PIANO D AZIONE STRATEGICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO D AZIONE STRATEGICO"

Transcript

1 COMUNE DI FIRENZE Assessorato all Ambiente PIANO D AZIONE STRATEGICO della città di Firenze In applicazione della Direttiva 2002/49/CE e del D.Lgs. 194/2005 Elaborato 1 - Relazione Tecnica metodologica Comune di Firenze Direzione Ambiente Servizio Tutela Ambiente P.O. Protezione Ambiente Via B. Fortini, Firenze Responsabile del Procedimento: Dott. Geol. Pietro Rubellini Responsabile P.O. Protezione Ambiente: Dott. Arnaldo Melloni Collaboratori: Gessica Pecchioni Rodrigo Diodati Direzione Risorse Tecnologiche Servizio Sistema Informativo Territoriale VIE EN.RO.SE. Ingegneria S.r.l. Via Stradivari, Firenze acustica@vienrose.it Direttore Tecnico: Dott. Ing. Sergio Luzzi Project Manager: Dott.ssa Raffaella Bellomini Responsabile modellistica: Dott. Ing. Francesco Borchi Collaboratori: Dott. Ing. Luca Barbieri Dott. Ing. Andrea Guido Falchi Dott. Arch. Rossella Natale Dott. Ing. Sara Recenti Collaboratori: Dott.ssa Marisa Sabbia Dott. Gabriele Andreozzi Rev.05-22_12_09 Piano d Azione Strategico Comune di Firenze Pag. 1

2 Progettazione interventi di risanamento acustico INDICE PREMESSA A CURA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE 3 INTRODUZIONE 7 RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI 8 METODOLOGIA DI STUDIO 9 PARTE 1 13 BASE DATI DEL PIANO D AZIONE 13 PARTE 2 32 MODELLO ACUSTICO 32 PARTE 3 43 PROCEDURA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE E DELLE SORGENTI CRITICHE43 PARTE 4 55 PROCEDURA PER L INDIVIDUAZIONE DELLE AREE QUIETE 55 PARTE 5 62 MANUALE DELLE SOLUZIONI ACUSTICAMENTE CONFORMI 62 PARTE 6 66 AMBITI DI INTERVENTO STRATEGICO E ANALISI DELLE AZIONI POSSIBILI PER LE AREE DA RISANARE 66 PARTE 7 79 PAESAGGI SONORI NELLE AREE QUIETE 79 PARTE PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE AI CITTADINI 103 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 104 Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 2

3 Progettazione interventi di risanamento acustico PREMESSA A CURA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE Le Misure Antirumore del Comune di Firenze Il Comune di Firenze giunge alla definizione e all avvio dell iter approvativo del Piano d Azione forte di alcuni anni di intensa attività in materia di lotta all inquinamento acustico. A partire dall approvazione del Piano di Classificazione Acustica e, soprattutto, del Regolamento delle Attività Rumorose, sono state tracciate le linee operative di intervento in materia, improntando le scelte ad una forte attenzione alla prevenzione e al rafforzamento del controllo. Di seguito si riportano i passaggi essenziali con gli atti approvativi dei documenti successivi al Piano di Classificazione e al Regolamento: 1) Piano di Risanamento Acustico Delibera n. 111 dell 11/10/2004 Approvazione di un primo stralcio di interventi di risanamento acustico (n. 5 Plessi Scolastici); 2) Relazione biennale sullo stato acustico della città Delibera n. 32 dell 11/06/2007; 3) Studio e sperimentazione insonorizzazione mense scolastiche Determina Dirigenziale n del 13/11/2007 approvazione di uno studio generale per interventi di insonorizzazione nelle mense scolastiche e n. 2 interventi di sperimentazione; 4) Mappa Acustica Strategica Delibera n. 204 del 22/04/2008 approvazione della mappa in ottemperanza al D.Lgs. 194/2005; 5) Protocollo d intesa triennale con ARPAT Delibera n. 307 del 20/05/2008. Approvazione di un protocollo d intesa triennale con ARPAT per coordinare le attività di controllo e pianificazione; 6) Progetto People sperimentazione (attualmente in corso) di trasmissione on line delle richieste di deroga ai limiti di legge in materia di rumore. 7) Piano di Risanamento Acustico Determinazione n del 24/09/2009 con gli indici di priorità e criticità. Il Piano è stato trasmesso alla Regione Toscana e ARPAT. Relativamente alle misure antirumore già in atto e di diretta discendenza dal Regolamento, occorre evidenziare che lo strumento principe è la Valutazione Previsionale d Impatto Acustico resa obbligatoria per l inizio o la modifica di tutte le attività economiche. A partire dal 2006, sono state presentate circa 600 Valutazioni l anno principalmente legate a pubblici esercizi, strutture ricettive e attività di somministrazione e prevalentemente concentrate nel quartiere 1. Ciò significa che un numero importante di Piano d Azione Strategico Comune di Firenze Pag. 3

4 attività si è posto concretamente il problema dell impatto acustico soprattutto in termini di corretta installazione di macchinari ed impianti tecnologici individuando, prima dell insorgere di possibili problematiche, i correttivi da adottare. Inoltre, ogni anno mediamente altre 250 attività economiche dichiarano di non possedere apparecchiature rumorose (escludendosi pertanto dalla procedura di Valutazione d Impatto). Tra le attività di prevenzione, si inserisce anche la partecipazione della Direzione Ambiente alla Commissione Suolo Pubblico del Comune di Firenze dove, nell ambito del procedimento per il rilascio delle concessioni, vengono inserite le prescrizioni per il contenimento dell inquinamento acustico, sia per attività permanenti (dehors), che per attività temporanee (manifestazioni, concerti ecc.). Per quanto riguarda le attività temporanee vengono rilasciate ogni anno circa 60 autorizzazioni in deroga ai limiti di legge in materia di rumore per cantieri e circa 100 per manifestazioni. Si tratta di documenti essenziali alla civile convivenza in quanto strutturati per consentire alle attività di svolgere funzioni essenziali in un quadro di regole e prescrizioni che evitino conflitti con il diritto al riposo degli abitanti. Venendo alle attività di controllo, il Regolamento prevede una netta divisione di compiti tra Corpo di Polizia Municipale e A.R.P.A.T. basata sulle tipologie di attività economiche da verificare con misurazioni fonometriche. A seguito di esposti che pervengono alla Direzione Ambiente, vengono attivati i controlli che portano, mediamente, a circa 80 interventi di risanamento che sono, anche in questo caso principalmente ubicati nel Quartiere 1. I superamenti dei limiti di legge sono prevalentemente causati (in quest ordine) da impianti tecnologici (condizionatori e pompe di calore prevalentemente), musica e macchinari di attività produttive (artigiani in maggioranza). Progetti in preparazione e loro finanziamento Il Comune di Firenze sta vivendo una stagione di grandi trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali. Molte di esse, pur avendo come obiettivo principale il miglioramento della qualità urbana e soprattutto della mobilità, portano con sé benefici sostanziali in termini di miglioramento degli standard ambientali, ivi incluso il clima acustico cittadino. In primo luogo va citata quello che viene comunemente definita la cura del ferro. Si tratta di un notevole sforzo di miglioramento dell offerta di trasporto pubblico attraverso tre linee tramviarie (la prima è oramai prossima all inaugurazione) finanziate e l utilizzo dei binari ferroviari, che verranno lasciati liberi dal passaggio dell alta velocità con il sottoattraversamento, come metropolitana di superficie. Il previsto aumento dei Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 4

5 passeggeri del trasporto pubblico e la conseguente diminuzione della mobilità privata porteranno ad un significativo abbattimento dei livelli di rumore, come già evidenziato dai primi risultati modellistici prodotti. Per quanto concerne la rete ferroviaria, è in corso la realizzazione degli interventi previsti per ottemperare al D.M. 29/11/2000. Si tratta di importanti interventi di mitigazione acustica consistenti nell apposizione di barriere antirumore lungo quasi tutto l attraversamento fiorentino che, una volta completato, garantirà il rispetto dei limiti in materia. Ad oggi, oltre la metà delle barriere previste sono state costruite e sono in corso di approvazione da parte del Comune i progetti definitivi delle tratte rimanenti. I finanziamenti (già stanziati) sono interamente a carico di R.F.I. s.p.a.. Anche per ciò che concerne l aeroporto e il suo intorno sono in corso attività significative. A.R.P.A.T. ha effettuato nel 2008 il monitoraggio dell impatto acustico dell aeroporto Amerigo Vespucci, evidenziando un superamento dei limiti di LVA nelle zone abitate immediatamente esterne all intorno aeroportuale. Nel corso del 2009 A.D.F. (la società di gestione dell aeroporto) ha effettuato un monitoraggio permanente di cui A.R.P.A.T. sta svolgendo la verifica. Sulla base di questi risultati A.D.F. avvierà le necessarie (e obbligatorie per legge) attività di risanamento. Tra le attività evidenziate nella base dati del Piano d Azione vi sono anche quelle legate alla mobilità ciclistica. Infatti, con politiche d incentivazione all utilizzo della bicicletta insieme ad interventi strutturali (incremento della rete delle piste ciclabili) è possibile ottenere significativi miglioramenti nel clima acustico cittadino. Strettamente collegato al Piano d Azione è il Piano di Risanamento del Comune di Firenze, recentemente approvato e che viene qui recepito. Il Piano è stato trasmesso in Regione e con il suo elenco di priorità (risanamento della sorgente traffico stradale e di edifici pubblici) precisamente calcolato concorrerà alla richiesta di finanziamenti regionali stanziati per l anno Per quanto concerne il risanamento della sorgente traffico, è stata avviata in questi mesi una collaborazione con A.R.P.A.T. volta a: 1. valutare puntualmente l efficacia di alcuni asfalti fonoassorbenti sperimentati in città; 2. effettuare una di tutte le esperienze fatte in materia di asfalti fonoassorbenti per poi scegliere quali proporre in città. L obiettivo è quello di condividere l esperienza con l ufficio Mobilità del Comune che si occupa di manutenzione strade per inserire nei capitolati e nei piani pluriennali di manutenzione la miglior tecnologia possibile in materia di contenimento del rumore. Quindi, in questo caso, verranno opportunamente sfruttate ed eventualmente integrate, Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 5

6 le risorse che annualmente sono stanziate nel bilancio comunale per la manutenzione stradale. Per quanto concerne il risanamento degli edifici scolastici, sono stati già effettuati incontri con la Direzione Servizi Tecnici che si occupa della manutenzione di tali strutture, con l obiettivo di valutare le migliori soluzioni possibili per quelle scuole inserite nell elenco delle priorità del piano di risanamento. Proprio l integrazione tra Piano d Azione e Piano di Risanamento è il tema di un importante progetto europeo LIFE denominato HUSH. Tale progetto che vede capofila il Comune di Firenze è stato recentemente approvato e durerà tre anni. Nel quadro delle attività previste dal progetto, oltre ad un attività ricognitoria a livello normativo delle principali esperienze in materia, vi sono due importanti interventi in altrettante zone strategiche della città. Si tratta di vere e proprie esperienze di risanamento (naturalmente già finanziate) volte proprio a valutare l interazione tra Piano d Azione e Piano di Risanamento. Le consultazioni pubbliche Il Piano d Azione nasce come strumento partecipato. La prima stesura del Piano è stata presentata il 19/3/2008 in un convegno europeo che si è tenuto a Firenze nell ambito di una sessione del Working Group Noise di Eurocities. Si è trattato di un importante momento di confronto tra varie esperienze e che ha dato l impulso necessario allo sviluppo finale della proposta di Piano. Inoltre, il Piano è stato oggetto di conferenza di servizi a cui hanno partecipato, oltre alle Direzioni comunali coinvolte (Urbanistica, Servizi Tecnici e Mobilità), A.S.L., A.R.P.A.T., Regione Toscana, Provincia di Firenze, A.T.A.F., R.F.I. e i gestori di linee di traposto pubblico extraurbano. Ai sensi dell art. 8 del d.lgs. 194/05, il Piano verrà fatto oggetto di una prima approvazione formale e poi pubblicato per le osservazioni, pareri e memorie. In collaborazione con l ufficio comunicazione del Comune ed i Quartieri verranno decise le forme più opportune di pubblicizzazione degli atti. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 6

7 INTRODUZIONE Con Determinazione n del 24 luglio 2008, il Comune di Firenze (Direzione Ambiente, Servizio Tutela Ambiente, P.O. Protezione Ambiente) ha conferito alla società VIE EN.RO.SE. Ingegneria S.r.l. l incarico per la Predisposizione di elementi conoscitivi, coordinamento scientifico e collaborazione alla redazione del Piano d azione Strategico del Comune di Firenze. L incarico suddetto è stato svolto per la società VIE EN.RO.SE. Ingegneria S.r.l. da: - Dott. Ing. Sergio Luzzi, tecnico competente in acustica ambientale n. 67 della Regione Toscana, esperto qualificato di livello 3 CICPND in Acustica Suono e Vibrazioni n. 160/ASV, Direttore Tecnico; - Dott.ssa Raffaella Bellomini, tecnico competente in acustica ambientale n. 103 della Provincia di Firenze, Project Manager; - Dott. Ing. Francesco Borchi, tecnico competente in acustica ambientale n. 38 della Provincia di Firenze, Responsabile modellistica, con la collaborazione del Dott. Ing. Luca Barbieri, del Dott. Ing. Andrea Guido Falchi, della Dott. Arch. Rossella Natale e della Dott. Ing. Sara Recenti. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 7

8 RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI Legge 26 ottobre 1995, n.447 Legge Quadro sull inquinamento acustico D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento da rumore D.P.R. 18 novembre 1998 n.459 "Norme in materia di inquinamento acustico da traffico ferroviario" D.M. 29 novembre 2000 "Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore" D.P.R. 30 marzo 2004, n 142 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell'articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447" Norma UNI 9884 "Caratterizzazione acustica del territorio mediante la descrizione del rumore ambientale" Norma ISO : 1996 "Acoustics - Attenuation of sound during propagation outdoors" D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale. A partire da quanto previsto dalle predisposizioni normative sopra riportate, si è proceduto all'espletamento degli incarichi ricevuti, secondo il programma descritto di seguito. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 8

9 METODOLOGIA DI STUDIO Secondo quanto previsto dal capitolato tecnico di gara, l incarico, a partire: - Per quanto riguarda l impostazione metodologica, dal documento prodotto da ARPA Toscana Bozza di capitolato per la definizione di un Piano d azione relativo al risanamento acustico del rumore prodotto dalla viabilità comunale del Comune di Firenze ; - Per quanto riguarda la base tecnica dei dati, dalla mappatura strategica prodotta da ARPA Toscana, doveva includere le seguenti attività: 1. Una analisi della situazione esistente con l individuazione delle aree critiche attribuite alla viabilità comunale e alle aree critiche da tutelare; 2. Una rassegna critica dei provvedimenti di mitigazione di valenza generale (applicabili a tutte le strade e a tutte le aree critiche in linea di principio); 3. Una rassegna critica dei provvedimenti di mitigazione acustica di valenza locale; 4. Coordinamento con i contenuti del Piano di Risanamento. Al fine di redigere il Piano di Azione, è necessario costruire un importante base dati contenente una grande quantità di informazioni sia acustiche che non acustiche. Rispetto a quanto originariamente previsto si è reso necessario, al fine di poter eseguire le attività proprie dell incarico, procedere ad un ampio riadattamento dei dati di base forniti, costituiti sostanzialmente dai risultati degli studi e delle ricerche condotti da ARPAT [1; 2], propedeuticamente alla redazione della mappatura acustica strategica del Comune di Firenze, e finalizzati soprattutto all analisi dei flussi di traffico e alla caratterizzazione dei livelli di emissione del traffico stradale nel Comune di Firenze. L ottica del presente lavoro è stata quella di non disperdere le informazioni elaborate nel corso delle precedenti attività, bensì quella di raccoglierli ed integrarli nell ottica di costruzione di una base dati integrata. Il database geografico/alfanumerico fornito da ARPAT è stato di conseguenza integrato al fine di poter costituire una base-dati ottimale anche per la redazione del Piano di Azione. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 9

10 Nella PARTE 1 del presente documento vengono descritte le attività di integrazione dati realizzate con il sostanziale contributo dell Amministrazione Comunale (Direzione Ambiente e Servizio Sistema Informativo Territoriale). Il primo obiettivo dell attività è quello di determinare i livelli di pressione sonora in facciata agli edifici tali da poter essere confrontati con i limiti attualmente vigenti nel territorio comunale così da determinare le criticità presenti sul territorio comunale e di procedere con la definizione di aree critiche e sorgenti critiche. Per l assegnazione dei livelli in facciata viene predisposto apposito modello di simulazione acustica (PARTE 2), in grado di accogliere gli shapefile predisposti nel database e, attraverso una procedura standardizzata, configurare in pochi passaggi il modello acustico per l effettuazione delle simulazioni. Allo stesso tempo il risultato del calcolo viene esportato in ambiente GIS per i successivi step di analisi e definizione delle criticità. In questo sistema, le modifiche per l inserimento di eventuali interventi di bonifica, vengono effettuate sulla base-dati iniziale, mentre il software di simulazione è un solo elemento di passaggio, nel quale l operatore interviene minimamente e secondo la procedura codificata, non introducendo ulteriori elementi. La fase successiva è quella di definizione delle aree critiche (PARTE 3) che, partendo da livelli e limiti in corrispondenza dei ricettori determina l area critica intorno ad esso, insieme al tratto di sorgente responsabile del superamento. Per quanto riguarda le sorgenti inserite nel modello, recependo le indicazioni di ARPAT emerse durante la presentazione della prima stesura del Piano, effettuata in data 10 dicembre 2008, si è deciso di sovrapporre alle sorgenti stradali già individuate anche il grafo dei transiti di ATAF, in modo da poter determinare il contributo complessivo e, nell ottica di progettare il risanamento, individuare le singole responsabilità. Nella parte 3 vengono altresì descritte le procedure seguite: - Per l accorpamento delle aree critiche. - Per il calcolo degli indici di criticità. I risultati vengono integralmente riportati nell elaborato 2, e sono presentati in tabelle contenenti rispettivamente gli indici di criticità calcolati: con riferimento ai ricettori interessati nell area (esclusi quelli sensibili), ai soli ricettori sensibili, e infine come criticità globale dell area. - Per l identificazione delle sorgenti critiche (tratti di sorgente responsabili dei superamenti dei limiti di immissione). Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 10

11 - Per il calcolo dell indice di priorità relativo ad interventi di riasfaltatura con asfalto silente delle sorgenti critiche. Parimenti all individuazione delle aree critiche, altro scopo dell attività è quello di definire una procedura per l individuazione delle aree quiete (PARTE 4) a partire dalle indicazioni e le linee guida della Comunità Europea, con particolare riferimento alle indicazioni dell Amministrazione Comunale di Firenze e all esperienza di altri agglomerati. Nella PARTE 5 di questo lavoro descrivono i criteri seguiti per la redazione del manuale delle soluzioni di risanamento acusticamente conformi, (integralmente contenuto nell elaborato 4) contenente una rassegna critica dei provvedimenti di mitigazione di valenza generale, Nella PARTE 6 si presenta a livello metodologico la procedura adottata per la definizione degli ambiti di intervento ritenuti strategici dall Amministrazione comunale e per l analisi delle soluzioni possibili per le aree da risanare, i cui risultati sono integralmente riportati nell elaborato 5. Nella PARTE 7 si presenta la metodologia seguita per l analisi qualitativa dei paesaggi sonori nelle aree quiete. Nell elaborato 7 sono riportati i risultati dell applicazione della metodologia ad alcuni scenari campione, rappresentativi delle diverse tipologie di area quieta considerate. Nella PARTE 8 si presenta il piano di comunicazione e diffusione dei risultati del lavoro presso il pubblico, contenente una sintesi non tecnica del lavoro, gli strumenti già adottati e quelli programmati per la maggior informazione dei cittadini. Il complesso dell attività svolta viene schematizzata in Figura I.1 Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 11

12 INPUT: DATABASE ARPAT INPUT: RICETTORI SENSIBILI INPUT: GRAFO ATAF INPUT: PIAZZE MODELLO ACUSTICO INPUT: RESEDI SCUOLE INPUT: GIARDINI INPUT: PARCHI LIVELLI DI PRESSIONE SONORA SUI PUNTI DI FACCIATA INPUT: FASCE DI PERTINENZA ACUSTICA DELLE INFRASTRUTTURE PROCEDURA PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CRITICHE PROCEDURA PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AREE QUIETE AREE CRITICHE AREE QUIETE DEFINIZIONE INDICI DI CRITICITA' ANALISI MODELLISTICA QUANTITATIIVA AREA QUIETA DA CONSERVARE SI LIVELLO Leq,D LIVELLO DI QUALITA' NO PROGETTAZIONE AZIONI MANUALE PROVVEDIMENTI DI MITIGAZIONE DI CARATTERE GENERALE AREA QUIETA DA RISANARE ANALISI QUALITATIVA PROGETTAZIONE AZIONI INTERVENTI ASSOCIATI AD OGNI AREA CRITICA INTERVENTI ASSOCIATI AD OGNI AREA QUIETA Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 12

13 PARTE 1 BASE DATI DEL PIANO D AZIONE La base dati fornita da ARPAT, come riportato nel report di accompagnamento dati fornito al Comune [2], è costituita dalle seguenti informazioni: - tematismo FI_Archi_put_flussi - tematismo FI_Edif_risultati - tematismo FI_Edificato - tematismo FI_ATAF - tematismo FI_punti_quota - tematismo FI_curve_801 - tematismo FI_scarpate_601 - tematismo FI_scarpate_602 - tematismo FI_ponti_viadotti Inoltre, ARPAT, ha fornito in formato dxf i punti quotati del modello del terreno utilizzato nel proprio modello di simulazione. Le integrazioni alla banca dati costituita da ARPAT che si sono rese necessarie per lo sviluppo del Piano d Azione sono state le seguenti: - aggiunta di nuovi attributi ai tematismi forniti da ARPAT; - realizzazione di nuovi tematismi relativi agli edifici ricettori corrispondenti ai ricettori sensibili, ovvero scuole, ospedali, case di cura; - realizzazione di nuovi tematismi necessari per l assegnazione dei limiti acustici relativi alle infrastrutture di trasporto; - aggiunta di un nuovo tematismo contenente le linee di ATAF; - aggiunta di nuovi tematismi relativi alle aree quiete. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 13

14 1.1 Aggiunta di nuovi attributi ai tematismi forniti da ARPAT L aggiunta di nuovi attributi ai tematismi forniti da ARPAT ha riguardato in particolare il tema FI_archi_put_flussi. Parte dei nuovi attributi sono funzionali alla realizzazione del calcolo ed all importazione automatica dei dati in CadnaA, ovvero vengono definiti i flussi veicolari totali nei tre periodi di riferimento e la percentuale di veicoli pesanti e vengono inserite le velocità medie orarie da considerare per i mezzi leggeri e quelli pesanti. Il parametro di velocità viene impostato indistintamente pari a 50 km/h visto che il dato dei flussi medi orari fornito da ARPAT è normalizzato convenzionalmente in riferimento a tale velocità [4]. Inoltre, visto che la singola strada può essere costituita da più archi, viene costruito un indicatore numerico univoco degli archi. Infine, vengono creati nuovi campi, che definiscono, in base al flusso orario assegnato al singolo arco, qual è il numero di veicoli/anno e se l infrastruttura può ritenersi Principale (le infrastrutture stradali si possono definire Principali se hanno un transito annuo superiore a di veicoli) o Secondaria secondo le definizioni della direttiva. Di seguito vengono schematizzati gli attributi aggiunti al tema FI_archi_put_flussi. Campo Tipologia Contenuto Origine del dato del dato Flux_day Number Numero medio di veicoli/ora nel periodo Elaborazione dato ARPAT Flux_eve Number Numero medio di veicoli/ora nel periodo Elaborazione dato ARPAT Flux_nig Number Numero medio di veicoli/ora nel periodo Elaborazione dato ARPAT Perc_p_day Number Percentuale di veicoli pesanti nel periodo Elaborazione dato ARPAT Perc_p_eve Number Percentuale di veicoli pesanti nel periodo Elaborazione dato ARPAT Perc_p_nig Number Percentuale di veicoli pesanti nel periodo Elaborazione dato ARPAT V_l Number Velocità media dei mezzi leggeri ARPAT [4] V_p Number Velocità media dei mezzi pesanti ARPAT [4] Id Number Codice numerico identificativo dell arco responsabile del superamento (NUOVO CAMPO) Veicoli/anno Number Numero di veicoli transitati in un anno Codice numerico identificativo dell arco (NUOVO CAMPO) Procedura Aree critiche Procedura Aree critiche Tipo Strada String Classificazione della strada in Procedura Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 14

15 Principale o Secondaria (NUOVO CAMPO) Aree critiche Tabella 1.1 Attributi aggiunti al tema FI_archi_put_flussi. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 15

16 1.2 Costruzione dei tematismi Ricettori sensibili Per la definizione dei ricettori sensibili sono state raccolte e analizzate le informazioni disponibili presso l Amministrazione Comunale, integrate con ricerche dirette effettuate dai progettisti. Le informazioni inizialmente disponibili erano relative a tematismi di tipo puntuale che identificavano i seguenti elementi: - asili nido; - scuole inferiori; - scuole superiori; - università; - strutture sociosanitarie. Inoltre, era disponibile anche un tematismo poligonale identificante le aree di pertinenza dei complessi ospedalieri. Le informazioni iniziali sono risultate non sufficienti e comunque difficilmente utilizzabili ai fini della presente attività poiché non riferite direttamente all edificio rispetto al quale è previsto che siano valutati i livelli in facciata. Allo stesso tempo, fra le varie informazioni associate alla struttura, non risultava disponibile il numero di persone afferenti, informazione indispensabile per la definizione delle priorità di intervento. E stato quindi necessario definire nuovi tematismi di tipo poligonale, ove fossero rappresentati gli edifici sensibili. Tale operazione è stata realizzata a partire dal tematismo edificato fornito da ARPAT, identificando tutti gli edifici che includessero un punto dei tematismi dei ricettori sensibili forniti dall Amministrazione Comunale. In questo modo sono stati identificati circa il 90 % dei ricettori sensibili. Per quanto riguarda gli edifici restanti, non sono risultati identificabili automaticamente per due motivazioni principali: - il punto ricettore non risultava collocato in prossimità dell edificio; - l edificio non era presente nel tematismo FI_Edificato. Per verificare e risolvere queste problematiche si è proceduto con una verifica sul campo effettuata tramite l Amministrazione Comunale. In seguito a questa attività, modificando la posizione del punto, è stato possibile sanare il 100% delle situazioni riguardanti il primo Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 16

17 caso; per le situazioni comprese nella seconda casistica, si è proceduto direttamente inserendo un nuovo poligono ricavato dalla più recente CTR. Sia i nuovi tematismi poligonali che quelli originali sono stati dotati di un campo comune, attraverso il quale poter stabilire un join per passare le informazioni contenute nei tematismi puntuali a quelli poligonali di nuova definizione. Il campo a comune è stato strutturato come segue: una stringa di 5 caratteri (XY###), dove: X = S (scuola) o (O) ospedali Y = (A= ASILI, I=INFERIORE, S=SUPERIORE, U=UNIVERSITA') - S=STRUTTURE SANITARIE, C=COMPLESSI OSPEDALIERI ### = progressivo numerico Si è quindi richiesto all Amministrazione Comunale di fornire il dato relativo al numero di persone afferenti ad ognuno dei ricettori sensibili. L Amministrazione Comunale ha recuperato i dati relativi ai ricettori relativi agli asili (numero di iscritti), alle scuole inferiori (numero di iscritti), alle scuole superiori (numero di iscritti) ed alle strutture sociosanitarie (numero di posti letto/pazienti afferenti alla struttura), compilando l apposito campo predisposto. In molti casi i dati ricevuti sono risultati ancora non completi; si è proceduto pertanto ad integrarli mediante ricerche effettuate direttamente presso le strutture interessate. Per quanto riguarda le università, è stato recuperato il numero di iscritti alle diverse facoltà universitarie riportato nella seguente tabella. FACOLTA SIGLA FEMMINE MASCHI TOTALE Agraria AGR Architettura ARC Economia ECO Farmacia FAR Giurisprudenza giu Ingegneria ING Lettere e Filosofia LEF Medicina e Chirurgia MEC Psicologia PSI Scienze della Formazione FOR Scienze Matematiche Fisiche Naturali MFN Scienze Politiche POL Interfacoltà INT Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 17

18 Anche in questo modo non era possibile assegnare automaticamente il numero di ricettori ad ogni poligono, non essendo nota a priori la facoltà di afferenza di ogni poligono. L informazione è stata recuperata direttamente, mediante sopralluoghi sul campo, dai tecnici dell Amministrazione Comunale; si sono quindi riportate le corrispondenze su ognuno dei poligoni sullo shape relativo alle Università. Al completamento dell indagine, tuttavia, risultano non assegnati 60 fabbricati rispetto a 357 complessivi. Dovendo assegnare un numero di ricettori a tali fabbricati, si è deciso di assegnare una percetuale p (determinata in relazione alla percentuale in volume degli edifici universitari senza assegnazione) del numero di iscritti alle diverse facoltà oltre a tutti gli iscritti sotto la voce interfacoltà. L assegnazione è avvenuta in proporzione al volume dell edificio. La restante percentuale 1-p degli iscritti alle diverse facoltà è stata quindi assegnata ai fabbricati relativi in proporzione al loro volume. Una volta completata l assegnazione degli iscritti, data l evidenza che la percentuale di persone frequentanti i corsi universitari risulta molto inferiore al numero di iscritti, e che questa percentuale da statistiche risulta dell ordine del 30%, si è proceduto ad assegnare un numero di ricettori pari al numero stimato di studenti frequentanti piuttosto che al numero di iscritti. Per quanto riguarda i complessi ospedalieri, i fabbricati sono stati identificati intersecando il layer 223 della CTR con l edificato e sottraendo a tale risultato gli edifici universitari definiti precedentemente. Per quanto riguarda l assegnazione del numero dei ricettori, si sono recuperate le seguenti informazioni: - numero posti letto; - numero dipendenti. Il numero di ricettori è stato calcolato pari al numero di posti letto più 1/3 del numero dei dipendenti (considerando che ci possa essere un articolazione dell attività lavorativa su tre turni). Tale scelta nasce dal fatto di considerare, in un attività delicata come quella ospedaliera, anche i dipendenti come ricettori sensibili. Dal momento che anche in questo caso per due strutture (Ospedale di Santa Maria Nuova e Ospedale Ponte Nuovo) il dato non è stato recuperabile, per l assegnazione del numero dei ricettori si è adoperato il seguente criterio: - per i complessi ospedalieri di cui si possiedono i dati si è proceduto all assegnazione in ragione del volume del singolo fabbricato. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 18

19 - per i complessi ospedalieri di cui non si possiedono i dati si è proceduto all assegnazione moltiplicando il volume del singolo fabbricato per il tasso di occupazione volumetrico rilevato sul complesso ospedaliero di Careggi. Di seguito si fornisce una descrizione degli attributi alfanumerici contenuti dai tematismi relativi ai ricettori sensibili: Tema di tipo puntuale denominato Asilinido xxx - Tabella fornito dall Amministrazione Comunale. Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape Puntuale Ogni punto corrisponde alla Comune localizzazione di un asilo AP_cod_2 String Identificativo alfanumerico Elaborazione (campo a comune con il tema poligonale FI_asilinido2xxx) Ricett_num Number Numero di bambini iscritti Comune Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Tema di tipo poligonale denominato FI_asilinido2.xxx Tabella 1.3 Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape Poligonale Ogni poligono corrisponde al perimetro Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) dell edificio-asilo AP_cod String Identificativo Elaborazione alfanumerico (campo a comune con il tema puntuale Asilinido xxx) Altezza Number Altezza dell edificio [m] Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Qsuolo Number Quota suolo, m.s.l.m Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Ricettori Number Contiene i ricettori associati al poligono Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Elaborazione da join con tematismo puntuale Asilinido xxx Tema di tipo puntuale denominato Scuola_inf.xxx Tabella 1.4 fornito dall Amministrazione Comunale. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 19

20 Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape Puntuale Ogni punto corrisponde Comune alla localizzazione di una scuola inferiore AP_cod_2 String Identificativo Elaborazione alfanumerico (campo a comune con il tema poligonale FI_scuole_infxxx) Ricett_num Number Numero degli iscritti Comune Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Tema di tipo poligonale denominato FI_scuole_inf.xxx Tabella 1.5 Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape Poligonale Ogni poligono corrisponde al perimetro Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) dell edificio scuola inferiore AP_cod String Identificativo Elaborazione alfanumerico (campo a comune con il tema puntuale Scuola_inf.xxx Altezza Number Altezza dell edificio [m] Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Qsuolo Number Quota suolo, m.s.l.m Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Ricettori Number Contiene i ricettori associati al poligono Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Elaborazione da join con tematismo puntuale Scuola_inf.xxx Tema di tipo puntuale denominato Scuola_sup.xxx Tabella 1.6 fornito dall Amministrazione Comunale. Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape Puntuale Ogni punto corrisponde Comune alla localizzazione di una scuola superiore AP_cod_2 String Identificativo Elaborazione alfanumerico (campo a comune con il tema poligonale FI_scuole_supxxx) Ricett_num Number Numero degli iscritti Comune Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 20

21 Tema di tipo poligonale denominato FI_scuole_sup.xxx Tabella 1.7 Campo Tipologia del Contenuto Origine del dato dato Shape Poligonale Ogni poligono corrisponde al perimetro dell edificio Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) scuola superiore AP_cod String Identificativo Elaborazione alfanumerico (campo a comune con il tema puntuale Scuola_sup.xxx) Altezza Number Altezza dell edificio [m] Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Qsuolo Number Quota suolo, m.s.l.m Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Ricettori Number Contiene i ricettori associati al poligono Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Elaborazione da join con tematismo puntuale Scuola_sup.xxx Tema di tipo puntuale denominato Università.xxx Tabella 1.8 fornito dall Amministrazione Comunale. Campo Tipologia del dato Contenuto Shape Puntuale Ogni punto corrisponde alla localizzazione di un edificio universitario AP_cod_2 String Identificativo alfanumerico (campo a comune con il tema poligonale Universita_polo.xxx) Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Origine del dato Comune Elaborazione Tema di tipo poligonale denominato FI_Universita_poloxxx Tabella 1.9 Campo Tipologia del Contenuto Origine del dato dato Shape Poligonale Ogni poligono corrisponde al perimetro dell edificio universitario Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) con aggiunta nuovi poligoni AP_cod String Identificativo Elaborazione alfanumerico (campo a comune con il tema puntuale Università.xxx) Altezza Number Altezza dell edificio [m] Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Qsuolo Number Quota suolo, m.s.l.m Tema Fi_edificato Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 21

22 Facolta String Nome facoltà di appartenenza dell edificio (fornito da ARPAT) Elaborazione Volume Number Volume del fabbricato Elaborazione Iscritti Number Numero di iscritti Elaborazione in riferimento al numero di iscritti delle diverse facoltà Ricettori Number Numero di ricettori Calcolato in percentuale rispetto al numero di iscritti Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Tema di tipo puntuale denominato Sociosanitario.xxx Tabella 1.10 fornito dall Amministrazione Comunale. Campo Tipologia del Contenuto Origine del dato dato Shape Puntuale Ogni punto corrisponde alla Comune localizzazione di un edificio sociosanitario AP_cod_2 String Identificativo alfanumerico Elaborazione (campo a comune con il tema poligonale FI_sociosanitario.xxx) Ricett_num Number Numero di posti letto Comune Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Tema di tipo poligonale denominato FI_sociosanitario.xxx - Tabella 1.11 Campo Tipologia del dato Contenuto Shape Poligonale Ogni poligono corrisponde al perimetro dell edificio universitario Origine del dato Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) con aggiunta nuovi poligoni AP_cod String Identificativo alfanumerico (campo a comune con il tema puntuale Sociosanitario.xxx) Altezza Number Altezza dell edificio [m] Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) con aggiunta nuovi poligoni Qsuolo Number Quota suolo, m.s.l.m Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) con aggiunta nuovi poligoni Ricettori Number Numero di ricettori Elaborazione da join con tematismo puntuale Sociosanitario.xxx Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 22

23 Tema di tipo poligonale Complesso_ospedaliero_0223_axxx - Tabella fornito dall Amministrazione Comunale. Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape Poligonale Ogni poligono Comune corrisponde al perimetro di un complesso ospedaliero AP_cod String Identificativo alfanumerico (campo a comune con il tema poligonale FI_scuole_infxxx) Elaborazione Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Tema di tipo poligonale denominato FI_edifici_complessi_ospedalierixxx - Tabella 1.13 Campo Tipologia Contenuto Origine del dato del dato Shape Poligonale Ogni poligono corrisponde al perimetro di un edificio ospedaliero appartenente alle aree dei complessi ospedalieri (definita nel Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) con aggiunta nuovi poligoni tema poligonale Complesso_ospedaliero_0223_axxx AP_cod_x String Identificativo alfanumerico Elaborazione (campo a comune con il tema poligonale Complesso_ospedaliero_0223_axxx) AP_cod String Identificativo alfanumerico Elaborazione Altezza Number Altezza dell edificio [m] Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Qsuolo Number Quota suolo, m.s.l.m Tema Fi_edificato (fornito da ARPAT) Volume Number Volume del fabbricato Elaborazione P_letto Number Numero posti letto Richiesta diretta alle strutture Personale Number Personale impiegato nella struttura Richiesta diretta alle strutture Ricettori Number Numero di ricettori Elaborazione Tabella Campi, tipologia e fonte del dato. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 23

24 1.3 Fasce di pertinenza acustica delle infrastrutture In riferimento alle principali sorgenti di rumorosità presenti sul territorio comunale, in questa fase del lavoro si sono considerate quelle elencate di seguito: - infrastrutture stradali di pertinenza comunale; - infrastrutture stradali non di pertinenza comunale; - infrastrutture ferroviarie. In riferimento alle infrastrutture considerate, si è proceduto come descritto di seguito. Nel caso che un edificio ricettore sia compreso nella fascia di pertinenza acustica di una sola di queste infrastrutture, il limite sonoro per tale infrastruttura è immediatamente definito in base a quanto specificato nei decreti attuativi della Legge Quadro 447/1995. Nel caso invece che un edificio sia compreso nella fascia di pertinenza di più infrastrutture, secondo quanto previsto dal D.M. 29/11/2000, ogni infrastruttura partecipa al superamento di un unico limite, posto uguale al più alto fra quelli coinvolti. La determinazione del contributo massimo permesso a ciascuna infrastruttura in caso di sovrapposizione di più fasce di pertinenza sarà descritta successivamente. Di seguito si riporta la base-dati necessaria per la definizione delle fasce di pertinenza acustica delle singole infrastrutture. In particolare, vengono acquisiti dall Amministrazione Comunale i seguenti dati: - FFSS_fascia_100 - FFSS_fascia_250 - Autostrada fascia Autostrada fascia Piano Comunale di Classificazione Acustica A questi dati si aggiunge il grafo delle strade comunali fornito da ARPAT, ovvero il tema Fi_archi_PUT_flussixxx. Per quanto riguarda le fasce di pertinenza acustica delle infrastrutture autostradali e ferroviarie, si tratta di tematismi poligonali all interno dei quali valgono i limiti della fascia di pertinenza definiti dai decreti attuativi specifici relativi al rumore da traffico stradale (D.P.R. 142/2004) e ferroviario (D.P.R. 459/1998). Nelle infrastrutture autostradali in realtà si comprendono tutte le infrastrutture stradali non di pertinenza comunale ovvero le Autostrade A1 e A11, ma anche la S.G.C. FI-PI-LI. Tali infrastrutture vengono inquadrate rispettivamente come tipologia A ( Autostrada ) e Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 24

25 B( Extraurbana principale ) del D.P.R. 142/2004. In base alle prescrizioni del decreto, per entrambe le tipologie risultano uguali sia l ampiezza delle fasce che i limiti acustici in esse vigenti. Per quanto riguarda invece le infrastrutture di pertinenza comunale, le fasce di pertinenza acustica ed i limiti associati dipendono dalla tipologia di strada definita secondo Codice della Strada. Nel caso specifico, nel PUT del Comune non è stata utilizzata una classificazione completamente relazionabile alle tipologie definite dal Codice della Strada, introducendo tra l altro una nuova tipologia ( Complementare ). Per risolvere questo problema è stato concordato con l Amministrazione comunale di fare riferimento all interpretazione del PUT [1] già proposta da ARPAT, in base alla quale (vedasi campo Classe_mod del tema Fi_archi_PUT_flussi ) la classificazione delle strade diventa congruente con quella prevista dal Codice della Strada, ovvero: 1) Scorrimento (si tratta di strade a scorrimento a carreggiate separate quali Viadotto dell Indiamo, Via Marco Polo, ecc.) 2) Interquartiere ; 3) Quartiere, Interzonali, Locali, ecc. In particolare, al fine dell associazione dei limiti alle strade, le tipologie 1) e 2) sono state associate alla classe Da, Strada a carreggiate separate e interquartiere, del D.P.R. 142/2004, mentre la tipologia 3) ricade sicuramente nelle E ( Urbana di quartiere ) ed F ( Locale ) per le quali, ai fini di assegnazione dei limiti, non occorre fare ulteriori distinzioni (le tipologie di strada E ed F hanno fasce di pertinenza di uguale estensione ed uguali limiti). Per la tipologia Da vengono assegnati i limiti così come previsto direttamente nella tabella allegata al D.P.R. 142/2004, mentre per le tipologie E ed F i limiti dipendono dalla classificazione acustica del territorio (contenuta nel tematismo PCCA). Per quanto riguarda le infrastrutture di pertinenza comunale, per una miglior leggibilità della cartografia, si è ritenuto di non rappresentare nuovi tematismi di appoggio contenenti le fasce di pertinenza acustica, tuttavia l assegnazione dei limiti ai ricettori è stata effettuata secondo i criteri sopra esposti. Considerazioni a parte devono essere riportate per quanto riguarda l assegnazione dei limiti ai ricettori sensibili. D accordo con l Amministrazione Comunale, l assegnazione è correlata all infrastruttura sorgente ed all Ente gestore della stessa e viene effettuata in base alle diverse normative considerate e linee guida interpretative. La procedura finale viene riportata di seguito. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 25

26 Per le infrastrutture stradali non di pertinenza comunale e per le infrastrutture ferroviarie il limite previsto nei DPR relativi risulta pari a 50 e 40 dba rispettivamente nei periodi di riferimento diurno e notturno. Diversamente, per le infrastrutture stradali di pertinenza comunale, facendo seguito a quanto riportato nelle linee guida ARPAT di approfondimento della D.C.R. n. 77/2000 della Regione Toscana, nei casi di infrastruttura ad elevati flussi di traffico situata in prossimità del ricettore sensibile, è prevista l assegnazione della classe II all edificio e della classe III al resede. Pertanto, al fine di mantenere l impostazione definita nelle linee guida di ARPAT, recependo l osservazione rilevata da parte di tale Ente di controllo nella precedente Conferenza di Servizi, si sono definitivamente assegnati ai ricettori sensibili i seguenti limiti: - 50/40 dba rispettivamente per i periodi di riferimento diurno/notturno in relazione all infrastruttura ferroviaria ed alle infrastrutture stradali non di pertinenza comunale; - 55/45 dba rispettivamente per i periodi di riferimento diurno/notturno in relazione all infrastrutture stradali di pertinenza comunale. Si riassumono di seguito i nuovi tematismi che integrano il database iniziale. Tema di tipo poligonale denominato FFSS_fascia_100xxx Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape poligonale Fascia A delle infrastrutture ferroviarie Comune Tema di tipo poligonale denominato FFSS_fascia_250xxx Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape poligonale Fascia A+B delle infrastrutture ferroviarie Comune Tema di tipo poligonale denominato Autostrada fascia 100xxx Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape poligonale Fascia A delle infrastrutture stradali non di pertinenza comunale Comune Tema di tipo poligonale denominato Autostrada fascia 250xxx Campo Tipologia del dato Contenuto Origine Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 26

27 Shape poligonale Fascia A+B delle infrastrutture stradali non di pertinenza comunale del dato Comune Tema di tipo poligonale denominato PCCAxxx Campo Tipologia del dato Contenuto Origine del dato Shape poligonale Piano Comunale di Classificazione Comune Acustica Classe_acu Numero intero Classe acustica associata in base alla classificazione definita nel D.P.C.M Comune Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 27

28 1.4 Aggiunta di un nuovo tematismo contenente le linee di ATAF Facendo seguito alla richiesta effettuata, ATAF ha fornito a gennaio 2009 un tematismo di tipo lineare dei flussi di traffico relativi di tutte le proprie linee nel territorio della Provincia di Firenze. Il dato risulta strutturato come segue: esiste un grafo per ogni linea di trasporto ATAF, per ogni linea è stato definito il numero totale delle corse nei tre periodi di interesse: day (6:00/20:00), evening (20:00/22:00), nigth (22:00/06:00). Le elaborazioni realizzate sul tematismo originale sono le seguenti: - Il tematismo viene tagliato lasciando i soli archi compresi nei confini comunali; - al tematismo vengono aggiunti nuovi campi di appoggio necessari per facilitare l importazione del dato all interno del software di simulazione. Parte dei nuovi attributi sono funzionali alla realizzazione del calcolo, ovvero vengono inserite le velocità medie orarie da considerare per i mezzi leggeri e quelli pesanti. Tale parametro viene impostato indistintamente pari a 50 km/h visto che il dato dei flussi medi orari fornito da ARPAT è normalizzato convenzionalmente in riferimento a tale velocità [4]. Inoltre, sempre in riferimento allo studio di ARPAT vengono definiti per ogni periodo di riferimento il numero di veicoli pesanti equivalenti. Il valore viene determinato applicando al numero di veicoli fornito da ATAF il fattore moltiplicativo determinato in [4], pari a 0,29. Si riassume di seguito i contenuti principali sia originali (ATAF) che aggiunti del nuovo tematismo denominato Percorsi_sel2.xxx. Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 28

29 Campo Tipologia Contenuto Origine del dato del dato Shape Lineare Grafo linee ATAF ATAF Sigla_ute String Codice identificativo della linea ATAF Corse_all_ Number Numero di autobus sulle 24 h ATAF Corse_6_20 Number Numero di autobus dalle 06 alle 20 ATAF Corse_20_22 Number Numero di autobus dalle 20 alle 22 ATAF Corse_22_6 Number Numero di autobus dalle 22 alle 06 ATAF Neq_6_20 Number Numero medio orario di veicoli pesanti equivalenti nel periodo 06_20 (necessario per applicare il metodo NMPB) Elaborazione del numero effettivo di veicoli applicando il fattore correttivo [4] Neq_20_22 Number Numero medio orario di veicoli pesanti equivalenti nel periodo 20_22 (necessario per applicare il metodo NMPB) Neq_20_6 Number Numero medio orario di veicoli pesanti equivalenti nel periodo 20_06 (necessario per applicare il metodo NMPB) V_p Number Velocità media [km/h] dei mezzi pesanti (posta pari a 50) V_l Number Velocità media [km/h] dei mezzi leggeri (posta pari a 50) Perc_pd Number Percentuale di veicoli pesanti nel periodo 06_20 (posta pari a 100) Perc_pe Number Percentuale di veicoli pesanti nel periodo 20_22 (posta pari a 100) Perc_pn Number Percentuale di veicoli pesanti nel periodo 22_06 (posta pari a 100) Tabella 1.14 Attributi aggiunti al tema Percorsi_sel2. Elaborazione del numero effettivo di veicoli applicando il fattore correttivo [4] Elaborazione del numero effettivo di veicoli applicando il fattore correttivo [4] Elaborazione Elaborazione Elaborazione Elaborazione Elaborazione Piano d Azione Strategico Comune di Firenze - Elaborato 1 Pag. 29

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

Ditta : Società I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 dott.ing.carlo Costa Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero

Dettagli

Zonizzazione Acustica

Zonizzazione Acustica Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del

Dettagli

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7 Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.

Dettagli

D.Lgs.194/05 - MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA AGGLOMERATO DI MILANO

D.Lgs.194/05 - MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA AGGLOMERATO DI MILANO RIF. NORMATIVO OBIETTIVO DEL LAVORO D.Lgs.194/05 - MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA AGGLOMERATO DI MILANO NAZIONE ITALIA note TIPOLOGIA DI LAVORO Mappatura Acustica x Piano d'azione Pino di Risanamento DM

Dettagli

GESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI

GESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI Pagina 1 di 5 0. INDICE 0. INDICE... 1 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 2. RIFERIMENTI... 2 3. MODALITÀ OPERATIVE... 2 3.1 Emissione... 2 3.2 Identificazione... 3 3.3 Distribuzione... 3 3.4 Modifica

Dettagli

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE nell ambiente esterno STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce

Dettagli

PERCORSO PARTECIPATO PER L APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TELEFONIA MOBILE DEL COMUNE DI LUCCA. Lucca, Giugno 2015

PERCORSO PARTECIPATO PER L APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TELEFONIA MOBILE DEL COMUNE DI LUCCA. Lucca, Giugno 2015 PERCORSO PARTECIPATO PER L APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA PER LA TELEFONIA MOBILE DEL COMUNE DI LUCCA Lucca, Giugno 2015 TEMI DELLA RELAZIONE Legge Regionale 49/2011: principali contenuti ed implicazioni in

Dettagli

INQUINAMENTO ACUSTICO

INQUINAMENTO ACUSTICO Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti

Dettagli

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento

Dettagli

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA 1 Richiesta di permesso di costruire o D.I.A. (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.) Richiesta di licenza o autorizzazione all esercizio di attività produttive (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.)

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E

Dettagli

COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE

COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE COMUNE DI PARMA NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE Attività rumorose temporanee nelle manifestazioni ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 950/45 DEL 23/07/2009 1. Descrizione del procedimento

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROGETTO COORDINAMENTO ATTIVITA'FERROVIA DEL BRENNERO E INTERMODALITA' Prot. n. 19 P306 08 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 36 DI DATA 11 Dicembre 2008 O G G E T T O: Legge

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano

Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n 194 Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano COMUNICAZIONE AL PUBBLICO

Dettagli

la DGR 12-40-49 del 27 giugno 2012, recante il regolamento regionale per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici.

la DGR 12-40-49 del 27 giugno 2012, recante il regolamento regionale per il rilascio delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici. ALLEGATO A DISCIPLINARE TIPO PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ RUMOROSE TEMPORANEE E L OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO NELL AMBITO DELLA NOTTE GREEN DEL 28 MAGGIO 2016 Art. 1 OBIETTIVI Il presente disciplinare

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04. Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino

Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino L inquinamento acustico a Torino: analisi, soluzioni e problematiche aperte Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino ing. Manuela Santa Area Ambiente Servizio Adempimenti

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO CARATERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA Per la redazione della documentazione di valutazione del clima e dell impatto

Dettagli

Newsletter sulle tematiche ambientali. ARPATnews

Newsletter sulle tematiche ambientali. ARPATnews n. 017-2009 Venerdì 6 febbraio 2009 n progressivo 1188 Newsletter sulle tematiche ambientali ARPATnews RUMORE LA MAPPA ACUSTICA DELL AEROPORTO DI FIRENZE Studio della popolazione esposta al rumore dal

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale O GG E TTO : Art. 57 LR 36/97 e art. 8 LR 18/99 : Schema di Accordo di Pianificazione per variante PTC della Provincia di Genova in recepimento del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico del Bacino

Dettagli

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RIFERIMENTI...2 3. SIGLE E DEFINIZIONI...2 4. RESPONSABILITÀ...2 5. PROCEDURA...3 5.1 GENERALITÀ...3 5.2 VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DELLA

Dettagli

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico)

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico) l.g. cantieri 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto

Dettagli

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI

PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNE DI BELLUNO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO NORME ATTUATIVE Testo approvato dal Consiglio Comunale del 22.03.2007 Elaborazione: arch. DOCCI GLICERIO Norme Attuative 1 INDICE TITOLO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi

Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi COMUNE DI COMO Servizio Archivio e Protocollo Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi documentali e degli archivi (Artt. 3 e 5 DPCM 31 ottobre 2000) Allegato n. 18 Piano di conservazione Conservazione

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

S.P. 58 MAPPATURA ACUSTICA RETE STRADALE PROVINCIALE. (D.Lgs. 194/2005)

S.P. 58 MAPPATURA ACUSTICA RETE STRADALE PROVINCIALE. (D.Lgs. 194/2005) ettore Infrastrutture, Interventi trategici e Mobilità Gruppo di Lavoro: Direttore Arch. Antonio Infosini, Arch. Laura Casini, Geom. Antonino Marfia MAPPATURA ACUTICA RETE TRADALE PROVINCIALE.P. 58 AI

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

COMUNE di F AE N Z A

COMUNE di F AE N Z A All. G COMUNE di F AE N Z A Settore Territorio ADOZIONE ATTO C.C. n. 73 del 10.02.2010 PUBBLICAZIONE BUR n. 54 del 31.03.2010 APPROVAZIONE ATTO C.C. n. 290 del 21/11/2011 PUBBLICAZIONE BUR n. del ATTI

Dettagli

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Preparato da Fulvio Bartolucci Area Sicurezza&Ambiente Data 11 Giugno 2002 Sommario 1. Premessa 2 2. Riferimenti normativi 2 3. Definizioni 4 3.1 Le Zone

Dettagli

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO 6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it

Dettagli

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl L aeroporto di Bergamo Orio al Serio insiste sul territorio dei comuni di Orio al Serio, di Grassobbio e di Seriate, e si trova a pochi chilometri dal centro di Bergamo. Lo sviluppo programmato a partire

Dettagli

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO

Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO Registro determinazioni n. 1275 Documento composto da n. 4 pagine Firmato con firma digitale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 COMUNE DI TREVISO area: codice ufficio: 102 SERVIZIO DI STAFF CONTROLLI R.A.S.S.

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ PAR.6.6.1 QCS 2000/06 TAVOLA DI MONITORAGGIO AMMINISTRAZIONI CENTRALI Legenda a fondo pagina PON TRASPORTI -Ministero delle Infrastrutture

Dettagli

- la circonvallazione Nord (asse Viale 1 Maggio, Via Cafiero, Viale di Vittorio); - Via Gramsci e viale dei Mille.

- la circonvallazione Nord (asse Viale 1 Maggio, Via Cafiero, Viale di Vittorio); - Via Gramsci e viale dei Mille. 33. Sistema AMBIENTE Sub sistema: Rumore La Regione Toscana ha emanato a più riprese norme che incidono sistematicamente sulle varie fonti potenziali e sui requisiti per le opere di mitigazione e/o limitazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Oggetto: ISTITUZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E ASSEGNAZIONE RELATIVI INCARICHI AREA TECNICA TERRITORIO AMBIENTE IL DIRIGENTE

Oggetto: ISTITUZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E ASSEGNAZIONE RELATIVI INCARICHI AREA TECNICA TERRITORIO AMBIENTE IL DIRIGENTE COMUNE DI SENIGALLIA AREA TECNICA, TERRITORIO, AMBIENTE U F F I C I O DIRIGENTE AREA TECNICA, TERRITORIO, AMBIENTE DETERMINAZIONE DIRIGENTE n 29 del 23/01/2014 Oggetto: ISTITUZIONE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

INDICE ALLEGATO A. Allegato A Riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale.

INDICE ALLEGATO A. Allegato A Riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica ambientale. INDICE ALLEGATO A SEZIONE 1: QUADRO NORMATIVO SEZIONE 2: CHI E IL TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE SEZIONE 3: REQUISITI NECESSARI PER IL RICONOSCIMENTO SEZIONE 4: RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO:

PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 11 2012 OGGETTO: PROPOSTA DI PARERE OBBLIGATORIO VINCOLANTE N. 02/04 Conferenza dei Comuni 11 ottobre 2012 OGGETTO: Piano delle opere per il superamento della procedura di infrazione n. 2009/2034/CE e relativo piano economico

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

Interazione tra Aeroporto e Territorio: Mappe di Vincolo e procedure di mitigazione. Ing. Galileo Tamasi Program Manager

Interazione tra Aeroporto e Territorio: Mappe di Vincolo e procedure di mitigazione. Ing. Galileo Tamasi Program Manager Interazione tra Aeroporto e Territorio: Mappe di Vincolo e procedure di mitigazione Ing. Galileo Tamasi Program Manager Contents - Introduzione - Lo schema logico della procedura di mitigazione - La costruzione

Dettagli

Preambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO.

Preambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO. REGIONE: PIEMONTE LEGGE REGIONALE 17 APRILE 1990, n. 33 (G.U. n. 040 SERIE SPECIALE N. 3 del 13/10/1990 - BU n. 017 del 24/04/1990) INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA BICICLETTA COME MEZZO DI TRASPORTO,

Dettagli

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~

REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento

Dettagli

Certificazione acustica degli edifici

Certificazione acustica degli edifici ANIT - Associazione Nazionale per l Isolamento Termico e acustico Certificazione acustica degli edifici PREMESSA Il comfort acustico abitativo è uno dei requisiti che caratterizza la qualità ed il valore

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante

REGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie

Dettagli

DATA: 08-05-2014 SCUOLA,GENITORI ANTISMOG A MILANO UNA SU DUE ESPOSTA A LIVELLI

DATA: 08-05-2014 SCUOLA,GENITORI ANTISMOG A MILANO UNA SU DUE ESPOSTA A LIVELLI DATA: 08-05-2014 SCUOLA,GENITORI ANTISMOG A MILANO UNA SU DUE ESPOSTA A LIVELLI (OMNIMILANO) Milano, 08 MAG - «Sono 583, il 52,7% del totale, le scuole del Comune di Milano che si trovano a meno di 75

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna 1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI 1. Introduzione I PIANI URBANI DELLA MOBILITA (PUM) Linee

Dettagli

MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA DELL AGGLOMERATO DI RAVENNA

MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA DELL AGGLOMERATO DI RAVENNA MAPPATURA ACUSTICA STRATEGICA DELL AGGLOMERATO DI RAVENNA (agglomerato con più di 100.000 abitanti) in applicazione del D. Lgs. 194/2005 Report di Sintesi MAPPATURA ACUSTICA DEL RUMORE FERROVIARIO COMUNE

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/2012 2015AD001170 REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 19 SEDUTA DELIBERATIVA DEL 05/03/2015 OGGETTO AVVIO DEL PERCORSO DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE, SECONDO LA NORMA UNI EN ISO 14001:2004, DELLE STRUTTURE DELL'ARPA FVG

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9)

CITTA DI SACILE AGGIORNAMENTO. ACCORDI CON I GESTORI PROTOCOLLO D INTESA (Regolamento di attuazione, art. 9) REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI PORDENONE CITTA DI SACILE Piano comunale di settore per la localizzazione degli Impianti fissi di telefonia mobile (L.R. n. 028 del 06 dicembre 2004,

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile

WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione Civile "S@ve - Protezione dell'ambiente per la gestione ed il controllo del territorio, valutazione e gestione emergenze per il comprensorio del Vallo di Diano" I PRODOTTI: WebGis - Piano Comprensoriale di Protezione

Dettagli