12 marzo 2018, ore
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1 12 marzo 2018, ore A.S. Dott.ssa Carmela, Francesca Longobardi Coordinatore Ufficio Tirocinio sede di Biella (12 mesi) / tel: A.S. Dott.ssa Riccarda Riva Tutor per il monitoraggio e la valutazione del I e II tirocinio (12 mesi) / tel: A.S. Dott.ssa Emanuela Asti Tutor organizzativo (12 mesi fino al 31 marzo 2018) A.S. Dott.ssa Elena Lumetta si occupa della valutazione del percorso di T2 (presentazione traccia della relazione e correzione finale, 12 mesi)
2 Incontro di avvio Il percorso di tirocinio gli strumenti di pianificazione L attività di supervisione La valutazione
3 Le due fasi del tirocinio
4 Il T. nella formazione degli assistenti sociali rappresenta un processo di apprendimento del ruolo professionale in situazione diretta e partecipata attraverso l intersezione tra teoria e pratica operativa sotto la guida da un lato del Tutor del Corso di Laurea, dall altro dell assistente sociale supervisore dipendente di Enti o Strutture convenzionate con l Università.
5 Dal Regolamento
6 Acquisizione graduale dell autonomia OSSERVAZIONE SPERIMENTAZIONE
7 Autonomia Svincolarsi dalla dipendenza studente-insegnante per una graduale acquisizione di autonomia
8 Gli attori coinvolti Studente Supervisore (referente e supervisore delegato) Tutor
9 Un percorso difficile LO STUDENTE NON PUÒ ESSERE LASCIATO SOLO PERCHÉ: L identificazione in un ruolo nuovo non avviene per sola imitazione L imparare facendo è efficace se lo studente è aiutato anche a rielaborare ciò che vede, sente, fa, pensa Lo studente sperimenta tutto se stesso in un processo che lo coinvolge a tutti i livelli Elisabetta Neve
10 Le varie tappe Incontro di coorte sugli strumenti di pianificazione (entro le 4 settimane) Colloquio di monitoraggio a tre: tutor, studente, supervisore (metà percorso) Incontro di coorte (metà-fine percorso) Colloquio/contatto conclusivo a tre: tutor, studente, supervisore
11 Consegna degli strumenti di pianificazione Entro il 14 aprile 2018 al proprio tutor di riferimento (via a tirociniobiella.dcps@unito.it, in oggetto il cognome del tutor)
12 Strumenti per la pianificazione Piano di tirocinio (a cura dello studente) Piano di supervisione (a cura del supervisore) Contratto _pianificazione_secondo_tirocinio.pdf
13 Piano di tirocinio e di supervisione Elementi del contesto primi elementi conoscitivi dello std di valutazione dello std prefigurazioni proposte obiettivi
14 Piano di supervisione PRIMI ELEMENTI: di valutazione dello std, ossia - Conoscenze - Atteggiamento - Vissuti - Competenze - Autonomia/Dipendenza
15 Il Contratto Tirocinio come occasione: Osservazione Sperimentazione Approfondimento in un ambito definito AREA PRESCELTA
16 Contratto Accordo tra std, spv e tutor Co-costruzione Partecipazione/Condivisione Responsabilizzazione Chiarezza Coerenza Fattibilità
17 Contratto Area prescelta Obiettivi Attività Fuochi di attenzione Supervisione Tempi
18 L area prescelta AREA PRESCELTA Rischio di essere generici Approfondimento teorico e pratico Attenzione a tematiche di elevata complessità Ambito in cui è possibile Osservazione Sperimentazione Congrua con interessi e attitudini dello std
19 Gli obiettivi Obiettivi Realizzabili - Chiari - Specifici Quale livello si vuole raggiungere (suff.-medio-buono- elevato) Relativo a diversi ambiti Contesto Metodologia/strumenti Identità professionale/sé Aree critiche Aree di interesse
20 Attività Fuochi di attenzione Attività Le azioni, i compiti mirati che mi consentono di conseguire i miei obiettivi Fuochi di attenzione Gli aspetti rilevanti delle attività e dei compiti per il conseguimento degli obiettivi. Mi indica per quale ragione quella attività o quel compito è attinente al mio obiettivo.
21 La supervisione (le sessioni) Supervisione: come sostengo il percorso, favorisco l apprendimento e la rielaborazione di Contenuti Metodo Strumenti Tempi Tempi Quando Per quanto
22 Report di tirocinio 2/Report.seconto_tirocinio_e_vo.pdf
23 Report Documento redatto dallo studente e consegnato al proprio tutor di riferimento ogni 5 settimane: -(via a tirociniobiella.dcps@unito.it, in oggetto il cognome del tutor) -In segreteria, negli orari di apertura
24 LA SUPERVISIONE E GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE
25 Cosa si intende per supervisione La supervisione è intesa come dispositivo per l apprendimento dall esperienza e al contempo relazione formativa che ricompone apprendimento del sapere e traduzione operativa dello stesso
26 Il supervisore SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ di collaborare con l università per la definizione, attuazione, verifica degli obiettivi formativi attraverso il tirocinio di garantire al servizio e all utenza un corretto comportamento dello studente di garantire alla comunità professionale la buona preparazione dei futuri professionisti di garantire allo studente un apprendimento efficace
27 In cosa consiste Il supervisore accompagna e guida lo studente nel servizio: -Introducendolo nel contesto organizzativo e professionale -Identificando e predisponendo occasioni e condizioni per cui sia realizzabile l esperienza formativa -Fornendo stimoli e sostegno nelle fasi di osservazione partecipante e sperimentazione attiva
28 In cosa consiste part. 2 Favorendo il processo di riconoscimento di criticità e punti di forza rispetto all esercizio professionale, in termini relazionali, metodologici e deontologici Promuovendo e sostenendo la riflessività in merito all esperienza Contribuendo alla valutazione conclusiva
29 La relazione tra spv e allievo Quella fra supervisore e allievo è una relazione che s instaura a scopi formativi, improntata perciò da forti tratti pedagogici che consentono a entrambi i soggetti di modulare la loro interazione, attribuendole un forte significato condiviso.
30 La relazione tra spv e allievo Per Neve (1995), la relazione si snoda all interno di un processo di crescita che deve contemperare funzioni di controllo e di sostegno.
31 La sessione di supervisione Non equivale alla consultazione informale, intesa come lo scambio tra supervisore e studente suscitato dalla contingenza e che si realizza in momenti estemporanei, per commentare a caldo ciò che è appena accaduto. Questi momenti hanno una loro importanza, trattasi di apprendimenti non programmati.
32 La sessione di supervisione La sessione di supervisione costituisce uno spazio formalizzato, un momento di sospensione del «fare»: favorisce nello studente la disponibilità a esporre il proprio operato e di riflettervi in modo critico, interrogandosi sulle proprie risonanze, in termini valoriali e relazionali, e riconoscendo le emozioni suscitate dall esperienza
33 La sessione di supervisione Il supervisore ha così la possibilità di conoscere lo studente, le sue modalità di apprendimento e di utilizzo delle informazioni e delle conoscenze, le sue risorse e le sue criticità in rapporto all esercizio della professione, i suoi atteggiamenti verso la valutazione Sul piano del SAPERE, permette di valutare il livello di acquisizione e di sedimentazione delle conoscenze e i percorsi attraverso i quali lo studente cerca il raccordo tra questi e l esperienza concreta
34 La sessione di supervisione Sul piano del SAPER FARE, permette di concentrare l attenzione sui compiti realizzati dallo studente, sulla sua assunzione di ruolo e sulle sue modalità di gestire la relazione professionale ai diversi livelli Sul piano del SAPER ESSERE, può consentire di cogliere risorse e nodi critici che se non portati a un livello di consapevolezza, possono prefigurare problemi nella gestione delle relazioni professionali e compromettere la correttezza deontologica e metodologica e la relazionalità professionale
35 La valutazione Una valutazione di processo: Occorre fotografare lo stato iniziale e quello finale per estrapolarne il processo evolutivo. - Punti di forza - Punti di debolezza
36 Guida alla valutazione Come si è orientato lo studente nel rapporto teoria/prassi? (interesse, curiosità, disinteresse, sforzo d integrazione, svalutazione, ipervalutazione, scissione). Si è verificato un cambiamento? In direzione di un aumento, una diminuzione, una staticità? Come si è posto nei confronti dell'esperienza e nella relazione con il supervisore?(livelli di interesse, impegno, partecipazione, riflessione sulla prassi, approccio al nuovo, ansie/resistenze) Rispetto alle aree del ruolo, del compito, della relazione ha acquisito delle capacità? ha superato problemi? ha incontrato difficoltà significative? quali difficoltà permangono?
37 Guida alla valutazione Che tipo di disponibilità/capacità ha evidenziato l'allievo nell'individuare le proprie risorse e i propri limiti? Sono aumentate, diminuite, rimaste uguali? Come si è posto di fronte al percorso di apprendimento (disponibilità al cambiamento, alla rivisitazione, alla messa in discussione di sé; capacità di usare le risorse; capacità d iniziativa; tendenza ad adeguarsi; tendenza a coinvolgersi o a estraniarsi ).
38 La valutazione del supervisore La documentazione è reperibile al link i2/strumenti_di_valutazione_a_cura_de l_supervisore.pdf
39 La valutazione
40 Per informazioni o consulenze Per contattare il Coordinatore o il tutor organizzativo: tutorbiella.dcps@unito.it Tel: Per contattare i singoli tutor di riferimento (in oggetto cognome del tutor): tirociniobiella.dcps@unito.it
41 Buon inizio a studenti e supervisori GRAZIE!
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