CORSO DI «MANAGEMENT DELLE AZIENDE E DEGLI EVENTI TURISTICI» Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali
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- Gaspare Di Marco
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1 CORSO DI «MANAGEMENT DELLE AZIENDE E DEGLI EVENTI TURISTICI» LEZIONE Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it 2 Programma del corso Parte I I sistemi di pianificazione, programmazione e controllo in azienda e nello specifico delle aziende turistiche e culturali. Parte II La strumentazione tecnico-contabile nei sistemi di pianificazione, programmazione e controllo. Piano strategico, budget e sistemi di reporting. Parte III Il destination management e la gestione turistica integrata a livello di territorio: profili strategici, organizzativi e gestionali. Parte IV Il project management in generale e in ambito turistico e culturale. Nozione di evento e di evento culturale. Le origini. Il percorso ideativo. Parte V Progettazione e programmazione degli eventi turistici. Elementi di marketing e comunicazione degli eventi turistici. 1
2 3 Testi di riferimento ed esame Libri di testo Ferrarese P.E., Elementi di project management e modelli di report per le aziende culturali, Cafoscarina, Argano L., Bollo A., Dalla Sega P., Organizzare eventi culturali. Ideazione, progettazione e gestione strategica del pubblico, FrancoAngeli, 2018 [va bene anche il precedente: Argano L., Bollo A., Dalla Sega P., Vivalda C., Gli eventi culturali. Ideazione, progettazione, marketing, comunicazione, FrancoAngeli, Milano, ult. ristampa 2015]. Modalità di svolgimento dell esame e date sessioni estiva e autunnale Prova scritta, basata su tre domande aperte a cui rispondere in 90 minuti, con agevolazione per i frequentanti. 12 giugno, 26 giugno, 17 luglio (sessione estiva), 11 settembre (sessione autunnale), orario 11: L agevolazione frequentanti all esame Preparazione ed esposizione in aula di un caso di evento turistico, analizzato secondo la prospettiva che sarà proposta in aula Valutazione in «undicesimi» proposta dal docente che va a sostituirsi ad una domanda sugli eventi all interno dell esame, se accettata e possibilità di rispondere, nello stesso tempo a disposizione di 90 minuti, a due domande su tre nel compito Nello scorso anno accademico, hanno svolto questo lavoro 13 frequentanti su 41 studenti che hanno portato a termine l esame Le medie ottenute nelle prove (compreso chi ha rifiutato il voto o è stato bocciato) è stata di 28,77 per chi ha usufruito dell agevolazione, 24,27 per chi non ne ha usufruito 2
3 5 Calendario del corso / 1 Le lezioni sono previste, sempre in aula 8: Il martedì dalle 10:30 alle 13:30 Il mercoledì dalle 8:30 alle 11:30 L ultima settimana del corso (a seconda delle reali richieste valuteremo poi in maniera più precisa), in orario di lezione avremo le discussioni dei casi orali Il calendario durante il corso sarà aggiornato nell apposito file disponibile sul sito, non in questa presentazione 6 Calendario del corso / 2 Lezione Giorno Data Ora Aula Ore di lez. Tot ore cum. 1 mar 20-feb 10:45-13:30 8 3,5 3,5 2 mer 21-feb 8:45-11:30 8 3,5 7 3 mar 27-feb 10:30-13: mer 28-feb 8:45-11: mar 06-mar no lezione impegno docente 14 mer 07-mar no lezione impegno docente 14 mar 13-mar no lezione impegno docente 14 5 mer 14-mar 8:45-11: mar 20-mar 10:30-13: mer 21-mar 8:45-11: mar 27-mar no lezione impegno docente 24 mer 28-mar no lezione impegno docente 24 mar 03-apr no lezione vacanze pasquali 24 mer 04-apr no lezione vacanze pasquali 24 mar 10-apr no lezione pausa esami 24 mer 11-apr no lezione pausa esami 24 3
4 7 Calendario del corso / 3 Lezione Giorno Data Ora Aula Ore di lez. Tot ore cum. 8mar 17-apr10:30-13: mer 18-apr8:45-11:30 possibile recupero 28 9mar 24-apr10:30-13: mer 25-aprno lezione festa liberazione 32 mar 01-magno lezione festa lavoro 32 10mer 02-mag8:45-11: mar 08-mag15:30-18:00 ponte patrono 35 mer 09-mag8:45-11:30 possibile recupero 35 11mar 15-mag10:30-13: mer 16-mag8:45-11: mar 22-mag10:30-13: mer 23-mag8:45-11:30 possibile recupero 46 14mar 29-mag10:30-13: mer 30-mag8:45-11:30 possibile recupero 49 15mar 05-giu10:30-13: mer 06-giu8:45-11: Possibili modifiche o imprevisti 4
5 9 Contatti e ricevimento Informazioni sul corso: [sezione «attività didattica»] Contatti con il docente: francesco.badia@uniba.it Orario di ricevimento: Martedì alle ore 14. Si richiede di contattarmi previamente via per una conferma. Sono disponibile anche a concordare appuntamenti al di fuori di questo orario di ricevimento, previo accordo specifico, anche in modalità skype. 10 Concetto di management Come soggetto: Persona (o il gruppo di persone) che svolge l attività direttiva di un azienda Il cervello Il fulcro dell attività direzionale La guida Figure di management da un punto di vista soggettivo possono essere il soggetto economico, l amministratore, il dirigente Come attività: Complesso delle azioni riguardanti: la formulazione e l esecuzione di decisioni in ambito gestionale ed organizzativo per il perseguimento delle finalità economiche e non-economiche dell azienda sia di lungo periodo (decisioni e finalità strategiche) sia di breve periodo (decisioni e finalità operative o gestionali) 5
6 Il management come soggetto: soggetto economico e soggetto giuridico Il soggetto giuridico è il soggetto titolare dei diritti e delle obbligazioni derivanti dallo svolgimento dell attività aziendale per via della legge Il soggetto economico è il soggetto per conto del quale l attività aziendale si svolge Per alcuni autori coincide con il management Per altri con il management più la proprietà Per altri ancora con il management, la proprietà e i lavoratori Questa distinzione assume importanza sia per i profili riguardanti le aziende, ma anche per gli eventi 11 Il management come soggetto: l amministratore Importante figura dal punto di vista operativo A lui viene affidata la realizzazione tecnica ed economica delle operazioni d azienda Formula giudizi di convenienza sui principali ambiti della vita aziendale (espansione o riduzione delle attività, svolgere o non svolgere una determinata operazione) Può esservi confusione / sovrapposizione con il soggetto economico, a seconda della definizione che si ritiene più idonea per il concetto di soggetto economico 12 6
7 13 Il Consiglio di Amministrazione (CdA) Le aziende possono avere un amministratore soltanto (amministratore unico) o (soprattutto quelle di una certa dimensione) più amministratori L organo che riunisce gli amministratori si chiama Consiglio di Amministrazione A capo del CdA vi è di norma un Presidente Nei consigli composti da molti amministratori, è possibile trovare a volte un «Comitato esecutivo» di cui fanno parte gli amministratori con maggiori responsabilità Di norma le responsabilità sono assegnate tramite specifiche deleghe dal CdA ai suoi componenti: spesso è perciò presente un Amministratore Delegato (AD) che è il soggetto che spesso ricopre il ruolo esecutivo principale in seno al CdA Lo statuto societario regola i rapporti fra Presidente, AD (che possono anche coincidere) e Consiglio 14 Il management come soggetto: il dirigente Figura di alto livello che dovrebbe però attenersi agli indirizzi del soggetto economico, tradotti in comportamenti da porre in essere da parte dell amministratore Rientrano nei dirigenti tutte le principali figure direzionali Possono crearsi situazioni di conflitto di interesse fra dirigenza, amministratori e soggetto economico La dottrina evoca qui la teoria dell agenzia È importante il quadro di definizione degli obiettivi assegnati alla dirigenza La figura di dirigente più alto è quella del Direttore Generale (DG) È possibile che un dirigente sieda nel CdA, anche se non è prassi comune 7
8 Le funzioni del management (come attività) AREA STRATEGICA AREA GESTIONALE / OPERATIVA Pianificazione Programmazione ORGANIZZAZIONE 15 ATTIVITA QUOTIDIANA GESTIONE Controllo di gestione Controllo strategico 16 Nota importante: il concetto di controllo La parola controllo può trarre in inganno In francese si ha la parola contrôle È più vicina all accezione semantica italiana, che trae origine dal francese: un controllo ispettivo, di verifica, ex post In inglese si ha il termine control Vuole esprimere un controllo inteso come guida, supporto, che si sviluppa in maniera costante Il controllo (strategico, di gestione) del management va inteso come il control inglese Spesso, anche a livello di management aziendale, una non piena comprensione di questo concetto basilare può creare problematiche sul funzionamento dei sistemi di controllo e sulla loro efficacia applicativa 8
9 17 Verso un ottica di sistema In questo senso il controllo è strettamente legato alla pianificazione e programmazione: Anthony definì i planning and control systems ; in Italia oggi la terminologia più adottata è quella di sistemi di pianificazione, programmazione e controllo Le tre componenti del sistema sono pertanto da intendersi: Non in maniera separata (seppur distinte logicamente) ma come un tutt uno, nell ambito di un processo unitario Operanti pertanto in maniera (a volte) concomitante fra loro da un punto di vista temporale Nel linguaggio aziendale, comunque, pianificare è differente da programmare (ottica di lungo vs. di breve periodo) I sistemi di pianificazione, programmazione e controllo Sono uno degli elementi fondamentali delle operazioni legate alla rilevazione aziendale (uno dei tre pilastri dell economia aziendale) Si pongono lo scopo di orientare l attività verso il perseguimento degli obiettivi di breve (programmazione e controllo di gestione) e lungo periodo (pianificazione e controllo strategico) A loro volta, l attività gestionale e quella strategica sono legate, in quanto i risultati della prima possono influenzare la pianificazione della seconda e gli obiettivi della seconda sono alla base delle scelte della prima 18 9
10 19 Caratteristiche del sistema Elementi cruciali del sistema di pianificazione, programmazione e controllo sono: Le dinamiche di feed-back, quelle per cui i risultati ottenuti vengono posti in confronto con gli obiettivi prestabiliti (analisi degli scostamenti) valutando in questo modo il successo o l insuccesso delle politiche aziendali e delle loro concretizzazioni operative Le dinamiche di feed-forward, quelle per cui alla luce degli scostamenti rilevati si applicano dei correttivi sia sulla concreta operatività aziendale, sia sulle future fasi di pianificazione e programmazione, ma anche sugli obiettivi già delineati e in corso di realizzazione, se necessario 20 Gli obiettivi di un sistema di controllo Spesso si preferisce utilizzare il concetto di «sistema di controllo» anziché di «pianificazione, programmazione e controllo» per motivi di brevità e perché, come si è visto, nel concetto di controllo è implicita anche la dimensione pianificatoria e programmatoria Gli obiettivi di un sistema di controllo sono essenzialmente tre: Efficienza Efficacia Economicità 10
11 21 Le tre «E» 1. Efficienza: rapporto fra bisogni soddisfatti e risorse consumate Si è tanto più efficienti quante meno risorse si sono utilizzate a parità di risultati 2. Efficacia: rapporto fra obiettivi prefissati e risultati raggiunti L efficacia può riguardare tre dimensioni: quantitativa, qualitativa e sociale 3. Economicità come sintesi di efficienza ed efficacia NOTA: le tre «E» in realtà nascono in ambito pubblico, in tempi di riforma della p.a. inglese (inizio anno Ottanta e consistono in efficiency (=efficienza), effectiveness (=efficacia) e economy ( economicità, in quanto =risparmio, taglio) 22 Il rapporto fra efficienza ed efficacia ATTENZIONE!! Non sempre efficienza ed efficacia vanno di pari passo Si può essere efficaci e non efficienti se per raggiungere gli obiettivi si adoperano troppe risorse o se ne sprecano più del necessario Si può essere efficienti e non efficaci se la concentrazione sul risparmio di risorse non consente di raggiungere nella maniera più piena gli obiettivi prefissati (e a quel punto non si è nemmeno più efficienti ) 11
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