CONSORZIO VALLECRATI E DELIBERA CIPE 60/2012

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1 CONSORZIO VALLECRATI E DELIBERA CIPE 60/2012 Attualmente, l impianto di depurazione consortile, oltre ai comuni di Cosenza (circa abitanti residenti) e Rende ( abitanti residenti e sede dell Università della Calabria) tratta i liquami di altri 17 comuni, serviti parzialmente tramite reti di collettamento dello sviluppo complessivo di circa 140 chilometri, gestite dal Consorzio Valle Crati attraverso soggetti scelti con procedure di gara ad evidenza pubblica. La popolazione dei Comuni serviti risulta di circa abitanti; a questi vanno aggiunti circa abitanti equivalenti, molti dei quali studenti dell Università della Calabria con sede a Rende. All attualità, dunque, l impianto di depurazione consortile tratta i comuni serviti per un bacino di utenza di circa abitanti equivalenti e la gestione attualmente comprende il depuratore consortile, i collettamenti e i sollevamenti afferenti. I lavori previsti in questo bando riguarderanno nel dettaglio i comuni di: Aprigliano, Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cosenza, Dipignano, Lappano, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Montalto Uffugo, Rende, Rose, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Pietro in Guarano, Spezzano Piccolo, Trenta, Zumpano. Il Piano Nazionale per il Sud, successivamente, ha aggiunto altri 7 comuni e più precisamente i Comuni di Cerisano, Cerzeto, Domanico, San Vincenzo La Costa, Serra Pedace, San Martino di Finita e Lattarico per completare l area omogenea Cosenza-Rende. L area omogenea si precisa nello studio di fattibilità - è da intendersi sia dal punto di vista territoriale che funzionale, un area all interno della quale occorre ottimizzare gli schemi di collettamento e depurativi al fine di superare l infrazione della Comunità Europea e nel contempo evitare l inclusione di altri comuni in altre procedure di infrazione. Da qui l idea di avviare dei meccanismi di project financing, che consentano di risolvere le criticità legate alla gestione del sistema fognario e depurativo, ovvero individuare nell area omogenea un gestore unico conduttore del sistema fognario-depurativo che facendosi carico sia delle fasi di progettazione che della successiva realizzazione e gestione delle opere, possa risolvere le problematiche nell ambito del trattamento dei reflui urbani mediante l ottimizzazione del sistema delle reti fognarie, collettori, impianti di sollevamento e depurazione presenti sul territorio dell area omogenea individuata. La mancata conformità del sistema di raccolta e di depurazione delle acque reflue urbane di molti enti locali territoriali italiani alle disposizioni previste dalla Direttiva n. 91/271/CEE del 21/05/1991 e s.m.i. ha comportato una grave emergenza di carattere ambientale e sociale e la conseguente attivazione di procedure di contenzioso e pre-contenzioso da parte della Comunità Europea. In particolare il mancato adeguamento alle vigenti norme ambientali ha determinato la procedura di infrazione 2004/2034 (con riferimento agli agglomerati con oltre AE che scaricano in aree cosiddette normali, aree non sensibili) per la quale, nell ambito della Causa C565/2010, la Corte di Giustizia dell Unione Europea con sentenza del 19 luglio 2012, ha condannato la Repubblica Italiana al pagamento di ingenti sanzioni pecuniarie per il mancato rispetto degli obblighi previsti dalla suddetta direttiva. Per superare tale situazione, assicurando contemporaneamente l offerta ottimale del Servizio Idrico Integrato, successivamente ridisegnato, il Consiglio dei Ministri ha approvato nel novembre 2010 il Piano per il Sud inserendo tra gli obiettivi prioritari un Piano Straordinario di azione di riduzione del dissesto idrogeologico nel Mezzogiorno e il superamento delle procedure d infrazione nel settore idrico. Successivamente il CIPE, con delibera 60/2012, ha messo a disposizione cospicue risorse dal Fondo Sviluppo e Coesione per il Sud per la realizzazione di interventi di rilevanza strategica nel Mezzogiorno ai fini del colletta mento e della depurazione delle acque nonché della bonifica dei siti contaminati.

2 A seguito degli accordi intercorsi con le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia sono stati individuati 223 interventi prioritari e urgenti a carattere regionale, selezionati con il criterio innovativo di area omogenea che privilegia l armonizzazione del servizio per aree viciniori, già in infrazione ovvero suscettibili di apertura di propria procedura, massimizzando i benifici di scala e la coesione territoriale con un costo complessivo pari a ,46 di cui ,93 finanziati con la suddetta delibera. Nello specifico nella Regione Calabria erano previsti 16 interventi prioritari nel settore della depurazione delle acque reflue urbane, per un valore di circa 218 M. Di questi, 160 M sono in quota pubblica, mentre i circa 58 M restanti provengono dal mercato privato, ricorrendo al project financing attraverso la procedura di selezione ad evidenza pubblica di cui all art. 153 commi 1-14 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.

3 PROCEDURA APERTA EX ART. 153 COMMI 1 14 D. LGS. 163/2006 S.M.I. PER L AFFIDAMENTO IN PROJECT FINANCING A GARA UNICA DELLA PROGETTAZIONE PRELIMINARE, DEFINITIVA ED ESECUTIVA PER L ADEGUAMENTO TECNOLOGICO E FUNZIONALE DELLE OPERE DI COLLETTAMENTO E DELL IMPIANTO DI DEPURAZIONE CONSORTILE SITO IN C/DA CODA DI VOLPE DEL COMUNE DI RENDE (CS) NONCHE DELLA GESTIONE TECNICA ED OPERATIVA DEL SERVIZIO DI DEPURAZIONE E COLLETTAMENTO DEI COMUNI FACENTI PARTE DELL AGGLOMERATO COSENZA-RENDE L affidamento ha ad oggetto le prestazioni come di seguito descritte. La progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, la costruzione di opere di completamento ed ottimizzazione del sistema fognario e depurativo dell area omogenea Cosenza-Rende servita dal Consorzio Valle Crati comprendente i Comuni di: Aprigliano, Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cerisano, Cerzeto, Cosenza, Dipignano, Domanico, Lappano, Lattarico, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Montalto Uffugo, Rende, Rose, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Martino di Finita, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Serra Pedace, Spezzano Piccolo, Trenta, Zumpano, la gestione dell'intero sistema fognario e di depurazione nonché il censimento delle utenze esistenti e l accertamento di nuove utenze ancora non autorizzate sull intero territorio afferente l agglomerato Cosenza-Rende comprensivo dei Comuni summenzionati. Quindi la Concessione prevede la Gestione in via anticipata di tutte le opere o parti di opere già esistenti nonché di quelle via via realizzate nell ambito dell appalto e direttamente connesse a quelle oggetto della concessione e/o da ricomprendere nella stessa ed in particolare delle reti fognarie con relativi impianti di depurazione, le stazioni di sollevamento le condotte e gli scarichi di tutti i Comuni afferenti all Area Omogenea del Consorzio Valle Crati. Una volta completati tutti i lavori di ottimizzazione si passera alla gestione a regime dell intero sistema fognario e depurativo, che deve intendersi come l intera rete fognaria urbana, i collettamenti, le stazioni di sollevamento, i depuratori e gli scarichi nei relativi ricettori dei Comuni afferenti all area omogenea. L obiettivo che si intende raggiungere e quello di ottimizzare il sistema fognario/depurativo del territorio in questione mediante interventi di miglioramento della funzionalità degli impianti depurativi, con l abbattimento dei costi di gestione con l implementazione, attraverso la realizzazione di nuove e più efficienti condotte, del volume di reflui trattati e un risparmio energetico dato dalla realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia. In questo modo si superera anche la procedura d infrazione della Comunità Europea che prevede il collettamento fognario per il 95% delle aree omogenea. Inoltre dal punto di vista strettamente economico, l affidamento ad un unico gestore del sistema produrrà un'unica e miglior tariffa per gli utenti. Le caratteristiche del sistema fognario-depurativo dei Comuni afferenti all area omogenea, allo stato attuale, e cosi riassumibile:

4 Da evidenziare che i reflui di alcuni Comuni, facente parti del Consorzio Valle Crati, sono in parte collettati al depuratore consortile per alcune aree del territorio, e in parte confluiscono ad altri depuratori comunali per altre aree del territorio. I volumi reflui di acque nere confluiti agli impianti attualmente sono: Con gli interventi di ottimizzazione sul sistema fognario depurativo previsti e la dismissione di alcuni impianti la situazione futura sarà: I volumi reflui di acque nere che confluiranno in futuro agli impianti di depurazione saranno:

5 Sommariamente le opere oggetto di nuovi interventi sono:

6 Gli importi presunti, non vincolanti, dell intervento (progettazione, ammodernamento e gestione), risultanti dallo studio di fattibilità posto a base di gara sono i seguenti: Importo complessivo massimo dell intervento (A+B) ,72 di cui per finanziamento pubblico ,72 di cui per finanziamento privato ,00 A) Importo complessivo dei lavori compreso oneri di sicurezza ,70 di cui Importo totale per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso ,61 A.1) Importo lavori Finanziamento pubblico ,16 (di cui ,67 oneri di sic.) A.2) Importo lavori Finanziamento privato ,54 (di cui ,94 oneri di sic.) B) Importo totale somme a disposizione ,02 B1) Importo somme a disposizione Finanziamento pubblico ,56 B2) Importo somme a disposizione Finanziamentoprivato ,46 Importo annuo, massimo, stimato di gestione (soggetto a ribasso) ,00 Tariffa unitaria posta a base, soggetta a ribasso, di gara per gestione dell intera filiera fognario depurativa ( /mc) 0,4055/mc Quantita massima stimata di liquami in arrivo agli impianti di depurazione (mc/anno) mc/anno Nella suddette cifre non sono compresi gli importi scaturiti dallo stralcio di somme messe a disposizione della Stazione appaltante per interventi urgenti ed improcrastinabili delle strutture di disinquinamento dell impianto di depurazione consortile e dei collettori ad esso afferenti. Infatti l importo complessivo del finanziamento riconosciuto alla Stazione appaltante e di ,00 rispetto al quale sono previste una quota di ,00 a titolo di finanziamento pubblico ed una quota di ,00 a titolo di finanziamento privato; dalla suddetta quota di finanziamento pubblico sono stati stralciati per la realizzazione degli interventi anzidetti ,28 che, pertanto, non sono stati inseriti tra le somme previste nella presente gara.

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