Si confermano oltre 9 contratti a tempo indeterminato su 10. Part-time al 3,3% dei dipendenti, soprattutto donne.

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1 MARZO 2017 INDAGINE CONFINDUSTRIA SUL LAVORO NEL 2015 (E TENDENZE 2016). I RISULTATI DELLE AZIENDE CON CCNL CARTOTECNICO TRASFORMATORE. Alessandro Rigo Responsabile Centro Studi Assografici SINTESI DELLE EVIDENZE Si confermano oltre 9 contratti a tempo indeterminato su 10. Part-time al 3,3% dei dipendenti, soprattutto donne. Occupazione in discreta crescita nel Aumento del tempo indeterminato e flessione del tempo determinato. Assunzioni a tempo indeterminato in più di 3 aziende su 4. Nel 55,5% dei casi si tratta di nuove assunzioni (il resto sono soprattutto trasformazioni di contratti a tempo determinato). Coinvolto il 5% della base di forza lavoro 2014 del comparto. Il 77,8% delle aziende motiva le assunzioni a tempo indeterminato nel 2015 con gli sgravi contributivi (soprattutto) o l introduzione del contratto a tutele crescenti. Ore lavorabili e ore di assenza: assenteismo normale. Tra le causali di assenza prevale la malattia non professionale. Tasso d assenza simile fra uomini e donne. In leggero calo le ore di straordinario. Contratti aziendali in circa 4 aziende su 10. Welfare aziendale in circa 1 azienda su 6. Il 27,9% delle aziende vuole negoziare premi legati ai risultati. Il sistema di Gestione delle risorse umane in circa 6 aziende su 10.

2 PREMESSA 1.1 L INDAGINE NAZIONALE Il mese scorso, il Centro Studi Confindustria ha restituito alle diverse Associazioni nazionali (fra cui Assografici) e territoriali che hanno collaborato all Indagine sul lavoro nel 2015 (e tendenze 2016), i risultati della rilevazione sulla base del CCNL applicato. Risultati che vengono qui da noi presentati alle aziende del settore. I dati sono stati raccolti nella primavera 2016 presso aziende iscritte a Confindustria, di molteplici settori dell industria e dei servizi. L indagine include domande sulla struttura e dinamica della manodopera occupata con diverse tipologie contrattuali e, limitatamente al personale a tempo indeterminato full-time, anche sugli orari, le assenze dal lavoro e le politiche aziendali. Quest anno l indagine si caratterizza per nuovi approfondimenti su due temi di grande attualità e interesse: - gli effetti degli sgravi contributivi per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato e del Jobs Act sull occupazione 2015 e sulle prospettive le politiche aziendali in tema di contrattazione aziendale, welfare aziendale, sistema di gestione delle risorse umane. 1.2 LO SCENARIO ECONOMICO Dopo il leggero aumento dello 0,1% nel 2014, nel 2015 il Pil italiano cresce moderatamente dello 0,7%. In sintonia con la seppure modesta ripresa della produzione industriale e dei consumi nazionali, il settore cartotecnico trasformatore ha una discreta crescita nel 2015 in termini di produzione (+1,8%) e fatturato (+2,3%). Riguardo al ricorso alla CIG totale, nelle diverse fattispecie, vi è un calo significativo (-38,4%) nel 2015 rispetto al 2014 delle ore autorizzate che scendono a 4,9 milioni di ore circa (fonte INPS). 1.3 IL CAMPIONE Il campione, autoselezionatosi, è composto da 50 aziende cartotecniche e trasformatrici, che applicano il CCNL cartotecnico trasformatore e occupano lavoratori dipendenti al 31/12/

3 2. FLUSSI E STRUTTURA DELL OCCUPAZIONE. 2.1 LA STRUTTURA Si confermano oltre 9 contratti a tempo indeterminato su 10. Part-time al 3,3% dei dipendenti, soprattutto donne (vedi Tab. 1). Il 97,3% degli occupati sul totale ha un contratto a tempo indeterminato (94,1% full-time, 3,2% part-time), in crescita dello 0,9% rispetto al In aumento l apprendistato. L incremento dei contratti a tempo indeterminato si sviluppa prevalentemente nella formula full-time, così come il calo nei contratti a tempo determinato, per il processo di trasformazione avvenuto nel Il contratto a tempo indeterminato è leggermente più diffuso fra gli uomini (97,6%) rispetto alle donne (96,7%), così come l apprendistato mentre le donne sono più impiegate col contratto a tempo determinato. Complessivamente i dipendenti con contratto part-time rappresentano il 3,3% del totale, ma in termini di genere è impiegata con contratto part-time quasi una donna su sei (13,5%), mentre sono solo lo 0,5% gli uomini. Tab. 1 - Distribuzione dipendenti per tipologia contrattuale al 31/12/2015 Indeterminato full-time Indeterminato part-time Indeterminato Determinato full-time Determinato part-time Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale 96,0% 83,4% 93,4% 97,0% 83,4% 94,1% 0,6% 12,5% 3,0% 0,5% 13,3% 3,2% 96,6% 95,9% 96,4% 97,6% 96,7% 97,3% 3,1% 3,2% 3,1% 1,9% 2,9% 2,1% 0,2% 0,5% 0,3% 0,0% 0,2% 0,1% Determinato Apprendistato Apprendistato Part-time 3,3% 3,7% 3,4% 1,9% 3,1% 2,2% 0,2% 0,3% 0,2% 0,5% 0,2% 0,5% 0,2% 0,3% 0,2% 0,5% 0,2% 0,5% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 0,7% 13,0% 3,3% 0,5% 13,5% 3,3% Osservando la distribuzione dei dipendenti a tempo indeterminato per inquadramento professionale (Tab. 2), si nota come l incidenza di dirigenti tra i maschi sia quasi doppia di quella delle donne, percentualmente però più impiegate come quadri. Il comparto si conferma caratterizzato da una prevalenza di addetti operai e maschi. Tab.2 - Distribuzione dipendenti a tempo indeterminato per inquadramento professionale al 31/12/ Maschi di cui parttime Femmine di cui parttime Totale di cui parttime Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai Indeterminato 1,7% 1,7% 1,0% 0,0% 1,6% 1,5% 3,0% 1,0% 5,0% 2,2% 3,5% 1,4% 15,9% 0,6% 55,0% 18,3% 24,2% 9,1% 0,3% 0,0% 0,0% n.d. 0,2% 0,0% 79,0% 0,5% 39,0% 9,1% 70,5% 1,5% 100,0% 0,5% 100,0% 13,8% 100,0% 3,3% 3

4 2.2 I FLUSSI Occupazione in discreta crescita nel Aumento del tempo indeterminato e flessione del tempo determinato. La Tab. 3 mette in evidenza come rispetto al 2014 si rilevi una discreta crescita (+1%) degli occupati complessivi, a fronte però di un incremento degli occupati a tempo indeterminato (+1,9%) e a un calo di quelli a tempo determinato (-34,7%). Non si registra però un concreto rimbalzo negativo, anzi continua forse una sorta di onda lunga generata dal Decreto Poletti, dopo i già ottimi risultati del 2014 (+51% nella precedente indagine). L analisi della variazione occupazionale per sesso nel 2015 evidenzia una crescita più intensa dell occupazione delle donne (+2,2%) rispetto agli uomini (+0,6%). Tab.3 - Variazione dell'occupazione dipendente tra il 31/12/2014 e il 31/12/ Maschi Femmine Totale Indeterminato full-time 1,7% 2,1% 1,8% Indeterminato part-time -5,3% 8,8% 6,8% Indeterminato 1,7% 3,0% 1,9% Determinato full-time -38,3% -6,9% -31,6% Determinato part-time -83,3% -60,0% -72,7% Determinato -40,7% -14,7% -34,7% Apprendistato 200,0% -33,3% 122,2% Apprendistato 200,0% -33,3% 122,2% 0,6% 2,2% 1,0% Part-time -24,0% 5,9% 0,7% 2.3 EFFETTI DEGLI SGRAVI CONTRIBUTIVI PER LE ASSUNZIONI/TRASFORMAZIONI A TEMPO INDETERMINATO E DEL JOBS ACT SULL OCCUPAZIONE 2015 E PROSPETTIVE 2016 Assunzioni a tempo indeterminato in più di 3 aziende su 4. Nel 55,5% dei casi si tratta di nuove assunzioni (il resto sono soprattutto trasformazioni di contratti a tempo determinato). Coinvolto il 5% della base di forza lavoro 2014 del comparto. Il 77,8% delle aziende motiva le assunzioni a tempo indeterminato nel 2015 con gli sgravi contributivi (soprattutto) o l introduzione del contratto a tutele crescenti. Nel 2015 più di 3 aziende su 4 (78%) del campione di aziende con CCNL cartotecnico trasformatore hanno effettuato nuove assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato e di fatto hanno coinvolto il 5% del totale dei lavoratori a tempo indeterminato Fatto 100 il totale di queste assunzioni del 2015, il 55,5% sono nuove assunzioni, il 42,2% trasformazioni da precedente contratto a tempo determinato e solo lo 0,3% trasformazioni da precedente contratto di collaborazione. 4

5 Alla domanda se sulla decisione di effettuare nuove assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato nel 2015 hanno influito in qualche modo gli sgravi contributivi per le assunzioni e/o il contratto a tutele crescenti introdotto dal Jobs Act, il 77,8% dei rispondenti, quindi ben 3 aziende con CCNL cartotecnico trasformatore su 4, ha espresso parere positivo, contro un 22,2% che ha espresso parere negativo. Si osserva (Tab. 4) in particolare che hanno influito (somma di molto e abbastanza ) sulla decisione di nuove assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato nel 2015 gli sgravi contributivi nel 92,9% delle aziende e l introduzione del contratto a tutele crescenti del Jobs Act nel 68,2% delle imprese. Tab.4 - Impatto degli sgravi contributivi e del contratto a tutele crescenti sulle assunzioni effettuate nel 2015 % Per niente Poco Abbastanza Molto Sgravi contributivi per le assunzioni effettuate nel ,0 7,1 50,0 42,9 Introduzione del contratto a tutele crescenti 4,5 27,3 40,9 27,3 Nello specifico le aziende hanno usufruito degli sgravi contributivi previsti dalla Legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) sul 58% delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel PROSPETTIVE 2016 Venendo alle prospettive 2016, in cui gli sgravi contributivi sulle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato sono stati confermati dal Governo, seppure per importi e durata inferiori al 2015, l indagine analizza l impatto prospettico sulle politiche di assunzione delle aziende con CCNL cartotecnico trasformatore: l 87% delle imprese dichiara che non ci saranno impatti sulle politiche di assunzione, il 6,5% che valuterà altre forme contrattuali e un uguale 6,5% che assumerà di meno. Alla luce delle nuove regole, se dovesse assumere un lavoratore Under 29 nel corso del 2016, il 64% delle imprese dichiara che utilizzerebbe un contratto a tempo determinato, il 25% un contratto di apprendistato e il restante 11% un contratto a tempo indeterminato. 5

6 3. ORARI E ASSENZE DAL LAVORO Ore lavorabili e ore di assenza: assenteismo normale. Tra le causali di assenza prevale la malattia non professionale. Tasso d assenza simile fra uomini e donne. In leggero calo le ore di straordinario. La Tab. 5 evidenzia che nel corso del 2015 le ore lavorabili pro-capite, al netto delle ore di Cassa Integrazione Guadagni, nel campione di aziende con CCNL cartotecnico trasformatore, risultano pari a 1.691, mentre le ore lavorate ammontano a Il tasso d assenteismo (calcolato come rapporto tra le 98 ore di assenza e le ore lavorabili) si attesta al 5,8%, in linea coi valori medi settoriali degli anni precedenti. Tab.5 - Ore lavorabili, lavorate e di assenza, CIG e straordinario nel 2015 (per qualifica e per genere) Quadri Impiegati/I ntermedi Operai Maschi Femmine ORE LAVORABILI ORE LAVORATE ORE EFFETTIVAMENTE LAVORATE (+straord.) ORE DI ASSENZA TASSO DI GRAVITA' (assenze in % ore lavorabili) 1. Infortuni sul lavoro e malattie professionali 2. Malattie non professionali 3. Congedi retribuiti 4. Altri permessi retribuiti 5. Assenze per sciopero 6. Altre assenze non retribuite 7. Ore di assemblea 8. CIG (ordinaria + straordinaria) 9. Ore di lavoro straordinario 1.693, , , , , , , , , , , , , , , , , ,5 51,7 80,8 106,0 96,9 102,1 97,8 3,1% 4,7% 6,3% 5,8% 5,9% 5,8% 0,7 1,2 6,4 5,6 1,9 4,9 21,1 32,2 74,0 66,5 41,0 61,9 11,1 35,6 11,6 10,8 47,4 17,5 3,7 10,5 10,0 10,5 7,3 9,9 0,4 0,4 0,7 0,7 0,2 0,6 14,7 0,6 2,1 1,8 3,9 2,2 0,1 0,2 1,1 1,0 0,4 0,9 2,5 3,5 35,4 31,0 5,8 26,4 65,5 57,9 64,7 37,4 59,7 Tab.6 - Tassi di gravità delle assenze per causale (e incidenza CIG e straordinario) in % delle ore lavorabili annue Quadri Impiegati/I ntermedi Operai Maschi Femmine 1. Infortuni sul lavoro e malattie professionali 2. Malattie non professionali 3. Congedi retribuiti 4. Altri permessi retribuiti 5. Assenze per sciopero 6. Altre assenze non retribuite 7. Ore di assemblea 8. CIG (ordinaria + straordinaria) 9. Ore di lavoro straordinario 0,0% 0,1% 0,4% 0,3% 0,1% 0,3% 1,2% 1,9% 4,4% 4,0% 2,4% 3,7% 0,7% 2,1% 0,7% 0,6% 2,7% 1,0% 0,2% 0,6% 0,6% 0,6% 0,4% 0,6% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,9% 0,0% 0,1% 0,1% 0,2% 0,1% 0,0% 0,0% 0,1% 0,1% 0,0% 0,1% 0,1% 0,2% 2,1% 1,8% 0,3% 1,6% 3,8% 3,4% 3,8% 2,2% 3,5% 6

7 La Tab. 6 mostra che la causale più frequente di assenza nel 2015 è, come nelle indagini precedenti, la malattia non professionale (3,7% delle ore lavorabili), seguita a distanza dai congedi parentali/matrimoniali retribuiti (1%) e dai permessi retribuiti (0,6%) che includono i permessi sindacali, per visite mediche e accompagnamento parentale. Su percentuali inferiori gli infortuni sul lavoro/malattie professionali (0,3%), le altre assenze non retribuite (0,1%), le ore di assemblea (0,1%) e di sciopero (0%). In termini di sesso, il tasso d assenteismo 2015 è risultato simile, pari al 5,8% tra gli uomini e al 5,9% tra le donne; le donne hanno nel 2015 una maggiore assenza per congedi retribuiti e altre assenze non retribuite rispetto ai colleghi uomini. Dalla Tab. 5 e 6 si evince che le ore di CIG nel 2015 sono mediamente 26, corrispondenti all 1,6% delle ore lavorabili; le ore di straordinario sono invece 60, pari al 3,5% delle ore lavorabili, un valore leggermente più basso di quello della precedente rilevazione. 4. POLITICHE AZIENDALI: CONTRATTAZIONE AZIENDALE, WELFARE AZIENDALE, SISTEMA DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE. 4.1 I CONTRATTI AZIENDALI Contratti aziendali in circa 4 aziende su 10. Nel 2015 il 37% delle imprese del campione con CCNL cartotecnico trasformatore applica un contratto aziendale che prevede l erogazione di un premio variabile collettivo, un dato leggermente più basso di quello della precedente rilevazione sul 2014, interessando il 59,6% dei lavoratori. In termini di incidenza % del premio variabile collettivo sulla retribuzione annua lorda (comprensiva dei premi) 2015 (Tab.7) prevalgono i quadri, seguiti dagli operai e dagli impiegati. Tab.7 - Incidenza % del premio variabile collettivo per categoria di lavoratori nel 2015 % Operai Impiegati Quadri Incidenza % del premio variabile collettivo sulla retribuzione annua lorda (comprensiva dei premi) ,7 4,0 5,4 7

8 4.2 IL WELFARE AZIENDALE Welfare aziendale in circa 1 azienda su 6. Il 27,9% delle aziende vuole negoziare premi legati ai risultati. Per la seconda volta l indagine Confindustria sul lavoro rileva la presenza di programmi di welfare aziendale nelle aziende associate al Sistema, sotto forma di servizi forniti ai dipendenti. Considerando il campione di aziende con CCNL cartotecnico trasformatore, risulta che circa un azienda su 6, ovvero il 15,3% del campione, ha programmi di welfare aziendale nel 2015: una percentuale più bassa dell indagine precedente; vengono interessati il 27,6% dei lavoratori. Con la Legge di Stabilità per il 2016 è stata resa strutturale la defiscalizzazione (entro certi limiti) dei premi di risultato; è stata inoltre introdotta una forte incentivazione fiscale e contributiva all'erogazione di beni e servizi di welfare aziendale, fruibili anche come trasformazione parziale/totale del premio di risultato. Alla luce di queste innovazioni, l indagine Confindustria sul Lavoro 2015 ha monitorato i programmi aziendali in tema di welfare per il 2016 (Tab.8). Tab. 8 - Welfare aziendale: programmi 2016 delle aziende Programma % aziende Iniziare a negoziare premi variabili collettivi legati ai risultati 27,9 Negoziare nuove forme di welfare aziendale o ampliare quelle esistenti 14,3 Negoziare la trasformazione di quote di premio di risultato in pacchetti di welfare aziendale 14,3 Proporre unilateralmente nuove forme di welfare aziendale o ampliare quelle esistenti 9,8 Negoziare la trasformazione di quote di retribuzione in pacchetti di welfare aziendale 9,5 La maggioranza delle aziende con CCNL cartotecnico trasformatore (27,9%) nel 2016 intende iniziare a negoziare premi variabili collettivi legati ai risultati. Segue il 14,3% di aziende che intende negoziare nuove forme di welfare aziendale o ampliare quelle esistenti ed un uguale 14,3% che intende negoziare la trasformazione di quote di premio di risultato in pacchetti di welfare aziendale. Su percentuali inferiori gli altri programmi aziendali sul welfare indicati in Tab. 8. 8

9 4.3 SISTEMA DI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Il sistema di Gestione delle risorse umane in circa 6 aziende su 10. Per la prima volta l indagine Confindustria sul lavoro rileva la presenza nelle aziende associate a Confindustria di un sistema di Gestione delle risorse umane (Tab. 9). Considerando il campione di aziende con CCNL cartotecnico trasformatore, risulta che tale sistema è presente nel 61,7% delle imprese (in cui però vi sono ben il 73,9% dei dipendenti). Tab. 9 - Sistema di gestione delle risorse umane: processi in uso nell'impresa Processo % aziende % dipendenti coinvolti Formazione 61,7 79,3 Valutazione delle prestazioni 40,4 59,8 Comunicazione interna 38,3 57,2 Valutazione del potenziale 31,9 50,2 Meccanismi di incentivazione 21,3 40,5 Indagini sul clima 12,8 29,0 Coaching 12,8 27,8 Altro 61,7 79,3 Fra i processi in uso nelle imprese, nell ambito del Sistema di gestione delle risorse umane prevale la Formazione, presente nel 61,7% delle imprese (interessando il 79,3% dei dipendenti), seguita dalla Valutazione delle prestazioni (40,4% delle imprese e 59,8% dei dipendenti) e dalla Comunicazione interna (38,3% delle imprese, 57,2% dei dipendenti). Su percentuali inferiori gli altri processi indicati in Tab. 9. 9