Provincia di Monza e della Brianza - Direzione Complessa Welfare Via Tomaso Grossi, Monza (MB)

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1 OSSERVATORIO PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA Sesto rapporto sull immigrazione straniera nella Provincia di Monza e della Brianza ANNUARIO STATISTICO ANNO 2014 Nel quadro delle attività dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multi etnicità 6 Rapporto Novembre 2014

2 Regione Lombardia - Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Palazzo Lombardia Piazza Città di Lombardia, Milano, Tel Fondazione Ismu Via Copernico, Milano, Tel Provincia di Monza e della Brianza - Direzione Complessa Welfare Via Tomaso Grossi, Monza (MB) Pietro Luigi Ponti - Presidente della Provincia di Monza e della Brianza Tel , presidente@provincia.mb.it Erminia Vittoria Zoppè - Direttore del Settore complesso Welfare (Formazione Professionale,Lavoro, Istruzione e Politiche Sociali, Attività Produttive, Università, Pari Opportunità, Cultura e Beni Culturali, Turismo); Direzione ad Interim su funzioni: Comunicazione, Sistemi Informativi e telefonia, Partecipate, Economato e Provveditorato Tel , e.zoppe@provincia.mb.it Serena Renda - Responsabile del Servizio Pari opportunità, Programmi di Reimpiego e progetti speciali, Opi Monza e Brianza Tel , s.renda@provincia.mb.it Gruppo di lavoro istituito presso la Fondazione Ismu Il Rapporto è stato redatto da Alessio Menonna (Sezioni 1-3 ed Appendice statistica 2) e Marta Blangiardo (Sezioni 4-7, Scheda di approfondimento ed Allegato metodologico 1). Editing: Alessio Menonna Copyright Fondazione Ismu, Milano, 2014 ISBN ISBN Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, non autorizzata. 1

3 Indice Prefazione pag. 5 Premessa» 7 Scheda sintetica» 13 Sezione 1: Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza» 17 Sezione 2: Le aree ed i Paesi di provenienza» 27 Sezione 3: Il fenomeno dell irregolarità della presenza» 39 Sezione 4: Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione)» 45 Sezione 5: L anzianità della presenza (in Italia e in provincia)» 51 Sezione 6: La condizione lavorativa» 55 Sezione 7: La condizione abitativa e familiare» 63 Scheda di approfondimento: Aspetti dell integrazione» 73 Allegato metodologico. Definizione dei criteri di rappresentatività del campione» 79 Appendice statistica 1. Il questionario» 83 Appendice statistica 2. Distribuzione provinciale delle principali variabili: un confronto con la realtà regionale» 91 Le pubblicazioni dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità» 107 2

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6 Prefazione La Provincia di Monza e della Brianza presenta il Sesto Rapporto sull Immigrazione, frutto della collaborazione con Regione Lombardia - Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, attraverso l Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità, e la Fondazione Ismu di Milano. Uniche in Italia, le Province lombarde condividono dal 2010 un programma di attività uniforme con Regione Lombardia sul tema migratorio e il Rapporto provinciale sull immigrazione rappresenta uno dei prodotti concordati per offrire una analisi conoscitiva qualificata ed affidabile del fenomeno. In particolare sono oggetto di analisi le caratteristiche socio-demografiche dei migranti, le aree di provenienza, la condizione abitativa e lavorativa dei cittadini ultraquattordicenni giunti nella nostra Provincia dai Paesi a forte pressione migratoria, ovvero dai Paesi in via di sviluppo o dall Est Europa. Rimandando alla lettura delle pagine per ogni approfondimento, la fotografia delle principali risultanze evidenzia quanto segue. Superano di poco le 77mila unità le presenze di migranti stimati al 1 luglio 2013: un dato che conferma la Provincia di Monza e della Brianza al quinto posto in Lombardia per numerosità di stranieri. Sebbene in crescita (1.200 migranti in più negli ultimi dodici mesi) cambia invece soprattutto la composizione della tipologia delle presenze: la componente degli irregolari raggiunge infatti il proprio minimo storico (2.900 persone) a fronte della crescita sia dei residenti (66.400) sia dei regolari non residenti (7.900). Dunque la quota di coloro che non dispongono di un titolo di soggiorno valido si attesa al 3,8% del totale delle presenze, in forte calo rispetto all anno precedente. Tra i motivi che, negli ultimi anni, hanno contribuito alla riduzione dell irregolarità ne ricordiamo due: la cosiddetta regolarizzazione delle colf e badanti, fenomeno importante sul nostro territorio caratterizzato dall etnicizzazione dei lavori di custodia e cura (il 40% migranti lavoratrici sono occupate in questi settori); la crisi economica che certamente ha contribuito alla mobilità territoriale. 5

7 Circa il trend di crescita rilevato nell ultimo anno è interessante rilevare che l aumento delle provenienze è imputabile alla componente asiatica e esteuropea. Se consideriamo le singole cittadinanze si segnalano in crescita i pakistani, i bangladeshi, i cinesi, i moldovi ed i bulgari, in quest ultimo caso con l aumento percentuale maggiore. Di contro sono in calo i peruviani. I rumeni sono, come noto, la nazionalità maggiormente rappresentata con circa un sesto delle presenze, mentre le prime cinque nazionalità (Romania, Marocco, Albania, Ecuador, Ucraina) rappresentano oltre il 50% dell intero contingente di stranieri presenti nella provincia di Monza e della Brianza. Tra le religioni professate l incidenza dei musulmani è pari al 38,3% al di sotto della media regionale (40,7%), mentre i cattolici rappresentano il 26,7% delle presenze, in questo caso al di sopra della media pari al 22,9%. Alcuni elementi del Rapporto sembrano positivamente correlati con il progressivo processo di stabilizzazione dei migranti sul nostro territorio evidenziato dai precedenti Rapporti: il primato regionale circa l anzianità della presenza in Italia; circa un terzo dei migranti con casa di proprietà (in questo caso secondo valore assoluto regionale) a fronte del 4,2% in condizione di precarietà; il 12,5% di disoccupati contro quasi il 50% dei migranti presenti che può vantare un contratto di lavoro a tempo interminato full time o part time (con percentuale che arriva al 56% se consideriamo anche i lavoratori autonomi e i soci di cooperativa); una quasi parità di genere nelle presenze e lo stato civile prevalente quale coniugato; un progressivo invecchiamento delle coorti di età dei presenti. Il Rapporto contiene altri elementi per leggere un fenomeno che ancora troppo spesso è interpretato senza un adeguata base conoscitiva. Fare luce sulla conoscenza di un fenomeno difficile e mutevole rappresentato da migliaia di uomini e donne migranti crediamo sia utile non solo ai policy maker ed gli operatori del settore, ma anche alla pubblica opinione. Il Presidente Pietro Luigi Ponti 6

8 Premessa Con gli adeguati confronti rispetto alle altre realtà lombarde, si presentano in questo volume i risultati delle elaborazioni statistiche sul fenomeno dell immigrazione straniera nella provincia di Monza e della Brianza. Nel quadro delle iniziative dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità, il presente Rapporto sull immigrazione straniera delinea l intensità e le caratteristiche del fenomeno migratorio in ambito provinciale, con gli appropriati aggiornamenti e approfondimenti, evidenziando le maggiori tendenze temporali e collocando il contesto monzese e brianzolo all interno di un panorama di confronti anche con la realtà milanese e con le altre province lombarde 1. Metodologicamente, il materiale statistico che fa da supporto alle analisi si riferisce alla popolazione straniera presente indipendentemente dalla residenza e dalla regolarità riguardo al soggiorno nella città di Monza e in un insieme di altri 10 comuni scelti nel resto del territorio provinciale, con criteri di rappresentatività rispetto ad alcune caratteristiche particolarmente significative. Nell ambito dei comuni selezionati, il sub-campione di stranieri oggetto di attenzione è stato fissato per il 2013 in 250 unità circa la metà rispetto agli anni precedenti ed è stato scelto unicamente entro la popolazione con almeno 15 anni di età originaria dei cosiddetti Paesi a forte pressione migratoria (Pfpm), ossia Paesi in via di sviluppo (Pvs) o dell Europa dell Est, neocomunitari rumeni e bulgari inclusi. L identificazione delle unità da subcampionare è avvenuta con i criteri probabilistici conformi alle regole del campionamento per centri o ambienti di aggregazione 2. 1 A partire dall anno 2001 è stato avviato in Lombardia l Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità nel cui ambito è stata svolta una rilevazione campionaria su base regionale con caratteristiche di rappresentatività anche rispetto ad ognuna delle circoscrizioni provinciali lombarde. Il presente lavoro impiega i dati raccolti in occasione di tale indagine con riferimento al sub-campione relativo alla provincia di Monza e della Brianza. Per ulteriori approfondimenti si vedano: G. C. Blangiardo (a cura di), L immigrazione straniera in Lombardia. Rapporti , Regione Lombardia - Éupolis - Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità - Fondazione Ismu, Milano, A questo riguardo si consulti l Allegato metodologico. Definizione dei criteri di rappresentatività del campione in questo volume. Per una trattazione più sistematica, riguardo alla tecnica in tema di campionamento per la scelta delle singole unità da intervistare si vedano G. C. Blan- 7

9 Ad ogni soggetto selezionato è stato somministrato un questionario riguardante le proprie principali caratteristiche strutturali, individuali e familiari sesso, età, stato civile, cittadinanza, istruzione, appartenenza religiosa, regolarità rispetto al soggiorno, eventuale residenza anagrafica, condizione familiare, economica, abitativa, ecc. mentre nel contempo, a partire dalle risultanze anagrafiche presso i comuni della provincia di Monza e della Brianza, si è proceduto alla valutazione della popolazione straniera residente al 1 luglio 2013 distintamente per genere e cittadinanza. Riproponendo la metodologia messa a punto in occasione delle precedenti esperienze di analisi, si è giunti alla quantificazione della presenza straniera e alla sua specificazione rispetto alla provenienza e alla condizione di stabilità/regolarità. In particolare, si è provveduto all elaborazione congiunta delle risultanze anagrafiche per cittadinanza con le corrispondenti stime campionarie relative sia alla proporzione di immigrati residenti nei comuni della provincia, sia alla percentuale di regolari rispetto al soggiorno. Anche in questa occasione il complesso dei risultati forniti dalle indagini campionarie ha offerto l opportunità di caratterizzare l immagine del fenomeno migratorio in provincia di Monza e della Brianza rispetto ai tratti più significativi sotto il profilo bio-demografico, culturale, sociale, economicooccupazionale e abitativo-familiare, fornendo in un analisi storica tutti gli elementi per valutare la dinamica dell integrazione e le problematiche nuove o ancora aperte. Nelle pagine seguenti si rende disponibile la documentazione statistica riguardante gli aspetti quantitativi e le principali caratteristiche strutturali degli immigrati stranieri provenienti da Paesi a forte pressione migratoria presenti in provincia di Monza e della Brianza nel 2013, preceduta da brevi note introduttive e di commento. Tali dati sono opportunamente collocati nel contesto evolutivo del fenomeno. In Appendice statistica oltre al questionario da cui derivano sono infine proposte le tabelle di frequenza rispetto alle principali variabili strutturali, familiari ed individuali riferite alla provincia di Monza e della Brianza nel 2013, a confronto con le parallele risultanze delle altre province lombarde. giardo, Campionamento per centri nelle indagini sulla presenza straniera in Lombardia, in Studi in ricordo di Marco Martini, Giuffrè, Milano, 2004 e G. Baio, G. C. Blangiardo, M. Blangiardo, Centre Sampling Technique in Foreign Migration Surveys: A Methodological Note, in Journal of Official Statistics, vol. 27, 3, 2011: ; per quella relativa alle stime sul numero di presenti in corrispondenza delle diverse tipologie si veda G. C. Blangiardo e L. Terzera, L immigrazione straniera nell area milanese, Quaderni I.S.MU., 4, Angeli, 1997: 67. 8

10 Prospetto 1 - Sintesi della copertura territoriale della rilevazione dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità della Regione Lombardia. Anni Unità campionarie di 1 stadio Unità campionarie di 2 stadio Anno Numero comuni selezionati Numero di intervistatori coinvolti Numero di interviste realizzate Numerosità casi ponderati (e relativo apporto ai fini delle elaborazioni): per provincia nella rilevazione (casi validi) significatività provinciale significatività regionale Provincia di Monza e della Brianza (a) Provincia di Milano (a)

11 segue Prospetto 1 - Sintesi della copertura territoriale della rilevazione dell Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità della Regione Lombardia. Anni Totale Lombardia Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza e della Brianza solamente a partire dal Fonti: G. C. Blangiardo (a cura di), L immigrazione straniera in Lombardia. Rapporti , Regione Lombardia - Éupolis - Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità - Fondazione Ismu, Milano,

12 Prospetto 2 - Gli 11 comuni campionati nella provincia di Monza e della Brianza nel 2012 Codice Istat Comune Distretto Interviste: campione teorico 50 Interviste per distretto teoriche Interviste: campione effettivo 50 Interviste per distretto effettive Monza Monza Brugherio Lissone Carate Brianza Carate Brianza Desio Desio Cesano Maderno Seregno Seregno Seveso Vimercate Arcore Vimercate Cornate d Adda Totale Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 11

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14 Scheda sintetica 1. Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza Negli ultimi sette anni la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione migratoria nella provincia di Monza e della Brianza è cresciuta di quasi il 60%, passando da meno di 49mila a oltre 77mila unità; ma tale aumento si è registrato pressoché per intero nel primo lustro dei sette anni presi in considerazione, e soprattutto dal 1 luglio 2006 alla stessa data del 2008 (+31% ovvero oltre 15mila unità in più in due anni), già meno nel triennio seguente (+20%, ovvero +13mila unità) e infine molto meno negli ultimi ventiquattro mesi dal 2011 al 2013, caratterizzati da una sostanziale stabilità e complessivamente solo un paio di centinaia di unità aggiuntive. Più dell aumento quantitativo ormai è notevole il trend di ripartizione per status giuridico-amministrativo delle presenze immigrate, verso una sempre maggiore stabilità: infatti, i residenti sono passati da un incidenza del 70% sul totale della popolazione straniera al 1 luglio 2006, crescendo fino all 84% nel 2001, all 85% nel 2012 e all 86% nel 2013; così come i regolari non residenti dal 6,7% all 8,1%, poi all 8,4% e infine al 10,4%; mentre, di contro, gli irregolari sono scesi dal 23% al 1 luglio 2006 all 8%, poi al 7% ed infine al 1 luglio 2013 al di sotto del 4% d incidenza. 2. Le aree ed i Paesi di provenienza Dal 2006 al 2013 è cresciuta quantitativamente soprattutto la componente est-europea, quasi raddoppiando da 17mila a oltre 32mila unità, nel 2013 accentrando il 42% delle presenze sul territorio provinciale a fronte del 35% del I rumeni, in particolare, grazie soprattutto agli aumenti di popolazione accumulati negli anni passati si confermano decisamente in prima posizione con quasi 14mila unità ovvero oltre un sesto del fenomeno migratorio complessivo in provincia al 1 luglio In seconda posizione, con 13

15 quasi 9mila presenze, si collocano i marocchini e in terza, con quasi 8mila, gli albanesi, entrambi i gruppi pressoché stabili in numerosità negli ultimi dodici mesi, così come ecuadoriani e ucraini (al quarto e quinto posto con circa 5mila unità a testa). Appena al di sotto di quest ultima soglia numerica c è poi il Pakistan, che però segna il maggior aumento quantitativo in provincia negli ultimi dodici mesi, con quasi 400 unità in più, scavalcando il Perù (poco oltre le 4mila presenze) che esattamente al contrario si contraddistingue per la maggior diminuzione quantitativa nello stesso lasso di tempo, superiore al centinaio di unità, ed aumentando invece le distanze dall Egitto (poco oltre le 3mila unità), il quale a seguire segna la seconda maggior diminuzione quantitativa annuale. 3. Il fenomeno dell irregolarità della presenza La presenza straniera irregolare aveva mostrato la propria massima incidenza alla data della prima survey del 1 luglio 2006, con quasi un quarto degli immigrati che era allora sprovvisto di permesso di soggiorno, e punte anche superiori per africani del Centro-sud ed est-europei. Nel 2007 l entrata della Romania (con la Bulgaria) nell area di libera circolazione comunitaria europea aveva già ben più che dimezzato l incidenza del fenomeno tra gli est-europei, che anche per il contemporaneo ampio uso del decretoflussi che si era fatto per molti irregolari in verità già presenti sul territorio italiano si era ridotta pure per gli altri macrogruppi; ma soprattutto nell ultimo quadriennio le iniziative di sanatoria per colf e badanti, i click days e i provvedimenti di emersione dal lavoro nero oltre verosimilmente al rientro in patria o al proseguimento della carriera migratoria in un Paese terzo per non pochi immigrati irregolari che hanno perso il lavoro in Italia hanno abbassato il tasso d irregolarità nella provincia di Monza e della Brianza al 7-8 per cento fra 2010 e 2012 e al record di minimo storico inferiore al 4 per cento durante il 2013, con la sola componente nordafricana con un incidenza superiore al 5 per cento e gli est-europei al di sotto del Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione) A livello strutturale si notano: una forte tendenza verso l equilibrio di genere, con un incidenza di uomini che passa dal 67 per cento nel 2006 al 49 per cento nel 2013; tra gli ultraquattordicenni una crescita complessiva delle età mediane soprattutto degli uomini, che si attestano sui 38 anni per entrambi i generi nel 2013, a partire rispettivamente, per maschi e femmine, 14

16 dai 31 e dai 35 anni nel 2006; un fortissimo decremento nel tempo della quota di ultraquattordicenni senza titolo di studio, mentre contemporaneamente aumentano i diplomati alla scuola secondaria superiore e soprattutto i laureati (dal 13 al 17 per cento d incidenza); appartenenze religiose musulmane in diminuzione, pari al 38 per cento nel 2013 a fronte del 50 per cento nel 2006, mentre aumentano i cattolici (dal 20 al 27 per cento). 5. L anzianità della presenza (in Italia e in provincia) Due stranieri su cinque erano giunti in Italia da meno di cinque anni nel 2006, mentre tale quota scende a uno su sei nel In parallelo, la percentuale di arrivi da più di dieci anni passa dal 14 al 50 per cento nello stesso periodo: nel confronto con le altre province lombarde l area di Monza e della Brianza si colloca al primo posto per l anzianità della presenza in Italia per entrambi i generi, circa due anni sopra la media regionale. Tra le grandi aree di provenienza i nordafricani in primis i marocchini e gli est-europei comunitari mostrano la più elevata anzianità media della presenza, mentre l America Latina è l area di più giovane immigrazione. 6. La condizione lavorativa La maggioranza relativa degli stranieri ultraquattordicenni risulta occupata regolarmente a tempo indeterminato, con quote che nel interessano circa tre stranieri su dieci. Gli occupati part time incrementano nel tempo e raggiungono il 17 per cento nell ultimo anno considerato, a fronte del 6-7 per cento registrato nel , mentre l occupazione irregolare subisce un forte calo, portandosi al di sotto del 10 per cento, a fronte del 20 per cento circa del Nello stesso lasso di tempo le casalinghe passano dal 4 al 7 per cento mentre gli studenti vedono un incremento fino al 2010 (al 10 per cento), per poi scendere al 6-7 per cento nel Infine, la quota di disoccupati più che raddoppia nel corso della serie storica, raggiunge il massimo pari al 17 per cento nel 2012 e poi riscende al 12 per cento nel La specifica di genere mostra come quasi quattro uomini ultraquattordicenni su dieci siano occupati regolarmente a tempo indeterminato, a fronte del 27 per cento delle donne che d altra parte nel 13 per cento dei casi sono casalinghe. L occupazione regolare part time è più presente per il genere femminile (22 per cento). Tra i lavori maggiormente svolti dagli stranieri si osservano sostanziali differenziazioni di genere: il 20 per cento delle donne lavoratrici è impiegata come assistente domiciliare e un ulteriore 20 per 15

17 cento come domestica a ore. D altra parte il 13 per cento degli uomini è impiegato come operaio generico nell industria. 7. La condizione abitativa e familiare Gli stranieri presenti in provincia di Monza e della Brianza nel 2013 nel 78 per cento dei casi vivono in sistemazione privata, sperimentata da soli o con famiglia; più nel dettaglio, quasi uno su tre nel 2013 possiede una casa di proprietà, a fronte del 16 per cento registrato nel L incidenza della coabitazione con altri immigrati passa invece dal 24 al 10 per cento nel corso degli anni, mentre circa il 4 per cento vive in sistemazione precaria nel In quest ultimo anno nel panorama lombardo la provincia di Monza e della Brianza è al di sotto della media per la quota di case in affitto, ma in seconda posizione dietro la provincia di Varese per l incidenza di abitazioni di proprietà. Tra gli ultraquattordicenni lo stato civile maggiormente presente è normalmente quello di coniugato per entrambi i generi. Il nucleo familiare maggiormente sperimentato dalle donne è quello classico, formato da coniuge o convivente ed eventuali figli; per gli uomini, invece, il nucleo allargato (con parenti, amici e conoscenti con eventuali figli) è normalmente più frequente. Ben sette albanesi su dieci, comunque, sperimentano ormai la coppia con figli. Scheda di approfondimento: Aspetti dell integrazione La provincia di Monza e della Brianza si posiziona sotto la media regionale anche se abbastanza centralmente per il livello di integrazione totale nel Il dettaglio per genere evidenzia una maggiore integrazione totale per gli uomini, che deriva principalmente dalla dimensione economico-lavorativa. Il Nord Africa mostra il valore dell indice totale più elevato, mentre l Africa del Centro-sud quello più basso. L anzianità della presenza evidenzia come gli stranieri appena arrivati siano caratterizzati dai valori degli indici più bassi, che aumentano poi con il crescere dell anzianità. A livello di titolo di studio si osserva un andamento opposto per l indice socio-territoriale e per quello economico-lavorativo: il primo mostra valori più elevati per i diplomati alla scuola superiore e per i laureati, mentre il secondo punteggi massimi per i senza titolo e minimi per i laureati. 16

18 Sezione 1: Gli aspetti quantitativi e la tipologia della presenza Come ogni anno, incrociando i dati sulla regolarità del soggiorno con quelli sull iscrizione in anagrafe è possibile operare una classificazione degli immigrati presenti nella provincia di Monza e Brianza in tre sottogruppi per condizione giuridico-amministrativa della presenza: a) i residenti, iscritti nelle anagrafi comunali e quindi a maggior ragione con valido permesso di soggiorno o altro titolo alla regolare presenza sul territorio italiano; b) gli irregolari, non iscritti in anagrafe né con un documento che ne consentirebbe il soggiorno in Italia; c) i regolari non residenti, con valido titolo di permanenza in Italia ma non iscritti in anagrafe 3. Con tali informazioni in questa prima sezione è possibile fornire i principali dati di stock e di trend sull evoluzione e la composizione quantitativa del contingente straniero presente a vario titolo in provincia dal 2006 al In questo contesto, allora, negli ultimi sette anni la popolazione straniera proveniente da Paesi a forte pressione migratoria è cresciuta di quasi il 60%, passando da meno di 49mila a oltre 77mila unità; ma tale crescita si è registrata pressoché per intero nel primo lustro del settennato preso in considerazione, e soprattutto dal 1 luglio 2006 alla stessa data del 2008 (+31% ovvero oltre 15mila unità in più in due anni), già meno nel triennio seguente (+20%, ovvero +13mila unità) e infine molto meno negli ultimi ventiquattro mesi dal Mentre i residenti evidenziano una condizione formale di stabilità sul territorio, gli irregolari, al contrario, formano il gruppo contraddistinto dalla più elevata precarietà. I regolari non residenti si collocano invece in una situazione intermedia di semi-stabilità : hanno sì un possesso di un permesso di soggiorno, ma non sono ancora iscritti alle anagrafi comunali della provincia. Infine, il gruppo residuale di chi si è iscritto in anagrafe ma ha perso poi titolarità alla permanenza sul territorio italiano è incluso tra gli irregolari. Sono invece considerati regolari residenti o non residenti per definizione tutti i comunitari, tutti i minorenni e tutti coloro i quali hanno una situazione in via di rinnovo del permesso di soggiorno. 17

19 al 2013, caratterizzati da una sostanziale stabilità e solamente un paio di centinaia di unità in più. In particolare, più nel dettaglio, l aumento di presenze nell ultimo anno dalla seconda metà del 2012 alla prima del 2013 è stato leggermente superiore alle mille unità, ma in termini assoluti esso è risultato di poco superiore alle mille unità invece in meno registrate nei dodici mesi precedenti e più dell aumento quantitativo ormai è notevole il trend di ripartizione per status giuridico-amministrativo delle presenze immigrate, sempre più verso una maggiore stabilità. Infatti, i residenti sono passati da un incidenza del 70% sul totale della popolazione straniera al 1 luglio 2006, crescendo fino all 84% nel 2001, all 85% nel 2012 e all 86% nel 2013, così come i regolari non residenti dal 6,7% all 8,1%, poi all 8,4% e infine al 10,4% nei medesimi quattro anni presi in considerazione; mentre, di contro, gli irregolari sono scesi dal 23% all 8%, poi al 7% ed infine al 1 luglio 2013 al di sotto del 4% d incidenza. In totale, così, le 77mila persone provenienti da Paesi a forte pressione migratoria presenti nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio 2013 pongono sempre tale area territoriale al quinto posto in Lombardia per numero di immigrati, dietro alle province di Milano, Brescia, Bergamo e Varese, con oltre 66mila residenti, poco meno di 8mila regolari non residenti e poco meno di 3mila irregolari; mentre la forte diminuzione quantitativa di questi ultimi quasi dimezzatisi negli ultimi dodici mesi, allorquando i primi due gruppi regolari nello status giuridico-amministrativo della presenza si sono accresciuti di un paio di migliaia di unità a testa pone la medesima provincia di Monza e della Brianza in settima posizione fra le realtà lombarde, a fronte del quarto posto che deteneva fino al 2009 e ancora del sesto del

20 Tabella Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa presenti nella provincia di Monza e della Brianza. Anni , valori in migliaia di unità Tipologia della presenza Residenti 34,2 39,0 46,8 52,1 59,2 64,6 64,2 66,4 Regolari non residenti 3,3 7,0 7,2 7,1 6,0 6,2 6,4 7,9 Irregolari 11,2 8,2 10,1 9,3 5,8 6,1 5,4 2,9 Totale 48,7 54,3 64,0 68,5 71,0 77,0 76,0 77,2 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Stranieri presenti nella provincia di Monza e della Brianza per tipologia della presenza. Anni Residenti Regolari non residenti Irregolari Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 19

21 Figura Composizione percentuale degli stranieri presenti secondo la tipologia di presenza nella provincia di Monza e della Brianza. Stima al 1 luglio 2013 Regolari non residenti 10,2% Irregolari 3,8% Residenti 86,0% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Composizione percentuale degli stranieri presenti secondo la tipologia di presenza nella provincia di Monza e della Brianza. Stima al 1 luglio 2012 Regolari non residenti 8,4% Irregolari 7,1% Residenti 84,6% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 20

22 Figura Composizione percentuale degli stranieri presenti secondo la tipologia di presenza nella provincia di Monza e della Brianza. Stima al 1 luglio 2011 Regolari non residenti 8,1% Irregolari 8,0% Residenti 84,0% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Composizione percentuale degli stranieri presenti secondo la tipologia di presenza nella provincia di Monza e della Brianza. Stima al 1 luglio 2006 Irregolari 22,8% Regolari non residenti 6,7% Residenti 70,4% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 21

23 Tabella Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa complessivamente presenti in Lombardia per provincia. Migliaia di unità negli anni Province Milano (a) 218,4 340,3 367,9 383,9 418,3 424,4 460,4 443,3 473,3 Brescia 60,1 139,2 153,1 167,2 184,9 191,5 202,6 199,5 198,5 Bergamo 38,8 92,4 96,6 114,8 134,3 137,9 142,9 139,5 144,6 Varese 22,2 49,8 56,0 65,1 72,9 74,3 79,9 79,6 81,0 Monza-Brianza (a) -- 48,6 54,3 64,0 68,5 71,0 77,0 76,0 77,2 Pavia 14,8 38,1 42,0 58,6 61,3 62,2 66,0 65,5 64,3 Mantova 16,7 39,4 45,0 55,7 64,6 62,1 64,2 62,8 63,7 Como 16,1 35,2 37,7 43,6 48,0 48,6 53,1 52,6 54,0 Cremona 13,2 30,1 33,1 44,1 48,2 47,0 49,2 46,3 49,3 Lecco 10,5 21,5 24,6 29,3 30,5 31,1 33,0 32,4 34,4 Lodi 6,8 18,9 20,8 25,1 29,4 29,2 31,0 29,4 28,7 Sondrio 2,5 6,5 7,2 8,4 9,3 9,2 9,9 9,8 9,7 Totale 419,8 860,1 938, , , , , , ,7 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 22

24 Tabella Stima degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa irregolarmente presenti in Lombardia per provincia. Migliaia di unità negli anni Province Milano (a) 48,1 76,4 62,8 64,6 69,0 47,5 49,8 37,5 43,1 Brescia 10,6 16,0 15,6 17,8 19,7 15,5 17,0 14,7 13,0 Bergamo 8,6 14,0 10,7 14,0 14,0 14,1 12,2 10,1 6,9 Varese 3,9 5,3 5,8 7,7 7,9 7,7 6,8 6,6 5,5 Mantova 2,5 4,4 5,3 7,4 8,7 5,8 5,2 5,4 4,2 Como 3,1 4,9 4,6 5,5 5,6 3,9 4,9 4,9 3,9 Monza-Brianza (a) -- 11,2 8,2 10,1 9,3 5,8 6,1 5,4 2,9 Pavia 3,9 8,8 6,4 7,9 6,3 4,7 5,6 4,2 2,1 Cremona 2,4 4,4 3,9 5,5 5,1 2,8 3,3 2,9 2,1 Lodi 1,6 2,7 2,1 2,8 3,2 2,0 2,0 1,9 1,5 Lecco 1,8 2,8 3,2 3,9 3,7 2,5 2,6 2,2 1,2 Sondrio 0,6 1,0 0,8 0,9 0,9 0,6 0,6 0,7 0,3 Totale 87,1 151,8 129,6 148,0 153,4 113,0 116,2 96,5 86,9 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 23

25 Tabella Distribuzione percentuale tra le province lombarde degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa complessivamente presenti negli anni Province Milano (a) 52,0 39,6 39,2 36,2 35,7 35,7 36,3 35,8 37,0 Brescia 14,3 16,2 16,3 15,8 15,8 16,1 16,0 16,1 15,5 Bergamo 9,2 10,7 10,3 10,8 11,5 11,6 11,3 11,3 11,3 Varese 5,3 5,8 6,0 6,1 6,2 6,3 6,3 6,4 6,3 Monza-Brianza (a) -- 5,7 5,8 6,0 5,9 6,0 6,1 6,1 6,0 Pavia 3,5 4,4 4,5 5,5 5,2 5,2 5,2 5,3 5,0 Mantova 4,0 4,6 4,8 5,3 5,5 5,2 5,1 5,1 5,0 Como 3,8 4,1 4,0 4,1 4,1 4,1 4,2 4,3 4,2 Cremona 3,1 3,5 3,5 4,2 4,1 4,0 3,9 3,7 3,9 Lecco 2,5 2,5 2,6 2,8 2,6 2,6 2,6 2,6 2,7 Lodi 1,6 2,2 2,2 2,4 2,5 2,5 2,4 2,4 2,2 Sondrio 0,6 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 24

26 Tabella Distribuzione percentuale tra le province lombarde degli stranieri provenienti dai Pvs o dall Est Europa irregolarmente presenti negli anni Province Milano (a) 55,2 50,3 48,5 43,6 45,0 42,1 42,8 38,8 49,6 Brescia 12,2 10,5 12,0 12,0 12,8 13,7 14,7 15,3 14,9 Bergamo 9,9 9,2 8,3 9,5 9,1 12,4 10,5 10,5 7,9 Varese 4,5 3,5 4,5 5,2 5,1 6,8 5,8 6,8 6,4 Mantova 2,9 2,9 4,1 5,0 5,7 5,1 4,4 5,6 4,9 Como 3,6 3,2 3,5 3,7 3,7 3,5 4,2 5,0 4,4 Monza-Brianza (a) -- 7,4 6,3 6,8 6,1 5,1 5,3 5,6 3,4 Pavia 4,5 5,8 4,9 5,3 4,1 4,2 4,9 4,3 2,5 Cremona 2,8 2,9 3,0 3,7 3,3 2,5 2,8 3,0 2,4 Lodi 1,8 1,8 1,6 1,9 2,1 1,8 1,7 2,0 1,7 Lecco 2,1 1,8 2,5 2,6 2,4 2,2 2,2 2,3 1,4 Sondrio 0,7 0,7 0,6 0,6 0,6 0,5 0,6 0,7 0,4 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Nota: (a) La Provincia di Milano è considerata esclusa dell area di Monza-Brianza solamente a partire dal Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 25

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28 Sezione 2: Le aree ed i Paesi di provenienza In questa sezione si vogliono fornire i dati sulle presenze delle cittadinanze e delle macroaree geografiche maggiormente diffuse nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio del 2013, anche in chiave di serie storica fin dal In questo contesto è cresciuta nel tempo soprattutto la componente esteuropea, quasi raddoppiando da 17mila a oltre 32mila unità, e nel 2013 accentrando il 42% delle presenze sul territorio provinciale a fronte del 35% del Infatti, l unica altra macroarea geografica che nell area di Monza e della Brianza negli ultimi sette anni può vantare una crescita relativa superiore alla media provinciale anche se di molto poco è quella asiatica, passata da meno di 9mila a quasi 14mila presenze nello stesso lasso di tempo; viceversa, sia i latinoamericani sia e ancor più gli africani del Nord e del Centro-sud continentale hanno segnato dal 2006 al 2013 crescite più modeste, passando i primi da più di 9mila a 13mila unità e i secondi complessivamente da 14mila a 18mila (sempre con una prevalenza delle provenienze del Nord Africa molto accentuata rispetto a quelle dell area sub-sahariana). Anche considerando solamente gli ultimi dodici mesi a cavallo fra 2012 e 2013 l aumento complessivo fra tutte le provenienze di poco superiore alle mille unità può essere ripartito quasi solo tra le componenti asiatica (con circa 600 unità in più) ed est-europea (+500) mentre nello stesso lasso di tempo minore è stata la crescita riferibile ai cittadini dell Africa sub-sahariana, pressoché stabili in numerosità risultano i nordafricani, e in leggera diminuzione i latinoamericani. Per quanto riguarda le singole cittadinanze, i rumeni grazie soprattutto agli aumenti di popolazione accumulati negli anni passati si confermano decisamente in prima posizione con quasi 14mila unità ovvero oltre un sesto del fenomeno migratorio complessivo in provincia al 1 luglio A seguire, con quasi 9mila presenze si collocano i marocchini e con quasi 8mila gli albanesi, entrambi pressoché stabili in numerosità negli ultimi dodici 27

29 mesi, così come più indietro in graduatoria ecuadoriani e ucraini al quarto e quinto posto, con circa 5mila unità a testa. Al di sotto di quest ultima soglia numerica vi è poi il Pakistan, che però segna il maggior aumento quantitativo in provincia negli ultimi dodici mesi, con quasi 400 unità in più, scavalcando il Perù (poco oltre le 4mila presenze) che esattamente al contrario si contraddistingue per la maggior diminuzione quantitativa nello stesso lasso di tempo, superiore al centinaio di unità, ed aumentando le distanze dall Egitto (poco oltre le 3mila unità) che a seguire segna la seconda maggior diminuzione quantitativa annuale. Per chiudere la rassegna delle dodici principali cittadinanze presenti nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio 2013, sopra le 2mila unità si collocano infine, nell ordine, Bangladesh (pressoché stabile in numerosità negli ultimi dodici mesi), Moldova (in buon aumento, di quasi 200 unità), Sri Lanka (in leggero aumento) e Cina (con una forte crescita annua superiore alle 200 unità). Appena dietro, con un po meno di 2mila unità c è poi il Senegal e soprattutto con circa unità la Bulgaria, che segna però una crescita di circa 180 unità nel solo ultimo anno, superiore dunque al 16% e massima tra le principali cittadinanze prese in considerazione. 28

30 Tabella Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Monza e della Brianza, secondo la provenienza. Valori in migliaia di unità, anni Est Europa Nord Africa Altri Africa America Latina Asia Totale Residenti 11,5 7,7 2,3 6,5 6,2 34,2 Totale 17,0 10,3 3,4 9,4 8,5 48, Residenti 13,3 8,3 2,6 7,5 7,3 39,0 Totale 19,6 11,0 3,7 10,2 9,6 54, Residenti 19,8 8,6 2,7 8,0 7,7 46,8 Totale 27,0 12,1 3,9 10,8 10,2 64, Residenti 21,9 9,3 2,8 9,1 8,9 52,1 Totale 29,1 12,6 3,9 11,4 11,6 68, Residenti 24,3 11,1 3,3 10,2 10,2 59,2 Totale 28,7 13,7 4,0 12,2 12,4 71, Residenti 26,8 11,5 3,7 11,4 11,2 64,6 Totale 31,9 13,8 4,6 13,3 13,4 77, Residenti 25,3 11,4 3,8 11,2 11,2 64,2 Totale 31,7 13,4 4,5 13,2 13,1 76, Residenti 27,7 11,5 4,1 11,2 11,9 66,4 Totale 32,2 13,4 4,7 13,0 13,8 77,2 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 29

31 Figura Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2013 nella provincia di Monza e della Brianza America Latina 13,0 mila (16,9%) Altri Africa 4,7 mila (6,1%) Est Europa 32,2 mila (41,8%) Nord Africa 13,4 mila (17,4%) Asia 13,8 mila (17,9%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2012 nella provincia di Monza e della Brianza America Latina 13,2 mila (17,3%) Altri Africa 4,5 mila (6,0%) Est Europa 31,7 mila (41,8%) Nord Africa 13,4 mila (17,7%) As ia 13,1 mila (17,3%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 30

32 Figura Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2011 nella provincia di Monza e della Brianza America Latina 13,3 mila (17,2%) Altri Africa 4,6 mila (6,0%) Est Europa 31,9 mila (41,5%) Nord Africa 13,8 mila (17,9%) Asia 13,4 mila (17,5%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Stranieri presenti per grandi aree di provenienza al 1 luglio 2006 nella provincia di Monza e della Brianza America Latina 9,4 mila (19,4%) Altri Africa 3,4 mila (7,1%) Est Europa 17,0 mila (34,9%) Nord Afric a 10,3 mila (21,2%) Asia 8,5 mila (17,5%) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 31

33 Tabella Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio 2013 secondo il Paese di provenienza, per tipologia della presenza. Arrotondamenti a 10 unità Principali Paesi di provenienza Residenti Non residenti Totale (a) Romania Marocco Albania Ecuador Ucraina Pakistan Perù Egitto Bangladesh Moldova Sri Lanka Cina Senegal Bulgaria Tunisia Filippine Brasile Polonia Repubblica Dominicana Bolivia Totale primi 20 Paesi % sul totale Pvs e Est Europa (a) 89,8 89,5 89,8 Nota: (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 32

34 Tabella Stima del numero di stranieri presenti nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio 2012 secondo il Paese di provenienza, per tipologia della presenza. Arrotondamenti a 10 unità Principali Paesi di provenienza Residenti Non residenti Totale (a) Romania Marocco Albania Ecuador Ucraina Perù Pakistan Egitto Bangladesh Moldova Sri Lanka Senegal Cina Tunisia Filippine Bulgaria Brasile Polonia Repubblica Dominicana Bolivia Totale primi 20 Paesi % sul totale Pvs e Est Europa (a) 90,0 89,6 89,9 Nota: (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 33

35 Figura Incidenza delle principali cittadinanze presenti al 1 luglio 2013 nella provincia di Monza e della Brianza altri Paesi 37,3% Romania 17,7% Marocco 11,2% Perù 5,4% Pakistan 5,9% Ucraina 6,3% Ecuador 6,4% Albania 9,8% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Incidenza delle principali cittadinanze presenti al 1 luglio 2012 nella provincia di Monza e della Brianza altri Paesi 36,8% Romania 17,7% Marocco 11,4% Pakistan 5,5% Perù 5,7% Ucraina 6,3% Ecuador 6,6% Albania 10,1% Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 34

36 Tabella Principali variazioni assolute positive (con corrispondenti variazioni percentuali) del numero di presenze dal 1 luglio 2012 al 1 luglio 2013 nella provincia di Monza e della Brianza. Arrotondamenti a 10 unità Variazione Paese di provenienza Assoluta Percentuale Pakistan 380 9,0 Cina ,5 Romania 210 1,6 Bulgaria ,1 Moldova 180 8,1 Sri Lanka 70 3,2 Russia 50 9,9 Ucraina 40 0,9 El Salvador 40 11,8 Cuba 40 8,9 Costa d Avorio 40 12,2 Tunisia 30 2,7 Camerun 30 29,6 Ghana 30 6,3 India 30 7,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 35

37 Tabella Principali variazioni assolute negative (con corrispondenti variazioni percentuali) del numero di presenze dal 1 luglio 2012 al 1 luglio 2013 nella provincia di Monza e della Brianza. Arrotondamenti a 10 unità Variazione Paese di provenienza Assoluta Percentuale Perù ,1 Egitto -80-2,5 Serbia ,5 Albania -60-0,8 Ecuador -50-0,9 Polonia -40-5,8 Brasile -40-3,4 Mauritius ,0 Filippine -30-2,4 Croazia ,8 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 36

38 Figura Evoluzione temporale delle presenze al 1 luglio degli anni 2011, 2012 e 2013 per le principali cittadinanze. Provincia di Monza e della Brianza Romania Marocco Albania Ecuador Ucraina Pakistan Perù Egitto Bangladesh Moldova Sri Lanka Cina Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 37

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40 Sezione 3: Il fenomeno dell irregolarità della presenza Questa sezione è dedicata alla presentazione dei dati sull irregolarità della presenza fino al 1 luglio 2013, con riferimento all intensità e alle caratteristiche per cittadinanza dei soggetti che ne sono coinvolti. Il fenomeno della presenza straniera irregolare aveva mostrato la propria massima incidenza alla data della prima survey del 1 luglio 2006, con quasi un quarto degli immigrati che era allora sprovvisto di permesso di soggiorno e punte perfino superiori per africani del Centro-sud ed est-europei. Nel 2007, l entrata della Romania (con la Bulgaria) nell area di libera circolazione comunitaria europea aveva più che dimezzato all 11 per cento l incidenza del fenomeno dell irregolarità della presenza tra gli est-europei, che anche per il contemporaneo ampio uso del decreto-flussi che si era fatto in quei tempi per molti irregolari in verità già presenti sul territorio italiano si era ridotta pure per gli africani del Centro-sud al 20 per cento, per i latinoamericani al 19, per i nordafricani al 17 e per gli asiatici al 15 per cento. Nel 2008, se da un lato, apertesi le frontiere, in un solo anno i rumeni sono raddoppiati da meno di 7mila a quasi 14mila e, di conseguenza, il tasso di irregolarità est-europeo è sceso al di sotto del 9 per cento, dall altro sono leggermente ricresciute le incidenze del fenomeno dell irregolarità giuridicoamministrativa all interno delle altre componenti migratorie: a partire dagli africani del Centro-sud al 25 per cento e a seguire in tutte gli altri gruppi che si collocavano attorno al per cento. Dopo un anno già di lieve diminuzione complessiva dell incidenza dell irregolarità, il 2009, nell ultimo quadriennio le iniziative di sanatoria per colf e badanti, i click days e i provvedimenti di emersione dal lavoro nero oltre verosimilmente al rientro in patria o al proseguimento della carriera migratoria in un Paese terzo per non pochi immigrati irregolari che hanno perso il lavoro in Italia hanno abbassato ancora il tasso d irregolarità nella provincia di Monza e della Brianza al 7-8 per cento fra 2010 e 2012 e al record 39

41 assoluto di minimo storico inferiore al 4 per cento durante il 2013, con la sola componente nordafricana con un incidenza superiore al 5 per cento e di contro in particolare gli est-europei al di sotto del 3. In termini assoluti al 1 luglio 2013 sono così meno di 3mila e il 45% in meno rispetto alla stessa data del 2012 gli immigrati irregolari nel soggiorno presenti in provincia di Monza e della Brianza, di cui circa 400 a testa marocchini o albanesi, poco meno di 300 ucraini e poco meno di 200 a testa ecuadoriani, peruviani, moldovi, pakistani ed egiziani. Tra questi, i moldovi segnano decisamente assieme ai tunisini che sono a loro volta in nona posizione, con poco più di un centinaio di persone prive di permesso di soggiorno il maggior tasso di irregolarità nella presenza, attorno all 8 per cento. Si tratta di due collettivi fortemente connotati per genere, l uno al femminile, ben inserito nell area professionale dell assistenza domiciliare, e l altro al maschile, proveniente dal più vicino Nord Africa; e degli unici gruppi nazionali sostanzialmente stabili nella presenza irregolare tra 2012 e 2013, mentre gli altri l hanno vista tutti ridursi del 45-50% nello stesso lasso di tempo e segnano tassi di irregolarità nell ultimo anno del 4-5 per cento. 40

42 Tabella Stranieri irregolarmente presenti in provincia di Monza e della Brianza secondo l area di provenienza. Tassi per cento presenti e valori assoluti in migliaia di unità. Anni Provenienza Est Europa 26,6 11,3 8,5 8,0 4,7 5,3 4,9 2,7 Asia 16,1 15,1 19,1 16,0 10,5 9,6 8,2 4,1 Nord Africa 19,3 16,5 21,1 20,1 11,6 10,2 9,2 5,2 Altri Africa 26,7 20,0 24,6 16,1 10,8 11,5 8,0 4,1 America Latina 24,4 18,7 20,7 16,2 9,3 9,1 8,6 4,6 Totale 22,8 15,1 15,6 13,4 8,2 8,0 7,1 3,8 V.A. (migliaia) 11,2 8,2 10,1 9,3 5,8 6,1 5,4 2,9 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Monza e della Brianza per area di provenienza. Valori assoluti (arrotondati a 10 unità) al 1 luglio 2013 e alla stessa data del 2012, e variazioni percentuali annue Provenienza Valore assoluto al Valore assoluto al Variazione percentuale annua Est Europa ,4 Asia ,5 Nord Africa ,5 Altri Africa ,5 America Latina ,9 Totale (a) ,2 Note: (a) Il totale risente degli arrotondamenti sui dati parziali. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 41

43 Figura Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio 2013 per area di provenienza America Latina 20,4% (600 circa) Altri Africa 6,5% (190 circa) Nord Africa 23,9% (700 circa) Est Europa 30,0% (880 circa) Asia 19,2% (560 circa) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Figura Composizione percentuale degli stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Monza e della Brianza al 1 luglio 2012 per area di provenienza America Latina 21,0% (1,1 mila) Altri Africa 6,7% (360 circa) Nord Africa 23,1% (1,2 mila) Est Europa 29,1% (1,6 mila) Asia 20,0% (1,1 mila) Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 42

44 Tabella Stranieri irregolarmente presenti nella provincia di Monza e della Brianza per principali Paesi di provenienza. Valori assoluti (arrotondati a 10 unità) al 1 luglio 2013 e alla stessa data del 2012, e variazioni annue assolute e relative Principali Paesi di provenienza Valore assoluto al 1 luglio 2013 Valore assoluto al 1 luglio 2012 Variazione assoluta annua (a) Variazione percentuale annua Tassi di irregolarità ogni 100 presenti (al 1 luglio 2013) Marocco ,6 5 Albania ,3 5 Ucraina ,0 5 Ecuador ,6 4 Perù ,0 5 Moldova ,3 8 Pakistan ,3 4 Egitto ,7 5 Tunisia ,5 8 Bangladesh ,9 4 Sri Lanka ,2 4 Cina ,7 4 Nota: (a) A causa delle approssimazioni sui dati parziali, la variazione assoluta arrotondata può non corrispondere alla differenza tra il dato del 2013 arrotondato e il dato del 2012 arrotondato. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 43

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46 Sezione 4: Le caratteristiche strutturali (genere, età, religione, istruzione) La composizione di genere evidenzia una prevalenza maschile in flessione nel corso degli anni, con percentuali che passano dal 67 al 49 per cento tra il 2006 e il Nel panorama lombardo la provincia di Monza e della Brianza si colloca così in quest ultimo anno abbastanza in linea con il dato regionale per la quota di uomini, in posizione comunque abbastanza centrale nella graduatoria. L età mediana degli stranieri ultraquattordicenni rimane pressoché costante nel tempo tra il 2006 e il 2009, oscillando entro i 32 e 34 anni e mostrando una maggiore anzianità per il genere femminile; nel 2010 l età si incrementa e raggiunge i 37 anni per entrambi i generi, mentre nel 2011 rimane a 37 per il genere femminile mentre per quello maschile torna in linea con il resto della serie storica; infine nel 2013 l età mediana di entrambi i generi si attesta a 38 anni. Alla data di quest ultima rilevazione, nel confronto con le altre province quella di Monza e della Brianza si colloca due anni sopra il dato lombardo per l età mediana di entrambi i generi, portandosi al secondo posto nella graduatoria tanto per i maschi quanti per le femmine. La maggioranza relativa degli immigrati ultraquattordicenni è in possesso di un diploma di scuola superiore (poco meno di uno su due), mentre la quota di senza titolo oscilla tra il 4 e il 9 per cento tra il 2006 e il 2011, per poi assestarsi al di sotto dell 1 per cento nell ultimo anno disponibile. D altra parte la quota di laureati incrementa tra il 2006, allorquando è inferiore al 13 per cento, e il 2012, quando sfiora il 20 per cento, per poi assestarsi al 17 per cento nel Nel confronto con le altre province lombarde, l area di Monza e della Brianza si colloca sopra il dato regionale e in posizione centrale nella graduatoria per la percentuale di almeno diplomati (circa il 61 per cento) mentre per quella di laureati (17 per cento) si porta al terzo posto dopo le province di Varese e di Como. 45

47 La religione maggiormente professata nella provincia di Monza e della Brianza è generalmente quella musulmana, da circa uno straniero su due nel 2006 e dal per cento degli immigrati nel La quota di cattolici incrementa leggermente nel corso della serie storica, passando dal 20 al per cento tra 2006 e In parallelo le altre religioni cristiane passano dal 31 al per cento d incidenza e gli atei o agnostici dal 3 al 6 per cento. Nella graduatoria delle province lombarde l area di Monza e della Brianza si porta così nel 2013 sopra il dato regionale per la quota di cattolici, mentre è al di sotto del dato lombardo per quella di musulmani. 46

48 Tabella Stranieri presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo il genere. Valori percentuali, anni Genere Uomini 66,7 52,3 52,7 50,8 51,7 50,4 50,3 49,4 Donne 33,3 47,7 47,3 49,2 48,3 49,6 49,7 50,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella Collocazione del genere nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori percentuali. Anno 2013 Province Uomini Donne Totale Varese 49,4 50,6 100,0 Como 49,4 50,6 100,0 Sondrio 44,6 55,4 100,0 Milano città 49,9 50,1 100,0 Altri comuni in provincia di Milano 52,1 47,9 100,0 Monza-Brianza 49,4 50,6 100,0 Bergamo 52,1 47,9 100,0 Brescia 52,3 47,7 100,0 Pavia 51,0 49,0 100,0 Cremona 51,9 48,1 100,0 Mantova 49,0 51,0 100,0 Lecco 52,4 47,6 100,0 Lodi 50,6 49,4 100,0 Totale 50,9 49,1 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella Età mediana (in anni) degli stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Monza e della Brianza per genere. Valori riferiti alla serie storica Genere Uomini Donne Totale Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 47

49 Tabella Età mediana (in anni) degli stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori riferiti al 2013 Province Uomini Donne Totale Varese Como Sondrio Milano città Altri comuni in provincia di Milano Monza-Brianza Bergamo Brescia Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Totale Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo il livello di istruzione dichiarata. Valori percentuali. Anni Istruzione dichiarata Nessuno 8,3 8,6 6,2 7,5 8,1 4,2 2,6 0,3 Scuola dell obbligo 34,4 36,9 34,4 39,7 24,0 35,1 34,0 38,2 Second. superiore 44,4 43,2 42,2 41,5 46,6 46,0 43,5 44,3 Laurea e simili 12,9 11,3 17,1 11,2 21,3 14,7 19,9 17,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 48

50 Tabella Collocazione del livello di istruzione ottenuta dagli immigrati stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori percentuali. Anno 2013 Province Almeno diplomati Laureati Varese 64,9 19,7 Como 61,1 18,0 Sondrio 55,9 14,1 Milano città 65,7 16,3 Altri comuni in provincia di Milano 61,8 16,6 Monza-Brianza 61,5 17,2 Bergamo 48,0 9,6 Brescia 50,5 13,2 Pavia 51,4 13,2 Cremona 54,4 12,4 Mantova 54,8 11,0 Lecco 41,8 11,2 Lodi 36,8 4,0 Totale 57,0 14,4 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo la religione professata. Valori percentuali. Anni Religione Cattolica 20,1 32,8 27,4 28,1 25,7 25,8 26,3 26,7 Musulmana 50,1 43,7 44,0 43,4 47,7 40,3 38,4 38,3 Altre cristiane 30,7 17,4 17,8 20,3 18,7 24,6 26,7 24,9 Altra 2,6.. 6,7 5,0 2,1 3,8 2,5 3,8 Nessuna 3,5 2,8 0,1 3,3 5,7 5,6 5,9 6,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 49

51 Tabella Collocazione dell incidenza delle religioni cattolica e musulmana tra gli stranieri nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori percentuali. Anno 2013 Province Cattolici Musulmani Varese 19,5 48,0 Como 26,0 46,2 Sondrio 11,6 63,5 Milano città 32,0 26,4 Altri comuni in provincia di Milano 30,3 34,0 Monza-Brianza 26,7 38,3 Bergamo 12,8 54,2 Brescia 16,9 49,8 Pavia 25,3 33,9 Cremona 9,0 40,1 Mantova 9,8 44,0 Lecco 26,8 56,9 Lodi 23,9 40,1 Totale 22,9 40,7 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 50

52 Sezione 5: L anzianità della presenza (in Italia e in provincia) Circa due stranieri su cinque erano giunti in Italia da meno di cinque anni nel 2006, mentre tale quota scende a uno su sei nel In parallelo la percentuale di arrivi da più di dieci anni passa dal 14 al 50 per cento nello stesso periodo e nell ultimo anno considerato gli ingressi tra i cinque e i dieci anni dalla rilevazione interessano circa uno straniero su tre. Un quadro simile si osserva per gli arrivi in provincia, pur con quote più elevate per gli ingressi da meno di cinque anni (che raggiungono il 28 per cento nel 2013) e conseguentemente più ridotte per gli arrivi da più di dieci anni, che si consolidano comunque nel corso della serie storica passando dall 11 al 35 per cento tra il 2006 e il 2012 e si assestano al 29 per cento nel Nel confronto con le altre province lombarde l area di Monza e della Brianza si colloca al primo posto per l anzianità in Italia per entrambi i generi, circa due anni sopra la media regionale. D altra parte è al secondo posto dopo la città di Milano e al terzo dopo l intera provincia milanese per l anzianità della presenza sul territorio provinciale. Tra le grandi aree di provenienza gli stati nordafricani ed est-europei comunitari mostrano la più elevata anzianità della presenza, con una media in Italia di 14 anni e di 13 in provincia. All estremo opposto l America Latina mostra solo 11 anni di anzianità in Italia e 10 in provincia ed è l area di più giovane immigrazione. Uno sguardo alle nazionalità di particolare interesse evidenzia infine come il Marocco sia al primo posto per l anzianità media della presenza per entrambi i territori. 51

53 Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo l anzianità della presenza in Italia. Valori percentuali. Anni Anzianità della presenza in Italia <5 anni 40,0 34,4 37,9 35,5 28,3 16,3 16,8 16, anni 45,8 49,5 39,5 43,9 30,7 48,3 41,2 33,5 >10 anni 14,2 16,2 22,7 20,6 40,9 35,3 42,0 50,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo l anzianità della presenza in provincia. Valori percentuali. Anni Anzianità della presenza in provincia <5 anni 43,0 35,9 43,6 37,5 31,7 23,0 23,1 28, anni 46,2 50,7 37,9 43,5 32,6 48,2 41,7 42,3 >10 anni 10,8 13,4 18,5 18,9 35,7 28,7 35,2 29,3 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 52

54 Tabella Collocazione dell anzianità mediana della presenza degli immigrati stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori in anni di permanenza riferiti al 2013 in Italia in Provincia Province M F M F Varese 10,4 8,3 9,3 7,8 Como 11,6 9,7 10,6 9,7 Sondrio 12,4 10,3 9,3 8,7 Milano città 10,5 9,8 12,0 11,4 Altri comuni in provincia di Milano 11,5 10,5 10,8 9,9 Monza-Brianza 13,7 11,8 11,1 9,8 Bergamo 11,5 9,9 8,8 7,6 Brescia 10,9 9,2 9,8 8,9 Pavia 10,3 8,4 8,8 7,5 Cremona 12,4 9,5 10,5 8,9 Mantova 12,0 9,1 10,5 8,4 Lecco 10,4 9,1 8,1 7,4 Lodi 10,5 8,5 9,9 9,1 Totale 11,2 9,7 10,3 9,3 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 53

55 Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo la provenienza e l'anzianità media della presenza in Italia e in provincia. Valori in anni di permanenza riferiti al 2013 Grandi aree di provenienza in Italia in Provincia Est Europa comunitari, di cui: 14,3 13,1 Romania 13,0 11,9 Est Europa non comunitari, di cui: 10,8 8,8 Albania 12,2 11,1 Asia, di cui: 12,3 10,2 Sri Lanka 9,1 8,5 Cina 11,0 6,4 Nord Africa, di cui: 14,2 13,0 Egitto 10,1 9,3 Marocco 15,5 14,0 Altri Africa 11,0 10,3 America Latina, di cui: 11,1 9,9 Ecuador 11,0 9,5 Perù 12,5 11,6 Totale 12,3 10,7 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 54

56 Sezione 6: La condizione lavorativa La maggioranza relativa degli stranieri ultraquattordicenni risulta occupata regolarmente a tempo indeterminato, con quote che nel raggiungono circa tre stranieri su dieci. Gli occupati part time si incrementano nel tempo e raggiungono il 17 per cento nell ultimo anno considerato, a fronte del 6-7 per cento registrato nel , mentre l occupazione irregolare subisce un forte calo, portandosi al di sotto del 10 per cento, a fronte del 20 per cento circa del Nello stesso lasso di tempo le casalinghe passano dal 4 al 7 per cento mentre gli studenti vedono un incremento fino al 2010 (10 per cento), per poi scendere al 6-7 per cento nel Infine, la quota di disoccupati più che raddoppia nel corso della serie storica, raggiunge il massimo pari al 17 per cento nel 2012 e poi riscende al 12 per cento nel Confrontando gli occupati nell area di Monza e della Brianza con quelli nelle altre province lombarde si osserva come l incidenza sia in linea con il dato regionale per la quota di regolari impiegati a tempo indeterminato e di irregolari, mentre è circa tre punti sotto la media lombarda, anche se in posizione centrale nella graduatoria, per quella di disoccupati. La specifica di genere mostra come quasi quattro uomini ultraquattordicenni su dieci siano occupati regolarmente a tempo indeterminato, a fronte del 27 per cento delle donne che d altra parte nel 13 per cento dei casi sono casalinghe. L occupazione regolare part time è più presente per il genere femminile (22 per cento), mentre gli autonomi regolari sono maggiormente presenti tra il genere maschile (7 per cento a fronte dell 1 per cento registrato per le donne). Infine la disoccupazione riguarda circa il 18 per cento degli uomini e l 8 per cento delle donne. Tra i lavori maggiormente svolti dagli stranieri si osservano sostanziali differenziazioni di genere: il 20 per cento delle donne lavoratrici è impiegata come assistente domiciliare e un ulteriore 20 per cento come domestica a ore. 55

57 D altra parte il 13 per cento degli uomini è impiegato come operaio generico dell industria e poi con più variabilità in altre professioni. Sempre considerando gli ultraquattordicenni, tra le grandi aree di provenienza i Paesi latinoamericani mostrano la quota più elevata di disoccupazione (circa il 19 per cento), mentre gli stati asiatici registrano la quota minima, inferiore al 5 per cento. Gli est-europei comunitari mostrano la quota più bassa di occupazione regolare e quella più alta di occupazione irregolare (14 per cento a fronte del 4 per cento degli asiatici). 56

58 Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Monza e della Brianza, classificati secondo la condizione lavorativa prevalente. Valori percentuali, anni Condizione lavorativa Disoccupato 7,2 6,3 7,8 13,7 15,4 13,2 16,8 12,5 Studente 8,0 6,7 2,5 5,3 10,2 3,7 6,6 6,0 Casalinga 3,6 10,6 9,4 6,6 12,1 8,8 6,8 7,0 Occ. regolare a tempo determinato 11,2 13,8 7,9 10,3 6,6 9,2 3,9 6,0 Occupato regolare part time 6,8 6,6 6,4 8,0 7,2 10,0 8,7 17,3 Occ. regolare a tempo indeterminato 31,5 27,3 32,9 28,3 28,3 26,5 33,1 31,6 Occupato in cassa integrazione ,6 0,7 1,0 Occupato in mobilità ,8.. 0,4 Occ. in malattia/maternità/infortunio ,3 0,4 0,3 Occupato irregolare stabile 12,9 9,8 12,6 10,7 6,1 7,3 5,8 3,0 Occupato irregolare instabile 7,5 7,2 8,1 6,2 3,7 8,0 4,8 5,4 Lavoratore parasubordinato 2,4 2,3 1,6 0,9 1,5 1,8 1,1 1,4 Autonomo regolare 6,8 5,8 8,0 3,7 4,6 4,1 4,7 3,7 Autonomo irregolare 1,4 0,6 1,4 1,2 0,4 1,5 2,0 0,2 Imprenditore 0,6 0,2 0,5 0,6 0,4 1,0 1,3 0,3 Altra condizione non lavorativa.. 0,7.. 0,8 1,1 1,3 0,1 1,1 Socio lavoratore di cooperativa.. 2,2 0,7 0,9 0,7 0,2 0,8 2,4 Studente lavoratore ,7 1,9 1,8 2,2 0,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 57

59 Tabella Collocazione della condizione lavorativa prevalente nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori percentuali, anno 2013 Regolari Province a tempo Irregolari Disoccupati indeterminato Varese 41,6 6,3 11,6 Como 33,2 9,8 14,0 Sondrio 30,8 3,5 14,5 Milano città 26,7 14,0 19,7 Altri comuni in provincia di Milano 26,5 16,1 13,8 Monza-Brianza 31,6 8,6 12,5 Bergamo 23,5 7,1 11,4 Brescia 34,5 5,9 18,0 Pavia 27,0 6,7 14,8 Cremona 40,8 7,1 10,7 Mantova 32,2 7,8 11,6 Lecco 30,5 2,2 24,0 Lodi 38,2 15,7 7,0 Totale 30,3 9,9 15,1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 58

60 Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti in provincia di Monza e della Brianza classificati secondo la condizione lavorativa prevalente e il genere. Valori percentuali, anno 2013 Condizione lavorativa Uomini Donne Totale Disoccupato 18,2 7,7 12,5 Studente 4,3 7,4 6,0 Studente lavoratore.. 0,4 0,2 Casalinga.. 12,9 7,0 Occupato regolare a tempo indeterminato 37,3 26,8 31,6 Occupato regolare part-time 12,1 21,8 17,3 Occupato regolare a tempo determinato 6,8 5,4 6,0 Occupato in cassa integrazione 2,1.. 1,0 Occupato in mobilità 0,9.. 0,4 Occupato in malattia/maternità/infortunio.. 0,6 0,3 Occupato irregolare stabile 2,0 3,8 3,0 Occupato irregolare instabile 2,7 7,8 5,4 Lavoratore parasubordinato 1,7 1,0 1,4 Autonomo regolare 6,7 1,3 3,7 Autonomo irregolare.. 0,4 0,2 Imprenditore 0,7.. 0,3 Altra condizione non lavorativa 1,5 0,9 1,1 Socio lavoratore di cooperativa 3,2 1,7 2,4 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 59

61 Tabella Lavoratori stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo le principali professioni svolte e il genere. Anno 2013, valori percentuali Condizione lavorativa Uomini Donne Totale Domestici ad ore 1,4 20,4 10,8 Assistenti domiciliari 0,9 20,5 10,7 Addetti alle pulizie 4,0 13,4 8,7 Operai generici nell'industria 12,6 1,7 7,2 Facchino 11,0.. 5,5 Assistenti in campo sociale 4,2 6,4 5,3 Baby sitter.. 9,1 4,5 Magazziniere 8,6.. 4,3 Titolari/esercenti attività commerciali 5,5 0,6 3,0 Commesso 1,5 4,3 2,9 Camionista 5,0.. 2,5 Operai generici nel terziario 5,0.. 2,5 Mediatore culturale.. 5,0 2,5 Cameriere 2,8 1,4 2,1 Addetto alle mense/fast food.. 3,6 1,8 Operai specializzati 3,2.. 1,6 Domestici fissi.. 3,2 1,6 Muratore 2,8.. 1,4 Barista/barman 1,2 1,5 1,3 Manovale edile 2,6.. 1,3 Falegname 2,6.. 1,3 Autista/autotrasportatore 2,6.. 1,3 Cuoco 2,2.. 1,1 Corriere 2,2.. 1,1 Lavapiatti 2,1.. 1,1 Custode/portinaio 2,1.. 1,0 Pizzaiolo 2,0.. 1,0 Altro 12,0 9,0 10,5 Totale 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 60

62 Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo la provenienza e la condizione lavorativa. Anno 2013, valori percentuali Provenienza Disocc. Altra condiz. non profess. Occup. regol. Occup. irregol. Totale Est Europa comunitari, di cui: 8,8 19,6 57,8 13,7 100,0 Romania.. 22,6 62,3 15,1 100,0 Est Eur. non comunitari, di cui: 11,4 9,4 67,7 11,5 100,0 Albania 14,3 17,2 56,5 12,0 100,0 Asia, di cui: 4,5 25,3 66,2 4,0 100,0 Sri Lanka.. 41,9 30,8 27,3 100,0 Cina 40,2 39,1 20, ,0 Nord Africa, di cui: 17,9 8,9 66,0 7,2 100,0 Egitto 22,8 12,8 64, ,0 Marocco 19,2 7,2 65,9 7,7 100,0 Altri Africa 13,5 13,5 64,9 8,2 100,0 America Latina, di cui: 19,0 10,7 61,9 8,4 100,0 Ecuador 42,0 18,2 39, ,0 Perù 8,9.. 91, ,0 Totale 12,5 14,3 64,5 8,5 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 61

63 62

64 Sezione 7: La condizione abitativa e familiare Gli stranieri presenti in provincia di Monza e della Brianza nel 2013 nel 78 per cento dei casi vivono in una sistemazione abitativa privata, sperimentata da soli o con famiglia; più nel dettaglio, quasi uno su tre nel 2013 possiede una casa di proprietà, a fronte del 16 per cento registrato nel L incidenza della coabitazione con altri immigrati passa invece dal 24 al 10 per cento nel corso degli anni, mentre circa il 4 per cento vive in sistemazione precaria nel In quest ultimo anno nel panorama lombardo la provincia di Monza e della Brianza è al di sotto della media per la quota di case in affitto, ma in seconda posizione dietro la provincia di Varese per l incidenza di abitazioni di proprietà. Tra gli ultraquattordicenni lo stato civile maggiormente presente è normalmente quello di coniugato per entrambi i generi. Le donne coniugate raggiungono il 74 per cento nel 2007, per poi scendere al 60 per cento nel 2013; mentre le divorziate, vedove o separate sono circa il 18 per cento nel 2008, scendono al 12 per cento nel 2012 e tornano al 18 per cento nel Nel 2013 nel confronto con le altre province lombarde, l area di Monza e della Brianza mostra un rapporto tra coniugati e celibi quasi doppi rispetto a quello regionale, in seconda posizione nella graduatoria. Anche il rapporto moltiplicato per 100 tra coniugate e nubili è superiore a 250, leggermente al di sopra del dato regionale ma in questo caso si colloca centralmente nella classifica delle province. Il nucleo familiare maggiormente sperimentato dalle donne è quello classico, formato da coniuge o convivente ed eventuali figli, con quote che superano il 65 per cento nel 2007 e si attestano al 53 per cento nel Per gli uomini, invece, il nucleo allargato (con parenti, amici e conoscenti con eventuali figli) è normalmente più frequente, con un picco d incidenza del 62 per cento nel 2006 e un minimo del 34 per cento nel 2013, che è l unico anno a mostra- 63

65 re una quota di nucleo classico più elevata della corrispettiva per il nucleo allargato. D altra parte per via delle molte assistenti domiciliari la famiglia unipersonale è generalmente sperimentata di più tra le donne, con un massimo d incidenza del 18 per cento nel A livello lombardo la provincia di Monza e della Brianza si posiziona nel 2013 in linea con la media per la quota di stranieri che vivono in famiglie unipersonali, al secondo posto per quella di coppie senza figli (dopo Cremona) e al terzo posto (dopo Varese e Lecco) per quella di nuclei classici con figli. Tra le grandi aree di provenienza circa un est-europeo non comunitario su cinque vive da solo. La coppia senza figli è maggiormente sperimentata dai nordafricani, come pure quella con figli, in oltre il 60 per cento dei casi. Tra le nazionalità di particolare interesse poco meno di un rumeno su cinque vive da solo. Circa un marocchino su dieci vive in coppia senza figli, mentre ben sette albanesi su dieci sperimentano ormai la coppia con figli. 64

66 Tabella Stranieri presenti in provincia di Monza e della Brianza classificati secondo il titolo di godimento dell alloggio. Valori percentuali, anni Titolo di godimento dell alloggio Sistemazione privata solo o con famiglia 66,0 72,4 69,0 74,8 77,2 70,7 70,5 77,5 di cui: casa di proprietà 16,1 24,9 24,2 32,3 25,8 25,4 21,6 32,2 Sistemazione privata in coabitazione 24,3 16,5 19,6 10,7 12,0 15,0 11,4 9,7 Sistemazione precaria 5,4 2,3 6,5 5,6 4,8 8,5 8,8 4,2 Centro d accoglienza 1,0 1,3 0,9 0,3 1,3 0,6 0,5 0,5 Sul luogo di lavoro 3,2 7,5 4,1 8,5 4,6 5,4 8,8 8,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 65

67 Tabella Collocazione del titolo di godimento dell alloggio in provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Valori percentuali, anno 2013 Province Casa di proprietà Casa in affitto (solo o con parenti) (solo o con parenti) Varese 32,9 47,2 Como 18,3 55,0 Sondrio 14,7 69,8 Milano città 20,8 46,9 Altri comuni in provincia di Milano 23,9 43,8 Monza-Brianza 32,2 45,3 Bergamo 21,1 61,6 Brescia 11,6 65,3 Pavia 21,4 61,8 Cremona 20,3 57,6 Mantova 22,7 50,8 Lecco 27,7 65,1 Lodi 19,1 51,9 Totale 21,4 53,5 Nota: (a) Escluso il territorio di Monza e della Brianza. Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 66

68 Tabella 7.3a - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo lo stato civile e il genere. Valori percentuali, anni Stato civile M F M F M F M F Celibe/nubile 48,3 29,1 49,0 14,2 41,2 28,2 38,9 25,3 Coniugato/a 49,8 58,2 47,3 73,8 57,2 54,1 60,1 60,0 Altro 1,8 12,7 3,7 11,9 1,6 17,7 1,0 14,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella 7.3b - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo lo stato civile e il genere. Valori percentuali, anni Stato civile M F M F M F M F Celibe/nubile 42,2 26,6 41,4 26,3 37,8 26,5 24,6 22,5 Coniugato/a 52,4 61,2 56,5 58,3 60,3 61,9 72,7 59,9 Altro 5,3 12,2 2,1 15,4 1,9 11,6 2,1 17,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 67

69 Tabella Collocazione dello stato civile (coniugati ogni 100 celibi/nubili) nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Immigrati stranieri ultraquattordicenni, anno 2013 Province Uomini Donne Varese 213,9 328,4 Como 295,6 374,9 Sondrio 170,0 142,3 Milano città 118,7 194,9 Altri comuni in provincia di Milano 179,0 169,9 Monza-Brianza 295,2 265,8 Bergamo 68,2 210,6 Brescia 214,4 430,7 Pavia 134,7 123,6 Cremona 159,9 269,7 Mantova 149,9 245,1 Lecco 169,9 304,2 Lodi 115,7 196,9 Totale 155,6 238,5 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 68

70 Tabella 7.5a - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo la tipologia familiare e il genere. Valori percentuali. Anni Stato civile M F M F M F M F Solo/sola 5,9 13,0 9,8 15,0 13,2 12,9 9,3 17,7 Solo/sola + figli 0,6 3,7 1,1 3,1.. 5,1.. 4,5 Coniuge/convivente 10,2 15,5 8,5 13,2 5,5 12,9 7,0 13,7 Coniuge/convivente + figli 21,6 36,6 28,1 52,0 30,6 44,5 36,0 39,9 Parenti, amici,conoscenti 60,2 29,8 52,1 13,6 50,5 18,1 47,0 20,7 Parenti, amici, conoscenti + figli 1,5 1,2 0,5 3,0 0,2 6,5 0,7 3,5 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 69

71 Tabella 7.5b - Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza classificati secondo la tipologia familiare e il genere. Valori percentuali. Anni Stato civile M F M F M F M F Solo/sola 9,0 11,4 9,9 15,2 7,4 17,4 0,8 17,3 Solo/sola + figli 1,0 4,4 0,6 5,6 0,3 3,1.. 7,9 Coniuge/convivente 6,6 15,1 11,4 8,9 8,2 14,9 8,7 7,8 Coniuge/convivente + figli 33,2 44,9 33,2 45,2 37,2 41,0 56,7 45,2 Parenti, amici,conoscenti 49,4 20,7 43,5 21,8 44,5 20,0 33,3 19,7 Parenti, amici, conoscenti + figli 0,7 3,6 1,6 3,3 2,4 3,5 0,5 2,0 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 70

72 Tabella Collocazione delle principali modalità di tipologia familiare nella provincia di Monza e della Brianza e nelle altre province lombarde. Immigrati stranieri ultraquattordicenni. Valori percentuali, anno 2013 Province Solo Coppia Coppia con figli Varese 10,6 7,8 53,4 Como 13,8 7,5 50,1 Sondrio 13,2 7,9 36,2 Milano città 10,4 8,1 36,3 Altri comuni in provincia di Milano 8,0 6,4 40,1 Monza-Brianza 9,8 8,2 50,4 Bergamo 6,6 5,1 43,7 Brescia 13,0 6,8 45,8 Pavia 11,2 5,7 42,2 Cremona 8,7 11,7 45,9 Mantova 13,4 6,5 41,4 Lecco 6,3 3,2 51,3 Lodi 9,3 2,4 49,1 Totale 10,3 6,7 44,9 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 71

73 Tabella Stranieri ultraquattordicenni presenti nella provincia di Monza e della Brianza, classificati secondo la provenienza e la tipologia familiare. Valori percentuali, anno 2013 Provenienza Solo Parenti, Parenti, Solo Coppia amici, Coppia amici, + figli + figli conoscenti conoscenti + figli Est Europa UE, di cui: 17,8 7,8 9,6 48,0 11,4 5,4 Romania 17,3 10,1.. 53,2 12,5 6,9 Est Europa non UE, di cui: 19,0 1,0 9,4 50,4 20,1.. Albania.... 2,2 72,9 24,9.. Asia, di cui: 3,5 3,8 8,3 45,7 38,7.. Sri Lanka.. 21,3.. 63,1 15,5.. Cina ,0.. Nord Africa, di cui: 3,9.. 10,0 61,2 25,0.. Egitto 7,9.. 10,4 38,0 43,7.. Marocco 3,0.. 11,5 66,5 18,9.. Altri Africa.. 9,0.. 46,9 44,2.. America Latina, di cui: 8,7 9,2 6,2 47,2 25,4 3,3 Ecuador 12,2 5,3 5,3 52,2 18,2 6,8 Perù 4,9 9,0.. 47,9 38,2.. Totale 9,8 4,3 8,2 50,4 25,9 1,3 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 72

74 Scheda di approfondimento: Aspetti dell integrazione In questa sezione si vuole fornire un quadro relativo agli aspetti dell integrazione degli stranieri presenti in provincia di Monza e della Brianza, misurata utilizzando due indici che riflettono il livello di integrazione economicolavorativo (costruito sulla base della regolarità e della stabilità lavorativa, del livello di reddito e della corrispondenza tra professione svolta e formazione acquisita) e socio-territoriale (determinata in funzione del tipo di abitazione, dello status giuridico-amministrativo e della stabilità a livello residenziale). La media aritmetica dei due indici calcolata sul totale dei casi validi per entrambi gli indicatori fornisce una misura dell integrazione totale. Tali indici variano tra -1 e 1: valori prossimi a 1 identificano il livello di integrazione più alto, mentre vicini a -1 si trovano i valori più bassi di integrazione. Da questo punto di vista la provincia di Monza e della Brianza si posiziona sotto la media anche se abbastanza centralmente per il livello di integrazione totale nel 2013, e per entrambe le due dimensioni di interesse. La specifica di genere evidenzia una maggiore integrazione totale per gli uomini, che deriva principalmente dalla dimensione economico-lavorativa (0,21 a fronte del -0,05 delle donne), mentre per quella socio-territoriale i due generi mostrano valori dell indice molto simili. A livello di grandi aree di provenienza il Nord Africa mostra il valore dell indice totale più elevato, mentre l Africa del Centro-sud quello più basso (e negativo insieme all Asia). Tra le due dimensioni quella socio-territoriale vede gli est-europei al primo posto, seguiti dal Nord Africa, entrambi con un valore dell indice positivo. D altra parte i nordafricani sono al primo posto per la dimensione economicolavorativa. L anzianità della presenza evidenzia un chiaro trend: gli stranieri appena arrivati sul territorio italiano sono caratterizzati dai valori degli indici più bassi (e negativi), mentre questi aumentano con l aumentare dell anzianità, e diventano positivi per gli stranieri giunti da più di dieci anni (indice di integra- 73

75 zione totale e dimensione socio-territoriale) e per gli stranieri con un anzianità superiore a cinque anni (dimensione economico-lavorativa). A livello di titolo di studio si osserva un andamento opposto per l indice socio-territoriale e per quello economico-lavorativo. Il primo mostra valori più elevati per i diplomati alla scuola superiore e i laureati, mentre il secondo è superiore a 0,4 per i senza titolo e scende sotto -0,1 per i laureati. Infine l appartenenza religiosa non mostra una spiccata variabilità per l integrazione totale e la dimensione socio-territoriale. D altronde la dimensione economico-lavorativa mostra il massimo pari a 0,2 per i musulmani e il minimo pari a -0,1 per gli atei-agnostici. 74

76 Tabella I.1 - Collocazione dell indice di integrazione totale, economico-lavorativo e socio-territoriale nella provincia di Monza e della Brianza rispetto alle altre province lombarde. Stranieri ultraquattordicenni, anno 2013, valori medi Provincia Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Varese 0,095 0,047 0,127 Como 0,036-0,005 0,041 Sondrio 0,075 0,083 0,147 Milano città 0,025-0,024 0,044 Milano provincia 0,022 0,024-0,004 Monza e Brianza 0,037 0,019 0,072 Bergamo 0,112 0,059 0,108 Brescia 0,079 0,043 0,087 Pavia 0,088 0,041 0,138 Cremona 0,099 0,090 0,147 Mantova 0,040 0,003 0,090 Lecco 0,173 0,080 0,201 Lodi 0,098 0,045 0,145 Totale 0,059 0,027 0,074 Nota: L indice medio totale è calcolato solo sull insieme dei casi validi sia rispetto all indice socio-territoriale sia rispetto a quello economico-lavorativo. Tale indice medio totale non è dunque la semplice media aritmetica dei due indici aggregati (e non ne è necessariamente interno, come valore), bensì è la media aritmetica calcolata solamente entro le unità statistiche per le quali è stato possibile calcolare sia l indice socio-territoriale sia l indice economico-lavorativo (al netto, quindi, dei casi mancanti rispetto anche ad uno solo dei due indici parziali). Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella I.2 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza: indice di integrazione classificato rispetto al genere. Valori medi, anno 2013 Genere Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Uomini 0,112 0,017 0,207 Donne -0,032 0,021-0,049 Totale 0,037 0,019 0,072 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 75

77 Tabella I.3 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza: indice di integrazione classificato rispetto alla macroarea di provenienza. Valori medi, anno 2013 Macroarea di cittadinanza Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Est Europa 0,024 0,069-0,013 Asia -0,007-0,025 0,045 Nord Africa 0,127 0,046 0,214 Altri Africa -0,039-0,088 0,105 America Latina 0,039-0,024 0,127 Totale 0,037 0,019 0,072 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Tabella I.4 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza: indice di integrazione classificato rispetto all anzianità migratoria. Valori medi, anno 2013 Anzianità migratoria in Italia (in anni) Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Da meno di 2-0,212-0,181-0,183 Da 2 a 4-0,153-0,156-0,084 Da 5 a10 anni -0,027-0,067 0,057 Oltre 10 0,119 0,123 0,117 Totale 0,037 0,019 0,072 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 76

78 Tabella I.5 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza: indice di integrazione classificato rispetto al titolo di studio raggiunto. Valori medi, anno 2013 Titolo di studio raggiunto (eventualmente al Paese d origine) Totale Nessuna 0,170-0,098 0,437 Scuola dell obbligo 0,092-0,022 0,227 Secondaria superiore 0,017 0,036 0,010 Laurea e simili -0,045 0,070-0,125 Totale 0,037 0,019 0,072 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. Socioterritoriale Economicolavorativa Tabella I.6 - Stranieri ultraquattordicenni nella provincia di Monza e della Brianza: indice di integrazione classificato rispetto all appartenenza religiosa. Valori medi, anno 2013 Appartenenza religiosa Totale Socioterritoriallavorativa Economico- Cattolica 0,003-0,030 0,073 Altra cristiana 0,013 0,079-0,018 Musulmana 0,085 0,017 0,160 Altra -0,040-0,062 0,036 Nessuna 0,002 0,041-0,069 Totale 0,037 0,019 0,072 Nota: Si veda la nota alla tabella I.1 Fonte: n/elaborazioni su dati Osservatorio Regionale per l integrazione e la multietnicità. 77

79 78

80 Allegato metodologico. Definizione dei criteri di rappresentatività del campione Con riferimento alla provincia di Monza e della Brianza, l universo dei cittadini stranieri presenti al 1 luglio 2013 si configura come un elenco di H unità statistiche ognuna delle quali presente inevitabilmente un insieme di contatti con alcuni centri o ambienti di aggregazione localizzati sul territorio (istituzioni, luoghi di svago, assistenza, incontro, ecc.). Ne segue che, una volta identificato un conveniente ampio insieme di centri, l universo di riferimento si presta ad essere formalizzato: - sia mediante una semplice lista nominativa (tipo A) Sequenza Nomi W(i) 1 A 2 B 3 C i w(i) H-1 Y H Z - sia (più in generale) mediante una tavola a doppia entrata che tenga conto anche del profilo di ciascun individuo rispetto all afferenza ai diversi centri (lista di tipo B) 79

81 Sequenza Elenco dei centri eventualmente frequentati Nomi Centro Centro Centro Centro Centro W(i) k-1 k 1 a b c i w(i) H-1 y H z Tot. H(1) Tot. H(2) 80 Tot. H(3) Tot. H(k-1) Tot. H(k) in cui in ogni colonna il valore è 1 se il soggetto frequenta quel centro, è 0 in caso contrario, e ne segue che il totale di una data colonna identifica il numero di soggetti (tra gli H che formano l universo) che frequentano quel centro. In pratica, dovendo campionare N soggetti (tra gli H che formano l universo) con criteri di rappresentatività statistica si può procedere in due modi: 1. Qualora si disponga di una lista di tipo A (o, in modo equivalente, dei dati contenuti nelle prime due colonne della lista di tipo B) si potranno, ad esempio, scegliere casualmente N righe-nominativi della lista, così da disporre di un campione casuale semplice per il quale sono ben note le proprietà degli stimatori più ricorrenti; 2. Qualora, invece, l unica informazione disponibile sia rappresentata dall elenco dei centri che figurano nella seconda riga della lista di tipo B si potrà innanzitutto procedere casualmente alla scelta di N colonne-centri e in corrispondenza di ognuna di esse alla successiva scelta (altrettanto casuale) di un soggetto tra gli H(j) che la frequentano (j = 1, 2,, k). Questa seconda procedura potrebbe condurre ad un campione con le stesse caratteristiche di rappresentatività di quello ottenuto con la prima procedura solo se le modalità di scelta adottate fossero tali da garantire a tutte le unità statistiche che formano l universo la stessa identica probabilità di entrare a far parte del campione, ma in realtà ciò non accade. È infatti immediato rendersi conto come nel secondo caso la probabilità di inclusione sia tanto più alta quanto

82 più un soggetto risulta reperibile presso numerosi centri e, in subordine, quanto più bassa è l affluenza di altri soggetti in corrispondenza dei centri presso cui egli è reperibile. Tuttavia sussiste la possibilità di determinare (a posteriori) le singole probabilità di inclusione per ognuno degli N soggetti campionati e, conseguentemente, di predisporre un insieme di coefficienti di ponderazione c(r), tali da garantire che il campione (ponderato) derivante dall impiego della seconda procedura possegga, relativamente alla distribuzione dei profili di afferenza ai centri delle N unità campionate, gli stessi requisiti di rappresentatività di un ipotetico campione casuale semplice acquisito con la prima procedura. 81

83 82

84 Appendice statistica 1. Il questionario 83

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