Insegnamento di Complementi di idrologia. Esercitazione n. 3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Insegnamento di Complementi di idrologia. Esercitazione n. 3"

Transcript

1 Insegnamento di Complementi di idrologia Esercitazione n. 3 Si vogliono determinare le relazioni statistiche che legano i parametri t p (ascissa del picco) e k 1 (costante di tempo dell'esponenziale decrescente che approssima il ramo discendente) dell'idrogramma unitario istantaneo di Nash, utilizzando i dati, relativi a 26 bacini della Pennsylvania, USA, pubblicati da McSparran. Per le elaborazioni è disponibile un programma di calcolo automatico che esegue l'analisi della regressione con il metodo della forward regression analysis. Effettuare le seguenti elaborazioni: 1) Individuare le relazioni cercate con il metodo della regressione lineare, adottando tre diverse procedure: forward regression analysis, backward regression analysis e stepwise regression analysis. 2) Individuare le relazioni cercate con il metodo della regressione logaritmica (applicando cioè la regressione lineare ai logaritmi delle variabili), adottando tre diverse procedure: forward regression analysis, backward regression analysis e stepwise regression analysis. 3) Confrontare i risultati e scegliere le relazioni migliori. 4) Prendere in considerazione la possibilità di scartare le variabili di cui è meno probabile conoscere il valore nelle applicazioni (come la densità di drenaggio, oppure la percentuale dell'area forestata del bacino) e individuare le relazioni monomie corrispondenti. Confrontare i risultati con quelli già trovati.

2 Piccoli bacini della Pennsylvania: dati pubblicati da McSparran t p k 1 A L S D d F W a Elenco delle variabili t p k 1 A L S D d F W a tempo di picco dell'iuh, in ore costante di tempo ottenuta dall'analisi della curva di recessione, in ore area del bacino, in miglia quadrate lunghezza dell'asta principale del bacino, in miglia pendenza media dell'asta fluviale principale, in piedi al migliaio di piedi densità di drenaggio, in miglia al miglio quadrato fattore di forma del bacino, assunto uguale a L/ 4A/π, cioè all'inverso del rapporto di allungamento percentuale dell'area del bacino coperta da foreste

3 Elaborazione I dati sono contenuti nel file DATI. Si sceglie un livello di rischio del 20% (che è decisamente alto) e si effettuano analisi di regressione sia lineare sia logaritmica, utilizzando il programma FORWARD. Il programma FORWARD è espressamente previsto per effettuare l'analisi di regressione nota con il nome di forward regression analysis; però si può adoperare anche per effettuare le analisi note come backward regression analysis e stepwise regression analysis, ripetendo più volte l'esecuzione del programma e scegliendo a ogni passo di calcolo le variabili in accordo con il tipo di procedura adottato. Analisi con regressione lineare In primo luogo si effettua l'analisi adottando il procedimento forward, per cui il programma è predisposto, assegnando come limite all'ingresso di nuove variabili il livello di rischio prefissato 0,20. Considerando come variabile dipendente la variabile t p (ascissa del picco dell'idrogramma unitario istantaneo), al livello di rischio assegnato risultano significative la variabile L (lunghezza dell'asta principale) ed F (fattore di forma). Il coefficiente di correlazione lineare multipla (corrispondente alle stime indistorte delle varianze dell'errore e della variabile dipendente), che nel caso della regressione lineare coincide con l'indice di regressione, risulta uguale a 0,874. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione (corrispondente alla stima indistorta della varianza) risulta uguale a 1,997 h. Considerando come variabile dipendente la variabile k 1 (costante di tempo dell'esponenziale che approssima la coda dell'idrogramma unitario istantaneo) al livello di rischio assegnato risulta significativa la sola variabile A (area). Il coefficiente di correlazione lineare multipla risulta uguale a 0,745. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione risulta uguale a 2,959 h. In secondo luogo si adotta il metodo backward. Per effettuare l'analisi con il metodo backward si adopera ancora lo stesso programma FORWARD, ma senza porre alcun limite all'ingresso di nuove variabili. In questo modo l'ultimo passo di calcolo include nella regressione tutte le variabili indipendenti. Considerando come variabile dipendente t p, la variabile indipendente che presenta il livello di rischio maggiore (0,784) tra quelle con un livello di rischio superiore a 0,20 risulta essere W a (percentuale dell'area coperta da foreste). Per escludere la variabile W a non è necessario effettuare un nuovo calcolo, perché la variabile da escludere è anche l'ultima inserita dal programma. Basta quindi prendere in esame il risultato del passo di calcolo precedente. Al passo precedente la variabile che presenta il maggior livello di rischio (0,506) è l'area A. Anche l'area A è l'ultima variabile inserita, quindi per escluderla basta prendere in considerazione il passo precedente. Procedendo in questo modo si escludono successivamente le variabili D d

4 (densità di drenaggio, con livello di rischio 0,521), ed S (pendenza, con livello di rischio 0,300). Il metodo backward produce dunque lo stesso risultato del metodo forward. Considerando come variabile dipendente la variabile k 1, la variabile indipendente che si esclude per prima è ancora W a (percentuale dell'area coperta da foreste). Si escludono quindi, nell'ordine, le variabili F (fattore di forma), L (lunghezza dell'asta principale), D d (densità di drenaggio) ed S (pendenza media dell'asta fluviale), ottenendo ancora, come per la variabile t p, lo stesso risultato prodotto dalla regressione forward. E` importante sottolineare che non sempre capita, come nei due casi appena visti, che l'applicazione del metodo backward consista semplicemente nel ripercorrere a ritroso i passi di calcolo compiuti quando si adotta il metodo forward senza imporre alcuna limitazione all'ingresso di nuove variabili. Qualche volta la variabile con il livello di rischio più alto non è quella entrata nell'ultimo passo, e quindi per escluderla occorre una nuova esecuzione del programma FORWARD. In terzo luogo si adotta il metodo stepwise. Per effettuate l'analisi con il metodo stepwise si adopera ancora lo stesso programma FORWARD, semplicemente controllando che l'inserimento di ogni nuova variabile non faccia superare a nessuna di quelle già inserite il livello di rischio 0,20. Considerando come variabile dipendente t p, dopo l'inserimento della seconda variabile (F, fattore di forma), che è anche l'ultima, il livello di rischio della variabile introdotta per prima (L, lunghezza dell'asta principale) non supera il valore 0,20 (resta anzi uguale a zero). Dunque il metodo stepwise produce lo stesso risultato del metodo forward. Considerando come variabile dipendente t p, dopo l'inserimento della variabile A non risulta più possibile inserire altre variabili. Quindi il risultato del metodo stepwise non può che coincidere con quello del metodo forward. E` importante sottolineare che non sempre l'inserimento di nuove variabili avviene senza che il livello di rischio delle variabili già inserite superi il valore massimo prefissato. Qualche volta succede che una variabile già inserita debba essere esclusa. Analisi con regressione logaritmica Si considerano i logaritmi (naturali, nel programma FORWARD) delle variabili, dipendenti e indipendenti. (La differenza tra regressione lineare e regressione logaritmica consiste nel sostituire alla variabili originarie i loro logaritmi. Alla relazione lineare tra i logaritmi della variabile dipendente e di quelle indipendenti corrisponde così una relazione monomia tra le variabili originarie. L'errore però è calcolato anche come differenza tra valore osservato e valore stimato della variabile originaria: si possono così confrontare direttamente i risultati delle regressioni logaritmiche con quelli delle regressioni lineari.) Si effettua l'analisi adottando in primo luogo il procedimento forward, per cui il programma è predisposto, assegnando come limite all'ingresso di nuove variabili il livello di rischio 0,20.

5 Considerando come variabile dipendente la variabile t p (ascissa del picco dell'idrogramma unitario istantaneo), al livello di rischio assegnato risultano significative le variabili S (pendenza media dell'asta principale), W a (percentuale dell'area coperta da foreste) e D d (densità di drenaggio). L'indice di regressione (corrispondente alle stime indistorte delle varianze dell'errore e della variabile dipendente originaria) risulta uguale a 0,932. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione (corrispondente alla stima indistorta della varianza dell'errore relativo alla variabile originaria) risulta uguale a 1,489 h. Considerando come variabile dipendente la variabile k 1 (costante di tempo dell'esponenziale che approssima la coda dell'idrogramma unitario istantaneo), al livello di rischio assegnato risultano significative le variabili A (area), D d (densità di drenaggi), S (pendenza media dell'asta principale) e W a (percentuale dell'area coperta da foreste). L'indice di regressione risulta uguale a 0,677. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione (ricavato dalla stima indistorta della varianza dell'errore relativo alla variabile originaria) risulta uguale a 3,266 h. In secondo luogo si adotta il metodo backward. Considerando come variabile dipendente la variabile t p si ottiene lo stesso risultato del metodo forward. Considerando come variabile dipendente la variabile k 1 (costante di tempo dell'esponenziale che approssima la coda dell'idrogramma unitario istantaneo) e inserendo nella regressione tutte le variabili indipendenti, la variabile con il livello di rischio maggiore (tra tutte quelle con livello di rischio superiore a 0,20) risulta essere l'area A. Quindi si ripete il calcolo, escludendo l'area A. La variabile indipendente con il livello di rischio maggiore (0,253) risulta essere questa volta la lunghezza dell'asta principale L. Si ripete quindi il calcolo, escludendo le variabili A ed L. Ora la variabile indipendente con livello di rischio maggiore (e la sola con livello di rischio superiore a 0,20) risulta essere il fattore di forma F. Si ripete ancora il calcolo, escludendo le variabili A, L ed F. Le restanti variabili S (pendenza media dell'asta principale), W a (percentuale dell'area coperta da foreste) e D d (densità di drenaggio) risultano tutte significative. L'indice di regressione è uguale a 0,655. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione è uguale a 3,354 h. In terzo luogo si adotta il metodo stepwise. Considerando come variabile dipendente la variabile t p si ottiene lo stesso risultato del metodo forward. Il risultato si ottiene semplicemente esaminando i calcoli effettuati con il metodo forward: quando entra nella regressione una nuova variabile indipendente nessuna di quelle già entrate acquista un livello di rischio superiore al massimo prefissato. Quindi i risultati dei due metodi coincidono. Considerando come variabile dipendente la variabile k 1 (costante di tempo dell'esponenziale che approssima la coda dell'idrogramma unitario istantaneo) si ottiene invece un risultato diverso da quello del metodo forward. Le prime tre variabili che entrano nella regressione sono, nell'ordine, A (area del bacino), D d (densità di drenaggio) ed S (pendenza media dell'asta fluviale). Però quando entra la quarta variabile (W a, percentuale dell'area coperta da foreste), il

6 livello di rischio della variabile A diventa superiore a 0,20. Quindi occorre ripetere il calcolo, escludendo la variabile A. Il risultato è dunque uguale a quello del metodo backward. Scelta delle regressioni migliori Esaminando i risultati ottenuti, le espressioni migliori (alle quali corrispondono i valori più alti dell'indice di regressione) risultano essere: lnt p = 2,4919-0,7973 ln S + 0,2150 ln W a, -0,4234 ln D d, che corrisponde all'espressione monomia t p = 12,08S -0,7973 W a 0,2150D d -0,4234 e k 1 = 2, ,091A. Imposizione delle variabili indipendenti Le variabili A (area) ed S (pendenza media dell'asta principale) sono facili da ricavarsi dalla cartografia. Invece la densità di drenaggio D d dipende dalla scala della carta utilizzata (perché il numero dei corsi d'acqua rappresentati dipende dalla scala) e la percentuale dell'area coperta da foreste è piuttosto laboriosa da determinare. Dunque può essere interessante considerare delle formule che utilizzino, per una scelta effettuata a priori, soltanto l'area A e la pendenza media dell'asta principale S. Come forma comune alle due relazioni si sceglie quella monomia. I coefficienti e gli esponenti delle due monomie si stimano ricorrendo alla regressione logaritmica. Nella regressione logaritmica della variabile t p sulle variabili A ed S entrambe le variabili indipendenti presentano livelli di rischio inferiori a 0,20 (e molto bassi: 0,001 la prima e 0,015 la seconda). Il coefficiente di determinazione è uguale a 0,892. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione è uguale a 1,854. Anche nella regressione logaritmica della variabile k 1 sulle variabili A ed S entrambe le variabili indipendenti presentano livelli di rischio inferiori a 0,20 (0,017 la prima e 0,195 la seconda). Il coefficiente di determinazione è uguale a 0,742. Lo scarto quadratico medio dell'errore di regressione è uguale a 2,975. Un confronto visivo tra le due formule giudicate migliori (monomia quella che fornisce t p e lineare quella che fornisce k 1 ) e le due formule monomie ricavate imponendo la dipendenza di t p

7 e di k 1 da entrambe (e sole) le variabili A (area) ed S (pendenza media dell'asta principale) si può effettuare riportando in un grafico i punti che hanno come ascissa il valore osservato del parametro (t p oppure k 1 ) e come ordinata il valore stimato, con l'una e con l'altra delle due formule altenative. Il confronto mostra come la differenza di bontà delle due stime (numericamente piccola) sia difficilmente apprezzabile anche a un esame visivo sia per il parametro t p (le cui stime risultano le migliori), sia per il parametro k 1.

8 Regressione Var. dipendente Var. indipendenti η/r s(ε) [h] lineare/forward t p L, F 0,874 1,997 lineare/backward t p L, F 0,874 1,997 lineare/stepwise t p L, F 0,874 1,997 lineare/forward k 1 A 0,745 2,959 lineare/backward k 1 A 0,745 2,959 lineare/stepwise k 1 A 0,745 2,959 log/forward t p S, W a, D d 0,932 1,489 log/backward t p S, W a, D d 0,932 1,489 log/stepwise t p S, W a, D d 0,932 1,489 log/forward k 1 A, D d, S, W a 0,677 3,266 log/backward k 1 S, W a, D d 0,655 3,354 log/stepwise k 1 S, W a, D d 0,655 3,354 logaritmica t p A, S 0,892 1,854 logaritmica k 1 A, S 0,742 2,975 Scelta libera delle variabili indipendenti t p (regressione logaritmica) t p 0,797 0,215 0,423 = 12,08S Wa Dd k 1 (regressione lineare) k = 2,94 5, 09A 1 + Variabili indipendenti imposte, regressione logaritmica imposta t p t p 0,208 0,447 = 5,52 A S k 1 k ,297 0,354 = 3, A S

9 20 15 t p stimato [h] 10 t p = f(a, S) t p = f(s, W a, D d ) t p osservato [h]

10 15 k 1 stimato [h] 10 5 k 1 = f(a, S) k 1 = f(a) k 1 osservato [h]

Insegnamento di Idrologia. Esercitazione n. 1. 1) che il tempo di ritorno della portata di progetto deve essere di 200 anni;

Insegnamento di Idrologia. Esercitazione n. 1. 1) che il tempo di ritorno della portata di progetto deve essere di 200 anni; Insegnamento di Idrologia Esercitazione n. 1 Si vuole costruire un argine lungo l'adda, nei pressi di Fuentes, in provincia di Sondrio. Per l'analisi idrologica sono disponibili i massimi annuali della

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 6

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 6 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 6 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Associazione, correlazione e dipendenza tra caratteri In un collettivo di 11 famiglie è stata

Dettagli

CURVE DI DURATA: Introduzione e Rappresentazione analitica

CURVE DI DURATA: Introduzione e Rappresentazione analitica CURVE DI DURATA: Introduzione e Rappresentazione analitica Premesse Si definisce durata di una portata Q riferita ad una sezione di misura, l'intervallo di tempo in cui le portate naturali del corso d

Dettagli

Argomenti della lezione:

Argomenti della lezione: Lezione 9 Argomenti della lezione: La regressione multipla: Approcci analitici Regressione standard Regressione gerarchica Regressione statistica Strategie Analitiche per la regressione Tre principali

Dettagli

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA

IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Metodi per l Analisi dei Dati Sperimentali AA009/010 IL CRITERIO DELLA MASSIMA VEROSIMIGLIANZA Sommario Massima Verosimiglianza Introduzione La Massima Verosimiglianza Esempio 1: una sola misura sperimentale

Dettagli

Statistica a lungo termine: calcolo dell onda di progetto

Statistica a lungo termine: calcolo dell onda di progetto Esercitazione Statistica a lungo termine: calcolo dell onda di progetto Sulla base delle misure ondametriche effettuate dalla boa di Ponza si calcoli, utilizzando la distribuzione di probabilità di Gumbel,

Dettagli

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati.

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. Un indicatore che sintetizza in un unico numero tutti i dati, nascondendo quindi la molteplicità dei dati. Per esempio,

Dettagli

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati.

La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. La media e la mediana sono indicatori di centralità, che indicano un centro dei dati. Un indicatore che sintetizza in un unico numero tutti i dati, nascondendo quindi la molteplicità dei dati. Per esempio,

Dettagli

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla

Il modello di regressione lineare multipla. Il modello di regressione lineare multipla Introduzione E la generalizzazione del modello di regressione lineare semplice: per spiegare il fenomeno d interesse Y vengono introdotte p, con p > 1, variabili esplicative. Tale generalizzazione diventa

Dettagli

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Meccanica

Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Meccanica Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Fondamenti di Metrologia Meccanica 06. La regressione Regressione Metodo dei minimi quadrati Se due popolazioni sono correlate tra loro e se il coefficiente di

Dettagli

IL PALLINOMETRO SCOPO

IL PALLINOMETRO SCOPO IL PALLINOMETRO SCOPO Verifica del fatto che gli errori casuali nella misura di una grandezza fisica ripetuta molte volte nelle stesse condizioni sperimentali seguono la distribuzione normale di Gauss.

Dettagli

La regressione lineare. Rappresentazione analitica delle distribuzioni

La regressione lineare. Rappresentazione analitica delle distribuzioni La regressione lineare Rappresentazione analitica delle distribuzioni Richiamiamo il concetto di dipendenza tra le distribuzioni di due caratteri X e Y. Ricordiamo che abbiamo definito dipendenza perfetta

Dettagli

ESEMPI DI DOMANDE PER LA PROVA SCRITTA DI STATISTICA SOCIALE

ESEMPI DI DOMANDE PER LA PROVA SCRITTA DI STATISTICA SOCIALE ESERCITAZIONE DI FINE CORSO ESEMPI DI DOMANDE PER LA PROVA SCRITTA DI STATISTICA SOCIALE 1. Si prenda in esame la seguente tabella che riporta la suddivisione di una popolazione femminile per titolo di

Dettagli

REGRESSIONE E CORRELAZIONE

REGRESSIONE E CORRELAZIONE REGRESSIONE E CORRELAZIONE Nella Statistica, per studio della connessione si intende la ricerca di eventuali relazioni, di dipendenza ed interdipendenza, intercorrenti tra due variabili statistiche 1.

Dettagli

Vogliamo determinare una funzione lineare che meglio approssima i nostri dati sperimentali e poter decidere sulla bontà di questa approssimazione.

Vogliamo determinare una funzione lineare che meglio approssima i nostri dati sperimentali e poter decidere sulla bontà di questa approssimazione. S.S.I.S. TOSCANA F.I.M. II anno FUNZIONI DI REGRESSIONE E METODO DEI MINIMI QUADRATI Supponiamo di star conducendo uno studio sulla crescita della radice di mais in funzione del contenuto di saccarosio

Dettagli

C I R C O N F E R E N Z A...

C I R C O N F E R E N Z A... C I R C O N F E R E N Z A... ESERCITAZIONI SVOLTE 3 Equazione della circonferenza di noto centro C e raggio r... 3 Equazione della circonferenza di centro C passante per un punto A... 3 Equazione della

Dettagli

Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari"

Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari" Unità Integrata Organizzativa

Dettagli

( ) ( ) ( e la probabilità che si verifichi un evento compreso tra c e b a < c < b sarà data da:

( ) ( ) ( e la probabilità che si verifichi un evento compreso tra c e b a < c < b sarà data da: e la probabilità che si verifichi un evento compreso tra c e b a < c < b sarà data da: p ( ) ( c < X < b) f ( x) LA VC NORMALE O GAUSSIANA Una vc si dice normale o gaussiana (da Gauss che la propose come

Dettagli

Esercitazione 2. Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Aurora Gerardi

Esercitazione 2. Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Aurora Gerardi Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. DOCENTE: Prof. Claps Esercitatore: Ing. A. Botto A.A. 2012/2013 2 Scopo dell'esercizio è riesaminare la formulazione

Dettagli

Insegnamento di Idrologia. Esercitazione n. 4

Insegnamento di Idrologia. Esercitazione n. 4 Insegnamento di Idrologia Esercitazione n. 4 Si vogliono costruire delle opere di difesa lungo un affluente del torrente Staffora. Poiché non esistono osservazioni di portata, occorre stimare la portata

Dettagli

Statistica descrittiva: analisi di regressione

Statistica descrittiva: analisi di regressione Statistica descrittiva: analisi di regressione L analisi di regressione permette di esplorare le relazioni tra due insiemi di valori (p.e. i valori di due attributi di un campione) alla ricerca di associazioni.

Dettagli

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo

TOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L

Dettagli

Corso in Statistica Medica

Corso in Statistica Medica Corso in Statistica Medica Introduzione alle tecniche statistiche di elaborazione dati Regressione e correlazione Dott. Angelo Menna Università degli Studi di Chieti G. d Annunziod Annunzio Anno Accademico

Dettagli

STATISTICA. Regressione-2

STATISTICA. Regressione-2 STATISTICA Regressione-2 Esempio Su un campione di =5unità sono state osservate due variabili, ed : x i 1 2 3 4 5 y i 1.5 2.5 3 2.5 3.5 1. Rappresentare l andamento congiunto di in funzione di mediante

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica Correlazione Regressione Lineare Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Correlazione

Dettagli

Scale Logaritmiche. Matematica con Elementi di Statistica, Anna Torre a.a

Scale Logaritmiche. Matematica con Elementi di Statistica, Anna Torre a.a Scale Logaritmiche SCALA LOGARITMICA: sull asse prescelto (ad esempio, l asse x) si rappresenta il punto di ascissa = 0 0 nella direzione positiva si rappresentano, a distanze uguali fra di loro, i punti

Dettagli

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università

Dettagli

Statistica a breve termine: metodo delle onde apparenti

Statistica a breve termine: metodo delle onde apparenti Esercitazione 1 Statistica a breve termine: metodo delle onde apparenti Si calcolino, applicando il metodo delle onde apparenti, le seguenti proprietà della registrazione ondametrica fornita nelle figure

Dettagli

Esercitazione 4. F (x) = x + log x. Prima parte. La definizione che segue è una realizzazione del metodo ad un punto definito dalla funzione h.

Esercitazione 4. F (x) = x + log x. Prima parte. La definizione che segue è una realizzazione del metodo ad un punto definito dalla funzione h. Esercitazione 4 Istruzioni trattate: grid, legend, plotd, and. Nella prima parte di questa esercitazione vedremo una realizzazione di un metodo ad un punto e la utilizzeremo per approssimare il punto unito

Dettagli

Università della Calabria

Università della Calabria Università della Calabria FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Civile CORSO DI IDROLOGIA N.O. Prof. Pasquale Versace SCHEDA DIDATTICA N 3 CURVE DI PROBABILITÀ PLUVIOMETRICA A.A. 00- CURVE

Dettagli

Premio per la qualità della didattica nella Facoltà di Economia

Premio per la qualità della didattica nella Facoltà di Economia Università Ca' Foscari di Venezia Facoltà di Economia Premio per la qualità della didattica nella Facoltà di Economia Anno Accademico 2005-2006 a cura di: Stefano Magrini, Marzia Polles, Dino Rizzi 26

Dettagli

LABORATORIO DI CIRCUITI ELETTRICI Nozioni generali e guida agli esperimenti. Rappresentazione grafica dei risultati sperimentali

LABORATORIO DI CIRCUITI ELETTRICI Nozioni generali e guida agli esperimenti. Rappresentazione grafica dei risultati sperimentali LABORATORIO DI CIRCUITI ELETTRICI Nozioni generali e guida agli esperimenti Rappresentazione grafica dei risultati sperimentali Uno strumento molto utile per comunicare e leggere risultati sperimentali

Dettagli

7. STATISTICA DESCRITTIVA

7. STATISTICA DESCRITTIVA 7. STATISTICA DESCRITTIVA Quando si effettua un indagine statistica si ha a che fare con un numeroso insieme di oggetti, detto popolazione del quale si intende esaminare una o più caratteristiche (matricole

Dettagli

La relazione tra altezza di precipitazione e durata Per area piccola importa sopra tutto la dipendenza dalla durata.

La relazione tra altezza di precipitazione e durata Per area piccola importa sopra tutto la dipendenza dalla durata. Relazione tra altezza di pioggia media h m, durata t e area A L'altezza di pioggia media h m dipende dalla durata t e dall'area A. L'intensità di pioggia media i m diminuisce al crescere della durata t

Dettagli

ESERCIZIO 1. Vengono riportati di seguito i risultati di un analisi discriminante.

ESERCIZIO 1. Vengono riportati di seguito i risultati di un analisi discriminante. ESERCIZIO 1. Vengono riportati di seguito i risultati di un analisi discriminante. Test di uguaglianza delle medie di gruppo SELF_EFF COLL_EFF COIN_LAV IMPEGNO SODDISF CAP_IST COLLEGHI Lambda di Wilks

Dettagli

Scale Logaritmiche. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16

Scale Logaritmiche. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16 Scale Logaritmiche Scala Logaritmica: sull asse prescelto (ad esempio, l asse x) si rappresenta il punto di ascissa = 0 0 nella direzione positiva si rappresentano, a distanze uguali fra di loro, i punti

Dettagli

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6

STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6 STATISTICA 1 ESERCITAZIONE 6 Dott. Giuseppe Pandolfo 5 Novembre 013 CONCENTRAZIONE Osservando l ammontare di un carattere quantitativo trasferibile su un collettivo statistico può essere interessante sapere

Dettagli

Statistica descrittiva: misure di associazione

Statistica descrittiva: misure di associazione Statistica descrittiva: misure di associazione L analisi di regressione permette di esplorare le relazioni tra due insiemi di valori (p.e. i valori di due attributi di un campione) alla ricerca di associazioni.

Dettagli

Analisi della disponibilità d acqua. Valutazione dell impianto attraverso il calcolo di un indice economico (criterio)

Analisi della disponibilità d acqua. Valutazione dell impianto attraverso il calcolo di un indice economico (criterio) Analisi della disponibilità d acqua Valutazione dell impianto attraverso il calcolo di un indice economico (criterio) Approccio diverso a seconda del criterio di valutazione Nel caso di criterio statistico

Dettagli

La likelihood. , x 2. } sia prodotto a partire dal particolare valore di a: ; a... f x N. La probabilità che l'i ma misura sia compresa tra x i

La likelihood. , x 2. } sia prodotto a partire dal particolare valore di a: ; a... f x N. La probabilità che l'i ma misura sia compresa tra x i La likelihood E' dato un set di misure {x 1, x 2, x 3,...x N } (ciascuna delle quali puo' essere multidimensionale) Supponiamo che la pdf (f) dipenda da un parametro a (anch'esso eventualmente multidimensionale)

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare

Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. Correlazione. Regressione Lineare Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica Correlazione Regressione Lineare Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Correlazione

Dettagli

SCHEDA DIDATTICA N 7

SCHEDA DIDATTICA N 7 FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI IDROLOGIA PROF. PASQUALE VERSACE SCHEDA DIDATTICA N 7 LA DISTRIBUZIONE NORMALE A.A. 01-13 La distribuzione NORMALE Uno dei più importanti

Dettagli

Funzioni di regressione non lineari

Funzioni di regressione non lineari Funzioni di regressione non lineari Eduardo Rossi 2 2 Università di Pavia (Italy) Maggio 2013 Rossi Regressione nonlineare Econometria - 2013 1 / 25 Sommario Funzioni di regressione non lineari - note

Dettagli

ESERCITAZIONI N. 3 corso di statistica

ESERCITAZIONI N. 3 corso di statistica ESERCITAZIONI N. 3corso di statistica p. 1/18 ESERCITAZIONI N. 3 corso di statistica Marco Picone Università Roma Tre ESERCITAZIONI N. 3corso di statistica p. 2/18 Introduzione Media e Varianza Covarianza

Dettagli

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi

Dettagli

Corso di Calcolo Numerico

Corso di Calcolo Numerico Prof. L. Brandolini Corso di Calcolo Numerico Dott.ssa N. Franchina Laboratorio 6 Equazioni differenziali ordinarie: metodi impliciti 3 Novembre 26 Esercizi di implementazione Un equazione differenziale

Dettagli

Esercizi su Regressione e Connessione

Esercizi su Regressione e Connessione Esercizi su Regressione e Connessione Stefano Cabras 31 marzo 2009 Sommario Questa serie di esercizi è principalmente incentrata sulla regressione e la connessione, tuttavia in alcuni esercizi le soluzioni

Dettagli

0 altimenti 1 soggetto trova lavoroentro 6 mesi}

0 altimenti 1 soggetto trova lavoroentro 6 mesi} Lezione n. 16 (a cura di Peluso Filomena Francesca) Oltre alle normali variabili risposta che presentano una continuità almeno all'interno di un certo intervallo di valori, esistono variabili risposta

Dettagli

Insegnamento di Complementi di idrologia. Esercitazione n. 4

Insegnamento di Complementi di idrologia. Esercitazione n. 4 Insegnamento di Complementi di idrologia Esercitazione n. 4 Si vogliono determinare le portate al colmo e gli idrogrammi di piena con tempo di ritorno di 30, 200 e 500 anni dell'olona a Ponte Gurone. Per

Dettagli

8. RELAZIONE TRA CARATTERI

8. RELAZIONE TRA CARATTERI UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA SCIENZE SOCIALI UMANE E DELLA FORMAZIONE Corso di Laurea in Scienze per l'investigazione e la Sicurezza 8. RELAZIONE TRA CARATTERI REGRESSIONE

Dettagli

Nel modello omoschedastico la varianza dell errore non dipende da i ed è quindi pari a σ 0.

Nel modello omoschedastico la varianza dell errore non dipende da i ed è quindi pari a σ 0. Regressione [] el modello di regressione lineare si assume una relazione di tipo lineare tra il valore medio della variabile dipendente Y e quello della variabile indipendente X per cui Il modello si scrive

Dettagli

Stima della portata di piena: un esempio

Stima della portata di piena: un esempio Stima della portata di piena: un esempio Giuseppe Pino APAT Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico e Industriale 1 aprile 2008 Stima della portata di massima piena Obiettivo: determinare la portata

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Specializzazioni di area sanitaria Statistica Medica Regressione Lineare e Correlazione Argomenti della lezione Determinismo e variabilità Correlazione Regressione Lineare

Dettagli

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 13. Combinare regressione e ANOVA: predittori categoriali e quantitativi Esercitazione

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 13. Combinare regressione e ANOVA: predittori categoriali e quantitativi Esercitazione Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 13. Combinare regressione e ANOVA: predittori categoriali e quantitativi Esercitazione Alessandra Mattei Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni

Dettagli

Regressione Lineare Semplice e Correlazione

Regressione Lineare Semplice e Correlazione Regressione Lineare Semplice e Correlazione 1 Introduzione La Regressione è una tecnica di analisi della relazione tra due variabili quantitative Questa tecnica è utilizzata per calcolare il valore (y)

Dettagli

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 12. Confronto fra gruppi: L analisi della varianza. Esercitazione

Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 12. Confronto fra gruppi: L analisi della varianza. Esercitazione Metodi statistici per la ricerca sociale Capitolo 12. Confronto fra gruppi: L analisi della varianza Esercitazione Alessandra Mattei Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni (DiSIA) Università

Dettagli

LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano. Strumenti statistici in Excell

LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano. Strumenti statistici in Excell LEZIONI IN LABORATORIO Corso di MARKETING L. Baldi Università degli Studi di Milano Strumenti statistici in Excell Pacchetto Analisi di dati Strumenti di analisi: Analisi varianza: ad un fattore Analisi

Dettagli

Regressione lineare semplice

Regressione lineare semplice Regressione lineare semplice Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Statistica con due variabili var. nominale, var. nominale: gruppo sanguigno - cancro

Dettagli

Esercizi svolti. delle matrici

Esercizi svolti. delle matrici Esercizi svolti. astratti. Si dica se l insieme delle coppie reali (x, y) soddisfacenti alla relazione x + y è un sottospazio vettoriale di R La risposta è sì, perchè l unica coppia reale che soddisfa

Dettagli

COGNOME.NOME...MATR..

COGNOME.NOME...MATR.. STATISTICA 29.01.15 - PROVA GENERALE (CHALLENGE) Modalità A (A) ai fini della valutazione verranno considerate solo le risposte riportate dallo studente negli appositi riquadri bianchi: in caso di necessità

Dettagli

I modelli lineari generalizzati per la tariffazione nel ramo RCA: applicazione

I modelli lineari generalizzati per la tariffazione nel ramo RCA: applicazione I modelli lineari generalizzati per la tariffazione nel ramo RCA: applicazione Giuseppina Bozzo Giuseppina Bozzo Considerazioni preliminari La costruzione di un GLM è preceduta da alcune importanti fasi:

Dettagli

L A B C di R. Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010

L A B C di R. Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010 L A B C di R 0 20 40 60 80 100 2 3 4 5 6 7 8 Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010 La scelta del test statistico giusto La scelta della analisi

Dettagli

3. rappresentare mediante i grafici ritenuti più idonei le distribuzioni di frequenze assolute dei diversi caratteri;

3. rappresentare mediante i grafici ritenuti più idonei le distribuzioni di frequenze assolute dei diversi caratteri; Esercizio 1 Il corso di Statistica è frequentato da 10 studenti che presentano le seguenti caratteristiche Studente Sesso Colore Occhi Voto Soddisfazione Età Stefano M Nero 18 Per niente 21 Francesca F

Dettagli

Esercizi Svolti. 2. Costruire la distribuzione delle frequenze cumulate del tempo di attesa

Esercizi Svolti. 2. Costruire la distribuzione delle frequenze cumulate del tempo di attesa Esercizi Svolti Esercizio 1 Per una certa linea urbana di autobus sono state effettuate una serie di rilevazioni sui tempi di attesa ad una determinata fermata; la corrispondente distribuzione di frequenza

Dettagli

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s)

La distribuzione delle frequenze. T 10 (s) 1 La distribuzione delle frequenze Si vuole misurare il periodo di oscillazione di un pendolo costituito da una sferetta metallica agganciata a un filo (fig. 1). A Figura 1 B Ricordiamo che il periodo

Dettagli

L'evento massimo probabile (PMS) Il problema è diverso per bacini piccoli e per bacini grandi.

L'evento massimo probabile (PMS) Il problema è diverso per bacini piccoli e per bacini grandi. L'evento massimo probabile (PMS) Il problema è diverso per bacini piccoli e per bacini grandi. Nel caso dei bacini piccoli basta assegnare la distribuzione della pioggia nel tempo. La distribuzione della

Dettagli

COGNOME.NOME...MATR..

COGNOME.NOME...MATR.. STATISTICA 29.01.15 - PROVA GENERALE (STANDARD) Modalità B (A) ai fini della valutazione verranno considerate solo le risposte riportate dallo studente negli appositi riquadri bianchi: in caso di necessità

Dettagli

Studio di funzione. Studio di funzione: i passi iniziali

Studio di funzione. Studio di funzione: i passi iniziali Studio di funzione Si dice che una variabile dipendente y è funzione di una variabile indipendente quando esiste un legame di natura qualsiasi che ad ogni valore di faccia corrispondere uno e uno solo

Dettagli

METODO DEI MINIMI QUADRATI

METODO DEI MINIMI QUADRATI METODO DEI MINIMI QUADRATI Torniamo al problema della crescita della radice di mais in funzione del contenuto di saccarosio nel terreno di coltura. Ripetendo varie volte l esperimento con diverse quantità

Dettagli

Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da:

Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: Analisi chimica strumentale Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: (31.4) dove s y è la varianza dei valori

Dettagli

Rappresentazione di Dati: Scala lineare Scala logaritmica. Grafici Lin Lin Grafici Lin Log Grafici Log Log

Rappresentazione di Dati: Scala lineare Scala logaritmica. Grafici Lin Lin Grafici Lin Log Grafici Log Log Rappresentazione di Dati: Scala lineare Scala logaritmica Grafici Lin Lin Grafici Lin Log Grafici Log Log Grafici in scala lineare Grafici Lin Lin Nella rappresentazione di dati in un piano cartesiano

Dettagli

Studio di funzione. Studio di funzione: i passi iniziali

Studio di funzione. Studio di funzione: i passi iniziali Studio di funzioni Studio di funzione Si dice che una variabile dipendente y è funzione di una variabile indipendente x quando esiste un legame di natura qualsiasi che ad ogni valore di x faccia corrispondere

Dettagli

LM 88 SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE. Metodi Statistici per la Ricerca Sociale. Regressione lineare e correlazione

LM 88 SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE. Metodi Statistici per la Ricerca Sociale. Regressione lineare e correlazione LM 88 SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE Metodi Statistici per la Ricerca Sociale Regressione lineare e correlazione 1. Su un campione di individui sono rilevati i caratteri X (peso in Kg) e Y (altezza in cm),

Dettagli

METODI DI COLLOCAZIONE POLINOMIALE (Metodi di Runge-Kutta continui) November 30, 2004

METODI DI COLLOCAZIONE POLINOMIALE (Metodi di Runge-Kutta continui) November 30, 2004 METODI DI COLLOCAZIONE POLINOMIALE (Metodi di Runge-Kutta continui) November, Nell approssimare numericamente un problema di Cauchy, puo capitare di essere interessati a valori della soluzione in punti

Dettagli

Facoltà di Psicologia Università di Padova Anno Accademico Corso di Psicometria - Modulo B

Facoltà di Psicologia Università di Padova Anno Accademico Corso di Psicometria - Modulo B Facoltà di Psicologia Università di Padova Anno Accademico 2010-2011 Corso di Psicometria - Modulo B Dott. Marco Vicentini marco.vicentini@unipd.it Rev. 27/12/2010 Regressione lineare Modello geometrico

Dettagli

Statistica economica

Statistica economica Statistica economica a.a. 013/14 Dr. Luca Secondi 10.a. Output tipico di un modello di regressione lineare multipla 1 Le analisi basate sul modello di regressione prevedono la stima dei coefficienti associati

Dettagli

STATISTICA A K (60 ore)

STATISTICA A K (60 ore) STATISTICA A K (60 ore) Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it Richiami sulla regressione Marco Riani, Univ. di Parma 1 MODELLO DI REGRESSIONE y i = a + bx i + e i dove: i = 1,, n a + bx i rappresenta

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3

CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3 CORSO DI STATISTICA (parte 1) - ESERCITAZIONE 3 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Sintesi a cinque e misure di variabilità rispetto ad un centro Una catena di fast-food ha selezionato

Dettagli

Alcune v.a. discrete notevoli

Alcune v.a. discrete notevoli Alcune v.a. discrete notevoli Variabile aleatoria Bernoulliana Il risultato X di un esperimento aleatorio può essere classificato nel modo che segue: successo oppure insuccesso. Indichiamo: Successo =

Dettagli

ESERCITAZIONI N. 3 corso di statistica

ESERCITAZIONI N. 3 corso di statistica ESERCITAZIONI N 3corso di statistica p 1/18 ESERCITAZIONI N 3 corso di statistica Marco Picone Università Roma Tre ESERCITAZIONI N 3corso di statistica p 2/18 Introduzione Decomposizione della devianza

Dettagli

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica. Popolazione. Campione. I risultati di un esperimento sono variabili aleatorie.

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica. Popolazione. Campione. I risultati di un esperimento sono variabili aleatorie. Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica Carlo Meneghini Dip. di fisica via della Vasca Navale 84, st. 83 (I piano) tel.: 06 55 17 72 17 meneghini@fis.uniroma3.it I risultati di un esperimento

Dettagli

Statistica13-23/11/2015

Statistica13-23/11/2015 Statistica13-23/11/2015 Voglio studiare due fattori dipendenti uno dall altro L esempio classico sono le rese di macellazione: il peso di un organo aumenta infatti all aumentare del peso dell animale (quale

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2015-2016 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA IDRAULICA, MARITTIMA E GEOTECNICA CORSO DI COSTRUZIONI IDRAULICHE A.A. 00-0 PROF. LUIGI DA DEPPO ING. NADIA URSINO ESERCITAZIONE N : Progetto

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica 1.5 Correlazione e causazione Davide Massidda davide.massidda@gmail.com Metodi simmetrici vs asimmetrici Relazioni tra variabili Nei metodi di studio

Dettagli

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 2. Dott.ssa Antonella Costanzo

STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 2. Dott.ssa Antonella Costanzo STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 2 5.02.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. La v.c. Normale: uso delle tavole E noto che un certo tipo di dati si distribuiscono secondo una gaussiana di media 10

Dettagli

Excel. È data la distribuzione di 1863 famiglie italiane secondo il numero di componenti:

Excel. È data la distribuzione di 1863 famiglie italiane secondo il numero di componenti: Excel È data la distribuzione di 1863 famiglie italiane secondo il numero di componenti: Calcolare per ogni classe della distribuzione: (a) le frequenze relative; Sia data la distribuzione degli studenti

Dettagli

La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi

La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi La Retta Ogni funzione di primo grado rappresenta, graficamente, una retta. L equazione della retta può essere scritta in due modi Forma implicita Forma esplicita a x b y c 0 y m x q a c y x b b Esempio

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI Esp-1 Prova di Esame Primo appello - Page 2 of 9 10/06/2015 1. (12 Punti) Quesito La forza che si esercita tra due conduttori percorsi,

Dettagli

ESERCITAZIONE I - SOLUZIONI

ESERCITAZIONE I - SOLUZIONI Esercizio 1 a) - Età: quantitativo continuo - Sesso: qualitativo sconnesso ESERCITAZIONE I - SOLUZIONI - Codice: qualitativo ordinabile (scala di gravità) - Tempo previsto di attesa: quantitativo continuo

Dettagli

Σ (x i - x) 2 = Σ x i 2 - (Σ x i ) 2 / n Σ (y i - y) 2 = Σ y i 2 - (Σ y i ) 2 / n. 13. Regressione lineare parametrica

Σ (x i - x) 2 = Σ x i 2 - (Σ x i ) 2 / n Σ (y i - y) 2 = Σ y i 2 - (Σ y i ) 2 / n. 13. Regressione lineare parametrica 13. Regressione lineare parametrica Esistono numerose occasioni nelle quali quello che interessa è ricostruire la relazione di funzione che lega due variabili, la variabile y (variabile dipendente, in

Dettagli

STATISTICA MULTIVARIATA SSD MAT/06

STATISTICA MULTIVARIATA SSD MAT/06 Università degli studi di Ferrara Dipartimento di Matematica A.A. 2018/2019 I semestre STATISTICA MULTIVARIATA SSD MAT/06 LEZIONE 4 - Questioni di analisi e applicazione della regressione lineare Pratica

Dettagli