Deliberazione n. 61/2010/PRSS

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1 Deliberazione n. 61/2010/PRSS REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI La Sezione del controllo per la Regione Sardegna composta dai magistrati: Mario Scano Nicola Leone Maria Paola Marcia Valeria Mistretta Lucia d Ambrosio Valeria Motzo Presidente Consigliere Consigliere Primo Referendario Primo Referendario relatore Primo Referendario Nell adunanza pubblica del 15 luglio 2010; Vista la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 di approvazione dello statuto speciale della Sardegna; Visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con R.D. 12 luglio 1934, n e successive modifiche e integrazioni; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 gennaio 1978 n. 21, recante le norme di attuazione dello Statuto speciale per la Sardegna e il decreto legislativo 9 marzo 1998 n. 74, cha ha apportato modifiche al predetto decreto; Visto l art. 1, comma 170, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Legge finanziaria 2006) con cui si dispone la verifica della sana gestione 1

2 finanziaria nei confronti degli Enti del Servizio sanitario Nazionale; Vista la deliberazione 60/2009 della Sezione di controllo per la Regione autonoma della Sardegna di approvazione delle linee guida per la Relazione sul bilancio di esercizio 2008 trasmessa ai Collegi sindacali degli Enti del Servizio sanitario della Regione Sardegna; Visti il decreto n. 1/2010 del Presidente della Sezione d assegnazione delle relative istruttorie e la nota con cui il Magistrato istruttore Primo Referendario Lucia d Ambrosio ha deferito la relazione istruttoria concernente l Azienda Sanitaria Locale n. 3 di Nuoro per la discussione collegiale; Visti i dati riferiti dal Collegio Sindacale e considerate le risultanze istruttorie a seguito delle verifiche condotte sui documenti contabili della Azienda Sanitaria Locale n. 3 di Nuoro (conto economico e stato patrimoniale, piano dei conti, relazione aziendale, nota integrativa, verbali del Collegio Sindacale, modelli CE regionali); Visti gli atti e le notizie pervenuti dall Assessorato regionale per l igiene e sanità e assistenza sociale in ordine allo svolgimento della sua attività di indirizzo e controllo sugli enti del SSR; Vista l ordinanza n. 18 del 29 giugno 2010, con la quale il Presidente della Sezione di controllo ha convocato la Sezione stessa per l adunanza pubblica in data odierna, per le determinazioni conclusive in ordine all effettuato controllo; Intervenuti ed uditi per l Assessorato regionale, l Assessore, il Direttore generale, e il Responsabile del Servizio programmazione sanitaria, nonché per l Azienda Sanitaria Locale n. 3 di Nuoro il 2

3 Commissario, il Direttore Amministrativo, il Direttore del Servizio Bilancio e il Referente del Controllo di gestione; Udito il Relatore Primo Referendario Lucia d Ambrosio; D E L I B E R A Previa approfondita e completa disamina degli atti e delle argomentazioni proposte in adunanza, di approvare l allegata relazione conclusiva, che costituisce parte integrante della presente deliberazione. O R D I N A che la deliberazione nonché la correlata relazione siano trasmesse al Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, al Presidente della Giunta, all Assessore dell Igiene e sanità e dell assistenza sociale, al Commissario della Azienda Sanitaria Locale n. 3 di Nuoro e al Collegio sindacale. Così deliberato nella Camera di consiglio del 15 luglio IL PRESIDENTE (Mario Scano) IL RELATORE (Lucia d Ambrosio) Depositata in Segreteria in data 26/07/2010 IL DIRIGENTE (Giuseppe Mullano) F.to Anna Maria Ferrero 3

4 Deliberazione n. 61/2010/PRSS C O R T E D E I C O N T I SEZIONE DI CONTROLLO PER LA SARDEGNA CONTROLLO SUL BILANCIO DEGLI ENTI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE A.S.L. - N. 3 NUORO ESERCIZIO 2008 (art. 1, comma 170 legge 23 dicembre 2005 n. 266) Relatore: I Referendario Lucia d Ambrosio

5 Revisione e analisi economico finanziaria: Funzionario: Dott.ssa Maria Grazia Raggio Impostazione grafica: Sig.ra Daniela Scardigli Sig.ra Simona Murgia Elaborazione banche dati: Sig. Piergiorgio Trincas

6 SOMMARIO INTRODUZIONE SINTETICHE CONSIDERAZIONI SUL FINANZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE ACCORDO STIPULATO IN DATA 31 LUGLIO 2007 TRA I MINISTERI DELLA SALUTE E DELL ECONOMIA E LA REGIONE SARDEGNA LE RISULTANZE DELLE VERIFICHE SULL ATTUAZIONE DEL PIANO DI RIENTRO (TAVOLO TECNICO, RIUNIONE DEL 23 MARZO 2010) IL SISTEMA DEGLI ATTI DI INDIRIZZO AGLI ENTI DEL SSR, LA FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI AI DIRETTORI GENERALI E IL FINANZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PER IL PREMESSA: CONTROLLO SUL BILANCIO DEGLI ENTI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE ADEMPIMENTI ISTRUTTORI ASSETTO ORGANIZZATIVO DELL AZIENDA RISORSE ASSEGNATE DALLA REGIONE PARTE PRIMA (DOMANDE PRELIMINARI) PARTE SECONDA (CONTO ECONOMICO) QUADRO RIASSUNTIVO DEI RISULTATI ECONOMICI ANALISI DEL VALORE DELLA PRODUZIONE COSTI DELLA PRODUZIONE LA SPESA FARMACEUTICA DOMANDE SPECIFICHE SUL CONTO ECONOMICO CONSIDERAZIONI GENERALI SUL CONTO ECONOMICO PARTE TERZA (STATO PATRIMONIALE) STATO PATRIMONIALE STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO SITUAZIONE PATRIMONIALE CREDITI FONDI RISCHI E ONERI DEBITI PARTE QUARTA OSSERVAZIONI E DEDUZIONI SCRITTE DELL AZIENDA CONTRADDITTORIO IN ADUNANZA PUBBLICA CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE ALLEGATO... 61

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8 A.S.L. N. 3 NUORO BILANCIO D ESERCIZIO 2008 INTRODUZIONE 1. SINTETICHE CONSIDERAZIONI SUL FINANZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Il sistema che presiede al finanziamento della spesa sanitaria è stato caratterizzato dalla parallela evoluzione della legislazione di fonte statale e di fonte paritaria che ha fatto seguito agli accordi (o intese) via via assunti tra lo Stato e le Regioni, nell ottica di una codeterminazione paritaria dei contenuti del Piano sanitario nazionale 1. Il rinnovato scenario costituzionale, infatti, se attribuisce la tutela della salute alla potestà legislativa concorrente delle Regioni (art. 117, comma 3 Cost.), tuttavia conserva alla legislazione esclusiva dello Stato la determinazione dei principi fondamentali per garantire livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali in tutto il territorio nazionale (LEA). Tale rinnovato scenario si è completato con il ribaltamento delle regole di finanziamento del sistema sanità, da fondarsi ora sull autonomia finanziaria impositiva e di spesa definitivamente affermata e riconosciuta a ciascuna Regione dalla Costituzione (art. 119 Cost.). E, infatti, intervenuta la soppressione del fondo sanitario nazionale (art. 1, comma 1 lettera d, decreto legislativo 18 febbraio 2000 n. 56, disposizioni in materia di federalismo fiscale) da compensarsi nelle more del perfezionamento del federalismo fiscale con la istituzione di un apposito fondo perequativo nazionale e con la previsione di compartecipazioni regionali a tributi statali (meccanismi di compensazione in eguale modo espressamente previsti in sede costituzionale dagli art. 117 e 119). Per quanto affermata la responsabilità primaria delle Regioni al finanziamento della sanità, ciononostante e in deroga al sistema ormai vigente, la normativa statale 1 Cfr. art. 83 legge n. 388 (norme attuative dell accordo Governo-Regioni) e disposizioni del D.L. 347/2001, convertito in legge 16 novembre 2001 n. 405 (interventi urgenti in materia di spesa sanitaria) Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 1

9 ha continuato a sostenere il finanziamento di disavanzi pregressi e attuali delle aziende sanitarie regionali, condizionando l accesso delle Regioni alle risorse compensative al rispetto di nuove regole organizzative e gestionali, che dovrebbero assicurare fondamentalmente sia gli obiettivi di tempi certi per il graduale risanamento del disavanzo sia l erogazione di livelli essenziali di prestazioni di assistenza (secondo gli standard concordati in sede nazionale). A tal fine, in sede di conferenza permanente tra i Ministri competenti (Sanità ed Economia) e le Regioni, sulla base delle risultanze delle diverse gestioni finanziarie, si concordano gli obiettivi di programmazione sanitaria e di contenimento della spesa 2 (si badi, quella sostenuta con risorse statali, attesa l autonomia d entrata e spesa che le Regioni possono ulteriormente esercitare nei propri territori, per l eventuale ampliamento dei livelli di assistenza), nonché forme di corresponsabilizzazione dei principali soggetti che concorrono alla determinazione della spesa (i Direttori generali delle aziende sanitarie). Ciononostante, le Regioni hanno frequentemente contestato le richiamate norme, recanti, a loro giudizio, inammissibili violazioni dell autonomia in materia di spettanza regionale (la tutela della salute), censurandole per violazione di principi costituzionali. La Corte Costituzionale, secondo una ormai costante giurisprudenza, ne ha, viceversa, dedotto un carattere incentivante, ritenendole finalizzate a conservare un più efficiente funzionamento del servizio sanitario complessivo in un contesto di incompiuto federalismo fiscale 3 (sent. n. 36 del 2005, n. 98 del 2007 e, recentemente, n. 40 del 2010). 2 Gli accordi sono puntualmente citati in sequenza cronologica nell allegato 4, pag. 157 e seguenti del Piano di riqualificazione e riorganizzazione del Servizio sanitario regionale (BURAS 20 settembre 2007). 3 << Questa Corte ha già avuto modo di scrutinare la conformità a Costituzione di un meccanismo normativo relativo alle condizioni di accesso delle Regioni ad uno speciale contributo finanziario dello Stato in materia di spesa sanitaria. In tale occasione, si è esclusa l illegittimità costituzionale della disposizione che subordinava il godimento del contributo alla stipula di un intesa tra Stato e Regioni, finalizzata a <<conseguire un migliore o più efficiente funzionamento del complessivo servizio sanitario>> e <<tale da riservare in ogni caso alle Regioni un adeguato spazio di esercizio delle proprie competenze nella materia della tutela della salute>> (sentenza n. 98 del 2007). La disposizione impugnata dà vita ad una analoga forma di finanziamento integrativo, questa volta indirizzata a premiare politiche regionali virtuose in relazione all obiettivo di contenimento della spesa sanitaria, ovvero di un rilevante aggregato della spesa pubblica al cui controllo le Regioni sono tenute a concorrere per conseguire gli <<obiettivi di finanza pubblica>> (sentenza n. 36 del 2004), che la legge dello Stato predetermina Sul primo di tali piani, appare evidente che l obiettivo del legislatore statale, come concretizzatosi nel contenuto precettivo della norma, non è stato di regolamentare i profili organizzativi e gestionali del servizio sanitario, affidati all intesa e alle successive determinazioni delle regioni, ma, invece, di indurre queste ultime ad operare su tale terreno, allo scopo primario di razionalizzare le voci di spesa, ovvero di introdurre ulteriori forme di finanziamento per farvi fronte Sul secondo piano, occorre rilevare che il meccanismo incentivante così realizzato si pone a generale presidio della finanza pubblica, per la quota relativa al contributo integrativo riservato al settore sanitario, giacchè, mentre individua aree di intervento, nel contempo non priva le Regioni dello spazio di autonomia necessario per articolare nel dettaglio le misure necessarie per ciascuna di esse >> (in tali termini Corte Cost. n. 40/2010). 2 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale

10 Tali iniziative regionali non hanno trovato accoglimento favorevole in quanto ripetutamente la Corte costituzionale ha ritenuto costituzionalmente ammissibile che il Legislatore statale subordini il proprio finanziamento a misure di contenimento, se del caso stabilite anche in sede normativa unilateralmente assunta, anziché in sede di intese e accordi, in quanto lo stanziamento di nuovi fondi statali per contribuire al ripiano dei disavanzi delle diverse Regioni avviene in deroga all obbligo ormai gravante sulle Regioni stesse, le quali potrebbero pur sempre scegliere di non sottoscrivere le intese e di far fronte ai deficit con proprie risorse (come, vi sarebbero, infatti, pienamente tenute ai sensi dell art. 4 comma 3 del decreto legge n. 347 del 2001, convertito nella legge 16 novembre 2001 n. 405 con cui si sono recepiti i contenuti già deliberati in sede di intesa Stato-Regioni). In sostanza è interessante osservare e concludere che è stato affermato << il conseguente difetto di un obbligo dello Stato di ripianare integralmente il deficit pregresso>> (tra le altre in ultimo Corte Cost. sent. n. 98 del 2007). Nel contesto sinteticamente riferito, che ha pienamente interessato anche la Regione Sardegna, è intervenuta la significativa disposizione secondo cui << dall anno 2007 la Regione Sardegna provvede al finanziamento del fabbisogno complessivo del Servizio sanitario nazionale sul proprio territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato >> (art. 1 comma 836 legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante la legge finanziaria 2007). Al riguardo viene, altresì, espressamente specificato che per effetto della rivisitazione del regime delle entrate riguardanti la Sardegna (modificato dall art. 1 comma 834 della cit. legge finanziaria 207) per gli anni 2007, 2008, 2009 non può derivare alcun onere aggiuntivo per il bilancio dello Stato, salvo che << la quota dei nove decimi dell IVA è attribuita sino alla concorrenza dell importo risultante a carico della regione per la spesa sanitaria delle delibere del CIPE per gli stessi anni , aumentata dell importo di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009 >>. Acclarato innanzitutto il pieno finanziamento del servizio sanitario regionale a carico del bilancio regionale, si interromperebbe nel contempo per la Sardegna la partecipazione statale alla copertura dei deficit (disavanzi) a far data dal 2007, secondo quanto del resto esplicitato nel Piano di riqualificazione e riorganizzazione del SSR (D.G.R. 2 agosto 2007, n. 30/33 di approvazione dell accordo Stato-Regione del 31 luglio 2007). In tale piano si riporta << a decorrere dal 1 gennaio 2007 si applicano le nuove regole in materia di finanziamento e la Regione provvederà al finanziamento del fabbisogno complessivo del Servizio sanitario senza alcun apporto a carico del Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 3

11 bilancio dello Stato >> (pag. 7 del cit. D.G.R.). Nonostante il quadro normativo come sopra rappresentato, va precisato che la Regione Sardegna risulta ricompresa nel provvedimento del 28 settembre 2007 n. 94, assunto dal CIPE, recante la ripartizione delle quote del Fondo sanitario nazionale di parte corrente tra le regioni e le province autonome 4. Va ancora segnalato che anche il recente Patto per la salute siglato il 3 dicembre 2009 reca nella disposizione finale, art. 20 il dovere in capo alle Regioni a statuto speciale di provvedere alle finalità della intesa ai sensi dei rispettivi statuti speciali e delle relative norme di attuazione. Conclusivamente, non può non riconoscersi la complessità della problematica venutesi a determinare, soprattutto per quel che attiene ai processi di acquisizione e spendita delle risorse finanziarie da parte della Regione cui, nel contempo, risulta doverosamente interessata anche la collettività generale statale, chiamata ad assicurare e controllare l uniformità dei LEA in tutto il territorio nazionale e a far ancora fronte con consistenti risorse proprie alla copertura di deficit pregressi. In tale contesto istituzionale si incardina la nuova attività di controllo intestata alla Corte dei conti nei confronti degli Enti del Servizio sanitario regionale, da svolgersi in aderenza ai canoni esplicitati nelle linee guida, già portate a conoscenza di ciascuna azienda e del rispettivo collegio sindacale. Quest ultimo deve relazionare alla Corte dei conti in ordine: a) alle situazioni di rischio per il mantenimento dell equilibrio del bilancio; b) al rispetto delle regole contabili e degli atti di indirizzo emanati dalle regioni; c) al rispetto del limite posto dall articolo 119 della Costituzione per l indebitamento; d) ad ogni grave irregolarità contabile o finanziaria, in ordine alla quale l ente sanitario non abbia adottato le misure correttive segnalate dal collegio sindacale. Secondo tale prospettiva, perciò, trova apprezzamento il Piano regionale dei servizi sanitari (approvato dal Consiglio regionale il 19 gennaio 2007) di riordino, ammodernamento e razionalizzazione del sistema, adottato ai sensi della legge regionale 28 luglio 2006 n. 10 (tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna), con l avvertenza che il ciclo di programmazione attuazione controllo dovrà essere concretamente accompagnato da tempestive iniziative di verifica e correzione, secondo quanto prescritto dalla medesima legge regionale. Nelle more della compiuta realizzazione di riordino, resta da dare piena osservanza all accordo sottoscritto il 31 luglio 2007 tra la Regione e i competenti 4 Il cit. provvedimento riporta in allegato il riparto disponibilità finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per il 2007 (ex art. 1-bis comma 1 del decreto legge 23/2007, convertito nella legge 64/2007). 4 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale

12 Ministeri con cui si è approvato il piano di rientro dei disavanzi, recepito con la citata Delibera di Giunta n. 30/33 del 2 agosto 2007, recante il Piano di riqualificazione e riorganizzazione del Servizio Sanitario regionale. 2. ACCORDO STIPULATO IN DATA 31 LUGLIO 2007 TRA I MINISTERI DELLA SALUTE E DELL ECONOMIA E LA REGIONE SARDEGNA L Accordo ha per oggetto il piano di rientro, riqualificazione e riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, attraverso l individuazione degli interventi necessari per il perseguimento dell equilibrio economico, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza. La sottoscrizione dell accordo si poneva come condizione necessaria per la riattribuzione alla Regione dei finanziamenti previsti a carico del Servizio Sanitario Nazionale, (Fondo transitorio per le regioni in difficoltà 5 ) non erogati a causa del tardivo intervento regionale nella copertura dei disavanzi pregressi. Le attribuzioni statali sono state, in ogni caso, subordinate alla verifica dell effettiva attuazione del programma di rientro e riqualificazione della spesa. La Giunta regionale ha approvato, conseguentemente, il piano in oggetto con deliberazione n. 30/33 del 2 agosto Rinviando alla sede del controllo sulla gestione la più approfondita disamina dei contenuti del piano, unitamente alla trattazione del suo andamento negli esercizi finanziari 2007/2008/2009, si vogliono solo richiamare sinteticamente i provvedimenti/misure (e le linee gestionali) individuate dal piano per conseguire obbligatoriamente il riequilibrio della gestione, rientrando entro il termine del 2010 dai disavanzi maturati nel corso degli esercizi precedenti. In tale direzione le misure specificamente rivolte agli Enti del Servizio sanitario regionale (ASL e aziende ospedaliere-universitarie) contenute nel citato Piano di rientro 6 sono: a) Adozione linee guida per la predisposizione da parte degli Enti di piani strategici di riqualificazione e assistenza e di rientro del disavanzo (in tale senso la delibera della Giunta regionale n. 40/4 del ); b) Sistema di obiettivi affidati ai Direttori Generali delle Aziende sanitarie regionali (in tal senso le delibere della Giunta regionale n. 49/8 del 5 Punto 3 Patto per la salute del e art. 1, comma 796 legge 27 dicembre 2006 n Cfr. pag. 13 e seguenti del Piano Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 5

13 , n. 21/16 del e 30/3 del e 41/30 del ); c) Provvedimenti di iscrizione in bilancio delle somme da assegnare e trasferire alle Aziende a copertura dei disavanzi; d) Indirizzi alle aziende per la gestione economico-finanziaria, con obiettivi sulla base dei conti economici preventivi; e) Ridefinizione del tariffario per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera e di ogni iniziativa rivolta a favorire un regime di appropriatezza delle prestazioni; f) Determinazione dei tetti di spesa per la stipula dei contratti tra le Aziende e gli erogatori privati; g) Provvedimenti per il contenimento della spesa farmaceutica; h) Istituzione dell Agenzia regionale per la Sanità (legge regionale n. 10 del 2006). Per quanto attiene alle misure in materia di assistenza ospedaliera nel territorio regionale, nel Piano si precisa che il tasso di ospedalizzazione 7 è stato pari nel 2005 a 223 ricoveri ogni mille abitanti e risulta estremamente alto rispetto allo standard previsto dalla normativa nazionale. Premesso che il tasso di ospedalizzazione varia in modo significativo nelle diverse aziende sanitarie, il Piano illustra come il tasso nel 2005 presentava il valore minimo nella ASL n. 2 (179 ogni mille abitanti) e quello massimo nelle ASL 4 e 8 (rispettivamente 250 e 242). Il Piano intende ricondurre entro il 2009 detti parametri a quelli nazionali, attestandosi su 180 ricoveri ogni 1000 abitanti. Anche le dotazioni di posti letto (considerando la rete dei presidi pubblici e privati) registrano standard superiori a quelli nazionali pari a 4,5 posti letto per ogni abitanti. Infatti - si legge nel Piano - si contano posti letto effettivi a fronte di un fabbisogno stimato in base ai parametri nazionali di posti letto. Il Piano registra, a tal proposito, un forte esubero di posti letto per acuti (7.643 posti letto effettivi a fronte di un fabbisogno stimato di 5.775) e, viceversa, una carenza di posti letto per post-acuzie (181 posti effettivi a fronte di un fabbisogno stimato di 1650). Pertanto il Piano propone l obiettivo di pervenire alla dotazione standard di posti letto, di cui per acuti e post-acuzie. 7 V. citato Piano, pag. 30 e seguenti 6 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale

14 3. LE RISULTANZE DELLE VERIFICHE SULL ATTUAZIONE DEL PIANO DI RIENTRO (TAVOLO TECNICO, RIUNIONE DEL 23 MARZO 2010) L art. 3 dell Accordo stabilisce che entro il 31 marzo di ciascun anno di vigenza del piano, la Regione debba adottare un programma annuale dei provvedimenti di attuazione del Piano di rientro. Pertanto con DGR n. 47/30 del , n. 26/16 del e n. 52/24 del sono stati approvati i prescritti programmi annuali di attuazione del Piano di rientro, rispettivamente, per il 2007, 2008 e 2009 con l individuazione degli interventi ritenuti adeguati a perseguire l equilibrio economico attraverso la riduzione strutturale del disavanzo. L Accordo demanda il monitoraggio e la sistematica verifica dell attuazione del Piano al cosiddetto Tavolo tecnico e al Comitato permanente di cui all Intesa Stato- Regioni del 23 marzo 2005, secondo un calendario ivi prestabilito (cfr. art 2 dell Accordo). Nel corso delle riunioni del Tavolo tecnico e del Comitato permanente 8 intervenute nel 2009 è stato acclarato che la Sardegna non ha rispettato gli adempimenti previsti per il E stato, ulteriormente, ritenuto che la Regione non abbia rispettato le scadenze previste per la verifica annuale per l anno 2008, ritenendosi a tal fine insufficiente la documentazione trasmessa. Dovendosi, quindi, determinare il risultato d esercizio per lo stesso 2008, si registrava un disavanzo residuo valutato pari a 75,525 milioni di euro. Veniva, inoltre, segnalato che al 4 novembre 2009 non risultava ancora approvato dalla Regione il Programma annuale per il In conseguenza di quanto sopra rilevato, detti Organismi valutavano di confermare la sospensione delle risorse della seconda tranche fino al superamento delle criticità riscontrate e fino alla indicazione delle modalità di copertura del disavanzo residuo a consuntivo 2008 di 75,525 milioni di euro. Per il 2007, in particolare, era emerso l inadempimento da parte della Sardegna del progetto relativo alla tessera sanitaria e il superamento del tetto del 16% nella spesa farmaceutica. Nel corso della verifica compiutasi nel 2010 (riunione del 31 marzo 2010) venivano definitivamente sancite le inadempienze per l anno 2007, non valutandosi adeguate le integrazioni documentali pervenute dalla Sardegna relativamente al 8 Le riunioni si sono tenute il 4 agosto e il 4 novembre 2009 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 7

15 progetto tessera sanitaria e alle misure per il contenimento della spesa farmaceutica. Nella medesima riunione con riguardo al 2008 si prendeva atto del fatto che il disavanzo pari a 184,926 milioni di euro (sulla base dei dati di consuntivo 2008 forniti dal Ministero della salute) si era ridotto a 75,672 per effetto delle coperture reperite dalla Regione a valere sul proprio bilancio 2008 (per 109,254 milioni di euro). Per la restante parte di disavanzo (pari a 75,672 milioni) si prendeva, altresì, atto del fatto che la Regione assicurava che avrebbe provveduto con risorse del proprio bilancio 2010 (inserendole opportunamente nelle proposte di bilancio 2010) a tal fine citando la delibera di Giunta 43/2 del ove si erano previsti 260 milioni di euro per le ulteriori esigenze del 2008 e per quelle che si sarebbero manifestate a consuntivo per il Nell ambito della medesima riunione (31 marzo 2010), in virtù dei dati disponibili (dati di conto economico al IV trimestre 2009, considerati i saldi della mobilità) si è determinato per il 2009 un disavanzo pari a 225,675 milioni di euro, che considerando quello residuo del conduce a un disavanzo complessivo di 301,347 milioni di euro alla fine del Nel verbale della riunione acquisito agli atti della presente istruttoria - si riferisce che la Regione Sardegna ha assicurato la copertura di tale disavanzo attraverso l attribuzione di ulteriori risorse al finanziamento della spesa corrente degli Enti del SSR per gli esercizi A mezzo della delibera della Giunta regionale n. 11/1 del 22 marzo 2010, infatti, si destinano ,39 euro alla copertura delle ulteriori risorse occorrenti per la spesa di parte corrente del 2008 e analogamente ,61 euro per il In tale sede tecnica si ricavava la capienza dei capitoli di bilancio interessati e, altresì, un avanzo di 18,653 milioni di euro 9. Le misure di copertura venivano così ritenute congrue. Infine, a verbale della richiamata riunione, si elencavano gli inadempimenti in concreto registrati a carico della Sardegna, i quali concernono in sintesi: - mancata valutazione dell operato dei Direttori Generali per il 2008 e il 2009 e insufficienza dei riferimenti normativi che consentirebbero la decadenza automatica degli stessi; - mancati obblighi informativi relativi ai LEA; 9 In tali termini il verbale della riunione del tavolo tecnico di verifica del 30 marzo Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale

16 - mancato rispetto del limite di spesa farmaceutica ospedaliera e residenziale; - con riguardo al personale del SSR, non risulta fornito il piano di formazione continua e le condizioni per la sua verifica e non risulta rispettato il tetto di spesa (la spesa per il 2008 avrebbe dovuto essere pari a quella del 2004 diminuita del -1,4%); mancato rispetto del limite di spesa per i costi di produzione (massimo incremento annuo del 2% rispetto ai costi del 2004). 4. IL SISTEMA DEGLI ATTI DI INDIRIZZO AGLI ENTI DEL SSR, LA FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI AI DIRETTORI GENERALI E IL FINANZIAMENTO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PER IL Atteso il quadro di riferimento finanziario come sopra sinteticamente riportato, preliminarmente alla verifica istruttoria delle relazioni dei collegi sindacali riguardanti il bilancio d esercizio 2008, l ufficio di controllo della Corte dei conti ha ravvisato utile domandare al competente Assessorato regionale quali atti d indirizzo siano stati adottati nei confronti delle diverse aziende del sistema sanitario regionale o, in altri termini, quali obiettivi di contenimento finanziari e gestionali siano stati assegnati per il medesimo esercizio. Analoga richiesta è stata inoltrata a ciascuna Azienda. L Assessorato regionale ha precisato 10 alla Corte dei conti che le gestioni aziendali non potevano che svolgersi nel rispetto dei vincoli di sistema legati al piano di rientro (stipulato il 31/7/2007 per il triennio ) e che alle Aziende erano state fornite le conseguenti indicazioni a mezzo della nota n in data , che vertevano, particolarmente, sulla compilazione del modello CE preventivo In detta nota si informavano gli enti del SSR sull obiettivo assunto dalla Regione di contenere l incremento dei costi di produzione dell intero SSR nei limiti del 1,8%; si informavano,inoltre, circa l accantonamento 2008 per gli oneri contrattuali cui gli enti avrebbero dovuto provvedere, applicando un aliquota ragguagliata alla sommatoria dei tassi di inflazione programmata pari al 5,4% per gli anni 2006/2008. Nella presente istruttoria è stata, altresì, analizzata la deliberazione della Giunta n. 41/30 del 29 luglio 2008 la quale enuncia gli obiettivi dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie per il 2008, da inquadrarsi nel contesto finanziario- 10 Con nota prot 9737 del 6 maggio 2010 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 9

17 istituzionale discendente sia dalla necessitata attuazione degli adempimenti di cui al precitato piano di rientro, sia dall attuazione della legge regionale n. 10 del 2006 e dal Piano regionale dei servizi sanitari 2006/2008. Si è così constatato che a mezzo di tale provvedimento vengono apportate alcune modifiche al sistema di obiettivi già definito per il 2007 (v. deliberazione 30/3 del 2 agosto 2007) assegnando ai Direttori generali 13 obiettivi articolati in quattro categorie: a) Obiettivi assistenziali (sviluppo Piano regionale di prevenzione; sviluppo cure domiciliari, tempi e liste di attesa, riorganizzazione rete laboratori di analisi); b) Obiettivi economici (equilibri di bilancio, riqualificazione assistenza farmaceutica); c) Obiettivi strumentali (flussi informatici, tessera sanitaria, sviluppo piani investimento ecc.) d) Obiettivi specifici (relativi alle singole aziende sanitarie). Va precisato che la fissazione degli obiettivi è strettamente funzionale a consentirne la verifica anche o particolarmente al fine della corresponsione della integrazione della retribuzione di risultato ai Direttori generali, in forza dell attribuzione di un peso (punteggio) assegnato a ciascuno degli stessi obiettivi. Si deve soprattutto osservare che la delibera n. 41/30 del 2008 prevedeva che i Direttori generali erano conseguentemente tenuti a presentare entro il 15 febbraio 2009 la relazione sull attività conseguita, debitamente corredata degli elementi documentali. Quanto all obiettivo di equilibrio di bilancio, nell ambito degli obiettivi economici (obiettivi 5 e 6), si deve evidenziare che il citato provvedimento di indirizzo si limita, in realtà, a stabilire un rinvio alla definizione che verrà assunta nell ambito del provvedimento di riparto del Fondo sanitario regionale per il 2008 in favore degli enti del SSR. Ciò in quanto il provvedimento regionale di riparto iniziale, rispecchiando l originario fabbisogno cosi come determinato dal CIPE in sede nazionale 11 per ciascuna Regione a fronte dell impegno finanziario gravante sul Fondo sanitario nazionale, dovrebbe rappresentare l obiettivo di equilibrio economico per ciascuna azienda e per il complesso del Sistema sanitario regionale. 11 V. deliberazione CIPE del 27 marzo 2008 n. 48 di riparto delle disponibilità finanziarie per il servizio sanitario nazionale di parte corrente tra le regioni. 10 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale

18 A questo proposito si deve, invece, considerare che il fabbisogno come sopra determinato-in sede di riparto del FSN per il è stato oggetto di successivi numerosi provvedimenti di integrazione o attribuzione di nuove risorse a valere sul bilancio regionale non solo di pertinenza dell esercizio interessato (il 2008) ma anche a carico degli esercizi seguenti (il 2009 e il 2010 ). Dalle delibere della Giunta regionale di seguito indicate si può evincere l onere complessivo a carico del bilancio regionale per il finanziamento della spesa corrente degli enti del servizio sanitario regionale per il 2008: a) del. N. 26/8 del (criteri di riparto) b) del. N. 71/7 del euro ,35 12 bilancio 2008 c) del. N. 71/16 del euro ,70 - bilancio 2008 d) del. N. 28/13 del euro ,01 bilancio 2009 e) del. N. 47/27 del euro ,71 bilancio 2009 f) del. N. 11/1 del euro ,39 bilancio 2010 Si perviene, così, ad una spesa totale (fabbisogno) pari a euro ,16 superando dell 8,13% il fabbisogno iniziale (ossia ,81 euro in più rispetto all iniziale fabbisogno quantificato dal CIPE). Attesa la frammentazione temporale delle assegnazioni, allo stato della presente analisi, con riguardo al bilancio regionale, non può non sollevarsi qualche perplessità in ordine al rispetto per tale via assicurato ai principi finanziari generali di annualità e competenza. Mentre, con riguardo alle dinamiche della corretta programmazione finanziaria, e considerata la condizione dei bilanci degli Enti del SSR, strutturalmente ormai deficitaria, sembrerebbe indispensabile provvedere alle dotazioni finanziarie degli stessi enti secondo le cadenze temporali contemplate dalle procedure di bilancio, alla luce delle quali è consentito di programmare solo la spesa dotata di copertura finanziaria. Viceversa, ad esercizio in corso, gli enti da un lato vengono solo parzialmente finanziati, dall altro, restano destinatari di generici indirizzi circa il consentito indice di incremento annuale dei costi della produzione. Quanto, invece, all obiettivo dettato dalla richiamata delibera per la riqualificazione dell assistenza farmaceutica, si stabilisce: 12 Tale importo complessivo è determinato al netto della mobilità sanitaria (pari a euro ) e delle entrate dirette delle aziende (stimate in euro ). Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 11

19 - di dimezzare la spesa per farmaci PHT distribuiti dalle farmacie convenzionate o di incrementare del 20% la spesa per gli stessi farmaci per distribuzione diretta; - di avviare gli obiettivi di cui all accordo integrativo regionale della medicina generale, riducendo del 50% la differenza rispetto a quanto definito nell accordo. La medesima delibera di indirizzo determina per ogni singola azienda uno specifico obiettivo da realizzarsi entro il Per la ASL n. 3 di Nuoro viene stabilito: - avvio realizzazione Centro Radioterapia di Nuoro - apertura attività H24 Hospice di Nuoro - potenziamento attività di riabilitazione a Macomer - avvio realizzazione Case della Salute Infine, dovendo darsi attuazione alle disposizioni della legge regionale 28 luglio 2006 n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna..) che prescrivono il sistema della contabilità economicopatrimoniale per le aziende sanitarie è stata adottata la deliberazione della Giunta regionale n. 50/19 dell , recante Direttive di programmazione e rendicontazione per le aziende sanitarie. Le direttive per espressa previsione normativa sono informate ai principi civilistici e devono tenere conto del sistema informativo nazionale e regionale, nonché delle esigenze poste dal consolidamento della finanza pubblica (cf.art. 27 cit. l.r.). La citata deliberazione esplicita l esigenza di assicurare all interno del SSR l omogeneità della struttura dei documenti e dei dati finanziari, indispensabili ai fini dell attività di governo del sistema da parte della Regione. Le direttive avrebbero dovuto entrare in vigore a partire dall esercizio Come può riscontrarsi agevolmente, il sistema sconta alcune incongruenze per effetto del ritardo temporale con cui si sono adottati atti di indirizzo e provvedimenti di assegnazione di risorse, i quali intervengono frequentemente ad esercizio più che avviato, compromettendo una adeguata attività di programmazione da parte delle aziende. Altrettante anomalie, per l effetto, si ripercuotono sulla predisposizione temporale dei modelli CE previsionali, i quali non vengono adottati in via previsionale, bensì a gestione in corso. 12 Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale

20 Tale scenario amministrativo-gestionale pare necessitare di una forte iniziativa di razionalizzazione, dovendosi introdurre una più corretta sequenza tra le fasi della programmazione della disponibilità finanziaria, dell assegnazione delle risorse e degli indirizzi, dell attuazione delle gestioni e delle fasi del loro controllo. Concludendo, l entità delle risorse assorbite dal finanziamento del sistema sanitario, gravato dal consistente indice di incremento del disavanzo per il 2007, il 2008 e il 2009 secondo quanto risulta dai documenti siglati tra la Regione e lo Stato- accresce l importanza del tema precedentemente affrontato (v, paragrafo 1, pag 3) dell autonomo finanziamento del sistema stesso da parte del bilancio regionale. Controllo sul bilancio degli Enti del Servizio Sanitario Regionale 13

21 RETE OSPEDALIERA - POSTI LETTO DOTAZIONE ATTUALE E FABBISOGNO TENDENZIALE PER PROVINCIA/AZIENDA SANITARIA SASSARI OLBIA NUORO LANUSEI ORISTANO SANLURI IGLESIAS CAGLIARI REGIONE Residenti Situazione attuale (a) pl acuti DO pl acuti DH totale pl acuti pl post-acuti totale pl pl x ab. acuti 5,7 2,6 3,5 3,7 3,1 1,7 3,3 6,2 4,6 post-acuti 0, ,1 0,3 0,1 totale pl 5,8 2,6 3,5 3,7 3,1 1,7 3,4 6,5 4,7 di cui privati occupaz. pl pubbl. (*) 60,7 69,8 62,5 71,3 81,2 76,8 65,5 74,2 occupaz. pl privati (**) 51,1 62,4 46,4 55,9 Fabbisogno tendenziale (b) pl acuti DO pl acuti DH totale pl acuti pl post-acuti totale pl di cui privati (max) pl x ab. acuti 3,8 3,4 3,2 3,3 3 1,9 2,7 4,7 3,7 post-acuti 0,7 0,6 0,6 0,4 0,6 0,5 0,6 0,7 0,6 totale pl 4,4 3,9 3,7 3,7 3,6 2,4 3,3 5,3 4,3 differenza (b-a) pl acuti DO pl acuti DH totale pl acuti pl post-acuti totale pl I dati si riferiscono al territorio delle diverse province (coincidenti con le rispettive ASL) e a tutte le strutture ospedaliere insistenti su di esso. (*) Il tasso di occupazione dei posti letto è riferito ai posti letto ordinari della rete pubblica delle aziende sanitarie. (**) Il tasso di occupazione si riferisce ai posti letto di degenza ordinaria. Fonte "Piano Regionale dei Servizi " 14

22 5. PREMESSA: CONTROLLO SUL BILANCIO DEGLI ENTI DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE Le linee guida per il bilancio d esercizio sono state approvate dalla Sezione di controllo per la Regione Autonoma della Sardegna con delibera n. 60/09. La relazione sul bilancio d esercizio 2008, da compilarsi a cura del Collegio sindacale, segue sostanzialmente la traccia delle linee guida relative all esercizio Sono state apportate delle modifiche e si è cercato di elaborare definizioni standard che limitassero la possibilità di incongruenze e difformità di compilazione sia all interno del singolo documento, sia tra questionari compilati da revisori diversi, in modo da consentire analisi comparate di dati gestionali a livello regionale e statale. Sono stati predisposti due prospetti, uno per il conto economico e uno per lo stato patrimoniale (inseriti rispettivamente nelle parti II e III del questionario), in cui sono riprese alcune delle voci utilizzate, dagli enti del servizio sanitario nazionale e dalle Regioni, nel modello di rilevazione del conto economico e dello stato patrimoniale approvati con D.M. 13 novembre 2007 (G.U. del 13 dicembre 2007 n. 289, S.O.), ed integrati con successivo D.M. 31 dicembre 2007 (G. U. del 17 gennaio 2008 n.14, S.O.), utilizzati per adempiere all obbligo delle comunicazioni trimestrali al Ministero della Salute. Peraltro, il modello ministeriale è preso a riferimento soltanto per acquisire indicazioni omogenee, sulla base dello standard noto ai compilatori che devono comunque attestare la corrispondenza delle poste del bilancio d esercizio adottato dal Direttore dell Ente, e non quelli delle comunicazioni trimestrali al Sistema Informativo della Sanità (S.I.S.). Seguendo le linee di fondo già stabilite lo scorso anno, è prevista l acquisizione dei dati relativi al documento previsionale economico, onde poter confrontare i risultati di consuntivo con gli obiettivi programmati, soprattutto con riguardo alle aziende interessate dai piani di rientro. Sono enti destinatari delle linee guida (come già per il precedente esercizio 2007), oltre alle A.S.L., anche le A.O.U. (aziende Ospedaliere Universitarie) integrate con il SSN e gli istituti pubblici di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCS), in 13 Cfr. L art. 1, comma 170, della legge 23/12/05, n. 266 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006), con cui si è previsto che i collegi sindacali degli Enti del Servizio sanitario nazionale trasmettano ogni anno alle competenti Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti le relazioni sul bilancio di esercizio sulla base di criteri e linee guida elaborati dalla stessa Corte dei conti. La delibera della sezione del controllo per la Sardegna n. 60/09 è reperibile sul sito 15

23 quanto, a decorrere dal 1 gennaio 2008, a tutti gli enti del servizio sanitario (ivi compresi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, anche se trasformati in fondazioni, e alle Aziende ospedaliere universitarie integrate con il SSN), si applica la disciplina comune dei nuovi modelli di rilevazione del conto economico e dello stato patrimoniale integrati con le codifiche informatiche emanate con decreto del Ministro della salute il 31/12/2007. Si evidenzia, infine, che anche la relazione per l esercizio 2008 prevede una specifica sezione da compilarsi esclusivamente dai collegi sindacali delle aziende sanitarie le cui regioni abbiano adottato il piano di rientro ai sensi dell art.1, comma 180, legge n.311/2004 e successive modificazioni e integrazioni. 6. ADEMPIMENTI ISTRUTTORI Al fine di procedere agli adempimenti di cui all art 1 commi della legge n.266/2005 l Ufficio istruttore ha inviato al Presidente del Collegio sindacale dell Azienda ASL di Nuoro, e per conoscenza al Direttore generale, la nota prot. n.1010 del con l indicazione degli atti e documenti ritenuti necessari all espletamento dell istruttoria. 14 Il questionario, inviato con nota prot. n. 2009/ del , unitamente alle note esplicative, è stato corredato dai seguenti atti, trasmessi con nota prot. n. 2010/ del : 1. bilancio d esercizio 2008 approvato; 2. nota integrativa al bilancio chiuso il ; 3. relazione sulla gestione a firma del Direttore generale; 4. dettaglio dei conti del valore e del costo della produzione; 5. analisi crediti e debiti bilancio 2008; 6. prospetti risorse assegnate in conto esercizio e in conto capitale con relativi atti di assegnazione; 7. prospetti relativi ai finanziamenti ricevuti ex legge n.67/88 (I e II fase) e quelli per l avvio ed attuazione del project financing fino alla data del ; 8. relazione al bilancio redatta dal Collegio sindacale; 9. delibera DG n.621 del di approvazione del bilancio d esercizio 2008; 14 Vedi nota Corte dei conti n.625/pres inviata al Presidente dell Organo di revisione ed al Direttore Generale dell Azienda sanitaria. 16

24 10. determinazione RAS n.827 del di approvazione del bilancio; 11. modelli CE (preventivo e consuntivo); 12. modello stato patrimoniale. 7. ASSETTO ORGANIZZATIVO DELL AZIENDA L Azienda sanitaria n.3 di Nuoro è stata costituita con legge regionale n.5 del e coincide con l ambito territoriale della Provincia di Nuoro, comprendendo le aree delle Barbagie, delle Baronie, del Mandrolisai e del Marghine. Il territorio della ASL di Nuoro attualmente si compone di 52 Comuni suddivisi in 4 Distretti sanitari 15 (Nuoro, Macomer, Siniscola e Sorgono 16 ) e si estende su una superficie pari a Kmq con una popolazione di circa abitanti. 17 I dati comunicati nella relazione sulla gestione del bilancio evidenziano un decremento della popolazione della ASL n.3 rispetto al pari all 1,13% (dati Istat ). Infatti alla data del 1 gennaio 2004 la popolazione della ASL di Nuoro era pari a abitanti contro i presenti al 1 gennaio 2008 con un decremento nel quadriennio di unità. Prospetto distretti ASL Distretti ASL 3 distretto distretto distretto distretto Totale Nuoro Macomer Siniscola Sorgono ASL Sardegna Italia Comuni Superficie Kmq abitanti Densità Kmq 43,4 44,7 42, ,1 69,1 197,9 Fonte ISTAT popolazione al Relazione sulla gestione di bilancio 2008 Il confronto con l anno 2007 evidenzia una diminuzione della popolazione complessiva di 245 unità. 18 Risulta inoltre aumentata l incidenza percentuale della 15 Legge regionale n.10/2006; atto aziendale pag Il distretto di Nuoro comprende i seguenti Comuni: Nuoro, Bitti, Dorgali, Fonni, Gavoi, Lodine, Lula, Mamoiada, Oliena, Ollolai, Olzai, Onanì, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Orune, Osidda, Ottana, Sarule. Il distretto di Macomer comprende i seguenti Comuni:Macomer, Birri, Bolotana, Borre, Bortigali, Dualchi, Lei, Noragugume, Silanus, Sindia. Il distretto di Siniscola comprende i seguenti Comuni:Siniscola, Galtellì, Irgoli, Loculi, Lodè, Onifai, Orosei, Posada, Torpè. Il distretto di Sorgono comprende i seguenti Comuni:Sorgono, Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Ovodda, Teti, Tiana, Tonara. 17 Dati rilevati dalla relazione sulla gestione del bilancio al Vedi relazione rendiconto ASL Nuoro

25 popolazione da 65 anni e oltre sul totale della popolazione (18,9% nel 2007 e 19,3% nel 2008) e il relativo indice di vecchiaia (138,28% nel 2007 e 143,57% nel 2008). 19 L assistenza ospedaliera è assicurata da 3 Presidi Ospedalieri 20 (Ospedale San Francesco e Ospedale Cesare Zonchello di Nuoro, e San Camillo di Sorgono) con 470 posti letto (valore medio 2007). 21 I posti letto suindicati costituiscono un valore medio pari ad un posto letto ogni 344 abitanti a fronte di un posto letto ogni 335 abitanti nell anno precedente. 22 L Azienda riferisce la seguente situazione: Prospetto posti letto PRESIDIO Posti letto Di cui Posti letto Numeri posti letto day-hospital ordinari San Francesco Zonchello San Camillo Totale Fonte nota ASL- Tipologia Prospetto attività di ricovero e dei proventi numero di ricoveri valore assistenza var.% var.% attività di ricovero per residenti , , ,43 2,49 mobilità attiva intraregione , , ,15 2,13 mobilità attivà extraregione , , ,11 31,83 totale , , ,69 2,84 Fonte relazione sulla gestione 2008 pag Elaborazione sezione controllo Corte dei conti 19 Da relazione sulla gestione del bilancio Atto aziendale pag. 30. Con l emanazione della L.R. 3 agosto 2009 n.3, art.12 comma 6, è stata prevista la costituzione di aziende ospedaliere da scorporare dalle attuali aziende. Con delibera n.42/17 del 15 settembre 2009 dell Assessore alla Sanità è stato deliberato che dalla ASL 3 di Nuoro siano scorporati i presidi ospedalieri San Francesco e Zonchello per costituire la nuova azienda ospedaliera di Nuoro 21. Secondo quanto rilevato dall esame dei dati 2006 nella deliberazione della Sezione di controllo n. 49/2008 (pag. 4) i posti letto erano 516 pari ad un posto letto ogni 314 abitanti. La G.R. con deliberazione n. 53/6 del , ha disposto in base alla normativa regionale e quindi agli accordi definiti con l Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 una dotazione complessiva regionale alla fine del 2007 pari a n posti letto, con assegnazione alla ASL di Nuoro di n. 609 posti letto (ripartizione tendenziale) 22 Secondo i dati comunicati nel questionario la ASL n. 3 dispone, pertanto, di 2,9 posti letto ogni mille abitanti. Si consideri che il Piano sanitario regionale prevedeva il raggiungimento entro il 2007 di uno standard di 4,5 posti letto ogni mille abitanti, ed attualmente il Documento per gli adempimenti pag.6-prevede una dotazione media di 5 posti letto ogni mille abitanti di cui l 1 per mille riservato alla riabilitazione ed alla lungodegenza post-acuzie. 18

26 Il prospetto sopradescritto indica i rapporti con le altre aziende sanitarie della Regione e con le aziende sanitarie operanti in altre Regioni. Nell anno 2007 i ricoveri ordinari sono stati pari a per un importo di ,16, mentre nel 2008 i ricoveri ordinari sono stati pari a per un importo di ,69. Per quanto attiene alla mobilità passiva regionale, 23 l Amministrazione non è a conoscenza dei dati Prospetto ATTIVITA' OSPEDALIERA E TERRITORIALE Numero casi/prestazioni Valore DRG attività di ricovero ordinaria , , ,47 Specialistica ospedaliera , , ,00 Specialistica ambulatoriale , , ,10 territoriale Centri convenzionati , , ,00 Fonte relazione sulla gestione 2008 pag. 12 ss e pag 66 Elaborazione Sezione di controllo Corte dei conti La relazione sulla gestione del bilancio, nel confronto con l anno 2008, evidenzia che l attività di ricovero si è ridotta di circa 774 unità, pari a 3,4%, in termini quantitativi mentre si registra un aumento in termini economici del 2,4%. Nel 2008 l attività specialistica ospedaliera ha registrato un incremento delle prestazioni, rispetto al 2007, del 5,8% e del 7% rispetto al 2006, mentre si osserva un aumento del 8,7% rispetto al 2007 e del 1,5% rispetto al 2006 in termini economici. L attività specialistica ambulatoriale territoriale 25, nel confronto ha visto un incremento delle prestazioni del 3,3% e del 25% nel confronto e in riferimento agli stessi periodi ha registrato un incremento di circa il 5% in termini economici. 23 Vedi relazione sulla gestione 2008 pagg.15 e Il numero dei ricoveri relativi all anno 2007 presenterebbero un trend decrescente rispetto agli anni precedenti. Infatti per quanto attiene alla mobilità passiva intraregionale il numero dei ricoveri nell anno 2007 effettuati dalle ASL regionali per pazienti residenti nella ASL di Nuoro è stato di n.8.155, per un importo di ,96 e rispetto al 2006 si è registrato un valore di -5,24%. Per quel che riguarda la mobilità passiva extraregionale in numero dei ricoveri effettuati dalle ASL extraregione per pazienti residenti nella ASL di Nuoro è stato nel 2007 di n per un importo pari a ,66 a fronte di una mobilità attiva extraregionale pari a 606 casi per un valore di , Per l anno 2008 il Servizio Dialisi di Sorgono è stato spostato dall ambito territoriale a quello ospedaliero come previsto dall atto aziendale. Le prestazioni afferenti alla dialisi non sono ricomprese nel totale delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, ma evidenziate a parte, a seguito della deliberazione del n. 24/28. Relazione sulla gestione pag

C I R C O L A R E N. 6

C I R C O L A R E N. 6 C I R C O L A R E N. 6 Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica Roma, 6 febbraio 2001 Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ---------------- Ispettorato Generale

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