FASCICOLO VARIANTE PARZIALE P.R.G. IN ATTUAZIONE P.I.I. VILLA DON BOSCO (Art. 92 comma 8- L.R. N. 12/2005 e s.m.i.)

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1 COMUNE DI TRIUGGIO (MONZA E BRIANZA) FASCICOLO VARIANTE PARZIALE P.R.G. IN ATTUAZIONE P.I.I. VILLA DON BOSCO (Art. 92 comma 8- L.R. N. 12/2005 e s.m.i.) DOC. N 1 - DOC. N 2 - DOC. N 3 - DOC. N 4 - DOC. N 5 - AZZONAMENTO VIGENTE - INDIVIDUAZIONE DELL AMBITO DI VARIANTE AZZONAMENTO DI VARIANTE RELAZIONE TECNICA GIUSTIFICATIVA DELLA VARIANTE STRALCIO P.G.T. COMUNE DI BESANA IN BRIANZA STUDIO GEOLOGICO ADOZIONE N. DEL PUBBLICATO ALL ALBO COMUNALE IL DELIBERA DI APPROVAZIONE N DEL IL SINDACO IL SEGRETARIO IL PROGETTISTA

2 DOC. N 1 - AZZONAMENTO VIGENTE - INDIVIDUAZIONE DELL AMBITO DI VARIANTE ESTRATTO n. 1 - Doc. 2 Inquadramento territoriale Scala1:10000 ESTRATTO n. 2 - Doc. 2 Tav. 1a Azzonamento Variante Generale Scala 1:2000 ESTRATTO n. 3 - Doc. 2 Tav. 1b Azzonamento Variante Generale Scala 1:2000 ESTRATTO n. 4 - Doc. 2 Tav. 2 Azzonamento Variante Generale Scala 1:5000 ESTRATTO n. 5 - Doc. 2 All. 2 Mobilità Scala 1:5000 ESTRATTO n. 6 - Doc. 2 All. 4a Zone omogenee Variante Generale Scala 1:5000 ESTRATTO n. 7 - Doc. 2 All. 4b Calcolo Capacità Insediativa ESTRATTO n. 8 - Doc. 4 Relazione All. 1 Piano dei Servizi ESTRATTO n. 9 - Doc. 4 Allegato 2c Calcolo delle Aree Standard ESTRATTO n Doc. 4 All. 2a Vincoli urbanistici comunali Scala 1:5000 ESTRATTO n Doc. 4 All. 2b Piano delle opere pubbliche e di interesse pubblico o generale in progetto Scala 1:5000 ESTRATTO n Doc. 4 All. 8 Aree verdi Documentazione fotografica Scala 1:5000 ESTRATTO n Doc. 3 Norme Tecniche di Attuazione

3 ESTRATTO n. 1 Doc. 2 Corografia - Inquadramento territoriale Scala1:10000 INDIVIDUAZIONE DELL AMBITO DI VARIANTE

4 ESTRATTO n. 2 Doc. 2 Tav. 1a Azzonamento Variante Generale Scala 1 :2000

5 ESTRATTO n. 3 Doc. 2 Tav. 1b Azzonamento Variante Generale Scala 1 :2000

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7 ESTRATTO n. 4 Doc. 2 Tav. 2 Azzonamento - Variante Generale Scala 1:5000

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9 ESTRATTO n. 5 Doc. 2 All. 2 Mobilità Scala 1:5000

10 ESTRATTO n. 6 Doc. 2 All. 4a Zone Omogenee Scala 1:5000

11 ESTRATTO n. 7 Doc. 4 All. 4b Calcolo Capacità Insediativa ESTRATTO n. 8 Doc. 4 Relazione All. 1 Piano dei Servizi ESTRATTO n. 9 Doc. 4 All. 2c Calcolo delle Aree Standard TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARDS - ESISTENTE - Tabella 1d ZONE PER INSEDIAMENTI PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI STANDARDS - Numero abitanti al ,939 De scrizione Richiesti Richiesti per 7,939 abitanti Esistenti Differenze mq./ab. mq. mq. mq. Parco gioco-sport Parcheggi 15, , , ,00 3, , , ,50 Istruzione inferiore 4, , , ,50 Interesse comune 4, , , ,50 TOTALE 26, , , ,50

12 TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARD - VARIANTE GENERALE - Tabella 4a ZONE PER INSEDIAMENTI PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI U2 U1 Descrizione Richiesti Richiesti per abitanti (10.260) Previsti Differenze Richiesti Richiesti per abitanti (10.260) Differenze mq./ab. mq. mq. mq. mq./ab. mq. mq. Parco gioco e sport Parcheggi Istruzione inferiore 15, , , ,40 3, ,00 3, , , ,76 3, ,00 4, , , ,00 Interesse comune 4, , , ,36 TOTALE 26, , , ,52 6, , ,52 1) 2) 1) Ai ,52 mq occorre aggiungere lo standard obbligatoriamente da cedere nei P.A. in zona B2 - BC2 - C per un totale di volumetria pari a ,15 mc. e per una quota aggiuntiva di standard di (mc ,15 : 150 mc/ab. X 6 mq./ab.=) 1.719,73 mq per una disponibilità complessiva di ,25 mq. 2) Allo standard richiesto per opere di Urbanizzazione 2 occorre aggiungere la quota richiesta di Urbanizzazione 1 per parcheggio e verde ( 3,00 + 3,00 mq/ab. =) 6,00 mq/ab. per un fabbisogno di ( ab. x 6,00 mq/ab.=) mq. che riduce la disponibilità dello standard a (mq , =) ,25 mq 2.546,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

13 TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARD - VARIANTE GENERALE - Tabella 4b ZONE ARTIGIANALI E PRODUTTIVE Descrizione Richiesti 10% della S.l.p. Previsti Differenza S.l.p. produttivo mq. mq. mq. mq ,74 TOTALE PARZIALE , , ,00 Alla capacità insediativa vanno aggiunti mq di S.l.p.di cui all'art. 32 delle N.T.A. TOTALE GENERALE 1.000, , , ,73 1) 1) Ai 4.664,73 mq occorre aggiungere lo standard obbligatoriamente da cedere nei P.A. in zona BSU per la quota di produttivo prevista, pari a (5% di 3.748, ,50 mq =) 345,83 mq per una disponibilità totale di 5.010,56 mq ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

14 TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARD - VARIANTE GENERALE - Tabella 4c ZONE PER SERVIZI Descrizione Richiesti 100% della S.l.p. Previsti Differenza S.l.p. servizi mq. mq. mq. mq ,61 TOTALE PARZIALE , , ,44 Alla capacità insediativa vanno aggiunti mq 5.000,00 di S.l.p.di cui all'art. 32 delle N.T.A. TOTALE GENERALE , ,44-785,17 1) 1) Il fabbisogno di 785,17 verrà soddisfatto in recepipento dello standard obbligatoriamente da cedere nei P.A. in zona BSU per la quota di servizi prevista, pari a (50% di(3.748, , ,00 mq =) 6.795,85 mq per una disponibilità finale di 6.010,68 mq. * La verifica complessiva dello standard residenziale, produttivo, per servizi registra una diponibilità totale di mq (3.655, , ,68=) ,49 mq ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

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16 INDIVIDUAZIONE AREE STANDARD - PROGETTO - Tabella 3a ZONA STANDARD N. F1-r Residenziale F1-d Produttivo F1-s Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto mq. mq. mq. mq. mq. mq. 1 // 218, , ,00 208, , , ,00 552,00 4 // 579, , , , , ,00 140, ,00 7 // 170, , , ,00 730, ,00 123, , , ,00 496, , ,00 684,00 343, , , , ,00 452, , , ,00 549, , , , ,00 // 471, , ,00 570,00 // 1.655, , , , ,00 419,00 701, ,00 989,00 826, , , , , , , , , , , ,00 462, , , ,00 // , , , , , ,00 39 P // 4226, , , , , , , , , , , , , , , ,00 54 // 821, , , , , , , , ,00 63 // 379, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 71, , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , , , , ,44 Totale , , ,44 Totale generale ,96 # Standard convenzionato Totale aree esistenti ,00 Proprietà della Parrocchia Totale aree di progetto ,96 Standard in zona di Centro e nuclei storici

17 INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE AREE STANDARD - PROGETTO - Tabella 3b ZONA F1 - RESIDENZIALE ZONA F1 - PRODUTTIVO ZONA F1 - SERVIZI N. Parco gioco e sport Parcheggi Istruzione inferiore Interesse comune parcheggio parcheggio altro parcheggio parcheggio Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. 1 // 218, , ,00 208, , , ,00 552,00 4 // 579, , , , , , ,00 140, ,00 7 // 170, , , ,00 730, ,00 123, , ,00 832,00 347,00 496, , ,00 684,00 343, , , , ,00 452, , , ,00 549, , , , ,00 // 471, , ,00 570,00 // 1.655, , , , ,00 419,00 701, ,00 989,00 826, , , , , , , , , , , , , ,00 462, , , ,00 // , , , , , ,00 39 P // 1.083,90 571, , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 54 // 821, , , , , , , , ,00 63 // 379, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,50 703, ,00 501, ,00 589, , , , , , , , , , , , ,00 71, , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , ,44 Totale generale # Standard convenzionato ,96 Totale aree esistenti ,00 Proprietà della Parrocchia Standard in zona di Centro e nuclei storici Standard in zona del Parco Totale aree di progetto , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

18 INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE AREE STANDARD - PROGETTO - Tabella 5b ZONA F1 - RESIDENZIALE ZONA F1 - PRODUTTIVO ZONA F1 - SERVIZI N. Parco gioco e sport Interno P.A. o P.diC. C. Progetto Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. 1 // , , ,00 6 // 9 568,00 11 // 2.858, , ,00 452, , , , ,00 // 16 // 1.892, , , , ,00 701, ,00 989,00 826, , , , ,00 39P 1.083,90 571, , , , , , , , , ,00 73 // 238, , , , , ,50 703, ,00 501, ,00 589, , , , , , , , , ,00 Totali parziali 3.889, , , , , , ,86 0, ,00 0,00 0, , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , ,44 Totale generale , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni Parcheggi Progetto Istruzione inferiore Progetto Interesse comune Progetto Parcheggi Progetto Altro Progetto Parcheggi Progetto Esterno P.A.

19 CAPACITA' INSEDIATIVA RESIDENZIALE - Tabella 2a VOLUME DI RECUPER0 (V. R.) N.B. 1) A3 B2 BC1 BC2 C B/SU - N.B. - 2) Località volume lotto S.f. V= come da prescrizione N.T.A. lotto S.f. V - D.f. 0,5 mc/mq. max 600 mc V - D.f. 0,5 mc/mq. max 600 mc -P.A. lotto S.f. V - D.f. 1,0 mc/mq. lotto S.t. V - D.t. 1,0 mc/mq - N.B. 3) lotto S.t. V - D.t. 1,0 mc/mq. - N.B. 5) lotto - N.B. 4) S.t. S.l.p. - U.t. 0,7 mq/mq 50% residenza 1/2 S.l.p. x H. 3,00 mc. N. mq. mc. N. mq. mc. mc. N. mq. mc. N. mq. mc. N. mq. mc. N. mq. Triuggio - All.2e2 Doc , ,00 800, ,00 600, ,00 885, ,00 748, , ,00 mq. mc. Triuggio - All.2e2 597, ,00 600, ,00 487, , , , ,00 Ponte - All.2e2 493, ,00 600, , , , ,00 3; , ,00 C.na Longoni - All.2e , ,00 548, ,00 558, , ,00 C.na Longoni - All.2e3 339, ,00 600, ,00 863, , ,00 5=BSU , , ,35 C.na Longoni - All.2e3 792, , , , , , ,00 6=BSU ,00 Tregasio - All.2e , ,00 600, , , , ,00 Tregasio - All.2e , , , , ,00 Tregasio - All.2e3 144, ,00 600, , ,00 9=BSU2a-BSU2b 3.000,00 C.na Boffalora - All.2e , , , , ,00 C.na Pasteur - All.2e4 311, , , ,00 813,00 Rancate - All.2e4 796, ,00 333, ,00 757,00 C.na Cantalupo - All.2e5 549, ,00 600, , ,00 C.na Cantalupo - All.2e , , , ,00 627,00 C.na Variana - All.2e , ,00 600, ,00 846,00 C.na Variana - All.2e5 84, ,00 397, , ,00 16=BSU ,00 502, ,80 C.na Fornace - All.2e , ,00 600, ,00 972,00 Castelletto - All.2e5 957, ,00 600, , ,00 Canonica - All.2e , ,00 468, ,00 393,00 Canonica - All.2e , ,00 600, ,00 959,00 20=BSU , , ,07 Zuccone Franco - All.2e , ,00 244, , ,00 Zuccone Franco - All.2e7 54, ,00 429, ,00 935,00 Zuccone Franco - All.2e7 600, ,00 600, , ,00 C.na Immacolata - All.2e7 212, ,00 600, ,00 727,00 C.na Maestra - All.2e , ,00 331, , ,00 C.na Meroni - All.2e7 678, ,00 544, ,00 771,00 C.na Meroni - All.2e7 304, ,00 459,00 C.na Gratirola - All-2e , , ,00 C,na Boscaccio - All.2e , , ,00 C,na Boscaccio - All.2e7 27, , ,00 C.na Brugattone - All.2e6 915, , ,00 C.na Brugattone - All.2e , , ,00 C.na Zuccone Rubasacco 8.176, , ,00 Ronco Vecchio 2.989, , , , , ,00 534, ,00 797, , , , , , , , ,00 TOTALE PARZIALE , ,00 800, , , , , , , , , , , , ,22 V/150 = ABITANTI mc n. TOTALE VOLUMETRIA DEI LOTTI LIBERI , , ,40 Alla capacità insediativa di cui all'azzonamento vanno aggiunti ,00 mc di Volume di cui all'art.32 delle N.T.A. del P.R.G. mc ,00 433,33 TOTALE GENERALE DEL VOLUME RESIDUO (V) mc , ,73 N. abitanti residenti al 31/12/2003 ab ,00 N. ABITANTI TEORICI - V/150 ab ,73 ab. reali ,73 TOTALE ABITANTI TEORICI ab. arr ,00 1) Il Volume risulta quantificato negli allegati n 2 e al Doc. n 3 - N.T.A., relativamente alle Zone di recupero 2) Ai fini della capacità insediativa residenziale sono stati considerati i comparti BSU - art N.T.A., con residenza pari al 50% della S.l.p. x H. 3,00 o pari al Volume di Recupero. 3) Al fine del calcolo della capacità insediativa i volumi dei Piani Attuativi vigenti sono stati calcati con D.t. = 1mc/mq 4) La numerazione progressiva fa riferimento alla tavola All.4a al Doc. n.2 - mentre la denominazione BSU5 fa riferimento alle tavole del Doc. n.2 - Azzonamento. 5) La volumetria precostituita del lotto n. 8 zona C, corrispondente al P.A. 6 cerchiato, è definita secondo quanto indicato nelle N.T.A. della Variante Generale al P.R.G , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

20 CAPACITA' INSEDIATIVA - PRODUTTIVA - Tabella 2b CAPACITA' INSEDIATIVA - SERVIZI - Tabella 2c B/D BSU quota di produttivo D B/SU - N.B. - 2) CS lotto S.f. V - D.f. 3,0 mc/mq - N.B. 1) S.l.p. = V / 4,30 S.t S.l.p. - U.t. 1,0 mq/mq - N.B. 1) 50% produttivo lotto lotto 1/2 S.l.p. N. mq. mc. mq. mq. mq. N. mq. N. mq. mq. N. mq. mq. mq. mq. N. mq. mq , , , , , , , , , , ,00 635, ,00 702, , ,00 3 0, , , , , , , , , ,00 425, , ,00 5=BSU5 5=BSU , ,45 6 6=BSU6 6=BSU ,00 711, , , , , , ,30 7=BSU7 7=BSU ,00 439,60 439, , , ,37 8=BSU1 8=BSU , , , , ,19 9=BSU2a-BSU2b 9=BSU2a-BSU2b 6.684, , , , ,93 10=BSU4 10=BSU , , ,45 -B/D , , , , B/D , ,00 12=BSU4 12=BSU ,00 547,05 547, =BSU ,00 13=BSU , , , , , , , ,84 14=BSU ,85 14=BSU , , =BSU4 15=BSU , , , , , ,00 16=BSU4 16=BSU ,00 502,60 - B/D , , , , =BSU8 18=BSU , , , , ,56 19=SSU2 19=BSU , ,70 20=BSU3 20=BSU ,48 0, ,66 21=BSU4a 2.211,65 21=BSU4a 6.319, ,65 S.l.p. = S.f. x S.f. D.t. 1,0 lotto - N.B. 2) mq/mq S.t. S.l.p. - U.t. 0,7 mq/mq (50% produttivo) 50% servizi 1/2 S.l.p. (50% residenza) 50% servizi 1/2 S.l.p. lotto S.f. S.l.p. - D.t. 1,0 mq/mq Totale , , , , , , , , , , , , , ,00 TOTALE PARZIALE S.l.p. TOTALE S.l.p. PRODUTTIVO , , , , , , , , ,00 TOTALE S.l.p. SERVIZI ,61 1) Ai fini della capacità insediativa produttiva la S.l.p. dei P.A. vigenti è stata calcolata con U.t. pari a 1,0 mq/mq. 2) La numerazione progressiva fa riferimento alla tavola All.4a al Doc. n.2 - mentre la denominazione BSU5 fa riferimento alle tavole del Doc. n.2 - Azzonamento. * Le quantità sono quello esistenti previste da recupero , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

21 PIANO DEI SERVIZI - Tabella 5a STANDARD ESISTENTE STANDARD DI PROGETTO P.R.G. VIGENTE VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. INTERNO AI P.A. o Permesso di INTERNO AI P.A. o Permesso di N. N. ESTERNO AI P.A. N. N. Costruire Convenzionato Costruire Convenzionato ESTERNO AI P.A. U 1 U 2 U 1 U 2 U 1 U 2 U 1 U 2 mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq , ,00 1 // ,00 U ,00 // // , , ,00 U , ,00 32 // , , , , , , ,00 86/2 703, , ,00 U1-v9parte , , , , , , , , , ,00 U , ,00 73 // U ,00 15-d 2.366, ,00 2-s 2.310,00 16-s 1.892, ,00 86/2 703,50 U , ,00 17-s 1.655, ,00 19-s 701,00 4-s 1.606,00 13-d 452, ,00 20-s 826,00 5-s 1.888, ,00 23-s 1.892,00 U ,00 12-s 4.816,00 15-s 8.443,00 15-s // 17-d 570,00 U ,00 19-d 419,00 20-d 989,00 13-s 1.571, , ,00 525, ,50 339, ,00 548, , , ,00 totale standard U2 interno ai P.A ,00 totale standard U2 esterno ai P.A , , ,00 Opere di U1 per Verde Stradale Opere di U1 per Nuova viabilità totale standard U2 interno ai P.A ,00 totale standard U2 esterno ai P.A , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

22 1 - VERIFICA DELLA DOMANDA ESISTENTE E PREVEDIBILE DI SERVIZI PREMESSA Quasi tutti i Comuni hanno soddisfatto i bisogni primari dei Cittadini residenti nelle città, in quanto in attuazione del D.M. 1 aprile 1968 prima e della L.R. n. 51/75 poi, hanno realizzato gran parte degli standards urbanistici previsti dai loro Piani Regolatori Generali. Anche a Triuggio lo standard di 26,5 mq./ab. è stato sostanzialmente soddisfatto (vedi tabelle n. 1c e 1d allegate) in riferimento alla popolazione residente. Il Comune di Triuggio dispone di uno standard già in proprietà comunale e privata, di , ,00 di cui 309,046, ,00 mq. di tipo residenziale, (di cui , ,00 di proprietà delle Parrocchie), da cui risulta una dotazione per abitante pari a (309,046, ,00 mq. / ab. =) 38,93 38,79 mq./ab. superiore di 12,43 12,29 mq. /ab. al minimo di legge (26,5 mq./ab.).

23 Da questa tabella si evidenzia una maggior disponibilità di , ,50 mq. di standard, con un saldo particolarmente significativo per Parco giochi o sport di , ,00 mq. Per quanto riguarda gli insediamenti produttivi e lo standard definito dalla L.R. n. 1/2001, si registra per una superficie lorda di pavimento di ,00 mq. (comprendendo in questa quantità anche le S.l.p. produttive dismesse e non che vengono destinate dalla Variante Generale a servizi urbani) un fabbisogno di (10% di ,00 mq. =) ,00 mq. ed una disponibilità di aree a standard di , ,00 inferiore al fabbisogno. Si registra tuttavia una ulteriore disponibilità di 11.13, ,00 mq. di standard per servizi. In ogni caso la carenza di standard per il produttivo, è abbondantemente coperta dalla maggior disponibilità di standards residenziale.

24 5 - COMPUTO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA TEORICA DELLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. E DEL FABBISOGNO DI STANDARD PREMESSA Le iniziative delineate nel capitolo precedente per riqualificare, differenziare ed incrementare l offerta dei servizi alle persone e per le attività, deve essere tradotto in un vero e proprio piano dei servizi così come previsto dalla L.R. n. 1/2001, fondato innanzitutto sulla quantificazione del fabbisogno di vani pregresso ed insorgente. Tale fabbisogno fa necessariamente riferimento al numero di abitanti ipotizzato alla data di progetto: Tale numero di abitanti viene poi tradotto in numero di vani abitabili, che risulta necessariamente superiore a quello degli abitanti, in quanto la dotazione vani per abitante, è già oggi superiore ad uno CALCOLO DEL FABBISOGNO DI VANI ABITABILI Il calcolo del fabbisogno dei vani abitabili deve essere elaborato in funzione del bisogno di vani pregressi ed insorgenti in riferimento al numero di Cittadini ipotizzati in Triuggio al Ciò significa calcolare il fabbisogno di vani abitabili sulla base dell incremento teorico di popolazione per estrapolazione dell'incremento annuo registrato negli ultimi tredici anni e per adeguamento dello standard abitativo attuale, sulla base di un indice di affollamento che si assume come obiettivo per il 2014, pari a 0,63 ab./vano. Quantificazione abitanti L'esame dello sviluppo demografico negli ultimi anni ( ) così come illustrato dalle tabelle 1a e 1b registra un incremento di popolazione di 927 abitanti pari ad un incremento complessivo dell 13,22%. Applicando l incremento decennale (927 : 13 x 10 =) 713 abitanti alla popolazione residente al 2014, si ottiene una popolazione di ( =) abitanti reali, con un fabbisogno volumetrico aggiuntivo di (ab. 713 x 150 mc./ab. =) mc Quantificazione vani

25 Come illustrato dalle tabelle n. 7 e 8 del Doc. n. 4 Relazione cap. C Stato di fatto, nella determinazione del numero di stanze al 2001, i dati del Censimento 2001 non risultano omogenei ai dati del Censimento Il numero di vani al 2001 è stato pertanto ricavato applicando, in forma prudenziale, all incremento di svani lo stesso rapporto vani/abitazioni registrate al E' possibile allora formulare questa tabella: Abitanti Stanze ab./st , ,658 Applicando al numero di nuovi abitanti un indice di affollamento di 0,63 quale obiettivo per il 2014, avremo un fabbisogno per adeguamento dell'indice ((ab : 0.63 ab/va = ) ( ) vani) di 1.353,33 vani che moltiplicato per 150 mc. individua un fabbisogno di mc. (vani ,33 x 150 mc./va=) ,50 Il fabbisogno volumetrico totale risulterà di mc. ( , =) ,00 mc. La tabella di cui all'allegato n. 4b al Doc. 2 - Variante Generale del P.R.G., ha calcolato la capacità insediativa della Variante Generale, quale risulta dai lotti liberi edificabili e dall applicazione delle N.T.A. del P.R.G., di , , 22 mc COMPUTO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA DI P.R.G. Il computo della capacità insediativa teorica viene effettuata nel rispetto della L.R. n. 1/2001: al numero degli abitanti residenti al 2004 pari a 7.939, vengono sommati gli abitanti teorici quali risultano dalla volumetria ancora edificabile sui lotti liberi o per il completamento degli insediamenti esistenti così come risultano nell'allegato n. 4a e 4b del doc. n. 2 Azzonamento della Variante Generale. Tale volumetria di progetto viene divisa per 150 mc./ab. a) abitanti al 2004 n ,00 b) capacità insediativa residua di cui all'azzonamento (allegato n. 4a e 4b) n , ,40 c) capacità insediativa residua di cui alle N.T.A. n. 433,00 433,33 TOTALE CAPACITA' INSEDIATIVA TEORICA n , ,73 Arrotondamento n , ,00

26 5.4 - FABBISOGNO DEGLI STANDARDS URBANISTICI RELATIVI AGLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI La Variante Generale del P.R.G. deve verificare lo standard di 26,5 mq./ab. previsto dalla L.R. n. 1/2001 in riferimento alla capacità insediativa residenziale teorica di vani abitabili, equiparandolo questo scopo i vani agli abitanti. n v.ab. x 26,5 mq./ab. = mq , , FABBISOGNO DEGLI STANDARDS URBANISTICI RELATIVI AGLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E DI SERVIZIO La dotazione di standards urbanistici relativi agli insediamenti produttivi ed ai nuovi insediamenti di servizio alle persone e per le attività deve rispettare quanto previsto dalla L.R. n. 1/2001 ed essere pari al 10% della Superficie Lorda di Pavimento (S.l.p.) destinata ad insediamenti produttivi ed al 150% della S.l.p. degli insediamenti di servizio. a) industriali (superficie lorda di pavimento) mq , ,74 x 10% Azzonamento = mq , ,37 mq ,00 x 10% N.T.A. = mq ,00 Totale = mq , ,37 b) servizi (S.l.p.) mq , ,61 x 100% Azzonamento = mq , ,61 mq ,00 x 100% N.T.A. = mq ,00 Totale = mq , ,61 TOTALE A) + B) = mq , ,98 La S.l.p. per servizi della zona B/SU è considerata al 100% o al 50% in riferimento ai singoli comparti di intervento, in attuazione delle N.T.A. del P.R.G. (ART. 30) Qualora il fabbisogno di standards sia superiore al 100%, le N.T.A. prevedono, ad esempio, che per insediamenti commerciali di media struttura di vendita superiore a 600 mc. in sede di P.A. verrà resa disponibile la quota di standard aggiuntiva FABBISOGNO COMPLESSIVO a) fabbisogno per insediamenti residenziali = mq , ,00 b) fabbisogno per insediamenti industriali = mq , ,37

27 c) fabbisogno per insediamenti di servizio = mq , ,61 TOTALE = mq , , VERIFICA COMPLESSIVA DEGLI STANDARDS URBANISTICI DELLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. (tabelle 2a, 3c e 3d) - U2 previsti differenza Residenza = mq , , , ,52 Produttivo e Artigianale = mq , , , ,63 Servizi = mq , , ,75-785,17 = mq , , , ,98 maggiore del fabbisogno di legge. - U1 La maggior dotazione di standard soddisfa anche il fabbisogno di U1 (urbanizzazione primaria) obbligatoriamente da cedere nei casi e secondo le modalità definite dall art. 11a delle N.T.A. del P.R.G. Tale quantificazione viene prudenzialmente quantificata in [(3 mq./ab. di parcheggio + 3 mq./ab. di verde) x ab. =] mq. che ridurrebbe la disponibilità complessiva di standard a , ,30 e quella in particolare per la residenza a (74.002, , =) , ,52 mq. Le dotazioni di standard risultano pertanto di - residenza è pari a (mq , , = ) , ,52 : = 27,90 28,32 mq./ab. - produttivo e artigianale è pari al (mq , , ,67 345,83* = ) , ,83 mq. : , ,74 mq- = 12,30% 12,60% - servizi è pari a (mq , , , ,85* =) , ,29 mq. : , ,61 mq. = 111,3% 125,98% * = quota di standard recuperato nei P.A.

28 5.8 - VERIFICA DEGLI STANDARDS A) INSEDIAMENTI RESIDENZIALI 1. Capacità insediativa esistente : abitanti (numero degli abitanti residenti quali rilevati dal Comune al 31 dicembre Capacità insediativa aggiuntiva: 1.985, ,00 abitanti (valore ottenuto moltiplicando le relative superfici per i rispettivi indici dì fabbricabilità massima consentita, dividendo tale prodotto per il valore medio di centocinquanta metri cubi per abitante, e tenendo conto, per gli interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica, esclusivamente dell'aumento di capacità insediativa residenziale risultante dalle possibilità di incremento ) o di recupero di volumi non originariamente destinati ad abitazione. Totale capacità insediativa teorica di Piano: abitanti Standards richiesti: ab. x 26,5 mq./ab. = , ,00 3. Dotazione globale della Variante Generale del P.R.G. per attrezzature pubbliche e dì interesse pubblico o generale per residenza ( , , ,73 ** *=)mq , ,25 4. Differenze mq , ,25 * = per urbanizzazione primaria ( 3+3 mq./ab.) ** = area a standard da P.A.

29 B) INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI 1. Superficie lorda di pavimento destinata a tale attività: mq , ,74 dotazione minima prevista pari al dieci per cento della superficie lorda di pavimento (18.534,37 + 1,000 ) mq ,37 2. Dotazione globale della Variante Generale del P.R.G. per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale per insediamenti produttivi (26.368, , ,67 345,83* =) mq , ,83 3. Differenza mq , ,46 * = Aree a standard da P.A.

30 C) INSEDIAMENTI PER SERVIZI 1. Superficie lorda di pavimento destinata a tali attività: mq , ,61 La dotazione minima prevista è del 100% della superficie lorda di pavimento per i nuovi insediamenti commerciali in grandi strutture di vendita mq ,75 42,380,61 Superficie lorda da N.T.A. mq ,00 mq ,61 2. Dotazione globale della Variante Generale del P.R.G. per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale per servizi (43.490, , , ,85 =) mq ,75* ,29* 3. Differenza mq , ,68 * = E compreso nella dotazione globale del P.R.G., anche lo standard obbligatoriamente da cedere in sede di P.A., pari a , ,85 mq. ** = L eventuale maggiore quota dello standard verrà reperita in sede di P.A.

31 6 - STANDARDS DI PROGETTO ( DA ATTUARE) In riferimento all'allegato n. 2a Piano dei Servizi - Vincoli urbanistici al Doc. n. 4 - Relazione, la tabella n. 5a individua tutte le aree a standards residenziali, industriale e per servizi di progetto. U2 Totale previsti Residenza , ,52 Produttivo , ,00 Servizi , ,44 Totale , ,96 Esistenti già attuati , , , , , , , ,00 Di progetto da attuare , , , , , , , ,96 Allo standard di progetto si aggiungono, come dichiarato nelle tabelle 4a, 4b e 4c, altri mq , ,73 per la residenza mq. 782,67 345,83 per il produttivo mq , ,85 per i servizi mq , ,41 da acquisire attraverso i Piani Attuativi, per un totale di standards di acquisire di ( , , , ,41 =) , ,86 mq. U1 Analogamente la tabella 5a e gli allegati 2a e 2b ci consentono di individuare le urbanizzazioni primarie da acquisire: mq , ,00. A queste aree si aggiungono poi le aree di urbanizzazione primaria (strada provinciale n. 135) di competenza della Provincia di Milano.

32 ESTRATTO n. 10 Doc. 4 All. 2a Vincoli urbanistici comunali Scala 1:5000

33 ESTRATTO n. 11 Doc. 4 All. 2b Piano delle opere pubbliche e di interesse pubblico o generale in progetto Scala 1:5000

34 ESTRATTO n. 12 Doc. 4 All. 8 Aree verdi Documentazione fotografica Scala 1:5000

35 ESTRATTO n. 13 Doc. 3 Norme Tecniche di Attuazione Art ZONA B/C1 RESIDENZIALI DI COMPLETAMENTO ESTENSIVO Pag. 99, 100 Art ZONA C RESIDENZIALE DI ESPANSIONE Pag. 103, 105 Art ZONA D PRODUTTIVA DI TRASFERIMENTO Pag. 127, 128

36 ZONA B/C1 RESIDENZIALI DI COMPLETAMENTO ESTENSIVO 1 - DESCRIZIONE Le zone B/C1, residenziali di completamento estensivo, indicano quelle parti del territorio comunale parzialmente edificate con prevalente destinazione residenziale, in cui il rapporto di copertura è inferiore a 1/8 della superficie fondiaria della zona e la densità territoriale è inferiore a 1,5 mc./mq. Sono compresi in questa zona alcuni ambiti insediativi di cui all art. 21 delle N.T.A. del P.T.C. del Parco Regionale della Valle del Lambro. 2 - TIPO DI INTERVENTO Sono permessi tutti gli interventi di cui all art. 7. L'edificazione avviene mediante permesso di costruire o D.I.A. L'edificazione avviene mediante P.A per interventi di ristrutturazione urbanistica, o permesso di costruire convenzionato per interventi di nuova costruzione quando il P.R.G. prevede la cessione delle aree di urbanizzazione di cui all art. 11b o quando previsto dall'azzonamento. 3 - DESTINAZIONE Sono ammesse ed escluse le destinazioni di cui all art. 9.1a) delle presenti norme. 4 - PARAMETRI EDILIZI Densità edilizia Df = esistente Df = per il 1,00 mc./mq. per i lotti liberi e completamento degli edifici esistenti con Df inferiore a 1 mc./mq. (Df = Dt per i P.A.)

37 Altezza H = 10,00 ml. Rapporto di copertura Rc = 40% Distanze - dai confini Dc = 5,00 ml. oppure 0,00 ml. con convenzione tra confinanti - tra edifici De = 10,00 ml. - dal ciglio strada Ds = - 5,00 ml. per strade con larghezza inferiore a 7,00 ml. - 7,50 ml. per strade con larghezza tra 7,00 e 15,00 ml. Sono ammesse distanze minori, quando previsto dagli artt. 6.1 e 36 delle presenti norme. 5 - TIPOLOGIE EDILIZIE Edifici isolati, abbinati, a schiera ed a cortina. 6 - STANDARD Per gli interventi a P.A. di cui al capoverso 2, una quota dello standard di legge per un minimo di 3 mq./ab. di parcheggio + 3 mq./ab. di verde pubblico sarà ceduta all'interno del lotto dell'intervento. La rimanente quota dello standard di pertinenza verrà monetizzata o reperita all'esterno a Comunale. richiesta dell'amministrazione 7 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI 1) Gli edifici in zona BC1, appositamente evidenziati sulla tavola di Azzonamento e negli allegati n. 2 alle presenti norme, sono compresi con le relative aree di pertinenza nei comparti storici rilevabili alla soglia storica del 1930 di cui all art. 37 della N.T.A. del P.T.C.P.M. della Provincia di Milano.

38 2) Le aree libere devono avere una adeguata piantumazione con alberi di alto fusto di essenze locali o tradizionali in ragione di almeno un albero ogni 40 mq. di superficie non coperta, al fine di un miglior inserimento ambientale. 3) Per le zone B/C1 in Tregasio, al confine dell ambito di riqualificazione R3d ed esterne alla nuova fascia di rispetto cimiteriale di Tregasio, il completamento degli insediamenti esistenti è subordinato alla cessione delle aree comprese in zona F1 piantumata per la formazione della quinta di separazione di verde piantumato, di cui all allegato n. 1 Sistema delle aree verdi (lett. h) alle presenti norme, così come individuata sulla tavola dell Azzonamento. 4) L edificazione dei lotti interessati da capanni e/o da costruzioni accessorie è subordinata alla loro demolizione ed al loro accorpamento nell edificio principale.

39 Art ZONA C - RESIDENZIALE DI ESPANSIONE E/O CONVENZIONATA 1 - DEFINIZIONE Comprende le parti del territorio inedificate destinate alle future espansioni dell'abitato con destinazione d'uso residenziale da attuarsi mediante iniziativa privata e/o convenzionata, così come previsto dall art. 18 del T.U. n. 380/01 e dall art. 43 della legge n. 457/1978 e successive modifiche ed integrazioni e secondo le modalità di cui al Regolamento Comunale P.A.E.P. 2 - DESTINAZIONE Sono consentite e vietate le destinazioni di cui all'art. 9.1a). In questa zona sono in particolare consentite le costruzioni per le abitazioni ed i servizi interessati direttamente quali esercizi di vicinato e uffici professionali. 3 - TIPO DI INTERVENTO L edificazione avviene esclusivamente mediante P.A. estesi all ambito definito dall Azzonamento. 4 PARAMETRI EDILIZI L'edificabilità nella zona è regolata dalle seguenti norme: Densità Dt = 1,00 mc./mq. di cui 0,50 mc./mq. da edificare attraverso una o più delle seguenti modalità di convenzionamento: a) di cui al precedente capoverso 1; b) in attuazione di quanto disposto dall art delle presenti norme; c) in recepimento dei volumi da trasferire secondo le modalità di cui all art. 4 delle

40 Altezza Rapporto di copertura Rc = Distanze H = - 9,50 ml. presenti norme. = - 11,50 ml. per interventi che comprendono uno o più tipi di convenzionamento di cui al capoverso precedente. da definirsi in sede di P.A. - dai confini Dc = ½ H con minimo di 5,00 ml., oppure 0,00 ml. con convenzione tra confinanti: in tal caso, i due edifici saranno in aderenza altrimenti la distanza tra i due edifici non sarà mai inferiore a mt tra edifici De = 10,00 ml. - dal ciglio strada Ds = - 5,00 ml. per strade con larghezza inferiore a 7,00 ml. - 7,50 ml. per strade con larghezza tra 7,00 e 15,00 ml. Sono ammesse distanze minori, quando previsto dagli artt. 6.1 e 36 delle presenti norme. L'A.C. si riserva di indicare, in sede esecutiva, la tipologia degli edifici da realizzare nei singoli comparti (case a schiera, isolate, ecc.). 5 - STANDARD Lo standard sarà calcolato sulla volumetria potenziale del lotto ( 0,5 mc./mq. senza convenzionamento e 1,00 mc./mq. con convenzionamento), indipendentemente

41 dalla volumetria di progetto. Lo standard obbligatoriamente da cedere sarà pari, a quello individuato sulla tavola dell'azzonamento e comunque non inferiore a 3 mq./ab. di parcheggio + 3 mq./ab. di verde. Lo standard rimanente sarà preferibilmente reperito all esterno o monetizzato a richiesta della Amministrazione Comunale. 6 - TIPOLOGIE EDILIZIE Edifici isolati, abbinati, a schiera ed a cortina. Costruzioni accessorie, autorimesse, di preferenza inseriti organicamente nell edificio principale. 7 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI 1) I P.A. dovranno interessare anche la progettazione e la realizzazione della viabilità e delle opere pubbliche indicate dal P.R.G. in adiacenza al perimetro del P.A., seppure per ragioni grafiche rappresentate all esterno dello stesso, salvo i casi in cui l Amministrazione provveda direttamente alla progettazione di detta viabilità. Dette opere pubbliche saranno realizzate nell ambito delle opere di urbanizzazione di competenza dei P.A. 2) Le aree libere devono avere un adeguata piantumazione con alberi di alto fusto di essenze locali o tradizionali in ragione di almeno 1 albero ogni 40 mq. di superficie non coperta, al fine di un migliore inserimento ambientale. 8 - NORME PARTICOLARI 1) La zona C individuata con il numero 2 cerchiato ( ) sulla all edilizia tavola dell Azzonamento è riservata esclusivamente

42 convenzionata di cui al precedente capitolo 1. 2) Per la zona C individuata con il numero di Via Resegone a Canonica l edificazione dovrà garantire la formazione del cono visivo, da Via Resegone verso est. 3) Per la zona C individuata con il numero 5 cerchiato ( ) sulla tavola dell Azzonamento in Triuggio tutta la volumetria di progetto quale risulta applicando l intero indice Dt = 1,00 mc./mq. è edificabile in recepimento di quanto disposto dall art delle presenti norme. Tale volumetria andrà localizzata attraverso uno specifico Piano Attuativo, sulla sola area della medesima proprietà dell area di urbanizzazione da cedere. 4) Per le zone C individuate con il numero 5 cerchiato ( ) sulla tavola dell Azzonamento in Canonica, le aree di urbanizzazione secondaria obbligatoriamente da cedere dovranno essere organizzate ad ovest in una piazza di disimpegno degli insediamenti e a nord in un area d ingresso alle zone agricole. Lungo il perimetro del Parco Regionale della Valle del Lambro, dovrà essere realizzata una quinta verde di separazione di cui all allegato n. 1 delle presenti norme.

43 Art ZONA D PRODUTTIVA DI TRASFERIMENTO 1 - DESCRIZIONE La zona D comprende la parte di territorio comunale nella quale verranno realizzati i nuovi insediamenti produttivi, per il trasferimento della S.l.p. degli insediamenti produttivi incompatibili esistenti sul territorio comunale (fasce fluviali del P.A.I.), anche in attuazione di quanto disposto dall art. 20 delle N.T.A. del P.T.C. del Parco della Valle del Lambro. 2 - EDIFICAZIONE L edificazione è ammessa solo con preventivi Piani Attuativi (P.A.), estesi all intero perimetro individuato sulla tavola dell Azzonamento. 3 - DESTINAZIONE Le funzioni ammesse e quelle non ammissibili sono

44 definite dall art. 9.1b). Le funzioni compatibili potranno essere previste nel limite del 30% della S.l.p. di progetto. Sono escluse le attività relative alla industria chimica e petrolchimica, galvanotecnica, zincatura, impianti e laboratori nucleari, smaltimento rifiuti in tutte le varie fasi. L insediamento di altre attività insalubri di 1 a classe dovrà essere comunque preceduto dal parere favorevole delle autorità sanitarie preposte. 4 - PARAMETRI EDILIZI Indice di utilizzazione Uf = 1 mq./mq. di cui 0,50 mq/mq per il Trasferimento di S.l.p. di cui al punto 1 del presente articolo Altezza massima H = 7,50 ml. o a fronte di comprovati motivi 10,00 ml. Rapporto di copertura Rc = 70% Distanze - dai confini Dc = 5,00 ml. - tra edifici De = 10,00 ml. - dal ciglio strada Ds = 5,00 ml. 5 - TIPOLOGIA EDILIZIA Fabbricati tipici per l attività produttiva e relativi servizi con eventuale residenza annessa accorpata ai volumi principali o in edifici isolati. La forma, i materiali, le finiture ed i colori dovranno garantire un valido ed armonioso inserimento delle costruzioni nell ambiente circostante. 6 - STANDARD Lo standard sarà calcolato sulla S.l.p. potenziale del lotto ( 0,5 mq/mq senza trasferimento e 1,00 mq/mq con trasferimento), indipendentemente dalla volumetria di progetto. Lo standard obbligatoriamente da cedere sarà pari, a quello individuato sulla tavola

45 dell'azzonamento e comunque non inferiore a al 5% della s.l.p destinato a parcheggio e verde pubblici. Lo standard rimanente sarà preferibilmente reperito all esterno o monetizzato a richiesta della Amministrazione Comunale. 7 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI 1) Il P.A. individuato con il numero uno cerchiato ( ) sulla tavola dell Azzonamento, è esteso a comprendere con la zona D e con le aree a standard e di urbanizzazione, le aree a verde agricolo e piantumato per la formazione della quinta arborata di cui al precedente art. 9 e di cui all allegato n. 1 alle presenti norme. Sulla tavola dell Azzonamento è indicata la linea di arretramento delle costruzioni di cui all art. 9 delle presenti norme. DOC. N 2 - AZZONAMENTO DI VARIANTE

46 ESTRATTO n. 1 - Doc. 2 Inquadramento territoriale Scala1:10000 ESTRATTO n. 2 - Doc. 2 Tav. 1a Azzonamento Variante Generale Scala 1:2000 ESTRATTO n. 3 - Doc. 2 Tav. 1b Azzonamento Variante Generale Scala 1:2000 ESTRATTO n. 4 - Doc. 2 Tav. 2 Azzonamento Variante Generale Scala 1:5000 ESTRATTO n. 5 - Doc. 2 All. 2 Mobilità Variante Generale Scala 1:5000 ESTRATTO n. 6 - Doc. 2 All. 4a Zone omogenee Variante Generale Scala 1:5000 ESTRATTO n. 7 - Doc. 2 All. 4b Calcolo Capacità Insediativa ESTRATTO n. 8 - Doc. 4 Relazione All. 1 Piano dei Servizi ESTRATTO n. 9 - Doc. 4 Allegato 2c Calcolo delle Aree Standard ESTRATTO n Doc. 4 All. 2a Vincoli urbanistici comunali Scala 1:5000 ESTRATTO n Doc. 4 All. 2b Piano delle opere pubbliche e di interesse pubblico o generale in progetto Scala 1:5000 ESTRATTO n Doc. 4 All. 8 Aree verdi Documentazione fotografica Scala 1:5000 ESTRATTO n Doc. 3 Norme Tecniche di Attuazione

47 ESTRATTO n. 1 Doc. 2 Corografia - Inquadramento territoriale Scala1:10000 INDIVIDUAZIONE DELL AMBITO DI VARIANTE

48 ESTRATTO n. 2 Doc. 2 Tav. 1a Azzonamento Variante Generale Scala 1 :2000

49 ESTRATTO n. 3 Doc. 2 Tav. 1b Azzonamento Variante Generale Scala 1 :2000

50 ESTRATTO n. 4 Doc. 2 Tav. 2 Azzonamento - Variante Generale Scala 1:5000

51

52 ESTRATTO n. 5 Doc. 2 All. 2 Mobilità Scala 1:5000

53

54 ESTRATTO n. 6 Doc. 2 All. 4a Zone Omogenee Scala 1:5000

55

56 ESTRATTO n. 7 Doc. 4 All. 4b Calcolo Capacità Insediativa

57 ESTRATTO n. 8 Doc. 4 Relazione All. 1 Piano dei Servizi ESTRATTO n. 9 Doc. 4 All. 2c Calcolo delle Aree Standard TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARDS - ESISTENTE - Tabella 1d ZONE PER INSEDIAMENTI PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI STANDARDS - Numero abitanti al ,939 Descrizione Richiesti Richiesti per 7,939 abitanti Esistenti Differenze mq./ab. mq. mq. mq. Parco gioco-sport Parcheggi 15, , , ,00 3, , , ,50 Istruzione inferiore 4, , , ,50 Interesse comune 4, , , ,50 TOTALE 26, , , ,50

58 TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARD - VARIANTE GENERALE - Tabella 4a ZONE PER INSEDIAMENTI PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI U2 U1 Descrizione Richiesti Richiesti per abitanti (10.500) Previsti Differenze Richiesti Richiesti per abitanti (10.500) Differenze mq./ab. mq. mq. mq. mq./ab. mq. mq. Parco gioco e sport Parcheggi Istruzione inferiore 15, , , ,40 3, ,00 3, , , ,76 3, ,00 4, , , ,00 Interesse comune 4, , , ,36 TOTALE 26, , , ,52 6, , ,52 1) 2) 1) Ai ,52 mq occorre aggiungere lo standard obbligatoriamente da cedere nei P.A. in zona B2 - BC2 - C per un totale di volumetria pari a ,15 mc. e per una quota aggiuntiva di standard di (mc ,15 : 150 mc/ab. X 6 mq./ab.=) 1.719,73 mq per una disponibilità complessiva di ,25 mq. 2) Allo standard richiesto per opere di Urbanizzazione 2 occorre aggiungere la quota richiesta di Urbanizzazione 1 per parcheggio e verde ( 3,00 + 3,00 mq/ab. =) 6,00 mq/ab. per un fabbisogno di ( ab. x 6,00 mq/ab.=) mq. che riduce la disponibilità dello standard a (mq , =) 3.655,25 mq 2.546,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

59 TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARD - VARIANTE GENERALE - Tabella 4b ZONE ARTIGIANALI E PRODUTTIVE Descrizione Richiesti 10% della S.l.p. Previsti Differenza S.l.p. produttivo mq. mq. mq. mq ,74 TOTALE PARZIALE , , ,00 Alla capacità insediativa vanno aggiunti mq di S.l.p.di cui all'art. 32 delle N.T.A. TOTALE GENERALE 1.000, , , ,73 1) 1) Ai 4.414,73 mq occorre aggiungere lo standard obbligatoriamente da cedere nei P.A. in zona BSU per la quota di produttivo prevista, pari a (5% di 3.748, ,50 mq =) 345,83 mq per una disponibilità totale di 4.760,56 mq ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

60 TABELLA DI VERIFICA AREE STANDARD - VARIANTE GENERALE - Tabella 4c ZONE PER SERVIZI Descrizione Richiesti 100% della S.l.p. Previsti Differenza S.l.p. servizi mq. mq. mq. mq ,61 TOTALE PARZIALE , , ,44 Alla capacità insediativa vanno aggiunti mq 5.000,00 di S.l.p.di cui all'art. 32 delle N.T.A. TOTALE GENERALE , ,44-785,17 1) 1) Il fabbisogno di 785,17 verrà soddisfatto in recepipento dello standard obbligatoriamente da cedere nei P.A. in zona BSU per la quota di servizi prevista, pari a (50% di(3.748, , ,00 mq =) 6.795,85 mq per una disponibilità finale di 6.010,68 mq. * La verifica complessiva dello standard residenziale, produttivo, per servizi registra una diponibilità totale di mq (3.655, , ,68=) ,49 mq ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

61 N. Parco gioco e sport Parcheggi INDIVIDUAZIONE AREE STANDARD -STATO DI FATTO - Tabella 1c ZONA STANDARD F1 Istruzione inferiore Interesse comune Industriali parcheggio Industriali altro SERVIZI Servizi Esistente Esistente Esistente Esistente Esistente Esistente Esistente mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq , ,00 2# 683,00 208, , ,00 552,00 4 // 579, , , , ,00 140, , , , , ,00 730, , , , ,00 496, ,00 684,00 343, , , ,00 549, , ,00 471, ,00 // , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 39 P // , , , , , , , , , , , , , , ,00 54 // , , , , , , , ,00 63 // , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ZONA F1 - PRODUTTIVO Totali parziali , , , , , , , , , ,00 Totale generale # Standard - convenzionato Proprietà della Parrocchia Standard in zona di Centro e nuclei storici Standard in zona del Parco , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

62 INDIVIDUAZIONE AREE STANDARD - PROGETTO - Tabella 3a ZONA STANDARD N. F1-r Residenziale F1-d Produttivo F1-s Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto mq. mq. mq. mq. mq. mq. 1 // 218, , ,00 208, , , ,00 552,00 4 // 579, , , , , ,00 140, ,00 7 // 170, , , ,00 730, ,00 250, , , ,00 496, , ,00 684,00 343, , , , ,00 452, , , ,00 549, , , , ,00 // 471, , , ,00 0,00 // 1.655, , , , ,00 419,00 701, ,00 989,00 826, , , , , , , , , , , ,00 462, , , ,00 // , , , , , ,00 39 P // 4226, , , , , , , , , , , , , , , ,00 54 // 821, , , , , , , , ,00 63 // 379, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 71, , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , , , , ,44 Totale , , ,44 Totale generale # Standard convenzionato Totale aree esistenti ,00 Proprietà della Parrocchia Totale aree di progetto ,96 Standard in zona di Centro e nuclei storici Standard in zona del Parco , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

63 INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE AREE STANDARD - PROGETTO - Tabella 3b ZONA F1 - RESIDENZIALE ZONA F1 - PRODUTTIVO ZONA F1 - SERVIZI N. Parco gioco e sport Parcheggi Istruzione inferiore Interesse comune parcheggio parcheggio altro parcheggio parcheggio Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto Esistente Progetto mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. 1 // 218, , ,00 208, , , ,00 552,00 4 // 579, , , , , , ,00 140, ,00 7 // 170, , , ,00 730, ,00 250, , ,00 832,00 347,00 496, , ,00 684,00 343, , , , ,00 452, , , ,00 549, , , , ,00 // 471, , ,00 377, ,00 0,00 // 1.655, , , , ,00 419,00 701, ,00 989,00 826, , , , , , , , , , , , , ,00 462, , , ,00 // , , , , , ,00 39 P // 1.083,90 571, , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 54 // 821, , , , , , , , ,00 63 // 379, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,50 703, ,00 501, ,00 589, , , , , , , , , , , , ,00 71, , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , ,44 Totale generale # Standard convenzionato ,96 Totale aree esistenti ,00 Proprietà della Parrocchia Standard in zona di Centro e nuclei storici Standard in zona del Parco Totale aree di progetto , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

64 INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE AREE STANDARD - PROGETTO - Tabella 5b ZONA F1 - RESIDENZIALE ZONA F1 - PRODUTTIVO ZONA F1 - SERVIZI N. Parco gioco e sport Interno P.A. o P.diC. C. Progetto Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Parcheggi Progetto Esterno P.A. Istruzione inferiore Interno P.A. o P.diC. C. Progetto Esterno P.A. Interesse comune Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. Esterno P.A. Interno P.A. o P.diC. C. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. 1 // , , ,00 6 // 9 568,00 11 // 2.858, , ,00 452, , , , ,00 // 16 // 1.892, , , , ,00 701, ,00 989,00 826, , , , ,00 39P 1.083,90 571, , , , , , , , , ,00 73 // 238, , , , , ,50 703, ,00 501, ,00 589, , , , , , , , , ,00 Totali parziali 3.889, , , , , , ,86 0, ,00 0,00 0, , , , , , , , , ,00 Totali parziali , , ,44 Totale generale , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni Progetto Parcheggi Progetto Altro Progetto Parcheggi Progetto Esterno P.A.

65 CAPACITA' INSEDIATIVA RESIDENZIALE - Tabella 2a VOLUME DI RECUPER0 (V. R.) N.B. 1) A3 B2 BC1 BC2 C B/SU - N.B. - 2) Località volume lotto S.f. V= come da prescrizione N.T.A. lotto S.f. V - D.f. 0,5 mc/mq. max 600 mc V - D.f. 0,5 mc/mq. max 600 mc -P.A. lotto S.f. V - D.f. 1,0 mc/mq. lotto S.t. V - D.t. 1,0 mc/mq - N.B. 3) lotto S.t. V - D.t. 1,0 mc/mq. - N.B. 5) lotto - N.B. 4) S.t. S.l.p. - U.t. 0,7 50% residenza 1/2 mq/mq S.l.p. x H. 3,00 mc. N. mq. mc. N. mq. mc. mc. N. mq. mc. N. mq. mc. N. mq. mc. N. mq. Triuggio - All.2e2 Doc , ,00 800, ,00 600, ,00 885, ,00 748, , ,00 mq. mc. Triuggio - All.2e2 597, ,00 600, ,00 487, , , , ,00 Ponte - All.2e2 493, ,00 600, , , , ,00 3; , ,00 C.na Longoni - All.2e , ,00 548, ,00 558, , ,00 C.na Longoni - All.2e3 339, ,00 600, ,00 863, , ,00 5=BSU , , ,35 C.na Longoni - All.2e3 792, , , , , , ,00 6=BSU ,00 Tregasio - All.2e , ,00 600, , , , ,00 Tregasio - All.2e , , , , ,00 8D ,00 Tregasio - All.2e3 144, ,00 600, , ,00 9=BSU2a-BSU2b 3.000,00 C.na Boffalora - All.2e , , , , ,00 C.na Pasteur - All.2e4 311, , , ,00 813,00 Rancate - All.2e4 796, ,00 333, ,00 757,00 C.na Cantalupo - All.2e5 549, ,00 600, , ,00 C.na Cantalupo - All.2e , , , ,00 627,00 C.na Variana - All.2e , ,00 600, ,00 846,00 C.na Variana - All.2e5 84, ,00 397, , ,00 16=BSU ,00 502, ,80 C.na Fornace - All.2e , ,00 600, ,00 972,00 Castelletto - All.2e5 957, ,00 600, , ,00 Canonica - All.2e , ,00 468, ,00 393,00 Canonica - All.2e , ,00 600, ,00 959,00 20=BSU , , ,07 Zuccone Franco - All.2e , ,00 244, , ,00 Zuccone Franco - All.2e7 54, ,00 429, ,00 935,00 Zuccone Franco - All.2e7 600, ,00 600, , ,00 C.na Immacolata - All.2e7 212, ,00 600, ,00 727,00 C.na Maestra - All.2e , ,00 331, , ,00 C.na Meroni - All.2e7 678, ,00 544, ,00 771,00 C.na Meroni - All.2e7 304, ,00 459,00 C.na Gratirola - All-2e , , ,00 C,na Boscaccio - All.2e , , ,00 C,na Boscaccio - All.2e7 27, , ,00 C.na Brugattone - All.2e6 915, , ,00 C.na Brugattone - All.2e , , ,00 C.na Zuccone Rubasacco 8.176, , ,00 Ronco Vecchio 2.989, , , , , ,00 534, ,00 797, , , , , , , , ,00 42B 3000,00 43C 3000,00 44E 2000,00 TOTALE PARZIALE , ,00 800, , , , , , , , , , , , ,22 V/150 = ABITANTI mc n. TOTALE VOLUMETRIA DEI LOTTI LIBERI , , ,40 Alla capacità insediativa di cui all'azzonamento vanno aggiunti ,00 mc di Volume di cui all'art.32 delle N.T.A. del P.R.G. mc ,00 433,33 TOTALE GENERALE DEL VOLUME RESIDUO (V) ,22 mc ,73 N. abitanti residenti al 31/12/2003 ab ,00 N. ABITANTI TEORICI - V/150 ab ,73 ab. reali ,73 TOTALE ABITANTI TEORICI ab. arr ,00 1) Il Volume risulta quantificato negli allegati n 2 e al Doc. n 3 - N.T.A., relativamente alle Zone di recupero 2) Ai fini della capacità insediativa residenziale sono stati considerati i comparti BSU - art N.T.A., con residenza pari al 50% della S.l.p. x H. 3,00 o pari al Volume di Recupero. 3) Al fine del calcolo della capacità insediativa i volumi dei Piani Attuativi vigenti sono stati calcati con D.t. = 1mc/mq 4) La numerazione progressiva fa riferimento alla tavola All.4a al Doc. n.2 - mentre la denominazione BSU5 fa riferimento alle tavole del Doc. n.2 - Azzonamento. 5) La volumetria precostituita del lotto n. 8 zona C, corrispondente al P.A. 6 cerchiato, è definita secondo quanto indicato nelle N.T.A. della Variante Generale al P.R.G. 6) Oltre ,00 mc. per un totale di ,00 mc., ,00 mc. in trasferimento già previsti Art. 32 delle N.T.A. del P.R.G , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

66 CAPACITA' INSEDIATIVA - PRODUTTIVA - Tabella 2b CAPACITA' INSEDIATIVA - SERVIZI - Tabella 2c B/D BSU quota di produttivo D B/SU - N.B. - 2) CS lotto S.f. V - D.f. 3,0 mc/mq - N.B. 1) S.l.p. = V / 4,30 S.t S.l.p. - U.t. 1,0 mq/mq - N.B. 1) 50% produttivo lotto lotto 1/2 S.l.p. S.l.p. = S.f. x S.f. D.t. 1,0 lotto - N.B. 2) mq/mq lotto S.f. N. mq. mc. mq. mq. mq. N. mq. N. mq. mq. N. mq. mq. mq. mq. N. mq. mq , , , ,00 0, , , , , , ,00 635, ,00 702, , ,00 3 0, , , , , , , , , ,00 425, , ,00 5=BSU5 5=BSU , , , , ,30 6=BSU6 6=BSU ,00 711, , , ,30 7=BSU7 439,60 7=BSU ,00 439, , , ,37 8=BSU1 8=BSU , , , , ,19 9=BSU2a-BSU2b 9=BSU2a-BSU2b 6.684, , , , ,93 10=BSU ,45 10=BSU , , B/D , , , , B/D , ,00 12=BSU4 547,05 12=BSU ,00 547, , , ,30 13=BSU ,00 13=BSU , , , , ,84 14=BSU ,85 14=BSU , , , ,00 15=BSU4 15=BSU , , , ,00 16=BSU4 16=BSU ,00 502, B/D , , , , , , ,56 18=BSU8 18=BSU , ,70 19=SSU2 19=BSU , ,70 20=BSU3 0,00 20=BSU , ,66 21=BSU4a 2.211,65 21=BSU4a 6.319, ,65 S.t. S.l.p. - U.t. 0,7 mq/mq (50% produttivo) 50% servizi 1/2 S.l.p. (50% residenza) 50% servizi 1/2 S.l.p. S.l.p. - D.t. 1,0 mq/mq Totale , , , , , ,60 0,00 0, , , , , , ,00 TOTALE PARZIALE S.l.p , , ,60 0, , , , ,00 TOTALE S.l.p. PRODUTTIVO ,74 TOTALE S.l.p. SERVIZI ,61 1) Ai fini della capacità insediativa produttiva la S.l.p. dei P.A. vigenti è stata calcolata con U.t. pari a 1,0 mq/mq. 2) La numerazione progressiva fa riferimento alla tavola All.4a al Doc. n.2 - mentre la denominazione BSU5 fa riferimento alle tavole del Doc. n.2 - Azzonamento. * Le quantità sono quello esistenti previste da recupero , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

67 PIANO DEI SERVIZI - Tabella 5a STANDARD ESISTENTE STANDARD DI PROGETTO P.R.G. VIGENTE VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. INTERNO AI P.A. o Permesso di INTERNO AI P.A. o Permesso di N. N. ESTERNO AI P.A. N. N. Costruire Convenzionato Costruire Convenzionato ESTERNO AI P.A. U 1 U 2 U 1 U 2 U 1 U 2 U 1 U 2 mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq. mq , ,00 1 // ,00 U ,00 // // , , ,00 U , ,00 32 // , , , , , , ,00 86/2 703, , ,00 U1-v9parte , , , , , , , , , ,00 U , ,00 73 // U ,00 15-d 2.366, ,00 2-s 2.310,00 16-s 1.892, ,00 86/2 703,50 U , ,00 17-s 1.655, ,00 19-s 701,00 4-s 1.606,00 13-d 452, ,00 20-s 826,00 5-s 1.888, ,00 23-s 1.892,00 U ,00 12-s 4.816,00 15-s 8.443,00 15-s // 17-d 570,00 U ,00 19-d 419,00 20-d 989,00 13-s 1.571, , ,00 525, ,50 339, ,00 548, , , ,00 totale standard U2 interno ai P.A ,00 totale standard U2 esterno ai P.A , , ,00 Opere di U1 per Verde Stradale Opere di U1 per Nuova viabilità totale standard U2 interno ai P.A ,00 totale standard U2 esterno ai P.A , ,00 modificato in accoglimento delle osservazioni

68 1 - VERIFICA DELLA DOMANDA ESISTENTE E PREVEDIBILE DI SERVIZI PREMESSA Quasi tutti i Comuni hanno soddisfatto i bisogni primari dei Cittadini residenti nelle città, in quanto in attuazione del D.M. 1 aprile 1968 prima e della L.R. n. 51/75 poi, hanno realizzato gran parte degli standards urbanistici previsti dai loro Piani Regolatori Generali. Anche a Triuggio lo standard di 26,5 mq./ab. è stato sostanzialmente soddisfatto (vedi tabelle n. 1c e 1d allegate) in riferimento alla popolazione residente. Il Comune di Triuggio dispone di uno standard già in proprietà comunale e privata, di , ,00 di cui 307,955, ,00 mq. di tipo residenziale, (di cui , ,00 di proprietà delle Parrocchie), da cui risulta una dotazione per abitante pari a (307,955, ,00 mq. / ab. =) 38,79 38,31 mq./ab. superiore di 12,43 12,29 mq. /ab. al minimo di legge (26,5 mq./ab.).

69 Da questa tabella si evidenzia una maggior disponibilità di , ,50 mq. di standard, con un saldo particolarmente significativo per Parco giochi o sport di , ,00 mq. Per quanto riguarda gli insediamenti produttivi e lo standard definito dalla L.R. n. 1/2001, si registra per una superficie lorda di pavimento di ,00 mq. (comprendendo in questa quantità anche le S.l.p. produttive dismesse e non che vengono destinate dalla Variante Generale a servizi urbani) un fabbisogno di (10% di ,00 mq. =) ,00 mq. ed una disponibilità di aree a standard di , ,00 inferiore al fabbisogno. Si registra tuttavia una ulteriore disponibilità di ,00 mq. di standard per servizi. In ogni caso la carenza di standard per il produttivo, è abbondantemente coperta dalla maggior disponibilità di standards residenziale.

70 5 - COMPUTO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA TEORICA DELLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. E DEL FABBISOGNO DI STANDARD PREMESSA Le iniziative delineate nel capitolo precedente per riqualificare, differenziare ed incrementare l offerta dei servizi alle persone e per le attività, deve essere tradotto in un vero e proprio piano dei servizi così come previsto dalla L.R. n. 1/2001, fondato innanzitutto sulla quantificazione del fabbisogno di vani pregresso ed insorgente. Tale fabbisogno fa necessariamente riferimento al numero di abitanti ipotizzato alla data di progetto: Tale numero di abitanti viene poi tradotto in numero di vani abitabili, che risulta necessariamente superiore a quello degli abitanti, in quanto la dotazione vani per abitante, è già oggi superiore ad uno CALCOLO DEL FABBISOGNO DI VANI ABITABILI Il calcolo del fabbisogno dei vani abitabili deve essere elaborato in funzione del bisogno di vani pregressi ed insorgenti in riferimento al numero di Cittadini ipotizzati in Triuggio al Ciò significa calcolare il fabbisogno di vani abitabili sulla base dell incremento teorico di popolazione per estrapolazione dell'incremento annuo registrato negli ultimi tredici anni e per adeguamento dello standard abitativo attuale, sulla base di un indice di affollamento che si assume come obiettivo per il 2014, pari a 0,63 ab./vano. Quantificazione abitanti L'esame dello sviluppo demografico negli ultimi anni ( ) così come illustrato dalle tabelle 1a e 1b registra un incremento di popolazione di 927 abitanti pari ad un incremento complessivo dell 13,22%. Applicando l incremento decennale (927 : 13 x 10 =) 713 abitanti alla popolazione residente al 2014, si ottiene una popolazione di ( =) abitanti reali, con un fabbisogno volumetrico aggiuntivo di (ab. 713 x 150 mc./ab. =) mc Quantificazione vani

71 Come illustrato dalle tabelle n. 7 e 8 del Doc. n. 4 Relazione cap. C Stato di fatto, nella determinazione del numero di stanze al 2001, i dati del Censimento 2001 non risultano omogenei ai dati del Censimento Il numero di vani al 2001 è stato pertanto ricavato applicando, in forma prudenziale, all incremento di svani lo stesso rapporto vani/abitazioni registrate al E' possibile allora formulare questa tabella: Abitanti Stanze ab./st , ,658 Applicando al numero di nuovi abitanti un indice di affollamento di 0,63 quale obiettivo per il 2014, avremo un fabbisogno per adeguamento dell'indice ((ab : 0.63 ab/va = ) ( ) vani) di 1.353,33 vani che moltiplicato per 150 mc. individua un fabbisogno di mc. (vani ,33 x 150 mc./va=) ,50 Il fabbisogno volumetrico totale risulterà di mc. ( , =) ,00 mc. La tabella di cui all'allegato n. 4b al Doc. 2 - Variante Generale del P.R.G., ha calcolato la capacità insediativa della Variante Generale, quale risulta dai lotti liberi edificabili e dall applicazione delle N.T.A. del P.R.G. di , , 22 mc COMPUTO DELLA CAPACITA' INSEDIATIVA DI P.R.G. Il computo della capacità insediativa teorica viene effettuata nel rispetto della L.R. n. 1/2001: al numero degli abitanti residenti al 2004 pari a 7.939, vengono sommati gli abitanti teorici quali risultano dalla volumetria ancora edificabile sui lotti liberi o per il completamento degli insediamenti esistenti così come risultano nell'allegato n. 4a e 4b del doc. n. 2 Azzonamento della Variante Generale. Tale volumetria di progetto viene divisa per 150 mc./ab. a) abitanti al 2004 n ,00 b) capacità insediativa residua di cui all'azzonamento (allegato n. 4a e 4b) n , ,40 c) capacità insediativa residua di cui alle N.T.A. n. 433,33 433,33 TOTALE CAPACITA' INSEDIATIVA TEORICA n , ,73 Arrotondamento n , ,00

72 5.4 - FABBISOGNO DEGLI STANDARDS URBANISTICI RELATIVI AGLI INSEDIAMENTI RESIDENZIALI La Variante Generale del P.R.G. deve verificare lo standard di 26,5 mq./ab. previsto dalla L.R. n. 1/2001 in riferimento alla capacità insediativa residenziale teorica di vani abitabili, equiparandolo questo scopo i vani agli abitanti. n v.ab. x 26,5 mq./ab. = mq , , FABBISOGNO DEGLI STANDARDS URBANISTICI RELATIVI AGLI INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E DI SERVIZIO La dotazione di standards urbanistici relativi agli insediamenti produttivi ed ai nuovi insediamenti di servizio alle persone e per le attività deve rispettare quanto previsto dalla L.R. n. 1/2001 ed essere pari al 10% della Superficie Lorda di Pavimento (S.l.p.) destinata ad insediamenti produttivi ed al 150% della S.l.p. degli insediamenti di servizio. a) industriali (superficie lorda di pavimento) mq , ,74 x 10% Azzonamento = mq , ,27 mq ,00 x 10% N.T.A. = mq ,00 Totale = mq , ,27 b) servizi (S.l.p.) mq , ,61 x 100% Azzonamento = mq , ,61 mq ,00 x 100% N.T.A. = mq ,00 Totale = mq , ,61 TOTALE A) + B) = mq , ,98 La S.l.p. per servizi della zona B/SU è considerata al 100% o al 50% in riferimento ai singoli comparti di intervento, in attuazione delle N.T.A. del P.R.G. (ART. 30) Qualora il fabbisogno di standards sia superiore al 100%, le N.T.A. prevedono, ad esempio, che per insediamenti commerciali di media struttura di vendita superiore a 600 mc. in sede di P.A. verrà resa disponibile la quota di standard aggiuntiva FABBISOGNO COMPLESSIVO a) fabbisogno per insediamenti residenziali = mq , ,50 b) fabbisogno per insediamenti industriali = mq , ,27

73 c) fabbisogno per insediamenti di servizio = mq , ,61 TOTALE = mq , , VERIFICA COMPLESSIVA DEGLI STANDARDS URBANISTICI DELLA VARIANTE GENERALE DEL P.R.G. (tabelle 2a, 3c e 3d) - U2 previsti differenza Residenza = mq , , , ,52 Produttivo e Artigianale = mq , , , ,73 Servizi = mq , ,17 = mq , , , ,08 maggiore del fabbisogno di legge. - U1 La maggior dotazione di standard soddisfa anche il fabbisogno di U1 (urbanizzazione primaria) obbligatoriamente da cedere nei casi e secondo le modalità definite dall art. 11a delle N.T.A. del P.R.G. Tale quantificazione viene prudenzialmente quantificata in [(3 mq./ab. di parcheggio + 3 mq./ab. di verde) x ab. =] mq. che ridurrebbe la disponibilità complessiva di standard a , ,30 e quella in particolare per la residenza a (71.338, , =) , ,52 mq. Le dotazioni di standard risultano pertanto di - residenza è pari a (mq , , = ) , ,52 : = 28,32 28,31 mq./ab. - produttivo e artigianale è pari al (mq , , ,83 785,17* = ) , ,17 mq. : , ,74 mq- = 12,60% 13,81% - servizi è pari a (mq , , ,85* =) , ,29 mq. : ,61 mq. = 125,98% 119,32% * = quota di standard recuperato nei P.A.

74 5.8 - VERIFICA DEGLI STANDARDS A) INSEDIAMENTI RESIDENZIALI 1. Capacità insediativa esistente : abitanti (numero degli abitanti residenti quali rilevati dal Comune al 31 dicembre Capacità insediativa aggiuntiva: 1.985, ,00 abitanti (valore ottenuto moltiplicando le relative superfici per i rispettivi indici dì fabbricabilità massima consentita, dividendo tale prodotto per il valore medio di centocinquanta metri cubi per abitante, e tenendo conto, per gli interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica, esclusivamente dell'aumento di capacità insediativa residenziale risultante dalle possibilità di incremento ) o di recupero di volumi non originariamente destinati ad abitazione. Totale capacità insediativa teorica di Piano: abitanti Standards richiesti: ab. x 26,5 mq./ab. = , ,00 3. Dotazione globale della Variante Generale del P.R.G. per attrezzature pubbliche e dì interesse pubblico o generale per residenza ( , , ,73 ** *=)mq , ,25 4. Differenze mq , ,25 * = per urbanizzazione primaria ( 3+3 mq./ab.) ** = area a standard da P.A.

75 B) INSEDIAMENTI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI 1. Superficie lorda di pavimento destinata a tale attività: mq , ,74 dotazione minima prevista pari al dieci per cento della superficie lorda di pavimento (18.534,37 + 1,000 ) (16.915,27 + 1,000 ) mq , ,27 2. Dotazione globale della Variante Generale del P.R.G. per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale per insediamenti produttivi (23.023, , ,83* =) mq , ,83 3. Differenza mq , ,56 * = Aree a standard da P.A.

76 C) INSEDIAMENTI PER SERVIZI 1. Superficie lorda di pavimento destinata a tali attività: mq ,61 La dotazione minima prevista è del 100% della superficie lorda di pavimento per i nuovi insediamenti commerciali in grandi strutture di vendita mq ,61 Superficie lorda da N.T.A. mq ,00 mq ,61 2. Dotazione globale della Variante Generale del P.R.G. per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale per servizi (46.595, , ,85 =) mq ,29* ,29* 3. Differenza mq ,68 * = E compreso nella dotazione globale del P.R.G. anche lo standard obbligatoriamente da cedere in sede di P.A., pari a 6.795,85 mq. ** = L eventuale maggiore quota dello standard verrà reperita in sede di P.A.

77 6 - STANDARDS DI PROGETTO ( DA ATTUARE) In riferimento all'allegato n. 2a Piano dei Servizi - Vincoli urbanistici al Doc. n. 4 - Relazione, la tabella n. 5a individua tutte le aree a standards residenziali, industriale e per servizi di progetto. U2 Totale previsti Residenza , ,52 Produttivo , ,00 Servizi , ,44 Totale , ,96 Esistenti già attuati , , , , , , , ,00 Di progetto da attuare , , , , , , ,96 Allo standard di progetto si aggiungono, come dichiarato nelle tabelle 4a, 4b e 4c, altri mq ,73 per la residenza mq. 345,83 per il produttivo mq ,85 per i servizi mq ,41 da acquisire attraverso i Piani Attuativi, per un totale di standards di acquisire di ( , , , ,41 =) , ,86 mq. U1 Analogamente la tabella 5a e gli allegati 2a e 2b ci consentono di individuare le urbanizzazioni primarie da acquisire: mq , ,00. A queste aree si aggiungono poi le aree di urbanizzazione primaria (strada provinciale n. 135) di competenza della Provincia di Milano.

78 ESTRATTO n. 10 Doc. 4 All. 2a Vincoli urbanistici comunali Scala 1:5000

79

80 ESTRATTO n. 11 Doc. 4 All. 2b Piano delle opere pubbliche e di interesse pubblico o generale in progetto Scala 1:5000

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82 ESTRATTO n. 12 Doc. 4 All. 8 Aree verdi Documentazione fotografica Scala 1:5000

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84 ESTRATTO n. 13 Doc. 3 Norme Tecniche di Attuazione Art ZONA B/C1 RESIDENZIALI DI COMPLETAMENTO ESTENSIVO Pag. 99, 100 Art ZONA C RESIDENZIALE DI ESPANSIONE Pag. 103, 105 Art ZONA D PRODUTTIVA DI TRASFERIMENTO Pag. 127, 128

85 ZONA B/C1 RESIDENZIALI DI COMPLETAMENTO ESTENSIVO 1 - DESCRIZIONE Le zone B/C1, residenziali di completamento estensivo, indicano quelle parti del territorio comunale parzialmente edificate con prevalente destinazione residenziale, in cui il rapporto di copertura è inferiore a 1/8 della superficie fondiaria della zona e la densità territoriale è inferiore a 1,5 mc./mq. Sono compresi in questa zona alcuni ambiti insediativi di cui all art. 21 delle N.T.A. del P.T.C. del Parco Regionale della Valle del Lambro. 2 - TIPO DI INTERVENTO Sono permessi tutti gli interventi di cui all art. 7. L'edificazione avviene mediante permesso di costruire o D.I.A. L'edificazione avviene mediante P.A per interventi di ristrutturazione urbanistica, o permesso di costruire convenzionato per interventi di nuova costruzione quando il P.R.G. prevede la cessione delle aree di urbanizzazione di cui all art. 11b o quando previsto dall'azzonamento. 3 - DESTINAZIONE Sono ammesse ed escluse le destinazioni di cui all art. 9.1a) delle presenti norme. 4 - PARAMETRI EDILIZI Densità edilizia Df = esistente Df = per il 1,00 mc./mq. per i lotti liberi e completamento degli edifici esistenti con Df inferiore a 1 mc./mq. (Df = Dt per i P.A.)

86 Altezza H = 10,00 ml. Rapporto di copertura Rc = 40% Distanze - dai confini Dc = 5,00 ml. oppure 0,00 ml. con convenzione tra confinanti - tra edifici De = 10,00 ml. - dal ciglio strada Ds = - 5,00 ml. per strade con larghezza inferiore a 7,00 ml. - 7,50 ml. per strade con larghezza tra 7,00 e 15,00 ml. Sono ammesse distanze minori, quando previsto dagli artt. 6.1 e 36 delle presenti norme. 5 - TIPOLOGIE EDILIZIE Edifici isolati, abbinati, a schiera ed a cortina. 6 - STANDARD Per gli interventi a P.A. di cui al capoverso 2, una quota dello standard di legge per un minimo di 3 mq./ab. di parcheggio + 3 mq./ab. di verde pubblico sarà ceduta all'interno del lotto dell'intervento. La rimanente quota dello standard di pertinenza verrà monetizzata o reperita all'esterno a Comunale. richiesta dell'amministrazione 7 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI 1) Gli edifici in zona BC1, appositamente evidenziati sulla tavola di Azzonamento e negli allegati n. 2 alle presenti norme, sono compresi con le relative aree di pertinenza nei comparti storici rilevabili alla soglia storica del 1930 di cui all art. 37 della N.T.A. del P.T.C.P.M. della Provincia di Milano.

87 2) Le aree libere devono avere una adeguata piantumazione con alberi di alto fusto di essenze locali o tradizionali in ragione di almeno un albero ogni 40 mq. di superficie non coperta, al fine di un miglior inserimento ambientale. 4) Per le zone B/C1 in Tregasio, al confine dell ambito di riqualificazione R3d ed esterne alla nuova fascia di rispetto cimiteriale di Tregasio, il completamento degli insediamenti esistenti è subordinato alla cessione delle aree comprese in zona F1 piantumata per la formazione della quinta di separazione di verde piantumato, di cui all allegato n. 1 Sistema delle aree verdi (lett. h) alle presenti norme, così come individuata sulla tavola dell Azzonamento. 4) L edificazione dei lotti interessati da capanni e/o da costruzioni accessorie è subordinata alla loro demolizione ed al loro accorpamento nell edificio principale. 5) Le aree individuate con i numeri 1, 2 e 3 cerchiati ( ), sono disciplinate dal P.I.I. Villa Don Bosco.

88 Art ZONA C - RESIDENZIALE DI ESPANSIONE E/O CONVENZIONATA 1 - DEFINIZIONE Comprende le parti del territorio inedificate destinate alle future espansioni dell'abitato con destinazione d'uso residenziale da attuarsi mediante iniziativa privata e/o convenzionata, così come previsto dall art. 18 del T.U. n. 380/01 e dall art. 43 della legge n. 457/1978 e successive modifiche ed integrazioni e secondo le modalità di cui al Regolamento Comunale P.A.E.P. 2 - DESTINAZIONE Sono consentite e vietate le destinazioni di cui all'art. 9.1a). In questa zona sono in particolare consentite le costruzioni per le abitazioni ed i servizi interessati direttamente quali esercizi di vicinato e uffici professionali. 3 - TIPO DI INTERVENTO L edificazione avviene esclusivamente mediante P.A. estesi all ambito definito dall Azzonamento. 4 - PARAMETRI EDILIZI L'edificabilità nella zona è regolata dalle seguenti norme: Densità Dt = 1,00 mc./mq. di cui 0,50 mc./mq. da edificare attraverso una o più delle seguenti modalità di convenzionamento: a) di cui al precedente capoverso 1; b) in attuazione di quanto disposto dall art delle presenti norme; c) in recepimento dei volumi da trasferire secondo le modalità di cui all art. 4 delle

89 Altezza Rapporto di copertura Rc = Distanze H = - 9,50 ml. presenti norme. = - 11,50 ml. per interventi che comprendono uno o più tipi di convenzionamento di cui al capoverso precedente. da definirsi in sede di P.A. - dai confini Dc = ½ H con minimo di 5,00 ml., oppure 0,00 ml. con convenzione tra confinanti: in tal caso, i due edifici saranno in aderenza altrimenti la distanza tra i due edifici non sarà mai inferiore a mt tra edifici De = 10,00 ml. - dal ciglio strada Ds = - 5,00 ml. per strade con larghezza inferiore a 7,00 ml. - 7,50 ml. per strade con larghezza tra 7,00 e 15,00 ml. Sono ammesse distanze minori, quando previsto dagli artt. 6.1 e 36 delle presenti norme. L'A.C. si riserva di indicare, in sede esecutiva, la tipologia degli edifici da realizzare nei singoli comparti (case a schiera, isolate, ecc.). 5 - STANDARD Lo standard sarà calcolato sulla volumetria potenziale del lotto ( 0,5 mc./mq. senza convenzionamento e 1,00 mc./mq. con convenzionamento), indipendentemente

90 dalla volumetria di progetto. Lo standard obbligatoriamente da cedere sarà pari, a quello individuato sulla tavola dell'azzonamento e comunque non inferiore a 3 mq./ab. di parcheggio + 3 mq./ab. di verde. Lo standard rimanente sarà preferibilmente reperito all esterno o monetizzato a richiesta della Amministrazione Comunale. 6 - TIPOLOGIE EDILIZIE Edifici isolati, abbinati, a schiera ed a cortina. Costruzioni accessorie, autorimesse, di preferenza inseriti organicamente nell edificio principale. 7 - PRESCRIZIONI PARTICOLARI 1) I P.A. dovranno interessare anche la progettazione e la realizzazione della viabilità e delle opere pubbliche indicate dal P.R.G. in adiacenza al perimetro del P.A., seppure per ragioni grafiche rappresentate all esterno dello stesso, salvo i casi in cui l Amministrazione provveda direttamente alla progettazione di detta viabilità. Dette opere pubbliche saranno realizzate nell ambito delle opere di urbanizzazione di competenza dei P.A. 2) Le aree libere devono avere un adeguata piantumazione con alberi di alto fusto di essenze locali o tradizionali in ragione di almeno 1 albero ogni 40 mq. di superficie non coperta, al fine di un migliore inserimento ambientale. 8 - NORME PARTICOLARI 1) La zona C individuata con il numero 2 cerchiato ( ) sulla all edilizia capitolo 1. tavola dell Azzonamento è riservata esclusivamente convenzionata di cui al precedente

91 2) Per la zona C individuata con il numero di Via Resegone a Canonica l edificazione dovrà garantire la formazione del cono visivo, da Via Resegone verso est. 3) Per la zona C individuata con il numero 5 cerchiato ( ) sulla tavola dell Azzonamento in Triuggio tutta la volumetria di progetto quale risulta applicando l intero indice Dt = 1,00 mc./mq. è edificabile in recepimento di quanto disposto dall art delle presenti norme. Tale volumetria andrà localizzata attraverso uno specifico Piano Attuativo, sulla sola area della medesima proprietà dell area di urbanizzazione da cedere. 4) Per le zone C individuate con il numero 5 cerchiato ( ) sulla tavola dell Azzonamento in Canonica, le aree di urbanizzazione secondaria obbligatoriamente da cedere dovranno essere organizzate ad ovest in una piazza di disimpegno degli insediamenti e a nord in un area d ingresso alle zone agricole. Lungo il perimetro del Parco Regionale della Valle del Lambro, dovrà essere realizzata una quinta verde di separazione di cui all allegato n. 1 delle presenti norme. 5) L area individuata con il numero 6 cerchiato ( ), è disciplinata dal P.I.I. Villa Don Bosco. MODALITA APPLICATIVE DEGLI ARTT. 32 E DELLE N.T.A. IN RELAZIONE AL P.I.I. VILLA DON BOSCO. Con riferimento ed in analogia a quanto previsto all articolo Art delle NTA del PRG vigente è considerata acquisizione di standard anche l acquisizione di aree/immobili previste dal PII nell ambito del complesso di Villa Don Bosco in relazione alla possibilità di messa a disposizione del volume di cui all art. 32 prescrizioni, nell ambito D, in parte non realizzabile all interno dell ambito stesso.

92 Il PII di Villa Don Bosco consente di produrre una volumetria aggiuntiva di pertinenza dell ambito D del PII pari a mc oltre alla volumetria fissata di mc. Tale volumetria aggiuntiva di mc è diversamente localizzabile nei termini sotto indicati. Per la quota pari a 5000 mc di tale volumetria aggiuntiva è obbligatoria la diversa localizzazione e pertanto non è realizzabile all interno dell ambito D. Per analogia, a verifica del mero dato quantitativo del volume prodotto lo stesso risulta inferiore la quantità indicata dall art riferita alle aree a standard dell art (2/3 dell area in cessione calcolando una parametro teorico di Df = 0,5 mc/mq /3= mq x 0,5 mc/mq = mc) In aderenza all art 32.3 delle nta al PRG vigente la volumetria aggiuntiva, di pertinenza dell ambito D del PII, prodotta per effetto dell intervenuta acquisizione che si intende quale standard urbanistico della maggior volumetria prodotta art. 34.2, dovrà essere realizzata, fino ad esaurimento, anche a mezzo di più interventi, ubicata esclusivamente come di seguito indicato, e al di fuori degli ambiti del PII: vedi art in tutte le zone, esclusa la zona A1, attraverso uno specifico piano attuativo o variante a P.A. vigenti, è possibile un incremento massimo del 10% del volume quale risulta applicando ai lotti l indice massimo di zona. Analogamente in tutte le zone B (B/C1, B/C2, B2), attraverso un idoneo titolo edilizio convenzionato, è possibile un incremento massimo del 10% del volume quale risulta applicando ai lotti l indice massimo di zona. Fermo restando gli altri indici, è possibile edificare tale volumetria aumentando la superficie coperta di un quinto. Fermo restando il solo dato quantitativo della volumetria aggiuntiva prodotta indicato dal PII, la realizzazione di tale volumetria dovrà risultare in ogni modo conforme allo strumento urbanistico generale vigente ed alla normativa urbanistico edilizia vigente al momento della richiesta del titolo edilizio che prevede il suo utilizzo.

93 Art ZONA D PRODUTTIVA DI TRASFERIMENTO

94 All Articolo 36 AREE PER LA VIABILITA : CLASSIFICAZIONE DELLE SEDI VIARIE viene aggiunto il punto 13: 13 - CIRCONVALAZIONE DI TREGASIO Nei tracciati stradali, ove la tavola dell azzonamento prevede fasce a verde e percorsi ciclopedonali, le dimensioni e l ubicazione degli stessi deve considerarsi indicativa. L effettiva dimensione e ubicazione del verde e dei percorsi ciclopedonali lungo i previsti tracciati stradali, potrà essere opportunamente definita dal progetto esecutivo senza che ciò comporti variante alla strumentazione urbanistica.

95 COMUNE DI TRIUGGIO (MONZA E BRIANZA) VARIANTE PARZIALE P.R.G. IN ATTUAZIONE P.I.I. VILLA DON BOSCO (Art. 92 comma 8- L.R. N. 12/2005 e s.m.i.) DOC. N 3 -RELAZIONE TECNICA GIUSTIFICATIVA DELLA VARIANTE ADOZIONE N. DEL PUBBLICATO ALL ALBO COMUNALE IL DELIBERA DI APPROVAZIONE N DEL IL SINDACO IL SEGRETARIO IL PROGETTISTA

96 1 - INQUADRAMENTO URBANISTICO Il Comune di Triuggio (Mb), ai sensi dell art della L.R. n. 12/2005 e s.m.i. ha approvato definitivamente la Variante Generale del P.R.G. vigente, adottata in precedenza e si è altresì dotato di Documento di Inquadramento per la formazione dei P.I.I. Successivamente sono altresì state approvati le seguenti varianti parziali al P.R.G. vigente ai senti dell art. 25 della L.R. 12/2005 e s.m.i. comprese nelle tipologie individuate dalla L.R. 23/97: 1^ variante parziale P.R.G. (art. 25 L.R. 12/05) con del. C.C. n. 55 del ; variante parziale P.R.G. relativa a P.I.I. (art. 25 L.R. 12/05) con del. C.C. n. 43 del variante parziale P.R.G. relativa a P.L. Triuggio Via Bersò (art. 25 L.R. 12/05) con del. C.C. n. 39 del variante parziale P.R.G. relativa a P.L. Triuggio il Casellino (art. 25 L.R. 12/05) con del. C.C. n. 40 del ^ variante parziale P.R.G. (art. 25 L.R. 12/05) Modifica area a standard per realizzazione parcheggio cimitero Canonica, con del. C.C. n. 41 del ; variante parziale P.R.G. relativa a P.L. Via Fermi (art. 25 L.R. 12/05) con del. C.C. n. 44 del ^ variante parziale P.R.G. (art. 25 L.R. 12/05) Ampliamento area a standard parcheggio-chignolo con del. C.C. n. 10 del (adottata); Piano Attuativo via Don Paolo Villa in Variante (art. 25 L.R. 12/05 al P.R.G. vigente) con del C.C. n. 11 del (adottata); 4^ variante parziale P.R.G. (art. 25 L.R. 12/05) Area disimpegno stradale Via Stelvio del C.C. n. 30 del (adottata); Piano Attuativo Via Resegone/Via Monte Barro in Variante (art. 25 L.R. 12/05 al P.R.G. vigente) con del C.C. n. 41 del (adottata); Programma Integrato d Intervento Ex Scatolificio Tassi in Variante (art. 92, comma 8, L.R. 12/05 al P.R.G. vigente) con del C.C. n. 55 del (adottata); Piano Attuativo di Via Monte Faito in Variante (art. 25 L.R. 12/05 al P.R.G. vigente) con del C.C. n. 7 del (adottata); Programma Convenzionato di Riqualificazione P.C.R. ZR. 2 Cascina Zuccone Rubasacco (art. 25 L.R. 12/05) con del C.C. n. 20 del (adottato);

97 2 - RELAZIONE TECNICA GIUSTIFICATIVA DELLA VARIANTE La proposta di variante al PRG è definita all interno di un intervento di programmazione negoziata, (PII) ai sensi della normativa vigente. La proposta di Piano Integrato di Intervento oggetto della variante coinvolge diversi ambiti territoriali localizzati in differenti punti del territorio. Gli ambiti B, C, ed E, riguardano la trasformazione di aree a standards F1 di taglio circa 1500/2000 mq. in aree edificabili con azzonamamento B/C1, con parametri urbanistici specifici definiti dal PII. Tali aree sono interne o contigue al tessuto edificato. L ambito D riguarda invece un area di considerevoli dimensioni attualmente perlopiù ricompressa nel perimetro di piano attuativo della zona D destinato all insediamento di attività produttiva di trasferimento, art delle n.t.a. Per tale ambito è prevista dalla variante la trasformazione in zona residenziale di espansione C con parametri urbanistici specifici definiti dal PII, con l utilizzo di una modalità specifica di applicazione dell art. 32 della n.t.a. In parte sviluppata all interno dell ambito D, la variante prevede anche la previsione del completamento del tracciato della circonvallazione di Tregasio con tracciato esterno al tessuto edificato della frazione. Il PII presenta una variante parziale al PRG vigente approvabile ai sensi dell art. 92 comma 8 della l.r. 12/2005 contestualmente all approvazione del medesimo in relazione all art. 25 nonché dell art. 26, compatibilmente con l esistenza dei presupposti di cui alla DGR n. 8/9413. Gli ambiti B e C sono identificati nelle proprietà comunali destinate rispettivamente al giardinetto attrezzato di via Diaz e al campetto da calcio di via Don Paolo Villa, entrambi di taglio all incirca di 2000 mq. Il giardinetto costituisce uno standard consolidato F1 art n.t.a., attrezzato di PRG, destinato a parcheggio e a verde pubblico, posto all interno del tessuto edilizio di Triuggio, in buone condizioni manutentive e completo di arredo urbano e illuminazione. Il campetto da calcio costituisce uno standard consolidato F1 art n.t.a., attrezzato di PRG destinato a verde pubblico,, posto all interno del tessuto edilizio di Triuggio, in condizioni manutentive ordinarie e completo di arredo urbano e illuminazione.

98 La previsione della variante per l ambito B inserisce il perimetro d intervento della proprietà comunale come porzione in trasformazione del PII prevedendo il mantenimento dello standard a parcheggio che è identificato con la superficie attrezzata a parcheggio esistente che da accesso all area trasformata invece in zona B/C1 residenziali di completamento estensivo art prevedendo modalità attuative specifiche al punto 5) del punto 7 Prescrizioni Particolari che sono quelle definite dai parametri specifici dettati dal PII per l ambito d ìntervento B che consentono l edificazione di tipo residenziale di 3000 mc. La previsione della variante per l ambito C inserisce il perimetro d intervento della proprietà comunale come porzione in trasformazione del PII prevedendo la formazione di uno standard a parcheggio posto a ridosso della via Don Paolo Villa, nell ambito della prevista trasformazione edilizia dell area in zona B/C1 residenziali di completamento estensivo art. 27.6, prevedendo modalità attuative specifiche al punto 5) del punto 7 Prescrizioni Particolari che sono quelle definite dai parametri specifici dettati dal PII per l ambito d ìntervento C che consentono l edificazione di tipo residenziale di 3000 mc. Detti ambiti sono classificati all interno del sistema degli aggregati urbani - art. 12 nel Piano Territoriale di Coordinamento del parco della Valle del Lambro L ambito E è identificato nella proprietà comunale destinata genericamente a standard costituito da un appezzamento a prato non attrezzato e non riconoscibile per la funzione prevista, di circa 1300 mq L area costituisce uno standard F1 art n.t.a., di PRG al momento primo di specifica destinazione ed utilizzo effettivo se non quale spazio verde generico posto in continuità con il tessuto edilizio di Canonica, in condizioni manutentive ordinarie prive di definizione, arredo urbano e illuminazione. La previsione della variante per l ambito E inserisce il perimetro d intervento della proprietà comunale come porzione in trasformazione del PII prevedendo la formazione di uno standard a parcheggio posto a nord del lotto accessibile dalla via Cardinal Ferrari, nell ambito della prevista trasformazione edilizia dell area in zona B/C1 residenziali di completamento estensivo art. 27.6, prevedendo modalità attuative specifiche al punto 5) del punto 7 Prescrizioni Particolari che sono quelle definite dai parametri specifici dettati dal PII per l ambito d ìntervento E che consentono l edificazione di tipo residenziale di 2000 mc. Detto ambito è classificato all interno del sistema degli aggregati urbani - art. 12 nel Piano Territoriale di Coordinamento del parco della Valle del Lambro

99 L ambito D è costituito da una ampia superficie posta a nord della frazione di Tregasio a ridosso del confine comunale con il Comune Besana Brianza in un area perlopiù coincidente con un comparto attualmente soggetto a pianificazione attuativa dal vigente PRG ed in particolare destinato a zona D produttiva di trasferimento regolata dall art delle n.ta. e destinata in parte, oltre che al nuovo insediamento, anche al trasferimento degli insediamenti produttivi incompatibili esistenti sul territorio comunale (fasce fluviali PAI) alla identificato nella proprietà comunale. L area è esterna, anche se confinante da un lato, al perimetro del parco della Valle del Lambro. La superficie coinvolta e pari a circa mq all interno dei quali trova spazio anche la previsione di una consistente porzione del tracciato di completamento della circonvallazione di Tregasio. Attualmente si presenta come area libera delimitata in parte da tracciati della viabilità rurale. La previsione della variante per l ambito D calibra la perimetrazione dell ambito d intervento per favorire un idoneo tracciato e l innesto su via sant Ambrogio della viabilità di accesso alla lottizzazione residenziale che costituisce altresì il primo tratto della previsione della circonvallazione esterna che prosegue a sud oltre l ambito d intervento D per collegarsi alla viabilità già prevista dal PRG su via Cagnola. E prevista la trasformazione dell ambito d intervento da zona D produttiva di trasferimento a zona C residenziale di espansione art. 27.8, prevedendo modalità attuative specifiche al punto 3) del punto 8 Norme Particolari che sono quelle definite dai parametri specifici dettati dal PII per l ambito d ìntervento D che assegnano una volumetria di tipo residenziale di mc. non interamente realizzabile nell ambito D e con una specifica metodologia di applicazione dell art. 32. delle n.t.a. al PRG. E prevista la formazione di uno standard a parcheggio e a verde pubblico posto all interno dell ambito D del PII e quindi nell ambito della prevista trasformazione edilizia dell area. Al fine di contenere le previsioni volumetriche su tale ambito e favorire la distribuzione sul territorio comunale di parte della volumetria prevista dal PII, per uniformare e contenere l impatto delle costruzioni sul tessuto edilizio attiguo è consentito in applicazione dell art. 31 delle n.t.a. il trasferimento volumetrico di parte della volumetria mc previsti sull ambito D, con le modalità indicate dall art. 32 cosi

100 come specificamente rideterminate per l ambito D dalle previsioni del PII; di cui mc obbligatoriamente da trasferire. Completamento della circonvallazione di Tregasio La previsione di attuazione del PII per l ambito D identifica inoltre un tracciato stradale di circonvallazione esterna al tessuto edificato della frazione di Tregasio ubicato all interno del perimetro di identificazione dell ambito D. Il tracciato della circonvallazione prosegue verso sud, fuori dal perimetro dell ambito D, in zona E2 agricola, secondo le previsioni del PII, collegandosi infine al tracciato d innesto su via Cagnola previsto dal PRG vigente. La variante pertanto prevede una strada di collegamento di rilevanza ambientale dotata di filare alberato a mitigazione dell impatto con pista ciclabile. Il tracciato viario determina la connessione tra via sant Ambrogio a nord dell ambito D e via Cagnola secondo un tracciato esterno al tessuto edificato che pertanto ha il pregio di scaricare dall abitato della frazione il traffico di attraversamento in direzione nord-ovest. Il tracciato viario individuato dalla variante prodotta nel PII è all incirca corrispondente ad una proposta di viabilità di circonvallazione della frazione già a suo tempo ideata dal Comune e sottoposta al Parco della Valle del Lambro che si era espresso in merito con parere preventivo favorevole con delibera. CDA n. 72. del ) Le aree interessate dal tracciato stradale esterne all ambito D sono attualmente in zona E3 e E2 del PRG vigente, mentre sono inserite all interno del sistema delle aree prevalentemente agricole - art. 11 nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco della Valle del Lambro. Il presupposto per la fattibilità e coerenza di tale previsione è individuato dall art. 11 delle nda al PTC del PVL che appunto consente all interno di tale sistema la realizzazione delle linee di comunicazione viaria previa acquisizione del l obbligatorio parere dl Parco. Giustificazioni della variante in relazione allo standard in cessione dell ambito B, C ed E L attuazione del PII prevede l acquisizione da parte del Comune di Triuggio del comparto della Villa don Bosco composto dalla Villa, dalla portineria e da due costruzioni accessorie inserite nel Parco storico circostante, oltre che da un area boscata a ridosso del reticolo idrico del rio Cantalupo. Tale complesso ha oggettive connotazioni di carattere strategico in ordine ai seguenti elementi:

101 acquisizione di un complesso dimesso di elevato valore paesaggistico architettonico e culturale, riconosciuto dal vincolo apposto dalla soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici; ubicazione strategica del comparto, sia con riferimento al territorio comunale, sia in relazione al suo, e allo sviluppo delle potenzialità che già si configurano, con la disponibilità pubblica del bene, stante la contiguità dello stesso al Bosco del Chignolo, sotto il profilo logistico, culturale, ambientale, ludico e sportivo e del turismo di prossimità. Potenzialità ad ospitare una pluralità di funzioni pubbliche o di interesse pubblico generale anche sovracomunali, consentendo anche una generale rivisitazione funzionale delle proprietà comunali. Preso atto del carattere strategico del comparto e alla luce di tali oggettive peculiarità paesaggistico ambientali ed architettoniche e vista la ricchezza di potenzialità insite nel comparto in acquisizione, può ritenersi giustificato e opportuno rimandare, ad un successivo e più ponderato momento di programmazione anche economico gestionale, le scelte di usi e destinazioni specifiche da prevedersi, che ben possono essere individuate e verificate in modo oculato, in un ottica generale di razionalizzazione dei servizi e delle proprietà pubbliche. Valutazioni e scelte che peraltro che risulterebbero estranei all azione del PII. La variante prevede altresì anche l alienazione con valorizzazione di tre aree a standard precedentemente descritte: gli ambiti B, C ed E. L alienazione degli ambiti B e C è riferibile ad una operazione di rilocalizzazione e razionalizzazione dello standard esistente, in quanto tali aree sono localizzate a breve distanza dall area del comparto di Villa don Bosco che già di per sé consente l utilizzo e l esercizio delle funzioni ludico e sportiva e di verde pubblico che in tale contesto appaiono sicuramente migliorate ed esaltate. L alienazione dell ambito E trova invece la sua ragione nella opportunità di utilizzo e di valorizzazione del bene pubblico, rimasto privo di una specifica funzione ed utilizzo, se non quella di generico spazio a verde pubblico non attrezzato e scarsamente percepibile. Giustificazioni della variante in relazione alla previsione del tracciato di circonvallazione di Tregasio.

102 La previsione del PII della circonvallazione stradale realizza un collegamento viabilistico veicolare e ciclabile di carattere strategico per il territorio comunale e per la frazione di Tregasio. Il tracciato previsto dal PII consente infatti di calibrare l originaria indicazione di PRG che pur prevedendo un simile collegamento viario non risolveva le problematiche degli eccessivi volumi di traffico gravitanti sull asse di via Sant Ambrogio che rimaneva comunque inevitabilmente utilizzato dal percorso tangenziale e quindi interessato dal traffico, di attraversamento e dal traffico gravitante sulla frazione stessa. La previsione viabilistica della variante contenuta nel PII definisce una soluzione alternativa che scarica tutti gli assi viari esistenti del tessuto residenziale della frazione dal traffico di attraversamento, pur mantenendo una elevata qualità di inserimento ambientale e di fruibilità, con l adozione di un calibro stradale contenuto e la previsione del filtro di filari alberati e del percorso ciclabile. La previsione, della pista ciclabile connota tale circonvallazione non solo come gronda autoveicolare ma anche come principale percorso di connessione ciclopedonale ambientale della frazione. Il tracciato proposto ricalca all incirca l ipotesi di tracciato già contenuta nella soluzione in merito già a suo tempo sottoposta al Parco Valle del Lambro e per la quale lo stesso Parco aveva espresso parere preliminare favorevole (delib. CDA n. 72. del ) accogliendo le proposta con le misure di mitigazione e compensazione. Giustificazioni della variante in relazione alla previsione dell ambito D La previsione di attuazione del PII per l ambito D prevede la trasformazione di tale comparto attuativo artigianale industriale in residenziale. Il comparto D è destinato dal PRG alla funzione produttiva di trasferimento regolata dall art delle n.ta. e destinata in parte, oltre che al nuovo insediamento, anche al trasferimento degli insediamenti produttivi incompatibili esistenti sul territorio comunale (fasce fluviali PAI). Tale previsione non ha avuto ad oggi alcuna attuazione e neppure sono state avanzate, nel corso degli anni di vigenza dell attuale PRG, proposte di attuazione secondo le previsioni urbanistiche indicate dalle norme dello strumento generale. Altresì non sono state avanzate in generale proposte o richieste di insediamento di nuove attività in tale ambito. La previsione del PRG delle destinazione industriale-artigianale di tale comparto ha a

103 suo tempo sollevato alcune opposizioni, in merito ala sua opportunità, da parte di alcuni residenti della frazione. La mancata attuazione del comparto e le perplessità sulla vocazione industriale dell area e sull opportunità del mantenimento della previsione di destinazione artigianale e industriale, anche alla luce della prossima scadenza per l approvazione del nuovo strumento urbanistico generale (PGT), consente una riflessione circa lo sviluppo di altre potenzialità per questa area che forse meglio corrispondano agli interessi generali di sviluppo del territorio e della frazione. La proposta del PII in tal senso introduce la trasformazione residenziale del comparto proponendo un indice di sfruttamento territoriale compreso tra i valori approssimati per eccesso di 1,2mc/mq e 1mc/mq, assegnando all ambito una volumetria complessiva di mc di cui mc previsti in potenziale trasferimento, di questi 5000 mc obbligatoriamente, cioè non potranno essere realizzati all interno dell ambito D, i rimanenti 5500 facoltativamente). Tale formulazione è indicata dal PII nell intento di consentire di distribuire parte del peso insediativo previsto per l attuazione dell intervento di pianificazione negoziata e di trasformazione urbanistica dell area sul territorio comunale, conservando comunque la previsione di uno sfruttamento edilizio insediativo idoneo per l ambito di espansione. L utilizzo del volume di cui all art. 32 delle n.t.a al PRG risulta disponibile da riscontro effettuato rispetto alla volumetria aggiuntiva fin qui utilizzata che appunto notevolmente inferiore al dato volumetrico complessivo disponibile indicato all art. 32. Una preliminare verifica di effettiva di localizzazione di tale quota volumetrica sul territorio conferma la potenziale attuazione e localizzazione del volume stesso nei termini indicati.

104 3 - INDIVIDUAZIONE DELLA VARIANTE La Variante in al P.R.G. vigente di cui all art. 92 comma 8 l.r. n. 12/2005 e smi prevede principalmente le seguenti modifiche: 1) Modifiche dirette alla perimetrazione di aree pubbliche con trasformazione e valorizzazione in ambiti residenziali di completamento intensivo con determinazione dei relativi parametri urbanistici ed edilizi. 2) Modifiche dirette alla riperimetrazione di ambiti soggetti a pianificazione attuativa con trasformazione di ambito attuativo industriale artigianale in ambito attuativo residenziale, con eliminazione delle linee di arretramento obbligatorio, determinazione dei relativi parametri urbanistici ed edilizi e definizione delle modalità applicative delle norme sul volume di trasferimento, localizzazione di opere pubbliche anche di carattere infrastrutturale. IL PII prevede l acquisizione del comparto di villa Don Bosco al Comune. Nella formulazione dei conteggi urbanistici relativi alla variante si è proceduto, in modo da testare la criticità dello strumento urbanistico generale, PRG, in relazione all aumento della capacità insediativa ed alla verifica della dotazione dello standard; segnalati quale principale elemento di criticità e rischio in sede di VAS. Pertanto, seppur assolutamente consentito, si è scelto di non contabilizzare, quale incremento di standard la prevista acquisizione dell intero comparto della Villa don Bosco. Per dimensione e potenzialità di utilizzo la contabilizzazione di tale ambito avrebbe oltremodo verificato largamente tutte le dotazioni previste, tuttavia ciò non avrebbe consentito di verificare oggettivamente il dato urbanistico al netto di tale acquisizione e quindi verificare la maggiore criticità e la risposta prevista in dotazione dal PRG rispetto alla capacità insediativa effettivamente determinatasi in termini più rigorosi. La tipologia delle modifiche introdotte dalla variante connessa al PII coinvolgendo non solo le zone del piano intervengono pertanto conseguentemente oltre che negli elaborati di azzonamento del P.R.G. anche negli elaborati di cui all elenco riportato nella presente relazione.

105 4 - TABELLA DI VARIANTE La presente Variante illustrata nei capitoli precedenti, varia alcuni elementi del piano quale la quantità di standard di P.R.G. il peso insediativo, la quantità di superficie destinata a zona B/C1 e a zona C compresa nei piani attuativi dall azzonamento di P.R.G., elimina la zona D, modifica il perimetro dei piani attuativi, prevede l inserimento del tracciato stradale variando la quantità di superficie azzonata in zona E2 e E3. Risultano così modificati elaborati cartografici e tabelle di verifiche dello standard, di verifica dell incremento della capacità insediativa del piano di cui all elenco allegato e che sono state riportate in stralcio nel fascicolo di variante. Si illustrano di seguito le principali modifiche dell azzonamento dei vari ambiti. Ambito B Da Zona F1: mq. 2440,00 oltre sede stradale a zona B/C1 mq e F1: mq. 440,00 oltre sede stradale compresa nel perimetro del PII, corrispondente al mappale di proprietà. Ambito C Da Zona F1: mq. 2217,00 oltre sede stradale a zona B/C1 mq. 1817,00 e F1: mq. 400,00 oltre sede stradale compresa nel perimetro del PII, corrispondente al mappale di proprietà. Ambito E Da Zona F1: mq. 1230,00 oltre sede stradale a zona B/C1 mq. 980,00 e F1: mq. 250,00 oltre sede stradale compresa nel perimetro del PII, corrispondente al mappale di proprietà. Ambito D Da Zona F1: mq. 570,00; zona D, mq ,00; zona E3 mq. 6660,00, zona E3 mq. 332,00, sede stradale mq. 1462, ZONA E4, mq. 60,00; zona E3, mq. 74,00, perimetrati in ambiti di piani attuativi, sede stradale esterna mq. 230; a zona C mq ,00 e F1: mq. 3800,00, sede stradale mq compresa nel perimetro del PII. Sono inoltre eliminate le linee di arretramento obbligatorio dovute alla precedente previsione di insediamento industriale-artigianale. Sono leggermente rettificati i perimetri dei piani attuativi in coerenza con le risultanze catastali riscontrabili dai mappali interessati al PII

106 Tracciato circonvalazione: E individuato il tracciato di circonvalazione di completamento esterno al PII che si collega con la previsione del tracciato preesistente con la previsione di una fascia a verde e di un percorso ciclopedonale; si prevede altresì che le dimensione e ubicazione degli stessi rispetto al tracciato stradale siano definibili in sede di progettazione esecutiva. Da Zona E2: mq ,00; zona E1 mq. 56,00, a sede stradale mq. 5794,00 con verde stradale e pista ciclabile compreso nel PII.

107 6 - MODIFICA DEGLI ELEBORATI DEL P.R.G. Con l approvazione definitiva della presente variante verranno aggiornati gli elaborati del P.R.G. vigente, così come dalla stessa modificati, gli elaborati interessati sono i seguenti: Doc. 2 Inquadramento territoriale Scala1:10000 Doc. 2 Tav. 1a Azzonamento Variante Generale Scala 1:2000 Doc. 2 Tav. 1b Azzonamento Variante Generale Scala 1:2000 Doc. 2 Tav. 2 Azzonamento Variante Generale Scala 1:5000 Doc. 2 All. 2 Mobilità Variante Generale Scala 1:5000 Doc. 2 All. 4a Zone Omogenee Variante Generale Scala 1:5000 Doc. 2 All. 4b Calcolo Capacità Insediativa Doc. 3 Norme Tecniche di Attuazione Doc. 4 Relazione All. 1 Piano dei Servizi Doc. 4 Allegato 2c Calcolo delle Aree Standard Doc. 4 All. 2a Vincoli urbanistici comunali Scala 1:5000 Doc. 4 All. 2b Piano delle opere pubbliche e di interesse pubblico o generale in progetto Scala 1:5000 Doc. 4 All. 8 Aree verdi Documentazione Fotografica Scala 1:5000 Si da atto che i dati numerici e tabellari modificati anche ove non esplicitamente indicato sono da considerarsi di fatto modificati dai contenuti della presente variante.

108 DOC. N 4 - SRALCIO P.G.T. DEL COMUNE DI BESANA IN BRIANZA

109 ESTRATTO n. 1 Piano dei Sevizi del PGT del Comune di Besana in Brianza

110 DOC. N 5 - STUDIO GEOLOGICO - INDIVIDUAZIONE DELL AMBITO DI VARIANTE

111 ESTRATTO n. 1 Tav. 6 Carta dei Vincoli Scala1:5000

112

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