IL MODELLO ATOMICO DI BOHR

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL MODELLO ATOMICO DI BOHR"

Transcript

1 IL MODELLO ATOMICO DI BOHR LA LUCE Un valido contributo alla comprensione della struttura dell atomo venne dato dallo studio delle radiazioni luminose emesse dagli atomi opportunamente sollecitati. Lo studio di tali radiazioni comporta la conoscenza di fenomeni legati alla natura ondulatoria della luce, cui sono riconducibili fenomeni come la diffrazione e l interferenza. Tali fenomeni sono affrontati dallo studio della Fisica, tuttavia, alcuni concetti di base è necessario conoscere per l interpretazione degli spettri di emissione degli atomi. Fig. 1 Caratteristiche di un onda. Un onda può essere genericamente definita come un sistema di trasferimento di energia attraverso lo spazio o attraverso un mezzo in cui si verifica una perturbazione periodica. In generale, un onda è caratterizzata da un ampiezza, che misura la distanza dal punto di equilibrio alla cresta; dalla lunghezza d onda, che è la distanza che separa due creste successive; infine dalla frequenza, che indica la rapidità con cui le onde si succedono nell unità di tempo. Un idea concreta del moto ondulatorio la si può avere osservando le onde del mare: le onde «lunghe» sono rare, mentre quelle «corte» sono più frequenti. Pertanto la lunghezza d onda è inversamente proporzionale alla frequenza, che rappresenta il numero di oscillazioni complete compiute nell unità di tempo e si misura in Hertz. L inverso di è il periodo che è il tempo che intercorre tra due creste. Per quanto riguarda la luce vale la relazione: dove c è la velocità della luce e misura m/s. = c GLI SPETTRI ATOMICI Dalla fisica ottica si sa che la luce bianca (luce solare) è composta da un insieme continuo di raggi diversamente colorati, nei quali può essere scomposta facendola passare attraverso un prisma ottico e raccogliendo le radiazioni ottenute su una lastra fotografica. Sulla lastra impressionata si osserva uno spettro continuo di colori che variano gradualmente dal rosso al violetto. (Fig. 2) A ogni colore corrisponde una particolare radiazione, avente una determinata energia; le radiazioni più energetiche, di colore violetto, vengono deviate maggiormente dal prisma rispetto alle radiazioni rosse, che sono dotate di minore energia. Se invece usiamo come sorgente luminosa un tubo contenente idrogeno gassoso sottoposto a scariche elettriche, otteniamo una radiazione che, attraversando il prisma ottico, dà sulla lastra fotografica non più uno spettro continuo (a bande sfumate), ma uno spettro a righe variamente distanziate. (Fig. 2) 1

2 A ogni riga corrisponde una particolare radiazione, dotata quindi di una energia corrispondente alla sua lunghezza d onda. Se si usano come sorgenti tubi contenenti gas di elementi diversi si osserva che a ogni elemento corrisponde uno spettro caratteristico, le cui righe presentano una certa regolarità nella loro posizione. Fig. 2 La figura sottostante rappresenta un prisma ottico, mentre qui a destra sono riportati gli spettri di emissione e di assorbimento di alcuni elementi chimici. Gli spettri di emissione e di assorbimento sono relativi solo all intervallo delle lunghezze d onda della luce visibile. IDROGENO SODIO MERCURIO In base a queste osservazioni appare evidente che deve esserci una certa correlazione tra gli elettroni di un atomo e lo spettro da essi irradiato sotto l effetto della somministrazione di energia da parte della scarica elettrica. L osservazione degli spettri di emissione a righe Fig. 3 Ecco come degli atomi mise definitivamente in crisi il modello di dovrebbe comportarsi Rutherford. Infatti, secondo le leggi del moto l elettrone nell atomo circolare, l elettrone (Fig. 3), ruotando attorno al ipotizzato da Rutherford nucleo, dovrebbe subire una graduale e continua perdita di energia, che, se emessa sotto forma di radiazione luminosa, dovrebbe dar luogo a uno spettro continuo dove i colori sfumano gradualmente dal violetto (radiazioni ad alta energia) al rosso (radiazioni a bassa energia). Dai dati sperimentali si è osservato invece che gli atomi emettono spettri a righe. Il fatto che lo spettro si rivelasse composto da righe ben distinte, sempre le stesse per ogni elemento, significava, infatti, che le transizioni di energia di un atomo dovevano avvenire non attraverso una variazione 2

3 graduale e continua, ma, al contrario, in modo discontinuo, cioè secondo quantità discrete che furono dette fotoni, per quanto riguarda la luce, e quanti di energia per le altre diverse forme di energia (radiazioni ultraviolette, raggi X, ecc.). Per meglio comprendere quanto si è detto possiamo paragonare l elettrone a una pallina che si sposta da una quota più alta a una più bassa (Fig. 4). Se tale caduta avviene per rotolamento lungo un piano inclinato, l energia potenziale della pallina diminuirà gradualmente e in maniera continua. Se immaginiamo di associare a tale perdita di energia un emissione luminosa, vedremo un effetto di luce colorata che sfuma in maniera graduale e continua, dando luogo a una sorta di «spettro continuo». Fig. 4 Un modo schematico per rappresentare uno spettro continuo (a sinistra) e uno spettro a righe (a destra). Se invece la pallina è costretta a rimbalzare lungo un profilo a gradini, la sua energia potenziale diminuirà ugualmente, ma questa volta in maniera discontinua. In questo caso, se alla variazione di energia si facesse corrispondere un emissione luminosa, non otterremo più uno «spettro continuo», ma uno «spettro a righe». MAX PLANCK E I QUANTI Una nuova teoria sulla quantizzazione dell energia si affacciava all orizzonte grazie agli studi effettuati da Max Planck e alla scoperta dell «effetto fotoelettrico» da parte di Albert Einstein (1905), i quali avrebbero dato una nuova svolta alla fisica e con essa alla conoscenza delle strutture dell atomo, che veniva così completamente rivoluzionata. Infatti, nel 1900 Planck aveva trovato una relazione generale tra la radiazione e la sua frequenza, dando all energia un interpretazione analoga a quella che Dalton aveva dato della materia. L energia, infatti, come la materia, non può essere suddivisa all infinito, ma fino a una certa quantità minima, il quanto, al di sotto della quale essa perde le sue qualità (analogamente all atomo, che può essere suddiviso nelle particelle subatomiche, ma perde le qualità dell elemento da cui deriva). Pertanto: si definisce quanto la più piccola porzione che può essere ottenuta dal processo di suddivisione dell energia. In tutti i processi fisici l energia può essere emessa o assorbita in quanti o multipli di essi, mai in frazioni. 3

4 In scala macroscopica tutto ciò non è osservabile ma risulta evidente negli scambi di energia tra particelle quali atomi, elettroni, ecc. Planck, inoltre, definì un valore h (costante di Planck) che mette in relazione l energia (E) emessa da una radiazione luminosa con la sua frequenza ( ): E = h Il valore di tale costante è: h = 0, J s IL MODELLO ATOMICO DI BOHR Sollecitato dai dati sperimentali emersi dallo studio dello spettro dell idrogeno e incoraggiato dalle nuove idee quantistiche di Planck e di altri fisici, nel 1913 il danese Niels Bohr ideò un modello atomico più corretto di quello di Rutherford, che dava una spiegazione degli spettri a righe emessi dagli atomi eccitati e contemporaneamente spiegava la stabilità degli atomi (in realtà Bohr si riferiva solo all atomo di idrogeno). Il suo modello atomico corrispondeva fino ad un certo punto a quello planetario di Rutherford, ma introduceva una sostanziale novità: la quantizzazione dell energia. Fig. 5 Passaggio dallo stato fondamentale allo stato eccitato di un elettrone mediante assorbimento di energia e viceversa. In altre parole, Bohr suggerì che l energia totale associata a un elettrone in un atomo fosse quantizzata, cioè potesse assumere solo determinati valori. Di conseguenza a ogni elettrone era assegnata una ben determinata energia, tale da consentirgli di percorrere traiettorie circolari privilegiate, che chiamò orbite stazionarie. Ad ogni orbita stazionaria corrispondeva quindi un determinato livello di energia; insomma le orbite sono quantizzate. Per costruire il suo modello Bohr si basò fondamentalmente su alcuni postulati (cioè affermazioni non dimostrate), ma dedotte dalle osservazioni sperimentali: Finché un elettrone ruota nella sua orbita non perde energia per irradiazione (orbita stazionaria) e l atomo si trova nel suo «stato fondamentale». Quando per effetto di una scarica elettrica o per riscaldamento è somministrata energia all atomo, gli elettroni possono assumere quanti di energia che li portano a uno «stato eccitato». Ciò comporta un salto degli elettroni dalle normali orbite a loro permesse a orbite superiori a più alto contenuto energetico, mentre non è mai concesso agli elettroni di assumere valori di energia intermedi che li porterebbero a occupare orbite non permesse. Ogni orbita appartiene a un dato livello energetico o guscio, individuato da un numero progressivo 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, che Bohr chiamò numero quantico principale, ed indicò con il simbolo n. 4

5 Per l atomo lo stato eccitato è una situazione di instabilità, pertanto gli elettroni tendono a tornare ai livelli energetici più bassi compatibili, che come abbiamo visto possono essere sette. Nel passare da un orbita a un altra di livello energetico più basso restituiscono l energia assunta sotto forma di fotoni (il fotone è un sinonimo di quanto e viene utilizzato quando ci si riferisce all energia luminosa), cioè di radiazioni, le cui frequenze e relative posizioni nello spettro dipendono dalla particolare struttura che gli atomi dei vari elementi possiedono (Fig. 2). L energia dei fotoni emessi o assorbiti corrisponde alla differenza di energia tra due livelli, E, e corrisponde alla quantità di energia emessa o assorbita sotto forma di radiazione in accordo con la relazione E = h. In conclusione si può affermare che ogni atomo è in grado di emettere, se eccitato, radiazioni la cui frequenza dipende dalla sua particolare struttura elettronica. Pertanto, lo studio degli spettri atomici di emissione può essere utile per l identificazione di un elemento. Analogamente un atomo, opportunamente irradiato assorbe una parte delle radiazioni da cui è investito: spettro di assorbimento. Gli spettri di emissione e di assorbimento sono l uno il negativo dell altro. Bohr, nei suoi studi, si riferiva in particolare all atomo di idrogeno e affermò chiaramente che le sue congetture derivavano solamente dalle osservazioni sperimentali, che però contrastavano le leggi della fisica classica. Quindi, sosteneva la necessità di costruire una nuova fisica dell infinitamente piccolo in grado di spiegare la struttura dell atomo di idrogeno e di qualunque altro atomo. E quello che, in effetti, avvenne negli anni immediatamente seguenti la formulazione del modello di Bohr. Tuttavia, per quanto riguarda la struttura dell atomo e soprattutto la determinazione della cosiddetta configurazione elettronica ci fermeremo ad un modello perfezionato dell atomo di Bohr, cioè il cosiddetto «modello atomico a strati», che spiega la natura degli spettri atomici di tutti gli elementi, e che conserva buona parte delle idee di Bohr, formulate appunto per l atomo di idrogeno. 5

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

Struttura Elettronica degli Atomi

Struttura Elettronica degli Atomi Prof. A. Martinelli Struttura Elettronica degli Atomi Dipartimento di Farmacia 1 La Natura ondulatoria della luce - La luce visibile è una piccola parte dello spettro delle onde elettromagnetiche. 1 La

Dettagli

MODELLI ATOMICI. Modello Atomico di Dalton

MODELLI ATOMICI. Modello Atomico di Dalton MODELLI ATOMICI Gli atomi sono i piccoli mattoni che compongono la materia. Circa 2500 anni fa, il filosofo DEMOCRITO credeva che tutta la materia fosse costituita da piccole particelle che chiamò atomi.

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

I modelli atomici da Dalton a Bohr

I modelli atomici da Dalton a Bohr 1 Espansione 2.1 I modelli atomici da Dalton a Bohr Modello atomico di Dalton: l atomo è una particella indivisibile. Modello atomico di Dalton Nel 1808 John Dalton (Eaglesfield, 1766 Manchester, 1844)

Dettagli

May 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario

May 5, 2013. Fisica Quantistica. Monica Sambo. Sommario May 5, 2013 Bohr, Born,, Dirac e Pauli accettano in modo incondizionato la nuova fisica Einstein, De, e pur fornendo importanti contributi alla nuova teoria cercano di ottenere una descrizione CAUSALE

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà degli elementi mostrano delle tendenze che possono essere predette usando il sistema periodico ed essere spiegate e comprese analizzando la

Dettagli

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare.

Un altro importante parametro di questo processo è la risoluzione che rappresenta la distanza minima che la litografia può apprezzare. TECNICHE LITOGRAFICHE La litografia è un processo basilare nella realizzazione di circuiti integrati,esso consiste nel depositare un materiale detto resist sul wafer da processare che una volta esposto

Dettagli

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...

Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

Il metodo scientifico

Il metodo scientifico Il metodo scientifico Osservazioni Legge Teoria Teoria controllata con altri esperimenti Teoria modificata in base alle verifiche Gli stadi fondamentali del metodo scientifico 1 Leggi ponderali Legge della

Dettagli

LE PARTICELLE ELEMENTARI: loro scoperta

LE PARTICELLE ELEMENTARI: loro scoperta LE PARTICELLE ELEMENTARI: loro scoperta Atomo: composto da particelle elementari più piccole (protoni, neutroni, elettroni) Atomi di elementi diversi contengono le STESSE particelle, ma in numero diverso

Dettagli

PARTICELLE SUBATOMICHE

PARTICELLE SUBATOMICHE MODELLI ATOMICI Il cammino per arrivare alla moderna teoria atomica è stato lungo e complesso: ogni nuova scoperta faceva venire alla luce anche nuovi problemi, che dovevano essere affrontati e risolti;

Dettagli

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE

Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono

Dettagli

LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR

LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR LA NATURA DELLA LUCE E IL MODELLO ATOMICO DI BOHR LIMITI DEL MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD Il modello atomico planetario di Ernest Rutherford, seppure rappresentava un grande passo avanti rispetto al modello

Dettagli

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine

Il fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia

Dettagli

Corso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini

Corso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini SSIS indirizzo Fisico - Informatico - Matematico 2 anno - a.a.. 2006/2007 Corso di Laboratorio di Fisica prof. Mauro Casalboni dott. Giovanni Casini LA LUCE La luce è un onda elettromagnetica Il principio

Dettagli

RIDUZIONE DELLE CLOROAMMINE IN PISCINA TRAMITE RAGGI ULTRAVIOLETTI

RIDUZIONE DELLE CLOROAMMINE IN PISCINA TRAMITE RAGGI ULTRAVIOLETTI RIDUZIONE DELLE CLOROAMMINE IN PISCINA TRAMITE RAGGI ULTRAVIOLETTI Autore: Andrea Peluso INTRODUZIONE: La riduzione delle cloroammine in piscina tramite l utilizzo di raggi ultravioletti è una pratica

Dettagli

Tabella periodica degli elementi

Tabella periodica degli elementi Tabella periodica degli elementi Perchè ha questa forma? Ovvero, esiste una regola per l ordinamento dei singoli atomi? Le proprietà dei materiali hanno una relazione con la tabella? L applicazione dei

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Termologia Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Trasmissione del calore Legge di Wien Legge di Stefan-Boltzmann Gas

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico.

Energia potenziale elettrica e potenziale. In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. Energia potenziale elettrica e potenziale 0. Premessa In queste pagine R indicherà una regione in cui è presente un campo elettrostatico. 1. La forza elettrostatica è conservativa Una o più cariche ferme

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE Nell ultima notte di osservazione abbiamo visto bellissime immagini della Galassia, delle sue stelle e delle nubi di gas che la compongono.

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico

Capitolo 4 Le spettroscopie. 1. Lo spettro elettromagnetico Capitolo 4 Le spettroscopie 1. Lo spettro elettromagnetico 2) Tipi di spettroscopia Emissione: transizione da livello superiore a livello inferiore Assorbimento: contrario 2.1 Spettroscopie rotazionali,

Dettagli

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA

LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli

Dettagli

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto

13 La temperatura - 8. Il gas perfetto La mole e l equazione del gas perfetto Tutto ciò che vediamo intorno a noi è composto di piccolissimi grani, che chiamiamo «molecole». Per esempio, il ghiaccio, l acqua liquida e il vapore acqueo sono

Dettagli

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce.

L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. L osservazione in luce bianca è, per così dire, l osservazione del Sole al naturale ovviamente dopo averne attenuato la fortissima emissione di luce. Questa attenuazione si ottiene mediante l uso di un

Dettagli

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica

Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Dai colori alle stelle: un excursus tra Fisica e Ottica Martina Giordani Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Corso di Laurea in Ottica e Optometria Federica Ricci Facoltà di Scienze matematiche,

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

OTTICA TORNA ALL'INDICE

OTTICA TORNA ALL'INDICE OTTICA TORNA ALL'INDICE La luce è energia che si propaga in linea retta da un corpo, sorgente, in tutto lo spazio ad esso circostante. Le direzioni di propagazione sono dei raggi che partono dal corpo

Dettagli

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici

Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Ottica fisiologica (2): sistemi ottici Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it http://boccignone.di.unimi.it/pmp_2014.html

Dettagli

Onde elettromagnetiche

Onde elettromagnetiche Onde elettromagnetiche Alla metà del XIX secolo Maxwell prevede teoricamente le onde e.m. Sono scoperte sperimentalmente da Hertz Danno la possibilità di comunicare a distanza (radio, televisione, telecomandi

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Progetto Lauree Scientifiche Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica Antonio Maggio

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli

Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3. S. Solimeno lezione 3 1

Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3. S. Solimeno lezione 3 1 Istituzioni di fisica della materia I Lezione 3 S. Solimeno lezione 3 1 S. Solimeno lezione 3 2 S. Solimeno lezione 3 3 S. Solimeno lezione 3 4 S. Solimeno lezione 3 5 spettroscopia gamma di colori che

Dettagli

La misura degli angoli

La misura degli angoli La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

Elementi di teoria dei segnali /b

Elementi di teoria dei segnali /b Elementi di teoria dei segnali /b VERSIONE 29.4.01 Filtri e larghezza di banda dei canali Digitalizzazione e teorema del campionamento Capacità di canale e larghezza di banda Multiplexing e modulazioni

Dettagli

Natura della luce. Qualsiasi tipo di onda è caratterizzato da:

Natura della luce. Qualsiasi tipo di onda è caratterizzato da: Natura della luce James C. Maxwell (1831-79) dimostrò che tutte le proprietà note della luce erano spiegabili attraverso un insieme di equazioni basate sull ipotesi che la luce fosse un onda elettromagnetica

Dettagli

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di

LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di STATISTICA LA STATISTICA si interessa del rilevamento, dell elaborazione e dello studio dei dati; studia ciò che accade o come è fatto un gruppo numeroso di oggetti; cerca, attraverso l uso della matematica

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

LA STRUTTURA DELL ATOMO 4.A PRE-REQUISITI 4.B PRE-TEST 4.6 ENERGIE DI IONIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI ELETTRONI 4.C OBIETTIVI

LA STRUTTURA DELL ATOMO 4.A PRE-REQUISITI 4.B PRE-TEST 4.6 ENERGIE DI IONIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE DEGLI ELETTRONI 4.C OBIETTIVI LA STRUTTURA DELL ATOMO 4.A PRE-REQUISITI 4.B PRE-TEST 4.C OBIETTIVI 4.1 UNO SGUARDO ALLA STORIA 4.2 L ATOMO DI BOHR (1913) 4.5.2 PRINCIPIO DELLA MASSIMA MOLTEPLICITA (REGOLA DI HUND) 4.5.3 ESERCIZI SVOLTI

Dettagli

Fondamenti e didattica delle scienze

Fondamenti e didattica delle scienze Fondamenti e didattica delle scienze Energia Daniela Allasia Andrea De Bortoli CORSI SPECIALI - Indirizzo Scuola Primaria 73 L energia e le sue proprietà L energia e le sue proprietà La parola energia

Dettagli

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica

Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Prof. Gian Piero Pugliese Lezioni di Fisica Il miraggio Fin dai tempi più remoti, il miraggio è stato un fenomeno che ha destano nell uomo paura e al tempo stesso meraviglia, proprio perché non conosciuto

Dettagli

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Esempio Esame di Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. 1d (giorno) contiene all incirca (a) 8640 s; (b) 9 10 4 s; (c) 86 10 2 s; (d) 1.44 10 3 s; (e) nessuno di questi valori. 2. Sono

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

Com è fatto l atomo ATOMO. UNA VOLTA si pensava che l atomo fosse indivisibile. OGGI si pensa che l atomo è costituito da tre particelle

Com è fatto l atomo ATOMO. UNA VOLTA si pensava che l atomo fosse indivisibile. OGGI si pensa che l atomo è costituito da tre particelle STRUTTURA ATOMO Com è fatto l atomo ATOMO UNA VOLTA si pensava che l atomo fosse indivisibile OGGI si pensa che l atomo è costituito da tre particelle PROTONI particelle con carica elettrica positiva e

Dettagli

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria

L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Università del Salento Progetto Lauree Scientifiche Attività formativa Modulo 1 L analisi della luce degli astri: fotometria e spettrometria Vincenzo Orofino Gruppo di Astrofisica LA LUCE Natura della

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA Prof. Paolo ZAZZINI Ing. Nicola SIMIONATO COME FUNZIONA UNA CELLA FOTOVOLTAICA EFFETTO FOTOVOLTAICO: Un flusso luminoso che incide su un materiale semiconduttore opportunamente

Dettagli

La spettroscopia stellare

La spettroscopia stellare La spettroscopia stellare Noi studiamo i corpi celesti, e quindi anche le galassie, misurando le radiazioni che ci mandano e che riusciamo a rilevare con i nostri strumenti. La luce che i nostri occhi

Dettagli

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Terza lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo

Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo. Terza lezione. Antonio Maggio. INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Palermo Terza lezione Antonio Maggio INAF Osservatorio Astronomico di Palermo Argomenti e concetti già introdotti Fotometria: il concetto di

Dettagli

Einstein ci dice che la luce è costituita da unità elementari chiamate fotoni. Cosa sono questi fotoni?

Einstein ci dice che la luce è costituita da unità elementari chiamate fotoni. Cosa sono questi fotoni? La natura della luce Einstein ci dice che la luce è costituita da unità elementari chiamate fotoni. Cosa sono questi fotoni? Se si potesse fotografare un fotone in un certo istante vedremmo una deformazione

Dettagli

Teoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S

Teoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le

Dettagli

Complementi di Termologia. I parte

Complementi di Termologia. I parte Prof. Michele Giugliano (Dicembre 2) Complementi di Termologia. I parte N.. - Calorimetria. Il calore è una forma di energia, quindi la sua unità di misura, nel sistema SI, è il joule (J), tuttavia si

Dettagli

Rette e curve, piani e superfici

Rette e curve, piani e superfici Rette e curve piani e superfici ) dicembre 2 Scopo di questo articolo è solo quello di proporre uno schema riepilogativo che metta in luce le caratteristiche essenziali delle equazioni di rette e curve

Dettagli

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)

Come visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1) Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Misureremo e analizzeremo la distribuzione di intensità luminosa di diverse figure di diffrazione in funzione della posizione acquisite on- line.

Misureremo e analizzeremo la distribuzione di intensità luminosa di diverse figure di diffrazione in funzione della posizione acquisite on- line. 4 IV Giornata Oggi termineremo questo percorso sulla luce misurando l intensità luminosa della distribuzione di massimi e minimi delle figure di diffrazione e di interferenza. In particolare confronteremo

Dettagli

FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA

FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA Prof. Ceccarelli Antonio ITIS G. Marconi Forlì Articolazione: Elettrotecnica Disciplina: Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici A.S. 2012/13 FONDAMENTI DI ILLUMINOTECNICA CHE COSA

Dettagli

TEORIA CINETICA DEI GAS

TEORIA CINETICA DEI GAS TEORIA CINETICA DEI GAS La teoria cinetica dei gas è corrispondente con, e infatti prevede, le proprietà dei gas. Nella materia gassosa, gli atomi o le molecole sono separati da grandi distanze e sono

Dettagli

Moto circolare uniforme

Moto circolare uniforme Moto circolare uniforme 01 - Moto circolare uniforme. Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria circolare (una circonferenza) con velocità (in modulo, intensità) costante si dice moto circolare

Dettagli

LE ONDE. Le onde Fisica Medica Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie. P.Montagna gen-08. pag.1

LE ONDE. Le onde Fisica Medica Lauree triennali nelle Professioni Sanitarie. P.Montagna gen-08. pag.1 LE ONDE Fenomeni ondulatori Periodo e frequenza Lunghezza d onda e velocità Legge di propagazione Energia trasportata Onde meccaniche: il suono Onde elettromagnetiche Velocità della luce Spettro elettromagnetico

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione

QUANTIZZAZIONE diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale quantizzazione QUANTIZZAZIONE Di seguito lo schema che illustra le diverse fasi del processo di conversione da analogico a digitale. Dopo aver trattato la fase di campionamento, occupiamoci ora della quantizzazione.

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

4 La Polarizzazione della Luce

4 La Polarizzazione della Luce 4 La Polarizzazione della Luce Per comprendere il fenomeno della polarizzazione è necessario tenere conto del fatto che il campo elettromagnetico, la cui variazione nel tempo e nello spazio provoca le

Dettagli

Reti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico.

Reti sequenziali. Esempio di rete sequenziale: distributore automatico. Reti sequenziali 1 Reti sequenziali Nelle RETI COMBINATORIE il valore logico delle variabili di uscita, in un dato istante, è funzione solo dei valori delle variabili di ingresso in quello stesso istante.

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

PROBABILITÀ - SCHEDA N. 2 LE VARIABILI ALEATORIE

PROBABILITÀ - SCHEDA N. 2 LE VARIABILI ALEATORIE Matematica e statistica: dai dati ai modelli alle scelte www.dima.unige/pls_statistica Responsabili scientifici M.P. Rogantin e E. Sasso (Dipartimento di Matematica Università di Genova) PROBABILITÀ -

Dettagli

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso

Dettagli

1 Giochi d ombra [Punti 10] 2 Riscaldatore elettrico [Punti 10] AIF Olimpiadi di Fisica 2015 Gara di 2 Livello 13 Febbraio 2015

1 Giochi d ombra [Punti 10] 2 Riscaldatore elettrico [Punti 10] AIF Olimpiadi di Fisica 2015 Gara di 2 Livello 13 Febbraio 2015 1 Giochi d ombra [Punti 10] Una sorgente di luce rettangolare, di lati b e c con b > c, è fissata al soffitto di una stanza di altezza L = 3.00 m. Uno schermo opaco quadrato di lato a = 10cm, disposto

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB. UDA di Fisica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO MASTER: MISSB UDA di Fisica CLASSE V Scheda di Fisica di: Rosalia Rinaldi Prof.ssa Sperandeo 1 PREMESSA: Calore e temperatura sono concetti che ricorrono frequentemente

Dettagli

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. G. Digilio - principi_v10 versione 6.0 LA SPETTROSCOPIA Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. La Spettroscopia di risonanza magnetica

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Matematica generale CTF

Matematica generale CTF Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione

Dettagli

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Relazione di Fisica IV E a.s. 2011/2012 Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Scopo: Misurare la lunghezza d onda (λ) di un laser HeNe attraverso un reticolo di diffrazione. Materiale

Dettagli

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici

1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini 1.1 Caratteristiche ottiche dei materiali oftalmici 1 Caratteristiche dei materiali utilizzati in ottica oftalmica di Alessandro Farini Esaminiamo in questo capitolo le principali caratteristiche dei vari materiali utilizzati nel campo dell'ottica oftalmica,

Dettagli