SESSIONE MEDICINA DEL VIAGGIATORE DALL OMS - EWRS AGLI INTERVENTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE
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- Bernarda Luciani
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1 SESSIONE MEDICINA DEL VIAGGIATORE DALL OMS - EWRS AGLI INTERVENTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE Dott. Francesco Maraglino* *Dirigente Medico II fascia Direttore USMAF di Roma Fiumicino Dott. Alessandro Lattanzi** ** Dirigente Medico U.T. Roma Fiumicino Ministero della Salute XX CONVEGNO NAZIONALE A.I.M.A.S. 4, 5, 6, 7 Settembre 2007 Firenze Istituto di Scienze Militari Aeronautiche
2 Geneve, 23 August 2007 The world health report 2007 A safer future: global public health security in the 21st century Since 1967, at least 39 new pathogens have been identified, including HIV, Ebola haemorrhagic fever, Marburg fever, SARS Airlines now carry more than 2 billion of passengers a year 6 key reccomendation: full implementation of the IHR 2005 by all countries
3 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE BASI LEGALI I regolamenti adottati sulla base dell articolo 21 entrano in vigore per tutti gli Stati membri dopo debita comunicazione della loro adozione da parte dell Assemblea Mondiale della Sanità, con l eccezione di coloro che presentano, nei tempi dovuti, riserve o respingimenti Articolo 21 Costituzione OMS L Assemblea Mondiale della Sanità ha l autorità di adottare regolamenti concernenti: richieste sanitarie o quarantenarie ed altre procedure studiate allo scopo di prevenire la diffusione internazionale delle malattie Articolo 22 Costituzione OMS
4 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Dal vecchio al nuovo Regolamento Sanitario Internazionale Approvazione ed esecuzione del regolamento adottato Boston il 25 luglio 1969 Regolamento addizionale adottato a Ginevra il 23 maggio 1973 Legge 9 Febbraio 1982, n. 106
5 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Dal vecchio al nuovo Regolamento Sanitario Internazionale Approvazione della Revisione del Regolamento Sanitario Internazionale Assemblea Mondiale della Sanità Risoluzione WHA 48.7 Mandato per revisione del RSI 58 Assemblea Mondiale della Sanità Ginevra 27 Maggio 2005
6 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Dal vecchio al nuovo Regolamento Sanitario Internazionale Scopo e ambito e prevenire, proteggere, tenere sotto controllo e fornire una risposta sanitaria alla diffusione internazionale di malattie tramite modalita commisurate e limitate ai rischi per la sanita pubblica e che evitino interferenze con il traffico e il commercio internazionale Aumento del commercio e del traffico a livello mondiale Rischi di natura non solo biologica Emerging desease Re-emerging desease
7 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Dal vecchio al nuovo Regolamento Sanitario Internazionale Dalle malattie quarantenarie al concetto di emergenza di sanita pubblica internazionale Sicurezza sanitaria globale (agenti biologici, chimici, materiale radionucleare) Necessita di rafforzare le capacita della sanita pubblica mondiale Allerta epidemiologico globale
8 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Dal vecchio al nuovo Regolamento Sanitario Internazionale Rivisto sulla base di istruzioni fornite dagli stati membri dell OMS Versione finale definita per mezzo di negoziati tra gli stati Adottato dall assemblea mondiale della sanità del 2005 e vincolante per gli Stati membri dell OMS Entrato in vigore nel 2007, con un periodo concesso agli Stati membri per lo sviluppo e/o il potenziamento delle capacità richieste per la sua applicazione
9 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Globalizzazione: il problema di un altro Paese è un problema per tutti Proteggere contro la diffusione di rischi per la salute pubblica Prevenire, proteggere, controllare e fornire risposte alla diffusione internazionale di malattie infettive in maniera commisurata e limitata ai rischi di sanità pubblica Evitare l uso di restrizioni non necessarie o eccessive ai movimenti ed al commercio internazionale per finalità di sanità pubblica (Articolo 2 del RSI 2005)
10 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Misure raccomandate 1) Emergenze di sanità pubblica di rilievo internazionale 2) Rischi permanenti Consulenza esterna ed indipendente 1) Comitato di Emergenza: raccomandazioni temporanee in situazioni di emergenza 2) Comitato di Revisione: dispute raccomandazioni permanenti funzionamento
11 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 15 raccomandazioni temporanee Emanate dal Direttore Generale dell OMS In caso di emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale determinata ai sensi dell articolo 12 Possibilità di modificazione ed estensione Inclusione di misure sanitarie relative a persone, bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci e/o pacchi postali per evitare o ridurre la diffusione internazionale di malattie ed evitare inutili interferenze con il traffico internazionale Decadenza automatica dopo 3 mesi, con estensione a periodi supplementari di 3 mesi in 3 mesi; termine in qualsiasi momento (art. 49)
12 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 16 raccomandazioni permanenti Emanazione da parte dell OMS (art. 53) di raccomandazioni permanenti relative a misure sanitarie appropriate con applicazione ordinaria o periodica Misure applicabili dagli Stati membri relativamente a persone, bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci e/o pacchi postali per rischi di sanità pubblica presenti e specifici, al fine di evitare o ridurre la diffusione internazionale di malattie ed evitare inutili interferenze con il traffico internazionale
13 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 17 criteri per le raccomandazioni Indicazioni degli Stati membri direttamente interessati Parere del Comitato di Emergenza o del Comitato di Revisione, a seconda del caso Principi scientifici nonché le prove e le informazioni scientifiche disponibili Misure sanitarie che, sulla base di una valutazione del rischio adeguata alle circostanze, non siano più restrittive del traffico e del commercio internazionale e più intrusive per le persone rispetto ad alternative ragionevolmente disponibili che permetterebbero di raggiungere il livello adeguato di protezione sanitaria
14 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 17 criteri per le raccomandazioni Normative e strumenti internazionali attinenti Attività intraprese da altre organizzazioni intergovernative ed enti internazionali competenti Altre informazioni adeguate e specifiche relative all'evento
15 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 18 Raccomandazioni relative a persone Non si consigliano misure sanitarie specifiche Verifica della storia di viaggi nelle aree affette Verifica dell esame medico e delle analisi di laboratorio Richiesta di esami medici Verifica di prova di vaccinazioni o altra profilassi Osservazione di sanità pubblica di persone sospette
16 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 18 Raccomandazioni relative a persone Quarantena o altre misure di sanità pubblica per persone sospette Isolamento e terapia, quando necessari, per le persone affette Individuazione dei contatti delle persone affette o sospette Rifiuto dell ingresso di persone affette o sospette Rifiuto dell ingresso di persone non affette in aree affette Screening in uscita e/o restrizioni su persone provenienti da aree affette
17 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 18 Raccomandazioni relative a bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci e pacchi postali Non si consigliano misure sanitarie specifiche Verifica della nota di carico e del percorso Ispezioni Verifica delle misure prese alla partenza o durante il viaggio per eliminare l'infezione o la contaminazione Trattamento di bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci, pacchi postali o resti umani per eliminare l'infezione o la contaminazione, inclusi i vettori e i serbatoi
18 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PARTE III RACCOMANDAZIONI articolo 18 Raccomandazioni relative a bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci e pacchi postali Uso di misure sanitarie specifiche per assicurare manipolazione e trasporto in sicurezza dei resti umani Isolamento o quarantena Confisca e distruzione, in condizioni controllate, di bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci o pacchi postali infetti, contaminati o sospetti, nel caso che gli altri trattamenti o processi disponibili non diano risultati positivi Rifiuto di partenza o ingresso
19 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PROFILASSI INTERNAZIONALE Meccanismo per la condivisione di informazioni epidemiologiche sulla diffusione transfrontaliera delle malattie infettive e indicazione di misure di sanità pubblica atte a prevenirla e controllarla
20 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PROFILASSI INTERNAZIONALE Assicurare la massima sicurezza contro la diffusione internazionale delle malattie infettive con la minima interferenza con il commercio ed i movimenti internazionali, attraverso la capacità di rilevare e comunicare possibili eventi rilevanti per la sanità pubblica ed appropriati controlli nei punti di ingresso
21 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PROFILASSI INTERNAZIONALE SANITÀ TRANSFRONTALIERA Interventi messi in atto su persone, beni e mezzi che attraversano il confine nazionale
22 3) ogni altro adempimento di rilevanza sanitaria anche in attuazione di impegni internazionali REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PROFILASSI INTERNAZIONALE SANITÀ TRANSFRONTALIERA OBIETTIVI Assicurare: 1) la tutela della salute pubblica e del singolo dall'esposizione a fattori di rischio biologici o chimici o fisici 2) la salvaguardia della salute individuale e pubblica, anche legata ai problemi emergenti con i fenomeni migratori
23 Sorveglianza e risposta sul territorio e nei punti di ingresso Modernizzazione delle misure routinarie negli aeroporti di arrivo e partenza REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PROFILASSI INTERNAZIONALE SANITÀ TRANSFRONTALIERA Notifica Ambito allargato alla notifica di eventi di sanità pubblica di rilevanza internazionale, e non solo a definite malattie infettive Focal Points nazionali Centri Nazionali per il RSI Legami operativi con gli Stati membri per notifica ed informazione Input ufficiali nel processo di revisione Core capacities
24 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE PROFILASSI INTERNAZIONALE SANITÀ TRANSFRONTALIERA Punto di ingresso definizione: indica un passaggio per l ingresso o l uscita internazionale di viaggiatori, bagagli, carico, container, mezzi di trasporto, merci e pacchi postali nonché le agenzie e le aree che forniscono loro servizi al momento dell ingresso o dell uscita
25 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Core Capacities Requisiti routinari Allegato 1 - Parte B: Aeroporti, (Art.13, 19, 20) Servizi medici Ispezioni Ambiente sicuro
26 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Core Capacities Requisiti routinari Allegato 1 - Parte B: Aeroporti, (Art.13, 19, 20) Accesso a servizi medici adeguati (personale e attrezzature) Equipaggiamento e personale per trasporto verso strutture sanitarie Personale formato per ispezione a mezzi di trasporto
27 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Core Capacities Requisiti routinari Allegato 1 - Parte B: Aeroporti, (Art.13, 19, 20) Personale formato e programmi per il controllo di vettori e serbatoi di infezione/contaminazione Ambiente, acqua, servizi di ristorazione, servizi igienici, smaltimento in sicurezza di rifiuti con programmi di verifica
28 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Core Capacities Requisiti in caso di emergenza Allegato 1 - Parte B: Aeroporti, (Art. 13, 19, 20) Piani d emergenza Servizi medici Quarantena Applicazione di misure raccomandate dall OMS
29 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Core Capacities Requisiti in caso di emergenza Allegato 1 - Parte B: Aeroporti, (Art.13, 19, 20) Piano di Emergenza Coordinatore Punti di contatto per relativi punti di ingresso Servizi di sanità pubblica Valutazione e cura di viaggiatori o animali affetti con accordi con locali strutture mediche e veterinarie per isolamento, cura e altri servizi di supporto
30 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Parte sanitaria della dichiarazione generale di aeromobile Art.38 Documento completato e consegnato all Autorità sanitaria competente dal pilota o da un suo rappresentante in volo o in procinto dell atterraggio nel primo aeroporto nel territorio dello Stato membro; comunicazione di tutte le informazioni relative allo stato di salute a bordo e alle misure sanitarie applicate all aeromobile
31 REGOLAMENTO SANITARIO INTERNAZIONALE Parte sanitaria della dichiarazione generale di aeromobile Art.38 Proposta di modifica della Parte sanitaria della dichiarazione generale di aeromobile (IATA) Inclusione di segni e sintomi di malattia, in passeggero o equipaggio, diversi da quelli derivanti da mal d aria o infortunio, in quanto valida ragione per sospettare la presenza di una malattia infettiva a bordo
32 EARLY WARNING AND RESPONSE SYSTEM EWRS Decisione del Consiglio e del Parlamento europeo N. 2119/98/EC, del 24 settembre 1998 Network per la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive in ambito della Comunità Europea
33 EARLY WARNING AND RESPONSE SYSTEM EWRS Approccio globale tra gli Stati membri per la prevenzione delle malattie infettive Collaborazione comunitaria per tematiche di sanità pubblica, sancito dal trattato di Maastricht Sorveglianza epidemiologica Creazione di un network trans-frontaliero che consenta di definire la definizione di caso, ricevere, analizzare i dati e condividerne i risultati con agenzie di sanità pubblica degli Stati membri Creazione di un sistema di risposta e d allerta rapido
34 Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie ECDC Istituzione: Direttiva 851/2004 del Parlamento Europeo Funzioni: Identificare Organizzare Comunicare le attuali ed emergenti minacce alla salute pubblica, causate da malattie infettive
35 ATTIVAZIONE FLUSSO INFORMATIVO ECDC - EWRS EWRS ECDC se l indagine epidemiologica per un epidemia, svolta a livello nazionale, mostra che: i casi sono correlati ad una sorgente di esposizione, che può interessare altri Stati membri l epidemia può diffondersi attraverso i paesi della Comunità Europea
36
37 STRUTTURE NEL CAMPO DELLA PREVENZIONE E CONTROLLO DI EVENTI RILEVANTI PER LA SANITÀ PUBBLICA NAZIONALE Ministero della Salute CCM USMAF PIF UVAC II.RR.CC.CC.SS II.ZZ.SS ISS Regioni e Province e Autonome Aziende Unità Sanitarie Locali
38 MISURE DI SORVEGLIANZA NAZIONALI Contenere i rischi noti Rispondere all inatteso Migliorare la preparazione
39 MISURE DI SORVEGLIANZA NAZIONALI Disposizioni legali Disposizioni amministrative Strumenti decisionali Early detection Sistema di collaborazione Internazionale Allerta e risposta alle epidemie Network USMAF Hearly warning network Capacita di risposta ad eventi di Sanita pubblica Modernizzazione delle misure routinarie negli aeroporti
40 MISURE DI SORVEGLIANZA NAZIONALI Collaborazione Ministero della Salute Croce Rossa Italiana Comitati Regionali del Lazio e Lombardia Rafforzamento del sistema di sorveglianza sanitaria negli Aeroporti sanitari: Fiumicino Ciampino Malpensa Linate
41 FLOW CHART COMUNICAZIONI MINISTERO DELLA SALUTE - CCM MINISTRO DELLA SALUTE DIRETTORE GENERALE PREVENZIONE E COMUNICAZIONE CAPO DIPARTIMENTO PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIRETTORE UFFICIO V DIRETTORE UFFICIO III DIRETTORE USMAF
42 FLOW CHART DECISIONALE MINISTERO DELLA SALUTE - CCM MINISTRO DELLA SALUTE DIRETTORE GENERALE PREVENZIONE E COMUNICAZIONE CAPO DIPARTIMENTO PREVENZIONE E COMUNICAZIONE DIRETTORE UFFICIO V DIRETTORE UFFICIO III DIRETTORE USMAF
43 USMAF dagli Uffici Sanitari Speciali ad oggi 112 anni di Prevenzione
44 NORMATIVE Regolamento Sanitario Internazionale (Boston Ginevra 1973) Legge 106/82 (recepimento normativa dall Italia) Revision of the International Health Regulation igwg/ihr/working paper (approvato il 23/05/2005) Legge n. 833 del 23/12/78, art. 32 T.U. Leggi sanitarie R.D. 27/07/34, n e succ. modifiche R.D. 02/05/40, n Regolamento Polizia Sanitaria Aeronavigazione D.L. N.112 del 31/03/98, art. 117 Ordinanza Ministro della Salute del 27/12/2004 D.L. n.202 del 1/10/2005 misure urgenti per la prevenzione dell influenza aviaria Convenzione di Schengen
45 AEROPORTI SANITARI MINISTERO DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DELLA COMUNICAZIONE E PREVENZIONE CCM DIREZIONE GENERALE PREVENZIONE 1 UFFICIO CENTRALE DI CORDINAMENTO (UFFICIO III ROMA) 4 AEROPORTI SANITARI
46 AEROPORTI SANITARI ROMA FIUMICINO ROMA CIAMPINO VARESE MALPENSA MILANO LINATE D.M. 30/05/1967 G.U. N.223 DEL 05/09/1967
47 AEROPORTI SANITARI AUTORIZZATI ANCONA BARI BOLOGNA BRINDISI CAGLIARI FIRENZE GENOVA LAMEZIA TERME PALERMO PISA RIMINI TORINO CASELLE VERONA D.M. 30/05/1967 G.U. N.223 DEL 05/09/1967
48 Misure di controllo internazionali Allerta Screening in uscita Gestione dei casi sospetti in-flight Differimento di viaggi EFFETTO DELLE RACCOMANDAZIONI OMS SULLE MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA DIFFUSIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE: L ESEMPIO DELLA SARS Misure di controllo nazionali Definizioni di caso Linee guida per la gestione dei casi Personale addestrato alle tecniche di isolamento Contact tracing Linee guida per il controllo delle infezioni Squadre per indagini di campo Diagnostica Sorveglianza sanitaria Quarantena
49 FLOW CHART CANALE SANITARIO Attesa Controllo Sanitario Uscita Isolamento temporaneo personale sanitario Trasporto protetto in ospedale
50 FLOW CHART ISOLAMENTO Spogliatoio personale pulito Spogliatoio personale sporco Controllo Sanitario servizio igienico Filtro Locale Visita Filtro isolamento corridoio protetto per ambulanza Ambiente separato per isolamento Volumi minimi orari ricambio aria Filtri HEPA No ricircolo
51 controllo sanitario attesa arrivo uscita al controllo passaporti filtro visita spogl. pulito spogl. sporco filtro isolamento corridoio protettoospedale per ambulanza operatori deposito pulito isolamento scala 1:100 0 metri
52 HA SIGNIFICATO ISTITUIRE UN CANALE SANITARIO PANEUROPEO? SI, SE VERRANNO ISTITUITI CANALI SANITARI PANEUROPEI CON EGUALE TEMPISTICA ED EGUALI MODALITÀ OPERATIVE SE VERRANNO ADOTTATE MISURE PREVENTIVE COMUNI CENTRO CONTROLLO MALATTIE EUROPEO CON POTERE DI INDIRIZZO E DECISIONALE APPLICAZIONE NUOVO IHR
53 SITI WEB
54 Per contattarci Dott. Francesco Maraglino Dott. Alessandro Lattanzi Tel Fax usma.fiumicino@sanita.it
55 Grazie per la Vostra attenzione
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