Convegno APAC. Milano, 26 novembre 2015

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1 Convegno APAC Milano, 26 novembre 2015

2 La nostra presenza territoriale

3 Da dove nasce Unogas? Liberalizzazione 2003 Assetto aziende ex municipalizzate Separazione vendita e distribuzione Assetto attuale: Amga diventa Iren Acqua Gas per la distribuzione e Iren Mercato per la vendita; Italgas diventa Italgas Spa per la distribuzione e Eni Spa Divisione Gas & Power per la vendita La rete dei metanodotti è assimilabile ad un autostrada in cui il pedaggio è uguale per tutti

4 SISTEMA LOGISTICO Passo Gries: 24% TAG (tarvisio): 36% GNL Panigaglia: 6% Gasdotto TTPC: 34%

5 Filiera Gas Esiste una dorsale principale gestita da Snam con condotte ad alta pressione Nei pressi di una regione c è una prima cabina di salto di pressione da circa 1000 atm a circa 100 atm Arrivati nei pressi delle città esiste l ultima cabina di salto di pressione denominata City gate che porta la pressione a 0,22 atm per poter consentire l utilizzo al cliente finale (es. accendere i fuochi della cucina) Per poter vendere il metano occorre l autorizzazione a transitare attraverso il City Gate dimostrando di avere contratti di vendita già acquisiti e pagando una quota fissa per l accesso alla cabina. Questa situazione costituisce un vantaggio in quanto le autorizzazioni sono regolamentate e non è possibile per chiunque accedere.

6 L estrazione e lo stoccaggio del gas naturale L importazione italiana è pari a 330 mln di metri cubi di gas al giorno I consumi vanno da 110 mln a ferragosto fino a 440 mln a gennaio La gestione degli stoccaggi è affidata alla Stogit esempio in caverne naturali come ex miniere di sale a Bologna o falde acquifere e la caverna sottomarina di La Spezia compressa dal mare Esempio crisi russa del 10 %

7 DIAGRAMMA DELLA FILIERA DEL GAS Ingresso dogana Rete di gasdotti nazionale/regional i (SNAM RETE GAS CONSUMO INVERNALE : 440 Mmc/g CONSUMO ESTIVO : 110 Mmc/g Stoccaggi (STOGIT) City Gate o Cabine o REMI CONTATORE CLIENTE FINALE Distribuzione locale

8 Come funziona la trattativa? sconto si, prezzo no I prezzi del gas Variazione trimestrale del prezzo indicata da AEEG Scaglioni di consumo: cosa sono? Da dove parte lo scaglione: anno termico? Il coefficiente di correzione C Il PCS (es. utente di Trento e utente di Palermo) Costo di distribuzione Aree geografiche: sono 6 Accise nord e sud Addizionale regionale Agevolazioni fiscali Iva

9 Agevolazioni accise sul metano: a chi? Si considerano compresi negli usi industriali gli impieghi del gas metano nel settore della distribuzione commerciale alberghiero negli esercizi di ristorazione negli impianti sportivi adibiti esclusivamente ad attività dilettantistiche gestiti senza fini di lucro gli impieghi in tutte le attività industriali produttive di beni e servizi nelle attività artigianali ed agricole.

10 nelle attività ricettive svolte da istituzioni finalizzate all assistenza dei disabili, degli orfani, degli anziani e degli indigenti. L agevolazione dell aliquota ridotta dell accisa sul gas metano a favore degli stabilimenti di produzione vale anche se in tali stabilimenti vengono introdotte e depositate merci provenienti da altri stabilimenti purchè di società controllate o di società collegate con quella titolare della concessione ai sensi dell articolo 2359 del codice civile. L agevolazione dell aliquota ridotta dell accisa non è retroattiva, ma decorre dalla data di presentazione della richiesta da parte del cliente.

11 Tipologia commerciale di clienti Tutela: 196/13; caldaiette e gas di cottura e cucina da 0 a mc annui Mercato libero: da a mc annui: Condomini, alberghi, ristoranti, panifici, carrozzerie. Mercato industriale (P zero) oltre i mc annui; offerte personalizzate a basso valore aggiunto e ad alto rischio finanziario

12 Forecast GAS

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17 Grazie per l attenzione Responsabile Area Lombardia Antonio Bucci Antonio.bucci@unogas.it Direzione Commerciale di Milano Via Caldera, Milano Tel: Back office: Barbara Fornasari barbara.fornasari@unogas.it

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19 Registro delle condizioni generali di sicurezza Articolo 1130 C.C. Per ogni condominio, l amministratore ha l obbligo di curare la tenuta di un registro di anagrafe condominiale contenente una serie di specifici dati fra i quali anche quelli relativi alle condizioni di sicurezza delle parti comuni. A seguito del sopralluogo di tecnici competenti, Adempia provvede alla redazione di un registro contenente sia le condizioni di sicurezza delle parti comuni, sia l elenco di tutte le specifiche certificazioni con riferimento agli impianti presenti. La mancata tenuta del registro è considerata grave inadempienza e può rappresentare motivo di revoca dell amministratore come previsto dall art C.C. Obiettivi Analizzare nel dettaglio le condizioni generali di sicurezza delle parti comuni condominiali Accertando eventuali rischi presenti segnalarli ai lavoratori/ospiti/condomini. Attuare misure correttive finalizzate alla riduzione del rischio. Solo con questa operatività l amministratore ottempera a quanto previsto dal punto 6 art C.C.

20 Codice civile Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana 4 aprile 1942, n. 79 Codice Civile [approvato con R.D , n. 262] LIBRO TERZO. Della proprietà - TITOLO SETTIMO. Della comunione - CAPO SECONDO. Del condominio negli edifici Attribuzioni dell'amministratore L'amministratore, oltre a quanto previsto dall'articolo 1129 e dalle vigenti disposizioni di legge, deve: 6) curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell edificio. ogni variazione dei dati deve essere comunicata all'amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L'amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l'amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili; (2)

21 Dichiarazione di Rispondenza degli impianti elettrici D.M. 37 / marzo 2008 Ogni impianto elettrico posto al servizio degli edifici e collocato all interno degli stessi o delle relative pertinenze deve essere corredato di opportuna Dichiarazione di Conformità Per gli impianti esistenti, realizzati prima del 27 marzo 2008, privi di adeguata documentazione è possibile ottenere un documento sostitutivo della documentazione mancante, chiamato Dichiarazione di Rispondenza. Il rilascio di questa Dichiarazione è subordinato a un effettiva rispondenza degli impianti ai requisiti di sicurezza. Obiettivi Garantire la rispondenza degli impianti elettrici condominiali alla regola dell arte come definito dal D.M. 37, accertando il corretto funzionamento dell impianto e la sua conformità.

22 Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. (Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12 marzo 2008) In vigore dal 27 marzo Art. 7. Dichiarazione di conformità 6. Nel caso in cui la dichiarazione di conformità prevista dal presente articolo, salvo quanto previsto all'articolo 15, non sia stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima dell'entrata in vigore del presente decreto - da una dichiarazione di rispondenza, resa da un professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze tecniche richieste.

23 Grazie per l attenzione Gabriele Caracciolo Direzione commerciale direzione@adempia.it