LA RELAZIONE CON LA FAMIGLIA DEL POTENZIALE DONATORE. Dall accoglienza alla proposta di donazione degli organi. franco pertoldi
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1 LA RELAZIONE CON LA FAMIGLIA DEL POTENZIALE DONATORE Dall accoglienza alla proposta di donazione degli organi franco pertoldi AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
2 Assunta M. 72 anni Trattamento con NAO (Rivaroxaban) dal novembre 2016 per Fibrillazione Atriale Marzo 2017 crisi vertiginosa seguita da cefalea ingravescente e alterazione dello stato di coscienza. In PS = G.C.S. 6 AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
3 Invio delle immagini al neurochirurgo: Non indicazioni chirurgiche. Evoluzione in 12 ore: AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
4 Assenza riflesso corneale. Assenza riflesso pupillare. Nessuna risposta motoria allo stimolo doloroso (assenza elementi confondenti -farmaci sedativi, miorilassanti). Compenso metabolico. Compenso emodinamico. Temperatura normale. Non ipossiemia. Dal p.d.v clinico l evoluzione è la morte cerebrale AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
5 A San Daniele, Pensieri. Muore in poco tempo; Non muore subito pesanti esiti neurologici Tracheostomia Esiti minima coscienza? Stato vegetativo? PEG? Istituzionalizzatione Quali decisioni? Quale proposta di cura? AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
6 La proposta di cura è una relazione. Cosa trasmettiamo? Certezza (aspetti scientifici e valori morali) False certezze (convinzioni) Incertezze (sarà davvero morta?) Paure (la predazione degli organi) Falsità (non me la racconti giusta sul percorso) Etc Dipartimento Emergenza - San Daniele del Friuli
7 Colloquio / informazioni / comunicazione con le due figlie della signora Gli elementi raccolti fino ad ora sono predittivi di morte o, se la valutazione clinica di oggi non fosse giusta, comunque pessimo outcome per morte/disabilità. Ciò significherebbe che potrebbe essere possibile: il mantenimento della pervietà vie aeree con tracheostomia, la nutrizione artificiale attraverso SNG / PEG, altri devices, elevata probabilità di complicanze, Il trattamento delle probabili complicanze AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
8 oppure la diagnosi di morte per criteri encefalici e la conseguente possibilità di donazione per questo è necessario il trasferimento in una Terapia Intensiva dell Ospedale di Udine. AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
9 AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017 I familiari
10 La comunicazione ha un aspetto di contenuto ed uno di relazione; ovvero (Completezza, Concisione, Considerazione, Concretezza, Cortesia, Chiarezza, Correttezza) onestà scientifica, onestà morale onestà relazionale. per vivere una buona morte.. e.. l esperienza della donazione come risarcimento. AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
11 Futile / inutile : Si può attivare / non attivare /sospendere procedure sproporzionate Tener conto AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
12 Progresso bio-tecnologico. Tutto quello che si può fare versus tutto ciò che ha senso fare Argomentando Paziente, sistema famiglia e operatori vivono un esperienza che realizza un senso nel percorso di accompagnamento alla fine della vita Rispetto della dignità, identità, autonomia del paziente Prendersi cura: Appropriatezza Giustizia Equità nella distribuzione delle risorse Elaborazione e scrittura documentata in cartella clinica Deliberazione linee di comportamento argomentate e pubbliche Nucleo Comitato Etico Per la Pratica Clinica_2016
13 Intensive Care : side effects Stato vegetativo permanente Stato di minima coscienza Gravissima disabilità AAS3 _Area Emergenza_ San Daniele del Friuli_2017
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15 limite invalicabile della proporzionalità dovere di astenersi/interrompere appena la sproporzione si manifesti non punibilità del medico per astensione/ interruzione cure necessarie senza previo consenso pratica del consenso se/quando le condizioni lo consentano rispetto della identità limite invalicabile del dissenso espresso
16 Questi sono valori che ci danno intrinsecamente l obiettivo e la direzione di cui abbiamo bisogno per migliorare i risultati in termini di «buona vita». Sono molto più che un «modo di vedere le cose». Rappresentano il lavoro di ogni giorno e sono integrati nella strategia e nelle decisioni. Regolamento Comitato Etico Per la Pratica Clinica_2016
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