Eserciziario di Economia Internazionale. Parte I

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1 Eserciziario di Economia Internazionale Parte I a.a

2 Programma del corso Elementi di base dell economia internazionale 1. Che cosa è l economia internazionale. 2. Il commercio internazionale: uno sguardo d insieme e alcuni fatti stilizzati. 3. Il modello gravitazionale come spiegazione dei flussi commerciali. 4. Introduzione alle teorie esplicative del commercio internazionale. 5. Il mercantilismo. 6. La teoria classica del commercio internazionale: da Adam Smith a Ricardo. 7. I vantaggi assoluti. Gli scambi internazionali con rendimenti costanti di scala, due paesi, due prodotti e un solo fattore produttivo (il lavoro). 8. Vantaggi comparati e costi comparati. 9. Il modello di Ricardo (o paradosso Torrens-Ricardo ) con due paesi, due beni e un fattore (2x2x1). 10. Condizione necessaria e sufficiente agli scambi internazionali. 11. La ragione di scambio internazionale. 12. Fattori che influenzano la determinazione delle ragioni di scambio internazionale e ripartizione dei vantaggi degli scambi fra i diversi paesi: il paradosso del piccolo paese. 13. Frontiera delle possibilità produttive e costi opportunità costanti. 14. Il miracolo degli scambi internazionali. 15. Gli scambi internazionali come modalità indiretta di produzione. 16. Definizione di equilibrio competitivo e condizione di equilibrio competitivo fra due paesi con due prodotti oggetto di scambi internazionali. 17. Differenze internazionali nei prezzi dei beni a mercato locale. 18. Indicatori dei vantaggi comparati: l indice di Balassa. 19. Vantaggi comparati: alcune evidenze empiriche (Italia, Euro Area, Stati Uniti, Cina e Giappone). 20. Le caratteristiche degli scambi internazionali dell Italia. 21. La frontiera delle possibilità produttive concava verso l origine e benefici degli scambi internazionali. 22. Costi opportunità crescenti 23. La Globalizzazione. 24. I vincitori e vinti della globalizzazione. Gli scambi internazionali con rendimenti costanti di scala, due paesi, due prodotti e due fattori produttivi. 25. La teoria di Heckscher-Ohlin (modello 2x2x2) come sistema esplicativo dei vantaggi comparati dei diversi paesi. 26. Il teorema delle proporzioni dei fattori o Heckscher-Ohlin di base. 27. Nozione di dotazioni relative di risorse (fattori) dei paesi e intensità fattoriali relative dei beni. 28. Funzioni di produzione lineari con due fattori produttivi non sostituibili (coefficienti fissi): frontiera delle possibilità produttive o curva di trasformazione e costi opportunità variabili. 29. Prezzi relativi dei prodotti di equilibrio concorrenziale in autarchia con due prodotti, due fattori produttivi, e coefficienti fissi di produzione. 30. Determinazione delle frontiere delle possibilità produttive dei paesi e dei prezzi relativi e assoluti di equilibrio dei prodotti e dei fattori produttivi in ciascun paese in assenza e in presenza di scambi internazionali nell ipotesi di funzioni di produzione a coefficienti fissi. 31. Effetti degli scambi internazionali sulla frontiera delle possibilità produttive e sulla frontiera delle possibilità di consumo. 32. Vantaggi degli scambi internazionali nel caso le quantità complessivamente prodotte restano costanti.

3 33. La frontiera delle possibilità produttive di ciascun paese con rendimenti costanti di scala e due fattori produttivi imperfettamente sostituibili. 34. Rappresentazione grafica dei vantaggi degli scambi con due fattori produttivi imperfettamente sostituibili: espansione della produzione e dell utilità dei prodotti. 35. Il teorema del pareggiamento del prezzo dei fattori o factor price equalization theorem : effetti degli scambi internazionali sui prezzi relativi dei fattori produttivi. 36. L effetto Stolper-Samuelson: conseguenze del commercio sulla distribuzione del reddito. 37. Misurazione delle disuguaglianze salariali: lo skill premium. 38. I vincitori e perdenti del commercio internazionale. 39. Gli scambi internazionali aumentano o diminuiscono disuguaglianze e povertà? 40. Gli scambi internazionali consentono di aumentare il valore complessivo dei prodotti disponibili in ciascun paese; perché i governi spesso intervengono per ostacolarli? 41. Il teorema di Rybczynski: produzione e commercio 42. L effetto magnification. 43. Verifiche empiriche del modello di Heckscher-Ohlin: il paradosso di Leontief e il commercio Nord-Sud. 44. Dipendenza dei Paesi da risorse naturali: la malattia olandese. Gli scambi internazionali con rendimenti crescenti di scala o economie di scala. 45. Nozioni di economie di scala interne ed esterne (statiche) e mercati imperfettamente concorrenziali. 46. Differenziazione verticale e orizzontale dei prodotti. 47. Il modello di Krugman con mercati in concorrenza monopolistica ed economie interne di scala: mercati separati in autarchia e vantaggi degli scambi internazionali. 48. Equilibrio di concorrenza monopolistica con prodotti differenziati orizzontalmente, in presenza e in assenza di scambi internazionali. 49. Economie esterne di scala dinamiche: curve di apprendimento e protezione dell industria nascente. Politiche commerciali. 50. Il Dumping e politiche commerciali anti-dumping: il caso delle calzature in cuoio. 51. Restrizioni degli scambi internazionali (barriere tariffarie e non-tariffarie): esempi più rilevanti e analisi teorica. 52. Effetti di dazi e sussidi, in equilibrio generale, per grandi e piccoli paesi, con curve di trasformazione concave verso l origine. 53. Limitazioni volontarie delle esportazioni. 54. Il protezionismo agricolo dell Unione Europea, gli strumenti utilizzati, gli effetti per l Europa, gli effetti per gli altri paesi, le possibili spiegazioni di questa politica. 55. Accordi multilaterali e accordi preferenziali del commercio (aree di libero scambio e unioni doganali) 56. La politica commerciale dei paesi in via di sviluppo. 57. Il miracolo asiatico, High Performing Asian Countries. 3

4 Preparazione all esame 1) Salvatore D. Economia Internazionale, teorie e politiche del commercio internazionale, ETAS LAB, seconda edizione Cap. 1 (Introduzione pag. 1-11; pag ; pag.19-26; esclusi par ); Cap. 2 (La legge del vantaggio comparato pag esclusi par. 2.5a; 2.6b); Cap. 3 (la teoria standard del commercio internazionale pag escluso par. 3.5b incluso 3.5c ); Cap. 5 (Le dotazioni fattoriali e la teoria di H-O pag esclusi par. 5.4b, 5.4c, 5.6c); Cap. 6 (Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio pag ; ); Cap. 7 (Crescita economica e commercio internazionale solo par. 7.2b pag. 246); Cap. 9 (Barriere commerciali non tariffarie solo par. 9.3d); Cap. 10 (Integrazione economica pag (no.10.2b, 10.3b), pag ; Cap. 11 (Commercio internazionale e sviluppo economico, solo appendice pag ). 2) Krugman P. R. Obstfeld M., Economia Internazionale, volume primo, quarta edizione italiana, Pearson-Italia, Cap.1 (pag.1-7; 10); Cap.2 (pag.15-30); Cap.3 (pag.34-41; 43-53); Cap.4 (pag.69-78; ); Cap.5 (pag.111; 117); Cap.6 (pag ; ); Cap.8 (pag ; ; ); Cap.9 (pag ); Cap.10 (pag.331; 349). 3) Eserciziario di Economia Internazionale del Prof. Aquino. 4) Appunti delle lezioni. 5) Articoli e dati statistici distribuiti a lezione. Links utili per l economia internazionale: 1) Relazione annuale del Governatore della Banca d Italia ( 2) Rapporto annuale della Svimez sull economia del Mezzogiorno ( 3) World Development Report della Banca mondiale ( 4) Statistiche ed elaborazioni della World trade organization ( e dell International Trade Center ( 4

5 Introduzione. L economia internazionale si occupa delle relazioni economiche fra diverse regioni o fra diverse nazioni; tradizionalmente le analisi di economia internazionale sono distinte in reali e monetarie. Le analisi reali dei rapporti economici internazionali concentrano l attenzione sulle determinanti degli scambi internazionali di prodotti e sui loro effetti sul benessere economico complessivo dei diversi paesi e sulla distribuzione del reddito all interno di ciascun paese. In altri termini, le analisi reali del commercio internazionale si focalizzano sulle transazioni reali, ossia su quelle transazioni, quali esportazioni e importazioni, che comportano un movimento fisico di beni o un utilizzo tangibile di risorse economiche. Rientrano nelle analisi reali anche le politiche commerciali implementate dai governi, quali concessioni di sussidi, applicazioni di dazi, etc. Le analisi monetarie si occupano principalmente delle transazioni finanziarie, quali gli scambi internazionali di attività patrimoniali, i flussi internazionali di capitali, le scelte di portafoglio internazionali, e i tassi di cambio fra le monete dei diversi paesi. Un ponte fra aspetti reali e monetari degli scambi internazionali è rappresentato dalle analisi dell equilibrio macroeconomico interno ed esterno delle diverse nazioni o regioni. Nelle analisi reali dei rapporti economici internazionali le diverse nazioni sono definite con riferimento al diverso grado di mobilità dei fattori produttivi. Esse si basano infatti sull ipotesi di mobilità perfetta dei fattori produttivi all interno di ciascuna nazione e di assenza di mobilità fra le diverse nazioni; gli scambi internazionali di prodotti possono essere visti quindi come un modo per scambiare fra le diverse nazioni i fattori produttivi. In effetti, vendere un automobile italiana in Germania equivale a vendere in Germania i servizi dei fattori produttivi italiani che sono stati utilizzati per produrre l automobile. Gli scambi internazionali di prodotti rappresentano una modalità indiretta di produzione: invece di produrre direttamente un ipad da utilizzare in Italia, si possono produrre in Italia calzature e venderle agli americani per avere in cambio un ipad. Questa modalità indiretta di produzione è conveniente se è più efficiente di quella diretta, vale a dire se l ipad può essere ottenuto tramite gli scambi internazionali impiegando una quantità minore di fattori produttivi. Nazioni e regioni nelle analisi di Economia Internazionale. Le analisi degli scambi internazionali di prodotti possono essere applicate anche ai rapporti fra diverse regioni di uno stesso paese, se il lavoro si sposta con difficoltà da una regione all altra. Queste difficoltà di mobilità del lavoro appaiono molto forti in Italia, mentre sono meno rilevanti in America. Anche le analisi di economia monetaria internazionale possono essere in parte applicate ai rapporti fra diverse regioni, se esistono vincoli di natura politica all entità dei trasferimenti internazionali. 5

6 Vantaggi comparati e costi comparati. Ciascun paese esporta i beni in cui è relativamente (o comparativamente) più efficiente. Si supponga che il lavoro sia l unico fattore produttivo necessario per produrre abiti e computer in America e in Cina, che i rendimenti di scala siano costanti, e che con un anno di lavoro sia possibile produrre in America 1000 abiti o 50 computer, e in Cina 100 abiti o 2 computer. America Cina Abiti Computers 50 2 Ciò significa che in termini assoluti la produttività del lavoro in America è 10 volte più alta che in Cina nella produzione di abiti (1000/100), e 25 volte più alta nella produzione di computer (50/2). In Economia internazionale in questo caso si dice che l America ha un vantaggio assoluto (in termini di produttività) rispetto alla Cina nella produzione sia di abiti sia di computer; poiché il vantaggio di produttività è però più forte nella produzione di computer che in quella di abiti, si dice che l America ha un vantaggio comparativamente maggiore nella produzione di computer, o, più semplicemente, che ha un vantaggio comparato nella produzione di computer. Nell esempio la Cina evidenzia uno svantaggio assoluto in termini di produttività rispetto all America, sia per i computer sia per gli abiti; poiché però lo svantaggio di produttività è meno forte nella produzione di abiti che in quella di computer, si può dire che la Cina ha uno svantaggio comparativamente minore nella produzione di abiti che in quella di computer, o, più semplicemente, che la Cina ha un vantaggio comparato nella produzione di abiti. Gli stessi concetti possono essere espressi in termini di costi di produzione, invece che di produttività. Nell esempio, il costo di produzione di un abito è pari a 0,001 anni di lavoro in America e a 0,01 anni di lavoro in Cina, mentre il costo di produzione di un computer è pari a 0,02 anni di lavoro in America e a 0,5 anni di lavoro in Cina. Sia per gli abiti che per i computer il costo di produzione in termini di lavoro è più alto in Cina che in America; poiché la differenza di costo è tuttavia più alta per i computer (25 volte) che per gli abiti (10 volte), si può dire che in America è comparativamente minore il costo dei computer, mentre in Cina è comparativamente minore il costo degli abiti, o, più semplicemente, che il costo comparato degli abiti è minore in Cina che in America, mentre il costo comparato dei computer è minore in America che in Cina. Circa due secoli fa due grandi economisti inglesi, Torrens e Ricardo, mostrarono che anche in una situazione in cui, come nell esempio, un paese è più efficiente di un altro in entrambe le produzioni, gli scambi internazionali possono essere vantaggiosi per entrambi i paesi, purché ciascun paese esporti il bene in cui ha un vantaggio comparato e gli scambi avvengano a un prezzo relativo internazionale (ragione di scambio) intermedio fra i prezzi relativi interni in assenza di scambi. Supponendo mercati dei prodotti perfettamente concorrenziali, i prezzi relativi interni di equilibrio sono pari in ciascun paese al rapporto fra i costi unitari di produzione dei prodotti. Nell esempio, in assenza di scambi il prezzo di equilibrio di un computer in termini di abiti (P comp /P abiti ) sarebbe 20 (0,02/0,001) in America e 50 (0,5/0,01) in Cina. La libertà degli scambi di abiti e computer fra Cina e America, condurrebbe a un prezzo internazionale dei computer in termini di abiti compreso fra 20 e 50. Il valore preciso di questo prezzo dipende dalla capacità produttiva complessiva di ciascun paese e dalle dimensioni relative della domanda mondiale di abiti e di computer; il prezzo internazionale di equilibrio dei computer in termini di abiti sarà tanto più alto quanto minore è il rapporto fra la capacità produttiva dell America e quella della Cina, e quanto più è alto il rapporto fra domanda mondiale di computer e domanda mondiale di abiti. Nel nostro esempio, poiché la capacità produttiva dell America è maggiore di quella della Cina, supponendo una ripartizione equilibrata della domanda mondiale fra abiti e computer, possiamo ipotizzare un 6

7 prezzo internazionale di equilibrio dei computer in termini di abiti più vicino al prezzo di autarchia dell America (20) che della Cina (50), per esempio 25. A un prezzo dei computer in termini abiti pari a 25, in America sarebbe conveniente produrre soltanto computer (poiché in America produrre un computer costerebbe in termini di lavoro 20 volte più di un abito, ma sul mercato vale 25 volte di più), mentre in Cina sarebbe conveniente produrre soltanto abiti (poiché produrre un computer in Cina costerebbe in termini di lavoro 50 volte più di un abito, mentre sul mercato vale soltanto 25 volte di più). Gli americani potrebbero procurarsi gli abiti indirettamente attraverso gli scambi internazionali. Con un anno di lavoro riescono a ottenere in tal modo 1250 abiti (producendo 50 computer e ottenendo per ciascuno di essi 25 abiti sul mercato internazionale), mentre mediante la produzione interna riuscirebbero a ottenere soltanto 1000 abiti con un anno di lavoro. Per i cinesi è conveniente procurarsi indirettamente i computer tramite gli scambi internazionali. Producendoli direttamente, con un anno di lavoro i cinesi potrebbero ottenere soltanto due computer, mentre attraverso gli scambi potrebbero ottenerne quattro (utilizzando l anno di lavoro per produrre 100 abiti che sul mercato internazionale equivalgono a 4 computer). In altri termini, in assenza di scambi internazionali, la frontiera delle possibilità produttive in America è rappresentata da un segmento lineare i cui estremi sono 1000 abiti e 50 computer. Per effetto degli scambi essa rimane ferma sull asse dei computer, ma si espande lungo l asse degli abiti, fino a raggiungere il nuovo massimo di abiti. La frontiera delle possibilità produttive in Cina sarà rappresentata da un segmento lineare i cui estremi sono 100 abiti e 2 computer, per effetto degli scambi internazionali essa si espande ruotando verso l esterno lungo l asse dei computer, fino a raggiungere la forma di un segmento lineare i cui estremi sono 100 abiti (gli stessi di prima) e 4 computer (il doppio di prima) Abiti America Frontiera delle possibilità produttive con scambi internazionali Frontiera delle possibilità produttive in assenza di scambi internazionali ( hi ) 50 Computers 7

8 Abiti Cina 100 Frontiera del salario reale con scambi internazionali autarchia 2 4 Computers L esempio mostra come gli scambi siano vantaggiosi per entrambi i paesi, essenzialmente perché la produzione indiretta (attraverso gli scambi internazionali) del prodotto in cui ciascun paese ha uno svantaggio comparato è più efficiente della produzione diretta. Nell esempio il vantaggio è relativamente più forte per la Cina (la produzione indiretta di computer è del 100 per cento più elevata di quella diretta) che per l America (produzione indiretta del 25 per cento maggiore di quella diretta). Questo risultato dipende dall ipotesi di un prezzo internazionale dei computer in termini di abiti più vicino a quello interno americano che a quello cinese in autarchia, giustificata in base alla maggiore capacità produttiva dell America rispetto alla Cina. In economia internazionale questo risultato è noto come paradosso del piccolo paese. Nozione di equilibrio competitivo fra paesi e regioni. Ipotizzando che alcuni fattori produttivi, e in particolare il lavoro, siano difficilmente trasferibili da un paese all altro o da una regione all altra, si ha equilibrio competitivo quando in ciascuna regione si ha uguaglianza fra domanda e offerta dei fattori produttivi non trasferibili, e in particolare fra domanda e offerta di lavoro (equilibrio macroeconomico interno) e quando le importazioni nette (ossia la differenza fra importazioni ed esportazioni, imp-expo) sono pari al valore dei trasferimenti unilaterali (TR) che il paese o la regione può ricevere (imp-expo=tr). Se si considerano paesi politicamente indipendenti, i trasferimenti unilaterali che ciascuno di essi può ricevere sono in genere trascurabili (TR=0), e quindi la condizione di equilibrio macroeconomico esterno può essere formulata come condizione di uguaglianza fra valore delle esportazioni e valore delle importazioni (imp = exp ). Se un paese è meno efficiente di un altro in tutte le produzioni di beni facilmente trasferibili nello spazio (beni a mercato internazionale), la condizione di equilibrio competitivo richiede che i prezzi dei fattori produttivi non trasferibili, e in particolare il prezzo del lavoro, ossia il salario sia più basso nel paese meno efficiente in una misura che consenta di compensare la minore produttività in un numero di prodotti sufficienti a consentire a ciascun paese di ottenere un valore delle esportazioni eguale a quello delle importazioni, in una situazione di piena occupazione. Sono le differenze di produttività nelle produzioni di beni facilmente trasferibili nello spazio (tradables) che spiegano le differenze anche fortissime dei salari monetari fra i diversi paesi. In presenza di una pluralità di prodotti, caratterizzati da diversi valori del rapporto fra le produttività dei due paesi considerati, il valore del prezzo relativo del lavoro corrispondente all equilibrio competitivo dipende da come la domanda complessiva si ripartisce fra i diversi prodotti. Al limite, supponendo di avere 8

9 20 prodotti facilmente trasferibili nello spazio, il paese A potrebbe avere una produttività maggiore del paese B in 19 di questi prodotti, e una produttività inferiore soltanto in uno di essi; se però la domanda mondiale è prevalentemente concentrata su quest ultimo prodotto, l equilibrio competitivo potrebbe richiedere un prezzo del lavoro eguale in A e in B, pur avendo A una maggiore produttività di B in 19 prodotti su 20. La condizione di equilibrio competitivo fra America e Cina. Gli scambi internazionali dipendono dalle decisioni autonome degli utilizzatori dei prodotti, che, a parità di qualità, li comprano dalle imprese che li vendono a prezzi più bassi. Com è possibile per le imprese cinesi vendere abiti o computer a prezzi più bassi, o almeno uguali, a quelli delle imprese americane se, sia per gli abiti che per i computer, hanno dei costi in termini di quantità di lavoro molto più alti delle imprese americane? Soltanto se hanno la possibilità di pagare il lavoro a un prezzo monetario più basso delle imprese americane, in misura sufficiente a compensare la loro minore produttività. Poiché nella produzione di abiti nell esempio è stata ipotizzata una produttività del lavoro in America 10 volte più elevata che in Cina (o un costo in unità di lavoro dieci volte più elevato per le imprese cinesi che per quelle americane), per consentire alle imprese cinesi di competere con quelle americane nella produzione di abiti è necessario che il prezzo del lavoro, ossia il salario monetario, in America sia almeno dieci volte più elevato che in Cina. Per consentire alle imprese cinesi di competere con quelle americane nella produzione di computer, sarebbe necessario che il prezzo del lavoro in America fosse 25 volte più elevato che in Cina. Se il rapporto fra prezzo del lavoro in America e prezzo del lavoro in Cina è maggiore di 10 e minore di 25, il costo di produzione in termini monetari, e quindi il prezzo monetario in concorrenza perfetta, per gli abiti sarà più basso in Cina e per i computer sarà più basso in America. In Cina resteranno quindi sul mercato soltanto i produttori di abiti, e in America soltanto i produttori di computer. I produttori americani di abiti accuseranno i produttori cinesi di concorrenza sleale, per il fatto di avere un vantaggio nel prezzo del lavoro maggiore del loro svantaggio in termini di produttività. I potenziali produttori cinesi di computer potrebbero accusare le imprese americane di concorrenza sleale, poiché hanno un vantaggio in termini di produttività più forte del loro svantaggio in termini di prezzo del lavoro. In realtà la nozione di equilibrio competitivo fra due paesi deve far riferimento non a singole produzioni ma al sistema economico nel suo complesso. Un paese è in equilibrio competitivo se la domanda di lavoro eguaglia la sua offerta (tasso di disoccupazione a un livello fisiologico o naturale), e se il valore complessivo delle sue esportazioni eguaglia il valore complessivo delle sue importazioni. All interno dell intervallo fra 10 e 25, il valore di equilibrio del rapporto fra il prezzo del lavoro in America e il prezzo del lavoro in Cina sarà determinato dal prezzo internazionale di equilibrio dei computer in termini di abiti. Vediamo com è possibile determinare questo valore nell ipotesi che il prezzo internazionale di equilibrio dei computer in termini di abiti sia 25. Supponiamo che la stessa moneta, il dollaro, sia utilizzata sia in America sia in Cina, e che la politica monetaria mantenga il prezzo in dollari dei computer prodotti in America al livello di dollari. Se la produzione di computer richiede soltanto lavoro e l intero valore dei computer viene attribuito al lavoro, il prezzo di un anno di lavoro in America sarà dollari (valore di 50 computer al prezzo di dollari l uno). Se il prezzo internazionale di equilibrio dei computer in termini di abiti è 25, il prezzo in dollari di un abito sarà 1000/25 = 40 dollari. Poiché con un anno di lavoro in Cina è possibile produrre 100 abiti, il prezzo di equilibrio del lavoro in Cina sarà dollari (valore di 100 abiti al prezzo di 40 dollari l uno), e quindi il prezzo del lavoro sarà 12,5 volte più alto in America che in Cina (50.000/4.000 = 12,5). Anche se l equilibrio competitivo internazionale richiede che il prezzo del lavoro (salario) sia molto più basso in Cina che in America, gli scambi internazionali determinano un aumento dei salari reali sia in Cina sia in America. Infatti, poiché la frontiera delle possibilità produttive può essere vista come frontiera del salario reale, gli scambi internazionali determineranno un aumento dei salari e quindi della ricchezza. 9

10 Frontiera del salario reale Abiti Frontiera del salario reale con scambi internazionali America Frontiera del salario reale in assenza di scambi internazionali (autarchia) 50 Computers Abiti Cina 100 Frontiera del salario reale con scambi internazionali autarchia 2 4 Computers E vero che l esigenza di mantenere competitive le imprese cinesi rende necessario mantenere i salari monetari e reali in Cina a un livello molto più basso che in America, ma in assenza di scambi essi sarebbero ancora più bassi. Allo stesso modo, è vero che la concorrenza delle imprese cinesi impone un limite ai salari monetari e reali in America, ma anch essi sarebbero più bassi in assenza di scambi con la Cina. Il miracolo degli scambi internazionali, in questo semplicissimo modello in cui l unico fattore produttivo è il lavoro, è che essi determinano un aumento dei salari reali sia in Cina sia in America! In sintesi, la teoria dei vantaggi comparati evidenzia che il reddito reale può aumentare per tutti se ciascuno produce i beni in cui è relativamente più efficiente. Secondo il "principio di specializzazione : il 10

11 reddito reale medio delle persone può aumentare se ciascuno si specializza nella produzione di pochi beni, o al limite di un solo bene. Economie di apprendimento e malattia olandese. In generale, in presenza di una pluralità di prodotti, l equilibrio competitivo richiede che ciascun paese sia competitivo in un numero di prodotti sufficiente a far sì che, in corrispondenza del reddito di piena occupazione, il valore delle sue esportazioni sia eguale a quello delle sue importazioni. Se un paese o una regione può contare su alcuni prodotti esportabili caratterizzati da una domanda estera molto elevata (per esempio petrolio o altre materie prime) o su trasferimenti unilaterali da altri paesi o da altre regioni, esso può essere in equilibrio competitivo con un prezzo del lavoro relativamente elevato, che non consente alle imprese di quel paese di essere competitive in gran parte delle altre produzioni. Se queste altre produzioni sono caratterizzate da rilevanti economie di apprendimento, come per esempio le attività di trasformazione industriale, il paese potrà trovarsi in difficoltà se in futuro dovesse venir meno o ridursi la possibilità di ottenere trasferimenti unilaterali o di ottenere elevati introiti di valuta estera dalle esportazioni di petrolio o altre materie prime, a causa di un loro esaurimento o di una diminuzione del loro prezzo. Le attività di trasformazione industriale sono in genere caratterizzate da forti economie di apprendimento; un paese che per tanti anni non è competitivo in queste produzioni vede quindi aumentare progressivamente il suo distacco in termini di produttività rispetto agli altri. Ciò significa che se a un certo punto diventa necessario, per preservare l equilibrio competitivo, acquisire competitività anche in attività di trasformazione industriale, ciò può richiedere un prezzo del lavoro molto più basso di quello che avrebbe potuto assicurare l equilibrio competitivo nel caso il paese non avesse potuto contare in passato su trasferimenti esterni o su esportazioni di petrolio o altre materie prime. Questo fenomeno fu messo in evidenza per la prima volta nei primi anni settanta in occasione del forte aumento del prezzo del petrolio e della scoperta di ricchi giacimenti petroliferi nel mar del Nord, in acque territoriali olandesi. Quelle scoperte determinarono un forte apprezzamento reale della moneta olandese, vale a dire un forte aumento del prezzo del lavoro olandese rispetto a quello degli altri paesi, che rese non più competitive diverse attività di trasformazione industriale localizzate in Olanda. Alcuni economisti misero allora in evidenza le difficoltà che avrebbe dovuto fronteggiare quel paese nel caso una diminuzione del prezzo del petrolio, o l esaurimento dei giacimenti, avesse in futuro richiesto un recupero di competitività in quelle attività di trasformazione industriale. La loro chiusura avrebbe infatti impedito all Olanda di stare al passo degli altri paesi nell acquisizione di conoscenze e abilità manifatturiere, con conseguente necessità di compensare con una sensibile diminuzione del prezzo del lavoro il maggior distacco dagli altri paesi in termini di produttività. Un fenomeno analogo riguarda probabilmente la Calabria. Il fatto di avere potuto contare su rilevanti trasferimenti dal Nord dell Italia, ha consentito alla Calabria di restare in una situazione, se non di equilibrio, almeno tollerabile dal punto di vista della relazione fra domanda e offerta di lavoro, anche con pochissime attività produttive di beni facilmente trasferibili nello spazio. Nel caso questi trasferimenti dovessero ridursi drasticamente, per ottenere un aumento significativo della competitività della Calabria in queste attività sarebbe necessaria per un certo periodo una forte riduzione del prezzo del lavoro in Calabria rispetto alle altre regioni italiane poiché la carenza di esperienze produttive ha contribuito a determinare una notevole differenza di produttività fra la Calabria e le regioni del Nord dell Italia in molte attività di trasformazione industriale. Differenze internazionali nei salari reali con beni a mercato locale. Se si considerano soltanto beni a mercato internazionale come gli abiti e i computer, e si trascurano come irrilevanti i loro costi di trasporto, le differenze nei salari reali sono uguali alle differenze nei salari monetari, poiché i prezzi monetari dei beni a mercato internazionale sono gli stessi in tutti i paesi. In realtà 11

12 più della metà dei salari sono spesi in genere nell acquisto di beni a mercato locale i cui prezzi monetari possono essere anche molto diversi fra un paese e l altro. Appartengono a questa categoria gran parte dei servizi, soprattutto quelli semplici o tradizionali, e le costruzioni. Le differenze da un paese all altro nei prezzi monetari dei beni a mercato locale derivano principalmente dal fatto che di solito nei servizi tradizionali e nelle costruzioni le differenze internazionali di produttività sono molto più piccole che nei beni a mercato internazionale (principalmente prodotti della trasformazione industriale, servizi informatici, servizi professionali di elevata qualità, ecc.). Se nell esempio di prima inseriamo i servizi tradizionali, per esempio quelli di un barbiere, e ipotizziamo che in essi non via sia differenza di produttività fra America e Cina, e che con un anno di lavoro sia possibile ottenere unità di questi servizi sia in America sia in Cina, il prezzo di questi servizi in concorrenza perfetta sarebbe di 10 dollari in America (prezzo di un anno di lavoro = dollari / quantità di servizi che può essere prodotta in America con un anno di lavoro = 5.000) e di 0,8 dollari in Cina (prezzo di un anno di lavoro = dollari / quantità di servizi che può essere prodotta in Cina con un anno di lavoro = 5.000). In questo caso il potere di acquisto dei salari in termini di questi servizi sarebbe identico in America e in Cina, poiché la differenza nei salari monetari sarebbe esattamente compensata dal maggior prezzo dei servizi in America rispetto alla Cina. Per calcolare adesso la differenza nei salari reali bisogna conoscere le proporzioni in cui i salari sono spesi in America e in Cina nell acquisto dei beni a mercato internazionale e in quelli a mercato locale. Ipotizziamo, per esempio, che, sia in America sia in Cina, i prodotti considerati siano acquistati nelle seguenti proporzioni: un computer, 25 abiti, unità di servizi. Questo paniere di beni avrebbe in America un costo complessivo di dollari, e con un salario annuo di dollari sarebbe possibile comprare 2,77 di questi panieri. Lo stesso paniere avrebbe in Cina un costo complessivo di dollari, e con un salario annuo di dollari sarebbe possibile comprare 1,22 di questi panieri. In questo caso il salario reale sarebbe circa 2,27 (2,77/1,22) volte più alto in America che in Cina, nonostante il salario monetario sia 12,5 volte più elevato. Natura e vantaggi degli scambi internazionali di prodotti. Gli scambi internazionali di prodotti possono avere cause ed effetti diversi. La prima spiegazione analiticamente rigorosa dei vantaggi degli scambi fu la teoria dei vantaggi comparati elaborata all inizio dell ottocento da Torrens e Ricardo, che mostrarono come la specializzazione di ciascun paese nelle produzioni in cui esso è comparativamente più efficiente consente di aumentare la produzione mondiale complessiva. Lo stesso tipo di vantaggio si verifica quando gli scambi internazionali sono stimolati dalla presenza di rendimenti crescenti di scala (Ohlin). Anche in questo caso gli scambi internazionali consentono di aumentare la produzione mondiale complessiva, mediante un più completo sfruttamento dei rendimenti crescenti di scala e aumentando la concorrenzialità dei mercati. Anche nella versione a coefficienti flessibili della teoria delle proporzioni dei fattori (Ohlin), gli scambi internazionali consentono di aumentare la produzione mondiale complessiva. Gli scambi internazionali tuttavia possono essere vantaggiosi anche quando essi non determinano alcun aumento nella produzione mondiale complessiva, come può accadere per gli scambi determinati da differenze fra paesi nelle dotazioni relative di fattori produttivi e da differenze fra prodotti nelle intensità relative d impiego dei fattori produttivi, nel caso di coefficienti fissi di produzione. Il semplice fatto di trasferire i prodotti dai paesi in cui valgono relativamente meno (principalmente perché sono relativamente più abbondanti) verso i paesi in cui valgono relativamente di più (perché sono relativamente più scarsi) aumenta il valore dei beni anche se la quantità complessivamente disponibile rimane invariata. Anche se gli scambi internazionali comportano dei vantaggi per il fatto che consentono di aumentare il valore dei beni, vale a dire la loro capacità di soddisfare i bisogni delle persone, perché fanno aumentare la 12

13 quantità complessivamente disponibile di beni o il loro valore unitario, non è detto che tutti siano avvantaggiati dagli scambi internazionali. Era già ovvio ai tempi di David Ricardo (primi anni dell ottocento) che in Inghilterra la libertà degli scambi internazionali di manufatti contro grano era contraria agli interessi dei proprietari terrieri inglesi, perché la possibilità di importare grano ne faceva diminuire il prezzo in Inghilterra, e con il prezzo del grano diminuivano anche le rendite dei terreni inglesi. In modo più rigoroso l economista svedese Eli Heckscher nei primi decenni del novecento mise in evidenza i possibili effetti negativi degli scambi internazionali sul reddito dei proprietari dei fattori produttivi utilizzati intensamente nella produzione di beni che competono con prodotti che possono essere importati. Negli ultimi decenni del novecento diversi economisti hanno sottolineato i possibili effetti negativi per i lavoratori comuni americani delle importazioni di prodotti semplici da paesi in via di sviluppo. Gli agricoltori europei sono ben consapevoli del fatto che potrebbero essere svantaggiati dalla libertà dei consumatori europei di comprare liberamente prodotti alimentari sui mercati mondiali. La possibilità che alcune categorie di persone possano essere svantaggiate dagli scambi internazionali non implica che gli scambi internazionali siano una sorta di gioco a somma zero, in cui i guadagni di alcuni gruppi dipendono e sono compensati da perdite di altri gruppi. Gli scambi internazionali sono una sorta di miracolo per il fatto che producono vantaggi netti. Se è vero che alcuni gruppi sono svantaggiati in termini assoluti dagli scambi internazionali, i vantaggi degli altri gruppi sono significativamente maggiori, e quindi attraverso idonee politiche redistributive interne sarebbe possibile fare in modo che tutti siano avvantaggiati dagli scambi. Se gli agricoltori europei sono svantaggiati dalle importazioni di prodotti agricoli, il modo efficace per evitarlo non consiste nell ostacolare le importazioni ma in trasferimenti dai consumatori verso gli agricoltori europei in grado di fare in modo che tutti possano essere avvantaggiati dagli scambi internazionali. Esempio 1 Per produrre un ipod siano necessarie 80 ore di lavoro in USA e 200 in Malesia e per produrre una t-shirt siano necessarie 5 ore di lavoro in USA e 10 in Malesia. Supponendo che l unico fattore produttivo sia il lavoro, che i rendimenti di scala siano costanti e che i mercati siano in concorrenza perfetta, a) determinare il prodotto in cui ciascun paese ha un vantaggio comparato e indicare il perché; Si costruisca la matrice dei costi USA Malesia un ipod una T-shirt 5 10 Dai dati si nota che gli USA, dato che producono in meno tempo un ipod e una t-shirt hanno un vantaggio assoluto in entrambe le produzioni. Il vantaggio comparato si individua rapportando i costi dei due Paesi, in questo caso: Per un ipod 200/80=2.5 => ciò significa che la Malesia impiega più del doppio del tempo (2.5) rispetto agli USA nella produrre un ipod. Per una t-shirt 10/5=2 => ossia la Malesia impiega il doppio del tempo rispetto agli USA nella produzione di una t-shirt. La Malesia seppur ha uno svantaggio assoluto in entrambe le produzioni, il suo svantaggio è minore per la produzione di t-shirt, ossia la Malesia ha un vantaggio comparato rispetto agli USA nella produzione di questo bene che esporterà. Viceversa, gli USA hanno un vantaggio comparato nella produzione di ipod poiché il loro costo comparato è minore nella produzione di questo bene rispetto alla t-shirt. Infatti: 13

14 Per un ipod 80/200=0.4 => gli USA hanno un costo comparato di 0.4 rispetto alla Malesia Per una t-shirt 5/10=0.5 => ossia gli USA hanno un costo comparato di 0.5 rispetto alla Malesia. b) determinare il prezzo relativo degli ipod in termini di t-shirts in assenza di scambi commerciali; Dal momento che si assume concorrenza perfetta nel modello, i prezzi riflettono i costi, per cui il prezzo relativo si ottiene direttamente: P Pt ipod shirt USA Si nota che il prezzo relativo degli ipod in autarchia è più basso per gli USA; questo conferma il fatto che il Paese ha un vantaggio comparato nella produzione di questo bene. c) individuare la condizione per cui l apertura al commercio internazionale sia vantaggiosa per entrambi i paesi; La condizione per cui l apertura al commercio internazionale sia vantaggiosa per entrambi i paesi richiede che il prezzo relativo internazionale sia compreso fra i prezzi relativi di autarchia dei due Paesi, ossia si deve verificare che Internazionale P 16 ipod 20 Pt shirt P Pt ipod shirt Malesia 20 d) indicare la condizione di indifferenza fra commerciare e non commerciare; La condizione di indifferenza fra commerciare o non, si realizza quando il prezzo relativo internazionale coincide proprio col prezzo relativo di autarchia del Paese, per cui se risulta per esempio che Internazionale P 16 ipod 20 Pt shirt Il prezzo relativo internazionale è pari a 16, allora per gli USA sarà indifferente scambiare o non scambiare con la Malesia, in quanto in autarchia negli USA un ipod viene scambiato contro 16 tshirt e lo stesso avviene in presenza di commercio. Se i prezzi relativi internazionali sono maggiori di 16, ad esempio 18, allora è conveniente per gli USA commerciare perché possono scambiare un ipod e ottenere in cambio 18 t-shirts. Allo stesso modo si può ripetere il ragionamento per la Malesia. 14

15 Esempio 2 Supponiamo che in Italia siano necessarie 10 ore di lavoro per produrre un abito e 50 ore di lavoro per produrre un computer. In UK siano necessarie 8 ore di lavoro per produrre un abito e 24 ore di lavoro per produrre un computer. Italia UK un abito 10 8 un computer Ad una ragione di scambio internazionale dei computer in termini di abiti pari a 4, discutere i motivi che spingono i paesi a commerciare. Se gli inglesi sono disposti a vendere un computer in cambio di 4 abiti, per gli italiani è più conveniente procurarsi il computer indirettamente tramite gli scambi internazionali piuttosto che direttamente mediante la produzione interna. Attraverso gli scambi con l UK, l Italia, infatti, può ottenere un computer con le 40 ore di lavoro necessarie per produrre quattro abiti, mentre per produrre un computer direttamente in Italia sarebbero necessarie 50 ore di lavoro. Per l UK sarebbe conveniente vendere all Italia un computer in cambio di quattro abiti visto che in UK sono necessarie 8 ore di lavoro per produrre un abito e 24 ore di lavoro per produrre un computer. Scambiando con l Italia, l UK potrebbe ottenere 4 abiti con 24 ore di lavoro, mentre in assenza di scambi sarebbero necessarie 32 ore di lavoro. Per ogni computer esportato in cambio di 4 abiti, l UK risparmierebbe 8 ore di lavoro. Nelle analisi teoriche di economia internazionale in genere si suppone che i costi di trasporto dei prodotti da un paese all altro siano nulli, e quindi in questo caso gli scambi internazionali consentirebbero all Italia un guadagno di efficienza pari a 10 ore di lavoro per ogni computer importato. In realtà gli scambi internazionali di prodotti comportano in genere dei costi di trasporto di cui pure è necessario tener conto. Nell esempio considerato la produzione indiretta di computer da parte dell Italia e di abiti da parte dell UK è conveniente se i costi di trasporto di un computer dall UK in Italia e di 4 abiti dall Italia in UK richiede meno di 18 ore di lavoro. Considerando un solo fattore produttivo e rendimenti costanti di scala gli scambi internazionali possono essere convenienti per tutti i paesi ( il miracolo degli scambi ) se fra i paesi vi sono differenze di efficienza nelle diverse produzioni, e se ciascun bene viene prodotto nel paese che è relativamente più efficiente o relativamente meno inefficiente nella sua produzione. Nell esempio l UK appare più efficiente dell Italia sia nella produzione di abiti sia in quella di computer, ma la differenza di efficienza è maggiore nella produzione di computer che in quella di abiti. Se la produzione di computer viene concentrata in UK e quella di abiti in Italia, aumenta la produzione complessiva di abiti e computer ottenibile con una data quantità di lavoro, e ciò consente un aumento della quantità disponibile di prodotti sia in UK sia in Italia. L essenza degli scambi internazionali in questo esempio è di consentire una utilizzazione più efficiente del lavoro disponibile, con un possibile aumento dei salari reali sia in Italia sia in UK. Naturalmente, se l UK è più efficiente dell Italia i salari saranno più alti in UK che in Italia sia in presenza che in assenza di scambi. Considerando un solo fattore produttivo, gli scambi internazionali consentono un aumento dei salari in tutti i paesi. Le differenze salariali internazionali possono sia aumentare che diminuire per effetto degli scambi internazionali, a seconda della ripartizione dei vantaggi degli scambi. Questa dipende dalla dimensione relativa dei paesi e dalla intensità della domanda per i diversi prodotti. In generale si può dire che per effetto degli scambi internazionali i salari tendono ad aumentare più nei piccoli che nei grandi paesi (paradosso del piccolo paese), e, a parità di dimensione produttiva, più nei paesi che si specializzano in prodotti per i quali la domanda mondiale è più alta. 15

16 Gli scambi internazionali con un fattore produttivo e rendimenti costanti di scala: il modello di Ricardo Esercizio 1 Leggenda: (D) matricola dispari, (P) matricola pari Con un anno di lavoro sia possibile produrre in America 100 abiti, o 10 computer, o unità di servizi, e in Cina 20 abiti, o un computer, o 500 unità di servizi; supponendo che l unico fattore produttivo sia il lavoro, che i rendimenti di scala siano costanti, che i mercati siano in concorrenza perfetta, che il prezzo del lavoro pagato dalle imprese sia uguale al salario percepito dai lavoratori, determinare: 1) il prezzo relativo dei computer in termini di abiti in assenza di scambi internazionali: America Cina abiti computers 10 1 servizi America: Prezzo computer/prezzo abito = Costo computer / Costo abito = (1/10)/(1/100) = 10 Cina: Prezzo computer/prezzo abito = Costo computer / Costo abito = 1/(1/20) = 20 2) il prodotto in cui ciascun paese ha un vantaggio comparato: America: L America è 10 volte più efficiente della Cina nei computer e 5 volte più efficiente negli abiti; quindi ha un vantaggio di produttività comparativamente maggiore nei computer. Cina: La Cina è 10 volte meno efficiente dell America nei computer e 5 volte meno efficiente negli abiti. Quindi ha uno svantaggio di produttività comparativamente minore (o vantaggio comparato) negli abiti. Supponendo che il prezzo di un anno di lavoro in America sia 60 (D) o 40 (P) mila dollari, 3) determinare il valore minimo e massimo del prezzo in dollari di un anno di lavoro in Cina: minimo Il livello minimo del prezzo del lavoro in Cina è quello che compensa la differenza massima di produttività (un computer in Cina e 10 in America con un anno di lavoro) = /10=6.000 (D), oppure /10=4.000 (P) massimo Il livello massimo del prezzo del lavoro in Cina è quello che compensa soltanto la differenza minima di produttività (20 abiti in Cina e 100 in America con un anno di lavoro) = /5= (D), oppure /5=8.000 (P) Supponendo, inoltre, che il prezzo internazionale dei computer in termini di abiti sia 12 (D) o 14 (P), e che i salari siano spesi per il 60% in beni a mercato locale e per il 40% in beni a mercato internazionale, determinare: 16

17 4) il prezzo internazionale in dollari dei computer: P comp = / 10 = 6000 $ (D), oppure P comp = 40000/10=4000 $(P). Con scambi internazionali liberi i computer conviene produrli in America, il prezzo di equilibrio concorrenziale è uguale al costo unitario di produzione, pari al prezzo di un anno di lavoro diviso per il numero di computer che possono essere prodotti con un anno di lavoro. 5) Il prezzo internazionale in dollari degli abiti: P abiti = 6000/12=500 $ (D), oppure P abiti = 4000/14=286 $ (P) 6) Il prezzo di equilibrio del lavoro in Cina in dollari: 500 * 20 = (D) oppure 286 * 20 = 5714 (P) Il prezzo di un anno di lavoro è uguale al valore dei prodotti che possono essere ottenuti con un anno di lavoro; la Cina si specializza nella produzione di abiti, e con un anno di lavoro può produrne 20. 7) Il salario monetario in Cina in percentuale di quello in America: /60.000*100=16,7%(D), oppure 5714/40.000*100=14,3%(P) 8) Il prezzo in dollari dei servizi in Cina: /500=20 (D), oppure 5.714/500=11,4 (P) Il prezzo di equilibrio concorrenziale è uguale al costo di produzione = prezzo di un anno di lavoro / quantità di servizi ottenibili con un anno di lavoro. 9) Il prezzo in dollari dei servizi in America: /1000=60 (D), oppure /1000=40(P) Il prezzo di equilibrio concorrenziale è uguale al costo di produzione = prezzo di un anno di lavoro / quantità di servizi ottenibili con un anno di lavoro. 10) Il salario reale in Cina in percentuale di quello in America: 0.4*16,7 + 0,6*16,7*60/20= 0,4*16,7 + 0,6*50= 6,68+30 =36.68%(D), oppure 0,4*14,3+0.6*14,3*40/11,4= 0,4*14,3 + 0,6*50= 5, = 35,72%(P) Con scambi internazionali liberi e costi di trasporto pari a zero i prezzi di abiti e computer sono uguali in America e Cina, e quindi in termini di questi beni la differenza nei salari reali è uguale alla differenza nei salari monetari. I prezzi dei servizi sono invece più alti in America che in Cina, e quindi in termini di servizi la differenza nei salari reali è minore della differenza nei salari monetari, in misura pari al rapporto fra prezzi dei servizi in America e prezzi dei servizi in Cina. (Si noti che in termini di servizi il potere di acquisto dei salari cinesi è pari al 50% del potere di acquisto dei salari americani; ciò riflette il fatto la quantità di servizi ottenibile in Cina con un anno di lavoro è pari al 50% di quella ottenibile in America.) La differenza media nei salari reali può essere ottenuta come una media delle differenze nel potere di acquisto in termini di abiti, computer e servizi, ponderate con le quote di questi prodotti nella spesa dei lavoratori. 11) Determinare gli anni di lavoro necessari per poter acquistare un computer + 10 abiti unità di servizi, in America e in Cina, in autarchia e con scambi internazionali liberi: 17

18 AMERICA Libertà di scambi internazionali: 6.000/ *500/ *60/ = 0,1 + 0, ,5 = 0,683 (D), oppure 4.000/ *286/ *40/ = 0,1 + 0, ,5 = 0,671(P) Autarchia (anni di lavoro necessari per produrre all interno un computer + 10 abiti unità di servizi): 0,1 + 0,1 + 0,5 = 0,7 CINA Libertà di scambi internazionali: 6.000/ *500/ *20/ = 0,6 + 0,5 + 1,0 = 2,1 (D), oppure 4.000/ *286/ *11,4/5.714 = 0,7 + 0,5 + 1,0 = 2,2(P) Autarchia (anni di lavoro necessari per produrre all interno un computer + 10 abiti unità di servizi): 10/ = 2,5 12) Secondo gli ultimi risultati, come varia il salario reale in America e in Cina per effetto degli scambi internazionali? Gli anni di lavoro necessari per ottenere un computer + 10 abiti uniti di servizi diminuiscono da 0,700 a 0,683 (D) o a 0,671 (P) (-2,5% o 4,1%) in America, e da 2,5 a 2,1 (D) o a 2,2 (P) ( - 16% o -12%) in Cina. Queste percentuali, prese con segno +, indicano gli aumenti nei salari reali determinati dagli scambi internazionali. 18

19 Esercizio 2 Per produrre una macchina siano necessarie 100 ore di lavoro in Lombardia e 180 in Calabria; per produrre un abito siano necessarie 10 ore di lavoro in Lombardia e 12 in Calabria; per produrre una unità di servizi siano necessarie 0,3 ore di lavoro, sia in Lombardia che in Calabria. Supponendo che l unico fattore produttivo sia il lavoro, che i rendimenti di scala siano costanti, che i mercati siano in concorrenza perfetta, che il prezzo del lavoro pagato dalle imprese sia uguale al salario percepito dai lavoratori, determinare: il prezzo relativo delle macchine in termini di abiti in assenza di scambi internazionali: Calabria: 180/12 = 15 Lombardia: 100/10 = 10 (Il rapporto fra i prezzi è uguale al rapporto fra i costi unitari). il prodotto in cui ciascun paese ha un vantaggio comparato: Calabria: Abiti Lombardia: Macchine Nella produzione di macchine la Lombardia è dell 80% per cento più efficiente della Calabria, mentre nella produzione di abiti è più efficiente soltanto del 20 %. La Calabria à comparativamente meno inefficiente (vale a dire ha un vantaggio comparato rispetto alla Lombardia) nella produzione di abiti piuttosto che di macchine. Supponendo che un anno comprenda ore di lavoro, e che il prezzo di un anno di lavoro in Lombardia sia 36 mila euro, determinare il valore minimo e massimo del prezzo in euro di un anno di lavoro in Calabria: minimo 36/1,8 = 20 (1,8 misura la differenza massima di produttività fra Lombardia e Calabria; in questo modo il costo di produzione di una macchina è uguale in Calabria e in Lombardia, mentre il costo di produzione di un abito è più alto in Lombardia che in Calabria.) massimo 36/1,2 = 30 (1,2 misura la differenza minima di produttività fra Lombardia e Calabria; in questo modo il costo di produzione di un abito è uguale in Calabria e in Lombardia, mentre il costo di produzione di una macchina è più alto in Calabria che in Lombardia.) Quali fattori influenzano la determinazione del prezzo di equilibrio del lavoro in Calabria all interno dell intervallo fra il livello minimo e quello massimo? Più la Calabria è piccola rispetto alla Lombardia in termini di capacità produttiva, e più è grande la domanda di abiti rispetto a quella di macchine, più il prezzo di equilibrio del lavoro in Calabria si avvicina al livello massimo. Quando è che il prezzo di equilibrio del lavoro in Calabria raggiunge il suo livello massimo? Al limite se la domanda di abiti fosse così grande rispetto a quella di macchine e la capacità produttiva della Lombardia così grande rispetto a quella della Calabria, potrebbe essere necessario rendere competitiva la produzione di abiti sia in Calabria che in Lombardia; di conseguenza il costo di produzione degli abiti dovrebbe essere uguale in Calabria e in Lombardia, e il prezzo di equilibrio del lavoro in Calabria raggiungerebbe il livello massimo. In questo caso limite tutti i vantaggi degli scambi andrebbero alla Calabria (paradosso del piccolo paese, nella sua forma estrema). 19

20 Supponendo che il prezzo italiano delle macchine in termini di abiti sia 12,5, e che i salari siano spesi per il 70% in beni a mercato locale e per il resto in beni facilmente trasferibili nello spazio, determinare: Il prezzo italiano in euro delle macchine: Le macchine sono prodotte in Lombardia, dove con un anno di lavoro se ne possono produrre 18 (1800/100), il loro costo unitario (che in concorrenza perfetta è uguale al prezzo) è /18 = euro. Il prezzo italiano in euro degli abiti: 2.000/12,5 = 160 euro Il prezzo di equilibrio del lavoro in Calabria in euro: In Calabria si producono abiti, un abito costa 160 euro e richiede 12 ore di lavoro, il prezzo di equilibrio di un anno di lavoro in Calabria è 1.800*160/12= euro Il salario monetario in Calabria in percentuale di quello della Lombardia: 24/36 = 2/3 = 66,6 % Il prezzo in euro dei servizi in Calabria: /1800*0.3 = 4 euro Il prezzo in euro dei servizi in Lombardia: /1.800*0.3 = 6 euro Il salario reale in Calabria in percentuale di quello in Lombardia: In termini di servizi il salario reale è uguale in Calabria e in Lombardia (il salario monetario è del 50 per cento più alto in Lombardia che in Calabria ma anche i prezzi dei servizi sono del 50 per cento più alti in Lombardia che in Calabria). In termini di abiti e macchine la differenza nei salari reali è uguale alla differenza nei salari monetari, poiché i prezzi di questi beni sono uguali in Lombardia e in Calabria. Facendo la media delle differenze, ponderate per il peso dei rispettivi beni in termini di destinazione del reddito: 0.7*1+0,3*2/3 = 0,7 + 0,1 = 0,9 = 90%. Determinare le ore di lavoro necessarie per poter acquistare una macchina + 12,5 abiti unità di servizi, in Lombardia e in Calabria, in autarchia e con scambi liberi fra Calabria e Lombardia: LOMBARDIA Autarchia (ore di lavoro necessarie per produrre all interno una macchina + 12,5 abiti unità di servizi): *12,5 + 0,3*900 = = 495 Libertà di scambi: *12,5/12,5 + 0,3*900 = 470 Scambiando con la Calabria la Lombardia può ottenere 12,5 abiti (che richiederebbero 125 ore di lavoro per essere prodotti all interno) in cambio di una macchina che in Lombardia può essere prodotta con 100 ore di lavoro. Il vantaggio per la Lombardia degli scambi con la Calabria è rappresentato da =25 ore di lavoro. CALABRIA Autarchia (ore di lavoro necessarie per produrre all interno una macchina + 12,5 abiti unità di servizi): *12,5 + 0,3*900 = = 600 Libertà di scambi: 12,5* *12,5 + 0,3*900 = = 570 Scambiando con la Lombardia la Calabria può ottenere una macchina (che richiederebbero 180 ore di lavoro per essere prodotta all interno) in cambio di 12,5 abiti, che in Calabria possono essere prodotti con 12,5*12 = 150 ore di lavoro. Il vantaggio per la Calabria degli scambi con la Lombardia è rappresentato da =30 ore di lavoro. 20

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