Siamo nel 4 lotto della Tangenziale

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1 Bomag mph 600 e cgs consolidamenti Nel rispetto dell ambiente Maurizio Quaranta Macchinari all avanguardia, nuove tecniche di riciclaggio, operatori formati e una meticolosa organizzazione di cantiere Siamo nel 4 lotto della Tangenziale Est di Forlì, in particolare nel tratto da Spalla Viadotto Mattei a Spalla Viadotto Fermi. Per conto di Anas Spa Compartimento della Viabilità per l Emilia Romagna, l appaltatrice Consorzio Cooperative Costruzioni e l esecutrice CMC Ravenna e CGS Consolidamenti hanno realizzato una fondazione stradale con la tecnica del riciclaggio di fresato stradale con bitume schiumato e cemento, un intervento che prevede su di uno spessore di 16 cm l utilizzo del 2% di cemento e 2,5% di bitume. Del resto, come avviene in molti settori industriali e delle costruzioni, anche nei cantieri stradali il riciclaggio si presenta come una necessità legata a fattori di ordine tecnico, economico, gestionale, ambientale e sociale. L aumento del traffico e la conseguente necessità di incrementare le portanze degli strati profondi della pavimentazione, così come il costante incremento del costo dei trasporti, sono solo alcune delle motivazioni che rendono il riciclaggio a freddo la soluzione ideale per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre strade. In cantiere incontriamo l Ing. Enrico Ortolani, Area Manager CGS Consolidamenti, e il geom. Daniele Benedettini D.T.C. di commessa che ci riferiscono che «si è trattato di un intervento di m ,30 su tutta la sede stradale a doppia carreggiata, per un totale di m Le tecnologie in nostro possesso hanno permesso ai nostri professionisti di realizzare m 2 /gg (2 giorni pieni e il terzo di chiusura), con una velocità me- 74 quarry & construction

2 Galleria artificiale Ravegnana, lato est, svincolo Via Bertini dia della macchina di circa 13 metri/min». La prima fase necessaria per un corretto approccio agli interventi di riciclaggio è «lo studio preliminare che viene condotto in laboratorio al fine di valutare i miglioramenti ottenibili mediante il trattamento dei materiali presenti in sito con l aggiunta dei leganti»: calce+acqua per stabilizzazioni a calce, cemento+acqua per stabilizzazioni a cemento, bitume schiumato +cemento+acqua per rigenerati a freddo con la tecnica del bitume schiumato. Come prima cosa dunque occorre studiare e classificare il materiale presente in sito e successivamente valutare gli eventuali miglioramenti delle caratteristiche meccaniche a seguito dell aggiunta dei leganti appena descritti: «In questa fase - continua Ortolani - noi di CGS siamo particolarmente agevolati dal fatto di possedere un laboratorio interno nonché degli speciali kit che ci permettono di ana- Il tracciato del 4 Lotto della TANGENZIALE DI FORLÌ ha inizio in corrispondenza della spalla del viadotto Via Mattei e termina in corrispondenza della rotatoria dello svincolo su Via Ravegnana, per uno sviluppo complessivo di circa m. Si tratta, pertanto, di un tronco essenziale per la completa efficacia del sistema Tangenziale di Forlì: si tratta di strade a due e quattro corsie che si sviluppano per complessivi 27,35 km e avranno un ruolo insostituibile di drenaggio del traffico, attualmente gravante sulla rete cittadina; infatti il traffico proveniente dagli altri centri del comprensorio (comprese le tre vallate del Bidente, Rabbi e Montone) e dalle aree produttive a cavallo della via Emilia, attualmente grava sulla rete urbana, saturando in particolare le due arterie cittadine (via Emilia ed asse Campo di Marte, Gramsci, Bertini, Punta di Ferro). Nel 4 lotto si sono adottate le caratteristiche geometriche della sezione stradale tipo III CNR, che prevedono: - n. 2 carreggiate separate da uno spartitraffico si larghezza pari a 1.10 m; - n. 2 corsie per senso di marcia larghe di 3.50 m; - banchine laterali di 1.75 m per lato; - larghezza totale della piattaforma stradale m; - marciapiedi di larghezza minima 1.25 m in tutti i tratti in viadotto; - corsie di accelerazione/decelerazione largh m. lizzare il materiale anche in cantiere. Il risultato di questa indagine preliminare ci porterà a valutare la fattibilità dell intervento ed in caso di esito positivo a determinare le percentuali ottimali di leganti da addizionare nell impasto». Una volta provveduto alla stabilizzazione del sottofondo con ossido di calcio e/o cemento, a seconda dei tratti della Tangenziale, nonché alla caratterizzazione di tutto il fresato, «ci siamo dedicati con grande quarry & construction 75

3 aggregati durante la miscelazione, con un umidità necessaria per raggiungere le caratteristiche richieste. Il vantaggio di questa tecnologia è che il bitume schiumato può essere usato con una grande varietà di materiali, da quelli derivanti dalla fresatura di sovrastrutture stradali esistenti ai materiali inerti ai frantumati di calcestruzzo. Resta inteso che questa tipologia di trattamento non è adatta per assorbire sforzi tangenziali e di trazione se non di scarsa entità e quindi non è adatta agli strati superficiali delle pavimentazioni ma va sempre sormontata da strati nobili come binder e tappeti, mentre è adatto a sostituire basi bitumate, tout venant e misti cementato. attenzione all ambiente circostante anche inserendo la stesa del bitume schiumato al posto della base a caldo, che in termini di risparmio energetico (Protocollo di Kyoto - emissioni di CO 2 in atmosfera), vale a dire aver risparmiato l 80% circa delle emissioni in atmosfera, 1 kg di materiale a caldo = 9 kg di materiale riciclato a freddo. Si tratta di un applicazione innovativa che si sta rapidamente diffondendo, che richiede in particolare macchinari eccellenti, un ottima preparazione e formazione delle figure professionali nonché un sincronismo perfetto durante le operazioni in cantiere». Ma come funziona? Aggiungendo all interno della macchina riciclatrice bitume schiumato e cemento in una miscela graduata di fresato e inerte, è possibile costruire strati portanti di alta qualità a legante bituminoso/idraulico. Quando l acqua e l aria a temperatura ambiente (15-25 C) vengono a contatto col bitume ( C), si ha una temporanea alterazione delle sue proprietà fisiche nonché un istantanea espansione della miscela dovuta alla rapida evaporazione dell acqua. Il bitume aumenta di circa quindici volte il suo volume e riduce la propria viscosità in modo ideale per essere combinato con gli ACQUA DI CORREZIONE ARIA BITUME ACQUA DI REAZIONE La tecnica del bitume schiumato può essere realizzata o in situ con riciclatrici o con impianto mobile in area di stoccaggio. «Nel nostro caso - sempre Ortolani - si è provveduto all operazione mediante una riciclatrice mobile Bomag MPH 600: con essa si fresa in un unica passata la struttura stradale esistente, contemporaneamente si aggiungono bitume schiumato, cemento e acqua, mediante accoppiamento con autobotti, 76 quarry & construction

4 il cd. treno di riciclaggio». La macchina distribuisce istantaneamente il bitume schiumato sul fresato presente in terra e miscela tutto istantaneamente producendo, mentre avanza, lo strato finito, che viene prima rullato, poi profilato con grader e di nuovo rullato per le finiture, con apposite macchine di peso idoneo. «In particolare la Bomag MPH 600 che abbiamo utilizzato può contare sulla tecnologia Flexmix: grazie alla regolazione continua nel cofano rotore, si ottiene la massima qualità di miscelazione e di frantumazione». «Tale procedura presenta numerosi vantaggi dal punto di vista ambientale, economico, tecnico e sociale». Prima di tutto un vantaggio di natura ambientale: si ha una riduzione del materiale di rifiuto, in particolare di fresato di asfalto; una riduzione dei trasporti, che vengono limitati alla sola fornitura di inerti di correzione, Dalla continua interazione con i clienti e dallo scambio intenso sui cantieri è nata la stabilizzatrice/riciclatrice BOMAG MPH 600, in grado di garantire la massima qualità in ogni sua applicazione ed assicurare un successo duraturo. Azionata da un motore Deutz TCD 16.0, Stage IIIB, otto cilindri da 440 kw, presenta trasmissione idrostatica su tutte quattro le ruote. Per merito del design unico nel suo genere, la riciclatrice/stabilizzatrice MPH 600, articolata e con asse posteriore sterzante, concede una manovrabilità impeccabile anche in condizioni estreme, grazie ad un raggio di sterzata unico nella sua classe che permette all operatore di girare la macchina in modo veloce e sicuro anche in spazi ristretti o su scarpate. La potente trazione integrale, con quattro ruote di uguali dimensioni, assicura una buona potenza di spinta anche su terreni profondi e pesanti; qualora il terreno all improvviso non avesse più la portanza necessaria, MPH 600 si libera da sola azionando lo sterzo articolato. Il baricentro basso della macchina aumenta inoltre la sicurezza in fase operativa assicurando l avanzamento anche in situazioni critiche. Oltre a offrire una visuale a 360, la cabina ROPS-FOPS garantisce anche un gran vantaggio in fase di trasporto: in posizione di lavoro infatti raggiunge l altezza di 3,7 m e in pochi secondi, tramite un interruttore posto in cabina, si abbassa fino a raggiungere un altezza di 3,1 m con una notevole riduzione dei costi di trasporto. A tutto ciò si aggiunge il tamburo fresante - azionato da due motori idraulici abbinati a riduttori planetari e regolabile secondo 11 modalità diverse durante la fresatura, in funzione delle condizioni di lavoro - posizionato centralmente, in direzione di marcia, che permette alla MPH 600 di lavorare a filo scavo sia a sinistra che a destra limitando al minimo i tempi morti e con un notevole risparmio di tempo. Per effettuare il riciclaggio a freddo, Bomag ha progettato un impianto di spruzzatura del bitume completamente automatico con un elevata qualità di miscelazione e utilizzabile sia per bitume schiumato che con emulsione bituminosa. È il cd. Flexmix, tecnologia esclusiva di Bomag: oltre agli sportelli anteriore e posteriore a regolazione continua, all interno della campana del rotore è stato aggiunto un terzo flap supplementare, anch esso a registrazione continua, che migliora la miscelazione ed agisce anche come barra di frantumazione, permettendo di rendere il materiale fresato della grandezza desiderata. Tutto ciò anche grazie al computer di quarry & construction 77

5 A B H H 1 K L dosaggio centralizzato, un sistema di monitoraggio permanente che permette all operatore di avere sotto controllo tutto il processo di lavoro, assicurando il buon funzionamento del macchinario ed evitando tempi morti. Ma per agevolare il controllo e il monitoraggio, Bomag ha pensato di installare sulle sue più recenti macchine il sistema Bomag telematic: il cliente dispone in ogni momento dei dati salienti della macchina, come ore di lavoro e il carico, ovunque questa si trovi. Inoltre il cliente può sorvegliare e gestire l intero parco macchine in tempo reale, attribuire le spese di carburante e programmare gli interventi di assistenza e manutenzione. La stabilizzatrice/riciclatrice Bomag MPH 600 è soltanto uno dei numerosi esempi di come Bomag persegua in modo coerente e continuo una politica di ricerca e sviluppo di macchine e tecnologie. Questo perché da circa 40 anni, Bomag impone nuovi standard nella progettazione e nella costruzione di stabilizzatrici nel rispetto dell ambiente. ed ai leganti; ne consegue una riduzione dell inquinamento, del rumore, del traffico stradale ma soprattutto un risparmio energetico; inoltre si risparmia il calore di riscaldamento dei materiali. Ma si ha anche un vantaggio economico, dato in particolare dal risparmio energetico dovuto al materiale non più da riscaldare, dalla diminuzione dei trasporti, dalla riduzione del tempo di esecuzione del cantiere stesso e dalle importanti produzioni realizzative. Ma il vantaggio è pure tecnico: grazie al risparmio sui costi della tecnologia, si può puntare ad aumentare la performance del pacchetto di progetto, cercando di ottenere così una vita utile della pavimentazione più alta. Il tutto va a determinare ovvi vantaggio sociali: la riduzione dei trasporti porta una riduzione di rumore e di inquinamento, la velocità d esecuzione dei lavori e la possibilità di aprire più velocemente al traffico rispetto ad altre lavorazioni portano benefici agli utenti; ultimo ma non ultimo il mancato conferimento a discarica porta vantaggi sociali immediati e futuri. «Naturalmente, condicio sine qua non perché questo tipo di intervento porti i vantaggi appena elencati è la perfetta organizzazione del treno di riciclaggio, con uomini attenti e concentrati e mezzi moderni scelti ad hoc. A tal fine - continua Ortolani - vorrei sottolineare l importanza vitale della fase di compattazione o meglio ancora delle fasi di compattazione, realizzate dapprima con rullo ferro-gomma e poi, dopo il passaggio del grader, ancora con rullo ferro-gomma ed infine con rullo gomma-gomma, per una completa e totale espulsione dell acqua in eccesso». In conclusione è lo stesso ing. Ortolani a riferirci che il consumo giornaliero di carburante è stato di circa 900 litri: «siamo molto contenti di come siamo riusciti a condurre a termine questo lavoro, senza particolari intoppi; un ringraziamento doveroso anche alla Bomag Italia, a cui siamo soliti affidarci per i nostri macchinari, ma con cui siamo nel corso degli anni riusciti ad intavolare un fitto e proficuo scambio di informazioni e nozioni tecnico-applicative, che se da un lato ci consentiranno di far rendere al meglio le nostre macchine, dall altro permetteranno anche ai nostri colleghi-concorrenti di rendere più efficaci le loro». n Spandimento legante Alimentazione bitume Fresatura e schiumatura Alimentazione acqua Costipamento rilevato 78 quarry & construction

6 Nella primavera del 2003 da una brillante idea di un piccolo gruppo di imprenditori di cinque storiche aziende emiliano - romagnole nasce CGS Consolidamenti Scarl, una azienda specialistica di servizi volti al consolidamento e miglioramento delle superfici e sottofondi stradali e con altri settori nelle energie rinnovabili e nelle bonifiche di siti inquinati. In pochi anni CGS è diventata leader nazionale e, fra le prime aziende in Europa, nel settore dei riciclati a freddo e delle stabilizzazioni dei sottofondi. CGS è l unica azienda del settore in Italia ad avere creato al proprio interno un laboratorio geotecnico. Fin dalla sua creazione CGS ha sviluppato il proprio mercato su tutto il territorio nazionale con diversi milioni di metri quadrati all attivo ed è diventata tester dei macchinari e leganti di alcune tra le più prestigiose ditte produttrici a livello mondiale. Un attenta strategia aziendale volta ad una costante crescita ha portato alla creazione di CGS Group Spa marchio sotto il quale si sono collocate oltre CGS Consolidamenti Srl, CGS Lab per l analisi e la prequalifica dei materiali, CGS Ambiente per la caratterizzazione e la bonifica dei siti contaminati e CGS Energia per lo sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Competenza tecnica, comprovata professionalità, ricerca e sviluppo, investimenti costanti in macchinari di ultima generazione sono le chiavi del successo di CGS. quarry & construction 79