GIUDICE DI PACE DI CATANZARO

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Corinna Perrone
8 anni fa
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1 Nella pronuncia in commento il Giudice di pace di Catanzaro ha sentenziato la responsabilità di Poste Italiane s.p.a. per mancato recapito di un plico postale ad un indirizzo conosciuto. La vicenda ha visto protagonista un avvocato che, avvalendosi del servizio prioritario di Poste Italiane s.p.a., ha inviato un plico contenente un atto di citazione in opposizione a decreto ingiuntivo e successivamente da notificarsi dall'ufficio Notificazioni presso il Tribunale di Cosenza a cura del domiciliatario. Il suddetto plico non giungeva a destinazione in quanto l'operatore addetto restituiva lo stesso apponendovi la dicitura destinatario sconosciuto. Tale ricostruzione non poteva essere in alcun modo condivisa in quanto lo studio legale destinatario del plico, oltre ad essere uno dei più importanti della città, era storicamente collocato sul Corso principale della città. La mancata consegna del plico comportava inevitabili pregiudizievoli conseguenze per l'avvocato difensore di parte opponente, in quanto lo stesso si vedeva impossibilitato a notificare l'atto in opposizione a decreto ingiuntivo nei termini di legge. Dopo approfondita istruttoria, precisate le conclusioni, il Giudice riteneva fondata e meritevole di accoglimento la domanda attorea, rigettando al contempo tutte le eccezioni di parte resistente. Il giudicante riconosceva la responsabilità del portalettere, dipendente di Poste Italiane s.p.a., per la mancata consegna del plico, ritenendo giusto condannare la convenuta al risarcimento della somma pari al valore della causa che si sarebbe dovuta instaurare se il plico fosse regolarmente recapitato allo studio legale domiciliatario. L'organo giudicante, alla stregua di oramai consolidata giurisprudenza e di ordinario rapporto contrattuale tra cittadino e Poste Italiane s.p.a., ha stabilito la responsabilità del vettore postale e impartito la conseguente condanna a risarcire il danno patito per la mancata consegna. A sostegno della tesi, l'organo giudicante, implicitamente riconoscendo la piena legittimazione attiva di parte attrice e la competenza del foro del consumatore, oltre a richiamare la sentenza Cass. Civ /2004 ed escludendo la ricomprensione del mancato recapito ad impossibilità della prestazione derivante da causa ad essa non imputabile, ha definitivamente stabilito che il plico non è stato recapitato solo per la negligenza ed incuria del portalettere, per cui il mancato recapito del plico stesso, anche se spedito in forma raccomandata, può essere riconducibile agli articoli del codice civile sulla responsabilità contrattuale.

ingiuntivo e successivamente da notificarsi dall'ufficio Notificazioni presso il Tribunale di Cosenza a cura del domiciliatario.

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