Il gruppo di Mesoraca presenta. Albert Einstein

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1 Il gruppo di Mesoraca presenta Albert Einstein

2 Albert Einstein nacque il 14 marzo del 1879 ad Ulma, nel Württemberg, in Germania da una famiglia ebrea. I suoi genitori erano Hermann Einstein, proprietario di una piccola azienda che produceva macchinari elettrici, e Pauline Koch.

3 All'età di cinque anni, suo padre gli mostrò una bussola tascabile, e Einstein realizzò che qualcosa nello spazio "vuoto" agiva sull'ago spostandolo in direzione del nord; descriverà in seguito quest'esperienza come una delle più rivelatorie della sua vita.

4 Frequentò una scuola elementare cattolica e, su insistenza della madre, gli furono impartite lezioni di violino. Trascorse gli anni giovanili a Monaco.

5 Benché abbia sviluppato modelli e dispositivi meccanici per divertimento, il suo ingresso nel mondo della scienza ufficiale avvenne abbastanza tardi, forse a causa della dislessia, della semplice timidezza, o della significativa rarità e particolarità della sua struttura cerebrale (il suo cervello fu esaminato dopo la sua morte).

6 Più tardi egli stesso attribuì lo sviluppo della teoria della relatività a questa sua lentezza, dicendo che pensando allo spazio e al tempo più tardi della maggior parte dei bambini, fu in grado di applicarvi uno sviluppo intellettuale maggiore. Un'altra, più recente, teoria riguardo il suo sviluppo mentale è che soffrisse della sindrome di Asperger, una condizione simile all'autismo.

7 Einstein cominciò a studiare matematica all'età di dodici anni

8 Nel 1898, Einstein incontrò e si innamorò di Mileva Marić. Lui e Mileva ebbero una figlia, Lieserl. I loro genitori erano contrari ad un loro matrimonio e considerarono la piccola Lieserl una figlia illegittima. La bambina morì di scarlattina.

9 Nel 1903, Albert e Mileva si sposarono in Municipio ed in seguito diedero alla luce altri due figli.

10 Perché è importante Einstein nella fisica contemporanea? Perché rivoluzionò il modo di pensare degli uomini del suo tempo come Copernico e Galileo nel Ancora oggi la correttezza delle sue teorie e le sue intuizioni sono alla base della fisica contemporanea.

11 Le teorie di Einstein

12 La teoria della Relatività generale Einstein suggerì che lo spazio non fosse lineare e uniforme, bensì curvo, incurvato dalla gravità prodotta dalle masse dei corpi celesti.la relatività generale implicava quindi altre tre importanti conseguenze:

13 1. Nello spazio tridimensionale le orbite dei corpi ci appaiono curve perché incurvate dalla massa dei corpi più grandi, mentre nello spazio quadridimensionale le orbite mantengono una traiettoria retta (lo spazio quadridimensionale è lo spazio tridimensionale con l'aggiunta del tempo).

14 2. Anche i raggi di luce si incurvano assieme allo spazio, in prossimità di una massa la luce viene deviata dalla gravità (effetto che è la base della teoria dei buchi neri); 3. In prossimità di una massa anche il tempo subisce una distorsione e rallenta.

15 La teoria della Relatività ristretta o speciale Nel 1905, Albert Einstein propose di abbandonare l'idea dell'etere e quella di un tempo assoluto. Nella relatività speciale solo la velocità della luce ha un valore assoluto, al contrario del tempo e dello spazio, che diventano relativi. In particolare la luce, nel vuoto, viaggia sempre a velocità costante (circa km al secondo), qualsiasi sia la posizione di uno o più osservatori in relazione ad essa.

16 Il fatto che la velocità della luce fosse assoluta rispetto sia al tempo che allo spazio, aprì una serie di stupefacenti implicazioni, riassunte in questi tre concetti: 1. Il tempo diventa relativo: per oggetti in moto il tempo risulta rallentare; 2. Anche lo spazio diventa relativo: gli oggetti in movimento subiscono una contrazione della loro lunghezza; 3. L'eguaglianza tra massa ed energia: nessun corpo può eguagliare o superare la velocità della luce.

17 1. IL tempo diventa relativo : il paradosso dei gemelli Se uno dei due gemelli viaggia su un'astronave a velocità relativistiche (prossime a quelle della luce) attraverso lo spazio, al suo ritorno sulla Terra risulterà più giovane di suo fratello.

18 Interpretazione del paradosso dei gemelli Questo perché il gemello "terrestre" ha viaggiato nello spazio alla velocità propria del pianeta Terra, enormemente più bassa rispetto alla velocità dell'astronave sulla quale viaggiava il fratello, che ora risulta più giovane. Il tempo dell'astronave era diverso da quello della Terra, i due gemelli hanno vissuto una dimensione temporale diversa.

19 2. Contrazione della lunghezza Un corpo che viaggia a velocità prossime a quella della luce tenderebbe a contrarsi fino a scomparire e il tempo relativo ad esso a rallentare.

20 Se si avesse a disposizione un anello sospeso nello spazio di un diametro che non permettesse ad un'astronave di passargli attraverso, qualora l'astronave aumentasse abbastanza la velocità in modo da contrarre le proprie dimensioni, riuscirebbe in velocità ad attraversarlo, evento che non accadrebbe se fosse quasi ferma. Tuttavia la contrazione delle lunghezze sarebbe avvertita soltanto dall'equipaggio dell'astronave, e non da un osservatore immobile sull'anello.

21 3. Velocità limite: E=mc² Un oggetto provvisto di massa non può superare o eguagliare la velocità della luce, questo per il risultato dell'equazione E=mc² (E=Energia, m=massa, c=costante, o velocità della luce), che definisce l'uguaglianza tra massa ed energia. All'aumentare della velocità aumenta la massa dei corpi, all'approssimarsi della velocità della luce la massa di un corpo tende all'infinito, quindi, per spostarsi, avrebbe bisogno di una quantità infinita di energia, il che sarebbe impossibile.

22 Per i tre principi fin qui esposti risulta che un corpo che viaggia alla velocità della luce si contrae talmente tanto da risultare invisibile e da non essere esteso nello spazio, che il suo tempo è talmente rallentato da essere immobile e che la sua massa è talmente grande da risultare infinita.

23 Effetto fotoelettrico E un Fenomeno che si manifesta con l'emissione di particelle elettricamente cariche da parte di un corpo esposto a onde luminose o a radiazioni elettromagnetiche di varia frequenza

24 Nel 1905 Albert Einstein spiegò l'effetto fotoelettrico con l'ipotesi che i raggi luminosi trasportassero particelle, chiamate fotoni, la cui energia è direttamente proporzionale alla frequenza dell onda corrispondente. Secondo la teoria formulata da Einstein, incidendo sulla superficie di un corpo metallico, i fotoni cedono parte della propria energia agli elettroni liberi del conduttore, provocandone l'emissione.

25 Visione politica Einstein si considerò sempre un pacifista ed un umanista

26 Einstein si oppose ai governi dittatoriali e per questo motivo (e per le sue origini ebraiche) si oppose al regime nazista e abbandonò la Germania subito dopo la presa del potere da parte del partito nazista. In principio fu favorevole alla costruzione della bomba atomica al fine di prevenirne la costruzione da parte di Hitler e per questo scrisse anche una lettera al presidente Roosevelt incoraggiandolo ad iniziare un programma di ricerca per creare delle armi atomiche.

27 Tuttavia, dopo la guerra, Einstein fece pressioni per il disarmo nucleare e per l'istituzione di un governo mondiale. Affermò: «Non so con quali armi verrà combattuta la III guerra mondiale ma la IV verrà combattuta con clave e pietre».

28 Nobel nel 1921 Nel 1921 ottenne il Premio Nobel per la Fisica per il suo lavoro del 1905 sulla spiegazione dell'effetto fotoelettrico.

29 Curiosità

30 Quando Einstein sbarcò negli Stati Uniti, come tutti gli emigrati, ricevette un modulo da compilare. Fra le molte domande cui bisognava rispondere ce n era una che chiedeva: "A quale razza appartieni?" E lui rispose: "A quella umana!"

31 Einstein era solito usare banconote di grosso valore come segnalibri. Non portava mai i calzini. Indossava una maglietta con l effigie di Paperino. Si presentava all università in cui insegnava infagottato in pantaloni sformati e in un maglione giallo da " venditore di birra".

32 Einstein usava sempre portare una penna infilata nel collo del maglione.

33 I suoi genitori temevano che fosse anormale: infatti riuscì a parlare bene solo a nove anni. Einstein fu espulso dalla scuola di Zurigo con la motivazione che studiava solo ciò che voleva.

34 Il lavoro è stato realizzato dai ragazzi di Mesoraca del IV C dell a. s. 2006/07 Fico Antonella Foresta Katia Fuoco Domenico Marrazzo Cristina Spina Felice

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