WEBINAR. La trasparenza nella PA e nella scuola secondo il d.lgs. 33/2013 Anna Armone

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1 PON Competenze per lo sviluppo (FSE) Asse II Capacità istituzionale Obiettivo H Sviluppo delle competenze dei dirigenti scolastici e dei DSGA nella programmazione e gestione di attività e progetti Formazione e social networking WEBINAR La trasparenza nella PA e nella scuola secondo il d.lgs. 33/2013 Anna Armone

2 Le case della trasparenza Art. 1 l. 241/1990 L attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità, di pubblicità e di trasparenza Diritto all accesso Art /1990 sono pubblicati, secondo le modalità previste dai singoli ordinamenti, le direttive, i programmi, le istruzioni, le circolari e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti di una pubblica amministrazione... d.lgs. 150/2009 Art. 1 Le disposizioni del presente decreto assicurano.., nonché la trasparenza dell'operato delle amministrazioni pubbliche anche a garanzia della legalità Art. 11 La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità

3 Partecipazione attiva e collaborativa dei cittadini alle scelte amministrative, sul presupposto di un amministrazione «aperta» che renda fruibili alla collettività le informazioni di cui è in possesso

4 Trasparenza e partecipazione Partecipazione La partecipazione viaggia, dunque, di pari passo con un altro concetto fondamentale: la "trasparenza". La trasparenza intesa come "accessibilità totale" trova naturale attuazione, nell era digitale, attraverso la pubblicazione sui siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione Trasparenza

5 La sequenza- logico normativa

6 Accesso e accessibilità totale L accesso ex l. 241/1990 è qualificato dalla pertinenza ad un procedimento, cioè a un attività amministrativa di interesse del singolo L accessibilità totale si configura come posizione qualificata e diffusa alle informazioni pubbliche in capo a ciascun cittadino, volta a «favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità» AZIONE AMMINISTRATIVA

7 d.lgs. 150/2009 CAPO III Trasparenza e rendicontazione della performance

8 La legge n. 190/2012 Fino ad oggi i controlli di legittimità e i controlli di gestione hanno concorso scarsamente a prevenire fenomeni di corruzione I fatti corruttivi non sempre comportano uno sviamento della funzione pubblica superando i confini della missione affidata dalla legge a un determinato soggetto pubblico, ma all interno della missione la stessa viene realizzata in un modo completamente diverso da quello che la ratio legis imporrebbe Il nuovo parametro introdotto dalla legge n. 190/2012: Il controllo di legalità

9 Definizione di corruzione nel nuovo dettato normativo: un accezione ampia CORRUZIONE = Delitti contro la pubblica Amministrazione disciplinati dal codice penale Le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale, venga in evidenza: - un malfunzionamento dell amministrazione a causa dell uso a fini privati delle funzioni attribuite; - l inquinamento dell azione amministrativa ab externo, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui rimanga a livello di tentativo NON INTEGRITÀ

10 Inquadramento normativo del rischio di corruzione

11 La legge 190/2012 Il livello applicativo di sistema primario

12 L ambito soggettivo di applicazione della l. 190/2012

13 Il d.lgs. 33/2013 attuativo della legge n. 190/2012 Principi generali Obblighi di pubblicazione concernenti l organizzazione delle PPAA Obblighi di pubblicazione concernenti l uso delle risorse pubbliche Obblighi di pubblicazione concernenti le prestazioni offerte e i servizi erogati Obblighi di pubblicazione in settori speciali Accesso civico Dati sull organizzazione Dati di gestione del bilancio Tempi di pagamento, dati su procedimenti amministrativi Dati sui contratti conclusi

14 Gli «oggetti» della trasparenza secondo il d.lgs 33/2013

15 Gli «oggetti» della trasparenza secondo il d.lgs 33/2013 Pertanto, tutte le ipotesi di pubblicità non riconducibili a finalità di trasparenza, qualora comportino una diffusione di dati personali, sono escluse dall oggetto del d.lgs. 33/2013 e dall ambito di applicazione delle seguenti previsioni: Accesso civico Indicizzazione Riutilizzo Durata dell obbligo di pubblicazione Trasposizione dei dati in archivio

16 Pubblicità e diritto alla conoscibilità (art. 3)

17 L accesso civico art. 5

18 L accesso civico art. 5

19 Programma triennale per la trasparenza e l'integrità Art. 10 d.lgs. 33/2013 c.8 Obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale nella sezione: «Amministrazione trasparente»: a) il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il relativo stato di attuazione; b) il Piano e la Relazione di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; c) i nominativi ed i curricula dei componenti degli organismi indipendenti di valutazione di cui all'articolo 14 del decreto legislativo n. 150 del 2009; d) i curricula e i compensi dei soggetti di cui all articolo 15, comma 1, nonché i curricula dei titolari di posizioni organizzative, redatti in conformità al vigente modello europeo Solo collaborazioni e consulenze SCUOLA NO

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23 Le norme collegate d.lgs 163/2006 l. 136/2010 Dl 52/2012 l. 190/2012

24 La trasparenza nel sistema della normativa vigente sui contratti pubblici L art. 7, c.8, lett. A) e b) prevede l obbligo per le stazioni appaltanti di comunicare all Osservatorio dei contratti pubblici i dati relativi al ciclo di vita dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture L art. 62-bis del CAD ha istituito, presso l Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (oggi Anac), la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici L art. 8, c.1 del dl 52/2012 ha demandato all Osservatorio dei contratti pubblici la pubblicazione dei dati e delle informazioni comunicati dalle stazioni appaltanti ex art. 7, c. 8 lett. A) e b), con modalità che consentano la ricerca delle informazioni anche aggregate relative all amministrazione aggiudicatrice, all operatore economico aggiudicatario e all oggetto della fornitura

25 La trasparenza nei contratti pubblici secondo la l. 190/2012 Sistema di monitoraggio dei contratti pubblici (SIMOG) Portale Trasparenza

26 Delibera n. 26/2013 L ANAC, con la delibera n. 26/2013 ha riconosciuto che gli adempimenti previsti dall art. 1, c. 32 della l. 190/2012 sono assolti, per i contratti di importo superiore ad ,00, con l effettuazione delle comunicazioni telematiche obbligatorie all Osservatorio dei contratti pubblici ex art. 7, c. 8, del Codice dei contratti

27 Delibera n. 26/2013 Per i contratti di importo inferiore ad ,00 le amministrazioni sono tenute ad effettuare sui loro siti web istituzionali la pubblicazione delle informazioni indicate nella delibera 26/2013 dell ANAC

28 Art. 37. Obblighi di pubblicazione concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture Fermi restando gli altri obblighi di pubblicità legale e, in particolare, quelli previsti dall art. 1, c. 32 l.190/2012, ciascuna amministrazione pubblica, secondo quanto previsto dal dlgs 163/2006, e, in particolare, dagli articoli 63,65,66,122,124,206 e 223, le informazioni relative alle procedure per l'affidamento e l'esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture Le pubbliche amministrazioni sono tenute altresì a pubblicare, nell'ipotesi di cui all art. 57 c. 6 del d.lgs. 163/2006, la delibera a contrarre

29 Dalla delibera ANAC n. 26/2013

30 Il ddl la buona scuola Art. 16 (open data) Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in conformità con l articolo 68, comma 3, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e in applicazione del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, garantisce stabilmente l accesso e la riutilizzabilità dei dati pubblici del sistema di istruzione e formazione nazionale, pubblicando in formato aperto i dati relativi ai bilanci delle scuole, i dati pubblici afferenti al Sistema nazionale di valutazione, l Anagrafe dell edilizia scolastica, i dati in forma aggregata dell Anagrafe degli studenti, i provvedimenti di incarico di docenza, i piani dell'offerta formativa, compresi quelli delle scuole paritarie del sistema nazionale di istruzione di cui all'articolo 1 della legge n. 62 del 2000, i dati dell Osservatorio Tecnologico, i materiali e le opere autoprodotte dagli istituti scolastici e rilasciati in formato aperto secondo le modalità di cui all'articolo 15, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n Pubblica altresì i dati, i documenti e le informazioni utili a valutare l'avanzamento didattico, tecnologico, e d'innovazione del sistema scolastico

31 Il ddl la buona scuola Art. 16 (open data) Il Portale di cui al comma 1 pubblica, inoltre, la normativa, gli atti e le circolari in conformità alle disposizioni del decreto-legge 22 dicembre 2008, n. 200, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2009, n. 9, e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33

32 Il ddl la buona scuola Art. 16 (open data) I dati presenti nel Portale di cui al comma 1 o comunque nella disponibilità del Ministero dell istruzione dell università e della ricerca non potranno più essere fatti oggetto di richiesta alle istituzioni scolastiche

33 Dal primo rapporto sul primo anno di attuazione della l. 190/2012 Va inoltre rafforzato il collegamento, tuttora debole, tra performance e trasparenza con l esplicita previsione nei Piani della performance di adeguati riferimenti a obiettivi, target e indicatori relativi alla realizzazione dei Programmi triennali della trasparenza. In questa prospettiva sarebbe anche auspicabile, come già proposto dall'autorità nel 2012, peraltro a fronte di un numero di obblighi minore, ridurre gli obblighi specifici di pubblicazione e valorizzare la funzione dei Programmi triennali per la trasparenza come risposta mirata agli specifici bisogni informativi connessi alle funzioni di ciascuna amministrazione piuttosto che, come spesso accade, come meri riepiloghi degli obblighi informativi previsti per legge

34 Anna Armone grazie per l attenzione!

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