Modalità di sviluppo dei piani attuativi e dei relativi formulari: Linee guida
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- Vittorio Cenci
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1 Modalità di sviluppo dei piani attuativi e dei relativi formulari: Linee guida Napoli, 18 gennaio
2 Contenuti del documento Principi generali il piano attuativo Il timing dell attività rimodulazioni dell attività i tempi di sviluppo del PFL finanziamento e fideiussioni del piano possibilità di non presentare fideiussioni per l attività formativa L assistenza tecnica Il calendario degli incontri individuali Il piano attuativo step logici di sviluppo la struttura L intervento formativo: la struttura Riferimenti dell assistenza tecnica
3 Principi generali: il piano attuativo Il piano attuativo ha la funzione di stabilizzare in termini esecutivi la progettazione delle attività del PFL Al di là delle modifiche introdotte nel piano attuativo, comunque nel rispetto delle regole di seguito descritte, non saranno ammesse ulteriori modifiche alla progettualità del Patto se non negli ambiti dei meccanismi di revoca, parziale o totale, dei finanziamenti previsti dall art. 9 dell Avviso di sperimentazione dei PFL Resta fermo il principio che eventuali modifiche in diminuzione agli indicatori quantitativi, che hanno determinato l inserimento nella graduatoria possono produrre una modifica della posizione in graduatoria e la rimodulazione delle attività di project management e monitoraggio
4 Principi generali: Il timing dell attività Il piano attuativo deve essere consegnato agli uffici regionali competenti entro 30 giorni dalla stipula dell atto di concessione per la predisposizione dei piani attuativi dei PFL Tale termine è perentorio per i Patti con copertura finanziaria ai sensi della Delibera 2276 del 21/12/2007 Per gli altri Patti il termine può essere considerato ordinatorio La stipula dell atto deve obbligatoriamente avvenire entro 20 giorni dalla pubblicazione della suddetta delibera I soggetti promotori che hanno già costituito il raggruppamento temporaneo possono, dopo l emanazione del D.D. di adozione dei formulari e dell atto di concessione per la redazione del piano attuativo, procedere alla stipula di questo ultimo Così come previsto dall art 5 dell Avviso: Entro 30 giorni dalla presentazione la Regione valuta il piano attuativo (il termine è interrotto in caso di richiesta di integrazioni) In caso di esito negativo è possibile reiterare la procedura (presentazione valutazione) per una sola volta
5 Principi generali: rimodulazioni dell attività In fase di elaborazione del piano attuativo non è ammissibile l inserimento di imprese/enti o interventi che non siano stati previsti nelle liste di priorità o di scorrimento delle proposte progettuali la sostituzione di imprese/enti inserite nella lista di priorità con quelle inserire nella lista di scorrimento salvo in caso di: o Rinuncia formale delle imprese/enti beneficiari dell intervento o Modificazione in diminuzione degli importi dell attività formativa a seguito di rimodulazione degli interventi Nei casi suddetti la modifica della lista di priorità degli interventi deve rispettare il criterio di omogeneità della tipologia formativa (FI FI; FC FC; IS IS) In caso di rimodulazione in diminuzione del valore finanziario del Patto, fermo restando gli importi della IS, dovranno essere rimodulati sia gli importi del project management (15%), sia quelli del monitoraggio (4%)
6 Principi generali: rimodulazioni dell attività - segue Nel caso in cui le imprese abbiano proceduto all assunzione di soggetti con profili in ingresso coerenti con quelli previsti dagli interventi di FI proposti sul PFL, le stesse possono attivare percorsi di FC in luogo, anche parziale, di quelli di FI. Tale possibilità, da concordare con l amministrazione regionale, è consentita a condizione che Le assunzioni siano avvenute successivamente all emanazione del D.D. n. 139 del 4 ottobre 2007 (B.U.R.C. n. 55 del 22 ottobre 2007); La assunzioni siano avvenute coerentemente con le forme previste da PFL I percorsi formativi abbiano: o Durata non superiore alle 200 ore; o Un parametro ora/allievo con un ribasso, in termini assoluti, almeno pari a quello proposto per gli interventi di FI che vanno a sostituire; o Un cofinanziamento non inferiore a quanto disposto dall art. 7 dell Avviso Il numero complessivo di assunti non sia inferiore a quanto annunciato nella proposta di PFL
7 Principi generali: rimodulazioni dell attività - segue In questi casi: Ai fini degli obblighi di assunzione, l intervento in FC è considerato come parte dell intervento di FI; Ai fini del calcolo del Project Management e del Monitoraggio l eventuale variazione finanziaria è ininfluente
8 Principi generali: i tempi di sviluppo del PFL Nella pianificazione delle attività formative si deve considerare che: L avvio delle attività deve avvenire entro 30 giorni della stipula dell atto di concessione relativo alla stessa attività; Il termine per la conclusione dell attività formativa è il 31/12/2008; Il termine per la conclusione della rendicontazione è il 29/02/2008.
9 Principi generali: finanziamento e fideiussioni del piano L attività di predisposizione del piano attuativo è disciplinata come attività di servizi finanziata dal FSE di cui al punto 11.2 del Manuale di gestione dell FSE (2006) della Regione Campania Alla richiesta delle erogazioni, il Soggetto Promotore, salvo i casi di esenzione previsti dalla normativa, è tenuto a presentare cauzione sotto forma di polizza fideiussoria per un valore pari al 10% dell importo del servizio.
10 1 Principi generali: possibilità di non presentare fideiussioni per l attività formativa Le imprese che, non richiedono anticipazioni, potranno non presentare polizza fideiussioria e provvederanno a rendicontare i diversi SAL agli STAP territorialmente competenti; questi ultimi entro 90 gg dal completamento della documentazione di spesa provvederanno a disporre gli atti per la liquidazione delle spese riconosciute
11 1 L assistenza tecnica L assistenza tecnica offerta dal progetto Focus si articola nel modo seguente: Incontro collettivo con i 25 Patti ammissibili a finanziamento e per i quali è stato disposto il finanziamento dell attività di elaborazione del piano attuativo Incontri individuali di avvio dell attività con i 25 Patti Incontri individuali con i singoli Patti, su appuntamento e previa anticipazione delle questioni oggetto dell incontro (2 volte a settimana); Sistematizzazione delle risposte ai quesiti discussi negli incontri individuali in FAQ Si ribadisce che l assistenza tecnica supporta i soli soggetti promotori/soggetti incaricati dell elaborazione del piano attuativo (PM) fornisce indicazioni di metodo e non di merito
12 1 Il calendario degli incontri individuali PFL Area Nolana 21/01/ ,00-14,00 PFL Soc. Informazione e conoscenza Prov.NA ICT 23/01/ ,00-14,00 PFL Ter.Ma.Res 24/01/ ,00-13,00 PFL Polo Orafo 24/01/2008 9,00-11,00 PFL Tras.Formazione 24/01/ ,00-16,00 PFL Distribuzione FormAZIONE 24/01/ ,00-18,00 PFL Terra di Lavoro 28/01/ ,00-16,00 PFL Tradizione Arte Bianca e Panificazione Campana 28/01/2008 9,00-11,00 PFL Filiera Turistica del Cilento 28/01/ ,00-13,00 PFL Filiera Agricola Agroalimentare 28/01/ ,00-18,00 PFL Sistema Moda CE 30/01/2008 9,00-11,00 PFL Ruralia 30/01/ ,00-13,00 PFL Turismo Provincia di Salerno 30/01/ ,00-16,00
13 1 Il calendario degli incontri individuali - segue PFL Logistica e Trasporti 31/01/2008 9,00-11,00 PFL O.A.S.I. 31/01/ ,00-13,00 PFL Arzano, Acerra, Pomigliano 31/01/ ,00-18,00 PFL Filiera Bufalina 31/01/ ,00-16,00 PFL C.u.o.r.e BN 05/02/2008 9,00-11,00 PFL Valle del Sarno 05/02/ ,00-13,00 PFL Industriando 05/02/ ,00-18,00 PFL W.HO.W 05/02/ ,00-16,00 PFL Amalfitano-Sorrentino 06/02/ ,00-13,00 PFL Filiera Aerospaziale 07/02/2008 9,30-11,30 PFL Produzione, Logistica, Trasporti e Distribuzione 08/02/2008 9,00-11,00 PFL Sviluppo del Territorio Prov. Bn 08/02/ ,00-13,00
14 1 Il piano attuativo: step logici di sviluppo 1. Sviluppo progettazione esecutiva singoli interventi 2. Verifica progettazione esecutiva singoli interventi da parte del soggetto proponente 3. Elaborazione piano attuativo
15 Il piano attuativo: la struttura Struttura del piano attuativo Sezione I Dati identificativi del Patto Formativo Locale o A. Denominazione del patto formativo locale o B. Soggetto promotore capofila o C. Altri soggetti promotori Sezione II Analisi del fabbisogno formativo degli interventi inseriti nella lista di priorità e nella lista di scorrimento e identificazione dei profili di competenza o A. Profili professionali degli interventi per l inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro delle imprese inserite nella lista di priorità o B. Profili professionali da riqualificare/ rafforzare attraverso formazione continua delle imprese inserite nella lista di priorità o C. Profili professionali da formare per raggiungere obiettivi generali di accrescimento del capitale umano e di riduzione delle cause di svantaggio sociale delle imprese/enti inseriti nella lista di priorità o D. Riepilogo dei profili professionali inseriti nella lista di priorità o E. Profili professionali degli interventi per l inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro delle imprese inserite nella lista di scorrimento o F. Profili professionali da riqualificare/ rafforzare attraverso formazione continua delle imprese inserite nella lista di scorrimento o G. Profili professionali da formare per raggiungere obiettivi generali di accrescimento del capitale umano e di riduzione delle cause di svantaggio sociale delle imprese/enti inseriti nella lista di scorrimento o H. Riepilogo dei profili professionali inseriti nella lista di scorrimento 1
16 Il piano attuativo: la struttura - segue a. Profili professionali degli interventi per l inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro delle imprese inserite nella lista di priorità Denominazione Famiglia Professionale Denominazione Profilo Livello Professionale Contesto organizzativo del profilo Competenze professionali del profilo Competenze trasversali (Min 500-Max 1000) Competenze tecnico professionali Livello di ingresso atteso dei discenti in termini di titolo di studi e indicazione delle competenze di base necessarie per l accesso all attività formativa Ambiti di utilizzo del profilo Imprese della lista di priorità che richiedono il... profilo Numero di interventi previsti per il profilo Numero di interventi: Numero di edizioni: Numero di interventi totali per l inserimento Numero di interventi: previsti dal pfl Numero di edizioni: 1
17 1 Il piano attuativo: la struttura - segue enominazione Profilo Livello Professionale Numero imprese della lista di priorità che richiedono il profilo Numero di interventi in lista di priorità previsti per il profilo Numero di edizioni in lista di priorità previsti per il profilo Numero di interventi totali in lista di priorità previsti dal pfl Numero di discenti degli interventi n lista di priorità previsti per il profilo Tipologia % di di intervent o formativo (IS/ FI /FO) copertura del profilo sul totale degli interventi in lista di priorità % di copertura de profilo sul totale dei discenti in lista di priorità
18 1 Il piano attuativo: la struttura - segue Sezione III Identificazione degli eventuali profili di competenza coerenti con il sistema delle qualifiche professionali di cui all art. 6 dell avviso Sezione IV - Progettazione esecutiva degli interventi formativi (+ allegati per i singoli interventi formativi) o A. Riepilogo finanziario del Patto o B. Riepilogo dei dati delle imprese inserite nella lista di priorità ed in quella di scorrimento o C. Conferma dei dati che hanno contribuito a formare la graduatoria Sezione V Cronoprogramma complessivo degli interventi formativi inseriti in lista di priorità Sezione VI - Declinazione operativa dell analisi swot Sezione VII Riepilogo idee progetto per investimenti produttivi e di R&S delle imprese del PFL Sezione VIII Vision del patto formativo locale
19 1 L intervento formativo: la struttura Sezione 1 Dati identificativi dell intervento formativo Sezione 2 - Dichiarazione sostitutiva di notorieta del soggetto proponente Sezione 3 Dichiarazione sostitutiva del soggetto attuatore Sezione 4: Presentazione del soggetto proponente Tabella 1 - Anagrafica del soggetto proponente Tabella 2 Profilo storico, aree di attività, obiettivi strategici, posizionamento e organizzazione del soggetto proponente Tabella 3 - Dati economico-finanziari del soggetto proponente Tabella 4 - Attività formativa già implementata dal soggetto proponente Sezione 4 bis - Presentazione dell ATI/ATS soggetto proponente Sezione 5 - Presentazione del soggetto attuatore Tabella 1 - Anagrafica del soggetto attuatore Tabella 2 - Referenze tecnico professionali del soggetto attuatore
20 L intervento formativo: la struttura - segue Sezione 6 - Caratteristiche dell intervento formativo Tabella 1 - Obiettivi generali dell intervento e impatto atteso occupazionale, strategico, operativo ed economico Tabella 2 - Connessioni con lo sviluppo di politiche per le pari opportunità e modalità operative di attuazione nell intervento Tabella 3 - Connessioni con lo sviluppo della società dell informazione Tabella 4 - Eventuali integrazioni con le politiche per lo sviluppo locale Tabella 5 Obbligo occupazionale Tabella 6 - Caratteristiche dei destinatari Tabella 7 - Descrizione della figura professionale Tabella 8 - Modalità di selezione dei discenti Tabella 9 - Strumenti e materiale didattico da utilizzare Tabella 10 - Articolazione dell intervento formativo Tabella 11 - sede dell intervento formativo Tabella 12 - Programma dettagliato dell intervento formativo Tabella 13 - Articolazione della work esperience Tabella 14 - Descrizione dei contenuti della w.e. Tabella 15 - Programma aziendale della w.e. per mensilità Tabella 16 - Elenco docenti Tabella 17 - Preventivo di spesa Tabella 18 - Modalità di copertura Tabella 19 - Piano finanziario dell intervento Tabella 20 - Sistemi di monitoraggio e verifica dei risultati Tabella 21 - Cronogramma complessivo dell intervento formativo Tabella 22 - Cronogramma della singola edizione corsuale 2
21 L intervento formativo: la struttura - segue Sezione 7 Regime agevolativo: opzione prescelta Sezione 8 Scheda investimenti produttivi Tabella 1 Anagrafica del soggetto richiedente Tabella 2 - Obiettivi dell intervento Tabella 3 - Impatto atteso dall intervento in termini strategici e produttivi Tabella 4 - Tipologia di iniziativa Tabella 5 - Tempi di realizzazione Tabella 6 - Disponibilità dell immobile in cui sarà realizzato l investimento Tabella 7 - Sintesi investimenti per voce di spesa Tabella 8 - Piano di copertura dell investimento Sezione 9 Scheda investimenti in R&S Tabella 1 - Titolo del programma Tabella 2 - Oggetto dell iniziativa Tabella 3 - Stato dell arte e della tecnologia Tabella 4 - Obiettivi (in termini qualitativi e quantitativi) Tabella 5 - Problematiche da esaminare e da risolvere e/o migliorare Tabella 6 - Attività da sviluppare e difficoltà tecniche di realizzazione Tabella 7 - Articolazione del programma 2
22 2 Riferimenti dell assistenza tecnica Contatti Ivo Allegro Imma Belmare Giuseppe Ciardi Irene Kosagowsky Tel pattiformativi@regione.campania.it
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