Algoritmi e Complessità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Algoritmi e Complessità"

Transcript

1 Algoritmi e Complessità Università di Camerino Corso di Laurea in Informatica (tecnologie informatiche) III periodo didattico Docente: Emanuela Merelli emanuela.merelli@unicam.it a.a e.merelli 1

2 Lezione 3 Teoria della computabilità Argomento: La Macchina di Turing Obiettivo conoscitivo: L utilità di un modello formale di calcolo: MdT a.a e.merelli 2

3 La Matrice Funzionale rappresenta il comportamento della MdT s j MdT dove: le righe rappresentano gli stati interni q 0, q 1,, q m q i s k q r x t le colonne rappresentano i simboli di ingresso s 0, s 1,, s n. A(q i, s j ) rappresenta l azione che deve essere eseguita dalla macchina nel caso in cui si trovi nello stato q i e legga il simbolo s j. Un passo <s k q r x t > consiste nelle seguenti tre operazioni: 1. scrivere un altro simbolo s k ; 2. modificare lo stato in q r ; 3. spostarsi sul nastro a destra o a sinistra di una casella, a seconda che x t = DESTRA o x t = SINISTRA. In particolare s j può essere uguale a s k, e q i può essere uguale a q r cioè lo stato e il valore contenuti nella casella possono non essere modificati. Casella bianca, termine calacolo. a.a e.merelli 3

4 Introduzione al Modello formale Sia S = {s 0, s n } un alfabeto finito di simboli Q = {q 0, q m } un alfabeto finito rappresentante gli stati, M = {D, S} l insieme dei simboli rappresentante gli spostamenti a destra e sinistra, sia s 0 S il simbolo speciale che denota il bianco. La configurazione di una MdT ad ogni istante è definita specificando la stringa di simboli sul nastro, la posizione della testina e lo stato della macchina. Questa configurazione può venire rappresentata come una stringa infinita di simboli s 0 s 0 s i1 s i2 s i3 s ik-1 q r s ik s if s 0 s 0 di cui solo un numero finito è diverso da s 0. Il simbolo q r che compare nella stringa specifica lo stato di controllo della macchina e la posizione della testina (si conviene che il simbolo letto sia quello a destra di q r ) a.a e.merelli 4

5 MdT: stringa di simboli Se S* è l insieme di tutte le sequenze finite di simboli appartenenti ad S, allora una generica stringa s 0 s 0 s i1 s i2 s i3 s ik-1 q r s ik s if s 0 s 0 Potrà essere rappresentata schematicamente con ξqsη dove ξ,η S*, q Q e s S, s rappresenta il simbolo in lettura. Una stringa ξqsη sarà quindi una DI della MdT a.a e.merelli 5

6 MdT: comportamento In generale il comportamento di una MdT è descritto da una quintupla che descrive la trasformazione di una DI nella successiva. Ogni trasformazione corrisponde ad un passo della computazione Ogni quintupla è del tipo: q i s j s ij q ij x ij q i,q ij Q, s i,s ij S, x ij M. I primi due simpoli rappresentano una possibile situazione in cui la macchina si trova, Gli ultimi tre rappresentano l azione che la macchina deve intraprendere in corrispondenza di tale situazione: cioè la macchina sostituisce nella stringa il simbolo q i con il simbolo q ij, il simbolo s j con il simbolo s ij e sposta q ij di una posizione a destra o a sinistra secondo il valore contenuto in x ij. Esempio: q i s j s ij q ij D s 0 s 0 s 1 s 2 s 3 s j-1 q i s i s k s 0 s 0 s 0 s 0 s 1 s 2 s 3 s j-1 s ij q ij s k s 0 s 0 q i s j s ij q ij S s 0 s 0 s 1 s 2 s 3 s j-1 q i s i s k s 0 s 0 s 0 s 0 s 1 s 2 s 3 q ij s j-1 s ij s k s 0 s 0 a.a e.merelli 6

7 Computazione di una MdT 1. Un ingresso finito, cioè un nastro con un numero finito di simboli diversi dal bianco; 2. La posizione della testina di lettura e scrittura 3. Lo stato del nastro 1., 2. e 3. costituiscono la Descrizione Istantanea (DI) iniziale della Mdt Una descrizione Istantanea della MdT è Finale se nella matrice funzionale non esiste configurazione successiva DEF: Definiamo una Computazione della MdT una sequenza finita di descrizioni istantanee, di cui la prima iniziale e l ultima finale, ed ognuna ottenuta dalla precedente in un passo. a.a e.merelli 7

8 Modello matematico della MdT DEF. 1: Una MdT Z è una terna (Q, S, P) in cui: Q è un insieme finito (l insieme degli stati) S è un insieme finito (l insieme dei simboli, un elemento è detto bianco e indicato con s 0 ) P è un sottoinsieme di QxSxSxQx{S,D}, l insieme delle quintuple di Z, ed ha la proprietà che non ci sono due quintuple con i primi due elementi uguali. a.a e.merelli 8

9 Relazione - Introduciamo la relazione - fra DI (Descrizioni Istantanee) di una MdT, che vale quando la seconda DI rappresenta la configurazione ottenuta in un passo da quella rappresentata dalla prima DI DEF. 2: Sia Z=(Q,S,P) una MdT. La relazione - è definita come segue: ξqsη - ξs q η se qss q D P ξsqsη - ξq ss η se qss q S P a.a e.merelli 9

10 Computazione di MdT Z DEF. 3: Una computazione della MdT è una sequenza finita z 0,z 1,z 2, z m di DI di Z, tale che z m è una DI finale, cioè se z m = ξqsη, allora nessuna quintupla in P inizia con q s ; ed inoltre z j - z j+1 per 0 j m-1. Se facciamo partire Z da una configurazione iniziale z 0, allora o Z si fermerà, nel qual caso z 0 definisce univocamente la computazione della quale z 0 è primo elemento, o Z non si fermerà mai, nel qual caso Z non ha alcuna computazione di cui z 0 è primo elemento. a.a e.merelli 10

11 Algoritmo & MdT 1-5 requisiti 1. Il programma P deve essere di lunghezza finita 2. Ci deve essere un agente di calcolo C, capace di eseguire le istruzioni 3. L agente di calcolo C ha a disposizione una memoria dove immagazzina i risultati intermedi per poi utilizzarli nelle fasi successive del calcolo 4. Il calcolo avviene per passi discreti 5. Il calcolo non è probabilistico 1. L insieme di quintuple, o la matrice funzionale, della MdT costituisce un insieme finito di istruzioni. 2. La MdT è l agente di calcolo che esegue le istruzioni di cui al punto La MdT può utilizzare il nastro per memorizzare i risultati intermedi 4. La MdT opera in modo discreto 5. La MdT opera in modo deterministico, in quanto ad ogni condizione corrisponde una sola azione a.a e.merelli 11

12 6. Non deve esserci alcun limite finito alla lunghezza dei dati di ingresso 7. Non deve esserci alcun limite alla quantità di memoria disponibile 8. Deve esserci un limite finito al numero e alla complessità delle istruzioni eseguibili da C 9. Sono ammesse esecuzioni con un numero di passi illimitato Algoritmo & MdT 6-10 requisiti 6. Non esiste nessuna limitazione sulla lunghezza delle stringhe di ingresso, in quanto il nastro è illimitato 7. Il nastro della MdT costituisce una memoria di capacità non limitata 8. Le operazioni che la MdT può eseguire sono molto semplici, quindi di complessità finita 9. Non esiste nessun limite sul numero di istruzioni che vengono eseguite durante una computazione, in quanto non esiste alcun limite al numero di volte che una quintupla può essere usata 10. Poiché esistono DI iniziali che non 10. Sono ammesse esecuzioni danno origine ad alcuna con un numero di passi computazione. Ciò significa che la infinito (cioè esecuzioni che corrispondente sequenza di DI è non terminano mai) infinita. a.a e.merelli 12

13 Funzioni Calcolabili mediante MdT Ad ogni MdT Z può essere facilmente associata la funzione calcolata da Z, una volta che siano fissata una convenzione consistente sia per la codifica dei dati iniziali che del risultato finale. Esempio, data f: N n N una codifica degli argomenti potrebbe essere b b β 1 b β 2 b b β n b b Dove β i rappresenta la codifica binaria dell argomento i-mo. Il risultato finale f(x 1, x n ) potrebbe invece essere rappresentato dal numero binario che si trova alla destra della testina alla fine della computazione. a.a e.merelli 13

14 MdT generalizzate Possibili varianti della MdT: Variazione del numero degli stati Variazione del numero dei simboli dell alfabeto Aumento del numero di testine Aumento del numero dei nastri multidimensionali a.a e.merelli 14

15 Equivalenza di MdT La dimostrazione di equivalenza di una MdT modificata con quella di base si basa sul fatto che la MdT di base permette di esprimere qualsiasi operazione che può essere espressa in una MdT modificata. Concretamente ciascuna dimostrazione cercherà una MdT ordinaria che simuli effettivamente il comportamento della MdT di cui vogliamo mostrare l equivalenza a.a e.merelli 15

16 Macchina a stati diretti Esistono diversi formalismi per descrivere la MdT. Definiamo Macchina a Stati diretti Una MdT in cui in ciascuno stato lo spostamento della testina dipende esclusivamente dallo stato ed è indipendente dal modo in cui la MdT è arrivata in quello stato. s ij s i x ij q i q ij Diagramma di flusso dell automa a stati finiti che costituisce il controllo a.a e.merelli 16

ALGORITMI E COMPLESSITA COMPUTAZIONALI LA MACCHINA DI TURING.

ALGORITMI E COMPLESSITA COMPUTAZIONALI LA MACCHINA DI TURING. ALGORITMI E COMPLESSITA COMPUTAZIONALI LA MACCHINA I TURING francesca.piersigilli@unicam.it MACCHINA I TURING (MdT) Nel 936 il matematico inglese Alan Turing propose l'idea di una macchina immaginaria

Dettagli

La nozione di algoritmo

La nozione di algoritmo La nozione di algoritmo Agostino Dovier Dip. di Matematica e Informatica, Univ. Udine UDINE, Aprile 2015 Agostino Dovier (DIMI) La nozione di algoritmo UDINE 1 / 17 Un algoritmo viene descritto in un certo

Dettagli

Algoritmi e Complessità

Algoritmi e Complessità Algoritmi e Complessità Università di Camerino Corso di Laurea in Informatica (tecnologie informatiche) III periodo didattico Docente: Emanuela Merelli Email:emanuela.merelli@unicam.it Lezione 1 Teoria

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica Fondamenti di Informatica Università di Camerino Corso di Laurea in Informatica Teoria della computabilità La teoria della computabilità tratta della definizione formale del concetto di calcolo meccanico.

Dettagli

MODULO 07 LA MACCHINA DI TURING

MODULO 07 LA MACCHINA DI TURING MODULO 07 LA MACCHINA DI TURING Nel 1936 Alan Turing presenta una definizione di computabilità basata sull osservazione del comportamento di un agente umano che sta eseguendo un calcolo (algoritmo) con

Dettagli

Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing

Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing 1 Macchina di Turing (MDT ) Un dispositivo che accede a un nastro (potenzialmente) illimitato diviso in celle contenenti ciascuna un simbolo

Dettagli

Automi e Macchine. Computabilità. Progetto Nazionale Lauree Scientifiche Licei Fracastoro e Messedaglia Verona, novembre/dicembre 2012.

Automi e Macchine. Computabilità. Progetto Nazionale Lauree Scientifiche Licei Fracastoro e Messedaglia Verona, novembre/dicembre 2012. Automi e Macchine Computabilità Progetto Nazionale Lauree Scientifiche Licei Fracastoro e Messedaglia Verona, novembre/dicembre 2012 Computabilità AA 2012/13 Ugo Solitro Sommario Introduzione Automi a

Dettagli

Sommario Codifica dei dati Macchina Astratta Definizioni Esempi

Sommario Codifica dei dati Macchina Astratta Definizioni Esempi Sommario Codifica dei dati Macchina Astratta Definizioni Esempi 1 2 Codifica dei dati È possibile introdurre la teoria della computabilità facendo riferimento ad algoritmi che elaborano numeri naturali

Dettagli

Informatica teorica Lez. n 7 Macchine di Turing. Macchine di Turing. Prof. Giorgio Ausiello Università di Roma La Sapienza

Informatica teorica Lez. n 7 Macchine di Turing. Macchine di Turing. Prof. Giorgio Ausiello Università di Roma La Sapienza Macchine di Turing Argomenti della lezione Definizione della macchina di Turing Riconoscimento e accettazione di linguaggi Macchine a più nastri La macchina di Turing èun è automa che può leggere e scrivere

Dettagli

Fondamenti d Informatica: Le Macchine di Turing. Barbara Re, Phd

Fondamenti d Informatica: Le Macchine di Turing. Barbara Re, Phd Fondamenti d Informatica: Le Macchine di Turing Barbara Re, Phd Agenda } Introdurremo } il formalismo delle Macchine di Turing nelle varie versioni } la nozione di calcolabilità e di decidibilità 2 La

Dettagli

ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 2012/13 MACCHINE, ALGORITMI, PROGRAMMI

ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 2012/13 MACCHINE, ALGORITMI, PROGRAMMI ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 22/3 MACCHINE, ALGORITMI, PROGRAMMI Andrea Prevete, UNINA2 23 UNA GERARCHIA DI MACCHINE macchine combinatorie macchine sequenziali (automi a stati finiti)... macchine di

Dettagli

Fondamenti di Informatica. Ipotesi fondamentale. Irrisolubilità. Prof. V.L. Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a.

Fondamenti di Informatica. Ipotesi fondamentale. Irrisolubilità. Prof. V.L. Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a. Fondamenti di Informatica Prof. V.L. Plantamura Informatica e Comunicazione Digitale a.a. 2006-2007 Ipotesi fondamentale Tesi di Church Qualunque algoritmo può essere espresso sotto forma di matrice funzionale

Dettagli

Macchina di Turing Universale

Macchina di Turing Universale Informatica Teorica 2010/2011 M.Di Ianni Macchina di Turing Universale Vogliamo definire una macchina di Turing U che, presi in input la descrizione di una macchina di Turing ad un nastro T ed un input

Dettagli

Automi a stati finiti

Automi a stati finiti Automi a stati finiti Il modello: la definizione formale, esempi. Le definizioni utili per descrivere e provare proprietà degli automi: configurazioni, relazione porta a e relative definizioni di linguaggio

Dettagli

Logica Algoritmi Cognizione

Logica Algoritmi Cognizione Logica Algoritmi Cognizione Le nozioni di DECIDIBILITÀ e COMPUTABILITÀ e i loro limiti Formulazione della logica in termini di teorie formalizzate e di dimostrazioni (all interno di teorie formalizzate)

Dettagli

Sommario Tesi di Church, di Turing, e di Church Turing G delizzazione. Limiti della Calcolabilità

Sommario Tesi di Church, di Turing, e di Church Turing G delizzazione. Limiti della Calcolabilità Sommario Tesi di Church, di Turing, e di Church Turing G delizzazione Macchina di Turing Universale Problema della fermata Altri problemi indecidibili 1 2 Tesi di Church Nel 1936 Church propone la seguente

Dettagli

Limiti della calcolabilità

Limiti della calcolabilità Limiti della calcolabilità Argomenti della lezione Macchina di Turing universale Il problema della terminazione Altri problemi indecidibili Macchine di Turing in forma ridotta Per ogni MT M esiste una

Dettagli

La MT come riconoscitore

La MT come riconoscitore La MT come riconoscitore Sia M =

Dettagli

Fondamenti d Informatica: Simulazione d esame. Barbara Re, Phd

Fondamenti d Informatica: Simulazione d esame. Barbara Re, Phd Fondamenti d Informatica: Simulazione d esame Barbara Re, Phd 2 Parte teorica (1 punto per ogni domanda) Domande Parte Teorica } Che cosa s intende per teoria della computabilità? Cosa è computabile? Chi

Dettagli

Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09. Automi. Stefano Ferrari. Unautomaastatifinitièunmodellomatematico caratterizzato da:

Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09. Automi. Stefano Ferrari. Unautomaastatifinitièunmodellomatematico caratterizzato da: Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09 Automi Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano

Dettagli

Informatica e Laboratorio di Programmazione Automi Alberto Ferrari. Alberto Ferrari Informatica e Laboratorio di Programmazione

Informatica e Laboratorio di Programmazione Automi Alberto Ferrari. Alberto Ferrari Informatica e Laboratorio di Programmazione Informatica e Laboratorio di Programmazione Automi Alberto Ferrari Alberto Ferrari Informatica e Laboratorio di Programmazione automa o automa: macchina astratta o realizza un certo algoritmo, secondo

Dettagli

ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 2013/14 UNA GERARCHIA DI MACCHINE

ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 2013/14 UNA GERARCHIA DI MACCHINE ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 23/4 UNA GERARCHIA DI MACCHINE Andrea Prevete, UNINA2 24 UNA GERARCHIA DI MACCHINE macchine combinatorie macchine sequenziali (automi a numero finito di stati)... macchine

Dettagli

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo

Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Università Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 3 Modelli di calcolo Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)

Dettagli

Macchine di Turing: somma di due numeri

Macchine di Turing: somma di due numeri Informatica Teorica 2/2 M.Di Ianni Macchine di Turing: somma di due numeri Vogliamo definire una macchina di Turing che, presi in input due numeri n e m espressi in notazione binaria, calcola il valore

Dettagli

Unità E1. Obiettivi. Non solo problemi matematici. Problema. Risoluzione di un problema. I dati

Unità E1. Obiettivi. Non solo problemi matematici. Problema. Risoluzione di un problema. I dati Obiettivi Unità E1 Dall analisi del problema alla definizione dell algoritmo Conoscere il concetto di algoritmo Conoscere le fasi di sviluppo di un algoritmo (analisi, progettazione, verifica) Conoscere

Dettagli

L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE

L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE Metodo Risolutivo (algoritmo) Un automa capace di ricevere dall esterno una descrizione dello algoritmo richiesto DATI Esecutore RISULTATI cioè capace di interpretare un linguaggio (linguaggio

Dettagli

Capitolo III. Algoritmi e Programmi

Capitolo III. Algoritmi e Programmi Capitolo III Algoritmi e Programmi Trattamento delle Informazioni Informatica Studio sistematico dei processi che servono al trattamento delle informazioni Studio della definizione della soluzione di problemi

Dettagli

UNA GERARCHIA DI MACCHINE

UNA GERARCHIA DI MACCHINE ELEMENTI DI PROGRAMMAZIONE a.a. 2015/16 UNA GERARCHIA DI MACCHINE UNA GERARCHIA DI MACCHINE macchine combinatorie macchine sequenziali (automi a numero finito di stati)... macchine di Turing Macchine di

Dettagli

Progetto e analisi di algoritmi

Progetto e analisi di algoritmi Progetto e analisi di algoritmi Roberto Cordone DTI - Università degli Studi di Milano Polo Didattico e di Ricerca di Crema Tel. 0373 / 898089 E-mail: cordone@dti.unimi.it Ricevimento: su appuntamento

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni SCUOLA DI MEDICINA E CHIRURGIA Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Dott. Francesco Rossi a.a. 2016/2017 1 I linguaggi di programmazione e gli

Dettagli

Problemi, algoritmi, calcolatore

Problemi, algoritmi, calcolatore Problemi, algoritmi, calcolatore Informatica e Programmazione Ingegneria Meccanica e dei Materiali Università degli Studi di Brescia Prof. Massimiliano Giacomin Problemi, algoritmi, calcolatori Introduzione

Dettagli

Macchine sequenziali

Macchine sequenziali Macchine sequenziali Dal circuito combinatorio al sequenziale (effetto di una retroazione) x z x j Y i, Rete Comb. Y i-, z h Y i,k M Y i-,k abilitazione a memorizzare M memorizza lo stato La nozione di

Dettagli

Macchine di Turing. Francesco Paoli. Istituzioni di logica, Francesco Paoli (Istituzioni di logica, ) Macchine di Turing 1 / 29

Macchine di Turing. Francesco Paoli. Istituzioni di logica, Francesco Paoli (Istituzioni di logica, ) Macchine di Turing 1 / 29 Macchine di Turing Francesco Paoli Istituzioni di logica, 2016-17 Francesco Paoli (Istituzioni di logica, 2016-17) Macchine di Turing 1 / 29 Alan M. Turing (1912-1954) Francesco Paoli (Istituzioni di logica,

Dettagli

Teoria della computazione

Teoria della computazione Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2006/07 Teoria della computazione Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università

Dettagli

La tesi di Church-Turing e

La tesi di Church-Turing e La tesi di Church-Turing e l indecidibilità Automi e algoritmi i La domanda d fondamentale dll della teoria dll della calcolabilità è: Quali risultati possiamo e non possiamo ottenere mediante algoritmi?

Dettagli

ALFABETO. Informatica Prof. Nicola BRUNO

ALFABETO. Informatica Prof. Nicola BRUNO ALFABETO In generale, ogni tipo di linguaggio (naturale o artificiale) è costruito su un alfabeto. Un alfabeto è definito come un insieme finito e non vuoto di simboli elementari. Una stringa è costituita

Dettagli

Macchina di Turing. Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano. 17 marzo 2017

Macchina di Turing. Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano. 17 marzo 2017 Macchina di Turing Dipartimento di Elettronica e Informazione Politecnico di Milano 17 marzo 2017 Un modello di calcolo universale Macchina di Turing Gli AP sono più potenti degli FSA (= maggiori capacità

Dettagli

1. TEORIA DEI SISTEMI

1. TEORIA DEI SISTEMI 1. TEORIA DEI SISTEMI La teoria generale dei sistemi è una disciplina che si occupa di fornire un metodo rigoroso di analisi e di sintesi di una situazione reale attraverso lo studio del comportamento

Dettagli

Il concetto di calcolatore e di algoritmo

Il concetto di calcolatore e di algoritmo Il concetto di calcolatore e di algoritmo Elementi di Informatica e Programmazione Percorso di Preparazione agli Studi di Ingegneria Università degli Studi di Brescia Docente: Massimiliano Giacomin Informatica

Dettagli

ITLCC 2006/10/6 19:09 page 7 #3

ITLCC 2006/10/6 19:09 page 7 #3 ITLCC 2006/10/6 19:09 page 7 #3 Capitolo 2 Macchine di Turing SOMMARIO In questo capitolo introdurremo il modello di calcolo proposto dal logico matematico inglese Alan Turing, in un suo famoso articolo

Dettagli

Ma il programma in Fig. 8.2 del libro? Stampa hello, world, dato un input n se e solo se l equazione

Ma il programma in Fig. 8.2 del libro? Stampa hello, world, dato un input n se e solo se l equazione Problemi che i calcolatori non possono risolvere E importante sapere se un programma e corretto, cioe fa uello che ci aspettiamo. E facile vedere che il programma Ma il programma in Fig. 8.2 del libro?

Dettagli

Turing cercò di fornire una risposta matematica al problema CHE COSA SIGNIFICA CALCOLARE?

Turing cercò di fornire una risposta matematica al problema CHE COSA SIGNIFICA CALCOLARE? STORIA DELLE CONOSCENZE SCIENTIFICHE SULL UOMO E SULLA NATURA a.a. 2016 2017 Prof. Roberto Giuntini, PhD. Introduzione alla storia dell intelligenza artificiale e della robotica Modulo II: Le macchine

Dettagli

Elementi di Informatica. Introduzione. Cos è l informatica. Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica aa 2003/2004. Ing.

Elementi di Informatica. Introduzione. Cos è l informatica. Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica aa 2003/2004. Ing. Elementi di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica aa 2003/2004 Ing. Antonio Coronato 1 Introduzione 2 Cos è l informatica Scienza della rappresentazione e della elaborazione (trasformazione)

Dettagli

Corso di Informatica di Base

Corso di Informatica di Base Corso di Informatica di Base A.A. 2011/2012 Algoritmi e diagrammi di flusso Luca Tornatore Cos è l informatica? Calcolatore: esecutore di ordini o automa Programma: insieme di istruzioni che possono essere

Dettagli

I Problemi e la loro Soluzione. Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esempio. Risoluzione di un Problema

I Problemi e la loro Soluzione. Il Concetto Intuitivo di Calcolatore. Esempio. Risoluzione di un Problema Il Concetto Intuitivo di Calcolatore Fondamenti di Informatica A Ingegneria Gestionale Università degli Studi di Brescia Docente: Prof. Alfonso Gerevini I Problemi e la loro Soluzione Problema: classe

Dettagli

Somma 3-bit. somma 3-bit con I/O sequenziale. somma 3-bit con I/O sequenziale. Osservazione

Somma 3-bit. somma 3-bit con I/O sequenziale. somma 3-bit con I/O sequenziale. Osservazione RETI COMBINATORIE In una rete combinatoria l uscita è funzione dei soli ingressi u = f () ADDIZIONATORE PARALLELO Addizionatore parallelo (a propagazione di riporto - ripple carry) per numeri binari di

Dettagli

Definizione di Grammatica

Definizione di Grammatica Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA 2004-05 GRAMMATICHE 1 Definizione di Grammatica Formalmente definiamo un grammatica G mediante una quadrupla ( VN, VT, P, S ) dove: V N e l insieme dei simboli non

Dettagli

Fondamenti dell Informatica

Fondamenti dell Informatica Fondamenti dell Informatica Compito scritto 28 settembre 2005 Cognome: Nome: Matricola: Note 1. Per i quiz a risposta multipla, fare una croce sulla/e lettera/e che identifica/no la/e risposta/e desiderata/e.

Dettagli

Sommario. martedì 23 ottobre 2012

Sommario. martedì 23 ottobre 2012 Sommario Macchina di Turing universale il problema dell accettazione per TM e sua indecidibilità il problema della fermata e sua indecidibilità Proprietà dei problemi Turing riconoscibili Linguaggi non

Dettagli

Aniello Murano Automi e Pushdown

Aniello Murano Automi e Pushdown Aniello Murano Automi e Pushdown 2 Lezione n. Parole chiave: Automi e PDA Corso di Laurea: Informatica Codice: Email Docente: murano@ na.infn.it A.A. 2008-2009 Calcolabilità, complessità e macchine computazionali

Dettagli

L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE GERARCHIA DI MACCHINE PERCHE I MODELLI MATEMATICI

L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE GERARCHIA DI MACCHINE PERCHE I MODELLI MATEMATICI Un automa capace di ricevere dall esterno una descrizione dello algoritmo richiesto cioè capace di interpretare un linguaggio (linguaggio macchina) Vincolo di realizzabilità: se l automa è fatto di parti,

Dettagli

Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA GRAMMATICHE

Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA GRAMMATICHE Corso di Linguaggi e Traduttori 1 AA 2004-05 GRAMMATICHE 1 Definizione di Grammatica Formalmente definiamo un grammatica G mediante una quadrupla V, V, P S ( ) N T, dove: V N e l insieme dei simboli non

Dettagli

Automa a Stati Finiti (ASF)

Automa a Stati Finiti (ASF) Automa a Stati Finiti (ASF) E una prima astrazione di macchina dotata di memoria che esegue algoritmi Introduce il concetto fondamentale di STATO che informalmente può essere definito come una particolare

Dettagli

Introduzione alla programmazione Algoritmi e diagrammi di flusso. Sviluppo del software

Introduzione alla programmazione Algoritmi e diagrammi di flusso. Sviluppo del software Introduzione alla programmazione Algoritmi e diagrammi di flusso F. Corno, A. Lioy, M. Rebaudengo Sviluppo del software problema idea (soluzione) algoritmo (soluzione formale) programma (traduzione dell

Dettagli

Fondamenti di Informatica. Algoritmo. Algoritmo funzionale. Prof.ssa Enrica Gentile Informatica e Comunicazione Digitale a.a.

Fondamenti di Informatica. Algoritmo. Algoritmo funzionale. Prof.ssa Enrica Gentile Informatica e Comunicazione Digitale a.a. Fondamenti di Informatica Prof.ssa Enrica Gentile Informatica e Comunicazione Digitale a.a. 2011-2012 Algoritmo L algoritmo è una sequenza finita di istruzioni, mediante le quali un qualunque operatore

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. Automi. Giacomo PISCITELLI

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A Linguaggi Formali e Compilatori. Automi. Giacomo PISCITELLI Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica A.A. 2013-2014 Linguaggi Formali e Compilatori Automi Giacomo PISCITELLI Generalità sugli Automi Automi In informatica teorica e in matematica discreta,

Dettagli

Elementi di Informatica A. A. 2016/2017

Elementi di Informatica A. A. 2016/2017 Elementi di Informatica A. A. 2016/2017 Ing. Nicola Amatucci Università degli studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e Delle Scienze di Base nicola.amatucci@unina.it Algoritmi e Programmi Elementi

Dettagli

LINGUAGGI FORMALI. Introduzione

LINGUAGGI FORMALI. Introduzione LINUAI FORMALI Introduzione Alfabeto : un qualunque insieme di simboli. (Tratteremo solo alfabeti finiti). Esempio: {a,b,c,,,x,w,y,z} {0.1.2.3.4.5.6.7.8.9} {0,1} Stringa (su un alfabeto) : una sequenza

Dettagli

L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE

L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE L AUTOMA ESECUTORE DATI Esecutore Metodo Risolutivo (algoritmo) RISULTATI Un automa capace di ricevere dall esterno una descrizione dello algoritmo richiesto cioè capace di interpretare un linguaggio (linguaggio

Dettagli

LA MACCHINA DI TURING

LA MACCHINA DI TURING LA MACCHINA DI TURING 1.1 Descrizione del modello base La macchina di Turing è un semplice modello matematico di computer. Un modello base della macchina di Turing è rappresentato in figura: Essa è costituita

Dettagli

AUTOMI A STATI FINITI

AUTOMI A STATI FINITI AUTOMI A STATI FINITI I linguaggi regolari godono di interessanti proprietà algebriche: Sono defnibili con le espressioni regolari Sono generati da grammatiche di Chomsky di tipo 3. Sono riconoscibili

Dettagli

Informatica Teorica. Macchine a registri

Informatica Teorica. Macchine a registri Informatica Teorica Macchine a registri 1 Macchine a registri RAM (Random Access Machine) astrazione ragionevole di un calcolatore nastro di ingresso nastro di uscita unità centrale in grado di eseguire

Dettagli

AUTOMA A STATI FINITI

AUTOMA A STATI FINITI Gli Automi Un Automa è un dispositivo, o un suo modello in forma di macchina sequenziale, creato per eseguire un particolare compito, che può trovarsi in diverse configurazioni più o meno complesse caratterizzate

Dettagli

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO. Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO. Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware 1 LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Barriera di astrazione Fortran Cobol Basic Pascal Python C

Dettagli

Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing

Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing Capitolo 5: Macchine di Turing e calcolabilitá secondo Turing 1 Macchina di Turing (MDT ) Un dispositivo che accede a un nastro (potenzialmente) illimitato diviso in celle contenenti ciascuna un simbolo

Dettagli

Macchine sequenziali. Automa a Stati Finiti (ASF)

Macchine sequenziali. Automa a Stati Finiti (ASF) Corso di Calcolatori Elettronici I Macchine sequenziali Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell Informazione Corso

Dettagli

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO

LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware 1 LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Barriera di astrazione C Fortran Modula-2 Cobol Algol Basic

Dettagli

Università degli Studi di Udine. 1 Automi e Linguaggi. Prova Scritta di Fondamenti dell Informatica II Alcune Soluzioni

Università degli Studi di Udine. 1 Automi e Linguaggi. Prova Scritta di Fondamenti dell Informatica II Alcune Soluzioni Università degli Studi di Udine Prova Scritta di Fondamenti dell Informatica II Alcune Soluzioni 1 Automi e Linguaggi 1. Sia dato p N, p > 0 dimostri che il linguaggio è regolare. L p = { a 0 a 1... a

Dettagli

Sommario. Macchina di Turing universale Proprietà dei problemi Turing riconoscibili Linguaggi non Turing riconoscibili.

Sommario. Macchina di Turing universale Proprietà dei problemi Turing riconoscibili Linguaggi non Turing riconoscibili. Sommario Macchina di Turing universale Proprietà dei problemi Turing riconoscibili Linguaggi non Turing riconoscibili. 1 UTM: la TM universale Una TM T che accetta un linguaggio è analoga a un programma

Dettagli

CAPITOLO 3 - ALGORITMI E CODIFICA

CAPITOLO 3 - ALGORITMI E CODIFICA FASI DI SVILUPPO DEL SOFTWARE Problema Idea (soluzione) Algoritmo (soluzione formale) Programma (traduzione dell algoritmo in una forma comprensibile da un elaboratore elettronico) Test (criteri di verifica)

Dettagli

Implementazione di DFA in C

Implementazione di DFA in C Implementazione di DFA in C Dispensa di Laboratorio di Linguaggi di Programmazione Sommario Corrado Mencar, Pasquale Lops, Stefano Ferilli Questa dispensa fornisce le linee guida per l implementazione,

Dettagli

La macchina di Turing

La macchina di Turing La macchina di Turing (Esercitazione) I. Frosio AIS Lab. frosio@dsi.unimi.it 1/32 Cosa è la macchina di Turing? Algoritmo: sequenza di istruzioni elementari che termina in un numero finito di passi; Macchina

Dettagli

Principio di composizione delle MT

Principio di composizione delle MT Principio di composizione delle MT La definizioni date fanno riferimento a situazioni in cui la macchina sia capace di risolvere problemi singoli. E possibile far sì che macchine progettate per problemi

Dettagli

Prova Finale di Algoritmi e Strutture Dati note generali

Prova Finale di Algoritmi e Strutture Dati note generali 1 Prova Finale di Algoritmi e Strutture Dati note generali Introduzione Obiettivo: implementazione efficiente (e corretta!) di un algoritmo Logistica codice sorgente sarà caricato su un server, compilato

Dettagli

TEORIA DELL INFORMAZIONE ED ENTROPIA FEDERICO MARINI

TEORIA DELL INFORMAZIONE ED ENTROPIA FEDERICO MARINI TEORIA DELL INFORMAZIONE ED ENTROPIA DI FEDERICO MARINI 1 OBIETTIVO DELLA TEORIA DELL INFORMAZIONE Dato un messaggio prodotto da una sorgente, l OBIETTIVO è capire come si deve rappresentare tale messaggio

Dettagli

Concetti di base sugli automi e sui linguaggi formali

Concetti di base sugli automi e sui linguaggi formali Concetti di base sugli automi e sui linguaggi formali Andrea Burattin 18 marzo 2005 Sommario Piccolo insieme di concetti sul funzionamento degli automi (a stati finiti, a pila,...), delle grammatiche libere

Dettagli

10. LINGUAGGI REGOLARI

10. LINGUAGGI REGOLARI 10. LINGUAGGI REGOLARI I linguaggi regolari: Sono i linguaggi generati da grammatiche di Chomsky di tipo 3. Vari elementi sintattici di base dei linguaggi di programmazione sono regolari (es. identificatori)

Dettagli

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2012-2013 Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica

Dettagli

Teoria della computabilità. Appunti tratti dal libro di testo M. Addomine, D. Pons INFORMATICA Zanichelli pag

Teoria della computabilità. Appunti tratti dal libro di testo M. Addomine, D. Pons INFORMATICA Zanichelli pag Teoria della computabilità Appunti tratti dal libro di testo M. Addomine, D. Pons INFORMATICA Zanichelli pag.120-129 Teoria della computabilità Si occupa dell esistenza o meno di algoritmi risolutivi di

Dettagli

Algoritmo per A. !(x) Istanza di B

Algoritmo per A. !(x) Istanza di B Riduzioni polinomiali Una funzione f: T*!T* è detta computabile in tempo polinomiale se esiste una macchina di Turing limitata polinomialmente che la computi. Siano L 1 e L 2 " T* due linguaggi. Una funzione

Dettagli

Macchine Sequenziali

Macchine Sequenziali Macchine Sequenziali CORSO DI CALCOLATORI ELETTRONICI I CdL Ingegneria Biomedica (A-I) DIS - Università degli Studi di Napoli Federico II Tassonomia dei circuiti digitali Circuiti combinatori» Il valore

Dettagli

Aniello Murano Classe dei problemi NP. Nella lezione precedente abbiamo visto alcuni problemi che ammettono soluzione polinomiale

Aniello Murano Classe dei problemi NP. Nella lezione precedente abbiamo visto alcuni problemi che ammettono soluzione polinomiale Aniello Murano Classe dei problemi NP 13 Lezione n. Parole chiave: Classe NP Corso di Laurea: Informatica Codice: Email Docente: murano@ na.infn.it A.A. 2008-2009 Introduzione alla lezione Nella lezione

Dettagli

Fondamenti d Informatica: linguaggi formali. Barbara Re, Phd

Fondamenti d Informatica: linguaggi formali. Barbara Re, Phd Fondamenti d Informatica: linguaggi formali Barbara Re, Phd Agenda } Introdurremo } La nozione di linguaggio } Strumenti per definire un linguaggio } Espressioni Regolari 2 Linguaggio } Da un punto di

Dettagli

Scaletta. Cenni di computabilità. Cosa fa un programma? Definizioni (1/2) Definizioni (2/2) Problemi e domande. Stefano Mizzaro 1

Scaletta. Cenni di computabilità. Cosa fa un programma? Definizioni (1/2) Definizioni (2/2) Problemi e domande. Stefano Mizzaro 1 Scaletta Cenni di computabilità Stefano Mizzaro Dipartimento di matematica e informatica Università di Udine http://www.dimi.uniud.it/mizzaro/ mizzaro@uniud.it Programmazione, lezione 23 27 novembre 2013

Dettagli

! Problemi, domande, risposte. ! Algoritmi che calcolano funzioni. ! Funzioni computabili e non. ! Problema = insieme di domande omogenee. !

! Problemi, domande, risposte. ! Algoritmi che calcolano funzioni. ! Funzioni computabili e non. ! Problema = insieme di domande omogenee. ! Scaletta Cenni di computabilità Stefano Mizzaro Dipartimento di matematica e informatica Università di Udine http://www.dimi.uniud.it/mizzaro/ mizzaro@uniud.it Programmazione, lezione 24 26 maggio 2015!

Dettagli

Modulo 1 I numeri. Università degli Studi di Salerno

Modulo 1 I numeri. Università degli Studi di Salerno Modulo 1 I numeri Università degli Studi di Salerno Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Informatica generale Docente: Angela Peduto A.A. 2004/2005 Codifica dei numeri Il sistema di numerazione

Dettagli

Parte I.5 Cenni alla computazione

Parte I.5 Cenni alla computazione Parte I.5 Cenni alla computazione Elisabetta Ronchieri Università di Ferrara Dipartimento di Economia e Management Insegnamento di Informatica Dicembre 14, 2015 Elisabetta Elisabetta Ronchieri I Concetti

Dettagli

AUTOMI A PILA. M.P. Schutzenberger

AUTOMI A PILA. M.P. Schutzenberger AUTOMI A PILA Introdotti da A. G. Oettinger in Automatic Syntactic Analysis and the pushdown store Proc. Symp. Applied Math., 1961 e da M.P. Schutzenberger in Context free languages and pushdown automata

Dettagli