Unified Sport for All Attività sportiva unificata

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1 Unified Sport for All Attività sportiva unificata

2 ANFFAS ONLUS TREVISO Associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. sede in via Bressa n 8 a Treviso. Conta circa 145 iscritti. Ha lo scopo di promuovere l inclusione sociale, e l inserimento scolastico e lavorativo delle persone con disabilità. Ha rapporti con UST, ULSS e con gli enti locali. Opera attraverso la sinergia di volontari, famiglie e operatori qualificati.

3 Il progetto U.S.A. Unified Sport for All Offre a ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale con disabilità intellettiva e relazionale, un'esperienza inclusiva di sport di squadra e individuali. BASKET, CALCIO, ATLETICA LEGGERA, DANZA JAZZ, PSICOMOTRICITA (bimbi da 5 a 9 anni)

4 Il progetto U.S.A. Unified Sport for All Offre a ragazzi in età preadolescenziale e adolescenziale con disabilità intellettiva e relazionale, un'esperienza inclusiva di sport di squadra e individuali. Basket unificato, calcio unificato Atletica leggera, Psicomotricità, danza jazz Il progetto è riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico e SPECIAL OLYMPICS ITALIA.

5 Destinatari 109 iscritti in età dai 6 anni in su, dei quali: 39 ragazzi normodotati provenienti dai Comuni di Paese, Povegliano, Istrana e Treviso. 43 con disabilità intellettiva e relazionale, di cui 6 con autismo. 27 bambini di 5/9 anni, con e senza disabilità (psicomotricità).

6 EQUIPE 3 insegnanti di scienze motorie e sportive 2 insegnanti di sostegno 3 allenatori 2 assistenti ad personam una psicologa Una psicomotricista Lo staff si incontra periodicamente per: Elaborazione attività del gruppo e delle performance dei singoli atleti pianificazione di eventuali tornei, manifestazioni e attività future.

7 Progetto «Unified Sport for All»? Perché? favorire la crescita personale e la capacità di rapportarsi con gli altri; fornire occasioni di sensibilizzazione e crescita sociale; favorire lo sviluppo di un atteggiamento rispettoso e amorevole verso il proprio corpo e della sicurezza in se stessi; favorire l appartenenza al gruppo e la condivisione delle regole ma anche delle attenzioni, favorire lo sviluppo di un senso più ampio di controllo e autonomia rispetto la propria vita aiutando ad alleggerire tensioni, ansie e paure; Favorire momenti di confronto fra genitori sulla crescita educativa dei ragazzi, supportati dalla psicologa di riferimento, migliorando la formazione e l informazione rispetto alle specifiche difficoltà della disabilità dei ragazzi; Attiva le famiglie degli utenti ad una collaborazione propositiva frutto di un vero senso di appartenenza alla realtà associativa e del progetto.

8 Le squadre sono formate da ragazzi con disabilità intellettiva e/o relazionale (Atleti) e da ragazzi normodotati (Partners). L'eterogeneità del gruppo è strumento per la crescita personale e offre, attraverso occasioni di confronto e identificazione, lo sviluppo della capacità di accettare sentimenti, comportamenti e limiti personali oltre che di valori personali, morali ed etici.

9 I volontari PARTNERS Incontri periodici con lo staff per il monitoraggio generale dell'attività, Durante gli allenamenti dovranno svolgere l'attività proposta, favorendo il maggior coinvolgimento possibile nel gioco dei ragazzi con disabilità. In spogliatoio, dovranno svolgere attività di tutoraggio riguardo le autonomie relative al cambio.

10 Come si realizza l inclusione tra disabili e normodotati? Nello spogliatoio; l interazione ed il supporto dei partners favorisce l autonomia personale degli atleti, liberi dalla presenza di figure adulte. Durante l'allenamento i partners consentono l'acquisizione dei gesti tecnici delle attività sportive attraverso i naturali meccanismi dell'imitazione, facilitando, laddove possibile, l'acquisizione di schemi d'azione e di gioco nei compagni con disabilità. Durante la partita i partners favoriranno il gioco degli atleti, adattando la propria velocità alla loro, mediando le azioni più complesse. I Partners seguono il regolamento federale mentre gli Atleti cercheranno di rispettarlo in base alle loro reali possibilità. La partecipazione a tornei e manifestazioni sportive, aiuta l inclusione sociale. 10

11 Monitoraggio e valutazione dei risultati valutazione iniziale, intermedia e finale di: principali gesti tecnici, capacità di autocontrollo, rispetto delle regole, autonomie, accettazione di sé, livello di autostima, ruolo acquisito nel gruppo, socializzazione, capacità di cooperazione, sarà effettuata attraverso momenti di osservazione educativa e psicologica, di elaborazione in equipe, colloqui con le famiglie e con i ragazzi stessi.

12 Situazione del territorio Nel territorio trevigiano i ragazzi e i giovani con disabilità intellettiva possono facilmente includersi nella pratica di discipline sportive individuali mentre molte attività di gruppo possono essere praticate solo in contesti a loro specificatamente riservati. L'attività sportiva unificata e di gruppo non è invece diffusa sul territorio.

13 sport per crescere e per divertirsi 2007 : inizio attività di basket unificato Febbraio 2010: si estende l'esperienza di inclusione sportiva, anche all'attività calcistica Febbraio 2011: avvio attività di atletica leggera 2012/2013 avvio all attività psicomotoria a gruppi inclusivi (5/9 anni) 2016 avvio danza Jazz

14 Il progetto è protocollo d intesa con: COMUNE di PAESE (TV) COMUNE DI ISTRANA (TV) I.C. Casteller Paese (TV) I.C.S. ISTRANA (TV) A.S.D. OLIMPIA di POSTIOMA (TV) I.S.I.S.S. F. BESTA di Treviso Il progetto è riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico e SPECIAL OLYMPICS ITALIA.

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16 CALCIO A 5 UNIFICATO

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