INFORMATIVE SPESE DI ISTRUZIONE, NUOVI LIMITI DI DETRAIBILITÀ

Transcript

1 Servizio SEAC S.p.A Trento - Via Solteri, 74 Internet: info@seac.it Tel Fax 0461/ gennaio 2017 Informativa n. 02 SPESE DI ISTRUZIONE, NUOVI LIMITI DI DETRAIBILITÀ La disciplina della detrazione per spese di istruzione, contenuta nell articolo 15, comma 1, TUIR, negli ultimi tempi è stata oggetto di diverse modifiche; la più recente, in ordine di tempo, è stata apportata dalla Legge di Bilancio 2017, che ha ritoccato i limiti di spesa relativamente agli oneri sostenuti per la frequenza delle scuole dell infanzia, del primo ciclo di istruzione e delle scuole secondarie di secondo grado. Nell Informativa si analizza la disciplina della detraibilità delle spese di istruzione, tenendo conto della sopra citata novità, applicabile già a partire dal periodo di imposta EDITORIA FISCALE

2 INFORMATIVA N. 02 DATA Settore: Oggetto: Riferimenti: DICHIARAZIONI Spese di istruzione, nuovi limiti di detraibilità Legge n. 107/2015; Legge n. 208/2015; Legge n. 232/2016; art. 15, TUIR La detrazione per spese di istruzione è stata oggetto di importanti modifiche normative negli ultimi anni. Come noto, infatti, la Legge n. 107/2015 e successivamente la Legge di Stabilità 2016 sono intervenute sull art. 15, comma 1, TUIR: 1. modificando la lett. e), con la quale è ora disciplinata solamente la detraibilità delle spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria; 2. aggiungendo la nuova lettera e-bis), dedicata alle spese sostenute per la frequenza delle seguenti scuole: ¾scuole dell infanzia (c.d. scuole materne ); ¾scuole del primo ciclo di istruzione (c.d. scuole elementari e medie inferiori); ¾scuole secondarie di secondo grado (c.d. scuole superiori); rientranti nel sistema nazionale di istruzione di cui all articolo 1, Legge 10 marzo 2000, n. 62. Tali spese di istruzione sono detraibili al 19% nei limiti esposti nel prosieguo. DETRAZIONE SPESE DI ISTRUZIONE Dal 2015 Frequenza corsi istruzione universitaria Frequenza scuole dell infanzia, del primo ciclo di istruzione e secondaria Lettera e), art. 15, comma 1, TUIR Lettera e-bis), art. 15, comma 1, TUIR NOVITÀ: La Legge di Bilancio 2017 interviene nuovamente sull art. 15, comma 1, lettera e-bis), TUIR, modificando, con effetto già dal 2016, il limite detraibile relativo alle spese di frequenza di scuole dell infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione. In particolare, in precedenza tali spese erano detraibili per un importo annuo non superiore ad 400,00; a seguito delle modifiche intervenute, il limite è pari a 640 euro per l anno 2016, 750 euro per l anno 2017 e a 800 euro a decorrere dall anno Trento - Via Solteri, 74 - Tel Internet: info@seac.it pagina 2

3 Diversamente, non sono state apportate modifiche alla lettera e) dell art. 15, comma 1, TUIR e pertanto è confermato che le spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria presso: università statali, sono detraibili senza limiti di importo; non statali, sono detraibili in misura non superiore a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con apposito Decreto Ministeriale. 400 per il 2015 frequenza scuole dell infanzia, del primo ciclo di istruzione o secondaria 640 per il per il 2017 Limite detraibile per le spese di istruzione 800 dal 2018 frequenza corsi presso università Statali Non statali Nessun limite Misura stabilita annualmente con apposito Decreto Il nuovo art. 15, comma 1, lettere e) ed e-bis), TUIR, applicabile dal 2016, così dispone: 1. Dall imposta lorda si detrae un importo pari al 19 per cento dei seguenti oneri sostenuti dal contribuente, se non deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo: [...] e) le spese per frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, in misura non superiore, per le università non statali, a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca da emanare entro il 31 dicembre, tenendo conto degli importi medi delle tasse e contributi dovuti alle università statali; e-bis) le spese per la frequenza di scuole dell infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione di cui all articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, per un importo annuo non superiore a 640 euro per l anno 2016, a 750 euro per l anno 2017 e a 800 euro a decorrere dall anno 2018, per alunno o studente. Per le erogazioni liberali alle istituzioni scolastiche per l ampliamento dell offerta formativa rimane fermo il beneficio di cui alla lettera i-octies), che non è cumulabile con quello di cui alla presente lettera Trento - Via Solteri, 74 - Tel Internet: info@seac.it pagina 3

4 CORSI DI ISTRUZIONE UNIVERSITARIA Dal 2015, le spese di frequenza di: università statali, sono detraibili (19%) per l intero importo corrisposto; università non statali, sono detraibili in base ai criteri stabiliti da un apposito Decreto Ministeriale, da emanare entro il 31 dicembre di ogni anno; in particolare, il limite applicabile varia a seconda: ¾dell area disciplinare di afferenza dei corsi (medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e umanistico-sociale) e ¾della sede territoriale dei corsi, distinguendo tra Regioni del Nord, Centro, Sud ed Isole. ATTENZIONE: Il Decreto relativo al periodo di imposta 2016 non è stato ancora emanato dal MIUR; di conseguenza, i limiti di detraibilità 2016 relativamente alle spese di frequenza per università non statali non sono attualmente disponibili. Al momento attuale non è possibile valutare la data di pubblicazione del Decreto in esame (il Decreto relativo alle spese detraibili per il 2015 è stato emanato il 29 aprile 2016). Dal punto di vista applicativo, sono detraibili a titolo di spese universitarie: le tasse di immatricolazione e iscrizione anche se riferibili a più anni (e, quindi, anche l iscrizione ad anni fuori corso) e le soprattasse per esami di profitto e di laurea previste per tutte le Università; le spese di perfezionamento universitario e specializzazione universitaria. ATTENZIONE: Non sono detraibili le spese sostenute per: l acquisto di testi scolastici, di strumenti musicali, di materiale di cancelleria, ecc. (R.M. 17 giugno 1980, n. 8/803); viaggi ferroviari, vitto e alloggio necessarie per consentire la frequenza alle scuole (R.M. 27 ottobre 1980, n. 2/1184). RR FREQUENZA DI ISTITUTI UNIVERSITARI STRANIERI E CORSI DI TEOLOGIA In riferimento alle spese universitarie, con Circolare n. 18/2016 (punto 2.2), è stato precisato che le spese per la frequenza di: corsi universitari all estero sono detraibili per l importo massimo stabilito per la frequenza di corsi di istruzione appartenenti alla medesima area disciplinare e con sede nella zona geografica in cui ha domicilio fiscale il contribuente; corsi di laurea in teologia presso le università Pontificie sono detraibili nella misura stabilita per i corsi afferenti all area disciplinare Umanistico-sociale ; per ragioni di semplificazione, la zona geografica deve essere individuata nella regione in cui si svolge il corso, anche se lo stesso è tenuto presso lo Stato Città del Vaticano. RR CORSI DI LAUREA PRESSO UNIVERSITÀ TELEMATICHE Con Circolare n. 18/2016, punto 2.3, l Agenzia ha precisato che le spese per i corsi di laurea offerti dalle Università telematiche seguono le regole di detraibilità previste per le università non statali e, pertanto, in tal caso occorre far riferimento: Trento - Via Solteri, 74 - Tel Internet: info@seac.it pagina 4

5 all area disciplinare del corso e alla regione in cui ha sede legale l università telematica, per quanto riguarda l individuazione della zona geografica. SCUOLA DELL INFANZIA, DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE E SECONDARIA L articolo 15, comma 1, lettera e-bis), TUIR, disciplina la detraibilità delle spese sostenute per la frequenza delle: scuole dell infanzia (c.d. scuole materne ); scuole del primo ciclo di istruzione (c.d. scuole elementari e medie inferiori); scuole secondarie di secondo grado (c.d. scuole superiori); del sistema nazionale di istruzione di cui all articolo 1, Legge 10 marzo 2000, n. 62. NOVITÀ: A seguito delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2017, le spese in oggetto sono ora detraibili (19%) nel limite di: 640,00 per il 2016; 750,00 per il 2017; 800,00 dal ESEMPIO Un contribuente nel 2016 ha corrisposto 5.500,00, a titolo di retta per la frequenza annuale del liceo scientifico di un istituto paritario. La spesa massima detraibile è pari ad 640,00 e pertanto il beneficio spettante per il 2016 ammonta a: 640,00 x 19% = 121,60. DETRAIBILITÀ DELLE SPESE PER LA MENSA SCOLASTICA Tra le spese detraibili ex articolo 15, comma 1, lettera e-bis), TUIR, rientrano anche quelle sostenute per l utilizzo della mensa scolastica; in merito l Agenzia delle Entrate, al quesito 2.1 della Circolare n. 28/2016, ha specificato che le stesse sono detraibili anche nel caso in cui il servizio mensa sia reso da soggetti terzi rispetto alla scuola frequentata. Si tratta, ad esempio, del caso in cui lo studente usufruisca del servizio di ristorazione reso dal Comune o da altri soggetti, quali cooperative di servizio. Il sostenimento delle spese in commento va documentato mediante ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario che deve: essere intestata al soggetto destinatario del versamento (scuola, Comune o altro fornitore del servizio); riportare nella causale l indicazione del servizio mensa, la scuola frequentata nonché il nome e cognome dell alunno Trento - Via Solteri, 74 - Tel Internet: info@seac.it pagina 5

6 Spese per la mensa scolastica detraibili anche se il servizio è reso da un soggetto terzo alla scuola Documentazione d appoggio: bonifico/ricevuta bollettino postale Soggetto destinatario del pagamento (scuola, Comune, altro fornitore) Causale: servizio mensa; scuola frequentata; nome e cognome dell alunno ATTENZIONE: Qualora il servizio mensa: sia stato pagato in contanti o con altre modalità (ad esempio, bancomat) oppure preveda l acquisto di buoni in formato cartaceo o elettronico, come documento d appoggio, è necessaria un attestazione rilasciata dal soggetto erogatore del servizio o dalla scuola. L Agenzia ha, inoltre, ricordato che la detrazione spetta: O O al genitore al quale è intestato il documento attestante la spesa; O O ad entrambi i genitori, nella misura del 50%, qualora il documento sia intestato al figlio. ATTENZIONE: Qualora la spesa sia stata sostenuta da un solo genitore o da entrambi ma in percentuale diversa dal 50%, è necessario annotare la diversa percentuale di ripartizione nel documento d appoggio. SPESE DI ASSISTENZA AL PASTO E SPESE PRE/POST SCUOLA Con Risoluzione 4 agosto 2016, n. 68, l Agenzia delle Entrate ha precisato che: sono detraibili le spese sostenute per i servizi scolastici integrativi, come l assistenza al pasto e il pre/post scuola in quanto, anche se forniti in orario extracurricolare, sono considerati servizi strettamente collegati alla frequenza scolastica; non sono detraibili le spese relative al servizio di trasporto scolastico anche se fornito per sopperire ad un servizio pubblico di linea inadeguato per il collegamento casa-scuola. In merito, l Agenzia delle Entrate osserva che consentire la detraibilità delle spese di scuola bus risulterebbe discriminatorio rispetto a chi, avvalendosi dei mezzi pubblici, non avrebbe diritto ad alcuna agevolazione. Si ritiene, pertanto, che dette spese non siano detraibili ai sensi dell art. 15, comma 1, lett. e-bis), del TUIR Trento - Via Solteri, 74 - Tel Internet: info@seac.it pagina 6