Aragonese a Le Castella. Margine di intermediazione / Numero dipendenti Utile lordo (ante imposte) / Numero dipendenti 3 57 (Il patrimonio netto è comprensivo dell utile d esercizio) 20
23 Bilancio Sociale e di Missione 2011 RISPONDENZA AI REQUISITI DEL FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI Esito del Riscontro parametri del Fondo risultato banca profilo di rischiosità sofferenze Regolare <40 nette regolare Attenzione 40 patrimonio osservazione 60 vigilanza Anomalia ,82 sofferenze nette impieghi netti Regolare < regolare Attenzione 6 osservazione Anomalia 12 5,58 profilo di solvibilità patrimonio di Regolare >120 vigilanza regolare Attenzione 120 requisiti osservazione 100 patrimoniali Anomalia ,09 patrimonio di vigilanza provvista Regolare > Attenzione 12 regolare osservazione Anomalia 6 14,08 redditività ed efficienza costi di Regolare <70 struttura Attenzione 70 anomalia margine di osservazione 75 intermediazione Anomalia 85 perdite nette su Regolare <50 crediti 473 attenzione Attenzione 50 risultato lordo di osservazione 60 gestione 978 Anomalia 80 87,97 59,27 21
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25 Bilancio Sociale e di Missione Le relazioni con i portatori di interessi 6.1 I Soci Il 2011 è stato un anno importante per la nostra Banca i Soci che da 25 ANNI si impegnano sul proprio onere a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Sono stati ringraziati con una modesta manifestazione che si è svolta al termine dei lavori assembleari con la consegna della pergamena e di un portachiavi in argento con il logo della moneta incusa di Crotone ad opera del maestro orafo Michele Affidato. 25 anni fanno la differenza A te, caro Socio, va il nostro sincero ringraziamento. Da 25 anni, il tuo impegno e il tuo continuo sostegno fanno la differenza. Insieme a te e grazie a te, siamo cresciuti e continueremo a crescere, giorno dopo giorno. a lato, pergamena di premiazione dei Soci. pagina di sinistra la Torre a Capo Rizzuto. 23
26 Banca del Crotonese in alto, un momento dell assemblea alla quale ha partecipato il Direttore Generale pro tempore di Federcalabria Pierfilippo dott. Verzaro In elenco e in senso orario i soci che hanno ritirato il premio: Pelligrò Vincenzo Mungo Salvatore Iuliano Antonio Gerace Aurelio Antonio Mauro Franco Gentile Salvatore Al centro il collega Domenico Campana 24
27 Bilancio Sociale e di Missione 2011 Dell Aquila Luigi Forciniti Settimio Flotta Vincenzo Il consigliere Aurea Antonio Caizzo Maurizio Bruno Vincenzo Al centro il consigliere Le Rose Leonardo 25
28 Banca del Crotonese Chi sono i nostri Soci I nostri soci persone fisiche sono espressione di diverse categorie professionali: Persone fisiche: Persone giuridiche/società: 35 Per sesso: Uomini: Donne: 494 Alla chiusura dell esercizio i Soci iscritti risultavano essere n 1.656, registrando un aumento, rispetto al 2010, di 80 unità (+5,08). Al fine di consentire ai giovani di prendere parte alla vita sociale della BCC, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di agevolare l acquisto di quote sociali da parte dei giovani fino a 30 anni di età abbassando il numero minimo di quote da sottoscrivere; al 31/12/2011 sono stati 46 i giovani di età inferiore o uguale a 30 anni che sono diventati Soci della Banca su un totale di 111 nuovi soci (41,44%). a sinistra, Torre Vecchia a Cirò Marina. 26
29 Bilancio Sociale e di Missione 2011 CARIATI TERRITORIO DI COMPETENZA SCALA COELI CRUCOLI CIRÒ UMBRIATICO TERRAVECCHIA CARFIZZI MELISSA CIRÒ MARINA S. NICOLA DELL ALTO MARE JONIO CASABONA STRONGOLI ROCCABERNARDA SCANDALE MESORACA S. MAURO MARCHESATO CROTONE CUTRO SEDE FILIALI BELCASTRO LE CASTELLA ISOLA DI CAPO RIZZUTO POPOLAZIONE DI COMUNI DI COMPETENZA TERRITORIALE BELCASTRO (Ab ) CARFIZZI (Ab. 788) CARIATI (Ab ) CASABONA (Ab ) CIRÒ (Ab ) CIRÒ MARINA (Ab ) CROTONE (Ab ) CRUCOLI TORRETTA (Ab ) CUTRO (Ab ) ISOLA CAPO RIZZUTO (Ab ) MELISSA (Ab ) MESORACA (Ab ) ROCCABERNARDA (Ab ) S. MAURO M. SATO (Ab ) S. NICOLA DELL ALTO (Ab. 916) SCALA COELI (Ab ) SCANDALE (Ab ) STRONGOLI (Ab ) TERRAVECCHIA (Ab. 856) UMBRIATICO (Ab. 953) Fonte ISTAT Gennaio 2011 TOTALE POPOLAZIONE N
30 Banca del Crotonese Dove sono i nostri Soci RIPARTIZIONE SOCI AL 31/12/2011 PIAZZA N Soci Percentuale sotto, il Castello Aragonese a Le Castella. Isola Capo Rizzuto ,54% Cutro ,98% Le Castella 59 3,56% Crucoli Torretta ,29% Melissa ,90% Cariati Marina 69 4,17% Casabona 10 0,60% Cirò 43 2,60% Cirò Marina 97 5,86% Crotone 61 3,68% S. Mauro Marchesato 1 0,06% S. Nicola dell Alto 13 0,79% Scala Coeli 3 0,18% Scandale 1 0,06% Strongoli 11 0,66% Terravecchia 12 0,72% Umbriatico 3 0,18% Fuori Zona con attività in Zona 36 2,18% TOTALE ,00% 28
31 Bilancio Sociale e di Missione Gli Amministratori Anche nel 2011 gli amministratori hanno partecipato al programma di qualificazione e preparazione professionale adeguato al ruolo, intervenendo ai corsi di formazione svolti presso la Federazione Calabrese delle BCC e di seguito elencati: DESCRIZIONE CORSO Area Tematica Durata Giorni Durata Ore CCD Organi Collegiali 1 4 La responsabilità degli amministratori Organi Collegiali 1 4 Basilea 3 Organi Collegiali 1 4 Modifiche dello statuto tipo delle BCC Organi Collegiali 1 4 Le principali novità in materia di Leggi Speciali e la responsabilità dei CS Organi Collegiali 1 4 Lettura, analisi e valutazione del Bilancio IAS/IFRS Organi Collegiali 1 4 La Corporate Governance e le nuove regole di Banca d Italia Organi Collegiali 1 4 Basilea 3 e non solo Seminario Nazionale 1 8 Bilancio per i componenti del collegio sindacale Organi Collegiali 1 4 Durante l anno sono state sottoposte al vaglio degli organi deliberanti numero pratiche per un importo complessivo di Euro 41 milioni 973 mila. sotto, la Torre Aragonese a Melissa. 29
32 Banca del Crotonese in alto, il CdA della Banca del Crotonese. a destra, il Collegio Sindacale della Banca del Crotonese. 30
33 Bilancio Sociale e di Missione I Clienti Per parlare di quanto sono importanti i nostri clienti riportiamo l intervista che il nostro Presidente Ottavio Rizzuto ha tenuto per il Sole 24 Ore del 21 Novembre 2011: ATTENZIONE ALLO SVILUPPO DELL AREA IN CUI È INSEDIATA Ci sono vivacità, impegno, voglia di fare e di crescere insieme ai soci ed ai clienti nelle parole del presidente della Banca del Crotonese Ottavio Rizzuto che racconta di una struttura bancaria fortemente legata al suo territorio, piccola ma agguerrita, che si sta dimostrando realtà capace di supportare la crescita economica dello stesso. La Banca del Crotonese, nata nel 2003 dalla fusione di due BCC (una delle quali attiva già da 50 anni), conta sei filiali, cinque nella provincia di Crotone e una nella provincia di Cosenza, per un totale di 35 dipendenti. Cinque risorse, tutte provenienti dal territorio e neolaureate, sono state assunte proprio nell ultimo anno. I valori fondanti della Banca del Crotonese, spiega il direttore generale Gallo: Sono quelli classici del credito cooperativo, in termini di mutualismo, cooperazione, trasparenza nella gestione bancaria e assistenza alla clientela, per favorire la crescita del territorio. Lo slogan della banca è, da questo punto di vista illuminante: insieme per il bene comune. La banca, che fornisce servizi e prodotti a una clientela privata ed alle aziende (con una uguale ripartizione degli impieghi), ha in progetto di radicarsi sempre più nel territorio, un ambito complesso e articolato, ma anche con potenzialità ed opportunità economiche. Nei primi nove mesi del 2011 la Banca del Crotonese è cresciuta con gli impieghi di circa 4 milioni di euro (+7%); il piano strategico dell istituto, , prevede l apertura di una filiale anche nella città di Crotone, in modo da assistere meglio le aziende che ruotano attorno a questa sede e di espandere il bacino d utenza. L apertura della sede di Crotone, spiega il presidente Ottavio Rizzuto: Chiude un circuito territoriale che al momento vede le filiali disposte a macchia di leopardo. Noi vogliamo essere presenti laddove il cliente vive e lavora e la città di Crotone rappresenta il centro di interessi economici e finanziari più importante del territorio ove la banca opera. L intenzione è quella di continuare a rivolgerci sempre più, come accennato, alle famiglie ed agli operatori economici di media e piccola dimensione. I nostri parametri sono restrittivi in termini di fido massimo concedibile, proprio per destinare più risorse possibili a tale tipologia di clientela. Riusciamo ad essere efficaci in questa selezione perché crediamo che il radicamento sul territorio e la conoscenza delle persone siano fondamentali. Proprio la conoscenza diretta è un plus, che associato ai moderni sistemi di valutazione creditizia ci fa procedere con prudenza e fiducia nell erogazione dei servizi. Con una politica accorta di conoscenza, trasparenza e attenzione al cliente, la banca si sta muovendo, pur in un periodo burrascoso per i mercati, allargando il proprio business: sono infatti cresciuti i clienti sia privati che le aziende. Il futuro? È costellato di impegno, sempre nel solco della riorganizzazione attuata da qualche anno. Il piano strategico che viene redatto in questi mesi, relativo al , ha come punto nodale, come detto, l apertura di una filiale a Crotone. Inoltre, prosegue Gallo: Stiamo lavorando per diminuire l incidenza del credito deteriorato e ci applichiamo, grazie all impegno quotidiano di tutti i nostri collaboratori, per poter partecipare attivamente alla crescita del territorio, che possedendo dei punti di forza quali la presenza del turismo e delle fonti energetiche non ha che da crescere con opportuni investimenti. In quanto banca di credito cooperativo, desideriamo infine continuare a comprendere le necessità della clientela e servirla a 360 gradi con operazioni di cross selling, avendo a cuore in primis le esigenze dei nostri soci. 31
34 Banca del Crotonese 6.4 I Collaboratori Collaboratori uomini: 24 Collaboratrici donne: 11 Incidenza: donne/totale = 31,42% uomini/totale = 68,57% Al 31 Dicembre 2011 l organico è costituito da 35 collaboratori di cui 32 a tempo indeterminato, infatti i due collaboratori con contratto a tempo determinato sono stati confermati e assunti a tempo indeterminato nel mese di Luglio 2011; con la selezione del personale svoltasi nel mese di Giugno 2011 sono state assunte tre nuove risorse con contratto di inserimento. Nel 2011 è continuata la costante attività di aggiornamento professionale delle risorse umane, finalizzata ad accompagnare la crescita delle professionalità delle nuove risorse, consolidare la preparazione dei colleghi più esperti e recepire le novità normative ed operative. Presso la federazione delle BCC Calabresi sono state svolte 588 ore di formazione sui seguenti temi: Privacy. Rischi di 1 pilastro - 2 modulo. Compliance. Governo dei rischi e ICAAP - 1 modulo. Governo Integrato A/P - La regolamentazione ed il governo - 7 e 8 modulo. Basilea 3. Servizio di Tesoreria. Bilancio d'esercizio 2010: linee guida. Modello Unico. Mifid specialistica: servizio di consulenza in materia di investimenti. Gli strumenti finanziari e la costruzione del portafoglio della Banca. Inoltre presso la Banca sono stati effettuati i seguenti corsi di formazione: Corso sulla Trasparenza e la gestione dei reclami. Corso sull identità del credito cooperativo: Lavorare in una Banca Differente. Corso per i neoassunti sull operatività di sportello e i sistemi di pagamento. Corso sulla Finanza e Portafoglio di proprietà con il prof. Danilo Draghi dell Università della Calabria. Corsi sull antiriciclaggio. a destra, il Mercato Saraceno a Cirò Marina. Antiriciclaggio: implicazioni operative. Applicativo GIANOS 3D. Antiriciclaggio (corso per BCC utenti Iside). Fondo Unico Giustizia. L'attività istruttoria per la valutazione del merito creditizio. Stima del rischio di credito. Istruttoria fidi - Dr. Giustiniani. CCD. La patologia del fido bancario: il precontenzioso, il recupero del credito, l'insolvenza. 32
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