Giovanni De Mari, Presidente CNSD

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Demetrio Perri
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1 Relatore: Giovanni De Mari, Presidente CNSD 1

2 Una gerarchia logica in materia doganale WTO - WCO Indirizzi ed impegni multilaterali Italia Aspetti regolamentari, di prassi e sanzionatori Politica doganale e politica commerciale 2

3 Il contesto internazionale Sono tutti elementi che hanno contribuito negli anni ad accelerare la velocità di circolazione delle merci negli scambi internazionali, incrementandone costantemente la frequenza ed il volume. La vorticosa circolazione internazionale delle merci attribuisce necessariamente alle dogane di ciascun Paese (quali ideali semafori), un ruolo fondamentale. non può esserci commercio efficiente senza una dogana efficiente. 3

4 27 amministrazioni doganali che operano secondo un quadro normativo comunitario 4

5 UE: il processo di allargamento a 27 5

6 Le risorse proprie tradizionali della UE: Il budget UE 2011 STATO Dazi + add. zucchero Dazi + add. zucchero STATO 75% (UE) 25% (stato) 75% (UE) 25% (stato) Belgium Luxembrourg Bulgaria Hungary Czech Republic Malta Denmark Netherlands Germany Austria Estonia Poland Ireland Portugal Greece Romania Spain Sloveia France Slovak Republic Italy Finland Cyprus Sweden Latvia United Kingdom Lithuania Fonte: 6

7 Le dogane come fattore competitivo del sistema-paese Regolamento (CE) 450/2008 (Nuovo codice doganale comunitario)* Considerando n.6 * È in corso una proposta di modifica da parte del Commissione Europea (doc. COM(2012)n.64 Final) 7

8 La sfida per il futuro MIRATI ED EFFICACI PREVENZIONE. semplificazione dei traffici sicurezza VERA SFIDA 8

9 Punto di equilibrio raggiunto? Tutelare la sicurezza dei cittadini Tutelare il bilancio comunitario e nazionale Facilitare il commercio legittimo Favorire la competitività delle imprese controlli velocità 9

10 Il momento doganale INCIDENTE DI PERCORSO MOMENTO DOGANALE 10

11 Controlli doganali: definizione Art.4, punto 14 Regolamento (CE) 450/

12 Rapidità dei controlli: maggiore competitività interventi strutturali controlli rapidi coordinamento controlli mirati efficaci 12

13 Criticità del sistema Italia 13

14 Criticità del sistema Italia Procedure farraginose testi di legge segmentazione delle competenze assenza di coordinamento carenze di organico, carenze strutturali eccessiva burocratizzazione. 14

15 Consiglio Nazionale Soluzioni strategiche Attivazione dello sportello unico doganale DCPM 4 novembre 2012, n. 242 (pubblicato in G.U. n. 10 del ) è stata data finalmente attuazione alla disposizione contenuta all'articolo 4, comma 57 della legge 24 dicembre 2003, n. 350, relativa all istituzione dello strumento dello sportello unico doganale al fine di effettuare controlli funzionali ed eliminare quelli dicotomici e di routine. Promozione di misure legislative e regolamentari che attuino la previsione dell art 26 Reg.450/2008 CDCM, il quale stabilisce «Qualora, relativamente alle stesse merci, debbano essere effettuati controlli diversi dai controlli doganali da autorità competenti che non siano le autorità doganali, le autorità doganali si impegnano, in stretta collaborazione con le altre autorità, di (rectius, a ) far effettuare tali controlli, ogniqualvolta sia possibile, contemporaneamente e nello stesso luogo in cui si effettuano i controlli doganali (one stop shop) a tal fine, le autorità doganali svolgono il ruolo di coordinamento. Conferenza dei servizi: da promuovere soprattutto nelle aree portuali, secondo le procedure di cui alla l. 241/1990, in modo da riunire tutti i soggetti interessati (Capitanerie di Porto, Autorità portuali, Dogana, GdF, Autorità Sanitarie e Veterinarie, Scaricatori, Terminalisti, Agenti Marittimi, Spedizionieri Doganali, etc..), sotto il coordinamento di una lead agency. Standardizzazione dei controlli a livello comunitario ed individuazione delle priorità, in termini di interessi collettivi da tutelare, così da evitare la distorsione dei traffici verso quei Paesi non particolarmente sensibili ad alcune problematiche tipicamente nazionali (es. tutela del Made in ). 15

16 Altre soluzioni Attivazione del cosiddetto pre-clearing ossia l anticipazione della trasmissione delle informazioni relative all arrivo od alla partenza delle merci al fine di consentire analisi dei rischi anticipate. Coordinamento degli orari d apertura al pubblico degli uffici pubblici competenti in materia doganale. Il mancato rispetto da parte di tali uffici dell orario di apertura stabilito dall Unione Europea (ovvero dalle ore 8.00 alle ore dal lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle nella sola giornata del sabato), si ripercuote infatti negativamente anche sui tempi di svincolo delle merci e quindi sulla fluidità dell interscambio, con la conseguenza che la contrazione dell operatività di alcuni uffici provoca una perdita di competitività del Sistema Italia rispetto ad altri Paesi comunitari meglio organizzati sotto questo profilo. Realizzazione di interventi strutturali di modernizzazione ed ampliamento degli spazi aeroportuali, interportuali, e della rete ferroviaria. Incremento della pianta organica dei soggetti preposti ai controlli. 16

17 Istituzioni competenti in materia di controlli sulle merci Ministero dell Economia e Finanze (Agenzia delle Dogane, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza). Ministero per lo Sviluppo Economico (Dip. per l Impresa e l internazionalizzazione, Dip.to Comunicazioni), ICE. Ministero delle Salute (USMAF, UVAC, ARPA). Ministero Affari Esteri. Ministero per i Beni Culturali. Ministero dell Interno (Carabinieri NAS, Comando Carabinieri per la Tutela dell Ambiente). Ministero dei Trasporti. Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Corpo Forestale - Nuclei Operativi Cites, servizi fitosanitari, Agecontrol s.p.a., Agenzia per le erogazioni in agricoltura - AGEA). 17

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