LA GIUNTA REGIONALE VISTO

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1 Modifica Delibera Giunta Regionale del 28/4/2017, n. 224: Organizzazione delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus scrofa) - art.19, L. 157/1992. Approvazione ed adozione. LA GIUNTA REGIONALE VISTO l art. 19 della L. 11 febbraio 1992, n.157, ed in particolare il comma 2 il quale prevede che le Regioni per la migliore gestione del patrimonio zootecnico e per la selezione biologica provvedono al controllo delle specie faunistiche, anche nelle zone vietate alla caccia, attraverso l utilizzo di tecniche selettive; VISTO l art. 44 L.R. n. 10/2004, comma 2 e comma 5; VISTO il Regolamento Regionale n. 1/2017, approvato con delibera n. 4 del 12 aprile 2017, pubblicato sul B.U.R.A. n. 20 del 17 maggio 2017, entrato in vigore il 18 maggio 2017, per la Gestione Faunistico-Venatoria degli Ungulati; VISTI i Piani di Gestione quinquennale del cinghiale approvati dalle rispettive Province abruzzesi le quali, tra le altre cose prevedono la destinazione differenziata del territorio ed in particolare la zonizzazione delle aree a vocazione nulla per la specie, il cui obiettivo di gestione è l esclusione della stessa mediante specifiche azioni di controllo selettivo; RITENUTO che l adozione di una programmazione unica regionale delle azioni di controllo consenta di superare la frammentarietà degli interventi messi in atto nei singoli territori, garantendo l applicazione di una strategia d azione univoca e congruente sia con le caratteristiche ambientali e sia con le finalità sociali e produttive dei singoli territori; RITENUTO nel contempo di dover tener in debita considerazione le peculiarità dei singoli territori appartenenti alle Province abruzzesi e dei differenti riflessi sulla fauna selvatica, ben noti agli Ambiti Territoriali di Caccia; VISTE le ripetute sollecitazioni ad intervenire con urgenti provvedimenti di competenza regionale, atti a fronteggiare la situazione dei danni arrecati alle colture agricole sull intero territorio regionale da parte dei cinghiali, sollecitazioni rivolte in particolare dalle Associazioni Agricole; VISTI gli orientamenti e le indicazioni tecnico-scientifiche forniti dall ISPRA, che univocamente indicano il cinghiale tra le specie faunistiche emergenti in grado di provocare ingenti danni alle colture agricole, oltreché influire negativamente sugli incrementi riproduttivi di diverse specie faunistiche, e che individuano nelle azioni di controllo utili interventi per il contenimento delle popolazioni e la riduzione degli impatti sulle biocenosi naturali e sull agrosistema;

2 VISTI in particolare i Documenti tecnici dell ISPRA n.14/2001, n.24/2003 ed i Quaderni Conservazione Natura del medesimo Istituto n.2/2001 e n.34/2010, i quali, tra le altre cose, indicano le tecniche della postazione fissa e della girata come le tecniche selettive da utilizzare prioritariamente nelle operazioni di controllo al cinghiale, in quanto uniscono caratteristiche di efficacia e ridotto disturbo sulle componenti faunistiche; VISTO il parere ISPRA, inviato con nota ISPRA prot n.15769/t-a23 del 30 marzo 2017, nel quale si subordinava l espressione di parere favorevole al recepimento di alcune prescrizioni in particolare relative all esclusione della tecnica della braccata, all esclusione dell utilizzo di due cani in girata e all adozione di un sistema di monitoraggio dei prelievi ad ulteriore tutela dell Orso bruno; VISTA la successiva nota prot n. RA/ del 6 aprile 2017 con la quale il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca della Regione Abruzzo inviava all ISPRA un nuovo documento che recepiva le prescrizioni dell ISPRA contenute nel predetto parere; VISTO il secondo parere dell ISPRA, inviato con nota prot n.17835/t-a23 del 10 aprile 2017, ns. prot. n /17 del 11 marzo 2017, nel quale si esprime il parere favorevole al documento inviato alla luce del recepimento delle prescrizioni indicate dallo stesso Istituto; VISTO l allegato A alla Delibera di Giunta Regionale n. 224/2017 recante Organizzazione delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus scrofa) nei territori della regione Abruzzo sottoposti alla gestione programmata della caccia ad esclusione delle aree Natura 2000 della ZPE del PNALM e delle Aree Patom che, predisposto dal Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo della Regione Abruzzo, ne costituisce parte integrante e sostanziale; DATO ATTO dei danni provocati dal cinghiale all agrosistema della Regione come riportati dal predetto documento tecnico in Anno XLVII N. 70 Speciale ( ) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (Pagg. 7 e ss.); VISTA la Delibera di Giunta Regionale n. 224 del 28 aprile 2017, di organizzazione, approvazione ed adozione delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus scrofa) emessa ai soli sensi dell art.19, Legge n. 157/1992 e dell art. 44, Legge n. 10/2004; VISTA la nota del Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Luciano D Alfonso, prot. n. RA/ /17 del 26 maggio 2017 con la quale si invitava il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca a sospendere, ancor prima della pubblicazione della Delibera n. 224/2017, ogni iniziativa in merito poiché incontri e

3 confronti tenuti direttamente dal Presidente della Regione Abruzzo Dott. Luciano D Alfonso lo avevano edotto sulla possibilità di una modifica e variazione di quanto precedentemente deliberato; VISTO l atto di ricorso, con istanza di sospensiva, al Tribunale Amministrativo Regionale per l Abruzzo di L Aquila, rubricato al n. 242/2017 Reg.Ric., e i successivi atti difensivi depositati dagli Ambiti Territoriali di Caccia Vomano e Salinello della Provincia di Teramo, nonché la corrispondenza intercorsa con i diversi A.T.C. avente ad oggetto la Delibera di Giunta Regionale n. 224/2017; VISTO il Decreto n. 155/2017 del 1 luglio 2017 emesso dal Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per l Abruzzo di L Aquila (Sezione Prima) con il quale è stata disposta la sospensione dell efficacia della Delibera di Giunta Regionale n. 224 del 27/04/2017 e quindi degli abbattimenti della specie cinghiale limitatamente ai territori degli AA.TT.CC. Vomano e Salinello nelle more della trattazione collegiale dell'istanza cautelare prevista per il 19 luglio 2017; VISTA l Ordinanza n. 174/2017 resa in data 20 luglio 2017, con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale per l Abruzzo ha rigettato la domanda cautelare in quanto, rinviando ogni più approfondito esame dei motivi di ricorso al merito, nel bilanciamento tra i contrapposti interessi appare prevalente quello alla tutela della pubblica incolumità, sotteso al provvedimento adottato dalla Regione Abruzzo ; CONSIDERATI i motivi di ricorso dedotti nel merito, la natura meramente cautelare della prefata ordinanza, nonché la decorrenza dei termini di impugnazione del provvedimento dinanzi il Consiglio di Stato; TENUTO CONTO delle segnalazioni dei danni prodotti dalla specie cinghiali alle colture agricole provenienti dalle associazioni agricoltori, che richiedono un intervento adeguato al fine di limitarne la portata e il relativo risarcimento con fondi pubblici regionali; TENUTO CONTO che il problema della possibile vicinanza di singoli capi della specie cinghiale ad insediamenti umani ed arterie stradali, con probabile rischio per l incolumità delle persone, può essere efficacemente risolto con adeguata prevenzione e la messa in atto dei c.d. metodi ecologici; CONSIDERATO che la distribuzione dei sinistri stradali, presumibilmente legati alla presenza del cinghiale, nell arco dell anno mostra il picco stagionale in autunno, nel periodo ottobre-novembre, andamento che rispecchia gli spostamenti dovuti ai cicli riproduttivi ma anche il disturbo indotto dalla caccia nei mesi autunno-invernali, e che pertanto gli abbattimenti a tappeto potrebbero comportare un innalzamento del rischio di sinistri stradali;

4 VISTA l Intesa raggiunta con gli AA.TT.CC. regionali i quali, esaminata la presente proposta di modifica alla Delibera di Giunta Regionale n. 224/2017 e relativo allegato, hanno espresso il loro assenso al Piano di controllo così come modificato con il presente provvedimento; VALUTATO che ai sensi della L. n. 157/92 e L.R. n. 10/2004, nonché in applicazione del principio di sussidiarietà e vicinanza alle problematiche oggetto della presente delibera, il coordinamento delle attività deve essere affidato agli AA.TT.CC. regionali; RITENUTO di dover apportare modifiche al Piano di controllo al fine di recepire le indicazioni provenienti dagli AA.TT.CC. regionali e quelle di cui alla nota del Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Luciano D Alfonso, prot. n. RA/ /17 del 26 maggio 2017; DATO ATTO che, ai sensi dell art. 19 della L. 157/92 e dell art. 44, commi 2 e 5, della L.R. 10/2004, su proposta degli AA.TT.CC. regionali, d intesa con codesta Amministrazione, si intende adottare un piano di controllo mirato mediante prevenzione, con applicazione dei c.d. metodi ecologici (es. installazione di recinzione elettriche e detonatori a gas) e pronto intervento con selecontrollo e caccia in girata, da effettuarsi su segnalazione di enti pubblici e soggetti privati per il tramite di numero verde e di indirizzo di posta elettronica ordinaria, appositamente attivati, cui sarà data massima pubblicità e diffusione; RICHIAMATI la Delibera di Giunta Regionale n. 224/2017 ed il relativo Piano allegato, ai quali con il presente atto deliberativo si intendono apportare le seguenti modifiche: - eliminazione paragrafi 8.3 e 8.4 (pag. 72); - modifica paragrafi 8.5 e 8.6 nel modo che segue (pagg ): 8.5 Modalità di attivazione degli interventi. L A.T.C., ciascuno per il proprio territorio di competenza, individua i settori di intervento sulla base delle segnalazioni pervenute al numero verde e/o all indirizzo di posta elettronica ordinaria appositamente istituiti da ogni A.T.C., i quali dovranno istituire un registro delle segnalazioni, con indicazione del soggetto/ente richiedente, della data di richiesta e del luogo di criticità. Agli A.T.C. sarà riservata la facoltà di predisporre appositi modelli di segnalazione da rendere disponibili presso le loro segreterie e sui propri siti web. Ogni A.T.C. provvederà in autonomia alla determinazione delle modalità di attivazione e di realizzazione degli interventi, mediante prevenzione e/o abbattimento secondo le modalità previste nel disciplinare dell A.T.C., previa verifica dell effettiva presenza della specie cinghiale. Gli interventi di norma saranno realizzati tutto l anno sempre previa segnalazione di criticità legate alla presenza del cinghiale. ---

5 8.6 Soggetti attuatori. Il Piano, ai sensi dell art. 44, comma 2, L.R. n. 10/2004, viene attuato dalle guardie venatorie volontarie che si rendono disponibili su richiesta dell A.T.C., le quali possono avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attua il piano, purché muniti della licenza per l'esercizio venatorio, nonché delle guardie forestali, delle guardie comunali munite di licenza per l esercizio venatorio e dei cacciatori iscritti o ammessi agli ATC interessati nominativamente segnalati dai comitati di gestione, in possesso delle necessarie qualifiche di selecontrollore, operatori in girata, ecc.. Gli interventi in controllo sono posti in essere all interno delle M.A. e dei distretti di caccia assegnati dalle squadre assegnatarie, i cui capisquadra o vice devono rapportarsi con gli A.T.C. di riferimento. L A.T.C. determina le aree e i periodi di intervento, le tecniche da utilizzare in ciascuna area ed il grado di intervento, e coordina le operazioni di campo e gli interventi realizzati da altri operatori, sotto la vigilanza della Polizia Provinciale in avvalimento. Il caposquadra o il vicecaposquadra ad ogni intervento comunicano tutte le informazioni relative all intervento richiesto dall A.T.C.. ; - modifica paragrafo 8.7, lett. a) e b) nel modo che segue (pag. 81): 8.7 Metodi di abbattimento. a) Abbattimento all aspetto. L abbattimento all aspetto potrà essere realizzato in orario diurno, da un ora prima dell alba a un ora dopo il tramonto, mediante l uso di armi a canna rigata a ripetizione manuale, di calibro non inferiore a 6,5 mm., munita di cannocchiale di mira; vige l obbligo di indossare gilet o giacca ad alta visibilità. L abbattimento potrà essere realizzato dai soggetti attuatori indicati al Par Gli interventi di controllo nei siti di area potenziale dell Orso bruno esterni alle aree PATOM (intese come ZPE, ZPC e SIC con presenza accertata di Orso come meglio definite dal Calendario Venatorio), verranno realizzati esclusivamente in presenza della Polizia Provinciale competente. b) Abbattimento mediante gruppo di operatori (girata). L abbattimento in girata con gruppi di operatori potrà essere realizzato dall alba fino alle ore 14:00, con armi a canna rigata di calibro non inferiore a 6,5 mm. È previsto l utilizzo di un solo cane da limiere abilitato ENCI. Vige l obbligo di indossare gilet o giacca ad alta visibilità. L abbattimento potrà essere realizzato dai soggetti attuatori indicati al Par Il territorio in cui si svolge l intervento dovrà essere adeguatamente segnalato a cura dei rispettivi gruppi con l apposizione di cartelli nei principali luoghi di accesso indicanti l attività di controllo in corso. Gli interventi di controllo nei siti di area potenziale dell Orso bruno esterni alle aree PATOM (intese come ZPE, ZPC e SIC con presenza accertata di Orso come meglio definite dal Calendario Venatorio), verranno realizzati esclusivamente in presenza della Polizia Provinciale competente. ; - eliminazione paragrafo 8.7, lett. c) (pag. 81);

6 - modifica paragrato 8.7 lett. f), ult. cpv., come segue (pag. 82): In caso di ferimento durante le operazioni di controllo, il soggetto attuatore attiva la procedura per il recupero del capo ferito comunicandolo all A.T.C.. Il recupero può essere effettuato da conduttori di cani da traccia abilitati e di altri coadiutori se ritenuto necessario. ; RITENUTO di dover annullare ed eliminare il CAPO B di cui al documento contenuto nell allegato A alla Delibera della Giunta Regionale n. 224 del 28 aprile 2017 e di affidare la determinazione delle modalità operative ad ogni singolo A.T.C. mediante approvazione di specifico disciplinare in conformità con la presente deliberazione; DATO ATTO che si intendono abrogate, eliminate e/o decadute tutte le disposizioni della Delibera di Giunta Regionale n. 224/2017 e del relativo allegato A che risultino incompatibili con le modifiche apportate con il presente atto deliberativo; DATO ATTO che si intende conferire alla Delibera di Giunta Regionale n. 224/2017 e al relativo Piano alla stessa allegato che ne costituisce parte integrante e sostanziale, un efficacia temporale limitata alla sola annualità 2017 e dunque sino al 31 dicembre 2017; DATO ATTO che il Direttore del Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca della Regione Abruzzo, facente funzioni di Dirigente del Servizio competente nelle materie trattate nel presente provvedimento, ha espresso il proprio parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico amministrativa dello stesso, apponendovi la propria firma in calce, ed al tempo stesso attesta che il medesimo provvedimento è conforme agli indirizzi, funzioni ed obiettivi; A voti unanimi, espressi nei modi di legge; Per le motivazioni di cui in narrativa DELIBERA 1. di approvare le modifiche alla Delibera della Giunta Regionale n. 224 del 28 aprile 2017, pubblicata in Anno XLVII N. 70 Speciale ( ) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo; 2. di approvare le modifiche al documento recante Organizzazione delle attività di controllo delle popolazioni di cinghiale (Sus scrofa) nei territori della regione Abruzzo sottoposti alla gestione programmata della caccia ad esclusione delle aree Natura 2000 della ZPE del PNALM e delle Aree Patom contenuto nell allegato A alla Delibera della Giunta Regionale n. 224 del 28 aprile 2017, pubblicata in

7 Anno XLVII N. 70 Speciale ( ) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo che ne costituisce parte integrante e sostanziale; 3. di pubblicare il presente Provvedimento sul B.U.R.A.T. (Bollettino Telematico Ufficiale della Regione Abruzzo) e sul web della Regione Abruzzo Servizio Presidi Tecnici di Supporto al Settore Agricolo; 4. di dichiarare la presente delibera immediatamente eseguibile tenuto conto dell urgenza a porre in essere gli interventi di controllo della specie cinghiale; Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dal rilascio del presente provvedimento.

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