La comunicazione economico-finanziaria
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- Sofia Lolli
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1 La comunicazione economico-finanziaria Università di Urbino
2 La comunicazione economico-finanziaria E il complesso delle comunicazioni effettuate attraverso qualsiasi canale di diffusione dalla direzione aziendale alle varie categorie e gruppi di portatori di interesse, i cui contenuti riguardano principalmente l evoluzione dell assetto reddituale, finanziario e patrimoniale dell impresa
3 Evoluzione della CEF IERI = violazione del principio della riservatezza aziendale OGGI Affermazione di una CEF non più marginale rispetto alle altre forme di com. Maggiori dimensioni aziendali Maggiore dipendenza dal mondo finanziario Interventi legislativi in materia Maggiore cultura economica
4 Obiettivi della CEF Società non quotate Società quotate Ottenere i capitali necessari all espansione aziendale Massimizzare il prezzo di emissione di nuove azioni Farsi accettare dalla comunità finanziaria prevenire le incomprensioni Assicurarsi l appoggio degli azionisti, dei creditori, dei dipendenti Migliorare la credibilità strategico-reddituale dell impresa Facilitare offerte pubbliche di acquisto Sostenere l azione dopo la quotazione in borsa Incrementare o mantenere il prezzo delle azioni Aumentare il volume degli scambi delle azioni Assicurarsi l appoggio di coloro che influenzano il mercato Prevenire scalate ostili
5 Gli obiettivi della comunicazione economico-finanziaria: Instaurare un rapporto continuativo e qualificato con gli investitori Istituzioni (istituti di credito, fondi di investimento, gestori patrimoniali), intermediari, cioè tutti quegli operatori finanziari che canalizzano il risparmio privato verso le imprese (e singoli risparmiatori) Costruire una credibilità strategica e operativa, ovvero un capitale-immagine In questo caso il pubblico di riferimento è molto più vasto: non solo banche e finanziatori ma anche dipendenti, clienti, fornitori, potenziali partner
6 La domanda di CEF AZIONISTI LAVORATORI Di controllo Di minoranza dirigenti dipendenti CLIENTI/FORNITORI AUTORITA PUBBLICHE INVESTITORI POTENZIALI Creditori finanziari Investitori privati Fisco, Consob, Borsa, ecc. Investitori istituzionali STUDIOSI ANALISTI MASS MEDIA SOC. DI RATING COLLETTIVITA Risparmiatori
7 GLI INVESTITORI Creditori finanziari Investitori istituzionali Istituti di credito Obbligazionisti Lavoratori dipendenti Investitori privati Potenz. Az. di controllo Potenz. Az. di minoranza Piccoli azionisti o risparmiatori Banche Interm. Fin. Non bancari Soc. di interm. Finanz. Fondi comuni di inv. Soc. assicurative
8 STUDIOSI ANALISTI MASS MEDIA SOC. DI RATING INTERMEDIARI FINANZIARI Domanda di informazioni primarie Intermediari della CEF Offerta di informazioni Al mercato Alle imprese emittenti Agli investitori finali Primarie secondarie Alla collettività Ai clienti
9 Le tipologie di CEF Impresa Analisi dei bisogni Bisogni legislativi Bisogni di mercato Bisogni aziendali COMUNICAZIONE ECONOMICO - FINANZIARIA DOVUTA VOLUTA
10 Tipologie di bisogni di CEF Bisogni di tipo legislativo Derivanti da precisi obblighi informativi che impongono la trasmissione di determinate informazioni economiche attraverso l informativa societaria obbligatoria Bisogni di mercato Che l impresa può recepire attraverso un analisi costante dell ambiente in cui è inserita, allo scopo di interpretare la domanda di informazione economico-finanziaria proveniente dai diversi interlocutori interni ed esterni dell impresa Bisogni aziendali Di carattere aziendale, che inducono l impresa a trasmettere informazioni fortemente premianti per la sua attività e che per questo motivo desidera che il mondo esterno conosca
11 La c.e.f. dovuta La c.e.f. voluta Codice civile L informativa societaria Testo unico della finanza Le relazioni pubbliche La pubblicità finanziaria Le relazioni con i media La lobbying Ecc.
12 L informativa societaria Il bilancio societario La quotazione in borsa L assemblea degli azionisti Il prospetto informativo Ecc.
13 Il sistema informativo di bilancio Conto economico Stato patrimoniale Relazione alla gestione del CdA Nota integrativa e allegati Relazione del Collegio sindacale A CHI dovrebbe comunicare il bilancio? Agli specialisti Ai non addetti ai lavori sostanziale identità di linguaggio massima capacità comunicativa è uno strumento parziale di informazione comprendono solo le parti assimilabili al linguaggio comune
14 La quotazione in borsa Maggiore visibilità esterna Maggiore impegno nella comunicazione economico-finanziaria Ma anche Maggiore impegno nelle altre aree della comunicazione E, quindi Maggiore fabbisogno di integrazione della comunicazione
15 I contenuti dell informativa rivolta al mercato mobiliare: Fornire indicazioni, dati, notizie sufficienti affinché i potenziali investitori siano in grado di valutare l opportunità dell investimento. Tale informativa deve essere rivolta agli operatori, che avranno poi il compito di elaborare e trasferirla per sintesi al pubblico dei risparmiatori I caratteri fondamentali dell informativa: la trasparenza nella descrizione dei fatti e dei dati forniti la riservatezza
16 L informativa periodica Bilancio d esercizio Bilancio consolidato Relazione trimestrale e semestrale Lettera agli azionisti Verbali assembleari Ecc. La price sensitive information ART. 114 fermi gli obblighi di pubblicità previsti da specifiche disposizioni di legge, gli emittenti quotati e i soggetti che li controllano informano il pubblico dei fatti che accadono nella loro sfera di attività e in quella delle società controllate, non di pubblico dominio e idonei, se resi pubblici, a influenzare sensibilmente il prezzo degli strumenti finanziari
17 Annunci in caso di variazione dell assetto azionario, di acquisizioni di altre aziende, di fusioni, di aumenti di capitale La pubblicità finanziaria Dato l oggetto, essa ha una funzione di vero e proprio servizio e in quanto tale è per lo più disciplinato a livello normativo La pubblicità finanziaria non dovrebbe limitarsi alla pura informativa obbligatoria, ma dovrebbe rappresentare l occasione per un messaggio istituzionale completo
18 Le relazioni pubbliche TARGET MEZZI Giornalisti Mondo politico Azionisti Consumatori Dipendenti Altre imprese Stampa (interviste, comunicati stampa) Audiovisivi, web Stampa di informazione aziendale Contatti diretti (mailing, incontri, convegni, conferenze stampa) OBIETTIVO Creazione d immagine Ottenimento del consenso Affermazione della propria legittimazione ad operare
19 Le FORME di comunicazione economico-finanziaria di base Risponde ai bisogni legislativi e di tutela di alcune categorie di interlocutori aziendali (clienti, dipendenti, azionisti, fisco, comunità finanziaria). Si tratta di una serie di documenti formalizzati e standardizzabili prodotti dalle imprese annualmente (bilancio d esercizio, dichiarazione dei redditi) o in occasione di operazioni straordinarie (fusioni, acquisizioni,.) applicata È rivolta a particolari interlocutori (es. lettera agli azionisti) o a particolari fenomeni legati alla vita dell impresa (es. situazioni di crisi) e ha l obiettivo di trasmettere chiari messaggi a interlocutori ben definiti o su precisi accadimenti
20 Fabbisogno di CEF E funzione di: La dimensione d impresa Le risorse di cui l impresa dispone in modo autonomo Il settore e il gruppo strategico di appartenenza La normativa esistente L efficienza del mercato finanziario Il peso della presenza di istituzioni finanziarie e/o piccoli risparmiatori nel capitale delle imprese Fattori storici e culturali
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