INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO PRIMO SEMESTRE 2018 PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2018

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Oliviero Zani
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1 INDAGINE CONGIUNTURALE CONSUNTIVO PRIMO SEMESTRE 2018 PREVISIONI SECONDO SEMESTRE 2018

2 2 RISULTATI DEL I O SEMESTRE 2018

3 3 IL I O SEMESTRE 2018, IN SINTESI (1/2) Nel corso del primo semestre dell anno, l economia torinese appare in rallentamento. I principali indicatori congiunturali rimangono positivi, ma il trend si mostra meno sostenuto. Questa fase di calo era già attesa dagli imprenditori, che a dicembre 2017 avevano formulato aspettative incerte per i mesi a venire. In particolare, era attesa la frenata della domanda dei mercati europei. Il favorevole andamento dei mercati Extra-UE riesce ad attenuare gli effetti negativi del calo della domanda europea e di quella domestica: i saldi sui livelli di produzione, ordini e fatturato si attestano attorno al 14-16%, in leggera flessione rispetto al precedente semestre. La composizione del portafoglio ordini raccolti riflette le incertezze sui mercati: nella prima parte del 2018 aumenta l incidenza di ordini di brevissima durata (entro appena 15 giorni), che rappresentano il 17,5% del complessivo portafoglio ordini (contro il 10,5 di sei mesi fa).

4 4 IL I O SEMESTRE 2018, IN SINTESI (2/2) La produzione industriale rallenta per il secondo semestre consecutivo, dimezzandosi rispetto a 12 mesi fa. Il saldo si mantiene positivo: +16,3%. Sono maggiori le difficoltà per le imprese manifatturiere che operano limitatamente verso l Italia (pari al 37,7% del campione): saldo negativo, pari a -21,1%. Migliore e positivo è l andamento delle imprese di servizi. In flessione, ma tiene, il livello degli investimenti. Il 68,8% dei piccoli imprenditori torinesi ha realizzato nuovi investimenti negli ultimi sei mesi. Rispetto alle precedenti rilevazioni cresce l incidenza di investimenti economicamente rilevati e prevale la finalità di ampliamento, rispetto alla sostituzione/rinnovo.

5 5 I saldi di Produzione, Ordini e Fatturato si mantengono positivi, ma sono in lieve flessione rispetto al semestre precedente: Saldi rispettivamente pari a: +16,3%, +13% e +16,7%.

6 51,3 48,4 57,8 56,1 53,0 Per il 51,3% delle imprese gli ordini si esauriscono entro massimo 30 giorni. Dato in peggioramento rispetto al 48,4% del semestre precedente.

6 6 51,3 48,4 57,8 56,1 53,0 Per il 51,3% delle imprese gli ordini si esauriscono entro massimo 30 giorni. Dato in peggioramento rispetto al 48,4% del semestre precedente. La durata del portafoglio ordini delle imprese ha visto aumentare in questi mesi l incidenza di ordini di brevissima durata (entro appena 15 giorni), che rappresentano il 17,5% del complessivo portafoglio ordini (era 10,5 sei mesi fa)

7 7 Come previsto dagli imprenditori nella precedente rilevazione di fine 2017, il mercato europeo ha subìto una battuta d arresto durante il primo semestre del nuovo anno, segnando il +15,4% (contro l incoraggiante +36,7% di dicembre 2017). In rallentamento anche il mercato italiano. Al contrario, è in ripresa la domanda dei mercati Extra UE, verso i quali opera il 28% delle PMI torinesi: saldo Extra UE +21,7% contro il precedente +11,8%. I saldi relativi al fatturato per il primo semestre 2018 si mantengono su livelli positivi. Il favorevole andamento dei mercati Extra-UE riesce ad attenuare gli effetti negativi del calo della domanda europea e di quella domestica: il saldo complessivo sui livelli di fatturato è pari a +16,7%, in linea rispetto il precedente +17,5%. Saldo UE +15,4% Saldo IT +10,0% Saldo Extra UE +21,7%

8 8 Il settore manifatturiero (1/2) La produzione industriale rallenta per il secondo semestre consecutivo, dimezzandosi rispetto a 12 mesi fa. Il saldo si mantiene positivo: +16,3%. Sono maggiori le difficoltà per le imprese manifatturiere che operano limitatamente verso l Italia (il 37,7% del campione): saldo negativo, pari a -21,1% Il 62,3% delle imprese manifatturiere si rivolge ai mercati esteri, in prevalenza verso l Aerea Euro. Circa un quarto delle imprese esporta beni per oltre il 30% del proprio fatturato.

9 9 Il settore manifatturiero (2/2) Lieve, ma costante, il calo del livello di saturazione degli impianti produttivi, giunto al 73,5% a giugno Per il prossimo semestre gli imprenditori torinesi ne prevedono ulteriormente una lieve riduzione, al 72,4%.

10 10 Investimenti nel I o semestre 2018 INVESTIMENTI PIÙ RILEVANTI In flessione, ma tiene, il livello degli investimenti. Il 68,8% dei piccoli imprenditori torinesi ha realizzato nuovi investimenti negli ultimi sei mesi. Rispetto alle precedenti rilevazioni cresce l incidenza di investimenti economicamente rilevati e prevale la finalità di ampliamento, rispetto alla sostituzione/rinnovo. Gli investimenti ritenuti rilevanti rappresentano il 37,5% dei casi, contro il 35,1% di dicembre 2017 e il 27% di 12 mesi fa. Gli investimenti materiali si riducono e tornano ai livelli di 12 mesi fa (47,5%): per il 28,8% dei casi si tratta di nuovi investimenti in ragione di un ampliamento, mentre solo il 17,5% ha investito per sostituire impianti obsoleti. Tengono gli investimenti immateriali, che segnano il 37,5%. Gli interventi hanno riguardato in prevalenza la formazione, innovazione, ricerca e sviluppo, organizzazione, certificazioni e comunicazione/pubblicità.

11 Ritardi di pagamento Si allungano i tempi di incasso per le PMI. Il ritardo medio osservato è di 195 giorni (+14 giorni di ritardo rispetto a sei mesi fa).

11 11 Ritardi di pagamento Si allungano i tempi di incasso per le PMI. Il ritardo medio osservato è di 195 giorni (+14 giorni di ritardo rispetto a sei mesi fa). Sul fronte della diffusione del fenomeno, purtroppo, non si osserva ancora alcun significativo mutamento: le imprese che vantano crediti scaduti da oltre 60 giorni sono il 50,6%, in leggera flessione rispetto al 53,1% di sei mesi fa). Tipologia debitori % imprese Ritardo medio (mesi) Pubblica Amm. 2,5% 5,9 Grande Impresa 22,8% 4,9 Altro 45,6% 7,5

In merito alle richieste di credito (avanzate dal 49,4% delle imprese), il 45,5% ha avuto esito positivo: il 40,3% con accoglimento

12 12 Accesso al credito 49,5 47,1 40,3 59,7 RICHIESTE NUOVI FINANZIAMENTI 49,4 Si riduce la quota di imprese (49,4%) che nel corso del primo semestre 2018 si sono rivolte al sistema bancario per accedere a nuovi finanziamenti. In merito alle richieste di credito (avanzate dal 49,4% delle imprese), il 45,5% ha avuto esito positivo: il 40,3% con accoglimento integrale; il 5,2% con accoglimento solo parziale. RICHIESTE DI RINNOVO Aumentano nel primo semestre 2018 i casi di mancata richiesta di rinnovo di crediti già concessi: dal 28,3% di fine 2017 all attuale 42,5%.

13 13 PREVISIONI II O SEMESTRE 2018

14 PREVISIONI II O SEMESTRE 2018, SINTESI +10.

precipita da +46,4% (osservato a dicembre 2017) all attuale +10,4%. +24.

14 14 PREVISIONI II O SEMESTRE 2018, SINTESI Dopo la favorevole chiusura dell anno scorso, gli imprenditori torinesi tornano a un ottimismo decisamente più cauto. Il grado di fiducia si mantiene su livelli positivi, ma il saldo ottimistipessimisti riferito ai prossimi sei mesi precipita da +46,4% (osservato a dicembre 2017) all attuale +10,4% Le aspettative sull andamento dei mercati esteri rimangono positive. Per le imprese esportatrici (il 48,5% del campione) il saldo «ottimisti-pessimisti» è +24,3% (anch esso in deciso calo rispetto al precedente +57,1%) Al contrario, per le imprese che si rivolgono esclusivamente al mercato italiano il grado di fiducia è negativo, pari a -2,5%.

15 15

16 16 PREVISIONI II O SEMESTRE 2018 produzione ordini fatturato -5,9% -1,3% +7,6% IMPRESE EXPORT -3,1% -2,5% +7,5% IMPRESE NO EXPORT -10,5% - +7,7% Nonostante il grado di fiducia positivo - benché ampiamente ridimensionato - le previsioni degli imprenditori torinesi sui principali indicatori congiunturali sono negative: sono attesi al ribasso, su valori negativi, i livelli di produzione e ordini (rispettivamente -5,9% e -1,3%); mentre rimane positivo (+7,6%) il livello atteso di fatturato. In maggiore sofferenza il comparto della manifattura: per le imprese non esportatrici le attese sull andamento della produzione industriale sono ampiamente negative, saldo pari a -10,5%.

17 17 PREVISIONI II O SEMESTRE 2018 FATTURATO, PER AREE GEOGRAFICHE Anche per il secondo semestre 2018 è previsto un rallentamento della domanda in tutte le macro aree geografiche di riferimento. Fragili le aspettative sul mercato italiano (saldo pari a +5,1% contro il 10% del primo semestre); anche le previsioni su Europa e sui mercati extra UE appaiono deboli. Saldo UE +10,0% Saldo ITA +5,1% Saldo Extra UE +11,5% OCCUPAZIONE. Nel 31,7% dei casi è previsto un incremento del personale aziendale nei prossimi mesi, segnando un saldo previsionale positivo, pari a +1,3%. Il 48% delle assunzioni previste avverrà con contratto di apprendistato, il 29% con contratto a tempo indeterminato, il 16% sarà a tempo determinato, il 6% in somministrazione. IL RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI. Stabile attorno all 8% il ricorso agli ammortizzatori sociali e le intenzioni di utilizzo nel corso del secondo semestre 2018

18 18 PREVISIONI II O SEMESTRE 2018 INVESTIMENTI. I programmi di investimento per la seconda parte dell anno scendono al 42,7%. Per un impresa su tre (32,6%), pesano le maggiori incertezze dei mercati, non offrendo adeguate prospettive per l avvio di nuovi investimenti. Si evidenzia che nella precedente rilevazione, tale motivazione veniva fornita da appena il 9% degli imprenditori. Al tempo stesso, la recente accelerata sugli investimenti nel corso degli ultimi 12 mesi, ha portato a un diffuso rallentamento dei programmi per i prossimi mesi: il 41,9% degli imprenditori ritiene, infatti, sufficienti gli investimenti realizzati nel recente passato. RICORSO AL CREDITO BANCARIO Stabile, attorno al 55%, la quota delle imprese che prevede nei prossimi mesi di rivolgersi al sistema bancario per soddisfare il proprio fabbisogno finanziario. Nel 24,4% delle imprese è previsto l indebitamento su operazioni di medio/lungo termine.

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