PUD d'iniziativa privata sottozona Bb10: NTA SOMMARIO
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- Maria Luciani
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2 SOMMARIO Capo I Disposizioni direttive 2 Art. 1 Disposizioni preliminari e modificazioni al vigente PRG 2 Art. 2 Contenuti della Normativa di Attuazione del PUD 2 Art. 3 Definizioni 2 Capo II Disposizioni generali 3 Art. 4 Disposizioni in merito alle destinazioni di uso 3 Art. 5 Gli interventi: disposizioni generali 3 Art. 6 Autorizzazioni 3 Art. 7 Unità minime di intervento 4 Capo III Disposizioni particolari 5 Art. 8 Gli interventi: disposizioni di dettaglio per categorie di immobili 5
3 CAPO I DISPOSIZIONI DIRETTIVE Art. 1 Disposizioni preliminari e modificazioni al vigente PRGC Con riferimento alle determinazioni del piano regolatore generale (PRGC), la presente normativa di attuazione precisa le destinazioni d uso e gli interventi attuabili nella sottozona Bb10 e nei mappali distinti a catasto al Fg.45 nn.36, 548, 549, 692, 693, 1412, 1413, 1414, 1415, 1432, 1436, 1438, nonché le norme da osservare per la progettazione e l esecuzione degli interventi medesimi. Art. 2 Contenuti della Normativa di Attuazione del PUD I contenuti della Normativa di Attuazione del PUD, sono definiti, in via generale, dalla LR 11/98, art. 49, comma 2. Art. 3 Definizioni In coerenza con la Del. C.R n. 517/XI 1999, le NTA PRG vigente, il Regolamento Edilizio Comunale, sono dettate le seguenti definizioni: a) per altezza massima (Hmax) si intende valutata dalla quota di pavimento del primo piano fuori terra fino alla quota più elevata dell edificio misurata all intradosso della copertura (nel caso di struttura in legno, sotto le travi secondarie chévrons ). b) per superficie utile agibile (Sua) si intende la superficie di pavimento dei locali destinati a funzioni non residenziali quali il commercio, turistiche, la produzione, le attività direzionali, il deposito dei materiali e dei prodotti con le relative superfici eventualmente destinate all'esposizione ed altre attività di tipo non residenziale nonché locali accessori qualora non funzionalmente connessi alle singole unità immobiliari. La Sua è misurata al netto di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre logge, balconi e terrazzi. Le scale interne verranno calcolate al 50% della superficie occupata; c) per densità fondiaria (I) si intende il rapporto tra la superficie fondiaria e la superficie utile agibile presente nel lotto; d) per superficie fondiaria (Sf), si intende un area o un complesso di aree libere o occupate da edifici e dagli spazi di pertinenza al netto delle aree destinate a spazi pubblici o riservate ad attività collettive, a verde pubblico e a parcheggi, delle superfici destinate alle sedi viarie pubbliche nonché delle superfici occupate da fiumi, torrenti o altri elementi naturali; e) per rapporto di copertura s'intende il rapporto fra la superficie coperta del fabbricato e la superficie fondiaria del lotto interessato.
4 CAPO II DISPOSIZIONI GENERALI Art. 4 Disposizioni in merito alle destinazioni di uso Le destinazioni d uso degli edifici esistenti sono fatte salve e per essi sono attuabili cambi di destinazione d'uso a favore di usi ed attività di cui alle lettere (come indicato al punto 4.2 NTAPRG): e) destinazione ad usi ed attività produttive artigianali o industriali, di interesse prevalentemente locale (comprendenti: e1) attività di interesse prevalentemente locale del tipo artigianato di servizio alle imprese, artigianato di servizio alle famiglie, riparazioni, beni di consumo, attrezzature, artigianato produttivo; e2) l artigianato di servizio (es. parrucchieri, barbieri, centri estetici, orafi, pasticceri e attività similari ecc.) che non producono rumori od esalazioni molesti;e3) uffici connessi alle sopraindicate attività produttive), f) destinazione ad usi ed attività commerciali, di interesse prevalentemente locale (comprendenti: f1) gli esercizi di vicinato (attività commerciali con una superficie di vendita non superiore a 150 mq); f2) le medie strutture di vendita di minori dimensioni con una superficie di vendita compresa fra 151 mq e 400 mq; f3) gli uffici e similari (es. agenzie, studi professionali, ambulatori ecc.) se non compresi nella precedente categoria d1 e non connessi alle altre categorie di destinazioni d uso), g5) pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande, h) destinazione ad attività produttive industriali non collocabili in contesti urbano-abitativi, i) destinazione ad attività commerciali non collocabili in contesti urbano-abitativi, m) destinazione ad attività pubbliche di servizio o di pubblico interesse (sono tutte quelle attività, di rilievo locale o sovra locale, gestite sia dall'ente pubblico che da altri soggetti, che forniscono un servizio pubblico o di pubblico interesse. In tale categoria sono da ricomprendere anche le farmacie, i distributori di carburante, le cabine elettriche e gli edifici di culto). Le destinazioni d uso compatibili nelle aree libere sottoposte a PUD sono: e) destinazione ad usi ed attività produttive artigianali o industriali, di interesse prevalentemente locale (comprendenti: e1) attività di interesse prevalentemente locale del tipo artigianato di servizio alle imprese, artigianato di servizio alle famiglie, riparazioni, beni di consumo, attrezzature, artigianato produttivo; e2) l artigianato di servizio (es. parrucchieri, barbieri, centri estetici, orafi, pasticceri e attività similari ecc.) che non producono rumori od esalazioni molesti; e3) uffici connessi alle sopraindicate attività produttive); f) destinazione ad usi ed attività commerciali, di interesse prevalentemente locale (comprendenti: f1) gli esercizi di vicinato (attività commerciali con una superficie di vendita non
5 superiore a 150 mq); f2) le medie strutture di vendita di minori dimensioni con una superficie di vendita compresa fra 151 mq e 400 mq; f3) gli uffici e similari (es. agenzie, studi professionali, ambulatori ecc.) se non compresi nella precedente categoria d1 e non connessi alle altre categorie di destinazioni d uso); g5) pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande; h) destinazione ad attività produttive industriali non collocabili in contesti urbano-abitativi; i) destinazione ad attività commerciali non collocabili in contesti urbano-abitativi. Art. 5 Gli interventi: disposizioni generali Ogni intervento, riguardante la globalità del fabbricato, eccedente quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria, che sono sempre ammessi purché riguardino edifici e manufatti legittimamente in essere, deve conseguire la rimozione delle strutture estranee al contesto ambientale, eventualmente addossate al fabbricato interessato dall intervento o ubicate nelle relative aree libere, nonché l eliminazione degli elementi architettonici che risultino in contrasto con i caratteri tipologici del fabbricato medesimo. Sono dettate le disposizioni di carattere generale di cui alle lettere seguenti: a) le aree libere sono edificabili secondo i parametri riportati nel successivo art. 8. b) nel sottosuolo delle aree libere è ammessa l esecuzione di infrastrutture e servizi anche di privati. c) sui fabbricati esistenti sono ammessi interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione; d) gli edifici, le parti di edifici e i bassi fabbricati che non risultino in essere legittimamente sono destinati alla demolizione. Ogni istanza diretta al conseguimento di permesso di costruire e ogni segnalazione certificata di inizio attività edilizia ai sensi dell art. 61 della LR 11/98 per i fabbricati compresi nell area soggetta a PUD devono essere corredate di idonea documentazione atta ad illustrare compiutamente le preesistenze e le opere da eseguire. Ogni intervento deve essere compatibile con la disciplina in atto per gli ambiti inedificabili. Art. 6 Autorizzazioni Gli interventi realizzabili nell area sono soggetti alla preventiva autorizzazione della struttura regionale competente in materia di beni architettonici.
6 Le attività artigianali di nuovo impianto sono soggette ad autorizzazione di settore pertinente al tipo di attività che si intende stabilire nell area e, se del caso, sottoposte a verifica di assoggettabilità e/o procedura di valutazione di impatto ambientale 1. In fase di progettazione di dettaglio dovranno essere ottenute anche tutte le autorizzazioni previste dalla disciplina degli ambiti inedificabili. Art. 7 Unità minime di intervento Non è prevista la suddivisione dell area in unità minime di intervento. 1 Capo III, LR12/2009 e relativi allegati
7 CAPO III DISPOSIZIONI PARTICOLARI Art. 8 Gli interventi: disposizioni di dettaglio per le aree libere Gli interventi ammessi sono qui di seguito indicati. NUOVA EDIFICAZIONE Nella sottozona Bb10 sono ammesse nuove costruzioni aventi destinazione d'uso: - ad attività produttive artigianali o industriali di interesse prevalentemente locale (lettere e1), e2) ed e3) punto 4.2 delle NTAPRG). - ad usi ed attività commerciali, di interesse prevalentemente locale (lettere f1), f2) ed f3) punto 4.2 delle NTAPRG). - pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande (lettera g5) punto 4.2 NTAPRG). - ad attività produttive industriali non collocabili in contesti urbano-abitativi (lettera h) punto 4.2 NTAPRG). - ad attività commerciali non collocabili in contesti urbano-abitativi (lettera i) punto 4.2 NTAPRG). - ad attività pubbliche o di pubblico interesse (lettera m) punto 4.2 NTAPRG). I parametri urbanistico-edilizi per le destinazioni sopraindicate sono i seguenti: densità rapporto di copertura altezza massima 0,27 mq/mq 0,55 mq/mq 9,00 m Gli spazi di sosta dovranno essere reperiti sul lotto di pertinenza o lotti contigui purché non ricompresi in sottozone di tipo E, in ragione di: due posti auto per ogni unità immobiliare per l artigianato di servizio (lettera e2), punto 4.2 NTA), per gli esercizi di vicinato (lettera f1), punto 4.2 NTA), per gli uffici (lettera f3), punto 4.2 NTA),; 0,50 mq ogni mq di superficie di vendita per le medie strutture di minori dimensioni (lettera f2), punto 4.2 NTA); per i pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande (lettera g5), punto 4.2 NTA): con superficie di vendita minore di 150 mq: nessuna dotazione di posti auto; con superficie di vendita superiore a 150 mq: 0,5 mq ogni mq di superficie aperta al pubblico, da reperirsi sul lotto di pertinenza o, purché non ricompresi in sottozone di tipo E, su lotti contigui o raggiungibili con percorso pubblico veicolare o pedonale di sviluppo non superiore a 100 m rispetto all edificio di cui il posto auto è pertinenza. 2 Gli interventi edilizi di cui ai commi precedenti sono autorizzabili soltanto se saranno previste, oltre le aree a parcheggio di cui sopra, aree verdi alberate aventi una superficie minima pari ad almeno 1/10 della superficie territoriale e, qualora siano previsti spazi attrezzati all aperto per lo 2 Si rammenta la definizione di superficie di vendita contenuta di cui al comma 1, art. 6.4 NTAPRG: "s'intende l'area destinata alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature, vetrine e similari.
8 stoccaggio di prodotti e/o materie prime, questi dovranno essere opportunamente schermati con alberature e dotati di impianti di nebulizzazione al fine di evitare lo spargimento di polveri sottili. Tutti i macchinari presenti nella sottozona dovranno essere provvisti di adeguati impianti di insonorizzazione e/o di idonee schermature. La realizzazione di viabilità con manto d'usura in asfalto dovrà essere limitata allo stretto indispensabile per una corretta gestione dei flussi veicolari necessari allo svolgimento dell'attività. Le piantumazioni dovranno essere fatte con specie autoctone e gli spazi a verde dovranno conservare un aspetto decoroso. E ammessa, compatibilmente con la disciplina degli ambiti inedificabili, la realizzazione di costruzioni interrate entro la soglia massima del 60% della superficie fondiaria. FABBRICATI ESISTENTI Le destinazioni d uso in essere nella sottozona sono fatte salve e per le stesse sono possibili interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione, comunque sempre nel rispetto delle limitazioni imposte dalla disciplina degli ambiti inedificabili in vigore. Sono possibili modesti ampliamenti dei fabbricati esistenti fino al raggiungimento della densità fondiaria massima della sottozona, laddove compatibile con la disciplina degli ambiti inedificabili. Nel fabbricato posto sul mappale 36 del Fg.45, denominato fabbricato B può essere prevista la realizzazione di un nuovo orizzontamento interno, per ottenere una nuova superficie utile nel rispetto comunque degli indici urbanistici. Sono inoltre consentiti cambi di destinazione d'uso a favore delle destinazioni di cui alle lettere e) destinazione ad usi ed attività produttive artigianali o industriali, di interesse prevalentemente locale (comprendenti: e1) attività di interesse prevalentemente locale del tipo artigianato di servizio alle imprese, artigianato di servizio alle famiglie, riparazioni, beni di consumo, attrezzature, artigianato produttivo; e2) l artigianato di servizio (es. parrucchieri, barbieri, centri estetici, orafi, pasticceri e attività similari ecc.) che non producono rumori od esalazioni molesti; e3) uffici connessi alle sopraindicate attività produttive), f) destinazione ad usi ed attività commerciali, di interesse prevalentemente locale (comprendenti: f1) gli esercizi di Non costituisce superficie di vendita quella destinata a magazzini, laboratori, depositi, uffici, servizi igienici, direttamente funzionali all esercizio dell attività commerciale."
9 vicinato (attività commerciali con una superficie di vendita non superiore a 150 mq); f2) le medie strutture di vendita di minori dimensioni con una superficie di vendita compresa fra 151 mq e 400 mq; f3) gli uffici e similari (es. agenzie, studi professionali, ambulatori ecc.) se non compresi nella precedente categoria d1 e non connessi alle altre categorie di destinazioni d uso), g5) pubblici esercizi per la somministrazione di cibi e bevande, h) destinazione ad attività produttive industriali non collocabili in contesti urbano-abitativi, i) destinazione ad attività commerciali non collocabili in contesti urbano-abitativi, m) destinazione ad attività pubbliche di servizio o di pubblico interesse (sono tutte quelle attività, di rilievo locale o sovra locale, gestite sia dall'ente pubblico che da altri soggetti, che forniscono un servizio pubblico o di pubblico interesse. In tale categoria sono da ricomprendere anche le farmacie, i distributori di carburante, le cabine elettriche e gli edifici di culto) del punto 4.2 NTAPRG. Sul mappale distinto a catasto al Fg. 45 n.1438 sarà possibile realizzare soltanto interventi di sistemazione esterna e su di esso è vietata la nuova edificazione. Ns.rif.:R871W0U1_168234/GACL 31/08/2017
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