EMC VSPEX END-USER COMPUTING

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1 GUIDA ALLA PROGETTAZIONE EMC VSPEX END-USER COMPUTING Citrix XenDesktop 7.1 e VMware vsphere per un massimo di 500 desktop virtuali Con tecnologia EMC VNXe3200 ed EMC Powered Backup EMC VSPEX Abstract La presente descrive come progettare una soluzione EMC VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop 7.1 per un massimo di 500 desktop virtuali. EMC VNXe3200 e VMware vsphere forniscono le piattaforme di storage e virtualizzazione. Maggio 2014

2 Copyright 2014 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. Pubblicato nel maggio 2014 EMC ritiene che le informazioni contenute nel presente documento siano esatte alla data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifica senza preavviso. Le informazioni contenute nella presente documentazione vengono fornite "così come sono". EMC Corporation non riconosce garanzie di alcun genere inerenti le informazioni riportate nella presente pubblicazione, tra cui garanzie implicite di commerciabilità o idoneità a un determinato scopo. L'utilizzo, la copia e la distribuzione dei prodotti software di EMC descritti in questo documento richiedono una licenza d'uso valida per ciascun software. EMC 2, EMC e il logo EMC sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. Tutti gli altri marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari. Per un elenco aggiornato dei nomi di prodotti di EMC, vedere la sezione EMC Corporation Trademarks sul sito web di EMC. EMC VSPEX End-User Computing Citrix XenDesktop 7.1 e Con tecnologia EMC VNXe3200 ed EMC Powered Backup Part Number: H EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

3 Sommario Sommario Capitolo 1 Introduzione 9 Scopo della guida Valore per il business Ambito Audience Terminologia Capitolo 2 Operazioni preliminari 13 Workflow di implementazione Documentazione consigliata Solution overview di EMC VSPEX Guida all'implementazione di VSPEX Guida della VSPEX Proven Infrastructure Guida di RSA SecurID per VSPEX End-User Computing Capitolo 3 Solution overview 17 Panoramica VSPEX Proven Infrastructure Architettura della soluzione Architettura generale Architettura logica Componenti chiave Introduzione Gestore della virtualizzazione dei desktop Panoramica Citrix XenDesktop Machine Creation Services Servizi di provisioning Citrix Citrix Personal vdisk Citrix Profile Management Livello di virtualizzazione VMware vsphere VMware vcenter Server VMware vsphere High Availability Livello di elaborazione Livello di rete Livello di storage EMC VNXe EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 3

4 Sommario Livello di backup e ripristino Livello di sicurezza Soluzione Citrix ShareFile StorageZones Capitolo 4 Dimensionamento della soluzione 35 Panoramica Carico di lavoro di riferimento Dimensionamento dei server virtuali dell'infrastruttura con VSPEX Private Cloud Blocchi predefiniti di storage VSPEX Approccio basato su blocchi predefiniti Blocchi predefiniti convalidati Espansione di ambienti VSPEX End-User Computing esistenti Configurazioni massime convalidate di VSPEX End-User Computing Layout dello storage per un massimo di 500 desktop virtuali Scelta dell'architettura di riferimento appropriata Panoramica Utilizzo del Customer Sizing Worksheet Selezione di un'architettura di riferimento Fine tuning delle risorse hardware Riepilogo Capitolo 5 Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice 51 Panoramica Considerazioni sulla progettazione del server Panoramica Best practice per il livello server Hardware del server convalidato Virtualizzazione della memoria di vsphere Linee guida per la configurazione della memoria Considerazioni sulla progettazione della rete Panoramica Hardware di rete convalidato Linee guida per la configurazione di rete Considerazioni sulla progettazione dello storage Panoramica Configurazione e hardware di storage convalidati Virtualizzazione dello storage di vsphere VNXe Virtual Provisioning EMC FAST Cache EMC FAST VP High Availability e failover Livello di virtualizzazione Livello di elaborazione EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

5 Sommario Livello di rete Livello di storage Profilo del test di convalida Caratteristiche del profilo Linee guida per la configurazione di EMC Powered Backup Caratteristiche del profilo di backup Backup layout Soluzione VSPEX per Citrix XenDesktop con ShareFile StorageZones Architettura di StorageZones ShareFile StorageZones Considerazioni sulla progettazione Architettura di VSPEX per ShareFile StorageZones Capitolo 6 Documentazione di riferimento 77 Documentazione EMC Altri documenti Appendice A Customer Sizing Worksheet 81 Customer Sizing Worksheet per End-User Computing EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 5

6 Sommario Figure Figura 1. VSPEX Proven Infrastructure Figura 2. Architettura della soluzione convalidata Figura 3. Architettura logica per lo storage basato su block e file Figura 4. Componenti dell'architettura di XenDesktop Figura 5. VNXe3200 con ottimizzazione multicore Figura 6. Layout dello storage del blocco predefinito con provisioning PVS Figura 7. Layout dello storage del blocco predefinito con provisioning MCS Figura 8. Figura 9. Figura 10. Layout dello storage core con provisioning PVS per un massimo di 500 desktop virtuali Layout dello storage core con provisioning MCS per un massimo di 500 desktop virtuali Layout dello storage opzionale per un massimo di 500 desktop virtuali Figura 11. Flessibilità del livello di elaborazione Figura 12. Utilizzo della memoria dell'hypervisor Figura 13. Impostazioni di memoria della virtual machine Figura 14. Esempio di progettazione di una rete con High Availability Figura 15. Reti richieste Figura 16. Tipi di dischi virtuali VMware Figura 17. Stato di avanzamento del ribilanciamento dello storage pool Figura 18. Utilizzo dello spazio delle thin LUN Figura 19. Analisi dell'utilizzo dello spazio dello storage pool Figura 20. High Availability a livello di virtualizzazione Figura 21. Alimentatori ridondanti Figura 22. High Availability a livello di rete Figura 23. High Availability della serie VNXe Figura 24. Architettura generale ShareFile Figura 25. VSPEX per Citrix XenDesktop con ShareFile StorageZones: architettura logica Figura 26. Versione stampabile del Customer Sizing Worksheet EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

7 Tabelle Sommario Tabella 1. Terminologia Tabella 2. Workflow di implementazione Tabella 3. Configurazione dell'architettura della soluzione Tabella 4. Componenti chiave della soluzione Tabella 5. VSPEX End-User Computing: Processo di progettazione Tabella 6. Caratteristiche dei desktop virtuali di riferimento Tabella 7. Requisito di risorse dei server virtuali dell'infrastruttura Tabella 8. Numero di dischi richiesti in base al numero di desktop virtuali Tabella 9. Customer Sizing Worksheet di esempio Tabella 10. Risorse dei desktop virtuali di riferimento Tabella 11. Totale componenti risorse server Tabella 12. Hardware del server Tabella 13. Capacità minima di switching per block e file Tabella 14. Hardware di storage Tabella 15. Profilo dell'ambiente convalidato Tabella 16. Caratteristiche del profilo di backup Tabella 17. Risorse hardware minime per ShareFile StorageZones con Storage Center Tabella 18. Storage VNX consigliato per la share CIFS di StorageZones ShareFile Tabella 19. Customer Sizing Worksheet EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 7

8 Sommario 8 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

9 Capitolo 1: Introduzione Capitolo 1 Introduzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Scopo della guida Valore per il business Ambito Audience Terminologia EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 9

10 Capitolo 1: Introduzione Scopo della guida Valore per il business L'architettura della soluzione EMC VSPEX End-User Computing offre ai clienti un sistema moderno, in grado di ospitare un elevato numero di desktop virtuali con Performance Level costante. La soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop 7.1 viene eseguita su un livello di virtualizzazione VMware vsphere, supportato dallo storage della famiglia EMC VNX con High Availability. La soluzione è progettata per essere implementata parzialmente su una Proven Infrastructure VSPEX Private Cloud con VMware vsphere. I componenti di elaborazione e di rete, definiti dai partner di EMC VSPEX, sono progettati in modo da essere ridondanti e sufficientemente potenti per gestire le esigenze di elaborazione e di dati di un ambiente di virtual machine di grandi dimensioni. Le soluzioni di backup e ripristino EMC Avamar forniscono la protezione dei dati per Citrix XenDesktop, mentre RSA SecurID offre funzionalità opzionali per l'autenticazione sicura degli utenti. Questa soluzione VSPEX End-User Computing viene convalidata in diversi punti di scala: 125, 250, 375 e un massimo di 500 desktop virtuali. Queste configurazioni convalidate sono basate su un carico di lavoro di desktop di riferimento e rappresentano la base su cui creare soluzioni personalizzate convenienti in termini di costo per singoli clienti. Un ambiente di maggiori dimensioni con desktop virtuali basato sulla famiglia EMC VNX viene descritto nel documento EMC VSPEX End-User Computing Citrix XenDesktop 7 and VMware vsphere 5.1 for up to 2000 Virtual Desktops Proven Infrastructure Guide. Le infrastrutture End-User Computing o di desktop virtuali rappresentano un'offerta di sistemi complessi. La presente descrive come progettare una soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop 7.1 con VMware vsphere in base a best practice e illustra come dimensionare la soluzione in base alle esigenze del cliente utilizzando lo strumento EMC VSPEX Sizing Tool o il foglio di lavoro Customer Sizing Worksheet. Le applicazioni aziendali vengono sempre più integrate in ambienti consolidati di storage, rete ed elaborazione. La soluzione VSPEX End-User Computing riduce le complessità associate alla configurazione di ogni componente di un modello di implementazione tradizionale. La soluzione semplifica la gestione dell'integrazione senza rinunciare alle opzioni di progettazione e implementazione delle applicazioni. Consente inoltre l'unificazione delle attività di amministrazione, garantendo nel contempo il controllo e il monitoraggio appropriati della separazione dei processi. La soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop 7.1 offre diversi vantaggi per il business: Una soluzione di virtualizzazione end-to-end per utilizzare le funzionalità dei componenti dell'infrastruttura unificata Virtualizzazione efficiente di un massimo di 500 desktop virtuali per diversi use case dei clienti Architetture di riferimento affidabili, flessibili e scalabili 10 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

11 Capitolo 1: Introduzione Ambito La presente descrive come pianificare una soluzione EMC VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop 7.1 semplice, efficace e flessibile e fornisce esempi di implementazione relativi allo storage array VNXe3200 di nuova generazione. La soluzione è implementata su una Proven Infrastructure VSPEX Private Cloud con VMware vsphere. La guida illustra inoltre come dimensionare XenDesktop nella infrastruttura VSPEX, allocare le risorse secondo le best practice e utilizzare al meglio tutti i vantaggi offerti da VSPEX. La soluzione opzionale per l'autenticazione sicura degli utenti RSA SecurID per XenDesktop viene descritta in un documento separato: Securing EMC VSPEX End- User Computing with RSA SecurID: Citrix XenDesktop 7 and VMware vsphere 5.1 for up to 2,000 Virtual Desktops Design Guide. Audience Questo documento è destinato al personale EMC interno e ai partner EMC VSPEX qualificati. Nel documento si parte dal presupposto che i partner VSPEX che prevedono di implementare VSPEX Proven Infrastructure per Citrix XenDesktop dispongano della formazione e dell'esperienza necessarie per installare e configurare una soluzione End-User Computing basata su Citrix XenDesktop con VMware vsphere come hypervisor, il sistema di storage EMC VNXe3200 e l'infrastruttura associata. Si presuppone inoltre che i lettori abbiano già familiarità con le policy di sicurezza del database e dell'infrastruttura dell'installazione personalizzata. In questa guida vengono forniti riferimenti esterni, ove applicabile. EMC consiglia ai partner che intendono implementare questa soluzione di acquisire familiarità con tali documenti. Per informazioni, consultare Documentazione consigliata e Capitolo 6: Documentazione di riferimento. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 11

12 Capitolo 1: Introduzione Terminologia La Tabella 1 elenca la terminologia utilizzata nella presente guida. Tabella 1. Terminologia Termine Architettura di riferimento Carico di lavoro di riferimento Storage Processor (SP) End-User Computing (EUC) Definizione Architettura convalidata che supporta la soluzione VSPEX End- User Computing per un massimo di 500 desktop virtuali. Per le soluzioni VSPEX End-User Computing, il carico di lavoro di riferimento è definito come singolo desktop virtuale, ovvero il desktop virtuale di riferimento, con le caratteristiche dei carichi di lavoro descritte nella Tabella 6. Confrontando l'utilizzo effettivo operato dal cliente con il carico di lavoro di riferimento, è possibile estrapolare il tipo di architettura di riferimento da scegliere come base per l'implementazione VSPEX del cliente. Per informazioni dettagliate, vedere Carico di lavoro di riferimento. Lo storage processor è il componente di elaborazione dello storage array. Gli SP sono utilizzati per gestire tutti gli aspetti associati allo spostamento dei dati all'interno, all'esterno e tra gli array. Separa il desktop dalla macchina fisica. In un ambiente EUC, il sistema operativo desktop e le applicazioni risiedono all'interno di una virtual machine in esecuzione su un computer host i cui dati sono archiviati nello storage condiviso. Gli utenti accedono al proprio desktop virtuale da qualsiasi computer o dispositivo mobile tramite una rete privata o una connessione Internet. 12 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

13 Capitolo 2: Operazioni preliminari Capitolo 2 Operazioni preliminari Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Workflow di implementazione Documentazione consigliata EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 13

14 Capitolo 2: Operazioni preliminari Workflow di implementazione Per la progettazione e l'implementazione della soluzione End-User Computing, fare riferimento al flusso del processo descritto nella Tabella 2. Tabella 2. Workflow di implementazione Passaggio Azione 1 Utilizzare il Customer Sizing Worksheet per raccogliere i requisiti dei clienti. Fare riferimento alla Appendice A di questa. 2 Utilizzare EMC VSPEX Sizing Tool per determinare l'architettura di riferimento VSPEX consigliata per la propria soluzione End-User Computing in base ai requisiti dei clienti raccolti nel Passaggio 1. Per ulteriori informazioni sul Sizing Tool, fare riferimento a EMC VSPEX Sizing Tool Portal. Nota: nel caso in cui il Sizing Tool non sia disponibile, è possibile dimensionare manualmente l'applicazione utilizzando le linee guida riportate nel Capitolo 4. 3 Utilizzare questa per determinare la progettazione finale della soluzione VSPEX. Nota: assicurarsi di aver preso in considerazione i requisiti per tutte le risorse e non solo quelli per la soluzione End-User Computing. 4 Selezionare e ordinare la Proven Infrastructure e l'architettura di riferimento VSPEX più adatte. Per la selezione di una VSPEX Private Cloud Proven Infrastructure, fare riferimento alla guida della VSPEX Proven Infrastructure nella sezione Documentazione consigliata. 5 Implementazione e test della soluzione VSPEX. Per istruzioni, fare riferimento alla Guida all'implementazione di VSPEX in Documentazione consigliata. 14 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

15 Capitolo 2: Operazioni preliminari Documentazione consigliata EMC consiglia la lettura dei documenti seguenti, disponibili nell'area VSPEX della EMC Community Network, nel sito o nel Partner Portal di VSPEX Proven Infrastructure. Se non si riesce ad accedere a un documento, contattare la sede locale o un responsabile EMC. Solution overview di EMC VSPEX Guida all'implementazio ne di VSPEX Fare riferimento alla solution overview di EMC VSPEX EMC VSPEX End-User Computing Fare riferimento alla Guida all'implementazione di EMC VSPEX EMC VSPEX End- User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e VMware vsphere per un massimo di 500 desktop virtuali Guida della VSPEX Proven Infrastructure Guida di RSA SecurID per VSPEX End-User Computing Fare riferimento alla Guida della VSPEX Proven Infrastructure EMC VSPEX Private Cloud: VMware vsphere 5.5 for up to 125 Virtual Machines Fare riferimento alla di RSA SecurID per VSPEX Securing EMC VSPEX End-User Computing with RSA SecurID: Citrix XenDesktop 7 and VMware vsphere 5.1 for up to 2,000 Virtual Desktops Design Guide. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 15

16 Capitolo 2: Operazioni preliminari 16 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

17 Capitolo 3: Solution overview Capitolo 3 Solution overview Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica VSPEX Proven Infrastructure Architettura della soluzione Componenti chiave Gestore della virtualizzazione dei desktop Livello di virtualizzazione Livello di elaborazione Livello di rete Livello di storage Livello di backup e ripristino Livello di sicurezza Soluzione Citrix ShareFile StorageZones EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 17

18 Capitolo 3: Solution overview Panoramica VSPEX Proven Infrastructure Il presente capitolo offre una panoramica della soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop su VMware vsphere e delle principali tecnologie utilizzate in questa soluzione. La soluzione è stata progettata e comprovata da EMC per fornire le risorse di virtualizzazione di desktop, server, rete, storage e backup per supportare le architetture di riferimento in diversi punti di scala, fino a un massimo di 500 desktop virtuali. La soluzione è progettata per essere implementata parzialmente su una Proven Infrastructure VSPEX Private Cloud per VMware vsphere. Tuttavia, le architetture di riferimento non includono i dettagli di configurazione per la Proven Infrastructure sottostante. Per informazioni sulla configurazione dei componenti dell'infrastruttura richiesti, fare riferimento alla guida della VSPEX Proven Infrastructure nella sezione Documentazione consigliata. EMC ha unito le proprie forze con i provider di infrastruttura IT leader del settore per creare una soluzione di virtualizzazione completa in grado di accelerare l'implementazione del private cloud e dei desktop virtuali di Citrix XenDesktop. VSPEX consente ai clienti di accelerare l'it transformation grazie a implementazioni più rapide, maggiore semplicità, maggiore possibilità di scelta, livelli più elevati di efficienza e rischi ridotti rispetto alle sfide e alle complessità e difficoltà insite nella realizzazione autonoma di una propria infrastruttura IT. La convalida di VSPEX da parte di EMC garantisce prestazioni prevedibili e consente ai clienti di selezionare una tecnologia che sfrutti l'infrastruttura IT esistente o appena acquisita eliminando le complesse attività legate a pianificazione, dimensionamento e configurazione. VSPEX fornisce una virtual infrastructure per i clienti che desiderano la semplicità tipica delle converged infrastructure vere e proprie e, allo stesso tempo, una maggiore scelta per i singoli componenti di stack. Le VSPEX Proven Infrastructure, come illustrato nella Figura 1, sono infrastrutture modulari e virtualizzate convalidate da EMC e fornite dai partner VSPEX di EMC. Queste infrastrutture includono livelli di virtualizzazione, server, rete, storage e backup. I partner possono scegliere le tecnologie di virtualizzazione, server e rete più adatte all'ambiente di un cliente, mentre la famiglia di sistemi di storage EMC VNX con High Availability e le tecnologie EMC Powered Backup forniscono i livelli di storage e backup. 18 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

19 Capitolo 3: Solution overview Figura 1. VSPEX Proven Infrastructure Architettura della soluzione Architettura generale La soluzione EMC VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop fornisce un'architettura di sistema completa in grado di supportare fino a 500 desktop virtuali e convalida l'infrastruttura in quattro punti di scala, fino a un massimo di 500 desktop virtuali. La soluzione supporta l'implementazione dello storage mediante l'utilizzo di protocolli a livello di block o file. Inoltre, è in grado di offrire lo storage primario al livello di elaborazione mediante Fibre Channel, iscsi o NFS, se necessario, e di fornire le home directory degli utenti tramite CIFS. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 19

20 Capitolo 3: Solution overview La Figura 2 illustra l'architettura generale della soluzione convalidata. Figura 2. Architettura della soluzione convalidata Questa soluzione utilizza EMC VNX e VMware vsphere per fornire le piattaforme di storage e di virtualizzazione a un ambiente Citrix XenDesktop di desktop virtuali Microsoft Windows 8.1 con provisioning mediante Citrix Provisioning Services (PVS) o Machine Creation Services (MCS). Per questa soluzione abbiamo 1 implementato il sistema VNXe3200 per supportare fino a 500 desktop virtuali. La soluzione è stata progettata per essere implementata parzialmente su una infrastruttura VSPEX Private Cloud con VMware vsphere, supportata dallo storage della famiglia EMC VNXe con High Availability. I servizi di infrastruttura richiesti per la soluzione, illustrati nella Figura 3, possono essere forniti da una infrastruttura VSPEX Private Cloud, implementati come risorse dedicate nell'ambito della soluzione o forniti dall'infrastruttura esistente nella sede del cliente. La pianificazione e la progettazione dell'infrastruttura di storage per un ambiente XenDesktop è una fase cruciale, poiché lo storage condiviso deve essere in grado di assorbire le enormi quantità di dati di I/O generate durante una giornata di lavoro. Questi picchi di carico di lavoro possono determinare periodi di prestazioni dei desktop virtuali irregolari e imprevedibili. Gli utenti possono adattarsi a prestazioni lente, ma prestazioni imprevedibili causano frustrazione e determinano una riduzione dell'efficienza. 1 In questa guida, la prima persona plurale si riferisce al team di engineering di EMC Solutions che ha convalidato la soluzione. 20 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

21 Capitolo 3: Solution overview Per assicurare prestazioni prevedibili per le soluzioni End-User Computing, il sistema di storage deve essere in grado di gestire i picchi di carico di I/O generati dai client riducendo al minimo i tempi di risposta. Tuttavia, l'implementazione di diversi dischi per gestire brevi periodi di pressione I/O particolarmente elevata è un'operazione piuttosto costosa. Questa soluzione utilizza EMC Fully Automated Storage Tiering (FAST ) Cache per ridurre il numero di dischi richiesti. Le soluzioni EMC Powered Backup abilitano la protezione dei dati dell'utente e la possibilità di ripristino da parte dell'utente finale. Per garantire questi risultati, la soluzione XenDesktop utilizza EMC Avamar e il relativo client desktop. Architettura logica La soluzione EMC VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop include due varianti di storage: block storage e storage basato su file. La Figura 3 mostra l'architettura logica della soluzione per entrambe le varianti. Figura 3. Architettura logica per lo storage basato su block e file La variante block utilizza due reti: una rete di storage per il trasporto dei dati dei sistemi operativi di desktop e server virtuali e una rete Ethernet 10 Gb per il resto del traffico. La rete di storage può utilizzare Fibre Channel (FC) da 8 Gb, connessioni 10 Gb o Ethernet 10 Gb con protocollo iscsi. La variante file utilizza una rete IP da 10 GbE per tutto il traffico. Nota: la soluzione supporta anche Ethernet 1 Gb se sono soddisfatti i requisiti di larghezza di banda. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 21

22 Capitolo 3: Solution overview La Tabella 3 fornisce un riepilogo della configurazione dei diversi componenti dell'architettura della soluzione. La sezione Componenti chiave offre una panoramica dettagliata delle principali tecnologie. Tabella 3. Configurazione dell'architettura della soluzione Componente Citrix XenDesktop 7.1 Delivery Controller Server Citrix Provisioning Services (PVS) Desktop virtuali VMware vsphere 5.1 VMware vcenter Server 5.1 Microsoft SQL Server Server Active Directory Server DHCP Server DNS EMC Virtual Storage Integrator (VSI) per VMware vsphere Reti di storage/ip Configurazione della soluzione Abbiamo utilizzato due controller Citrix XenDesktop Delivery Controller per fornire desktop virtuali ridondanti, autenticare gli utenti, gestire l'insieme di ambienti desktop virtuali degli utenti ed effettuare il brokering delle connessioni tra gli utenti e i loro desktop virtuali. Abbiamo utilizzato due server Citrix PVS per fornire servizi di streaming ridondanti per lo streaming di immagini desktop dai dischi virtuali (vdisk), in base alle esigenze, ai dispositivi di destinazione. Per questa soluzione, i dischi virtuali vengono memorizzati su una share CIFS ospitata dal sistema di storage VNXe. Abbiamo utilizzato MCS e PVS per eseguire il provisioning dei desktop virtuali in esecuzione su Windows 8.1. Questa soluzione utilizza VMware vsphere per fornire un livello di virtualizzazione comune per ospitare l'ambiente server. Abbiamo configurato la High Availability nel livello di virtualizzazione con le funzionalità di vsphere, come i cluster VMware High Availability (HA) e VMware vmotion. Nella soluzione, tutti gli host vsphere e le relative virtual machine sono gestiti da vcenter Server. vcenter Server, i controller XenDesktop e i server di provisioning richiedono un servizio di database per lo storage dei dettagli di configurazione e monitoraggio. A questo scopo abbiamo utilizzato Microsoft SQL Server 2012 in esecuzione su Windows Server 2012 R2. I servizi Active Directory sono richiesti per il corretto funzionamento dei vari componenti della soluzione. A questo scopo abbiamo utilizzato il servizio Microsoft Active Directory in esecuzione su un server Windows Server 2012 R2. Il server DHCP gestisce centralmente lo schema di indirizzi IP per i desktop virtuali. Questo servizio risiede sulla stessa virtual machine che ospita il controller di dominio e il server DNS. A questo scopo viene utilizzato il servizio Microsoft DHCP in esecuzione su un server Windows Server 2012 R2. I servizi DNS sono richiesti per consentire ai vari componenti della soluzione di eseguire la risoluzione dei nomi. A questo scopo viene utilizzato il servizio Microsoft DNS in esecuzione su un server Windows Server 2012 R2. La soluzione utilizza EMC VSI per VMware vsphere per fornire lo storage management per gli array EMC direttamente dal client stesso. Tutto il traffico di rete viene trasportato utilizzando la rete Ethernet con cablaggio e switch ridondanti. Il traffico degli utenti e di gestione viene gestito in una rete condivisa, mentre il traffico dello storage NFS è confinato a una subnet privata e non reindirizzabile. 22 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

23 Capitolo 3: Solution overview Componente Rete IP Rete Fibre Channel (FC) Array EMC VNXe EMC Avamar Configurazione della soluzione L'infrastruttura di rete Ethernet fornisce la connettività IP tra desktop virtuali, cluster vsphere e storage VNXe. Per la variante File, l'infrastruttura IP consente ai server vsphere di accedere ai datastore NFS su VNXe e allo streaming dei desktop sui server PVS con elevata larghezza di banda e bassa latenza. Consente inoltre agli utenti dei desktop di reindirizzare i profili utente e le home directory alle share CIFS gestite centralmente su VNXe. Per la variante FC, il traffico di storage tra tutti gli host vsphere e il sistema di storage VNXe viene trasportato su una rete FC. Tutto il resto del traffico viene trasportato sulla rete IP. Un array VNXe fornisce lo storage presentando i datastore NFS/FC agli host vsphere per un massimo di 500 desktop virtuali. Il software Avamar fornisce la piattaforma per la protezione delle virtual machine. La strategia di protezione utilizza i desktop virtuali permanenti, oltre alla protezione delle immagini e ai ripristini degli utenti finali. Componenti chiave Introduzione Questa sezione offre una panoramica delle principali tecnologie utilizzate in questa soluzione, descritte nella Tabella 4. Tabella 4. Componenti chiave della soluzione Componente Gestore della virtualizzazione dei desktop Livello di virtualizzazione Livello di elaborazione Livello di rete Descrizione Gestisce provisioning, allocazione, manutenzione e rimozione finale delle immagini di desktop virtuale fornite agli utenti del sistema. Questo software svolge un ruolo cruciale in quanto consente la creazione on-demand di immagini desktop, ne garantisce la manutenzione senza influire sulla produttività utente e impedisce che l'ambiente cresca in modo smisurato. Il gestore desktop in questa soluzione è Citrix XenDesktop 7.1 Consente di separare l'implementazione fisica delle risorse dalle applicazioni che ne fanno uso. In altre parole, la visualizzazione nell'applicazione delle risorse a essa disponibili non è più direttamente associata all'hardware. Ciò consente l'utilizzo di molte funzionalità chiave per l'end-user Computing. Questa soluzione utilizza VMware vsphere per il livello di virtualizzazione. Fornisce risorse di memoria ed elaborazione per il software del livello di virtualizzazione nonché per le applicazioni in esecuzione nell'infrastruttura. Il programma VSPEX definisce la quantità minima di risorse del livello di elaborazione richieste, ma consente al cliente di selezionare qualsiasi hardware di server che soddisfi questi requisiti. Connette gli utenti dell'ambiente alle risorse di cui hanno bisogno e il livello di storage al livello di elaborazione. Il programma VSPEX definisce il numero minimo di porte di rete richieste per la soluzione e fornisce indicazioni generali sull'architettura di rete, ma consente al cliente di selezionare qualsiasi hardware di rete che soddisfi questi requisiti. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 23

24 Capitolo 3: Solution overview Componente Livello di storage Livello di backup e ripristino Livello di sicurezza Soluzione Citrix ShareFile StorageZones Descrizione Risorsa cruciale per l'implementazione dell'ambiente End-User Computing, il livello di storage deve essere in grado di assorbire elevati picchi di attività senza incidere eccessivamente sull'esperienza utente. La soluzione utilizza gli array EMC VNXe3200 con EMC FAST Cache per gestire in modo efficiente questo carico di lavoro. Componente opzionale della soluzione che garantisce la protezione dei dati nel caso in cui i dati nel sistema primario vengano eliminati o danneggiati oppure siano inutilizzabili. Questa soluzione utilizza EMC Avamar per il backup e ripristino. Componente opzionale della soluzione che fornisce agli utenti opzioni aggiuntive per il controllo dell'accesso all'ambiente e per garantire che solo agli utenti autorizzati sia consentito l'accesso al sistema. Questa soluzione utilizza RSA SecurID per garantire l'autenticazione sicura degli utenti. Supporto opzionale per le implementazioni di Citrix ShareFile StorageZones Gestore della virtualizzazione dei desktop Panoramica La virtualizzazione dei desktop incapsula e ospita servizi desktop su risorse di elaborazione centralizzate in data center remoti. Questo consente agli utenti finali di connettersi ai propri desktop virtuali da diversi tipi di dispositivi mediante una connessione di rete. I dispositivi possono includere desktop, laptop, thin client, zero client, smartphone e tablet. In questa soluzione, abbiamo utilizzato Citrix XenDesktop per il provisioning, la gestione, il brokering e il monitoraggio dell'ambiente di virtualizzazione dei desktop. Citrix XenDesktop 7.1 XenDesktop è la soluzione di virtualizzazione desktop fornita da Citrix che consente l'esecuzione dei desktop virtuali nell'ambiente di virtualizzazione vsphere. Citrix XenDesktop 7.1 integra le tecnologie di distribuzione delle applicazioni di Citrix XenApp e le tecnologie di virtualizzazione desktop di XenDesktop in una singola architettura ed esperienza di gestione. Questa nuova architettura unifica i componenti di gestione e distribuzione per abilitare una soluzione semplice, scalabile, efficiente e gestibile per distribuire i desktop e le applicazioni Windows come servizi mobili sicuri agli utenti in qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo. La Figura 4 mostra i componenti dell'architettura di XenDesktop EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

25 Capitolo 3: Solution overview Figura 4. Componenti dell'architettura di XenDesktop 7.1 L'architettura di XenDesktop 7.1 include i seguenti componenti: Citrix Director Director è uno strumento web-based che consente ai team dell'help desk e di supporto IT di monitorare un ambiente, risolvere i problemi prima che diventino critici ed eseguire attività di supporto per gli utenti finali. Citrix Receiver Installato nei dispositivi dell'utente, Citrix Receiver fornisce agli utenti accesso self-service rapido e sicuro a documenti, applicazioni e desktop da qualsiasi dispositivo, inclusi smartphone, tablet e PC. Receiver offre accesso on-demand ad applicazioni Windows, web e SaaS (Software-as-a-Service). Citrix StoreFront StoreFront fornisce servizi di autenticazione e distribuzione delle risorse per Citrix Receiver. Consente inoltre il controllo centralizzato delle risorse e fornisce agli utenti accesso self-service on-demand ai relativi desktop e applicazioni. Citrix Studio Studio è la console di gestione che consente di configurare e gestire l'implementazione, eliminando la necessità di utilizzare console separate per gestire la distribuzione di applicazioni e desktop. Studio fornisce diverse procedure guidate che offrono assistenza durante i processi di configurazione dell'ambiente, di creazione dei carichi di lavoro per l'hosting di applicazioni e desktop e di assegnazione di applicazioni e desktop agli utenti. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 25

26 Capitolo 3: Solution overview Delivery Controller Installato nei server all'interno del data center, Delivery Controller fornisce servizi che comunicano con l'hypervisor per distribuire applicazioni e desktop, autenticare e gestire l'accesso da parte degli utenti ed effettuare il brokering delle connessioni tra gli utenti e i propri desktop virtuali e le proprie applicazioni. Delivery Controller gestisce lo stato dei desktop, avviandoli e arrestandoli in base alla configurazione on-demand e amministrativa. In alcune edizioni, il controller consente di installare Profile Management per gestire le impostazioni di personalizzazione degli utenti in ambienti Windows virtualizzati o fisici. Server licenze Il server licenze assegna licenze utente o dispositivo all'ambiente XenDesktop. Il server licenze può essere installato insieme ad altri componenti di Citrix XenDesktop o su una macchina fisica/virtual machine separata. Virtual Delivery Agent (VDA) Installato nei sistemi operativi di server o workstation, VDA consente connessioni per desktop e applicazioni. Per l'accesso remoto ai PC, installare VDA nel PC dell'ufficio. Macchine basate su sistema operativo Windows Server Virtual machine o macchine fisiche basate sul sistema operativo Windows Server, utilizzate per la distribuzione di applicazioni o desktop condivisi ospitati (HSD) agli utenti. Macchine basate su sistema operativo Windows Desktop Virtual machine o macchine fisiche basate sul sistema operativo Windows Desktop, utilizzate per la distribuzione di desktop personalizzati agli utenti o di applicazioni da sistemi operativi desktop. Accesso remoto a PC L'accesso remoto ai PC consente agli utenti di accedere in remoto alle risorse nei PC dell'ufficio, da qualsiasi dispositivo che esegue Citrix Receiver. 26 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

27 Capitolo 3: Solution overview Machine Creation Services Machine Creation Services (MCS) è un meccanismo di provisioning integrato nell'interfaccia di gestione di XenDesktop, Citrix Studio, per eseguire il provisioning, gestire e disattivare i desktop per la gestione del ciclo di vita dei desktop da un punto di gestione centralizzato. MCS consente la gestione di diversi tipi di macchine all'interno di un catalogo in Citrix Studio. La personalizzazione dei desktop è permanente per le macchine che utilizzano la funzionalità Personal vdisk (PvDisk o PvD), mentre le macchine che non utilizzano Personal vdisk sono appropriate nel caso in cui sia necessario eliminare le modifiche apportate ai desktop alla disconnessione dell'utente. Quando si utilizza il provisioning MCS, i desktop condividono un'immagine di base comune all'interno di un catalogo. Di conseguenza, la frequenza di accesso all'immagine di base è solitamente sufficiente per utilizzare FAST Cache che sposta i dati a cui si accede più spesso su Flash drive per fornire tempi di risposta ottimali alle richieste di I/O con un minor numero di dischi fisici. Servizi di provisioning Citrix Citrix Provisioning Services (PVS) si basa su un approccio differente rispetto alle soluzioni di imaging desktop tradizionali modificando in maniera radicale la relazione tra i componenti hardware e software eseguiti. Eseguendo lo streaming di una singola immagine dei dischi condivisa (vdisk) invece di copiare le immagini sulle singole macchine, PVS consente alle organizzazioni di ridurre il numero di immagini disco da gestire. A mano a mano che il numero di macchine continua a crescere, PVS garantisce l'efficienza della gestione centralizzata con i vantaggi dell'elaborazione distribuita. Poiché le macchine eseguono lo streaming dei dati del disco in modo dinamico e in tempo reale da un'unica immagina condivisa, la coerenza delle immagini delle macchine è garantita. Inoltre, è possibile che la configurazione, le applicazioni e persino il sistema operativo di pool di macchine di grandi dimensioni vengano modificati completamente durante un'operazione di riavvio. Citrix Personal vdisk Citrix Profile Management La funzionalità Citrix Personal vdisk (PvDisk o PvD) consente agli utenti di mantenere le impostazioni di personalizzazione e le applicazioni installate dall'utente in un desktop in pool mediante il reindirizzamento delle modifiche dalla virtual machine in pool dell'utente verso un disco separato denominato Personal vdisk. Durante la fase di esecuzione, il contenuto di Personal vdisk viene combinato con il contenuto della virtual machine di base per offrire un'esperienza utente finale unificata. I dati di Personal vdisk vengono mantenuti intatti durante le operazioni di riavvio e aggiornamento. Citrix Profile Management conserva i profili utente e li sincronizza dinamicamente con un repository di profili remoto. Con Profile Management, il profilo remoto di un utente viene scaricato dinamicamente quando l'utente esegue il login al sistema XenDesktop e le impostazioni personali vengono applicate a desktop e applicazioni, indipendentemente dal dispositivo client o dalla posizione di login dell'utente. La combinazione di Profile Management e dei desktop in pool fornisce l'esperienza di un desktop dedicato, riducendo al minimo la quantità di storage richiesta in un'organizzazione. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 27

28 Capitolo 3: Solution overview Livello di virtualizzazione VMware vsphere VMware vsphere è la piattaforma di virtualizzazione leader del settore. Garantisce flessibilità e risparmio sui costi consentendo il consolidamento di server farm di grandi dimensioni e inefficienti in infrastrutture agili e affidabili. vsphere trasforma le risorse fisiche dei computer virtualizzando CPU, memoria, storage e rete. Tale trasformazione determina la creazione di virtual machine completamente operative, che eseguono applicazioni e sistemi operativi isolati e incapsulati proprio come se fossero computer fisici. Le funzionalità di High Availability di vsphere, quali vmotion e Storage vmotion, consentono di eseguire in maniera trasparente la migrazione di virtual machine e file archiviati tra server vsphere con un impatto minimo o nullo sulle prestazioni. In combinazione con vsphere Distributed Resource Scheduler (DRS) e Storage DRS, le virtual machine hanno accesso alle risorse appropriate in qualsiasi point-in-time tramite il bilanciamento del carico delle risorse di elaborazione e di storage. VMware vcenter Server VMware vcenter Server è una piattaforma centralizzata per la gestione degli ambienti vsphere. Fornisce agli amministratori un'unica interfaccia per tutti gli aspetti relativi al monitoraggio, alla gestione e alla manutenzione della virtual infrastructure, a cui è possibile accedere da più dispositivi. vcenter è anche responsabile della gestione di funzionalità avanzate, quali vsphere High Availability (HA), vsphere DRS, vsphere vmotion e vsphere Update Manager. VMware vsphere High Availability vsphere HA fornisce protezione failover uniforme e conveniente in termini di costo da interruzioni dell'attività dell'hardware e del sistema operativo: Se si verifica un errore nel sistema operativo della virtual machine, è possibile riavviare automaticamente la virtual machine utilizzando il medesimo hardware. Se si verifica un errore dell'hardware fisico, è possibile riavviare automaticamente le virtual machine interessate sugli altri server del cluster. Livello di elaborazione vsphere HA consente di configurare delle policy in modo da determinare le virtual machine che devono essere riavviate automaticamente e le condizioni in cui tali operazioni devono essere eseguite. VSPEX definisce la quantità minima di risorse del livello di elaborazione richieste, ma consente al cliente di selezionare qualsiasi hardware di server che soddisfi i requisiti. Per ulteriori informazioni, consultare Capitolo EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

29 Capitolo 3: Solution overview Livello di rete Livello di storage VSPEX definisce il numero minimo di porte di rete richieste per la soluzione e fornisce indicazioni generali sull'architettura di rete, ma consente al cliente di selezionare qualsiasi hardware di rete che soddisfi i requisiti. Per ulteriori informazioni, consultare Capitolo 5. Il livello di storage è un componente chiave di qualsiasi soluzione di cloud infrastructure, che fornisce i dati generati dalle applicazioni e dai sistemi operativi in un sistema di elaborazione dello storage del data center. In questa soluzione VSPEX, gli storage array EMC VNXe3200 vengono utilizzati per fornire la virtualizzazione a livello di storage. Questo determina un miglioramento dell'efficienza dello storage e assicura una maggiore flessibilità di gestione e garantisce una riduzione dei costi complessivi di gestione. EMC VNXe3200 Funzionalità e miglioramenti EMC VNXe3200 è la piattaforma di unified storage ottimizzata per Flash più conveniente, che offre innovazione e funzionalità di livello aziendale per il block storage e per lo storage basato su file in un'unica soluzione scalabile e di facile utilizzo. Ideale per i carichi di lavoro misti in ambienti fisici o virtuali, VNXe3200 combina hardware potente e flessibile con software avanzato di gestione, protezione ed efficienza, per soddisfare le complesse esigenze degli ambienti di applicazioni virtualizzate di oggi. VNXe3200 include numerose funzionalità e miglioramenti progettati e basati sul successo della famiglia di prodotti midrange EMC VNX. Le funzionalità e i miglioramenti includono: Maggiore efficienza con un array ibrido ottimizzato per Flash Maggiore capacità con l'ottimizzazione multicore di EMC Multicore Cache, Multicore RAID e Multicore FAST Cache (MCx ) Amministrazione e implementazione semplificate con i componenti software di base VNXe, inclusi Monitoring and Reporting, Unified Snapshots e così via Integrazione con gli ecosistemi VMware e Microsoft Supporto multiprotocollo unificato per FC, iscsi, NFS e CIFS La soluzione VSPEX è basata sulla serie VNXe di nuova generazione e offre maggiore efficienza, garantisce prestazioni più elevate e assicura livelli di scalabilità senza precedenti. Array ibrido ottimizzato per Flash La serie VNXe3200 è un array ibrido ottimizzato per Flash che offre il tiering automatizzato per garantire le migliori prestazioni per i dati critici, spostando in modo intelligente i dati utilizzati con frequenza minore su dischi a basso costo. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 29

30 Capitolo 3: Solution overview In questo approccio ibrido, una percentuale limitata di Flash drive nell'intero sistema è in grado di fornire una percentuale molto alta di IOPS. VNXe3200 sfrutta appieno la latenza ridotta della tecnologia Flash per ottimizzare il risparmio sui costi e garantire scalabilità a prestazioni elevate. La suite EMC Fully Automated Storage Tiering (FAST Cache e FAST VP) esegue il tiering a livello di dati di block e file su unità eterogenee e incrementa le prestazioni dei dati più attivi nelle Flash drive affinché i clienti non debbano mai scendere a compromessi in termini di costo o di prestazioni. I dati sono utilizzati più frequentemente al momento della loro creazione; pertanto, è opportuno che i nuovi dati vengano prima memorizzati sulle Flash drive per garantire prestazioni ottimali. Quando i dati, con il passare del tempo, diventano obsoleti e meno attivi, FAST VP è in grado di eseguire automaticamente il tiering dei dati da unità a prestazioni elevate a unità a capacità elevata, in base a policy definite dal cliente. Questa funzionalità è stata migliorata con una granularità quattro volte superiore e con nuovi dischi a stato solido (SSD) FAST VP basati sulla tecnologia Enterprise Multi-Level Cell (emlc) per ridurre il costo per gigabyte. FAST Cache assorbe dinamicamente i picchi imprevisti nei carichi di lavoro dei sistemi. FAST Cache è in grado di assicurare il miglioramento immediato delle prestazioni grazie allo spostamento dei dati diventati improvvisamente attivi da unità a capacità elevata più lente su Flash drive più veloci. Tutti gli use case VSPEX traggono vantaggio dalla maggiore efficienza. Le VSPEX Proven Infrastructure offrono soluzioni di private cloud, End-User Computing e applicazioni virtualizzate. Con VNXe3200, i clienti possono ottenere un ritorno sugli investimenti ancora maggiore. VNX e ottimizzazione del percorso del codice MCx Intel L'avvento della tecnologia Flash è stato un elemento catalizzatore per il cambiamento totale dei requisiti dei sistemi di storage midrange. EMC ha ridisegnato la piattaforma di storage midrange per ottimizzare in modo efficace le CPU multicore e offrire il sistema di storage più efficiente al costo più basso del mercato. MCx distribuisce tutti i data service EMC VNXe a livello di tutti i core, come illustrato nella Figura 5, e consente di migliorare notevolmente le prestazioni dei file per le applicazioni transazionali come i database o le virtual machine su NAS (Network Attached Storage). VNXe include il primo utilizzo del componente Intel Non-Transparent Bridge (NTB) in uno storage array EMC. NTB abilita la connettività diretta ad alta velocità tra gli storage processor mediante un'interfaccia PCI Express, consentendo di eliminare gli switch PCIe esterni, garantire un notevole risparmio in termini di alimentazione e spazio e ridurre latenza e costi. 30 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

31 Capitolo 3: Solution overview Figura 5. VNXe3200 con ottimizzazione multicore Software di base VNXe Il software di base migliorato VNXe estende l'interfaccia di facile utilizzo di EMC Unisphere in modo da includere VNX Monitoring and Reporting per la convalida delle prestazioni e l'anticipazione dei requisiti di capacità. La suite include inoltre Unisphere Central per la gestione centralizzata di migliaia di sistemi VNX e VNXe. Gestione della virtualizzazione e dell'ecosistema VMware vsphere Storage APIs for Storage Awareness VMware vstorage APIs for Storage Awareness (VASA) è un'api definita da VMware per visualizzare informazioni sullo storage tramite vcenter. L'integrazione tra tecnologia VASA e VNX rende lo storage management negli ambienti virtualizzati un'operazione trasparente. VMware vsphere Storage APIs for Array Integration VAAI (VMware vsphere Storage APIs for Array Integration) trasferisce le funzioni associate allo storage VMware dal server al sistema di storage, consentendo l'utilizzo più efficiente delle risorse del server e della rete per migliorare le prestazioni e il consolidamento. EMC Storage Analytics for VNXe EMC Storage Analytics (ESA) for VNXe fornisce una versione solo storage di VMware vcenter Operations con un connettore VNXe integrato che offre analisi dettagliate, relazioni e icone esclusive per gli array e i componenti EMC. EMC Virtual Storage Integrator EMC Virtual Storage Integrator (VSI) è un plug-in gratuito per VMware vcenter disponibile per tutti gli utenti VMware con un sistema di storage EMC. I clienti VSPEX possono utilizzare VSI per semplificare la gestione dello storage virtuale. Gli amministratori VMware possono guadagnare visibilità all'interno dello storage VNX utilizzando l'interfaccia di vcenter a cui sono già abituati. Grazie a VSI, gli amministratori IT possono completare più operazioni in meno tempo. VSI offre un controllo dell'accesso ineguagliabile che permette di gestire e delegare in modo efficiente e sicuro le attività di storage. Con VSI è possibile eseguire le attività di gestione quotidiane con un numero di clic fino al 90% inferiore, ottenendo livelli di produttività fino a 10 volte superiori. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 31

32 Capitolo 3: Solution overview Livello di backup e ripristino Il backup e ripristino garantiscono la protezione dei dati mediante il backup di volumi o file di dati in base a pianificazioni definite e il restore dei dati dal backup nel caso in cui sia necessario il ripristino dopo il verificarsi di guasti irreparabili. EMC Avamar offre la garanzia di protezione necessaria per accelerare l'implementazione di soluzioni VSPEX End-User Computing. EMC Avamar consente agli amministratori di eseguire i backup e di gestire le policy e i componenti dell'infrastruttura End-User Computing in modo centralizzato, permettendo al contempo agli utenti finali di ripristinare in modo efficiente i propri file da un'interfaccia web-based semplice e intuitiva. Con lo spostamento dei soli segmenti di dati di sottofile univoci, Avamar consente backup giornalieri completi e rapidi, con fino al 90% di riduzione dei tempi di backup e fino al 99% di riduzione della larghezza di banda di rete giornaliera necessaria. Tutti i ripristini EMC Avamar possono essere eseguiti in un unico passaggio, con la massima semplicità. Con EMC Avamar, è possibile scegliere di eseguire il backup dei desktop virtuali mediante operazioni a livello di immagine o basate su guest. Avamar esegue l'engine di deduplica a livello di VMDK (Virtual Machine Disk) per i backup delle immagini e a livello di file per i backup basati su guest. La protezione a livello di immagine consente ai backup client di effettuare una copia di tutti i dischi virtuali e dei file di configurazione associati a un desktop virtuale specifico in caso di guasti dell'hardware, danneggiamento o eliminazione accidentale. Avamar diminuisce drasticamente i tempi di backup e ripristino del desktop virtuale utilizzando la registrazione delle modifiche ai block (CBT) per il backup e il ripristino. La protezione basata su guest funziona in modo analogo alle soluzioni di backup tradizionale. Utilizzare il backup basato su guest su qualsiasi virtual machine che esegue un sistema operativo per cui è disponibile un backup client Avamar. Abilita un controllo granulare sul contenuto e sui modelli di inclusione ed esclusione. Consente di prevenire la perdita di dati a seguito di errori degli utenti, come l'eliminazione accidentale di file. L'installazione dell'agent desktop/laptop nel sistema da proteggere consente all'utente finale di eseguire il ripristino self-service dei dati. 32 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

33 Capitolo 3: Solution overview Livello di sicurezza L'autenticazione a due fattori di RSA SecurID è in grado di offrire una maggiore sicurezza per l'ambiente di VSPEX End-User Computing poiché richiede all'utente di autenticarsi con due informazioni, denominate complessivamente passphrase. La funzionalità SecurID viene gestita tramite RSA Authentication Manager, che controlla anche le funzioni di gestione, come assegnazione di token agli utenti, gestione degli utenti e High Availability. Citrix NetScaler Network Appliance e Citrix Storefront consentono l'integrazione semplificata di SecurID nell'ambiente XenDesktop. Il documento Securing EMC VSPEX End-User Computing with RSA SecurID: Citrix XenDesktop 7 and VMware vsphere 5.1 for up to 2,000 Virtual Desktops Design Guide fornisce informazioni dettagliate per la pianificazione del livello di sicurezza. Soluzione Citrix ShareFile StorageZones Citrix ShareFile è un servizio di storage e condivisione dei file basato su cloud, progettato per garantire sicurezza e storage di livello aziendale. ShareFile consente agli utenti di condividere in maniera sicura i documenti con gli altri utenti. Gli utenti di ShareFile includono dipendenti e utenti all'esterno della directory di livello aziendale (definiti client). StorageZones ShareFile consente agli ambienti di business di condividere i file all'interno dell'organizzazione e, al tempo stesso, di soddisfare i requisiti di conformità richiesti dalle normative vigenti. StorageZones offre ai clienti la possibilità di mantenere i propri dati in sistemi di storage in sede. Semplifica la condivisione di file di grandi dimensioni con la crittografia completa e consente di sincronizzare i file con più dispositivi. Grazie alla possibilità di archiviare i dati in sede e in posizioni più vicine agli utenti rispetto ai dati che risiedono nel public cloud, StorageZones è in grado di assicurare prestazioni e sicurezza di livello superiore. Di seguito sono riportate le principali funzionalità disponibili agli utenti di ShareFile StorageZones: Utilizzo di StorageZones con o in sostituzione del cloud storage gestito da ShareFile. Possibilità di configurare Citrix CloudGateway Enterprise per l'integrazione dei servizi ShareFile con Citrix Receiver per l'autenticazione e il provisioning degli utenti. Riconciliazione automatizzata tra il cloud ShareFile e l'implementazione di StorageZones in un'organizzazione. Scansioni antivirus automatizzate dei file caricati. Ripristino di file dal backup di Storage Center (Storage Center è il componente server di StorageZones). StorageZones consente di eseguire la ricerca di date e ore specifiche nei record dei file e di contrassegnare file e cartelle per il restore dal backup di Storage Center. Grazie all'infrastruttura aggiuntiva, la soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop fornisce il supporto per ShareFile StorageZones con Storage Center. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 33

34 Capitolo 3: Solution overview 34 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

35 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Capitolo 4 Dimensionamento della soluzione Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica Carico di lavoro di riferimento Dimensionamento dei server virtuali dell'infrastruttura con VSPEX Private Cloud Blocchi predefiniti di storage VSPEX Configurazioni massime convalidate di VSPEX End-User Computing Scelta dell'architettura di riferimento appropriata EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 35

36 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Panoramica Questo capitolo descrive come progettare una soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop e illustra come dimensionare la soluzione in base alle esigenze del cliente. Introduce inoltre i concetti di carico di lavoro di riferimento, blocchi predefiniti e configurazioni massime convalidate di End-User Computing e descrive le relative caratteristiche. Infine, illustra come scegliere l'architettura di riferimento appropriata per l'ambiente del cliente utilizzando il Customer Sizing Worksheet. La Tabella 5 illustra la procedura generale da completare durante il dimensionamento della soluzione. Tabella 5. VSPEX End-User Computing: Processo di progettazione Passaggio Azione 1 Utilizzare il Customer Sizing Worksheet nella Appendice A per raccogliere i requisiti dei clienti per l'ambiente End-User Computing. 2 Utilizzare EMC VSPEX Sizing Tool per determinare l'architettura di riferimento VSPEX consigliata per la propria soluzione End-User Computing in base ai requisiti dei clienti raccolti nel Passaggio 1. Nota: nel caso in cui il Sizing Tool non sia disponibile, è possibile dimensionare manualmente la soluzione End-User Computing utilizzando le linee guida riportate in questo capitolo. Carico di lavoro di riferimento VSPEX definisce un carico di lavoro di riferimento che rappresenta un'unità di misura per quantificare le risorse nelle architetture di riferimento delle soluzioni. Confrontando l'utilizzo effettivo operato dal cliente con il carico di lavoro di riferimento, è possibile estrapolare il tipo di architettura di riferimento da scegliere come base per l'implementazione VSPEX del cliente. Per le soluzioni VSPEX End-User Computing, il carico di lavoro di riferimento è definito come singolo desktop virtuale, ovvero il desktop virtuale di riferimento, che è possibile implementare utilizzando un sistema operativo desktop, noto anche come desktop VDI, o un sistema operativo server, noto come desktop condiviso ospitato (HSD). Nel caso di un sistema operativo desktop, ogni utente accede a una virtual machine dedicata a cui sono allocati una vcpu e 2 GB di RAM. Nel caso di un sistema operativo server, a ogni virtual machine sono allocati sei vcpu e 12 GB di RAM e ciascuna di esse è condivisa tra 20 sessioni di desktop virtuali. La Tabella 6 mostra le caratteristiche del carico di lavoro del desktop virtuale di riferimento. Il numero equivalente di desktop virtuali di riferimento per uno specifico requisito di risorse viene determinato convertendo il requisito di risorse nel numero di desktop virtuali di riferimento necessari per soddisfare tale requisito. Tabella 6. Caratteristiche dei desktop virtuali di riferimento Caratteristica Tipo di desktop virtuale Valore Sistema operativo desktop (desktop VDI): Microsoft Windows 8.1 Enterprise Edition (32 bit) Sistema operativo server (HSD): Windows Server 2012 R2 36 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

37 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Caratteristica Processori virtuali per desktop virtuale RAM per desktop virtuale Capacità di storage disponibile per desktop virtuale* Operazioni IOPS medie per desktop virtuale quando in stato di normale operatività (Steady State) Valore Sistema operativo desktop: 1 vcpu Sistema operativo server: 0,3 vcpu Sistema operativo desktop: 2 GB Sistema operativo server: 0,6 GB 8 GB (PVS) 16 GB (MCS) 8 * Questa capacità di storage disponibile è calcolata in base alle unità utilizzate in questa soluzione. È possibile creare più spazio aggiungendo unità o utilizzando unità della stessa classe con capacità maggiore. Questa definizione di desktop è basata sui dati dell'utente che risiedono nello storage condiviso. Il profilo di I/O viene definito utilizzando un framework di test che esegue contemporaneamente tutti i desktop, con un carico costante generato dall'uso continuo di applicazioni normalmente utilizzate negli uffici, come browser e software per la produttività aziendale. Abbiamo utilizzato LoginVSI Load Generator versione 3.7 con un profilo medio. Dimensionamento dei server virtuali dell'infrastruttura con VSPEX Private Cloud Questa soluzione prevede server virtuali dell'infrastruttura implementati sulla Proven Infrastructure VSPEX Private Cloud con VMWare vsphere 5.5, inclusi server Active Directory, System Center VMM, SQL Server, XenDesktop Delivery Controller e PVS. L'utente finale può sfruttare le risorse dell'infrastruttura esistenti se uno dei server sopra riportati è presente nel data center. La Tabella 7 mostra il requisito di risorse dell'infrastruttura convalidata per questa soluzione. Tabella 7. Requisito di risorse dei server virtuali dell'infrastruttura Server Quantità CPU Controller di dominio (AD/DNS/DHCP) Memoria (GB) Capacità (GB) IOPS SQL Server VMware vcenter Controller XenDesktop Server PVS I documenti EMC VSPEX Private Cloud: VMWare vsphere 5.5 for up to 1,000 Virtual Machines Proven Infrastructure Guide ed EMC VSPEX Private Cloud: VMWare vsphere 5.5 for up to 125 Virtual Machines Proven Infrastructure Guide forniscono informazioni dettagliate sulla configurazione delle risorse di storage e server. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 37

38 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Blocchi predefiniti di storage VSPEX Approccio basato su blocchi predefiniti Il dimensionamento del sistema di storage per ottenere gli IOPS dei server virtuali desiderati è un processo molto complesso. Quando una richiesta di I/O raggiunge lo storage array, diversi componenti, quali storage processor, cache DRAM (Dynamic Random Access Memory), FAST Cache, FAST VP (se utilizzata) e dischi, provvedono a soddisfare tale richiesta. Durante la pianificazione e il dimensionamento di un sistema di storage, i clienti devono prendere in considerazione diversi fattori per bilanciare capacità, performance e costo delle applicazioni. Per ridurre la complessità, EMC VSPEX utilizza un approccio basato sui blocchi predefiniti. Un blocco predefinito è un set di spindle di dischi che supportano uno specifico numero di desktop virtuali nell'architettura EMC VSPEX. Ciascun blocco predefinito unisce diversi spindle di dischi per creare uno storage pool a supporto delle esigenze di un ambiente End-User Computing. Blocchi predefiniti convalidati Due blocchi predefiniti sono attualmente verificati in VNXe 3200 e offrono una soluzione flessibile per il dimensionamento di VSPEX: Blocco predefinito per 125 desktop virtuali con provisioning PVS Il blocco predefinito più piccolo convalidato con il provisioning PVS può contenere fino a 125 desktop virtuali con 4 unità SAS in uno storage pool con EMC FAST Cache. Il layout dello storage è illustrato nella Figura 6. Figura 6. Layout dello storage del blocco predefinito con provisioning PVS Blocco predefinito per 125 desktop virtuali con provisioning MCS Il blocco predefinito più piccolo convalidato con il provisioning MCS può contenere fino a 125 desktop virtuali con 5 unità SAS in uno storage pool con EMC FAST Cache. Il layout dello storage è illustrato nella Figura 7. Figura 7. Layout dello storage del blocco predefinito con provisioning MCS Espansione di ambienti VSPEX End-User Computing esistenti La soluzione EMC VSPEX End-User Computing supporta un modello di implementazione flessibile che consente di espandere facilmente l'ambiente aziendale secondo le esigenze del business in evoluzione. È possibile combinare le configurazioni dell'architettura di riferimento presentate nella soluzione per creare implementazioni di dimensioni maggiori. Ad esempio, è possibile creare la configurazione con 500 desktop partendo direttamente dalla configurazione suggerita oppure iniziando dalla configurazione con 125 desktop ed espanderla quando necessario. 38 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

39 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione La Tabella 8 elenca i dischi richiesti per supportare le architetture di riferimento per quattro punti di scala, esclusi i requisiti di hot spare. Tabella 8. Numero di dischi richiesti in base al numero di desktop virtuali Desktop virtuali Flash drive (FAST Cache) Unità SAS (PVS/non PvD) Unità SAS (PVS/PvD) (4 per desktop + 6 per PVDisk) (8 per desktop + 6 per PVDisk) (12 per desktop + 12 per PVDisk) 500 watt (16 per desktop + 12 per PVDisk) Unità SAS (PVS/HSD) Unità SAS (MCS/non PvD) Unità SAS (MCS/PvD) (5 per desktop + 6 per PVDisk) (10 per desktop + 6 per PVDisk) (15 per desktop + 12 per PVDisk) (20 per desktop + 12 per PVDisk) Unità SAS (MCS/HSD) Nota: partendo da una configurazione basata sul blocco predefinito da 250 desktop per MCS, è possibile espanderla per creare il blocco predefinito da 500 desktop aggiungendo dieci unità SAS corrispondenti e consentendo il restriping del pool. Per informazioni dettagliate sul restriping e sull'espansione del pool, fare riferimento al white paper EMC VNX Virtual Provisioning Applied Technology. Configurazioni massime convalidate di VSPEX End-User Computing Le configurazioni di VSPEX End-User Computing sono state convalidate sulla piattaforma VNXe3200. Come descritto nella Tabella 8, il valore massimo consigliato per VNXe3200 è 500 desktop. I layout del disco convalidati sono stati creati per fornire supporto al numero specificato di desktop virtuali al Performance Level definito. È possibile modificare il layout dello storage convalidato aggiungendo ulteriori unità per ottenere capacità e prestazioni più elevate nonché aggiungendo funzionalità come FAST Cache per i desktop e FAST VP per migliorare le prestazioni dei dati dell'utente. Tuttavia, la riduzione del numero di unità consigliate può causare un numero inferiore di IOPS per desktop e un'esperienza utente meno soddisfacente a causa di tempi di risposta meno rapidi. Layout dello storage per un massimo di 500 desktop virtuali Layout dello storage core con provisioning PVS La Figura 8 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di un massimo di 500 desktop virtuali con provisioning PVS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 39

40 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Figura 8. Layout dello storage core con provisioning PVS per un massimo di 500 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning PVS La soluzione utilizza la seguente configurazione core con provisioning PVS: La serie VNXe non richiede un'unità hot spare dedicata. Due dischi sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "HS" nella Figura 8. Un massimo di 16 dischi SAS nello storage pool 1 RAID 10 viene utilizzato per lo storage della write-cache dei desktop virtuali. Abbiamo abilitato la funzionalità FAST Cache per l'intero pool. Per l'implementazione di 125 desktop, abbiamo utilizzato quattro dischi SAS nello storage pool 1 RAID 10 per lo storage della write-cache dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di un datastore VMware da 1 TB per presentarlo ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di un datastore VMware da 1 TB per presentarlo ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di 250 desktop, abbiamo richiesto otto dischi SAS nello storage pool 1 RAID 10 per lo storage della write-cache dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di due datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di due datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di 375 desktop, abbiamo richiesto dodici dischi SAS nello storage pool 1 RAID 10 per lo storage della write-cache dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di tre datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di tre datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di 500 desktop, abbiamo richiesto sedici dischi SAS nello storage pool 1 RAID 10 per lo storage della write-cache dei desktop virtuali. 40 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

41 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di quattro datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di quattro datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Nota: se la funzionalità Personal vdisk è implementata, metà delle unità (otto dischi SAS per 500 desktop) è sufficiente per soddisfare i requisiti di prestazioni. Tuttavia, la capacità dei desktop si ridurrà del 50%. Se il requisito in termini di capacità dell'ambiente viene soddisfatto, implementare Personal vdisk con otto unità SAS per 500 desktop. Abbiamo utilizzato due unità SSD per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. Abbiamo utilizzato cinque dischi SAS nello storage pool 2 RAID 5 per lo storage delle immagini dei dischi virtuali (vdisk) PVS. Abbiamo abilitato la funzionalità FAST Cache per l'intero pool e abbiamo utilizzato questi dischi SAS per VNXe OE. Nota: il layout del disco presentato nella Figura 8 viene utilizzato a scopo dimostrativo e potrebbe essere differente nell'ambiente di produzione in quanto VNXe automatizza la distribuzione sui dischi per garantire prestazioni ottimali. È possibile sostituire le unità più grandi per fornire maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, le unità devono essere della stessa dimensione e operare a rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi di layout dello storage possono produrre risultati non ottimali. Layout dello storage core con provisioning MCS La Figura 9 illustra il layout dei dischi richiesti per lo storage di un massimo di 500 desktop virtuali con provisioning MCS. Questo layout può essere utilizzato con opzioni di provisioning per desktop casuali e statici, Personal vdisk e desktop condivisi ospitati. Questo layout non include lo spazio necessario per i dati del profilo degli utenti. Figura 9. Layout dello storage core con provisioning MCS per un massimo di 500 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage core con provisioning MCS La soluzione utilizza la seguente configurazione core con provisioning MCS: Abbiamo utilizzato quattro dischi SAS per VNX OE. La serie VNXe non richiede un'unità hot spare dedicata. Due dischi sono dischi non collegati che possono essere utilizzati come hot spare, quando necessario. Questi dischi sono contrassegnati dalla dicitura "HS" nella Figura 9. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 41

42 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Un massimo di venti dischi SAS nello storage pool 1 RAID 5 viene utilizzato per lo storage dei desktop virtuali. Abbiamo abilitato la funzionalità FAST Cache per l'intero pool. Per l'implementazione di 125 desktop, questa soluzione richiede cinque dischi SAS nello storage pool 1 RAID 5 per lo storage dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di un datastore VMware da 1 TB per presentarlo ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di un datastore VMware da 1 TB per presentarlo ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di 250 desktop, la soluzione richiede dieci dischi SAS nello storage pool 1 RAID 5 per lo storage dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di due datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di due datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di 375 desktop, la soluzione richiede quindici dischi SAS nello storage pool 1 RAID 5 per lo storage dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di tre datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di tre datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di 500 desktop, la soluzione richiede venti dischi SAS nello storage pool 1 RAID 5 per lo storage dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di quattro datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool abbiamo eseguito il provisioning di quattro datastore VMware da 1 TB per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Nota: se la funzionalità Personal vdisk è implementata, metà delle unità (dieci dischi SAS per 500 desktop) è sufficiente per soddisfare i requisiti di prestazioni. Tuttavia, la capacità dei desktop si ridurrà del 50%. Se il requisito in termini di capacità dell'ambiente viene soddisfatto, implementare Personal vdisk con dieci unità SAS per 500 desktop. 42 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

43 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Abbiamo utilizzato due unità SSD per FAST Cache. Su queste unità non sono presenti LUN configurabili dall'utente. Nota: il layout del disco presentato nella Figura 9 viene utilizzato a scopo dimostrativo e potrebbe essere differente nell'ambiente di produzione in quanto VNXe automatizza la distribuzione sui dischi per garantire prestazioni ottimali. È possibile sostituire le unità più grandi per fornire maggiore capacità. Per soddisfare le indicazioni relative al carico, tutte le unità devono essere della stessa dimensione e operare a rpm. Se si utilizzano unità di dimensioni diverse, gli algoritmi di layout dello storage possono produrre risultati non ottimali. Layout del data storage opzionale per i dati dell'utente Durante la convalida e il test di questa soluzione, abbiamo allocato lo spazio di storage per i dati dell'utente nell'array VNXe, come illustrato nella Figura 10. Abbiamo utilizzato questo storage, in aggiunta allo storage core mostrato nella Figura 8 e nella Figura 9, per eseguire lo storage dei server di infrastruttura, delle home directory e dei profili degli utenti e dei dischi Personal vdisk. Se lo storage per i dati dell'utente è disponibile altrove nell'ambiente di produzione, lo storage aggiuntivo non è richiesto. Figura 10. Layout dello storage opzionale per un massimo di 500 desktop virtuali Panoramica del layout dello storage opzionale La soluzione utilizza la seguente configurazione di storage opzionale: La serie VNXe non richiede un'unità hot spare dedicata. Un disco è un disco non collegato che può essere utilizzato come hot spare, quando necessario. Questo disco è contrassegnato dalla dicitura "HS" nella Figura 10. Dieci dischi SAS nello storage pool 3 RAID 5 vengono utilizzati per lo storage dei profili di roaming e dei dati dell'utente. Da questo pool, vengono creati due file system CIFS: un file system viene utilizzato per lo storage dei dati dell'utente, mentre l'altro file system viene utilizzato per lo storage del profilo utente. Se sono stati implementati più tipi di unità, è possibile abilitare FAST VP per il tiering automatico dei dati in modo da sfruttare le differenze di prestazioni e capacità. La soluzione FAST VP viene applicata a livello di block storage pool e regola automaticamente la posizione in cui i dati vengono archiviati in base alla relativa frequenza di accesso. I dati ad accesso frequente sono promossi a tier dello storage più elevati in incrementi di 256 MB, mentre i dati ad accesso meno frequente possono essere migrati a un tier inferiore per ottimizzare i costi. Il ribilanciamento delle unità di dati, o sezioni, da 256 MB è incluso nelle procedure di manutenzione pianificate che vengono eseguite regolarmente. EMC non consiglia di utilizzare FAST VP per lo storage di desktop virtuali, ma FAST VP può offrire significativi miglioramenti delle prestazioni se implementato per i dati dell'utente e i profili di roaming. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 43

44 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Dodici dischi SAS nello storage pool 4 RAID 10 sono utilizzati per lo storage di dischi Personal vdisk. La FAST Cache è abilitata per l'intero pool. Per l'implementazione di un massimo di 250 desktop, sono necessari sei dischi SAS nello storage pool 4 RAID 10 per lo storage dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool viene eseguito il provisioning di due datastore VMware da 500 GB (un datastore VMware per 125 desktop) per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool viene eseguito il provisioning di due datastore VMware da 500 GB (un datastore VMware per 125 desktop) per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. Per l'implementazione di un massimo di 500 desktop, sono necessari dodici dischi SAS nello storage pool 4 RAID 10 per lo storage dei desktop virtuali. Per il protocollo a livello di file, dal pool viene eseguito il provisioning di quattro datastore VMware da 500 GB (tre datastore VMware per 375 desktop) per presentarli ai server vsphere come datastore NFS. Per il protocollo a livello di block, dal pool viene eseguito il provisioning di quattro datastore VMware da 500 GB (tre datastore VMware per 375 desktop) per presentarli ai server vsphere come datastore VMFS. 44 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

45 Scelta dell'architettura di riferimento appropriata Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Panoramica Utilizzo del Customer Sizing Worksheet Per scegliere l'architettura di riferimento appropriata per l'ambiente di un cliente, è necessario determinare i requisiti di risorse dell'ambiente e convertire tali requisiti in un numero equivalente di desktop virtuali di riferimento con le caratteristiche definite nella Tabella 6 a pagina 36. Questa sezione descrive come utilizzare il Customer Sizing Worksheet per semplificare il calcolo del dimensionamento e illustra gli altri fattori che occorre prendere in considerazione nella scelta del tipo di architettura di riferimento da implementare. Panoramica Il Customer Sizing Worksheet consente di valutare l'ambiente del cliente e calcolare i requisiti per il dimensionamento dell'ambiente. Tipo utente Utilizzo intensivo Utilizzo moderato Utilizzo tipico Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti La Tabella 9 mostra un foglio di lavoro completato per un ambiente di un cliente di esempio. L' Appendice A fornisce un Customer Sizing Worksheet vuoto che è possibile stampare e utilizzare come riferimento per dimensionare la soluzione per un cliente. Tabella 9. Customer Sizing Worksheet di esempio vcpu Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti N. di utenti Numero totale di desktop virtuali di riferimento Totale 450 Per completare il Customer Sizing Worksheet, attenersi alla seguente procedura: 1. Identificare i tipi di utenti di cui si intende eseguire la migrazione nell'ambiente VSPEX End-User Computing e il numero di utenti di ciascun tipo. 2. Per ciascun tipo, determinare i requisiti di risorse di elaborazione in termini di vcpu, memoria (GB), prestazioni di storage (IOPS) e capacità di storage. 3. Per ciascun tipo di risorsa e di utente, determinare i requisiti in termini di desktop virtuali di riferimento equivalenti, ovvero il numero di desktop virtuali di riferimento richiesti per soddisfare i requisiti di risorse specificati. 4. Determinare il numero totale di desktop di riferimento del pool di risorse necessari per l'ambiente del cliente. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 45

46 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Determinazione dei requisiti di risorse CPU Il desktop virtuale di riferimento illustrato nella Tabella 6 a pagina 36 presume che la maggior parte delle applicazioni desktop sia ottimizzata per una singola CPU in un'implementazione del sistema operativo desktop. Se un tipo di utente richiede un desktop con più CPU virtuali, modificare il conteggio proposto del desktop virtuale per includere le risorse aggiuntive. Se, ad esempio, si esegue la virtualizzazione di 100 desktop, ma 20 utenti richiedono due CPU anziché una, considerare che il pool in uso deve fornire una funzionalità di 120 desktop virtuali. Memoria La memoria svolge un ruolo fondamentale nel garantire elevati livelli di funzionalità e prestazioni delle applicazioni. Ciascun gruppo di desktop avrà obiettivi differenti per la quantità di memoria disponibile considerata accettabile. Analogamente al calcolo della CPU, se un gruppo di utenti richiede risorse di memoria aggiuntive, è sufficiente regolare il numero di desktop pianificati per soddisfare la richiesta di risorse aggiuntive. Se, ad esempio, sono 100 i desktop che verranno virtualizzati utilizzando il sistema operativo desktop, ma ciascun desktop richiede 4 GB di memoria anziché i 2 GB forniti nel desktop virtuale di riferimento, pianificare l'utilizzo di 200 desktop virtuali di riferimento. IOPS I requisiti di prestazioni dello storage per i desktop rappresentano in genere l'aspetto meno conosciuto delle prestazioni. Il desktop virtuale di riferimento utilizza un carico di lavoro generato da uno strumento riconosciuto nel settore per eseguire un'ampia gamma di applicazioni per la produttività aziendale che devono essere rappresentative della maggior parte delle implementazioni dei desktop virtuali. Capacità di storage Il requisito in termini di capacità di storage per un desktop può variare in modo significativo in base ai tipi di applicazioni in uso e alle policy specifiche dell'azienda cliente. I desktop virtuali presentati in questa soluzione si basano su storage condiviso aggiuntivo per i documenti degli utenti e i dati dei profili utente. Questo requisito viene considerato come componente opzionale che può essere soddisfatto con l'aggiunta di hardware di storage specifico definito nella soluzione o con file share esistenti nell'ambiente. Determinazione dei desktop virtuali di riferimento equivalenti Una volta definite tutte le risorse, determinare il numero di desktop virtuali di riferimento equivalenti utilizzando le relazioni indicate nella Tabella 10. Arrotondare tutti i valori al numero intero più vicino. 46 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

47 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Tabella 10. Risorse dei desktop virtuali di riferimento Tipo desktop Sistema operativo desktop Risorsa Valore per il desktop virtuale di riferimento Relazione tra i requisiti e i desktop virtuali di riferimento equivalenti CPU 1 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = Requisiti di risorse Memoria 2 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/2 IOPS 8 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/8 OS server CPU 0,3 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/0,3 Memoria 0,6 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/0,6 IOPS 8 Desktop virtuali di riferimento equivalenti = (Requisiti di risorse)/8 Ad esempio, lo scenario di utilizzo intensivo riportato nella Tabella 9 richiede due CPU virtuali, 12 IOPS e 4 GB di memoria per ciascun desktop in un ambiente con sistema operativo desktop. Questo requisito si traduce in 2 desktop virtuali di riferimento di CPU, 2 desktop virtuali di riferimento di memoria e 2 desktop virtuali di riferimento di IOPS, in base alle caratteristiche dei desktop virtuali di riferimento descritte nella Tabella 6. Pertanto, il numero di desktop virtuali di riferimento richiesti per ciascun tipo di utente equivale al numero massimo richiesto per una singola risorsa. Ad esempio, il numero di desktop virtuali di riferimento equivalenti per lo scenario di utilizzo intensivo nella Tabella 9 è pari a quattro, in quanto questo numero soddisfa tutti i requisiti di risorse in termini di IOPS, vcpu e memoria. Per calcolare il numero totale di desktop virtuali di riferimento per un tipo di utente, moltiplicare il numero di desktop virtuali di riferimento equivalenti relativi al tipo di utente in questione per il numero di utenti. Determinazione del numero totale di desktop virtuali di riferimento Una volta completato il foglio di lavoro per ciascun tipo di utente di cui il cliente desidera eseguire la migrazione nella virtual infrastructure, determinare il numero totale di desktop virtuali di riferimento del pool di risorse richiesti calcolando la somma del numero totale di desktop virtuali di riferimento per tutti i tipi di utenti. Nell'esempio riportato nella Tabella 9, il numero totale di desktop virtuali è 450. Selezione di un'architettura di riferimento Le architetture di riferimento di VSPEX End-User Computing definiscono dimensioni del pool di risorse discrete, ovvero un pool contenente 125, 250, 375 o 500 desktop virtuali di riferimento. Il valore totale dei desktop virtuali di riferimento riportato nel foglio di lavoro completato indica il tipo di architettura di riferimento più appropriato per soddisfare i requisiti del cliente. Nell'esempio riportato nella Tabella 9, il cliente richiede una funzionalità di 450 desktop virtuali del pool. Pertanto, il pool di risorse con 500 desktop virtuali fornisce risorse sufficienti per soddisfare sia le esigenze attuali che le esigenze di crescita future. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 47

48 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Tuttavia, oltre ai numeri di desktop convalidati (125, 250, 375 o 500), nella scelta del tipo di architettura di riferimento da implementare, occorre prendere in considerazione altri fattori. Ad esempio: Simultaneità Il carico di lavoro di riferimento utilizzato per convalidare questa soluzione (Tabella 6) presuppone che tutti gli utenti dei desktop siano sempre attivi. In altre parole, l'architettura di riferimento con 500 desktop è stata testata con 500 desktop, in cui tutti i desktop generano carichi di lavoro in parallelo, tutti vengono avviati nello stesso momento e così via. Se il cliente prevede di avere 800 utenti, ma che solo il 50% di essi sarà connesso contemporaneamente a causa delle differenze di fuso orario o dei turni, i 400 utenti attivi su un totale di 800 utenti possono essere supportati dall'architettura con 500 desktop. Carichi di lavoro dei desktop più pesanti Il carico di lavoro di riferimento viene considerato il carico tipico di un impiegato. Tuttavia, gli utenti di alcuni clienti potrebbero avere un profilo più attivo. Se un'azienda ha 300 utenti e, a causa di applicazioni aziendali personalizzate, ciascun utente genera 12 IOPS invece delle 8 IOPS utilizzate nel carico di lavoro di riferimento, il cliente necessiterà di IOPS (300 utenti * 12 IOPS per desktop). In questo caso, la configurazione con 375 desktop risulterà insufficiente in quanto ha una capacità nominale di IOPS (375 desktop * 8 IOPS per desktop). Il cliente dovrà quindi considerare l'opportunità di passare alla soluzione con 500 desktop. Fine tuning delle risorse hardware Nella maggior parte dei casi, il Customer Sizing Worksheet suggerisce un'architettura di riferimento adeguata per le esigenze del cliente. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile che si desideri personalizzare ulteriormente le risorse hardware disponibili per il sistema. Una descrizione completa dell'architettura del sistema esula dall'ambito del presente documento, ma è possibile personalizzare ulteriormente la soluzione in questa fase. Risorse di storage In alcune applicazioni esiste la necessità di separare alcuni carichi di lavoro di storage da altri carichi di lavoro. I layout dello storage per le architetture di riferimento inseriscono tutti i desktop virtuali in un singolo pool di risorse. Per ottenere la separazione dei carichi di lavoro, implementare ulteriori unità disco per ciascun gruppo che richiede l'isolamento dei carichi di lavoro e aggiungerle a un pool dedicato. Per supportare l'isolamento o ridurre la funzionalità del pool, non è appropriato ridurre le dimensioni del pool di risorse di storage principale senza ulteriori istruzioni al di là della presente. I layout dello storage per la soluzione sono stati progettati per bilanciare diversi fattori in termini di High Availability, prestazioni e protezione dei dati. La modifica dei componenti del pool può avere impatti significativi e difficili da prevedere su altre aree del sistema. Risorse server Per le risorse server nella soluzione, è possibile personalizzare le risorse hardware in modo più efficace. A tal fine, calcolare innanzitutto il numero totale dei requisiti in termini di risorse per i componenti server, come illustrato nella Tabella 11. Si noti l'aggiunta al foglio di lavoro delle colonne Totale risorse CPU e Totale risorse memoria. 48 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

49 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione Tabella 11. Totale componenti risorse server Tipi di utente Utilizzo intensivo Utilizzo moderato Utilizzo tipico Requisiti delle risorse Requisiti delle risorse Requisiti delle risorse vcpu Memoria (GB) Numero di utenti Totale risorse CPU Totale risorse memoria (GB) Totale L'esempio riportato nella Tabella 11 richiede 350 CPU virtuali e 900 GB di memoria. Poiché nelle architetture di riferimento si presuppone che siano presenti cinque desktop per ciascun core di processore fisico in un ambiente con sistema operativo desktop e che non venga eseguito l'overprovisioning della memoria, questo si traduce in 70 core di processori fisici e 900 GB di memoria. Il pool di risorse con 500 desktop virtuali utilizzato nella soluzione richiede invece GB di memoria e almeno 100 core di processori fisici. Pertanto, la soluzione può essere implementata in modo efficace con un numero inferiore di risorse server. Nota: quando si personalizza l'hardware del pool di risorse, prendere in considerazione i requisiti di High Availability. Riepilogo I requisiti definiti nella soluzione rappresentano per EMC il set minimo di risorse necessarie per la gestione dei carichi di lavoro in base alla definizione di un desktop virtuale di riferimento. In qualsiasi implementazione presso l'azienda cliente, il carico di un sistema varia nel tempo man mano che gli utenti interagiscono con il sistema. Se i desktop virtuali del cliente differiscono in modo significativo dalla definizione di riferimento e variano nello stesso gruppo di risorse, potrebbe essere necessario aggiungere al sistema una maggiore quantità di risorse. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 49

50 Capitolo 4: Dimensionamento della soluzione 50 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

51 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Capitolo 5 Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Panoramica Considerazioni sulla progettazione del server Considerazioni sulla progettazione della rete Considerazioni sulla progettazione dello storage High Availability e failover Profilo del test di convalida Linee guida per la configurazione di EMC Powered Backup Soluzione VSPEX per Citrix XenDesktop con ShareFile StorageZones EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 51

52 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Panoramica Questo capitolo fornisce best practice e considerazioni per la progettazione della soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop. Per ulteriori informazioni sulle best practice per l'implementazione dei diversi componenti della soluzione, fare riferimento alla documentazione specifica del vendor. Considerazioni sulla progettazione del server Panoramica Le soluzioni EMC VSPEX sono progettate per essere eseguite su un'ampia gamma di piattaforme server. VSPEX definisce la quantità minima di risorse richieste in termini di CPU e memoria, ma non una configurazione o un tipo di server specifico. Il cliente può utilizzare qualsiasi piattaforma o configurazione server che soddisfi o superi i requisiti minimi. Ad esempio, la Figura 11 mostra il modo in cui un cliente potrebbe implementare gli stessi requisiti server utilizzando server white-box o server high-end. Entrambe le implementazioni raggiungono il numero di core di processori e la quantità di RAM richiesti, ma il numero e il tipo di server sono differenti. Figura 11. Flessibilità del livello di elaborazione La scelta di una piattaforma server si basa non solo sui requisiti tecnici dell'ambiente, ma anche sulla supportabilità della piattaforma, sulle relazioni esistenti con il provider dei server, sulle funzionalità avanzate in termini di prestazioni e gestione e su molti altri fattori. Ad esempio: 52 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

53 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Dal punto di vista della virtualizzazione, se il carico di lavoro di un sistema è ben conosciuto, funzionalità come il "ballooning" della memoria e la condivisione trasparente delle pagine sono in grado di ridurre i requisiti di memoria aggregata. Se il pool delle virtual machine non è caratterizzato da un elevato livello di utilizzo di picco o simultaneo, è possibile ridurre il numero di vcpu. Se, invece, le applicazioni implementate richiedono un'elevata potenza di calcolo, potrebbe essere necessario aumentare il numero di CPU e la quantità di memoria. Di seguito sono riportati i vincoli principali: Core di CPU e memoria sufficienti per supportare il numero e i tipi di virtual machine richiesti Connessioni di rete sufficienti per garantire connettività ridondante agli switch del sistema Capacità in eccesso sufficiente per tollerare un eventuale guasto o failover del server nell'ambiente Best practice per il livello server Per questa soluzione, EMC suggerisce di prendere in considerazione le seguenti best practice per il livello server: Utilizzare unità server identiche Utilizzare server identici o almeno compatibili. VSPEX implementa tecnologie di High Availability a livello di hypervisor che possono richiedere set di istruzioni simili sull'hardware fisico sottostante. Implementando VSPEX su unità server identiche, è possibile ridurre al minimo i problemi di incompatibilità in quest'area. Utilizzare tecnologie di processori recenti Per le nuove implementazioni, utilizzare versioni recenti delle tecnologie dei processori più comuni. Tali tecnologie garantiranno infatti prestazioni identiche o migliori rispetto ai sistemi utilizzati per convalidare la soluzione. Implementare l'high Availability per gestire gli errori di un singolo server È consigliabile implementare le funzionalità di High Availability disponibili nel livello di virtualizzazione e assicurarsi che il livello di elaborazione disponga di risorse sufficienti per gestire almeno gli errori di un singolo server. Questo consentirà di implementare upgrade con tempo di inattività ridotto. High Availability e failover fornisce ulteriori dettagli. Nota: quando si implementa una soluzione di High Availability a livello di hypervisor, le dimensioni massime consentite per una virtual machine dipendono dal server fisico più piccolo presente nell'ambiente. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 53

54 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Monitorare l'utilizzo delle risorse e adattare le risorse in base alle esigenze Durante l'esecuzione del sistema, monitorare l'utilizzo delle risorse e adattare le risorse in base alle esigenze. Ad esempio, il desktop virtuale di riferimento e le risorse hardware richieste in questa soluzione presuppongono la presenza di un numero massimo di otto CPU virtuali per ciascun core di processore fisico (rapporto 8:1) negli ambienti con sistema operativo desktop. Negli ambienti con sistema operativo server, si presuppone che non vi sia sottoscrizione in eccesso dei core di CPU, ovvero si presume che le sei CPU virtuali configurate per le virtual machine che supportano i 20 desktop virtuali ospitati corrispondano a sei core di processori fisici (rapporto 1:1). In molti casi, questa configurazione offre un livello appropriato di risorse per i desktop virtuali ospitati. Tuttavia, il rapporto potrebbe non essere adatto a tutti gli use case. EMC consiglia di monitorare l'utilizzo della CPU a livello di hypervisor per determinare se sono richieste ulteriori risorse e di aggiungerne altre, se necessario. Hardware del server convalidato La Tabella 12 identifica l'hardware dei server e le configurazioni convalidate in questa soluzione. Tabella 12. Hardware del server Server per desktop virtuali CPU Memoria Rete Configurazione Sistema operativo desktop: 1 vcpu per desktop (5 desktop per core): 25 core su tutti i server per 125 desktop virtuali 50 core su tutti i server per 250 desktop virtuali 75 core su tutti i server per 375 desktop virtuali 100 core su tutti i server per 500 desktop virtuali Sistema operativo server: 0,34 vcpu per desktop (3,33 desktop per core): 38 core su tutti i server per 125 desktop virtuali 75 core su tutti i server per 250 desktop virtuali 113 core su tutti i server per 375 desktop virtuali 150 core su tutti i server per 500 desktop virtuali Sistema operativo desktop: 2 GB di RAM per desktop: 250 GB di RAM su tutti i server per 125 desktop virtuali 500 GB di RAM su tutti i server per 250 desktop virtuali 750 GB di RAM su tutti i server per 375 desktop virtuali 1 TB di RAM su tutti i server per 500 desktop virtuali 2 GB di RAM riservata per host vsphere Sistema operativo server: 0,6 GB di RAM per desktop: 75 GB di RAM su tutti i server per 125 desktop virtuali 150 GB di RAM su tutti i server per 250 desktop virtuali 225 GB di RAM su tutti i server per 375 desktop virtuali 300 GB di RAM su tutti i server per 500 desktop virtuali 2 GB di RAM riservata per host vsphere 2 schede NIC 10 GbE per chassis blade o 4 schede NIC 1 GbE per server standalone per un massimo di 500 desktop virtuali 54 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

55 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Note: Il rapporto 5:1 tra vcpu e core fisici è applicabile al carico di lavoro di riferimento definito nella presente. Durante l'implementazione di EMC Avamar, aggiungere CPU e RAM in base alle necessità per i componenti con utilizzo intensivo di CPU o RAM. Per informazioni sui requisiti di risorse per EMC Avamar, consultare la documentazione del prodotto pertinente. Indipendentemente dal numero di server implementati per soddisfare i requisiti minimi riportati nella Tabella 12, aggiungere un altro server per supportare VMware vsphere High Availability (HA). Virtualizzazione della memoria di vsphere VMware vsphere include una serie di funzionalità avanzate che contribuiscono a ottimizzare le prestazioni e l'utilizzo complessivo delle risorse. Questa sezione descrive le principali funzionalità per la gestione della memoria e illustra gli accorgimenti per il loro utilizzo con la soluzione VSPEX. La Figura 12 illustra la modalità di utilizzo della memoria di un pool di risorse da parte di un singolo hypervisor. Le funzionalità di gestione della memoria di vsphere, come overcommit della memoria, condivisione trasparente delle pagine e ballooning della memoria, sono in grado di ridurre l'utilizzo totale della memoria e aumentare i rapporti di consolidamento nell'hypervisor. Figura 12. Utilizzo della memoria dell'hypervisor EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 55

56 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Le tecniche di virtualizzazione della memoria consentono all'hypervisor vsphere di astrarre risorse host fisiche, come la memoria, per fornire l'isolamento delle risorse su più virtual machine evitando l'esaurimento delle risorse. Se vengono implementati processori avanzati, come i processori Intel con supporto EPT, l'astrazione della memoria avrà luogo all'interno della CPU. In caso contrario, questo processo avviene all'interno dell'hypervisor grazie a una funzionalità nota come tabelle pagine shadow. vsphere fornisce le seguenti tecniche di gestione della memoria: Overcommit della memoria L'overcommit della memoria si verifica quando alle virtual machine viene allocata una quantità di memoria superiore rispetto a quella fisicamente presente in un host VMware vsphere. Mediante tecniche sofisticate quali il ballooning della memoria e la condivisione trasparente delle pagine, vsphere è in grado di gestire l'overcommit della memoria senza alcun peggioramento delle prestazioni. Tuttavia, se viene utilizzata attivamente una quantità di memoria superiore a quella disponibile sul server, vsphere potrebbe ricorrere allo swapping di parti della memoria di una virtual machine. NUMA (Non-Uniform Memory Access, accesso non uniforme alla memoria) vsphere utilizza un load balancer NUMA per assegnare un nodo "home" a una virtual machine. Poiché la memoria per la virtual machine viene allocata dal nodo home, l'accesso alla memoria è locale e fornisce le migliori prestazioni possibili. Anche le applicazioni che non forniscono il supporto diretto per NUMA traggono vantaggio da questa funzionalità. Transparent Page Sharing (Condivisione trasparente delle pagine) Le virtual machine che eseguono sistemi operativi e applicazioni simili, in genere presentano set identici di contenuto di memoria. La condivisione delle pagine consente all'hypervisor di recuperare le copie ridondanti e restituirle al pool di memoria libera dell'host per essere riutilizzate. Compressione della memoria vsphere utilizza la compressione della memoria per memorizzare in una cache di compressione situata nella memoria principale le pagine delle quali verrebbe altrimenti eseguito lo swapping sul disco dell'host. Memory ballooning (Ballooning della memoria) Questa tecnica consente di risolvere l'esaurimento delle risorse dell'host mediante l'allocazione di pagine libere dalla virtual machine all'host per il riutilizzo, con un impatto minimo o nullo sulle prestazioni dell'applicazione. Swapping dell'hypervisor Questa tecnica comporta l'allocazione sul disco di pagine arbitrarie della virtual machine da parte dell'host. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al white paper di VMware Understanding Memory Resource Management in VMware vsphere 5.0. Linee guida per la configurazione della memoria Per il dimensionamento e la configurazione corretti della soluzione è necessario dedicare particolare attenzione alla configurazione della memoria dei server. In questa sezione vengono fornite linee guida per l'allocazione della memoria alle virtual machine e vengono presi in considerazione l'overhead della memoria di vsphere e le impostazioni della memoria delle virtual machine. 56 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

57 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Overhead della memoria di vsphere Alla virtualizzazione delle risorse di memoria è associato un overhead dello spazio di memoria. Questo overhead prevede due componenti: Overhead del sistema per VMkernel Overhead aggiuntivo per ciascuna virtual machine L'overhead per VMkernel è fisso, mentre la quantità di memoria aggiuntiva per ciascuna virtual machine dipende dal numero di CPU virtuali e dalla memoria configurata per il sistema operativo guest. Impostazioni di memoria della virtual machine La Figura 13 mostra i parametri relativi alle impostazioni della memoria in una virtual machine, che comprendono: Memoria configurata: memoria fisica allocata alla virtual machine al momento della creazione Memoria riservata: memoria garantita per la virtual machine Memoria "interessata": memoria attiva o utilizzata dalla virtual machine Memoria di swap: memoria che può essere deallocata dalla virtual machine se la memoria dell'host è messa sotto pressione da altre virtual machine mediante ballooning, compressione o swapping. Figura 13. Impostazioni di memoria della virtual machine EMC consiglia di attenersi alle seguenti best practice per le impostazioni di memoria della virtual machine: Non disabilitare le tecniche predefinite di recupero o richiamo della memoria. Si tratta di processi "leggeri", semplificati, che offrono una maggiore flessibilità con un impatto minimo sui carichi di lavoro. Dimensionare in modo intelligente l'allocazione della memoria per le virtual machine. La sovrallocazione comporta uno spreco delle risorse, mentre la sottoallocazione influisce sulle prestazioni, con un probabile impatto negativo sulle altre virtual machine che condividono le risorse. L'overcommit può determinare l'esaurimento delle risorse nel caso in cui l'hypervisor non sia in grado di procurarsi le risorse di memoria. Nei casi in cui si verifica lo swapping dell'hypervisor, è probabile che le prestazioni della virtual machine vengano compromesse. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 57

58 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Poter disporre di baseline delle prestazioni dei carichi di lavoro della virtual machine può essere d'aiuto in questo processo. Allocazione della memoria alle virtual machine La capacità dei server è necessaria per soddisfare due scopi specifici della soluzione: Per supportare i servizi infrastrutturali richiesti, come autenticazione e autorizzazione, DNS e database. Per ulteriori informazioni sui requisiti di hosting per questi servizi infrastrutturali, fare riferimento alla guida della VSPEX Private Cloud Proven Infrastructure riportata nella sezione Documentazione consigliata. Per supportare l'infrastruttura desktop virtualizzata. In questa soluzione, a ciascun desktop virtuale sono assegnati 2 GB di memoria, come definito nella Tabella 6. Abbiamo convalidato la soluzione con memoria assegnata staticamente e senza overcommit delle risorse di memoria. Se la tecnica di overcommit della memoria viene utilizzata in un ambiente reale, è consigliabile monitorare regolarmente l'utilizzo della memoria di sistema e l'attività I/O del page file associata per assicurare che un'eventuale carenza di memoria non causi risultati imprevisti. Considerazioni sulla progettazione della rete Panoramica Le soluzioni VSPEX definiscono i requisiti di rete minimi e forniscono indicazioni generali sull'architettura di rete, ma consentono al cliente di scegliere qualsiasi hardware di rete che soddisfi i requisiti definiti. Se è necessaria larghezza di banda aggiuntiva, per soddisfare i requisiti è importante aggiungere capacità sia a livello di storage array e che a livello di host dell'hypervisor. Le opzioni per la connettività di rete sul server dipendono dal tipo di server. Lo storage array VNXe include una serie di porte di rete e offre la possibilità di aggiungere ulteriori porte utilizzando i moduli di I/O EMC UltraFlex. Per riferimento nell'ambiente convalidato, EMC presuppone che ciascun desktop virtuale generi otto IOPS con una dimensione media di 4 KB. Ne consegue che ciascun desktop virtuale genera almeno 32 KB/s di traffico nella rete di storage. Per un ambiente classificato per 500 desktop virtuali, questa situazione prevede un traffico minimo di circa 16 MB/sec, un valore che rientra nei limiti delle reti gigabit. Tuttavia, questo valore non prende in considerazione altri tipi di operazioni. Ad esempio, è necessaria larghezza di banda aggiuntiva per: Traffico della rete dell'utente Migrazione dei desktop virtuali Operazioni di gestione e amministrazione I requisiti per ciascuno di queste operazioni variano in base alla modalità di utilizzo dell'ambiente. In questo contesto non è utile fornire numeri concreti. Tuttavia, le reti descritte per le architetture di riferimento in questa soluzione dovrebbero essere sufficienti per gestire i carichi di lavoro medi per queste operazioni. 58 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

59 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Indipendentemente dai requisiti del traffico di rete, disporre sempre di almeno due connessioni di rete fisiche condivise da una rete logica in modo che un singolo errore di link non influisca sull'availability del sistema. Progettare la rete in modo da avere a disposizione una larghezza di banda complessiva sufficiente per gestire l'intero carico di lavoro in caso di errore. L'infrastruttura di rete deve soddisfare i seguenti requisiti minimi: Link di rete ridondanti per host, switch e storage Supporto per link aggregation Isolamento del traffico basato sulle best practice del settore Hardware di rete convalidato La Tabella 13 identifica le risorse hardware per l'infrastruttura di rete convalidata in questa soluzione. Tabella 13. Capacità minima di switching per block e file Tipo di storage Block File Configurazione 2 switch fisici 2 porte da 10 GbE per server di VMware vsphere 1 porta da 1 GbE per la gestione dei sistemi VNXe 2 porte FC/10 GbE per server VMware vsphere, per la rete di storage 2 porte FC/10 GbE per ogni SP, per i dati dei desktop 2 porte da 10 GbE per data mover per i dati dell'utente 2 switch fisici 2 porte da 10 GbE per server di VMware vsphere 1 porta da 1 GbE per la gestione dei sistemi VNXe 2 porte da 10 GbE per SP per i dati Note: La soluzione può utilizzare un'infrastruttura di rete da 1 GbE purché vengano soddisfatti i requisiti sottostanti in termini di larghezza di banda e ridondanza. Questa configurazione presuppone che l'implementazione di EMC VSPEX utilizzi server montati su rack; per le implementazioni basate su blade server, assicurarsi che siano disponibili larghezza di banda e capacità di High Availability simili. Linee guida per la configurazione di rete Questa sezione fornisce le linee guida per la configurazione di una topologia di rete caratterizzata da ridondanza e High Availability. Le linee guida illustrate prendono in esame la ridondanza di rete, la link aggregation, l'isolamento del traffico e i jumbo frame. Gli esempi di configurazione sono relativi a reti basate su IP, ma best practice e principi di progettazione simili sono applicabili alla rete di storage Fibre Channel. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 59

60 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Ridondanza di rete La rete dell'infrastruttura richiede link di rete ridondanti per ciascun host vsphere, lo storage array, le porte di interconnessione degli switch e le porte uplink degli switch. Questa configurazione fornisce sia ridondanza che larghezza di banda di rete aggiuntiva. Questa configurazione è necessaria, indipendentemente dal fatto che l'infrastruttura di rete per la soluzione sia già esistente o venga implementata insieme ad altri componenti della soluzione. La Figura 14 fornisce un esempio di topologia di rete con High Availability. Figura 14. Esempio di progettazione di una rete con High Availability Link aggregation Gli array EMC VNXe offrono High Availability o ridondanza di rete tramite link aggregation. La link aggregation consente di visualizzare come unico link con un unico MAC (Media Access Control) Address più connessioni Ethernet attive e, potenzialmente, più indirizzi IP 2. In questa soluzione, sull'array EMC VNXe abbiamo configurato il protocollo LACP (Link Aggregation Control Protocol) per combinare più porte Ethernet in un singolo dispositivo virtuale. Se il link viene perso sulla porta Ethernet, ne viene eseguito il failover su un'altra porta. Tutto il traffico di rete è stato distribuito tra i link attivi. 2 La link aggregation è simile a un Ethernet Channel ma utilizza lo standard LACP IEEE 802.3ad. Questo standard supporta le link aggregation con due o più porte. Tutte le porte della link aggregation devono essere full duplex e avere la stessa velocità. 60 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

61 Isolamento del traffico Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Questa soluzione utilizza le LAN virtuali (VLAN) per isolare le varie tipologie di traffico di rete in modo da garantire miglioramenti significativi in termini di throughput, gestibilità, separazione delle applicazioni, High Availability e sicurezza. Le VLAN separano il traffico di rete in modo da consentire lo spostamento di diverse tipologie di traffico su reti isolate. In alcuni casi, per garantire la conformità alle normative vigenti o alle policy, potrebbe essere richiesto l'isolamento fisico. Tuttavia, in molti casi, è sufficiente utilizzare l'isolamento logico mediante le VLAN. Questa soluzione richiede un minimo di tre VLAN: Rete con accesso client: networking delle virtual machine e traffico CIFS (reti di interfaccia dei clienti, che possono essere separate, se necessario) Rete di storage: networking NFS/iSCSI/FC e VMware vmotion (rete privata) Rete di gestione: gestione di vsphere (rete privata) La Figura 15 mostra la progettazione di queste VLAN. Figura 15. Reti richieste La rete con accesso client ha lo scopo di consentire agli utenti del sistema o ai client di comunicare con l'infrastruttura. La rete di storage viene utilizzata per la comunicazione tra il livello di elaborazione e il livello di storage. La rete di gestione offre agli amministratori accesso dedicato alle connessioni di gestione su storage array, switch di rete e host. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 61

62 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Alcune best practice richiedono l'isolamento di altre reti per il traffico dei cluster, le comunicazioni del livello di virtualizzazione e altre funzionalità. Queste reti aggiuntive possono essere implementate, ma non sono richieste. Nota: la figura mostra i requisiti di connettività di rete per un array EMC VNXe che utilizza connessioni di rete 10 GbE. Creare una topologia analoga quando si utilizzano connessioni di rete 1 GbE. Considerazioni sulla progettazione dello storage Panoramica La soluzione include i layout per i dischi utilizzati nel test di convalida. Ciascun layout bilancia la capacità di storage disponibile con la capacità di prestazioni delle unità. Quando si progettano i layout dello storage, occorre prendere in considerazione diversi livelli. In particolare, in un array è presente una raccolta di dischi assegnati a uno storage pool. Da questo pool, è possibile eseguire il provisioning dei datastore nel cluster VMware vsphere. Ciascun livello prevede una configurazione specifica definita per la soluzione e documentata nel documento EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e VMware vsphere per un massimo di 500 desktop virtuali - Guida all'implementazione. In generale, è possibile sostituire i tipi di unità con tipi che offrono maggiore capacità e stesse caratteristiche di prestazioni o caratteristiche di prestazioni più elevate e stessa capacità. È inoltre accettabile modificare il posizionamento delle unità nei rispettivi alloggiamenti in base ai nuovi schemi o agli schemi aggiornati degli alloggiamenti delle unità. Nei casi in cui è necessario deviare dal numero e dal tipo proposti di unità o dai layout dei datastore e dei pool specificati, assicurarsi che il layout di destinazione fornisca al sistema una quantità identica o maggiore di risorse. Configurazione e hardware di storage convalidati vsphere supporta diversi metodi di utilizzo dello storage durante l'hosting delle virtual machine. Le configurazioni descritte nella Tabella 14 sono state testate utilizzando NFS o FC e i layout dello storage descritti garantiscono la conformità a tutte le best practice correnti. Se necessario, un cliente o un progettista adeguatamente formato può applicare modifiche in base alla propria conoscenza del carico e dell'utilizzo del sistema. 62 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

63 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Tabella 14. Hardware di storage Scopo Storage condiviso VNXe per desktop virtuali Configurazione Comune: 2 interfacce 10 GbE per data mover 2 porte FC da 8 Gb per storage processor (solo variante block) Per 125 desktop virtuali: Dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS MCS Flash drive da 100 GB, 2,5 pollici Per 250 desktop virtuali: Dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS MCS Flash drive da 100 GB, 2,5 pollici Per 375 desktop virtuali: Dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS MCS Flash drive da 100 GB, 2,5 pollici Per 500 desktop virtuali: Dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici: Numero unità PvD Non PvD HSD PVS MCS Flash drive da 100 GB, 2,5 pollici Opzionali per i dati dell'utente Per un massimo di 500 desktop virtuali: 10 dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici Nota: EMC consiglia di configurare almeno uno hot spare ogni 30 unità di un determinato tipo. Le indicazioni riportate nella Tabella 14 non includono hot spare. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 63

64 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Virtualizzazione dello storage di vsphere Questa sezione fornisce le linee guida per la configurazione del livello di storage della soluzione in modo da assicurare High Availability e i performance level previsti. VMware vsphere fornisce virtualizzazione dello storage a livello host. Virtualizza lo storage fisico e presenta lo storage virtualizzato alla virtual machine. Una virtual machine memorizza il relativo sistema operativo e tutti gli altri file correlati alle rispettive attività in un disco virtuale. Il disco virtuale può includere uno o più file. VMware utilizza un controller SCSI virtuale per presentare dischi virtuali al sistema operativo guest in esecuzione all'interno delle virtual machine. Il disco virtuale risiede in un datastore. Il disco virtuale può essere un datastore VMFS (VMware Virtual Machine File System) o un datastore NFS. Un'opzione aggiuntiva, Raw Device Mapping (RDM), consente alla virtual infrastructure di connettere un dispositivo fisico direttamente a una virtual machine. La Figura 16 mostra i diversi tipi di dischi virtuali VMware, tra cui: VMFS: file system cluster che garantisce virtualizzazione dello storage ottimizzata per le virtual machine. Può essere implementato su qualsiasi storage in rete o locale basato su SCSI. RDM: questo meccanismo utilizza un protocollo Fibre Channel o iscsi e consente a una virtual machine di accedere direttamente a un volume sullo storage fisico. NFS: VMware supporta l'utilizzo di file system NFS da un dispositivo o un sistema di storage NAS esterno come datastore di virtual machine. In questa soluzione VSPEX, VMFS viene utilizzato per la variante block, mentre NFS viene utilizzato per la variante file. Figura 16. Tipi di dischi virtuali VMware 64 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

65 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice VNXe Virtual Provisioning EMC VNXe Virtual Provisioning consente alle aziende di aumentare l'utilizzo della capacità, semplificare lo storage management e ridurre il tempo di inattività delle applicazioni, abbattendo così i costi di storage. Il provisioning virtuale aiuta inoltre le aziende a ridurre il fabbisogno di energia e di raffreddamento e di tagliare le spese in conto capitale. Virtual Provisioning provvede al provisioning dello storage basato su pool implementando file system/lun che possono essere thin o thick. I thin file system o le thin LUN offrono storage on-demand per massimizzare l'utilizzo dello storage assegnandolo in base alle esigenze. I thick file system o le thick LUN garantiscono prestazioni elevate e prevedibili per le applicazioni. Entrambi i tipi di file system/lun sfruttano le pratiche funzionalità del provisioning basato su pool. Gli storage pool sono fondamentali per i data service avanzati, quali FAST VP e snapshot VNXe. I file system o le LUN dei pool supportano anche una vasta gamma di funzionalità aggiuntive, come la riduzione delle LUN, l'espansione online e le impostazioni del limite di soglia per la capacità utente. Dopo aver collegato fisicamente i dischi al sistema, EMC VNXe Virtual Provisioning consente di espandere la capacità di uno storage pool tramite l'interfaccia grafica di Unisphere. I sistemi EMC VNXe sono in grado di ribilanciare gli elementi dati assegnati tra tutte le unità associate. Questo consente di utilizzare nuove unità in seguito all'espansione del pool. La funzione di ribilanciamento viene avviata automaticamente dopo un'azione di espansione e viene eseguita in background. È possibile monitorare l'avanzamento di un'operazione di ribilanciamento nel riquadro Jobs di Unisphere, come mostrato nella Figura 17. Figura 17. Stato di avanzamento del ribilanciamento dello storage pool Espansione delle LUN Utilizzare l'espansione delle LUN del pool per incrementare la capacità delle LUN esistenti. Questa funzione consente di effettuare il provisioning di capacità maggiori in risposta alla crescita delle esigenze di business. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 65

66 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice La serie EMC VNXe3200 consente di espandere una LUN del pool senza interrompere l'accesso da parte degli utenti. È possibile espandere le LUN del pool con pochi clic: la capacità aggiunta è immediatamente disponibile. Tuttavia, se una LUN del pool fa parte di un'operazione di protezione dei dati o di migrazione di LUN non è possibile espanderla. Ad esempio, le LUN snapshot o le LUN di migrazione non possono essere espanse. Per ulteriori informazioni sull'espansione delle LUN dei pool, fare riferimento al white paper Virtual Provisioning for the New VNX. Uso degli alert tramite l'impostazione del limite di soglia di capacità Quando i clienti utilizzano un file system o storage pool basati su thin pool, devono configurare gli alert proattivi. È necessario monitorare queste risorse per garantire il provisioning dello storage quando necessario, evitando carenze di capacità. La Figura 18 illustra perché è necessario il monitoraggio del provisioning con i thin pool. Figura 18. Utilizzo dello spazio delle thin LUN Monitorare i seguenti valori per l'utilizzo del thin pool: Capacità totale: la capacità fisica totale disponibile per tutte le LUN del pool. Allocazione totale: la capacità fisica totale attualmente assegnata a tutte le LUN del pool. Capacità sottoscritta: la capacità totale indicata dall'host e supportata dal pool. Capacità con sottoscrizione in eccesso: il quantitativo di capacità utente configurata per le LUN che eccede la capacità fisica di un pool. Allocazione totale: questo valore non può mai superare la capacità totale; se tale valore si avvicina all'allocazione totale, aggiungere storage ai pool in modo proattivo prima di raggiungere il limite fisso. La Figura 19 mostra il valore per Storage Pool Utilization in Unisphere, che visualizza parametri come Available Space, Used Space, Subscription, Alert Threshold e Total Space. 66 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

67 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Figura 19. Analisi dell'utilizzo dello spazio dello storage pool Quando la capacità dello storage pool si esaurisce, le richieste di allocazione di ulteriore spazio nelle LUN con thin provisioning verranno respinte. Anche le applicazioni che tentano di scrivere dati nelle LUN in questione generano un errore, causando una possibile interruzione dell'attività. Per evitare questa situazione, monitorare l'utilizzo del pool e inviare un alert al raggiungimento del limite di soglia, quindi impostare un valore per Percentage Full Threshold per riservare un buffer sufficiente per correggere la situazione ed evitare l'interruzione dell'attività. Questo alert è attivo solo se nel pool sono presenti una o più thin LUN, perché le sottoscrizioni in eccesso in un pool possono essere create solo con le thin LUN. Se il pool contiene soltanto thick LUN, l'alert non sarà attivo. In questo caso, infatti, il rischio di esaurire lo spazio a causa di una sottoscrizione eccessiva non sussiste. EMC FAST Cache EMC FAST VP EMC FAST Cache consente l'utilizzo delle Flash drive come livello cache di espansione per l'array. FAST Cache è un tipo di cache senza interruzioni, a livello di array, ed è disponibile per il block storage e lo storage basato su file. I dati con accessi frequenti vengono copiati nella FAST Cache e le letture e/o le scritture dei blocchi di dati successivi vengono gestite direttamente da FAST Cache. Ciò consente l'immediato spostamento dei dati molto attivi su flash drive, migliorando notevolmente i tempi di risposta per i dati attivi e riducendo le aree sensibili di dati che possono presentarsi all'interno di una LUN. FAST Cache è un componente opzionale di questa soluzione. VNXe FAST VP consente di eseguire il tiering automatico dei dati nei diversi tipi di unità per utilizzare al meglio le differenze di prestazioni e capacità. La soluzione FAST VP viene applicata a livello di block storage pool e regola automaticamente la posizione in cui i dati vengono archiviati in base alla relativa frequenza di accesso. I dati ad accesso frequente sono promossi a tier dello storage più elevati, mentre i dati ad accesso meno frequente possono essere migrati a un tier inferiore per ottimizzare i costi. Questo ribilanciamento viene eseguito come parte di un'operazione di manutenzione pianificata in modo regolare. High Availability e failover Questa soluzione VSPEX offre un'infrastruttura di storage, server e rete virtualizzata con High Availability. Se implementata secondo le istruzioni fornite in questa guida, fornisce la capacità di sopravvivere alla maggior parte dei guasti delle unità singole con un impatto minimo sulle operazioni del business. Questa sezione descrive le funzionalità di High Availability della soluzione. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 67

68 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Livello di virtualizzazione EMC consiglia di configurare la High Availability nel livello di virtualizzazione e consentire automaticamente all'hypervisor il riavvio delle virtual machine in errore. La Figura 20 illustra la risposta del livello di hypervisor a un errore nel livello di elaborazione. Figura 20. High Availability a livello di virtualizzazione Implementando la High Availability a livello di virtualizzazione, l'infrastruttura tenterà di mantenere in esecuzione quanti più servizi possibile anche in caso di guasto o errore hardware. Livello di elaborazione Sebbene questa soluzione offra elevata flessibilità per quanto riguarda i tipi di server da utilizzare nel livello di elaborazione, è consigliabile utilizzare server di livello aziendale progettati per il data center. Questo tipo di server dispone di alimentatori ridondanti, come illustrato nella Figura 21. È opportuno collegare questi server a unità PDU (Power Distribution Unit) separate, in conformità alle best practice del vendor di server. Figura 21. Alimentatori ridondanti EMC consiglia inoltre di configurare la High Availability nel livello di virtualizzazione. Il livello di elaborazione dovrà quindi essere configurato con risorse sufficienti a garantire che il numero totale di risorse disponibili soddisfi le esigenze dell'ambiente, anche in presenza di un guasto del server. La Figura 20 illustra questo suggerimento. Livello di rete Le funzionalità di rete avanzate della serie VNXe forniscono protezione contro gli errori di connessione di rete a livello di array. Ogni host vsphere dispone di più connessioni con gli utenti e con le reti di storage Ethernet per garantire protezione contro gli errori di link, come illustrato nella Figura 22. Per garantire protezione contro il guasto di qualsiasi componente nella rete, distribuire tali connessioni su più switch Ethernet. 68 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

69 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Figura 22. High Availability a livello di rete L'assenza di single point of failure a livello di rete garantisce che il livello di elaborazione sia in grado di accedere allo storage e comunicare con gli utenti anche in caso di guasto di un componente. Livello di storage La serie VNXe è progettata per garantire un livello di availability del 99,999% utilizzando componenti ridondanti nell'intero array, come illustrato nella Figura 23. Tutti i componenti dell'array sono in grado di fornire operatività ininterrotta anche in caso di guasti dell'hardware. La configurazione dei dischi RAID nell'array fornisce protezione contro la perdita di dati dovuta a guasti di singoli dischi e le unità hot spare disponibili possono essere allocate dinamicamente per sostituire un disco guasto. Figura 23. High Availability della serie VNXe3200 Per impostazione predefinita, gli storage array EMC sono progettati per offrire High Availability. Quando configurati secondo le istruzioni riportati nelle guide all'installazione, nessun errore o guasto di singole unità avrà come risultato una perdita di dati o mancata availability. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 69

70 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Profilo del test di convalida Caratteristiche del profilo La Tabella 15 mostra i parametri di definizione dei desktop e di configurazione dello storage convalidati con il profilo dell'ambiente. Tabella 15. Profilo dell'ambiente convalidato Caratteristiche del profilo Numero di desktop virtuali Valore Fino a 500 desktop virtuali Sistema operativo desktop virtuali Sistema operativo desktop: Windows 8.1 Enterprise (32 bit) SP1 Sistema operativo server: Windows Server 2012 R2 vcpu per desktop virtuale Numero di desktop virtuali per core CPU RAM per desktop virtuale Metodo di provisioning dei desktop Storage medio disponibile per ogni desktop virtuale Operazioni IOPS medie per desktop virtuale quando in stato di normale operatività (Steady State) Numero di datastore per memorizzare i desktop virtuali Numero di desktop virtuali per datastore Tipo RAID e tipi di disco per i datastore Tipo RAID e tipi di dischi per le share CIFS per l'hosting di profili di roaming degli utenti e home directory (opzionale per i dati dell'utente) Sistema operativo desktop: 1 vcpu Sistema operativo server: 0,3 vcpu Sistema operativo desktop: 5 Sistema operativo server: 3,33 Sistema operativo desktop: 2 GB Sistema operativo server: 0,6 GB PVS MCS 8 GB (PVS) 16 GB (MCS) 8 IOPS 1 per 125 desktop virtuali 2 per 250 desktop virtuali 3 per 375 desktop virtuali 4 per 500 desktop virtuali 125 MCS: RAID 5, dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici PVS: RAID 10, dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici PvD: RAID 10, dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici RAID 5, dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici 70 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

71 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Linee guida per la configurazione di EMC Powered Backup Caratteristiche del profilo di backup La Tabella 16 mostra il profilo di ambiente di backup convalidato per la soluzione. La soluzione descrive le esigenze di conservazione e di storage di backup (iniziali e di crescita futura) del sistema. Per un ulteriore dimensionamento di Avamar, raccogliere informazioni aggiuntive, incluse le esigenze di tape-out, le specifiche di RPO e RTO e le esigenze di replica di ambienti su più siti. Tabella 16. Caratteristiche del profilo di backup Caratteristiche del profilo Dati dell'utente Valore 1,25 TB per 125 desktop virtuali 2,5 TB per 250 desktop virtuali 3,75 TB per 375 desktop virtuali 5 TB per 500 desktop virtuali Nota: 10 GB per desktop Percentuale di modifiche giornaliere per dati dell'utente Dati dell'utente 2% Policy di conservazione N. giornalieri 30 giornalieri N. settimanali 4 settimanali N. mensili 1 mensile Backup layout Avamar offre diverse opzioni di implementazione, in funzione degli use case e dei requisiti di ripristino specifici dell'azienda. In questo caso la soluzione viene implementata con un datastore Avamar. Questo permette di eseguire il backup dei dati dell'utente non strutturati direttamente nel sistema Avamar per consentire un semplice ripristino a livello di file. Questa soluzione di backup unifica il processo di backup con software e sistemi di deduplica e assicura i massimi livelli di prestazioni ed efficienza. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 71

72 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Soluzione VSPEX per Citrix XenDesktop con ShareFile StorageZones Grazie all'infrastruttura aggiuntiva, la soluzione VSPEX End-User Computing per Citrix XenDesktop fornisce il supporto per Citrix StorageZones con Storage Center. Architettura di StorageZones ShareFile La Figura 24 illustra l'architettura generale di un'implementazione di ShareFile StorageZones. Figura 24. Architettura generale ShareFile L'architettura include i seguenti componenti: Client: accede al servizio ShareFile utilizzando uno strumento nativo, come un browser, mediante Citrix Receiver o direttamente tramite l'api ShareFile. Control Plane: esegue funzioni specifiche, tra cui storage di file, cartelle e informazioni sugli account, controllo dell'accesso, generazione di report e altre funzioni di brokering. Control Plane risiede in più data center Citrix situati in tutto il mondo. StorageZones: definisce le posizioni in cui vengono archiviati i dati. StorageZones ShareFile Storage Center estende il cloud storage SaaS (Software-as-a-Service) ShareFile fornendo un sistema di storage privato in sede, ovvero StorageZones. Lo storage in sede ShareFile presenta le seguenti differenze rispetto al cloud storage: Il cloud storage gestito da ShareFile è un sistema di storage multi-tenant pubblico gestito da Citrix. Per impostazione predefinita, ShareFile archivia i dati nel cloud storage. 72 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

73 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice ShareFile Storage Center è un sistema di storage single-tenant privato gestito dal cliente e accessibile solo da account dei clienti approvati. Storage Center consente di configurare StorageZones private in sede, che definiscono le posizioni in cui vengono archiviati i dati e garantiscono l'ottimizzazione delle prestazioni consentendo il data storage in aree vicine agli utenti. È possibile utilizzare StorageZones con o in sostituzione del cloud storage gestito da ShareFile. Storage Center è un web service che gestisce tutte le operazioni HTTPS degli utenti finali e il sottosistema di controllo di ShareFile. Il sottosistema di controllo di ShareFile gestisce tutte le operazioni non correlate al contenuto dei file, come autenticazione, autorizzazione, navigazione file, configurazione, metadati, invio e richiesta di file e bilanciamento del carico. Il sottosistema di controllo esegue inoltre gli health check di Storage Center e impedisce l'invio di richieste dai server offline. Il sottosistema di controllo di ShareFile viene gestito nei data center online Citrix. Considerazioni sulla progettazione Determinare il numero di StorageZones e la migliore posizione in cui collocarle in base ai requisiti di conformità e prestazioni dell'organizzazione. Se, ad esempio, gli utenti sono in Europa, lo storage dei file in uno Storage Center situato in Europa fornisce vantaggi significativi sia in termini di prestazioni che di conformità. In generale, la best practice per l'ottimizzazione delle prestazioni prevede l'assegnazione degli utenti alla posizione di una StorageZone geograficamente più vicina. In caso di implementazione di ShareFile nell'ambiente di produzione, la best practice prevede l'utilizzo di almeno due server in cui sia installato Storage Center per garantire la High Availability. Quando si installa Storage Center, si crea una StorageZone. È possibile quindi installare Storage Center in un altro server e aggiungerlo alla stessa StorageZone. Gli Storage Center che appartengono alle stesse StorageZones devono utilizzare la stessa file share per lo storage. Architettura di VSPEX per ShareFile StorageZones La Figura 25 mostra l'architettura logica della soluzione VSPEX per ShareFile StorageZones. Il cliente è libero di selezionare qualsiasi hardware dei server e di rete che soddisfi o superi i requisiti minimi indicati, mentre lo storage consigliato offre un'architettura con High Availability per un'implementazione di ShareFile StorageZones. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 73

74 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice Figura 25. VSPEX per Citrix XenDesktop con ShareFile StorageZones: architettura logica Requisiti del server Un ambiente di produzione con High Availability richiede almeno due server (virtual machine) in cui sia installato Storage Center. La Tabella 17 descrive in dettaglio i requisiti minimi in termini di CPU e memoria per l'implementazione di ShareFile StorageZones con Storage Center. Tabella 17. Risorse hardware minime per ShareFile StorageZones con Storage Center CPU (core) Memoria (GB) Riferimenti 2 4 Requisiti di sistema dello Storage Center sul sito web Citrix edocs. 74 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

75 Requisiti di rete Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice I componenti di networking possono essere implementati utilizzando reti IP da 1 Gb o 10 Gb, purché la larghezza di banda e la ridondanza siano sufficienti per soddisfare i requisiti minimi della soluzione. Fornire porte di rete sufficienti per supportare i due server Storage Center aggiuntivi. Requisiti di storage StorageZones ShareFile richiede una share CIFS per garantire il data storage per i dati privati per Storage Center. La serie VNXe, che fornisce lo storage per le soluzioni VSPEX End-User Computing, offre accesso a file e block con un ampio set di funzionalità, il che la rende una scelta ideale per le implementazioni di ShareFile StorageZones. La Tabella 18 descrive lo storage VNXe consigliato per la share CIFS StorageZones. Tabella 18. Storage VNX consigliato per la share CIFS di StorageZones ShareFile Share CIFS per (numero di utenti) Configurazione 125 utenti Cinque dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici (4+1 RAID 5) 250 utenti Nove dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici (8+1 RAID 5) Note La configurazione presuppone che ogni utente disponga di 10 GB di spazio di storage privato. 375 utenti Nove dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici (8+1 RAID 5) 500 utenti Tredici dischi SAS da 600 GB, rpm, 2,5 pollici (12+1 RAID 5) EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 75

76 Capitolo 5: Considerazioni sulla progettazione della soluzione e best practice 76 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

77 Capitolo 6: Documentazione di riferimento Capitolo 6 Documentazione di riferimento Questo capitolo descrive i seguenti argomenti: Documentazione EMC Altri documenti EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 77

78 Capitolo 6: Documentazione di riferimento Documentazione EMC Nei documenti riportati di seguito, disponibili sul sito web del Supporto Online EMC o sul sito web italy.emc.com vengono fornite ulteriori informazioni utili. Se non si riesce ad accedere a un documento, contattare la sede locale o un responsabile EMC. Guida all'installazione di EMC VNXe3200 EMC VSI for VMware vsphere: Storage Viewer Product Guide EMC VSI for VMware vsphere: Unified Storage Management Product Guide VNX Block Configuration Worksheet VNX Installation Assistant for File/Unified Worksheet VNX FAST Cache: A Detailed Review White Paper Unisphere System Getting Started Guide Using EMC VNX Storage with VMware vsphere - TechBook Guida all'installazione e all'amministrazione di PowerPath/VE for VMware vsphere Guida all'installazione e all'amministrazione di PowerPath Viewer EMC VNX Unified Best Practices for Performance - Applied Best Practices White paper EMC VNX Virtual Provisioning Applied Technology EMC VNX VAAI NFS Plugin File Read Me Serie EMC VNX: Using VNX SnapSure Serie EMC VNX: Configurazione e gestione di CIFS su VNX EMC Avamar 7 Administration Guide EMC Avamar 7 Operational Best Practices Avamar Client for Windows on Citrix XenDesktop Technical Note Altri documenti VMware Per la seguente documentazione relativa a vsphere e vcenter, visitare il sito web VMware: Installing and Administering VMware vsphere Update Manager Preparing the Update Manager Database Preparing vcenter Server Databases Understanding Memory Resource Management in VMware vsphere 5.0 vcenter Server and Host Management vsphere Installation and Setup Guide vsphere Networking vsphere Resource Management 78 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

79 Capitolo 6: Documentazione di riferimento vsphere Storage APIs for Array Integration (VAAI) Plug-in vsphere Storage Guide vsphere Virtual Machine Administration vsphere Virtual Machine Management Citrix Per la seguente documentazione relativa a Citrix XenDesktop, visitare il sito web Citrix: Citrix Windows 7 Optimization Guide for Desktop Virtualization Requisiti di sistema dello Storage Center Microsoft Consultare gli argomenti seguenti sui siti web di Microsoft TechNet e Microsoft MSDN: Installing Windows Server 2012 R2 SQL Server Installation (SQL Server 2012) EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 79

80 Capitolo 6: Documentazione di riferimento 80 EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

81 Appendice A: Customer Sizing Worksheet Appendice A Customer Sizing Worksheet Questa appendice illustra il seguente argomento: Customer Sizing Worksheet per End-User Computing EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 81

82 Appendice A: Customer Sizing Worksheet Customer Sizing Worksheet per End-User Computing Prima di selezionare un'architettura di riferimento su cui basare una soluzione per il cliente, utilizzare il Customer Sizing Worksheet per raccogliere informazioni sui requisiti di business del cliente e per calcolare le risorse richieste. La Tabella 19 mostra un foglio di lavoro vuoto. Una copia standalone del foglio di lavoro è allegata a questa in formato Microsoft Office Word per semplificarne la stampa. Tabella 19. Customer Sizing Worksheet Tipo utente vcpu Memoria (GB) IOPS Desktop virtuali di riferimento equivalenti N. di utenti Numero totale di desktop virtuali di riferimento Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Requisiti delle risorse Desktop virtuali di riferimento equivalenti Totale Per visualizzare e stampare il worksheet: 1. In Adobe Reader, aprire il pannello Attachments come indicato di seguito: Selezionare View > Show/Hide > Navigation Panes > Attachments oppure Fare clic sull'icona Attachments, come mostrato nella Figura EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e

83 Appendice A: Customer Sizing Worksheet Figura 26. Versione stampabile del Customer Sizing Worksheet 2. Nel riquadro Attachments fare doppio clic sul file allegato per aprire e stampare il worksheet. EMC VSPEX End-User Computing: Citrix XenDesktop 7.1 e 83

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