LE UNIONI DEI COMUNI: FUNZIONI E RISORSE NELLA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEI POTERI LOCALI

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1 LE UNIONI DEI COMUNI: FUNZIONI E RISORSE NELLA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEI POTERI LOCALI Francesco R. Frieri DG Unione Comuni Bassa Romagna

2 DL 78/2010 Legge Statale : In base alla legge dello Stato: tutti i Comuni fino a abitanti sono obbligati all esercizio associato di tutte le funzioni fondamentali. D.L. 78/2010 e sim: obbligatorietà gestione associata delle funzioni fondamentali: - almeno 3 funzioni dal 1 gennaio ulteriori 3 funzioni dal 30 giugno tutte le funzioni fondamentali al

3 Le funzioni fondamentali DL 95/2012 a) organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale; c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale; e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; f) l'organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi; g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall'articolo 118, quarto comma, della Costituzione; h)edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza della Provincia, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; i) polizia municipale e polizia amministrativa locale; l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali e statistici, nell'esercizio delle funzioni di competenza statale." (esclusa dall obbligo di gestione associata) l bis) servizi in materia statistica

4 Cenni L 56/2014, ddl Delrio : Province Controllo politico indiretto della Provincia, Consiglio nominato fra gli amministratori dei Comuni, Presidente: un Sindaco. Proroga degli attuali vertici alla fine del 2014 Nuove funzioni: ambiente e mobilità: semplice pianificazione; edilizia scolastica manterranno la gestione e cominceranno a occuparsi anche di pari opportunità. Tutte le altre competenze passeranno ai Comuni a meno che le Regioni non preferiscano tenerle per sè. E lo stesso percorso seguiranno il personale e il patrimonio.

5 Cenni Delrio: città metropolitane 10 Città metropolitane che sostituiranno, sempre a partire dal 1 gennaio 2015, altrettante amministrazioni provinciali: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Roma capitale (con poteri speciali), Napoli e Reggio Calabria (nel 2016). Funzioni: pianificazione territoriale generale, ivi comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e delle infrastrutture, dell'organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano, della viabilità e mobilità e dello sviluppo economico.

6 Cenni Delrio: Unioni e Fusioni La legge favorisce le unioni e le fusioni tra i piccoli comuni stanziando ulteriori incentivi. Le unioni potranno esercitare tutte le funzioni fondamentali dei comuni, a cui si aggiungeranno quelle su: anticorruzione, trasparenza e revisione dei conti. Consolidamenti di bilanci e tetti in caso di Unione e fusione. Ampliamento di amministratori, nei C fino a 3 mila abitanti, a parità di spesa.

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8 Dove e cosa facevano le Unioni di Comuni nel 2010 In Italia esistonevano più di 130 Unioni di Comuni, molte erano ex comunità montane. Tuttavia poche di queste gestivano più di 10 funzioni: oltre il 30% al nord meno del 15% al centro meno del 6% al sud Vivevano nelle Unioni di Comuni oltre 5 mln di abb., le funzioni prevalentemente associate erano PM, istruzione e servizi sociali (servizi di line), il 25% dei Comuni in Unione non era di piccoli, e solo il 22% dei piccoli era associato in Unione (Fonte: IFEL 2011)

9 Le Unioni di Comuni nel 2014 Ad apr erano censite 375 Unioni: quasi la metà contavano meno di 20 mila ab. soltanto il 15% ha più di 50 mila ab., e solo 10 annoveravano più di 100 mila abitanti. La metà di queste ultime non produceva ancora integrazioni organizzative significative (Elaborazione su dati IFEL) Dimensioni Numero Unioni % Numero Comuni % Popolazione % 0/ % % % 5.000/ % % % / % % % / % % % % % % Totali

10 Come spendono le Unioni e dove 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Altri pagamenti Trasferimenti correnti a famiglie Trasferimenti correnti a Comuni Altri contratti e spese per servizi Ricovero in strutture per bisognosi Mense e servizi scolastici Servizi di smaltimento rifiuti Beni e materiali di consumo Personale 10% 0% ITALIA NORD OVEST NORD EST CENTRO SUD ISOLE Fonte: Open Siope, dati elaborati da Nicola Melideo 2015

11 La spesa pubblica PROVINCE 1% REGIONI ** 21% COMUNI 9% TUTTA LA PA incidenza percentuale Spesa centrale * ,5 REGIONI ** ,58 PROVINCE ,3 COMUNI ,63 Spesa centrale * 69% Fonti (aggiornamento DEF aprile conto economico PA; Siope 2013) *prestazioni sociali 319 mld interessi sul debito 82 mld **spesa sanitaria 100 mld

12 Province e Comuni finanziaria 2015 maxi-emendamento alla Stabilità 2015 che taglia del 50% e del 30% le dotazioni organiche di province e città metropolitane Esubero: 20mila dipendenti sui circa 44mila che attualmente hanno un contratto a tempo indeterminato Dal2017, mobilità per i non trasferiti e «collocati in disponibilità», come prevede l articolo 33 del dlgs 165/2001, taglio del 20% sull indennità base, licenziamento collocamento adeguato, bisognerà arrivare ad aprile del 2019 i numeri reali in gioco sarebbero molto minori di 20mila: escludendo gli 8mila dei centri per l impiego, si arriva a 12mila e di questi circa hanno un età media attorno ai sessant anni. Risultato: dipendenti (esclusi i dirigenti) da ricollocare su dipendenti comunali (circa il 2%)

13 Ma tagli e prelievi sui Comuni - 2,6 mld a regime sul 2015 di taglio sui trasferimenti (Spending 2013, agg. DL 66/2014, agg. Spending 2015) mln dal DL 66/2014-1,2 mld Legge stabilità 2015 Ne derivano oltre 4,3 mld di tagli ai Comuni solo in parte recuperati da un indennizzo IMU per la prima casa

14 Città metropolitane: una discreta autonomia finanziaria Le 10 città metropolitane riscuotono un terzo del dell IPT e dell RC auto provinciale, rispettivamente 446 mln su 1,3 mld e 856 mln su 2,6 mld L autonomia finanziaria delle città metropolitane oscillava nel 2012 fra il 95% e il 76% (l abolizione dell Imu sulla prima casa probabilmente ha alterato questo range, da cui è escluso Palermo) Le funzioni che non approderebbero alle regioni non potrebbero tornare ai Comuni dalle Regioni se non previa copertura finanziaria delle spese di personale (comma 427, art. 1, L 190/2014 finanziaria 2015 )

15 Lettura della legge Delrio Si interrompe l assetto a mille foglie, a lasagne territoriali, nel quale ad ogni strato corrispondeva una serie di enti pubblici, competenze proprie, apparati propri e classi politiche proprie. Assestanti e non comunicanti fra loro Lo statuto è chiamato a definire il ruolo dei vari livelli, prevedendo flussi di deleghe e di convenzioni dall alto verso il basso e viceversa (Vandelli 2014)

16 Legge Delrio Opportunità di definire l ambito ottimale collocando le funzioni a livello di Unione o della Nuova Provincia, sia chiamando il legislatore regionale a farlo (top down), sia utilizzando l art. 30 Tuel (bottom up) Si rende necessaria una differenziazione delle attività e dei servizi svolti a livello di area vasta, sia per le CM che per NP

17 lettura Delrio Tutto il riordino è concepito cityzen-oriented e firm-oriented, quindi in tal modo devono essere interpretate le dimensioni organizzative, non più solo orizzontali In tal senso è utile partire dai processi che portano dalla produzione di un numero limitato di servizi, da lì risalire al procedimento e, successivamente, alla convenzione che alloca la funzione

18 Conclusioni La riforma Delrio offre (offriva) grandi opportunità, a differenza del DL 78/2010 I Piccoli Comuni (anche i medi) non paiono aver colto né le opportunità, né aver rispettato gli obblighi Forse il solo approccio formale e prescrittivo non funziona su Sindaci e Consigli democraticamente eletti? risorse orientate all impatto delle policy, supporto ai processi di change management, allineamento fra gli obiettivi di Stato e Regioni, potranno dare risultati migliori!

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