L attività di indagine nei reati dei Pubblici Ufficiali
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1 L attività di indagine nei reati dei Pubblici Ufficiali Milano 01 aprile 2017 Docente: Dott. LUCIANI M. Commissario Polizia Locale Milano Responsabile Unità centrale di Polizia Giudiziaria 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 1
2 Piano nazionale anticorruzione 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 2
3 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 3
4 IL SOGGETTO ATTIVO È l autore del reato cioè chi pone in essere il comportamento previsto dalla legge come reato a seconda del soggetto che compie il reato, si possono distinguere: REATI COMUNI possono essere commessi da ogni persona, indipendentemente dal possesso di particolari qualifiche soggettive REATI PROPRI sono quei reati per i quali la legge richiede una speciale qualifica del soggetto attivo Per quanto concerne la responsabilità delle PERSONE GIURIDICHE essendo previsto che la responsabilità penale è personale (art. 27 Cost.) i soggetti penalmente responsabili sono individuati valutando di volta in volta il comportamento dei legali rappresentanti, amministratori ecc. Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 4
5 IL SOGGETTO PASSIVO è la persona offesa Il soggetto passivo del reato è la persona titolare del bene tutelato dalla norma penale e leso dal reato In base al soggetto passivo i reati possono distinguersi: REATI PLURIOFFENSIVI (calunnia) quando ledono più soggetti passivi REATI VAGANTI (strage) quando offendono un numero indeterminato di persone REATI SENZA VITTIME (guida in stato di ebbrezza) in cui non c è un vero e proprio soggetto passivo Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 5
6 L OGGETTO GIURIDICO DEL REATO L oggetto giuridico del reato è l interesse giuridico tutelato dalla norma esempi: la norma che punisce il reato di omicidio tutela il bene giuridico vita la norma che punisce il reato di furto tutela il bene giuridico patrimonio Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 6
7 IL FATTO Il fatto costituisce l elemento oggettivo del reato ed è composto da: La condotta è il comportamento umano che costituisce reato perché si possa parlare di condotta penalmente rilevante occorre che essa venga sempre compiuta con coscienza e volontà può essere: Positiva, CONSISTENTE IN UNA AZIONE Negativa, CONSISTENTE IN UNA OMISSIONE particolare ipotesi è quella stabilita dall art. 40, comma 2 c.p. a carico dei soggetti che, per legge, sono tenuti ad intervenire al fine di evitare il compimento dei reati (es. Forze di Polizia) per costoro non impedire un evento, ch si ha l obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 7
8 L evento consiste nella lesione o messa in pericolo dell oggetto giuridico del reato Ogni reato prevede la realizzazione di un evento per essere punito In base all evento i reati si distinguono in: REATI ISTANTANEI quando l evento si produce in un solo istante REATI PERMANENTI quando l evento perdura per un certo lasso di tempo Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 8
9 Il nesso di causalità consiste nel collegamento necessario tra condotta ed evento nel senso che per aversi reato l evento punito dalla norma penale dev essere causato dalla condotta del soggetto attivo. Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se l evento non è conseguenza della sua azione od omissione (art. 40 c.p.) Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 9
10 LA COLPEVOLEZZA la colpevolezza è il nesso psichico tra l agente e la condotta che cagiona l evento la legge individua tre fattispecie: DOLO (l evento è preveduto e voluto come conseguenza della propria azione) momento rappresentativo momento volitivo COLPA (l evento è preveduto ma non voluto come conseguenza della propria azione) per aversi un reato colposo, occorre che manchi la volontà dell evento e che il fatto sia dovuto a negligenza, imprudenza, imperizia o inosservanza delle leggi. PRETERINTENZIONE (l evento è più grave di quello voluto come conseguenza della propria azione, cioè va oltre l intenzione) due sono i casi di delitto preterintenzionale nel nostro ordinamento: l omicidio preterintenzionale, l aborto preterintenzionale Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 10
11 L ANTIGIURIDICITÀ L antigiuridicità consiste nel contrasto tra il fatto e l intero ordinamento giuridico. Tuttavia in alcuni casi il medesimo fatto (che di regola costituisce reato) è da considerarsi lecito e non penalmente rilevante, tal disposizioni sono dette cause di giustificazione, e vertono sull elemento oggettivo: a) Il consenso dell avente diritto b) L esercizio del diritto c) L adempimento del dovere d) La legittima difesa e) L uso legittimo delle armi f) Lo stato di necessità Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 11
12 CAUSE SOGGETTIVE DI ESCLUSIONE DEL REATO (scriminanti) differenza delle cause di giustificazione di cui si è appena detto che fanno venir meno l elemento oggettivo, le scusanti escludono la colpevolezza facendo, cioè, venir meno l elemento soggettivo (dolo o colpa). Sono: IL CASO FORTUITO, FORZA MAGGIORE consiste in un avvenimento imprevisto ed imprevedibile che si inserisce improvvisamente nella condotta del soggetto e che non può farsi risalire in alcun modo alla sua attività psichica. L ERRORE consiste in una falsa rappresentazione della realtà di fatto (errore di fatto) o in una falsa rappresentazione di una norma giuridica (errore di diritto). Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 12
13 Cause di giustificazione Art. 50. Consenso dell'avente diritto. Non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che può validamente disporne. Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 13
14 Cause di giustificazione Art. 51. Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere. L'esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità, esclude lapunibilità. Se un fatto costituente reato è commesso per ordine dell'autorità, del reato risponde sempre il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine. Risponde del reato altresì chi ha eseguito l'ordine, salvo che, per errore di fatto abbia ritenuto di obbedire a un ordine legittimo. Non è punibile chi esegue l'ordine illegittimo, quando la legge non gli consente alcun sindacato sulla legittimità dell'ordine. Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 14
15 Cause di giustificazione Art. 52. Difesa legittima. Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di unaoffesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere: a) la propria o la altrui incolumità: b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione. La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale. Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 15
16 Cause di giustificazione Art. 53. Uso legittimo delle armi. Ferme le disposizioni contenute nei due articoli precedenti, non è punibile il pubblico ufficiale che, al fine di adempiere un dovere del proprio ufficio, fa uso ovvero ordina di far uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica, quando vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all'autorità e comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona. La stessa disposizione si applica a qualsiasi persona che, legalmente richiesta dal pubblico ufficiale gli presti assistenza. La legge determina gli altri casi, nei quali è autorizzato l'uso delle armi o di un altro mezzo di coazione fisica. Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 16
17 Cause di giustificazione Art. 54. Stato di necessità Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi alpericolo. La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall'altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l'ha costretta a commetterlo. Docente: Dott. LUCIANI Marco Evento formativo Pavia 17
18 TITOLO II capo I Dei delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione Art. 314 Peculato (4 10 anni) Art. 316 Peculato mediante profitto dell'errore altrui (6 mesi 3 anni) Art. 317 Concussione (6 12 anni) Art. 318 Corruzione per l'esercizio della funzione (1 5 anni) Art. 319 Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio (4 8 anni) Art. 319-ter Corruzione in atti giudiziari (4 10 anni aggravata 6 20 anni) Art. 319-quater Induzione indebita a dare o promettere utilità (3 8 anni) Art. 323 Abuso di ufficio (1 4 anni) Art. 328 Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione (6 mesi 2 anni) 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 18
19 Art. 314 Peculato Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro (1) a dieci anni. Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 19
20 Art. 316 Peculato mediante profitto dell'errore altrui Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, il quale, nell'esercizio delle funzioni o del servizio, giovandosi dell'errore altrui, riceve o ritiene indebitamente, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 20
21 Art. 317 Concussione Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da sei a dodici anni. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 21
22 Art. 318 Corruzione per l'esercizio della funzione Il pubblico ufficiale che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da uno a cinque anni. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 22
23 Art. 319 Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio Il pubblico ufficiale che, per omettere o ritardare o per aver omesso o ritardato un atto del suo ufficio, ovvero per compiere o per aver compiuto un atto contrario ai doveri di ufficio, riceve, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da quattro a otto anni 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 23
24 Art. 319-quater Induzione indebita a dare o promettere utilità Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità è punito con la reclusione da tre a otto anni. Nei casi previsti dal primo comma, chi dà o promette denaro o altra utilità è punito con la reclusione fino a tre anni. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 24
25 Art. 323 Abuso di ufficio Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico sevizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 25
26 Art. 328 Rifiuto di atti d'ufficio. Omissione Il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 26
27 come nasce un indagine? Denuncia a carico di noti Denuncia a carico di ignoti Scritto anonimo Confidente Attività collaterale Delega Autorità Giudiziaria Attività di iniziativa Altro.. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 27
28 Denuncia a carico di noti In questo caso la situazione è abbastanza semplice, nel senso che abbiamo una persona, denuncia un reato compiuto da un Pubblico Ufficiale nel quale il denunciante potrebbe essere sia la parte lesa che solo una persona informata sui fatti. Il problema si pone in modo differente a seconda di che tipo di reato e soprattutto da parte da chi è commesso. Il nostro comportamento dovrà essere serio e professionale ma ricordiamoci che nostro compito è ACCERTARE LA VERITA. 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 28
29 Denuncia a carico di ignoti In questo caso è necessario valutare l attendibilità della denucia Fare sdi Valutare effettivamente se ci sono i presupposti e soprattutto il vantaggio economico 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 29
30 Scritto anonimo Come sopra, valutare l attendibilità della notizia, lavorare di iniziativa per accertare la consistenza dell informazione e trasmettere alla Procura 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 30
31 confidente Valutare sempre l attendibilità della confidenza. Generalizzare il confidente Fare sdi su di lui Lavorare di iniziativa 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 31
32 Attività collaterale A seconda di come scaturisce fare delle valutazioni Sentire il P.M. Se si tratta di attività che ci riguarda da vicino decidere se proseguire noi oppure passare ad altra forza di Polizia 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 32
33 Delega Autorità Giudiziaria Attività di iniziativa Nel primo caso c è poco da valutare si procederà seguendo le direttive impartite dal P.M. Nel secondo caso sarebbe meglio informare il P.M. nel più breve tempo possibile 30/03/2017 Docente: LUCIANI Marco 33
34 Grazie per l attenzione Marco.luciani@comune.milano.it
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