Universitàdegli Studi di Torino Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Anno accademico 2017/2018

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Universitàdegli Studi di Torino Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Anno accademico 2017/2018"

Transcript

1 Universitàdegli Studi di Torino Dipartimento di Studi Umanistici Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Anno accademico 2017/2018 Macroeconomia B (L-Z) Docente: Alessandro Stanchi

2 The course: some preliminary details Lectures sequence: 1 academic hour = 45 real life minutes (=0,75 r.l. hours). Therefore,, 2.5 a.h.. = 3 r.l.h.,, and so on; topics; in-class exercises; questions and hoffice hours,, in the last 20 minutes of every lecture. Attendance: discrectionary (=NON OBBLIGATORIA, se previsto dal regolamento del corso di studi).

3 The course: some preliminary details Materials: : on the course site. Exam: exercise(s), and potentially multiple-choice questions (same as Prof. Sau s rules). registration rules. alessandro.stanchi@unito.it Office hours: : right after lectures,, or booking a meeting by .

4 Il corso: notizie pratiche Orari: mercoledì 26/10, 8/11, 15/11, 22/11, 29/11, 6/12, 13/12, 20/12, dalle 16 alle giovedì 30/11, 7/12, 14/12, 21/12, dalle 10 alle

5 Suggested readings: textbooks R. Dornbush, S. Fischer, R. Startz, G. Canullo, P. Pettenati, Macroeconomia, McGraw-Hill Education, 11 edizione, ISBN , ISBN , Di utile consultazione: O.J. Blanchard, A. Amighini, F. Giavazzi, Macroeconomia. Una prospettiva europea, Il Mulino, ISBN , ISBN , Lieberman Marc, Hall Robert, Principi di Economia, Apogeo Education, Milano, ultima edizione. Samuelson Paul A., Nordhaus William D., Bollino Carlo A., Economia, McGraw-Hill Education, ultima edizione.

6 03. Reddito e spesa Riferimento: Dornbusch(2016), cap. 4

7 Tre modelli per tre orizzonti temporali: 1) breve periodo Ipotesi: la capacità produttiva del sistema economico è data e il livello dei prezzi è rigido, soprattutto verso il basso. La curva di offerta aggregata è orizzontale fino al livello di piena occupazione e poi verticale. La produzione effettiva e quindi l occupazione dipendono dal livello della domanda aggregata, rappresentata da una curva inclinata negativamente: se la domanda aggregata è inferiore al prodotto di piena occupazione (prodotto potenziale) si avrà recessione; uno spostamento verso il basso della curva di domanda aggregata provoca una caduta del prodotto senza effetti sul livello dei prezzi; uno spostamento verso l alto fa aumentare il prodotto ma non i prezzi, a meno che

8 la curva di domanda salga fino a incontrare il tratto verticale della curva di offerta (inflazione da domanda)

9 Tre modelli per tre orizzonti temporali: 2) medio periodo Ipotesi: la capacità produttiva del sistema economico è data, mentre prezzi e salari sono parzialmente flessibili. La curva di offerta aggregata è crescente fino al livello di piena occupazione e poi verticale. Quindi non solo la produzione effettiva, ma anche il livello dei prezzi dipendono dalla domanda aggregata: se la domanda aggregata è inferiore al livello di piena occupazione i prezzi e i salari dovrebbero cadere; la realtà però mostra che si hainflazione anche in presenza di un certo grado di disoccupazione. Questo si può spiegare con la presenza di imperfezione del mercato del lavoro (disoccupazione frizionale) e di conflitti distributivi fra lavoratori e datori di lavoro.

10 Tre modelli per tre orizzonti temporali: 3) lungo periodo I periodi di espansione e recessione nel lungo periodo si compensano, e le fluttuazioni della domanda aggregata non influenzano il trend di crescita del prodotto. Fermi restando i livelli di disoccupazione fisiologici, tutti i fattori produttivi sono pienamente impiegati e la produzione è sempre al suo livello potenziale: la curva di offerta aggregata è sempre verticale, ma si sposta nel tempo. La capacità produttiva (e quindi il prodotto potenziale) del sistema economico è variabile: la teoria della crescita studia i fattori che aumentano il prodotto potenziale nel lungo periodo come l accumulazione del capitale e il progresso tecnologico.

11 Alcune importanti identità

12 Alcune importanti identità Economia chiusa senza Stato o o o o Y C + I Y C + S C + I Y C + S I S l investimento è esattamente pari al risparmio

13 Alcune importanti identità Economia aperta, con la presenza dello Stato Y C + I + G + NX: reddito lordo o YD Y + TR TA: reddito disponibile o YD C + S, o quindi: YD TR + TA C + I + G + NX o C + S TR + TA C + I + G + NX o o

14 Alcune importanti identità Economia aperta, con la presenza dello Stato o o C + S TR + TA C + I + G + NX o (S I ) (G + TR TA) + NX l eccesso di risparmio sugli investimenti nel settore privato è pari alla somma del disavanzo del bilancio pubblico e dell avanzo della bilancia commerciale

15 (S I ) (G + TR TA) + NX

16 La Figura 2.4 mostra che dal 1970 il saldo della bilancia commerciale dell Italia ha oscillato intorno allo zero, mentre il saldo del bilancio pubblico è stato sempre negativo

17 Ciò si è tradotto in un forte accumulo di debito pubblico, un fatto ricorrente nella storia dell Italia

18 SaldoPrimario = Entrate Totali Spese Totali + Interessi: è il risultato d esercizio dell anno in corso. Saldo di Parte Corrente = Entrate Correnti Uscite Correnti. Indebitamento Netto = Entrate Totali Spese Totali.

19 Accreditamento/Indebitamento Saldo dei conti economici correnti e in conto capitale dei settori istituzionali. Se positivo (accreditamento) rappresenta l'importo di cui dispone un settore per finanziare, direttamente o indirettamente, altri settori; se negativo (indebitamento) corrisponde all'importo del prestito che un settore deve contrarre con altri settori. L accreditamento (+) o l indebitamento (-) del totale dell economia è pari alla somma degli accreditamenti o degli indebitamenti dei settori istituzionali. Esso rappresenta le risorse nette che il totale dell economia mette a disposizione del Resto del mondo (se di segno positivo) o riceve dal Resto del mondo (se di segno negativo). L accreditamento (+) o l indebitamento (-) del totale dell economia coincide, ma con segno opposto, con l indebitamento (-) o l accreditamento (+) del Resto del mondo.

20

21 Il mercato dei beni

22 1. La composizione del Pil 22

23 Componenti del PIL

24 Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori; Investimento (I): talvolta chiamato investimento fisso per distinguerlo dalle scorte di magazzino. E la somma dell investimento non residenziale e residenziale; Spesa pubblica (G): beni e servizi acquistati dallo stato e dagli enti pubblici. Non include né i trasferimenti (assistenza sanitaria e sociale), né gli interessi del debito pubblico. Importazioni (IM): acquisti di beni e servizi dall estero effettuati dai residenti (consumatori, imprese, governo); Esportazioni (X): gli acquisti di beni e servizi nazionali da parte del resto del mondo. 24

25 Esportazioni nette, (X-IM) o saldo commerciale, è dato dalla differenza tra esportazioni e importazioni X>IM : avanzo commerciale X<IM : disavanzo commerciale Investimento in scorte: differenza tra beni prodotti e beni venduti in un anno cioè differenza tra produzione e vendite Produzione > Vendite le scorte aumentano Produzione < Vendite le scorte diminuiscono 25

26 Offerta e domanda aggregata Offerta aggregata (Y): quantità di beni e servizi che un sistema economico è in grado di produrre in un determinato periodo. Dipende dai fattori produttivi disponibili, lavoro (N) e capitale (K), e dallo stato della tecnologia (T). Y =F( K, N, T) Domanda aggregata (AD): quantità totale di beni richiesta dal sistema economico, ottenuta sommando la spesa per consumi (C), la spesa per investimenti (I), la spesa pubblica (G) e le esportazioni nette (NX). ( Z = ) AD= C+ I+ G+ NX [2] Quando i fattori produttivi sono pienamente impiegati, il prodotto Y è al suo livello potenziale o di pieno impiego (Y*). [1]

27 Livello di equilibrio del prodotto Nel breve periodo si ipotizza che la forza lavoro, il capitale e la tecnologia siano dati, che le imprese siano disposte a vendere qualsiasi quantità di prodotto consentita dalla capacità degli impianti e che i prezzi rimangano invariati. La curva di offerta aggregata può pertanto essere rappresentata come una retta orizzontale al livello dei prezzi correnti. Basta quindi concentrarsi sulla curva di domanda aggregata per trovare il prodotto (e quindi il reddito) di equilibrio. Il prodotto Y, in altri termini, si trova al livello di equilibrio quando la quantità di beni offerta è uguale a quella domandata: Y = AD [3]

28 La domanda di beni La domanda totale di beni, Z, può essere scritta come: Z = AD C+ I+ G+ X IM Questa equazione è un identità che definisce Z come la somma di consumo, investimento, spesa pubblica ed esportazioni nette. Per determinare Z, si introducono alcune semplificazioni. 28

29 1. Le imprese producono uno stesso bene che può essere usato come bene di consumo, bene di investimento e come spesa pubblica. 2. Le imprese forniscono qualsiasi quantità di tale bene a un dato prezzo, P. Questa ipotesi è valida solo nel breve periodo. 3. L economia èchiusa: non avvengono scambi con il resto del mondo. Esportazioni e importazioni sono uguali a zero. Z = AD C+ I+ G 29

30 Funzione del consumo Come si è visto nell equazione [2], la domanda aggregata ha quattro componenti: la principale è la domanda di beni di consumo che dipende dal reddito disponibile, YD, cioè il reddito che rimane dopo che lo Stato ha prelevato le imposte ed effettuato i trasferimenti. In questa fase ipotizziamo l assenza del settore pubblico, e, pertanto YD coincide col redditoprodotto, Y. Supponiamo per semplificare che la funzione del consumo abbia forma lineare: C >0 C = C + cyd= C + cy [4] dove rappresenta il consumo dovuto a fattori diversi dal reddito, come il patrimonio, mentre 0 < c < 1 è la propensione marginale al consumo (per ogni euro di reddito il consumo aumenta di c euro). L equazione [4] descrive in modo abbastanza preciso la relazione tra consumo e reddito che si osserva nei dati reali (si vedano le figure).

31 Le spese per consumi delle famiglie americane nel 1998

32 La funzione del consumo per gli Stati Uniti,

33 La funzione del consumo per gli Stati Uniti,

34 Il consumo e il reddito disponibile in Italia

35 Il consumo e il reddito disponibile in Italia

36 La funzione del Consumo (C) Il reddito disponibile, (Y d ), è il fattore principale da cui dipendono le decisioni di consumo. La relazione tra il consumo e il reddito disponibile può essere espressa come: C = CY ( D ) ( + ) È possibile assumere che la forma funzionale della relazione tra il consumo e il reddito disponibile sia lineare: C = c0 + cy 1 D Il reddito disponibile è definito come: YD= Y Y T D dove Y è il reddito aggregato e T rappresenta le tasse al netto dei trasferimenti. 36

37 Il parametro c 0 rappresenta il livello di consumo quando il reddito disponibile è zero. Il parametro c 1 è la propensione marginale al consumo. Due restrizioni naturali sulla propensione al consumo: c 1 > 0. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento del consumo c 1 < 1. Un aumento del reddito disponibile genera un aumento meno che proporzionale del consumo. I consumatori consumano solo una parte dell aumento del loro reddito disponibile. 37

38 Consumo e reddito disponibile. Il consumo aumenta col reddito disponibile, ma meno che proporzionalmente. 38

39 Investimento(I) Nei modelli economici troviamo due tipi di variabili: variabili esogene: prese come date variabili endogene: spiegate all interno del modello Inizialmente, l investimento verrà considerato come una variabile esogena. Questa ipotesi semplificatrice verrà eliminata successivamente. Quando l investimento è preso come dato si ha: I =I 39

40 Domanda aggregata Per quanto riguarda le altre tre componenti della domanda aggregata nell equazione [2], ipotizziamo per ora che siano assenti il settore pubblico e il commercio con l estero, per cui: G = 0, NX = 0. Ipotizziamo, inoltre, che la spesa per investimenti sia autonoma, cioè determinata esternamente al modello: I =I [5] Sostituendo le suddette componenti nell equazione [2], si ottiene: AD = C + cy+ La parte di spesa indipendente dal reddito, detta autonoma, può venire espressa come: A = C + I L equazione [2] della domanda aggregata diventa quindi: AD = A+ cy I [6]

41

42 Prodotto di equilibrio L equilibrio del sistema si trova inserendo l equazione [6] (domanda aggregata) nell equazione [3] (equilibrio tra offerta e domanda): Y = A+ [7] Risolvendo poi rispetto ad Y si ottiene il prodotto-reddito di equilibrio: Y 1 1 c Si osserva quindi che il prodotto di equilibrio cresce all aumentare della propensione marginale al consumo c e della spesa autonoma cy 0 = A A [8]

43 Equilibrio nel mercato dei beni. La produzione di equilibrio è determinata dalla condizione di uguaglianza tra produzione e domanda. 43

44 In equilibrio, la produzione è uguale alla domanda. Si supponga che l economia sia nell equilibrio iniziale, rappresentato dal punto A nel grafico, con produzione uguale a Y. Si supponga che c 0 aumenti di un miliardo: ZZ si sposta in ZZ, il nuovo equilibrio sarà in A e quindi la produzione di equilibrio diventerà Y. 44

45 Il moltiplicatore Se definiamo moltiplicatore della spesa autonoma la seguente espressione contenuta nell equazione [8]: 1 α 1 c possiamo affermare che il livello di equilibrio della domanda aggregata e del prodotto (= reddito) è pari ad un multiplo α della spesa autonoma A ovvero: A Y α 0 = A [8bis] Ne consegue che un aumento A della spesa autonoma porterà ad un aumento del reddito pari a: 1 Y = A= α A [9] 1 c

46

47 Il moltiplicatore dinamico (cont.) Il meccanismo del moltiplicatore può essere così descritto in termini dinamici: - un aumento delle componenti autonome della domanda comporta nella prima fase un aumento di pari importo della produzione e del reddito; - una frazione c di tale aumento viene poi spesa per beni di consumo (spesa indotta) e questo accresce ulteriormente il prodotto e il reddito. Seguono altre ondate di spesa per consumi, ma il processo si va progressivamente esaurendo. Si ha infatti una progressione geometrica di Y con ragione c < 1 (vedi Tabella 4.1)

48 Gli effetti di un aumento della spesa autonoma sulla produzione Un aumento della spesa autonoma ha un effetto più che proporzionale sulla produzione di equilibrio. 48

49 1. Il primo aumento della domanda, indicato dalla distanza AB, è uguale a 1 miliardo di euro. 2. Questo primo aumento della domanda porta a un aumento equivalente della produzione, cioè 1 miliardo di euro, anch esso rappresentato dalla distanza AB. 3. Questo primo aumento della produzione porta a un aumento di pari ammontare del reddito, indicato dalla distanza BC, anch essa pari a 1 miliardo di euro. 49

50 4. Il secondo aumento della domanda, rappresentato dalla distanza CD, è uguale a 1 miliardo di euro (il primo aumento di reddito) moltiplicato per la propensione al consumo, c 1 cioèc 1 miliardi di euro. 5. Questo secondo aumento della domanda porta a un aumento di pari ammontare della produzione, rappresentato anch esso da CD, e quindi a un aumento di pari ammontare del redito, indicato dalla distanza DE. 6. Il terzo aumento della domanda è uguale a c 1 miliardi di euro (il secondo aumento di reddito) moltiplicato per c 1 ed è uguale a c 1 xc 1 miliardi di euro, vale a dire c 12 miliardi di euro, e così via. 50

51 Seguendo questa logica, l aumento totale della produzione dopo n passaggi è uguale a 1 miliardo di euro moltiplicato per la somma: 1+c 1 +c c 1 n Questa somma è una serie geometrica, che converge al valore del moltiplicatore, trovato in precedenza. 51

52

53 Quanto dura l aggiustamento? La rappresentazione formale dell aggiustamento della produzione nel tempo è detta dinamica dell aggiustamento: si supponga che le imprese decidano il loro livello di produzione all inizio di ciascun trimestre si supponga ora che i consumatori decidano di spendere di più, cioè di aumentare c 0 dopo aver osservato un aumento della domanda, nel trimestre successivo le imprese fisseranno un maggior livello di produzione in seguito a un aumento della spesa per consumi, la produzione non raggiunge subito il nuovo equilibrio, ma aumenta progressivamente da Y a Y 53

54 In sintesi La produzione dipende dalla domanda, che a sua volta dipende dal reddito, che è uguale alla produzione. Un incremento della domanda fa aumentare la produzione e il reddito. L aumento di reddito a sua volta fa aumentare la domanda e quindi la produzione, e così via. Alla fine il risultato è un aumento della produzione superiore all incremento iniziale della domanda, di un fattore pari al moltiplicatore. 54

55

56 Risparmio e investimento L equilibrio del sistema può essere definito, oltre che in termini di uguaglianza tra domanda aggregata e redditoprodotto (equazione [3]), anche in termini di uguaglianza tra risparmio e investimento. Dalle definizioni di contabilità nazionale sappiamo, infatti, che il reddito disponibile YD può essere destinato al consumo o al risparmio: Y = C + S [10] Sostituendo l equazione [10] al posto di Y nell equazione [3] si ottiene C + S = C + I e quindi: S = I [11] Si conclude che, date le ipotesi del modello, in equilibrio il risparmio è uguale all investimento.

57 Risparmio e investimento (cont.) Si perviene alle formule del moltiplicatore della spesa autonoma (equazioni [8] e [9]) anche partendo dall uguaglianza tra risparmio e investimento. Dall equazione [10] si ottiene infatti la funzione del risparmio (complementare a quella del consumo): S = Y C= Y C cy = C + ( 1 c) Y = C + sy [12] dove s=1 -c è la propensione al risparmio. Sostituendo poi la [12] nell equazione di equilibrio [11] si ottiene: da cui: C + sy = 1 1 Y 0 = ( C+ I) = A s s I [13a] [14]

58 4. Investimento = risparmio: un modo alternativo di pensare all equilibrio sul mercato dei beni Il risparmio è la somma di risparmio privato e risparmio pubblico. Il risparmioprivato S è quella parte di reddito disponibile che non viene spesa dai consumatori S YD C S Y T C Il risparmiopubblico è la parte di tassazione che non viene spesa dal governo, T-G. Se T>G, il governo ha un avanzo di bilancio; se T<G, il governo ha un disavanzo di bilancio. 58

59 La produzione deve essere uguale alla domanda: Y = C+ I + G Sottraendo le imposte a entrambi i lati e spostando il consumo a sinistra, si ottiene: Y T C = I + G T Il lato sinistro è semplicemente uguale al risparmio (S), per cui: o anche S = I + G T I = S + ( T G) 59

60 L equazione ci suggerisce un altro modo di guardare al mercato dei beni: per esserci equilibrio, l investimento deve essere uguale al risparmio, cioè la somma di risparmio privato e pubblico. Questo modo di definire l economia spiega perché la condizione di equilibrio del mercato dei beni è chiamata curva IS, che sta per Investimento = Risparmio (Saving) : quanto le imprese vogliono investire deve essere uguale a quanto i consumatori e il governo vogliono risparmiare. 60

61 Le decisioni di consumo e di risparmio sono in realtà due facce della stessa medaglia. L equazione di comportamento del consumo specificata in precedenza comporta che il risparmio privato sia dato da: Riordinando i termini otteniamo: S = Y T C S = Y T c c( Y T) 0 1 S = c + ( 1 c)( Y T) 0 1 (1-c 1 ) è la propensione al risparmio: quanto viene risparmiato di un incremento unitario di reddito. 61

62 In equilibrio, l investimento deve essere pari al risparmio aggregato: I = c + 1 c)( Y T) + ( T ) 0 ( 1 G Risolvendo per la produzione, otteniamo nuovamente: Y 1 = 1 c 1 ( c 0 + I + G ct) 1 62

63 Osservazioni Cambiare la spesa pubblica o le imposte potrebbe essere tutt altro che facile Le risposte di consumo, investimento e importazioni sono davvero difficili da valutare con certezza Le aspettative contano Mantenere il livello di produzione desiderato potrebbe causare spiacevoli effetti collaterali Ridurre le imposte o aumentare la spesa pubblica potrebbe generare grossi disavanzi di bilancio e portare all accumulazione del debito pubblico 63

64

65 Spesa pubblica (G) Insieme alle imposte T, la spesa pubblica G, descrive la politica fiscale del governo le scelte del governo circa le entrate e le uscite del settore pubblico. La spesa pubblica è una variabile esogena. Come per l investimento, si considera T e G come esogene. Motivazioni: - il governo non presenta regolarità di comportamento come i consumatori e le imprese, non esiste un unica funzione per G e T; - i macroeconomisti hanno come compito quello di consigliare il governo circa decisioni di spesa e di tasse. 65

66 La determinazione della produzione in equilibrio: tassazione esogena In economia chiusa, la domanda di beni può essere espressa come somma di consumo, investimento e spesa pubblica: Sostituendo C e I con le loro equazioni, si ottiene: Z = c + c Y T) + I + 0 Z C+ I+ G 1 ( G N.B. Assumiamo che non ci siano scorte nell economia 66

67 La determinazione della produzione in equilibrio: tassazione esogena In assenza di investimenti in scorte, l equilibrio sul mercato dei beni richiede che laproduzione (Y) sia uguale alla domanda (Z): Y = Z A sua volta, la domanda dipende da Y Y = c + c( Y T) + I + G 0 1 N.B. Ricorda che Pil, produzione e reddito sono sinonimi. 67

68 La determinazione della produzione in equilibrio: tassazione esogena L equazione di equilibrio può essere riscritta come: Riordinando i termini: 1 Y = 1 c Y c + cy ct+ I + G = ( c 0 + I + G ct) 1 ( c0+ I + G c1t 1 1 c 1 ) spesa autonoma moltiplicatore 68

69 Settore pubblico con tassazione endogena Il settore pubblico influenza il livello di equilibrio del reddito tramite: G, la spesa pubblica per beni e servizi (ipotizziamo venga stabilita dal governo per un dato ammontare ) TR, i trasferimenti che accrescono il reddito disponibile (YD) delle famiglie (ipotizziamo vengano stabiliti dal governo per un dato ammontare ) TR TA, le imposte che riducono il reddito disponibile (YD) delle famiglie (ipotizziamo un imposta proporzionale sul reddito con aliquota t, per cui: TA=tY G

70 Reddito di equilibrio Il reddito disponibile diviene: YD = Y + TR TA= La funzione del consumo: + TR La funzione di domanda aggregata: AD = C + I + G = C + ctr + c(1 Y = ( C + ctr + I + G) + c(1 t) Y = A + c(1 t) Y L equilibrio si ottiene dall equazione [3] sostituendo ad AD l espressione ottenuta: Da cui, risolvendo per Y si ha: ty C = C + cyd= C + ctr+ c( 1 t) Y = Y = A+ c( 1 t) Y Y 0 TR t) Y = 1 +( 1 + I + 1 c(1 t) Y G t) A

71 Implicazioni Anche in questo modello il livello di equilibrio del prodotto (= reddito) è pari ad un multiplo, α G, della spesa autonoma. Però ora: la spesa autonoma comprende anche gli acquisti di beni e servizi da parte dello Stato, G, e le spese di consumo indotte dai trasferimenti netti, ctr; 1 il moltiplicatore diventa α = 1 c(1 t) con α G minore di α (moltiplicatore dell economia senza settore pubblico). Le imposte sul reddito, riducendo il moltiplicatore, sono un esempio di stabilizzatore automatico, cioè di un meccanismo che attenua le fluttuazioni del sistema economico senza interventi ad hoc. Un altro esempio di stabilizzatore sono i sussidi di disoccupazione. G

72 Politica fiscale Come nel caso precedente, un aumento (diminuzione) della spesa autonoma porta ad una variazione amplificata del reddito: 1 Y = A G A c t = α 1 (1 ) 0 ll governo può quindi attuare politiche fiscali per modificare il reddito di equilibrio, ad esempio: - un aumento di G implica un aumento di Y pari a α G G - un aumento di TR implica un aumento di Y pari a α G c TR - un aumento di t implica una riduzione del reddito disponibileyd (l aumento di t riduce il moltiplicatore ed ha quindi lo stesso effetto di una riduzione della propensione marginale al consumo).

73

74

75 Bilancio pubblico La politica fiscale è uno strumento che i governi possono utilizzare per stabilizzare l economia, con politiche espansive in fasi di recessione e politiche restrittive in fasi di espansione. I governi non devono però eccedere nelle politiche espansive, perché un eccessivo indebitamento pubblico può causare la contrazione degli investimenti privati. Un indicatore dei conti dello Stato è dato dall avanzo di bilancio (BS), che misura l eccedenza delle entrate dello Stato, derivanti dalle imposte e dai contributi, rispetto alle uscite, costituite dagli acquisti di beni e servizi e dai trasferimenti: BS = TA G TR = ty G TR Un valore negativo del saldo del bilancio pubblico (BD) si definisce deficit (o disavanzo) di bilancio.

76 Avanzo di bilancio di piena occupazione Una variazione di G, TR o TA non provoca una equivalente variazione in BS. Ad esempio un aumento della spesa pubblica ΔG peggiora il BS, ma di un ammontare inferiore a ΔG, poiché la politica fiscale espansiva fa aumentare il reddito Y e, quindi, accresce anche il gettito fiscale ty. Tutte le variazioni del reddito Y (figura 4.6), anche quelle non imputabili a decisioni del governo, influiscono sul BS, quindi per capire se la politica del governo è espansiva o restrittiva si utilizza un indicatore che prescinde dalla fase del ciclo economico: l avanzo di bilancio di piena occupazione (o avanzo strutturale), che misura il saldo di bilancio che si avrebbe se il reddito fosse al livello di piena occupazione Y* (vedi Figura 4.7): BS*= ty* G TR

77

78

79

80 Risparmio e investimento con presenza dello Stato L inserimento del settore pubblico ha due conseguenze: 1) da un lato il reddito-prodotto Y non coincide più col reddito disponibile YD. Infatti: Y = YD + TA -TR. Dato poi che YD = C + S, si ha: Y = C + S + TA -TR. 2) Dall altro lato, la domanda aggregata comprende anche la spesa pubblica G, per cui: AD = C + I + G. L equilibrio Y = AD diviene pertanto: C + S + TA TR = C + I + G. Risolvendo rispetto agli investimenti, si ottiene: I = S + (TA TR -G), cioèi = S + BS. In conclusione, l investimentototale, privato e pubblico, è in equilibrio uguale al risparmio nazionale, pari al risparmio privato S più il risparmio pubblico BS.

Capitolo 4 Reddito e spesa

Capitolo 4 Reddito e spesa Capitolo 4 Reddito e spesa Offerta e domanda aggregata Offerta aggregata (Y): quantità di beni e servizi che un sistema economico è in grado di produrre in un determinato periodo. Dipende dai fattori produttivi

Dettagli

Economia Politica II H-Z Lezione 3. Sergio Vergalli

Economia Politica II H-Z Lezione 3. Sergio Vergalli Economia Politica II H-Z Lezione 3 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it 1 Capitolo III. Il mercato dei beni Sergio Vergalli - Macro Lez 2 2 2 Sergio Vergalli - Macro Lez 2 3 1. La composizione del Pil

Dettagli

Reddito e Spesa: Il Mercato dei Beni

Reddito e Spesa: Il Mercato dei Beni Reddito e Spesa: Il Mercato dei Beni Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1 1. La composizione del Pil 2 1. La composizione del Pil

Dettagli

Lezione 5 (Blanchard cap. 3) Il mercato dei beni

Lezione 5 (Blanchard cap. 3) Il mercato dei beni Lezione 5 (Blanchard cap. 3) Il mercato dei beni Corso di Macroeconomia Prof. Alessandro Flamini, Università di Pavia Prof. Marcello Spanò, Università dell Insubria 1 Il mercato dei beni Interazione tra

Dettagli

Mercato dei beni. La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori

Mercato dei beni. La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori Mercato dei beni La composizione del Pil Consumo (C): beni e servizi acquistati dai consumatori Investimento (I): talvolta chiamato investimento fisso per distinguerlo dalle scorte di magazzino. E la somma

Dettagli

Mercato dei beni. La composizione del PIL nel Prodotto interno lordo

Mercato dei beni. La composizione del PIL nel Prodotto interno lordo Mercato dei beni La composizione del PIL nel 2011 Prodotto interno lordo 1580807 Spesa delle famiglie Spesa della P.A. e ISP Investimenti fissi lordi Macch., attr. e prod. vari Mezzi di trasp. Costruzioni

Dettagli

5. Breve, medio e lungo periodo

5. Breve, medio e lungo periodo Blanchard Amighini Giavazzi, Macroeconomia. Una prospettiva europea, Il Mulino 206 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro 5. Breve, medio e lungo periodo Il livello di produzione aggregata è determinato

Dettagli

Corso di. Economia Politica

Corso di. Economia Politica Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 2011 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia

Dettagli

Capitolo III. Il mercato dei beni

Capitolo III. Il mercato dei beni Capitolo III. Il mercato dei beni 1 The circular flow of national income and expenditure The circular flow of national income and expenditure (1) Production (2) Incomes (3) Expenditure The circular flow

Dettagli

Macroeconomia (Primo Modulo)

Macroeconomia (Primo Modulo) Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia (Primo Modulo) Il mercato dei beni Capitolo 3 2 IL MERCATO DEI BENI OBIETTIVO: SPIEGARE LE INTERAZIONI TRA: DOMANDA

Dettagli

Corso di. Economia Politica

Corso di. Economia Politica Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 20 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia

Dettagli

E. Il ruolo dello Stato

E. Il ruolo dello Stato E. Il ruolo dello Stato Aggiungere lo Stato alla domanda aggregata AD = C + I + G + NX Lo Stato entra nella domanda aggregata attraverso: Spesa pubblica: esogena; sposta verso l alto la curva AD Consumo:

Dettagli

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Attività di tutoring per il corso di Economia Politica CdL Giurisprudenza Appunti su I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1 2 OBIETTIVO: Fornire uno schema concettuale per analizzare

Dettagli

7. Le fluttuazioni economiche e la domanda aggregata

7. Le fluttuazioni economiche e la domanda aggregata 7. Le fluttuazioni economiche e la domanda aggregata La spesa aggregata è la somma delle spese di tutti i settori economici: famiglie, imprese, settore pubblico e settore estero. Dalla contabilità nazionale

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 2

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 2 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 2 Il breve periodo Nel breve periodo (qualche anno) le variazioni annuali della produzione sono dovute soprattutto a variazioni della

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 3

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 3 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 3 La domanda di beni La domanda totale di beni (Z) corrisponde alla somma di consumo, investimento, spesa pubblica ed esportazioni al

Dettagli

Il mercato dei beni in economia aperta

Il mercato dei beni in economia aperta La differenza tra economia aperta e chiusa Il mercato dei beni in economia aperta In una economia chiusa tutta la produzione viene venduta entro i confini nazionali, la domanda nazionale di beni (la spesa

Dettagli

La spesa aggregata 1

La spesa aggregata 1 1 La spesa aggregata La spesa aggregata In un economia aperta, la spesa aggregata è divisa in consumi (C) investimenti (I), spesa pubblica (G) ed esportazioni nette (NX). La somma di queste quattro componenti

Dettagli

Universitàdegli Studi di Torino Dipartimento di Giurisprudenza Corso di Laurea Magistrale (a ciclo unico) in Giurisprudenza Anno accademico 2017/2018

Universitàdegli Studi di Torino Dipartimento di Giurisprudenza Corso di Laurea Magistrale (a ciclo unico) in Giurisprudenza Anno accademico 2017/2018 Universitàdegli Studi di Torino Dipartimento di Giurisprudenza Corso di Laurea Magistrale (a ciclo unico) in Giurisprudenza Anno accademico 2017/2018 Economia Politica Docente: Alessandro Stanchi The course:

Dettagli

Esercizi del Capitolo 3

Esercizi del Capitolo 3 Esercizi del Capitolo 3 Esercizio 2 Supponiamo che l economia sia descritta dalle seguenti equazioni di comportamento: C = 80 + 0,8 YD I = 60 G = 60 T = 20 Calcolate: a) Il Pil di equilibrio (Y). b) Il

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 6 I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso

Dettagli

SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA

SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA Corso di Istituzioni di economia, Corso di Laurea in Ing. Gestionale, II canale (M-Z), A.A. 2010-2011. Prof. R. Sestini SCHEMA delle LEZIONI della QUINTA SETTIMANA Corso di Macroeconomia, Corso di Laurea

Dettagli

Il modello Keynesiano reddito-spesa con settore pubblico. Corso di macroeconomia 2013

Il modello Keynesiano reddito-spesa con settore pubblico. Corso di macroeconomia 2013 Il modello Keynesiano reddito-spesa con settore pubblico Corso di macroeconomia 2013 La contabilità economica nazionale in presenza del settore pubblico Il Pil comprende ora non solo i beni e servizi prodotti

Dettagli

DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE

DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE DOMANDA E OFFERTA AGGREGATA MOLTIPLICATORE FISCALE IL MODELLO BASE DELLE FLUTTUAZIONI ECONOMICHE Gli economisti usano il modello della Domanda e Offerta Aggregata per spiegare le fluttuazioni di breve

Dettagli

Il mercato dei beni in economia aperta

Il mercato dei beni in economia aperta Il mercato dei beni in economia aperta La differenza tra economia aperta e chiusa In una economia chiusa tutta la produzione viene venduta entro i confini nazionali, la domanda nazionale di beni (la spesa

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Il prodo(o, nel breve periodo

Il prodo(o, nel breve periodo Il prodo(o, nel breve periodo Prodotto potenziale massimo prodotto che un economia potrebbe produrre se tutti i fattori della produzione fossero pienamente occupati Prodotto corrente prodotto attuale del

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 19.06.1012 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Capitolo 15. Le fluttuazioni economiche

Capitolo 15. Le fluttuazioni economiche Capitolo 15 Le fluttuazioni economiche Distinzione tra prodotto potenziale (prodotto di piena occupazione), e prodotto effettivo Figura 1(a): il prodotto potenziale può essere tendenzialmente crescente

Dettagli

Capitolo XIV. Il mercato dei beni in economia aperta

Capitolo XIV. Il mercato dei beni in economia aperta Capitolo XIV. Il mercato dei beni in economia aperta 1. La curva IS in economia aperta La domanda di beni nazionali è data da: Z C I G IM / X + domanda nazionale di beni (C+I+G) - importazioni (domanda

Dettagli

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA

I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA I ESERCITAZIONE MACROECONOMIA Il debito pubblico Definizione Perché si rapporta il debito pubblico con il PIL? L interpretazione ricardiana del debito pubblico Il debito pubblico italiano Da cosa dipende

Dettagli

Capitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I

Capitolo 10. La domanda aggregata, I. Capitolo 10: La domanda aggregata, I Capitolo 10 La domanda aggregata, I 1 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello dei capitali di prestito La curva LM La teoria delle preferenze per la liquidità Il

Dettagli

Dipartimento di Management. Anno accademico 2014/2015. Macroeconomia (9 CFU)

Dipartimento di Management. Anno accademico 2014/2015. Macroeconomia (9 CFU) Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management Anno accademico 2014/2015 Macroeconomia (9 CFU) Notizie pratiche Orari: lunedì 14.00-17.00 (3-4 ore accademiche) venerdì 14.00-17.00 (3-4 ore

Dettagli

Capitolo 10 La domanda aggregata, I. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 1

Capitolo 10 La domanda aggregata, I. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 10: La domanda aggregata, I 1 Capitolo 10 La domanda aggregata, I 1 Il percorso La domanda aggregata, I La curva IS La croce keynesiana Il modello del mercato dei fondi mutuabili La curva LM La teoria della preferenza per la liquidità

Dettagli

Il mercato dei beni. Politica Economica (a.a ) Rebecca Pietrelli. Sapienza - Università di Roma. 2 Marzo 2015

Il mercato dei beni. Politica Economica (a.a ) Rebecca Pietrelli. Sapienza - Università di Roma. 2 Marzo 2015 Il mercato dei beni Politica Economica (a.a. 2014-2015) Rebecca Pietrelli Sapienza - Università di Roma 2 Marzo 2015 Rebecca Pietrelli (Sapienza) Il mercato dei beni 2 Marzo 2015 1 / 30 Gli ingredienti

Dettagli

Esercitazione 2 del 18/10/13

Esercitazione 2 del 18/10/13 Economia applicata per l Ingegneria 1-2 bis AA.2013-2014 Esercitazione 2 del 18/10/13 Prof.ssa Roberta Costa, Dott.ssa Tamara Menichini ESERCIZIO 1 Si consideri un economia chiusa caratterizzata dalle

Dettagli

L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO

L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche Corso di Macroeconomia a.a 2016-2017 L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO Saveria Capellari a.a. 2016-2017 L OFFERTA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO

Dettagli

Macroeconomia

Macroeconomia Corso di laurea in Scienze internazionali e diplomatiche corso di Macroeconomia 2017-2018 LA DOMANDA AGGREGATA NEL LUNGO PERIODO EQUILIBRO DOMANDA OFFERTA POLITICA FISCALE La domanda aggregata nel lungo

Dettagli

RICOSTRUZIONE DEL COMPITO DI MACROECONOMIA DEL 18 GIUGNO 2019 COMPITO D

RICOSTRUZIONE DEL COMPITO DI MACROECONOMIA DEL 18 GIUGNO 2019 COMPITO D RICOSTRUZIONE DEL COMPITO DI MACROECONOMIA DEL 18 GIUGNO 2019 COMPITO D Domanda 1 Data la seguente tabella in cui sono riportati le quantità, i prezzi e il valore di M1, relativamente a tre periodi e tre

Dettagli

Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24

Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24 Spesa e produzione nel breve periodo Lezione 2 - Capitolo 24 Chiara Falco chiara.falco@unimib.it Universitá degli Studi di Milano-Bicocca Scienze dell organizzazione a.a. 2017-2018 1 / 42 Outline 1 Introduzione

Dettagli

Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali

Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali Giovanni Di Bartolomeo Università di Roma La Sapienza giovanni.dibartolomeo@uniroma1.it MASTER MAGIPA (Latina) 2005 Variabili economiche Variabili stock

Dettagli

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A. 2014-2015 Introduzione Keynes sostiene che una spesa aggregata insufficiente possa portare alla recessione e che le politiche pubbliche

Dettagli

Il Modello IS-LM chiuso

Il Modello IS-LM chiuso Lezione 4.1 Il Modello IS-LM chiuso Sir John Richard Hicks Nel 1937 formalizzò il sistema keynesiano elaborando uno schema che considera congiuntamente gli aspetti reali e monetari attraverso due curve

Dettagli

Alessandro Scopelliti.

Alessandro Scopelliti. Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it L offerta aggregata La curva di offerta aggregata descrive gli effetti della produzione sul livello dei prezzi. E derivata dal comportamento di salari

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 29.04.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B

Dettagli

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale Capitolo 6 Politica monetaria e politica fiscale Dornbusch, Fischer, Startz, Canullo, Pettenati, Macroeconomia 11e Politiche economiche I Governi e le Banche Centrali utilizzano le politiche fiscale e

Dettagli

POLITICA ECONOMICA I Corso A-K Anno Accademico 2009/2010 Prof. Mario Volpe

POLITICA ECONOMICA I Corso A-K Anno Accademico 2009/2010 Prof. Mario Volpe POLITICA ECONOMICA I Corso A-K Anno Accademico 2009/2010 Prof. Mario Volpe Esercitatore: Dr.ssa Alessia Bernardi alessiabernardi@unive.it ESERCITAZIONE DEL 10/03/2010 ESERCIZIO 1 Esempio numerico di contabilità

Dettagli

ESERCITAZIONE SU CAPITOLO 26 NUOVO LIBRO

ESERCITAZIONE SU CAPITOLO 26 NUOVO LIBRO ESERCITAZIONE SU CAPITOLO 26 NUOVO LIBRO DOMANDA : Si consideri un economia caratterizzata dalla seguenti equazioni: C = 400 + 0,5Y I = 700 4000r + 0,Y G = 200 T = 200 M = 0,5Y 7500r M = 500 a) Si determini

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 13 Un analisi di equilibrio generale: il modello AS-AD Il modello AS-AD Usando le condizioni di equilibrio di tutti i mercati considerati

Dettagli

Offerta aggregata, AS

Offerta aggregata, AS Lezione 9 (BAG cap. 8) Un analisi di equilibrio generale: il modello AS-AD Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Offerta aggregata, AS L offerta aggregata, AS, descrive gli effetti

Dettagli

L analisi Macroeconomica

L analisi Macroeconomica L analisi Macroeconomica studia il sistema economico nel suo complesso e le relazioni che intercorrono fra le grandezze aggregate Le principali grandezze intorno a cui ruota l analisi macroeconomica sono:

Dettagli

Capitolo 1. Introduzione

Capitolo 1. Introduzione Capitolo 1 Introduzione Economia politica: definizione L economia politica è la scienza che studia il modo in cui le società umane si sono organizzate o potrebbero organizzarsi per produrre e distribuire,

Dettagli

Considerate il modello di Solow senza progresso tecnologico. La funzione di produzione è Y = K / N / e il tasso di deprezzamento è = 0.05.

Considerate il modello di Solow senza progresso tecnologico. La funzione di produzione è Y = K / N / e il tasso di deprezzamento è = 0.05. ESAME DI ECONOMIA POLITICA II DEL 7 LUGLIO 2015 sintesi delle soluzioni DOMANDA AX Che cosa si intende per moltiplicatore della domanda nazionale? Il moltiplicatore della domanda nazionale misura la risposta

Dettagli

Modulo 3. Mercato reale e mercato monetario

Modulo 3. Mercato reale e mercato monetario Modulo 3 Mercato reale e mercato monetario Esercizio. In un sistema economico, le funzioni che descrivono le principali variabili macroeconomiche sono: C = 400 + 0.8Y d I= 200 20000i G=3000 M d /P=0.5Y-0000i.

Dettagli

IL MODELLO REDDITO SPESA. Nel caso di un economia chiusa, la DA, cioè la domanda complessiva di beni nell economia, ha tre componenti: C, I e G.

IL MODELLO REDDITO SPESA. Nel caso di un economia chiusa, la DA, cioè la domanda complessiva di beni nell economia, ha tre componenti: C, I e G. IL MODELLO REDDITO SPESA Nel caso di un economia chiusa, la DA, cioè la domanda complessiva di beni nell economia, ha tre componenti: C, I e G. Le ipotesi che adotteremo sono: - prezzi fissi (no distinzione

Dettagli

Il modello AD-AS. Modello semplice

Il modello AD-AS. Modello semplice Il modello AD-AS Modello semplice Introduciamo i prezzi Fino ad ora abbiamo ipotizzato che i prezzi fossero dati e costanti. Si trattava di una ipotesi semplificatrice che poteva valere nel breve periodo.

Dettagli

Macroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella)

Macroeconomia. Equilibrio in Economia Aperta. Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica Vella) Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Esercizio 1 Macroeconomia Equilibrio in Economia Aperta Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa Gessica

Dettagli

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO 1 Argomenti studiati nel corso di Economia Politica Introduzione e funzionamento dell economia nel lungo periodo o Il modello macroeconomico (capp. 1-3) o Moneta e

Dettagli

Cap. 8 - Reddito, spesa e politiche di bilancio - Esercizi

Cap. 8 - Reddito, spesa e politiche di bilancio - Esercizi Macroeconomia Cap. 8 - Reddito, spesa e politiche di bilancio - Esercizi Andrea Boitani, Massimo Giovannini Esercizi proposti Esercizio Si consideri l economia della Sterpazia, descritta dal seguente modello:

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO MACROECONOMIA VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO MACROECONOMIA VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO MACROECONOMIA 9.11.2011 VERSIONE A COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A Ω B Ω C

Dettagli

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME

SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME SECONDA PROVA PARZIALE DI MACROECONOMIA Del 1 Giugno 2015 (VERSIONE C) CLEC COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10)

Dettagli

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D

MATRICOLA. Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA del 13.02.2013 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8)

Dettagli

Il modello IS-LM. Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick.

Il modello IS-LM. Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick. Il modello IS-LM Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1 Equilibrio nei mercati dei beni e della moneta Nell impostazione del modello

Dettagli

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa. Cap.23

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa. Cap.23 Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa Cap.23 Pil Potenziale (Y*): La quantità di produzione (Pil reale) che un economia può produrre quando utilizza le sue risorse ai livelli normali

Dettagli

CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO

CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO Qual è attualmente il principale problema economico degli Stati Uniti? Quali sono le cause del deficit di bilancio degli Stati Uniti? Fate un confronto tra la performance

Dettagli

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco

Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26. Dott.ssa Rossella Greco Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 24, 25 e 26 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 24 del Libro di Testo) Anno PIL reale

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA

Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Università di Bari Facoltà di Economia Esame del corso di Macroeconomia Del 9.09.11 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B Ω C Ω D Ω 5) A

Dettagli

L zione n 3.2 E tens n ione n e de d l m o m de d llo R dd d i d to-sp S e p sa: il settore pubblico

L zione n 3.2 E tens n ione n e de d l m o m de d llo R dd d i d to-sp S e p sa: il settore pubblico Lezione 3.2 Estensione del modello Reddito-Spesa: il settore pubblico Non abbiamo fatto cenno ad una questione fondamentale: l intervento dello Stato influisce o no nella crescita economica di un Paese?

Dettagli

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME

Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del (VERSIONE A) COGNOME NOME Università di Bari Facoltà di Economia ESAME DEL CORSO DI ECONOMIA POLITICA II del 18.02.011 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA Corso. 1) A Ω B Ω C Ω D Ω 2) A Ω B Ω C Ω D Ω 3) A Ω B Ω C Ω D Ω 4) A Ω B

Dettagli

1. Il mercato dei beni e il suo equilibrio (IS); 2. il mercato finanziario e il suo equilibrio. 3. poi studieremo l equilibrio sui due

1. Il mercato dei beni e il suo equilibrio (IS); 2. il mercato finanziario e il suo equilibrio. 3. poi studieremo l equilibrio sui due Nel breve periodo studieremo: 1. Il mercato dei beni e il suo equilibrio (IS); 2. il mercato finanziario e il suo equilibrio (LM); 3. poi studieremo l equilibrio sui due mercati e lo schema che ne risulta

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1. Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso la condizione di uguaglianza tra produzione, Y,

Dettagli

IL MOLTIPLICATORE FISCALE

IL MOLTIPLICATORE FISCALE IL MOLTIPLICATORE FISCALE MOLTIPLICATORE FISCALE Domanda aggregata (spesa): Y = C+I+G+NX L effetto moltiplicatore si riferisce agli ulteriori spostamenti della curva di domanda aggregata che avvengono

Dettagli

Dalla microeconomia alla macroeconomia

Dalla microeconomia alla macroeconomia Dalla microeconomia alla macroeconomia MICROECONOMIA: studio dei comportamenti individuali Economia politica MACROECONOMIA: studio dei comportamenti collettivi Lo studio dei comportamenti collettivi deve

Dettagli

Prof. M. Ferrara. La struttura del Pil: Consumi ed investimenti

Prof. M. Ferrara. La struttura del Pil: Consumi ed investimenti Prof. M. Ferrara La struttura del Pil: Consumi ed investimenti Perché la macroeconomia Nella lezione precedente abbiamo visto i legami evidenti che intercorrono tra disoccupazione, inflazione, fluttuazioni

Dettagli

Macroeconomia (50-74) ESERCIZIO /2018

Macroeconomia (50-74) ESERCIZIO /2018 Macroeconomia (50-74) ESERCIZIO 1-2017/2018 Problemi 1. Modello del moltiplicatore Keynesiano e curva IS. Y 0,i 0 Supponete che l economia sia inizialmente in equilibrio nel punto A, ai valori dal reddito

Dettagli

Politica fiscale. è la manovra del bilancio dello Stato che ha per obiettivo una variazione del reddito e dell occupazione nel breve periodo

Politica fiscale. è la manovra del bilancio dello Stato che ha per obiettivo una variazione del reddito e dell occupazione nel breve periodo Politica fiscale Politica fiscale è la manovra del bilancio dello Stato che ha per obiettivo una variazione del reddito e dell occupazione nel breve periodo Saldo complessivo B s Entrate = T tot. Spese

Dettagli

POLITICA ECONOMICA I Corso A-K Anno Accademico 2009/2010 Prof. Mario Volpe

POLITICA ECONOMICA I Corso A-K Anno Accademico 2009/2010 Prof. Mario Volpe POLITICA ECONOMICA I Corso A-K Anno Accademico 2009/2010 Prof. Mario Volpe Esercitatore: Dr.ssa Alessia Bernardi alessiabernardi@unive.it ESERCITAZIONE DEL 17/03/2010 Esercizio 1 Il mercato del lavoro

Dettagli

IS verticale. orizzontale. verticale

IS verticale. orizzontale. verticale Grafico Pol. Fiscale Pol. Monetaria Keynesiani - I insensibili ad i - Trappola della liquidità IS verticale LM orizzontale Efficacia piena Non efficace Monetaristi - L insensibile ad i LM verticale Non

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Matricola Cognome Nome

Matricola Cognome Nome Matricola Cognome Nome P Totale Macroeconomia SID Scuola di Scienze Politiche Prova TOTALE max 34 punti tempo 2 h 1. Domande a risposta multipla (1 punto a domanda; mettere un cerchio attorno alla risposta

Dettagli

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D MACROECONOMIA Del 10.06.2015( VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA DOCENTE 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B C D 12) A

Dettagli

Capitolo V. Il mercato dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

Capitolo V. Il mercato dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Capitolo V. Il mercato dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1 In questa lezione: Deriviamo la curva IS Deriviamo la curva LS Presentiamo il modello IS-LM Mostriamo come il modello IS-LM descrive

Dettagli

Politica economica Paolo Paesani A.A DOMANDE DI RIPASSO

Politica economica Paolo Paesani A.A DOMANDE DI RIPASSO Capitolo 5 Politica economica Paolo Paesani A.A. 2018-2019 DOMANDE DI RIPASSO 1. Illustrare le voci principali che compaiono dal lato delle Entrate nel bilancio dello Stato fornendo esempi per ogni tipologia.

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Lezione 5 (BAG cap. 3) Il mercato dei beni. Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia

Lezione 5 (BAG cap. 3) Il mercato dei beni. Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Lezione 5 (BAG cap. 3) Il mercato dei beni Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia 1 Interazione tra produzione, reddito e domanda Variazione della domanda di beni Variazione della

Dettagli

ECONOMIA POLITICA Esame appello autunnale. Prof. Paolo Guerrieri 10 settembre Soluzioni Compito. Domanda 1

ECONOMIA POLITICA Esame appello autunnale. Prof. Paolo Guerrieri 10 settembre Soluzioni Compito. Domanda 1 ECONOMIA POLITICA Esame appello autunnale Prof. Paolo Guerrieri 0 settembre 0 Soluzioni Compito Domanda Si definisce ZZ = Domanda aggregata di beni nazionali ZZ= C + I + G + NX = C+I+G+ X - e IM Sostituendo

Dettagli

a. Calcolare l equazione della funzione del consumo;

a. Calcolare l equazione della funzione del consumo; Esercitazione 9 Domande 1. Si supponga che in un economia chiusa: il consumo autonomo (C ) sia pari a 4000 gli investimenti complessivi (I) siano pari a 2000 la spesa pubblica (G) sia pari a 2000 la tassazione

Dettagli

Il modello reddito-spesa: consumi e moltiplicatore

Il modello reddito-spesa: consumi e moltiplicatore Il modello reddito-spesa: consumi e moltiplicatore 1 La derivazione della spesa aggregata In un sistema chiuso agli scambi con l estero, la spesa aggregata (SA) è composta dalla spesa in consumi, dalla

Dettagli

3. Determinazione del reddito di equilibrio (modello keynesiano) con diverse ipotesi

3. Determinazione del reddito di equilibrio (modello keynesiano) con diverse ipotesi Esercizi Macroeconomia 1. Calcolo valore PIL secondo diversi metodi 2. PIL e inflazione 3. Determinazione del reddito di equilibrio (modello keynesiano) con diverse ipotesi Esercizio 1 Calcolo del PIL

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

ESERCITAZIONE 1 CONTABILITA NAZIONALE E MERCATO DEI BENI

ESERCITAZIONE 1 CONTABILITA NAZIONALE E MERCATO DEI BENI ESERCITAZIONE 1 CONTABILITA NAZIONALE E MERCATO DEI BENI ESERCIZIO 1 Prendiamo in considerazione un sistema economico in cui operano solamente due imprese omega e sigma. Di seguito sono riportati gli esiti

Dettagli

Capitolo 11 La domanda aggregata, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 11: La domanda aggregata, II 1

Capitolo 11 La domanda aggregata, II. Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore 2004 Capitolo 11: La domanda aggregata, II 1 Capitolo 11 La domanda aggregata, II 1 2 Il percorso La domanda aggregata, II Modello IS-LM per studiare: Come a) gli shock e b) le politiche economiche influiscono su reddito e tasso di interesse quando

Dettagli

Moneta, interesse e reddito

Moneta, interesse e reddito 9 Moneta, interesse e reddito Problemi teorici 1. Il modello della domanda aggregata presentato nel Capitolo 8 del manuale di teoria si basava sull ipotesi che il livello dei prezzi e i tassi d interesse

Dettagli

ESERCIZI AGGIUNTIVI CONTABILITA NAZIONALE E MERCATO DEI BENI

ESERCIZI AGGIUNTIVI CONTABILITA NAZIONALE E MERCATO DEI BENI ESERCIZI AGGIUNTIVI CONTABILITA NAZIONALE E MERCATO DEI BENI ESERCIZIO L economia di un paese è descritta dalle seguenti relazioni C = 200 + D TA = 80 G = 600 I = 300 a) Calcolate il valore del reddito

Dettagli

Capitolo 2. Contabilità nazionale

Capitolo 2. Contabilità nazionale Capitolo 2 Contabilità nazionale Oggetto della contabilità nazionale La misura fondamentale del prodotto aggregato in un sistema economico è il Prodotto Interno Lordo (PIL) valore di tutti i beni e servizi

Dettagli

Economia Politica MACRO 4

Economia Politica MACRO 4 Economia Politica MACRO 4 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Macro Lez 4 1 Capitolo V. I mercati dei beni e i mercati finanziari Sergio Vergalli - Macro Lez 4 2 il modello IS-LM Sergio

Dettagli

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott. Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa

Dettagli