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1 PROVINCIA DI COMO ASSESSORATO SOLIDARIETA SOCIALE APPENDICE: le fasi dell intervento In questa appendice sono raccolte le schede che illustrano obiettivi, azioni, strumenti di ogni fase dell intervento di affido familiare. Sono state suddivise in due settori come già specificato nel documento, quelle numerate da 1 a 6 riguardano tutti quegli interventi rivolti all ambito territoriale e alla comunità locale a sostegno di una pratica e di una politica dell affido familiare. Le schede che vanno da I a IX riguardano invece tutti gli interventi diretti alle famiglie e ai minori coinvolti nell affido. Pensiamo che questo possa essere uno strumento utile sia per conoscere meglio tutto ciò che viene messo in campo nel praticare l affido familiare, che per trovare ipotesi di intervento per lavorare in questo campo. 1

2 INTERVENTI RIVOLTI ALLA COMUNITÀ LOCALE 2

3 1) VALUTAZIONE DEL BISOGNO SUL TERRITORIO OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI Dare dimensione realistica al bisogno di solidarietà nelle sue varie forme al fine di fornire strumenti di lettura e di conoscenza della realtà specifica del territorio sia alle Amministrazioni locali sia la comunità locale. Raccolta dati sul disagio minorile e sui minori in comunità Raccolta di segnalazioni di fenomeni in merito al disagio sociale da parte di osservatori privilegiati quali le scuole, le realtà di accoglienza, le associazioni di volontariato e servizi quali i consultori i Sert Attivare un tavolo d area a livello distrettuale per discutere i dati raccolti e progettare interventi a misura di territorio;sollecita ndo la presenza degli Amministratori Locali. Inserire nella programmazione del Piano di Zona l obiettivo di costruire un Servizio Affidi a livello distrettuale. Comunità locale Amministrazione Provinciale ; Servizi Sociali Territoriali ; Assistenti sociali Comunali; Equipe psicosociale Servizio Affidi, I 6 Piani di zona Equipe dei Terzo settore e privato sociale servizi Minori tutela 3

4 2) SENSIBILIZZAZIONE OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI : Diffondere la Realizzazione di cultura gruppi di dell accoglienza, raccordare le varie informazioneformazione di iniziative di primo livello per sensibilizzazione chi intenda già presenti sul avvicinarsi alla territorio e curarne tematica dell affido il possibile collegamento con il sistema dei servizi. Iniziative di carattere aggregativo e culturale in realtà del territorio Azioni di animazione/sensibilizzazi one nelle scuole Realizzazione di strumenti informativi(pubblicazioni, video) Definizione precisa di un punto sistema ( es. un numero verde ) che sia riferimento certo a livello distrettuale per informazioni e contatti sull affido Comunità locale; Attori sociali già coinvolti in iniziative aggregative e da coinvolgere nella sensibilizzazione Amministrazione Provinciale; Servizi Sociali Territoriali ; I 6 Piani di zona; Servizi Minori; Servizi affidi tutela Equipe psicosociale Servizio Affidi dei 6 PdZ; Operatori del privato sociale già coinvolti in iniziative aggregative nell ambito della programmazione distrettuale; Esperti esterni 4

5 3) FORMAZIONE DE OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI Creare un equipe multidisciplinare, per ambito territoriale di riferimento, che si differenzi e si integri all equipe Tutela Minori e acquisisca competenze su : capacità di condurre il lavoro di gruppo; l affido familiare : modelli teorici, compiti e strumenti,capa cità di lavorare in rete nel territorio Individuare operatori che costituiscono l equipe del Servizio Affido, progettare e realizzare percorsi formativi ; creazione di un modello di riferimento teorico comune; definizione di buone prassi operative e confronto con altre realtà operative formazione su diversi modelli di riferimento teorico gruppo permanente di confronto e scambio tra le equipes dei Servizi Affidi tavole rotonde I componenti delle equipes : affidi Amministrazione Provinciale ( finanziamento, promozione) I 6 Piani di Zona Università Esperti esterni (formazione di gruppi, affido familiare, giuridici) Amministratori locali Responsabili dei servizi Distrettuali (PdZ) 5

6 4) FORMAZIONE DELLE FAMIGLIE AFFIDATARIE OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI Fornire informazioni e conoscenze teoricopratiche in materia di affido al fine di favorire l autoconsapevolezza di limiti e risorse nelle famiglie che si avvicinano all affido; creare costantemente nuove risorse familiari sul territorio e mantenere l attenzione la sensibilità al bisogno e il legame con il Servizio per le famiglie coinvolte. già Individuazione e realizzazione di un percorso formativo, calibrato nell ottica dell accoglienza alle diverse disponibilità, Incontri di mantenimento e approfondimento Favorire lo sviluppo di una rete sociale informale creazione di materiale informativo, divulgativo e promozionale incontri o conferenze sull affido gruppi di lavoro (testimonianze) Famiglie persone interessate all affido territorio e del Amministrazione Esperti in Provinciale ( materia di affido finanziamento, e di accoglienza; promozione) Equipe del Servizi Tutela Servizio Affidi; Minori Equipe della Servizio Affidi Tutela Minori Associazioni Familiari 6

7 5) VALUTAZIONE DELLE FAMIGLIE AFFIDATARIE OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI Conoscere e selezionare i nuclei familiari candidati all affido favorendo processi di autoconsapevolezza e autoselezione Raccolta di informazioni utili a individuare: o Conoscenza del tipo di disponibilità, o Analisi della motivazione dichiarata e profonda; o Conoscenza anagrafica storica e sociale della famiglia; o Livello di consapevolezza di sé e dell affido, o Conoscenza dello stile educativo e principali dinamiche relazionali o Capacità genitoriali. Colloqui psicosociali Visita domiciliare Confronto in equipe allargata con Servizio Tutela Minori. Compilazione di sintetica descrittiva familiare, Banca dati scheda Nuclei familiari e persone interessate all affido del territorio Servizi Tutela Minori Servizio Affidi Eventuali enti/associazioni di riferimento per la famiglia affidataria Psicologo e assistente sociale del Servizio Affidi 7

8 INTERVENTI RIVOLTI ALLE FAMIGLIE E AI MINORI 8

9 I) : VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE DEL MINORE e DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE OBBIETTIVO : AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI : Valutare le Ascolto del minore condizioni e le e raccolta di caratteristiche del informazioni su: il suo minore e dei suoi rapporti significativi benessere psico fisico, raggiungimento di (all interno e tappe evolutive, all esterno della capacità di adattamento famiglia di origine) e nei vari contesti sociali, costruirsi una attitudini cognitive e di conoscenza profonda personalità, segnali di della sua rete disagio familiare e sociale e Ascolto e raccolta della percezione che il minore ha della sua collocazione di informazioni sulla famiglia con particolare attenzione alla sua all interno della composizione, agli stessa Conoscenza e aspetti sociali, a quelli affettivo relazionali, a valutazione della quelli psico patologici; famiglia del grado di Raccolta di informazioni criticità e della nel contesto sociale di consapevolezza del appartenenza (scuola, proprio disagio e di vicinato, luoghi di quello del minore aggregazione, medico Colloqui,di osservazione psicodiagnostic a del minore e dei suoi familiari, approfondiment i mirati Incontri di equipe finalizzati alla valutazione Lavoro di rete confronto con le agenzie che conoscono la famiglia Minori segnalati dal TM o dai servizi territoriali Famiglia del minore Rete sociale di appartenenza Servizi Sociali Comunali Tutela Minori Eventuali Servizi Specialistici Servizi e strutture con cui il minore ha rapporti( Scuola, servizi sanitari, di aggregazione) centri Equipe della Tutela Minori (almeno assistente sociale e psicologo) Altri specialisti eventualmente coinvolti Autorità giudiziaria 9

10 II) : VALUTAZIONE DELL OPPORTUNITA E FATTIBILITA DELL INTERVENTO DI AFFIDO OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI GLI ATTORI SERVIZI GLI OPERATORI Stabilire se il minore può trarre vantaggio e risorse evolutive dall affido ci sono per la famiglia di origine le condizioni per maturare almeno un livello minimo di collaborazione Identificazione dei nodi critici e delle risorse, Esame delle possibili alternative all affido Valutazione dell opportunità dell affido e scelta della tipologia di affido più idonea Conoscenza della realtà territoriale in termini di risorse attive e spendibili Colloqui e approfondimenti della storia del minore Colloqui e approfondimenti sulla famiglia di origine con particolare attenzione alle risorse della stessa, Incontri d equipe Incontri di covalutazione Tutela Minori e Servizio Affidi Minore Famiglia origine di Servizio Tutela Minori Servizio Affidi Servizi ASL che hanno in carico la famiglia origine Eventuale comunità accoglienza Autorità giudiziaria di di Equipe del Servizio Affidi (almeno AS e psicologo) Equipe della Tutela Minori (almeno AS e psicologo) Educatori di comunità e non 10

11 III) : PROGETTAZIONE DELL INTERVENTO A FAVORE DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE OBIETTIVI AZIONI STRUMENTI GLI ATTORI SERVIZI Creazione di una rete sociale Incontri informale periodici con i Fornire adeguati genitori naturali e il supporti minore di Migliorare le competenze genitoriali dei genitori naturali, in vista anche di un eventuale rientro (del minore in famiglia), Responsabilizzare e valorizzare le risorse e il ruolo della famiglia di origine psicosociali ai genitori e al minore, Informare correttamente sull evoluzione del minore e sugli aspetti giuridici e amministrativi mantenimento e approfondimento Monitoraggio e sostegno agli incontri tra il minore in affido e i genitori naturali Colloqui di supporto psicologico e psicosociale con il minore Supervisione agli incontri/rapporti tra famiglia di origine e famiglia affidataria Famiglie e single affidatari Famiglia di origine Minore affidato Tutela Minori Servizio Affidi Servizi specialistici ASL Servizi Sociali Comunali (UdP) Assistente sociale Psicologo Educatore professionale Autorità giudiziaria 11

12 IV) ABBINAMENTO OBIETTIVI AZIONI STRUMENTI GLI ATTORI SERVIZI scelta all interno della Incontri tra gli operatori Famiglia Servizio Individuare un nucleo reale offerta territoriale, del Servizio Affidi per sceglier famiglie Affidi familiare disponibile delle disponibilità più le famiglie ritenute affidatarie Servizio all interno del quale il coerenti con il progetto proponibili; Tutela minore possa di affido Incontri di equipe tra gli minori o in sperimentare gli proposta del progetto alla operatori del Servizio Affidi e assenza aspetti di vicinanza famiglia affidataria Tutela Minori,responsabili del Servizi emotiva,affettiva, individuata progetto di affido, per Territoriali contenimento, decisione di presentare le caratteristiche genitorialità o altro abbinamento delle famiglie valutate idonee che gli sono mancati e fra cui scegliere quella più sono indispensabili rispondente per una crescita incontro tra la famiglia adeguata, come prescelta, gli operatori del indicato nel progetto Servizio del minore, alla presenza di un operatore del Servizio Affidi, finalizzato alla presentazione del minore, della sua storia e del progetto da realizzare Incontro di valutazione finale tra operatori del Servizio Affidi e operatori del Servizio del minore per la definitiva scelta della famiglia GLI OPERATORI assistenti sociali psicologopsicoterapeut a operatori dei servizi territoriali 12

13 V) : PREPARAZIONE :DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE OBBIETTIVI AZIONI STRUMENTI GLI ATTORI SERVIZI Minore Famiglia di origine Informare la famiglia di origine del progetto di affido e delle decisioni connesse Fornire alla famiglia di uno spazio di confronto e di espressione dei vissuti emotivi connessi al cambiamento portato dall affido e promuovere la condivisione del significato e dell opportunità del percorso di affido tra famiglia e minore presentare il progetto di affido e il suo inserimento all interno del contesto di relazioni della famiglia di origine in tutti i suoi aspetti: dimensione legislativa ( rapporti con il TM e competenze di ciascuno),tempi (durata prevista dell affido, ),presentazione della famiglia affidataria (contesto di relazione, risorse, etc.),modalità di lavoro dell equipe raccogliere elementi utili al fine di verificare l ipotesi prognostica fatta in fase di valutazione Colloqui sociali e psicologici con la famiglia e il minore Colloqui per Colloqui finalizzati alla presentazione del progetto dedicato sia alla famiglia di origine: interventi terapeutici predisposti, obiettivi che ci aspettiamo vengano raggiunti dalla famiglia di origine, tempistica connessa, Colloqui finalizzati alla presentazione del progetto di affido : Servizio Tutela Minori Servizi territoriali che hanno in carico famiglia origine la di Assistenti sociali Psicologopsicoterapeuta Operatori dei servizi territoriali 13

14 DELLA FAMIGLIA AFFIDATARIA OBBIETTIVI: AZIONI STRUMENTI GLI ATTORI SERVIZI GLI OPERATORI: Informare la presentare il progetto Colloqui psicologici e famiglia di affido e il suo sociali affidataria del inserimento all interno del Definizione del progetto di affido contesto di relazioni della contratto : definizione del minore e famiglia di origine in tutti dei ruoli, delle fornire i suoi aspetti: competenze e delle informazioni dimensione legislativa ( responsabilità; pratiche sulla rapporti con il TM e gestione dei competenze di principali elementi di criticità legati ciascuno),tempi (durata prevista dell affido,storia all affido in del minore e della famiglia generale e alla di origine,modalità di storia del minore lavoro dell equipe in particolare; accompagnare la famiglia nell espressione, elaborazione delle emozioni, aspettative vissuti connessi all avvio dell esperienza dell affido Famiglia affidataria Servizio Affidi Assistenti sociali Psicologopsicoterapeuta Operatori dei servizi territoriali 14

15 VI) : CONOSCENZA :TRA FAMIGLIE (A) OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI Favorire la maturazione di un atteggiamento rispettoso e collaborativo tra famiglia di origine e famiglia affidataria, favorire la percezione di un obiettivo comune. Far incontrare genitori naturali, genitori affidatari, con attenzione a sottolineare l obiettivo comune. Incontro tra famiglia naturale e famiglia di origine coordinato operatori. Incontro coordinato dagli dagli operatori tra famiglia affidataria e minore. Famiglia di origine Famiglia affidataria minore Servizio Tutela Minori Servizio Affidi. Assistente sociale e Psicologo della équipe territoriale che seguirà l affido. Assistente sociale e Psicologo del Servizio affidi E DEL MINORE (B) Facilitare l esordio di una relazione positiva tra minore e famiglia affidataria, modulando la fase di avvicinamento sui tempi del minore.. Realizzazione e monitoraggio dei contatti predisposti tra famiglia affidataria e minore. Incontri coordinati dagli operatori tra famiglia affidataria e minore, Minore Famiglia affidataria Famiglia di origine ( se il minore vive ancora in famiglia) Eventuale Comunità del minore Servizio Tutela Minori Comunità in cui il minore eventualment e inserito. Assistente sociale e Psicologo della équipe territoriale PdZ Tutela Minori ; sia operatori di riferimento per il minore della Comunità in cui lo stesso sia eventualmente inserito. 15

16 VII) SOSTEGNO : al minore OBBIETTIVO AZIONI E STRUMENTI ATTORI SERVIZI Accompagnare il minore durante il percorso dell affido e sostenerlo per tutta la durata dell intervento Fornire al minore occasioni di ascolto strutturato, codificato, individualizzato e protetto, in cui possa esprimere liberamente, Monitorare la condizione e la salute del minore in affido Governare e riorientare il progetto di affido, in ordine alle tappe ed ai compiti evolutivi del minore Raccogliere elementi utili al fine di verificare e validare l ipotesi prognostica fatta in fase di valutazione. Colloqui individualizzati con il minore ( anche di sostegno e/o di terapia) Visite domiciliari Lavoro equipe Lavoro di rete attraverso il coinvolgiment o, la concertazione degli attori, degli enti e delle agenzie coinvolte, in Minore Servizio Tutela Minori Servizi Territoriali che hanno in carico la famiglia di origine Servizio Affidi Neuro Psichiatria Infantile Agenzie del Territorio Pubbliche o Private (scuole, società sportive) Autorità Giudiziaria Assistenti sociali Psicologopsicoterapeuta Operatori servizi territoriali Eventuale Neuropsichiatria Infantile Eventuale Educatore Autorità Giudiziaria dei 16

17 Alla famiglia affidataria OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI : Sostenere la famiglia affidataria e far emergere i problemi e le difficoltà che si incontrano nella gestione della quotidianità e sugli aspetti relazionali relativi al minore, ai propri figli e alla famiglia di origine Fornire alla famiglia occasioni di ascolto da parte degli operatori e di confronto e di incontro con altre famiglie affidatarie, Colloqui psico-sociali Incontri di gruppo famiglie affidatarie Famiglia affidataria Servizio Affidi Associazioni famiglie affidatarie Assistenti sociali Psicologopsicoterapeuta Operatori dei servizi territoriali 17

18 VIII) REALIZZAZIONE DEL PROGETTO RIVOLTO ALLA FAMIGLIA DI ORIGINE E SOSTEGNO AI FAMILIARI OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI accompagnare la famiglia di origine nella messa in atto degli interventi e nella elaborazione delle difficoltà del percorso di affido monitoraggio dell evoluzione della situazione della famiglia di origine con particolare attenzione alla costruzione di capacità genitoriali più adeguate mantenere rapporti costanti e continuativi con la famiglia di origine e con gli operatori di rete coinvolti nel progetto; confronto tra tutti gli operatori implicati nel progetto per verificare il raggiungimento degli obiettivi verificare l evoluzione delle capacità genitoriali Colloqui psicologicisocialipsicoterapic i Riunioni equipe Visite domiciliari Minore Famiglia di origine Servizio Tutela Minori Assistenti sociali Psicologo- Servizi psicoterapeuta Territoriali che Educatore hanno in carico professionale la famiglia di Altri eventuali origine specialisti Servizi Autorità giudiziaria specialistici ASL 18

19 IX CONCLUSIONE O RINNOVO OBBIETTIVO AZIONI STRUMENTI ATTORI SERVIZI Concretizzare Valutazione in Incontri tra genitori e formalizzare la equipe sui tempi e naturali, genitori valutazione dei sulle modalità di affidatari e operatori, risultati raggiunti realizzazione della con a promuovere, per e coinvolgere tutti fase. quanto possibile, gli attori nel dare Coinvolgimento senso alla e attivazione decisione di dell Autorità concludere o Giudiziaria che ha rinnovare l affido e nell intraprendere disposto o il percorso successivo e definire, concordandolo, il ruolo di ciascuno in tale percorso; formalizzato l affido. Monitoraggio di tutti i partecipanti (minore, affidatari e famiglia di origine) nella separazione e nel cambiamento collaborazioni. Incontri degli operatori con il minore e l intera famiglia affidataria, finalizzato a favorire la comunicazione reciproca in merito all esperienza di affido ed alla decisione di conclusione o rinnovo. Predisposizione di modalità per mantenere relazioni significative tra minore e famiglia affidataria. Incontro con l autorità giudiziaria Minore Famiglia di origine Famiglia affidataria Servizio Tutela Minori Servizio Affidi, Servizio Sociale di base del territorio, in caso di rientro in famiglia.. La struttura di accoglienza in cui il minore debba essere eventualmente inserito. équipe territoriale che ha seguito l affido. Assistente sociale e Psicologo del Servizio Affidi. Assistente sociale del Comune di residenza in caso di rientro in famiglia Responsabile o Educatore di riferimento della Comunità in cui il minore debba essere eventualmente inserito Autorità Giudiziaria 19

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