UN OPPORTUNITA DA NON PERDERE DA 5,5 MILIARDI DI EURO

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1 LE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO E I FONDI EUROPEI 2014/2020 UN OPPORTUNITA DA NON PERDERE DA 5,5 MILIARDI DI EURO CONFCOMMERCIO BENEVENTO PROPONE UN PROGETTO PER LE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI BENEVENTO 1

2 Sommario Premessa... 4 Gli Obiettivi del progetto... 5 I Fondi Europei disponibili per la Campania nel periodo 2014/ Il Programma Operativo FESR Campania 2014/ Asse I - Ricerca e Innovazione Asse II ICT e Agenda Digitale Asse III Competitività del sistema produttivo Asse 4 Energia sostenibile Il Programma di Sviluppo Rurale PSR Campania 2014/ Le Misure Il Programma Operativo Nazionale PON Cultura e Sviluppo Assi prioritari Asse I - Rafforzamento delle dotazioni culturali Asse II - Attivazione dei potenziali territoriali di sviluppo legati alla cultura Asse III - Assistenza tecnica Il Programma Operativo Nazionale PON Legalità Assi di intervento Il Programma Operativo Nazionale PON Ricerca e Innovazione Azioni Asse I investimenti in capitale umano Asse II Progetti tematici

3 Asse III Supporto strumentale alle attività di ricerca e sviluppo Il Programma Operativo Nazionale PON Imprese e Competitività Priorità di investimento per obiettivi tematici: Azioni Le azioni progettuali

4 Premessa Il nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2014/2020 prevede importanti risorse per gli investimenti delle imprese con particolare attenzione ai fondi per la ricerca e sviluppo, per l innovatività e per l internazionalizzazione. La mancanza di una promozione capillare e le articolate modalità di funzionamento dei fondi europei hanno, ad oggi, impedito alle aziende campane di utilizzare in maniera completa tutte le opportunità di tali fondi. Scopo del presente progetto è quello, da un lato di indicare le risorse potenzialmente disponibili per le imprese localizzate (o che hanno almeno un unità produttiva) in Provincia di Benevento e di individuare le modalità con cui le stesse imprese possano accedere a tali ingenti fondi, dall altro lato di attuare interventi di promozione, sensibilizzazione ed orientamento per raggiungere i seguenti obiettivi: Attrarre il maggior volume possibile di fondi europei destinati alla Campania con il PO FESR Campania 2014/2020, il PO FSE Campania 2014/2020 ed il PSR Campania 2014/2020; attrarre il maggior volume possibile dei fondi europei destinati, attraverso i Programmi Operativi Nazionali, alle Regioni meno sviluppate (Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata); attrarre il maggior volume possibile dei fondi destinati, attraverso i Programmi Operativi Nazionali, alle Regioni meno sviluppate ed alle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna); attrarre il maggior volume possibile dei fondi europei destinati, attraverso i Programmi Operativi Nazionali, a tutte le Regioni italiane. Per raggiungere tali risultati è necessario mettere in campo azioni coerenti relative: ad una capillare diffusione della conoscenza delle opportunità disponibili presso le aziende, le associazioni, i consorzi e gli operatori a servizio delle aziende presenti nella Provincia di Benevento; all orientamento delle scelte aziendali rispetto ai percorsi possibili per l acquisizione dei fondi europei; al supporto informativo continuo sui successivi bandi e sulle azioni di concertazione istituzionale che programmano i fondi. Il progetto, dal valore complessivo di euro ,00 (vedi paragrafo Azioni progettuali ), che candidiamo alle risorse disponibili della Camera di Commercio di Benevento vuole incidere sulla realtà imprenditoriale beneventana consentendo un maggiore utilizzo dei fondi europei per i progetti di investimento e di sviluppo delle imprese della Provincia di Benevento. 4

5 Gli Obiettivi del progetto Gli obiettivi specifici del presente progetto possono così riassumersi: informare le imprese della Provincia di Benevento sulle opportunità di finanziamento dettate dalla Programmazione dei fondi europei 2014/2020; orientare le imprese campane verso l utilizzo dei fondi destinati alle azioni di Ricerca&Sviluppo; orientare le imprese della Provincia di Benevento verso l utilizzo dei fondi destinati alle azioni di innovazione tecnologica, di prodotto e di processo; orientare le imprese della Provincia di Benevento verso l utilizzo dei fondi destinati alle azioni di internazionalizzazione dei propri prodotti; informare le imprese della Provincia di Benevento riguardo le politiche di qualità dei prodotti e dei servizi ed orientarle ad utilizzarne i relativi fondi informare le imprese della Provincia di Benevento sulle opportunità di finanziamento degli investimenti per l efficientamento energetico delle proprie unità operative, orientare le imprese verso l utilizzo dei fondi connessi al risparmio energetico ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo; informare le imprese della Provincia di Benevento circa le opportunità per le reti di impresa, i consorzi e le forme di collaborazione tra imprese, illustrare i vantaggi del metodo collaborativo ed orientarle per adottare sistemi di cooperazione più o meno stabili; informare e promuovere le collaborazioni tra imprese e centri di ricerca pubblici e privati al fine di consentire alle PMI di usare il sistema della ricerca per potersi innovare; informare le imprese della Provincia di Benevento sui sistemi e sui percorsi di formazione capaci di aumentare le competenze della forza lavoro propria e da inserire nelle dinamiche aziendali; promuovere la creazione di imprese nei settori innovativi, in quelli relativi alla salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali ed in quelli del terzo settore; 5

6 produrre una consistente opera di informazione verso il mondo imprenditoriale tale da rendere le imprese campane pro-attive rispetto ai percorsi di concertazione delle politiche di sviluppo con le Istituzioni dei vari ordini e grado, Regione, Ministeri, Enti locali, Province. Le azioni di informazione e di orientamento vanno svolte in maniera mirata rispetto al tessuto produttivo provinciale, personalizzando, a seconda delle aree produttive e territoriali, gli interventi. Un area territoriale a forte produzione eno-gastronomica deve essere oggetto di informazione ed orientamento per le opportunità di finanziamento relative all adozione di sistemi di qualità, alla realizzazione di importanti azioni di internazionalizzazione, viceversa un distretto di imprese hi-tech deve essere interessato da azioni informative e di orientamento legate ai fondi per la Ricerca&Sviluppo, per l innovazione. I vari obiettivi specifici sopra descritti convergono in un obiettivo generale che è quello di permettere al sistema produttivo della Provincia di Benevento di attrarre il maggior numero di fondi europei della programmazione 2014/2020. In particolare: attrarre il maggior numero di fondi europei specificatamente destinati alla Campania per mezzo dei Programmi Operativi Regionali riguardanti il FESR, l FSE ed il FEASR (Programma di Sviluppo Rurale), contribuendo attivamente a non consentire che la Regione Campania abbia delle decurtazioni di fondi rispetto a quelli assegnati; attrarre il maggior numero di fondi europei presenti nei Programmi Operativi Nazionali relativi alle aree meno sviluppate. Per tali fondi le imprese campane e quelle della Provincia di Benevento competono con le altre Regioni in ritardo di sviluppo, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia. In questo caso i fondi vengono spesi tramite bandi, chi è più informato e chi si organizza per tempo e nel migliore dei modi ha maggiori opportunità di vedere i propri progetti finanziati. Il presente progetto che candidiamo al finanziamento della Camera di Commercio di Benevento vuole aumentare le possibilità delle imprese della Provincia di Benevento di accedere a quei fondi per i quali è forte la concorrenza delle altre Province e Regioni, Puglia in particolare; attrarre il maggior numero di fondi europei presenti nei Programmi Operativi Nazionali relativi alle aree meno sviluppate ed alle aree in transizione. Stesso discorso che per i fondi di cui al precedente punto: in questo caso però alle Regioni sopra indicate si aggiungono l Abruzzo, il Molise e la Sardegna. Sono presenti in questo gruppo di fondi quelli pari a poco più di 2,3 miliardi di 6

7 euro, relativi al PON Imprese e Competitività promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico che avranno un forte impatto sul sistema produttivo delle Regioni che ne usufruiranno. Il sistema dei fondi, con le opportunità importanti che ne derivano, sarà approfondito nei prossimi paragrafi, quella che va ribadita è la necessità di informare in maniera puntuale le imprese della Provincia di Benevento e di orientarle all utilizzo dei fondi europei che saranno disponibili nei prossimi anni. 7

8 I Fondi Europei disponibili per la Campania nel periodo 2014/2020 I fondi europei disponibili per gli investimenti in Regione Campania per la programmazione 2014/2020 possono essere così riassunti: 1. Fondi direttamente gestiti dalla Regione Campania tramite Programmi Operativi Regionali quali: il POR FESR Campania 2014/2020; il POR FSE Campania 2014/2020; il PSR Programma di Sviluppo Rurale - della Campania 2014/2020. L ammontare di tali fondi è pari a circa 7,3 miliardi di euro con poco meno di 2 miliardi di euro destinati direttamente alle imprese. 2. Fondi indirizzati alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e gestiti dai Ministeri tramite Programmi Operativi Nazionali quali: il PON Infrastrutture e Reti ; il PON Cultura e Sviluppo ; il PON Legalità. L ammontare di tali fondi è pari a poco meno di 3,4 miliardi di euro con circa 174 milioni di euro destinati direttamente alle imprese o a politiche di supporto del sistema imprenditoriale. 3. Fondi indirizzati alle Regioni meno sviluppate ed a quelle in transizione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e gestiti dai Ministeri tramite Programmi Operativi Nazionali quali: il PON Ricerca ed Innovazione ; il PON Imprese e competitività. L ammontare di tali fondi è pari a poco meno di 4 miliardi di euro con circa 3,4 miliardi di euro destinati direttamente alle imprese o a politiche di supporto del sistema imprenditoriale. 8

9 4. Fondi indirizzati a tutte le Regioni italiane con una percentuale di assegnazione dei fondi maggiore alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e gestiti dai Ministeri tramite Programmi Operativi Nazionali quali: il PON Per la Scuola competenze e ambienti per l apprendimento ; il PON Sistemi di politiche attive per l occupazione ; il PON Inclusione ; il PON Città Metropolitane ; il PON Governance e Capacità Istituzionale ; il PON Iniziativa Occupazione Giovani. L ammontare di tali fondi è pari a poco più di 8,5 miliardi di euro. 9

10 Le tabelle che seguono riassumono quanto finora scritto. Un primo dato che risalta è che oltre i 7,3 miliardi specificatamente destinati alla Regione Campania, vi sono altrettanti fondi destinati alle Regioni meno sviluppate di cui la Campania è parte, e vi sono oltre 8,8 miliardi di fondi europei destinati a tutte le Regioni compresa la Campania. Ma il dato che ci interessa maggiormente ai fini del presente progetto è che sono disponibili oltre 5,5 miliardi di euro per le imprese campane che vogliono investire in ricerca & sviluppo, nella internazionalizzazione, nel risparmio energetico ed in programmi di sviluppo della propria azienda rispetto alle sfide del mercato globale. FONDI PROGRAMMAZIONE 2014/2020 CAMPANIA E NAZIONALI FONDI EUROPEI DISPONIBILI PER LA SOLA REGIONE CAMPANIA Tipologia di Programma Operativo Amministrazione responsabile Fondi complessivi programmati Fondi disponibili per le imprese PO FESR CAMPANIA 2014/2020 REGIONE CAMPANIA , ,34 PO FSE CAMPANIA 2014/2020 REGIONE CAMPANIA ,00 0,00 PSR - Programmma di Sviluppo Rurale CAMPANIA 2014/2020 REGIONE CAMPANIA , ,19 TOTALI , ,53 10

11 PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (PON) FONDI EUROPEI DISPONIBILI PER LE REGIONI MENO SVILUPPATE (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) Fondi disponibili per le imprese e/o Tipologia di Programma Operativo Amministrazione responsabile Fondi complessivi programmati destinati al supporto del sistema imprenditoriale PON Infrastrutture e reti MINISTERO INFRASTRUTTURE ,18 0,00 PON Cultura e Sviluppo MINISTERO BENI ED ATTIVITA' CULTURALI , ,00 PON Legalità MINISTERO DELL'INTERNO , ,00 TOTALI , ,00 Tipologia di Programma Operativo PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (PON) FONDI EUROPEI DISPONIBILI PER LE REGIONI MENO SVILUPPATE E PER LE REGIONI IN TRANSIZIONE (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) Amministrazione responsabile Fondi complessivi programmati Fondi disponibili per le imprese e/o destinati al supporto del sistema imprenditoriale PON Ricerca e innovazione MIUR , ,00 PON Imprese e Competitività MISE , ,00 TOTALI , ,00 11

12 PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (PON) FONDI EUROPEI DISPONIBILI PER TUTTE LE REGIONI Fondi complessivi programmati Fondi disponibili per le imprese e/o destinati al supporto del sistema imprenditoriale Tipologia di Programma Operativo Amministrazione responsabile PON Per la Scuola competenze e ambienti per l apprendimento MIUR ,01 0,00 PON Sistemi di politiche attive per l occupazione MINISTERO DEL LAVORO ,00 0,00 PON Inclusione Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica ,00 0,00 PON Città Metropolitane Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica ,00 0,00 PON Governance e Capacità Istituzionale Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica PON Iniziativa Occupazione Giovani MINISTERO DEL LAVORO ,00 0,00 TOTALI ,01 0,00 TOTALI , ,53 Il presente documento si concentra ora sui programmi operativi che comportano finanziamenti e supporto per le imprese della Campania e che incidono, come da tabella, per più di 5,5 miliardi di euro. 12

13 Le aree tematiche su cui impatta la Politica di coesione europea

14 Il Programma Operativo FESR Campania 2014/2020 Il Programma Operativo Regionale (POR) è il documento di programmazione della Regione che costituisce il quadro di riferimento per l'utilizzo delle risorse comunitarie del FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) per garantire la piena convergenza della Campania verso l'europa dello sviluppo. Il POR FESR della Regione Campania individua tre strategie regionali: Campania Innovativa, Campania Verde e Campania Solidale. Campania Innovativa Asse 1. Ricerca e innovazione Asse 2. ICT e agenda digitale Asse 3. Competitività del sistema produttivo Campania Verde Asse 4. Energia sostenibile Asse 5. Prevenzione dei rischi naturali ed antropici Asse 6. Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale Asse 7. Trasporti Campania Solidale Asse 8. Inclusione sociale Asse 9. Infrastrutture per il sistema dell'istruzione regionale Ai suddetti assi se ne aggiungono altri due: Asse 10. Sviluppo Urbano Sostenibile Asse 11. Assistenza tecnica 14

15 Sono inoltre previste due strategie territoriali trasversali: Strategia regionale Sviluppo Urbano Strategia regionale Aree Interne La dotazione complessiva delle risorse del POR FESR della Campania è di oltre 4 miliardi di euro, che nella tabella che segue sono suddivisi per gli Assi di intervento che lo compongono: Denominazione Asse Importo investimento ASSE I - RICERCA E INNOVAZIONE ,00 ASSE II - ICT E AGENDA DIGITALE ,00 ASSE III - COMPETITIVITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO ,00 ASSE IV - ENERGIA SOSTENIBILE ,00 ASSE V - PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI ED ANTROPICI ,00 ASSE VI - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE ,00 ASSE VII - TRASPORTI ,00 ASSE VIII - INCLUSIONE SOCIALE ,00 ASSE IX - INFRASTRUTTURE PER IL SISTEMA DELL ISTRUZIONE REGIONALE ,00 ASSE X - SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE ,00 ASSISTENZA TECNICA ,00 TOTALE RISORSE ,00 Gli Assi che sono relativi ad aiuti alle imprese o ad investimenti finalizzati a supportare la competitività aziendale sono l Asse I, il II, il III, il IV e l VIII. Asse I - Ricerca e Innovazione. L Asse I prevede il potenziamento della spesa in R&S per avvicinarsi agli obiettivi di Europa 2020 (3% del PIL), dando attuazione alla strategia regionale di Smart Specialization volta prioritariamente ad incrementare il contenuto innovativo delle attività economiche, cioè l innovazione applicata alla produzione di beni e servizi. Nella scelta degli investimenti verrà utilizzato un approccio allo stesso tempo di selezione e valorizzazione dei partenariati pubblico-privati, a partire da quelli creati nel corso delle passate 15

16 programmazioni, come i Distretti Tecnologici, i Laboratori pubblico-privati e i Poli di Innovazione. Queste aggregazioni avranno un ruolo cardine nella realizzazione di progetti complessi di ricerca e di applicazione di soluzioni tecnologiche in grado di innovare anche i settori tradizionali trainanti del territorio regionale. Saranno attivate azioni volte a potenziare l'infrastruttura e le eccellenze della ricerca e l'innovazione promuovendo centri di competenza in grado di partecipare alle reti europee ed internazionali della R&I e soprattutto di realizzare progetti di ricerca che stimolino l interazione collaborativa in sinergia con le iniziative europee e le opportunità offerte dal Programma Horizon 2020 (priorità d investimento 1a). Per favorire l innovazione nelle imprese, anche di piccole dimensioni, verrà promosso il sostegno all inserimento nel sistema produttivo di ricercatori, attraverso interventi di stimolo ai processi innovativi di facile attuazione, come i voucher per l acquisto di servizi. Per favorire l innovazione nella PA saranno sostenute azioni (come il precommercial public procurement) che comprendano interventi mirati ad accompagnare le Amministrazioni nella diagnosi delle proprie esigenze e nella traduzione in obiettivi di innovazione; per favorire l innovazione sociale verrà promosso il sostegno alla generazione di soluzioni innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso l utilizzo di ambienti di innovazione aperta come i Living Labs. Saranno inoltre messi in campo interventi volti all agglomerazione di soggetti in una logica di filiera tecnologica e supporto ai processi di scoperta imprenditoriale, volti al sostegno alle start-up innovative e alle iniziative di spin-off della ricerca, sia attraverso incentivi in conto capitale sia mediante la promozione di modalità di finanziamento alternative all investimento pubblico, per incoraggiare la partecipazione privata al capitale di nuove imprese attraverso meccanismi di remunerazione e di riduzione del rischio. La dotazione finanziaria dell Asse I, pari ad oltre 534 milioni di euro, distinta per Settori di intervento è riportata nella tabella seguente: 16

17 ASSE I - RICERCA E INNOVAZIONE Settori di intervento Contributo UE Importo totale 056 Investimenti in infrastrutture, capacità e attrezzature nelle PMI direttamente collegati alle attività di ricerca e innovazione , , Investimenti in infrastrutture, capacità e attrezzature nelle grandi imprese direttamente collegati alle attività di ricerca e innovazione , , Infrastrutture di ricerca e innovazione (pubbliche) , , Infrastrutture di ricerca e innovazione (private, compresi i parchi ,98 scientifici) , Attività di ricerca e innovazione in centri di ricerca e centri di competenza pubblici, incluso il collegamento in rete , , Attività di ricerca e innovazione in centri di ricerca privati, incluso il collegamento in rete , , Trasferimento di tecnologie e cooperazione tra università e imprese, principalmente a vantaggio delle PMI , , Sostegno ai cluster e alle reti di imprese, principalmente a vantaggio delle PMI , , Processi di ricerca e innovazione nelle PMI (compresi i sistemi di buoni, il processo, la progettazione, il servizio e l'innovazione sociale) , , Servizi avanzati di sostegno alle PMI e a gruppi di PMI (compresi i servizi di gestione, marketing e progettazione) , , Sviluppo dell'attività delle PMI, sostegno all'imprenditorialità e all'incubazione (compreso il sostegno a spin off e spin out) , ,36 TOTALE , ,00 Tutti gli interventi sono tesi al sostegno delle imprese. Asse II ICT e Agenda Digitale. L Asse II darà attuazione al Piano per l Agenda digitale della Regione Campania che, in coerenza con gli obiettivi dell Agenda Digitale Europea e della strategia nazionale Agenda Digitale Italiana 17

18 (rappresentata dal Piano per la Banda Ultralarga e da quello per la Crescita Digitale), intende promuovere lo sviluppo, attraverso un miglioramento della produttività delle imprese e dell efficienza della pubblica amministrazione, e l inclusione sociale in termini di opportunità di partecipazione diffusa ai benefici della società della conoscenza. Il processo di digitalizzazione seguirà le linee guida declinate a livello nazionale nei vari settori: telecomunicazioni, sanità, scuola, PA, imprese, smart cities and communities, etc. L'identificazione delle aree e il tipo di infrastruttura saranno decise sulla base dell'analisi del contesto regionale e degli obiettivi del piano nazionale NGN (Next Generation Networks soprattutto in aree a fallimento di mercato) e le esigenze di recupero della competitività. L Asse II porrà particolare attenzione ai profili di domanda, favorendo un approccio integrato tra offerta di infrastrutture e servizi e il miglioramento delle capacità di utilizzo da parte di cittadini, imprese e PA. L Agenzia per l Italia digitale coordinerà l attuazione delle Strategie nazionali con i Piani regionali per la realizzazione dei due pilastri: Azioni infrastrutturali trasversali e Piattaforme abilitanti. Dal lato dell offerta infrastrutturale, le Azioni infrastrutturali trasversali contribuiranno (nell ambito delle priorità d investimento 2 a) e 2c) al completamento/implementazione dei pilastri del sistema e, in particolare riguarderanno: la realizzazione degli interventi programmati per la banda larga e il Piano Strategico per la Banda Ultralarga; il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) per la predisposizione di wifi in tutti gli edifici pubblici, con priorità per le scuole, gli ospedali e tutti i luoghi ad alta frequentazione; il Digital Security per la Pubblica Amministrazione; la razionalizzazione del patrimonio ICT, consolidamento Data Center e cloud computing; il Servizio Pubblico d Identità Digitale (SPID) per garantire a tutti i cittadini e le imprese un accesso sicuro e protetto ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati. Sul fronte della domanda e dell offerta di servizi digitali, gli interventi favoriranno la diffusione dei servizi di e-goverment, il ricorso all e-procurement e agli appalti pre-commerciali, la diffusione dell e-commerce. Le Piattaforme abilitanti saranno realizzate seguendo la logica del Digital First, ed impatteranno (nell ambito della priorità d intervento 2c) su: 18

19 Anagrafe Popolazione Residente; pagamenti elettronici verso le pubbliche amministrazioni e i gestori di servizi di pubblica utilità (Pago PA), fatturazione elettronica e Open Data della PA; Sanità Digitale(fascicolo sanitario elettronico, ricette digitali, dematerializzazione dei referti medici e delle cartelle cliniche, prenotazioni online, servizi di telemedicina ); Scuola Digitale (fornitura di rete, connettività e dispositivi tecnologici a tutte le scuole e in tutte le aule); Giustizia Digitale (informatizzazione del processo civile e del processo penale); Intelligent Transportation Systems e Logistica Digitale; servizi Software as a Service (Saas) e Cloud Computing per le imprese; Smart Grid ed efficienza energetica; turismo e valorizzazione dei beni culturali. Per la realizzazione delle Smart City e Smart Communities la sfida è quella di costruire un nuovo genere di bene comune, una infrastruttura tecnologica ed immateriale che faccia dialogare persone ed oggetti, integrando informazioni e generando intelligenza, producendo inclusione e migliorando la vita del cittadino ed il business per le imprese, anche attraverso azioni di promozione della social innovation. Le azioni quindi saranno mirate a facilitare la realizzazione di città intelligenti, valorizzando gli specifici asset locali (patrimonio culturale, centri storici, attrattori turistici, risorse naturali, ecc.), in raccordo con gli altri Obiettivi Tematici. La dotazione finanziaria dell Asse II, pari ad oltre 230 milioni di euro, distinta per Settori di intervento è riportata nella tabella seguente: 19

20 ASSE II - ICT E AGENDA DIGITALE Settori di intervento Contributo UE Importo totale 046 TIC: rete a banda larga ad alta velocità (accesso/linea locale; >/= 30 Mbps) , , TIC: rete a banda larga ad altissima velocità (accesso/linea locale; >/= 100 Mbps) , , TIC: altri tipi di infrastrutture TIC/risorse informatiche/impianti di grandi dimensioni (comprese infrastrutture elettroniche, centri di dati e sensori; anche quando integrate in altre infrastrutture, quali strutture di ricerca, infrastrure , , Servizi e applicazioni di e-government (compresi gli appalti elettronici, le misure TIC a sostegno della riforma della pubblica amministrazione, la sicurezza informatica, le misure relative alla fiducia e alla riservatezza, la giustizia elettronica) , ,55 TOTALE , ,00 Tutti gli interventi sono tesi al sostegno delle imprese. Asse III Competitività del sistema produttivo. L Asse, integrandosi con le azioni descritte nell Asse I e II, mira allo sviluppo del sistema produttivo attraverso un consolidamento delle realtà esistenti e ad un rinnovamento della base produttiva, garantendo al contempo la riduzione degli impatti ambientali del sistema produttivo, la valorizzazione degli asset naturali e culturali e l incremento della competitività delle destinazioni turistiche quale valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza ma funzionale al benessere ed alla competitività dei territori. Così come maggior attenzione andrà posta alle occasioni offerte dalla presenza delle università e centri di ricerca meridionali, al fine di utilizzare le loro competenze per rafforzare attività produttive già esistenti, sia nell'agricoltura che nell'industria, e per sostenere e incoraggiare nuove attività innovative che da un lato siano capaci di sfruttare in via diretta le opportunità offerte dalla domanda internazionale per produzioni specializzate e di qualità nonché per il turismo, dall altro di inserirsi nelle filiere dei servizi avanzati di sostegno a tali attività e di rispondere alla domanda interna di servizi di qualità da parte di altre imprese e dei cittadini. 20

21 Per quanto riguarda i processi di internazionalizzazione del sistema produttivo, piuttosto che orientare gli interventi verso la mera intensificazione degli scambi si prediligerà la valorizzazione del ruolo delle imprese campane nelle fasi delle catene commerciali internazionali, che incorporano maggior valore e maggiori contenuti di conoscenza. La strategia sarà quindi volta ad incentivare l approccio intersettoriale, che cerca occasioni di fertilizzazione reciproca fra settori tradizionali e ad alta tecnologia, fra industrie manifatturiere e industrie creative, culturali e turistiche. Sarà funzionale anche a sostenere i progetti di sviluppo locale della strategia delle aree interne, i processi di consolidamento delle filiere competitive nell Agenda urbana e anche l incremento dell attività delle imprese sociali che costituiscono un forte stimolo all espansione dell occupazione in particolare giovanile. Il sostegno pubblico verrà limitato a quelle imprese o istituzioni del no-profit che pongono in essere servizi e beni pubblici altrimenti non assicurati dal sistema imprenditoriale for-profit. In particolare, quindi, le azioni riguarderanno: la promozione dell'imprenditorialità (priorità di investimento 3a); lo sviluppo di nuovi modelli di attività per le PMI volte al potenziamento dell'internazionalizzazione (priorità d investimento 3b); il sostegno alle capacità avanzate per lo sviluppo di prodotti e servizi volti ad accrescere il posizionamento sui mercati regionali, nazionali e internazionali e di prendere parte ai processi di innovazione (priorità d investimento 3c). I tre principali driver di intervento saranno: promozione del sistema manifatturiero, che resta il settore trainante per dimensioni, capacità di innovazione, produttività, sostegno al terziario, ecc; valorizzazione del sistema culturale e turistico, fonte principale di valore aggiunto dell intero sistema regionale; rafforzamento del sistema di protezione sociale attualmente molto sottodimensionato rispetto agli standard minimi di efficacia ed efficienza richiesti da un modello accettabile di sviluppo regionale, anche attraverso azioni di sviluppo di imprese a finalità sociali e a partecipazione collettiva. Verrà altresì assicurata la sinergia con il PON Imprese e competitività gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico. La dotazione finanziaria dell Asse III, pari ad oltre 450 milioni di euro, distinta per Settori di intervento è riportata nella tabella seguente: 21

22 ASSE III - COMPETITIVITA DEL SISTEMA PRODUTTIVO Settori di intervento Contributo UE Importo totale 001. Investimenti produttivi generici nelle piccole e medie imprese ("PMI") , , Sostegno ai cluster e alle reti di imprese, principalmente a vantaggio delle PMI , , Processi di ricerca e innovazione nelle PMI (compresi i sistemi di buoni, il processo, la progettazione, il servizio e l'innovazione sociale) , , Servizi avanzati di sostegno alle PMI e a gruppi di PMI (compresi i servizi di gestione, marketing e progettazione) , , Sviluppo dell'attività delle PMI, sostegno all'imprenditorialità e all'incubazione (compreso il sostegno a spin off e spin out) , , Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle PMI e misure di sostegno , , Sostegno ai processi di produzione rispettosi dell'ambiente e all'efficienza delle risorse nelle PMI , , Sostegno alle imprese sociali (PMI) , , Sviluppo e promozione dei beni turistici nelle PMI , , Sviluppo e promozione dei servizi turistici nelle o per le PMI , , Sviluppo e promozione dei beni culturali e creativi nelle PMI , , Sviluppo e promozione dei servizi culturali e creativi nelle o per le PMI , , Servizi ed applicazioni TIC per le PMI (compresi il commercio elettronico, l'ebusiness e i processi aziendali in rete), i "laboratori viventi", gli imprenditori del web e le start-up nel settore delle TIC ecc , , Recupero dei siti industriali e dei terreni contaminati , , Finanziamenti incrociati nel quadro del FESR (sostegno alle azioni di tipo FSE necessarie a garantire la corretta attuazione della componente FESR dell'operatività e ad essa direttamente collegate) , ,04 TOTALE , ,00 22

23 Tutti gli interventi sono tesi al sostegno delle imprese. Asse 4 Energia sostenibile. La riduzione dei consumi negli edifici e nelle strutture pubbliche o a uso pubblico, anche residenziali, costituisce una priorità di questo Asse-Obiettivo Tematico. Gli interventi, per massimizzare i benefici in termini di risparmio energetico complessivo, dovranno dare priorità alle tipologie di edifici a maggiore consumo e con maggiore potenziale di risparmio energetico in rapporto all'investimento necessario, essere fondati sulle risultanze di diagnosi energetiche e caratterizzarsi per il valore esemplare, anche in termini di utilizzo delle tecnologie più innovative. Gli interventi sull edilizia residenziale pubblica saranno attuati prioritariamente attraverso strumenti finanziari che attivino capitali privati; in caso di intervento pubblico è necessario assicurare che i benefici finanziari dell intervento (riduzione dei costi della bolletta energetica dei singoli alloggi) siano destinati a copertura dei costi di investimento. Per massimizzare le ricadute economiche a livello territoriale, verranno incentivati il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti nelle strutture e nei cicli produttivi anche attraverso l introduzione di specifiche innovazioni di processo e di prodotto, agevolando la sperimentazione e, laddove possibile, la diffusione di fonti energetiche rinnovabili per l autoconsumo, dando priorità ai settori a più alta intensità energetica o a maggiore potenziale di miglioramento. Al fine di razionalizzare la crescita delle fonti diffuse di energia rinnovabile registrata negli ultimi anni e favorirne l ulteriore sviluppo, è indispensabile intervenire sulle reti di distribuzione dell energia al fine di dotarle di tecnologie intelligenti -smart grids. Il potenziamento delle reti intelligenti darà priorità a interventi che si inseriscono nell ambito di progetti di smart cities e smart communities da sviluppare in sinergia con gli Obiettivi Tematici 1 e 2 e che siano complementari a quelli previsti nel PON Imprese e Competitività. Ai fini di una gestione efficiente dell energia termica ed elettrica, saranno sostenuti investimenti di cogenerazione e trigenerazione ad alto rendimento e la costruzione di reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, dando priorità al recupero termico in impianti alimentati a fonti rinnovabili; 23

24 potranno essere realizzati interventi connessi a impianti già esistenti alimentati da fonti fossili sotto i 20 MW secondo il dettato della Direttiva CE 2003/87, selezionati in modo da massimizzare gli effetti positivi in termini di riduzione di emissioni e di inquinamento atmosferico, soprattutto nei centri urbani (priorità d investimento 4g). All obiettivo di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti per il miglioramento della qualità dell aria, contribuiscono in maniera rilevante anche gli interventi sul potenziamento dei servizi di mobilità collettiva sostenibile e di infomobilità. Gli interventi per la mobilità delle aree urbane e metropolitane saranno inquadrati all'interno di una programmazione della rete e dei servizi di trasporto pubblico locale, basata, tra l'altro, sull'integrazione dei servizi delle diverse modalità di trasporto, su un monitoraggio efficace e trasparente della qualità e sostenibilità finanziaria dei servizi, da perseguire anche con l'utilizzo delle nuove tecnologie, e sull'avvio di un progressivo processo di affidamento dei servizi tramite procedura di evidenza pubblica secondo gli indirizzi dell'autorità di regolazione dei trasporti (priorità d investimento 4e). Su tale priorità si completeranno i 2 GP Metropolitana. La dotazione finanziaria dell Asse IV, pari ad oltre 490 milioni di euro, distinta per Settori di intervento è riportata nella tabella seguente: 24

25 ASSE IV - ENERGIA SOSTENIBILE Settori di intervento Contributo UE Importo totale 010. Energie rinnovabili: solare , , Altre energie rinnovabili (inclusa quella idroelettrica, geotermica e marina) e integrazione di energie rinnovabili (inclusi lo stoccaggio e l'alimentazione di infrastrutture per la produzione di gas e di idrogeno rinnovabile) , , Rinnovo di infrastrutture pubbliche sul piano dell'efficienza energetica, progetti dimostrativi e misure di sostegno , , Rinnovo della dotazione di alloggi sul piano dell'efficienza energetica, progetti dimostrativi e misure di sostegno , , Sistemi di distribuzione di energia intelligenti a media e bassa tensione (comprese le reti intelligenti e i sistemi TIC) , , Cogenerazione e teleriscaldamento ad alto rendimento , , Infrastrutture e promozione di trasporti urbani puliti (compresi gli impianti e il materiale rotabile) , , Sistemi di trasporto intelligenti (compresi l'introduzione della gestione della domanda, i sistemi di pedaggio, il monitoraggio informatico e i sistemi di informazione e di controllo) , , Efficienza energetica e progetti dimostrativi nelle PMI e misure di sostegno , , Promozione dell'efficienza energetica nelle grandi imprese , ,12 TOTALE , ,00 Gli interventi contrassegnati dal codice 068 e 070 sono tesi al sostegno delle imprese. 25

26 Il Programma di Sviluppo Rurale PSR Campania 2014/2020 Il Programma di Sviluppo Rurale della Campania è finalizzato a stimolare la competitività del settore, garantire la gestione sostenibile delle risorse e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato. La spesa pubblica prevista per il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania è pari a euro, di cui euro di contributo FEASR e i restanti euro a valere su risorse nazionali (Stato+Regione). Le linee d Indirizzo strategico per lo sviluppo rurale, formulate al fine di orientare la programmazione regionale, sono riconducibili a tre obiettivi strategici connessi tra loro: stimolare la competitività del settore agroalimentare e forestale, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato. Le Misure Sulla base degli obiettivi indicati sono state selezionate le seguenti misure: Misura 1. Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione Sub misura 1.1 sostegno ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze; Sub misura 1.2 sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione; Sub misura 1.3 sostegno a scambi interaziendali di breve durata nel settore agricolo e forestale, nonché a visite di aziende agricole e forestali. Misura 2. Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole Sub misura sostegno allo scopo di aiutare gli aventi diritto ad avvalersi di servizi di consulenza; Sub misura Sostegno avviamento di servizi consulenza aziendale, sostituzione/assistenza alla gestione di aziende agricole/forestali; 26

27 Sub misura Sostegno alla formazione dei consulenti. Misura 3. Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari Sub misura 3.1 sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità; Sub misura 3.2 sostegno per attività di di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno. Misura 4. Investimenti in immobilizzazioni materiali Sub misura 4.1 Sostegno agli investimenti nelle imprese agricole; Sub misura 4.2 sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli; Sub misura 4.3 sostegno a investimenti nell'infrastruttura necessaria allo sviluppo, all'ammodernamento e all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura; Sub misura 4.4 sostegno a investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agro-climatico ambientali. Misura 5. Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità natuali e introduzione di adeguate misure di prevenzione Sub misura Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche e eventi catastrofici, Sub misura Sostegno a investimenti per il ripristino di terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche e eventi catastrofici. Misura 6. Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese Sub misura 6.1 aiuti all'avviamento di attività imprenditoriali per i giovani agricoltori; Sub misura 6.2 aiuti all'avviamento di attività imprenditoriali per attività extraagricole nelle zone rurali; Sub misura 6.4 sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extraagricole. Misura 7. Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali Sub misura Sostegno per la stesura e l'aggiornamento di piani di sviluppo dei comuni e dei villaggi situati nelle zone rurali e dei servizi comunali di base, nonchè di 27

28 piani di tutela e di gestione dei Siti Natura 2000 e di altre zone ad alto valore naturalistico; Sub misura 7.2 Sostegno a investimenti finalizzati alla creazione, al miglioramento o all espansione di ogni tipo di infrastruttura su piccola scala, compresi gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico; Sub misura 7.3 Sostegno per l istallazione, il miglioramento e l espansione di infrastrutture a banda larga e di infrastrutture passive per la banda larga, nonché la fornitura di accesso alla banda larga ed ai servizi di pubblica amministrazione on-line; Sub misura Sostegno a investimenti finalizzati all'introduzione, al miglioramento o all'espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative, e della relativa infrastruttura; Sub misura 7.5 Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala; Sub misura 7.6 Sostegno per studi/investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione del patrimonio culturale e naturale dei villaggi, del paesaggio rurale e dei siti ad alto valore naturalistico, compresi gli aspetti socioeconomici di tali attività, nonché azioni di sensibilizzazione in materia di ambiente. Misura 8. Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività Sub misura Sostegno alla forestazione e all'imboschimento; Sub misura 8.3 Sostegno alla prevenzione dei danni arrecati alle foreste da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici; Sub misura 8.4 Sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici; Sub misura 8.5 Investimenti destinati ad accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali; Sub misura Sostegno agli investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste. Misura 9. Costituzione di Associazioni ed Organizzazioni di produttori Misura 10. Pagamenti agro climatico ambientali Sub misura 10.1 Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali; Sub misura 10.2 Sostegno per la conservazione, l uso e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura. Misura 11. Agricoltura biologica 28

29 Sub misura 11.1 pagamento al fine di adottare pratiche e metodi di produzione biologica; Sub misura 11.2 pagamento al fine di mantenere pratiche e metodi di produzione biologica. Misura 12. Natura 2000 e direttiva quadro sulle acque Sub misura 12.1 Pagamenti compensativi per le zone agricole Natura 2000; Sub misura 12.2 Pagamenti compensativi per le zone forestali Natura Misura 13. Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici Sub misura 13.1 Pagamenti compensativi per le aree montane; Sub misura Pagamenti compensativi per altre zone soggette a vincoli naturali significativi; Sub misura Pagamenti compensativi per altre zone soggette a vincoli specifici. Misura 14. Benessere degli animali Misura 15. Servizi silvo-ambientali e climatici e salvaguardia delle foreste Sub misura Pagamento per impegni silvo-ambientali e impegni in materia di clima; Sub misura Sostegno per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse genetiche forestali. Misura 16. Cooperazione Sub misura 16.1 Sostegno per la costituzione e il funzionamento dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell agricoltura; Sub misura 16.2 Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie; Sub misura 16.4 Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali; Sub misura 16.5 Sostegno per azioni congiunte per la mitigazione del cambiamento climatico e l adattamento ad esso e sostegno per approcci comuni ai progetti e alle pratiche ambientali in corso; 29

30 Sub misura Sostegno alla cooperazione di filiera per l'approvvigionamento sostenibile di biomasse da utilizzare nella produzione di alimenti e di energia e nei processi industriali; Sub misura Sostegno per strategie di sviluppo locale di tipo non partecipativo; Sub misura Sostegno alla stesura di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti; Sub misura Sostegno per la diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l'assistenza sanitaria, l'integrazione sociale, l'agricoltura sostenuta dalla comunità e l'educazione ambientale e alimentare. Misura 19. Sviluppo Rurale CLLD - LEADER Sub misura 19.1 Sostegno preparatorio; Sub misura 19.2 Sostegno all esecuzione degli interventi nell ambito della strategia di sviluppo locale partecipato; Sub misura 19.3 Preparazione e realizzazione delle attività di cooperazione nell ambito delle strategie di azione locale; Sub misura 19.4 Sostegno per i costi di gestione ed animazione. Misura 20. Assistenza tecnica Sub misura Sostegno per l'assistenza tecnica Alcune delle misure sopra identificate sono rivolte maggiormente alle imprese agricole, di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli ma anche alle imprese nel settore della ristorazione, della ricettività alberghiera ed extra alberghiera, definite come imprese del settore extra agricolo in zone rurali. Il concetto è che nelle zone rurali vanno comunque incentivate le imprese legati all accoglienza, alla ricettività, alla ristorazione, all artigianato tipico ed alla commercializzazione dei prodotti enograstronomici locali per poter puntare ad uno sviluppo reale ed organico del territorio. A tale riguardo, le Misure 4 e 6 del PSR Campania 2014/2020 vanno nella direzione di finanziare le imprese dei settori agricoli che vogliano trasformare e commercializzare i propri prodotti e quelle dei settori extra agricoli che siano in grado di rinnovarsi e innovarsi. Nelle pagine successive una illustrazione di tali misure. 30

31 MISURE TITOLO MISURE SOTTOMISURE E LORO ARTICOLAZIONI BENEFICIARI/CONDIZIONI DI AMMISSIBILITA' 4.1 Sostegno a investimenti nelle aziende agricole (4.1.1 Incentivi per investimenti finalizzati alla riduzione dei costi di produzione, all incremento delle quantità e della qualità dei prodottiagricoli ed al miglioramento del condizioni di benessere degli animali Incentivi per investimenti finalizzati alla ristrutturazione o riconversione dei sistemi di irrigazione) Agricoltori o associazioni di agricoltori il cui rappresentante legale è in possesso del requisito agricoltori in attività, come definito dall articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013 che conducono fondi o allevamenti ubicati prevalentemente nel territorio della Regione Campania Condizioni di ammissibilità: Dimostrare il possesso dei beni su cui realizzare gli investimenti Dimostrare la convenienza economica e la Condizioni di ammissibilità: Dimostrare il possesso dei beni su cui realizzare gli investimenti Adesione al Piano Regionale di Consulenza coerenza con le condizioni generali dell azienda (disponibilità di manodopera, all Irrigazione per il calcolo del bilancio idrico L operazione è applicabile all intero capacità professionali, capacità di spesa) L operazione è applicabile all intero territorio della Regione Campania. L azienda deve ricadere in bacini idrografici territorio della Regione Campania dotati di piani di gestione Misura 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali 4.2 Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli (4.2.1 Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nell azienda agricola Trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli nell aziende agro-industriali miglioramento dell efficienza energetica nell aziende agroindustriali) 4.3 Sostegno a investimenti nell infrastruttura necessaria allo sviluppo, all ammodernamento e all adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura (4.3.1 Viabilità forestale e infrastrutture accessorie a supporto delle attività di esbosco Invasi di accumulo ad uso irriguo in aree collinari) Ditte individuali e società di persone il cui rappresentante legale è in possesso del requisito agricoltori in attività, come definito dall articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013 che conduco fondi o allevamenti ubicati prevalentemente nel territorio della Regione Campania Società agricole, Associazioni di Organizzazioni di Produttori, Società cooperative agricole ed Imprese agroindustriali Società agricole, Associazioni di Organizzazioni di Produttori, Società cooperative agricole ed Imprese agroindustriali Condizioni di ammissibilità: e 4.2.3: L operazione è applicabile all intero territorio della Regione Campania Soggetti privati (cooperative e consorzi forestali, aziende forestali singole o associate) proprietari o detentori in base a legittimo titolo di foreste e zone boschive, per boschi di proprietà privata - Soggetti pubblici (Comuni e loro associazioni) Consorzi di Bonifica in qualità di soggetti pubblici;- Consorzi Irrigui in qualità di soggetti privati Condizioni di ammissibilità 4.3.1:Livello progettuale almeno definitivo Progetto incluso nel piano triennale e annuale (se pubblico) Iscrizione al registro delle imprese forestali piano di gestione forestale 4.4 Sostegno a investimenti non produttivi connessi all adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali (4.4.1 Prevenzione dei danni da fauna Investimenti per la riduzione di gas serra e ammoniaca Investimenti per ridurre i carichi inquinanti derivanti dall'uso dei fitofarmaci Creazione e/o ripristino di infrastrutture verdi e di elementi del paesaggio agrario) L'operazione è applicabile all'intero territorio della Regione Campania. Condizioni di ammissibilità 4.3.2: Presentare un progetto almeno definitivo collegato ad impianti irrigui; - progetto incluso nel Piano triennale e programma annuale degli interventi dell Ente. - valutazione di Impatto ambientale (in particolare la realizzazione di bacini d'accumulo in zona collinare o montana determina la necessità di gestire i rischi d'incidente); - gli interventi dovranno inoltre soddisfare i requisiti di ammissibilità di cui all art. 46 del Reg. 1305/ invasi di dimensione superiori a metri cubi e inferiore a metri cubi ; - collettamento a distanza non superiore a 3000 metri di sviluppo lineare della linea collegata; non avere beneficiato per la stessa iniziativa di finanziamenti pubblici nei dieci anni antecedenti la data di presentazione del la domanda - per i Consorzi irrigui: essere proprietari dell area destinata all intervento Imprese agricole individuali, società agricole, società cooperative agricole e imprese associate agricole. I richiedenti devono essere regolarmente iscritti all Anagrafe delle Aziende Agricole, con situazione dei dati debitamente validata Imprese agricole individuali, società agricole, società cooperative agricole e imprese associate agricole; 2) Province e Comuni della regione; 3) Parchi Nazionali e regionali, 4) Consorzi di Bonifica; 5) Autorità di Bacino regionali e interregionali. 31

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