Sì al territorio, no al localismo: le Associazioni battono un colpo

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1 L EDITORIALE VITTORIO BOSELLI* Sì al territorio, no al localismo: le Associazioni battono un colpo I territori sono un valore assoluto, ma il localismo li può condannare : ci permettiamo questa sintesi dell interessante intervista concessa al nostro giornale da Carlo Sangalli e sottoscriviamo senza riserve l invito a coniugare fedeltà alle proprie comunità e apertura ai percorsi di innovazione e cambiamento che nella vicina area metropolitana trovano un cantiere effervescente e un traino insostituibile. La nota unitaria delle Associazioni di categoria del nostro territorio, di cui parliamo in apertura, va in que- sta direzione. Da dove riprende questo cammino unitario? Lo scenario non è rassicurante, perché i progetti messi in campo nel periodo della cosiddetta autonomia provinciale non hanno agito come leve efficaci di un nuovo sviluppo economico: la Fiera di Lodi in liquidazione; i terreni del Businnes Park ancora coltivati e da tempo fuori dall agenda del territorio; il Parco Tecnologico in sofferenza finanziaria e ancora alla ricerca di una base sociale più robusta. Università a parte (peraltro un progetto a chia- PERIODICO MENSILE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE PROVINCIA DI LODI ra impronta milanese) i principali progetti elaborati dal territorio a sostegno dello sviluppo economico locale non godono di buona salute, anzi battono in ritirata. Anche il quadro dei decisori pubblici non infonde fiducia: una Provincia affievolita e a guida provvisoria e Comuni che, a dispetto del carattere civico delle liste che li governano, si stanno schierando e dividendo secondo logiche schiettamente partitiche, incapaci di progettualità condivise. Accanto alla fragilità della politica, e a compensare le sue divisioni, può affiancarsi la funzione moderna, insieme analitica e propositiva, di un corpo intermedio costituito dalle rappresentanze delle imprese, in grado di condividere un percorso di costruzione di una nuova visione del territorio. A questa promettente capacità di coesione e di proposta delle Associazioni di categoria servono però un luogo e uno strumento per crescere e consolidarsi. In occasione dell Assemblea di giugno, l Associazione Industriali del territorio ha proposto la costituzione di un advisory board : un idea da raccogliere e condividere al più presto e per la quale anche Confartigianato è disponibile a spendersi senza riserve. Crescere con il territorio e per il territorio, per raggiungere insieme, attraverso il lavoro, maggiori livelli di benessere e di inclusione sociale: questo l impegno anzitutto morale che vogliamo assumerci, non da soli, in una curva delicata del percorso di sviluppo del Lodigiano. *Segretario Generale Confartigianato Imprese Provincia di Lodi ESCLUSIVA * 4 VETRINA* 5 Intervista al Presidente della Camera metropolitana The Brave, la birra di Lodi che guarda al mondo SICUREZZA * 6 FORMAZIONE * 7 Valutazione del Rischio, necessaria la revisione Negoziazione ed emozioni: torna la Smart Academy Anno II - Numero 9 - NOVEMBRE 2017 PRIMO PIANO SUL PIATTO MAGGIORI OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO Le imprese non hanno dubbi: il futuro della Provincia di Lodi può essere solo con Milano Se nel dicembre 2016 fosse passato il referendum costituzionale voluto da Renzi oggi probabilmente staremmo raccontando un altra storia. Il voto popolare invece ha salvato le province, lasciandole tuttavia nel limbo: un futuro tutto da scrivere, ampie competenze (leggasi, tra le altre, scuole superiori e strade) ma poche risorse, complice il taglio dei trasferimenti. Nel caso della Provincia di Lodi il quadro è ancora più incerto perché il presidente Mauro Soldati si è dimesso per tentare la corsa a Montecitorio la prossima primavera, lasciando così spazio al suo vice, il sindaco di Tavazzano Giuseppe Russo, anch egli targato Pd in una provincia che vira sempre più verso il centrodestra (Lodi, Sant Angelo e Codogno, tre dei quattro centri più importanti, sono oggi amministrati da sindaci leghisti). A questo aggiungiamo la situazione di profonda incertezza nella quale si muovono i 61 primi cittadini lodigiani, divisi in fazioni politiche e appa- rentemente incapaci di esprimere un idea comune sul futuro del proprio territorio. Un futuro che e questo almeno è chiaro - difficilmente potrà essere ancora autonomo. A pesare poi è una sensazione, che si percepisce soprattutto nella Bassa, e cioè - per dirla con le parole di Sabrina Baronio, presidente di Confartigianato - che per troppo tempo la Provincia di Lodi è stata la provincia della sola città di Lodi, incapace di dialogare realmente con il resto del territorio. Un esperimento di autonomia malriuscito (dicono i detrattori più accaniti) che oggi deve essere superato. E così - dopo poco più di vent anni di indipendenza - si torna a guardare a Milano, con l obiettivo di traghettare il Lodigiano all interno dell area vasta rappresentata dalla Città metropolitana. Un territorio di ampie dimensioni, con un industria di livello europeo, chiamato a raffrontarsi con segue a pagina 2 LODI Il convento di San Cristoforo, sede dell amministrazione provinciale

2 02 I Novembre 2017 PRIMO PIANO L ASSEMBLEA DEI SINDACI È TORNATA A IPOTIZZARE IL MATRIMONIO CON CREMA offerta dalle 9 associazioni di catego- Mentre la politica prende ancora tempo è ormai partita la Camera metropolitana continua dalla prima pagina esperienze fortunate già avviate da anni, ad esempio - indica Francesco Monteverdi, presidente degli industriali di Assolodi - con Monaco di Baviera. In attesa che i sindaci prendano una decisione è il mondo dell economia lodigiana a suggerire la direzione. E di pochi giorni fa il documento Dalla Camera metropolitana alla città metropolitana con il quale 9 associazioni di categoria indicano la straordinaria opportunità insita nel proporre il territorio lodigiano come soggetto attivo e protagonista di una nuova geografia economica capace di guardare verso la Città metropolitana. In sintesi, dopo aver deciso di far confluire la Camera di commercio di Lodi nella Camera metropolitana, ora il mondo dell industria, dell artigianato, del commercio e dell agricoltura spinge per fare un ulteriore passo avanti, portare tutto il Lodigiano (inteso come provincia) nella Città metropolitana. I firmatari del documento sono Ance Milano, Lodi, Monza e Brianza; Associazione Piccole e Medie Imprese Lodi; Ascom del Basso Lodigiano Confcommercio; Associazione Industriali del Lodigiano Assolodi; Asvicom della Provincia di Lodi; Confagricoltura Milano, Monza e Lodi; Confartigianato Imprese Provincia di Lodi; Unione Artigiani e Imprese Lodi; Unione del Commercio di Lodi Confcommercio. I rappresentanti del mondo economico dunque sembrano stringere i tempi con l obiettivo di scuotere il territorio e farlo uscire dalle oscillazioni degli scorsi mesi si legge in un altra parte del documento quando l esito del referendum ha portato il pendolo della politica locale, espressa nell Assemblea dei Sindaci, a muoversi dall opzione per Milano a quella per Crema, sino all attuale stallo. Si è deciso pochi mesi fa per la Camera di commercio, andando con Milano, si decida ora per l assetto istituzionale (la Provincia, ndr), consapevoli del rischio riflette Vittorio Codeluppi, presidente di Asvicom che oggi il territorio lodigiano può scegliere il proprio futuro in maniera autonoma, domani potrebbe ritrovarsi a subire decisioni prese da altri. L approdo nella Camera metropolitana è stata la naturale conseguenza di una serie di fattori evidenti aggiunge Codeluppi la maggior parte delle associazioni di categoria aveva già un forte legame con Milano, l economia lodigiana è interconnessa con quella meneghina e, non ultimo, le alternative apparivano de- Baronio Monteverdi Codeluppi Boselli Bricchi Marini boli, penso all ipotesi di una Camera di commercio che abbracciasse Pavia, Lodi, Cremona e Mantova. Fatta la Camera metropolitana oggi dobbiamo interrogarci sull ingresso del Lodigiano nella Città metropolitana. Se Codeluppi parla di alternative deboli alla Camera di commercio metropolitana, Sabrina Baronio (Confartigianato) si chiede quali siano le reali alternative all unione di Lodi con la Città metropolitana: L ipotesi di unirci a Crema (al momento l unica proposta emersa accanto a quella milanese, ndr) non appare convincente e comunque darebbe vita a un ente molto piccolo sia dal punto di vista della popolazione che delle aziende insediate dice -, l unica strada praticabile è l ingresso nella Città metropolitana, nella speranza di garantire al territorio lodigiano, ai suoi cittadini e alle sue imprese quelle opportunità di crescita e di sviluppo che la Provincia di Lodi non è riuscita a offrire dagli anni Novanta ad oggi. Pensiamo al solo aspetto infrastrutturale: le grandi arterie che solcano il Lodigiano sono state realizzate precedentemente alla nascita della Provincia di Lodi e nella Bassa, se si esclude la nuova tangenziale di Codogno, l impatto della Provincia sull assetto viabilistico non è stato particolarmente significativo. Non vede strade alternative nemmeno il presidente di Confagricoltura, Antonio Boselli, che avverte: L ingresso della Camera di commercio di Lodi nella Camera metropolitana è stato il primo pas- so, ora occorre ripensare l aspetto istituzionale del territorio lodigiano per guardare al futuro. I nostri imprenditori chiedono la vicinanza delle istituzioni sotto forma di servizi ed è innegabile che il territorio metropolitano offra maggiori possibilità. E proprio il contesto metropolitano è quello ottimale, secondo il presidente degli industriali, Monteverdi, che cita il modello di Monaco di Baviera e segnala la necessità di decidere per dare un futuro al Lodigiano: Il mondo economico lodigiano si è collegato a Milano, l Ufficio scolastico provinciale è unito a Pavia, per la Soprintendenza ai beni architettonici si fa riferimento a Mantova, siamo insomma in una situazione frastagliata. Per contro, l indicazione ria rappresenta un messaggio chiaro e di grande importanza, perché fino a pochi mesi fa sarebbe stato impensabile arrivare a un documento unitario di questo peso: oggi questo documento è realtà ed è la massima espressione del percorso comune avviato negli ultimi anni per avvicinarci a Milano. La scelta di far confluire la Camera di commercio di Lodi in quella Metropolitana non è stata obbligata, ma strategica, ora occorre un passo avanti. Proprio la vicinanza con Milano è il punto sul quale batte maggiormente Gianluigi Bricchi, presidente dei commercianti del Basso Lodigiano, che indica l esistenza di collegamenti efficienti( anche se la S1 dovrebbe arrivare fino a Codogno, sarebbe un vantaggio per migliaia di pendolari ) e convergenze economiche tali da indirizzare anche le scelte sulla futura provincia verso il capoluogo lombardo e la Città metropolitana. Da Milano a Piacenza possiamo indentificare un corridoio di sviluppo interessante osserva, è un territorio omogeneo, ben collegato, con le medesime associazioni di categoria operanti: si tratta insomma di una occasione unica. Milano come faro economico e politico dunque, al quale guardare per non restare isolati. Ne è convinto Nicola Marini, presidente dell Unione Artigiani: Milano si candida a diventare capitale economica europea e per il Lodigiano dunque non credo esista alternativa migliore all opzione di unirsi alla Città metropolitana. Siamo un territorio con un sistema infrastrutturale di prim ordine e inserirci nel contesto metropolitano ci permetterà di salvaguardarlo e di renderlo ancora più efficiente. Quanto alle alternative, la Provincia di Lodi farà fatica a rimanere autonoma perché già oggi non riesce più a rispondere in maniera soddisfacente alle proprie funzioni, mentre l idea di unirci a Crema è francamente riduttiva perché darebbe vita a un territorio troppo piccolo. Lorenzo Rinaldi

3 Novembre 2017 I PRIMO PIANO ECCO IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO DALLE NOVE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DEL TERRITORIO Dalla CCIAA metropolitana alla città metropolitana: le imprese lodigiane e i futuri assetti nel territorio Il 26 ottobre scorso, la risposta del Direttore de Il Cittadino a un lettore nella rubrica Lettere e opinioni ha fatto riemergere il tema delle strategie circa le possibili alleanze del Lodigiano con Milano e la Città metropolitana o, in alternativa, con altre aree territoriali (ad esempio Crema e la vicina Provincia di Cremona). Le sottoscritte Associazioni datoriali, che operano ormai da decenni nel Lodigiano e rappresentano la grande maggioranza delle imprese dei diversi settori dell economia locale, ritengono doveroso raccogliere l invito a contribuire al confronto, manifestando la propria posizione, peraltro già espressa nei comportamenti e nelle azioni messe in atto in questi anni, in modo unitario. Come noto, le nostre Associazioni hanno concorso in modo unanime alla decisione di trasformare l esperienza della Camera di Commercio di Lodi attraverso la partecipazione, con le sorelle di Milano e di Monza, alla formazione della Camera metropolitana, la maggiore in Italia e tra le prime in Europa. Per inciso, vale la pena rilevare che la maggior parte delle stesse scriventi Associazioni ha il medesimo perimetro territoriale di rappresentanza della nuova Camera Metropolitana. Si è trattato di una scelta dovuta: a) in primo luogo agli effetti della Riforma Renzi, che ha obbligato alle aggregazioni le Camere più piccole; b) in secondo luogo a ragioni obiettive che sono state in più occasioni da noi esplicitate e che concernono, tra l altro: la maggior coerenza sociale e demografica e la complementarietà economica; la disponibilità di maggiori risorse per gli interventi economici diretti alle imprese e per quelli infrastrutturali, che sono stati ridotti, negli ultimi due anni della CCIAA di Lodi, a non più di all anno (peraltro facendo ricorso alle riserve); viceversa, già nel bilancio 2018 la nuova CCIAA potrà disporre di almeno 20 milioni di euro; la maggiore omogeneità tra il personale camerale già impiegato nei rispettivi territori; l esistenza di consolidati rap- porti con le Associazioni dei territori di Milano e della Brianza. I fatti recenti dimostrano che si è trattato di una decisione tempestiva e lungimirante perché, solo per citare un esempio, la recente costituzione della Camera di Pavia, Cremona, Mantova ha sottratto Lodi dal pericolo di far parte obtorto collo di un Ente dal perimetro anomalo, lungo quanto la distanza che esiste dal Ticino al Mincio, estremamente multipolare e con una particolare complessità di governance (per non dire che la sede è stata fissata niente meno che a Mantova). Si tratta pertanto di una scelta che non può essere definita, come scritto ingenerosamente, un disastro. In uno scenario economico e sociale sempre più internazionale, dove uno dei cuori pulsanti del sistema produttivo europeo è collocato nell area territoriale compresa fra Milano, Monza e Lodi, viene - sul Vostro giornalelamentato il fatto che non sia stata ottenuta la Vice Presidenza per un lodigiano ; tuttavia, vorremmo evidenziare che un esponente del nostro territorio siede nell organo ristretto della Giunta esecutiva camerale, al pari del ben più consistente territorio della Brianza. Inoltre, giova anche ricordare che sui complessivi 33 consiglieri della nuova Camera metropolitana, sono ben 5 quelli designati dalle Associazioni Lodigiane (tra cui la prestigiosa rappresentanza del vasto mondo delle Professioni); forse più di quanto sarebbe spettato all economia lodigiana in base a un mero calcolo ponderato sulle proprie dimensioni (le attività locali incidono per il 3% circa sulle quasi imprese registrate dell intera Camera metropolitana). Siamo solo all inizio di un percorso del tutto nuovo, dentro al quale siamo sicuri che, al di là dei numeri che ci penalizzano, conterà la nostra capacità di elaborare proposte serie, in grado di recare beneficio concreto alle imprese che rappresentiamo. Quanto al futuro assetto istituzionale del Lodigiano, riteniamo che il territorio debba uscire dalle oscillazioni degli scorsi mesi, quando l esito del referendum costituzionale ha portato il pendolo della politica locale, espressa nel- LODIGIANO Sul futuro del territorio pesa ancora una volta l incertezza delle forze politiche l Assemblea dei Sindaci, a muoversi dall opzione per Milano a quella per Crema, sino all attuale stallo. Questa instabilità di valutazione e di orientamento è sintomo di posizioni ancora non del tutto definite sotto il profilo di una adeguata visione strategica. Dal nostro canto, ribadiamo la straordinaria opportunità insita nel proporre il territorio lodigiano come soggetto attivo e protagonista di una nuova geografia economica capace di guardare verso la Città metropolitana con idee e proposte attraverso le quali implementare e far crescere le peculiarità del nostro territorio. Le nostre Associazioni, nella forma più ampia e coesa possibile, si impegnano a organizzare nei prossimi mesi ogni utile iniziativa che possa giovare a tutta la comu- nità lodigiana a intraprendere la strada più appropriata, attraverso la quale assicurare alle persone, alle famiglie ed alle imprese le migliori condizioni per il proprio sviluppo economico e sociale. Ance Milano, Lodi, Monza e Brianza Associazione Piccole e Medie Industrie Lodi Ascom del Basso Lodigiano Confcommercio Associazione degli Industriali del Lodigiano Assolodi Asvicom della Provincia di Lodi Confagricoltura Milano, Lodi e Monza Brianza Confartigianato Imprese Provincia di Lodi Unione Artigiani e Imprese Lodi Unione del Commercio di Lodi Confcommercio 03

4 04 I Novembre 2017 PRIMO PIANO IL CORRIERE IMPRESE INTERVISTA IN ESCLUSIVA IL PRESIDENTE DELLA CCIAA MILANO- LODI-MONZA E BRIANZA Il futuro del Lodigiano: La Città metropolitana è frenata dalla mancanza di risorse ma è un percorso inevitabile La Città metropolitana è frenata dalla mancanza di risorse ma è un percorso inevitabile. Anche per Lodi può essere un opportunità in termini di miglior collegamenti, servizi, risparmi e progettualità di maggior respiro. Carlo Sangalli, storico presidente di Confcommercio, già presidente della Camera di commercio di Milano e da pochi mesi presidente della Camera di commercio di Milano, Lodi, Monza-Brianza, accetta la sfida di Corriere Imprese e prova a ragionare sul futuro del territorio lodigiano, schiacciato tra una Provincia - quella di Lodi - che ogni giorno deve fare i conti con la mancanza di risorse e le tendenze all unione con altri territori, in primis con quella Città metropolitana a cui gli stessi operatori economici di Lodi guardano con interesse. Presidente Sangalli, partiamo dall economia, quali i vantaggi concreti per il Lodigiano dall ingresso nella Camera di commercio metropolitana? Il recente accorpamento tra le Camere di commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi non è solo una somma algebrica di tre enti ma un complesso progetto strategico che dà un importante prospettiva ai nostri territori. Questo significa che anche il Lodigiano, nei prossimi mesi, sarà interessato da iniziative sui fronti dell innovazione, dell attrattività e dell alternanza scuola-lavoro. Stiamo lavorando, inoltre, nella direzione di una maggior efficienza e semplificazione dei servizi alle imprese con molta attenzione anche alla fase di ascolto delle loro priorità e necessità. La nuova Camera di commercio di Milano, Lodi, Monza-Brianza è prima in Italia con quasi mezzo milione di imprese registrate, 2 milioni e 200 mila addetti, 500 miliardi di fatturato. È prima nel Paese in termini di imprese e conta 466 mila registrate (di cui circa 400 mila attive). Opera in un bacino di 250 comuni e circa 4 milioni e 300mila abitanti. Significativo il peso anche in termini occupazionali, con oltre 2 milioni e 200mila addetti, pari circa al 59% del totale regionale e al 13% del nazionale. Prevalgono i servizi e il commercio, seguiti dalle costruzioni, dalla manifattura, ma anche con una buona componente nell agricoltura. L aspetto delle risorse è importante. Su quanti fondi può far conto il bilancio della Camera metropolitana? C è spazio per progetti di respiro internazionale che le singole Camere (pensiamo a Lodi) da sole non avrebbero avuto la forza di promuovere? Il decreto legge del 2014 con il taglio del diritto annuale del 50 per cento, ha messo in difficoltà le Camere di commercio. Alcune molto in difficoltà. Tuttavia, con gli accorpamenti e un recupero delle risorse del diritto annuale destinato a progetti specifici, siamo riusciti realmente a trasformare una criticità in opportunità. Nel bilancio 2018 della nuova Camera di commercio sono già stati stanziati, ad esempio, circa 20 milioni per varie azioni a sostegno di imprese e territori con un netto aumento rispetto a quello che veniva stanziato in precedenza. Come salvaguardare le singole realtà territoriali all interno della Camera metropolitana, specialmente quella lodigiana che essendo la più piccola è la più a rischio? L accorpamento tra le nostre Camere di commercio crea sinergie, economie di scala, semplificazioni ma non annulla le specificità territoriali. Al contrario, siamo convinti che le realtà locali saranno rafforzate e valorizzate proprio perché sono entrate a far parte di una dimensione più grande e di maggior respiro strategico. E non solo per una mera questione di risorse aggiuntive ma perché i vari sistemi imprenditoriali dei territori potranno ampliare le loro opportunità di business, estendere la loro promozione e comunicazione attraverso strumenti e iniziative messe in campo dalla nuova Camera di commercio. In futuro c è il pericolo di un omogeneizzazione dei territori? Direi di no. I territori con le loro tradizioni, culture, tipicità ed eccellenze sono un valore assoluto non solo per le nostre realtà ma per il Paese e per l Europa stessa. L omogeneizzazione economica e culturale appiattisce e rende indistinguibile tutto. La valorizzazione delle identità territoriali, tuttavia, non contrasta con il percorso sano dell innovazione e del cambiamento. La spinta verso Milano, che nel Lodigiano ha finora interessato soprattutto le realtà economiche, potrebbe riguardare anche gli assetti istituzionali? Quali opportunità vede nel passaggio del Lodigiano nella Città metropolitana? La rapidità dello sviluppo tecnologico globale supera nei fatti un certo tipo di localismo troppo concentrato su sé stesso. Unirsi, mettersi insieme, accorparsi è nel Dna dell uomo, a maggior ragione in un mondo che sta accorciando sem- PRESIDENTE Carlo Sangalli, storico Presidente di Confcommercio nazionale e primo Presidente della Camera di commercio metropolitana pre più le distanze. La Città metropolitana è frenata dalla mancanza di risorse ma è un percorso inevitabile. Anche per Lodi può essere un opportunità in termini di miglior collegamenti, servizi, risparmi e progettualità di maggior respiro. Ma resta certamente importante evitare quanto dicevamo prima e cioè il pericolo della omogeneizzazione che si può superare solo dando valore ai territori e alle loro specificità. Le piccole isole, politiche o economiche, hanno ragione di resistere o sono destinate a essere schiacciate da una realtà sempre più competitiva? Con Lodi, la nostra nuova realtà integrata, si arricchisce della componente economica delle imprese con una maggiore specializzazione in agricoltura. In questo ambito Milano conta quasi 4 mila imprese e il Lodigiano circa mille e cinquecento. Un rapporto interessante anche in settori diversi, come l incidenza della produzione di metalli, grazie al contributo di Monza e Lodi, che - come la stessa Milano - vantano una discreta specializzazione. Stiamo dunque assistendo all emergere di un nuovo contesto più strutturato dove i sistemi imprenditoriali potranno avviare sinergie e percorsi di crescita senza isolare o penalizzare piccole isole economiche. Lorenzo Rinaldi

5 Novembre 2017 I 05 IMPRESE IN VETRINA CON LA VENDITA DIRETTA NELLO SPACCIO AZIENDALE DI LODI E AL PUB DI CAVENAGO D ADDA Così la passione per la birra diventa business: The Brave nasce a Lodi ma guarda al mondo Dalla passione al progetto imprenditoriale, davanti a un boccale di buona birra. Artigianale naturalmente. È la storia di The Brave, il birrificio artigianale che da Lodi muove alla conquista del mercato nazionale. È l idea di un ex dirigente d azienda che ha voluto rimettersi in gioco in modo diverso, coinvolgendo la famiglia nel lavoro e investendo non solo su una nuova attività, ma anche sulla voglia e sul futuro dei suoi due figli Sara, 28 anni, e Fabio, 24 anni, che si occupano direttamente della gestione del pub «Senso unico» di Soltarico, a Cavenago d Adda. «Dopo tanta esperienza in ruoli dirigenziali di grandi aziende nazionali e multinazionali, mi ero preso un periodo per staccare e ho voluto approfondire una vecchia passione, quella per la birra spiega Massimo Rossi, titolare e amministratore di The Brave -. E così è uscita l idea di trasformare la passione in impresa. D altronde, lo dicevo fin da ragazzo: quando mi stanco, apro un pub. Beh, siamo andati un po oltre il pub, ma il concetto è un po LO STAFF Foto di gruppo in occasione del primo compleanno del birrificio quello». E che si sia andati oltre il pub è subito comprensibile con una visita allo stabilimento della Martinetta a Lodi (Viale Genova, 2). È qui che nascono e crescono i 10 diversi tipi di birra a marchio The Brave, dalla classica weizen fresca e leggera Colombina alla pluripremiata Dottor Balanzone, scura in stile belga, dalla beverina in stile kolsch O.M.K. (Oh My Kolsch) alle stagionali Gianduia, brown ale al miele, o Pigia, con mosto di vino. A curarle una per una è Mauro, il mastro birraio, che affina le ricette ideate e disegnate da The Brave e poi sviluppate al CERB della facoltà di Agraria dell Università di Perugia, il Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra. Prove e tentativi, e prototipi, fino a 10 prima di arrivare alla Balanzone che si può bere ora. «C è un grande lavoro di ricerca, di sviluppo e di affinamento dietro ogni birra, e c è poi una lavorazione che svolgiamo tutta qui a Lodi, che nulla a che vedere con i processi industriali racconta Massimo -. Ha lo stesso nome, ma la birra artigianale è un prodotto completamente diverso da quella industriale, nemmeno paragonabile. Lavoriamo su un mercato molto più piccolo ma in forte crescita, fatto di appassionati ma non solo. E nel nostro progetto rientra a pieno titolo anche la gestione del pub Senso Unico, perché oltre a diversificare, è lì che possiamo testare sui clienti le nostre e le altrui birre, capire cosa vogliono i consumatori, valutare il riscontro ai prodotti». Oggi del progetto fanno parte una decina di persone e a parte Massimo Rossi l età più alta è 28 anni. Un impresa giovane, pensata nel 2014 e avviata in concreto un anno fa, tra sviluppo imprenditoriale e solite lungaggini burocratiche. «Abbiamo lo spaccio e vendiamo al consumatore finale, ma il cuore del nostro mercato è quello dei locali e dei pub, in Lombardia, in Emilia Romagna e da poco anche a Roma, patria della birra artigianale italiana conclude Massimo -. Guardiamo anche all estero, ma con prudenza, perché ci sono molte complicazioni. È un attività che richiede molta flessibilità, e grande impegno. A darci la spinta iniziale però è stata la passione, ed è la passione che coltiviamo ogni giorno». Andrea Bagatta

6 06 I Novembre 2017 SICUREZZA REVISIONI OBBLIGATORIE PER LE AZIENDE: L ASSOCIAZIONE PROPONE SERVIZI SU MISURA Stress Correlato e Documento di Valutazione dei Rischi: le soluzioni di Confartigianato per aiutare le imprese Confartigianato Imprese Provincia di Lodi ricorda a tutte le aziende che - ad eccezione delle ditte individuali e delle imprese familiari prive di dipendenti hanno l obbligo di predisporre il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Il DVR, così come definito dal D.Lgs 81/08, è un documento che deve adattarsi alle caratteristiche reali dell azienda, sia in termini di contenuti sia di periodicità della revisione. Il Documento di Valutazione dei Rischi non è quindi un formale adempimento che una volta realizzato può essere scordato ed archiviato come un obbligo assolto, ma piuttosto uno strumento che costituisce parte integrante dell azienda e ne racconta i cambiamenti strutturali, organizzativi e tecnici, con l obiettivo di monitorare costantemente e rapidamente la comparsa (o la scomparsa) di eventuali rischi per i lavoratori, nonché le relative misure preventive e protettive. E bene quindi specificare che, pur non avendo una scadenza predefinita, il DVR deve essere modificato nei seguenti casi: significative modifiche del processo produttivo; significative modifiche dell organizzazione aziendale (acquisto di nuovi strumenti o macchinari, ristrutturazioni, traslochi, cambiamenti organizzativi); in caso di importanti infortuni o malattie professionali; se gli esiti della sorveglianza sanitaria ne diano indicazioni; in caso di nuove nomine all interno dell organigramma della sicurezza; in caso di aggiornamenti normativi che ne implichino una revisione. Sempre in tema di sicurezza, Confartigianato ricorda che da gennaio 2011 è obbligatorio per le aziende effettuare la valutazione dello Stress Lavoro Correlato. Le imprese obbligate alla valutazione in questione sono tutte quelle che hanno lavoratori (dipendenti o soci lavoratori). Anche in questo caso, come descritto per il DVR, la valutazione dello stress lavoro correlato non ha una vera e propria scadenza ma, anche in assenza di significative modifiche del processo di lavoro o dell organizzazione aziendale, è consigliata - secondo la rilevanza del rischio - una revisione biennale/triennale. Per queste ragioni, l Ufficio Sicurezza di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi ha predisposto delle soluzioni ad hoc per effet- LAVORO Tra gli adempimenti obbligatori per le aziende c è il Documento di Valutazione dei Rischi tuare la revisione del Documento di Valutazione dei Rischi (sia nella versione standardizzata sia nella versione ordinaria) e la Valutazione dello Stress Lavoro Correlato. Per maggiori informazioni, è possibile contattare i referenti territoriali dell Ufficio Sicurezza dell Associazione: per l area Lodi S. Angelo Lodigiano, Alberto Mamoli: Tel a.mamoli@confartigianato.lodi.it per l area Codogno Casalpusterlengo, Alberto Ciusani: Tel a.ciusani@confartigianato.lodi.it. CREDITO Impegni di fine anno più leggeri con Confidi Systema! Confidi Systema!, in collaborazione con Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, mette a disposizione, in questo particolare periodo dell anno in cui le imprese sono impegnate con esigenze straordinarie di cassa per pagamenti di imposte, tasse e contributi, oneri di natura fiscale e liquidazione periodica della tredicesima mensilità ai dipendenti, un finanziamento chirografario concesso a copertura del 100% del fabbisogno di spesa come da documentazione comprovante gli impegni. Confidi Systema! Garantisce l 80% dell importo finanziato in presenza della controgaranzia del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. Scopri i dettagli dell iniziativa su: direzione_giusta Vicini di impresa prendi la direzione giusta! Tredicesime e impegni straordinari di fine anno CONTATTA I CONSULENTI CREDITO DI CONFARTIGIANATO IMPRESE PROVINCIA DI LODI Claudia Severgnini Cell claudia.severgnini@confidisystema.com Antonio Gallinari Cell antonio.gallinari@confidisystema.com Messaggio pubblicitario con finalità promozionale: per le caratteristiche generali dei prodotti si rinvia ai Fogli informativi consultabili sul sito web alla sezione Trasparenza.

7 Novembre 2017 FORMAZIONE GAIA RANCATI DOCENTE IL PROSSIMO 15 GENNAIO SICUREZZA Rancati docente di turno della Smart Business Academy - affronterà il tema Emozioni e negoziazione. Esperta in marketing, retail e sales, laureata in Relazioni Pubbliche alla IULM di Milano, Gaia Rancati ha conseguito il Master in Management e Leadership presso la Business School del Sole 24 Ore. Attualmente è dottoranda di ricerca alla IULM per il Dipartimento di Marketing in Fashion Retail & Distribution. Ha maturato importanti esperienze manageriali nel retail e nelle vendite presso La Rinascente, Max Mara Fashion Group, Value Retail e Louis Vuitton. E docente di Retail e Distribution presso la IULM, lo IED Moda, la Westminster Business School e in Fondazione ISTUD. Si occupa dell aggiornamento continuo del ruolo del venditore all interno dello store e nell omni canalità, con focus sulla cerimonia di vendita nei suoi aspetti di immagine, di comportamento, di comunicazione e sull implementazione degli strumenti digitali in store. È, infine, esperta di antropologia dello shopping, economia comportamentale e multiculturalità (nazionalità, culture, genere, generazioni). Tra i suoi clienti: Gruppo Inditex, Gruppo Black Stone, San Carlo, Harmont & Blaine, Fedon. Di seguito il programma completo dell appuntamento del 15 gennaio: EMOZIONIENEGOZIAZIONE Riconoscere le emozioni attraverso i canali della comunicazione non verbale; Favorire la costruzione di una relazione empatica con l interlocutore e anticipare le reazioni dell altro; RELATRICE Gaia Rancati Acquisire una maggiore consapevolezza del sistema di valori di riferimento dell interlocutore e in base a questo scegliere in quali termini personalizzare il messaggio che si vuole trasferire; Impiegare in modo efficace e mirato la Tecnica avanzata delle domande per sintonizzare il proprio messaggio con le motivazioni dell interlocutore. Per adesioni o maggiori informazioni, è possibile contattare la signora Giusy Negri: telefonando allo oppure inviando una all indirizzo g.negri@confartigianato.lodi.it. CONVENZIONI I vantaggi dell accordo con Nini Car Spa NINI CAR SPA, concessionaria Renault, Dacia e Nissan ( è da alcuni mesi un nuovo partner di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi. L accordo tra Confartigianato Imprese Provincia di Lodi e NINI CAR prevede una convenzione esclusiva, dedicata alle imprese associate, per l acquisto scontato di vetture e veicoli commerciali Renault e Dacia. Di seguito la griglia sconti prevista in caso di ritiro dell usato: VEICOLI COMMERCIALI CLIO VAN -26,5%, KANGOO EXPRESS - 33,5%; TRAFIC -33,5%; MASTER FURGONE -35,5%; MASTER CON CASSONE FISSO -34%. VETTURE TWINGO -18%; CLIO BERLINA -26,5%; CLIO SPORTER -26,5%; CAPTUR -19,5%; NUOVO CAPTUR -18%; MEGANE BERLINA e SPORTER -21%; NUOVA SCENIC e GRAND SCENIC -21%; MEGANE COUPE -20%; KADJAR -18,5%; TALISMAN BERLINA -20,5%; TALISMAN SPORTER -22,5%;ESPACE -16,5%; KANGOO VETTURA -29,5%. Inoltre, in aggiunta a questa griglia, ogni mese la concessionaria NINI CAR garantisce un extra sconto fino a euro su una selezione di modelli in pronta consegna con la possibilità di effettuare l acquisto con finanziamenti e leasing FINRENAULT. Ma i vantaggi per gli associati di Confartigianato non finiscono qui! L accordo prevede, 07 L elenco dei corsi di dicembre 2017di La formazione in materia Comprendere le emozioni e negoziare con efficacia: lezione alla Smart Academy Il mondo del business è in rapido cambiamento e il sapere richiesto per poter gestire un attività professionale e imprenditoriale è sempre più evoluto. Per questa ragione Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, Parco Tecnologico Padano, Consorzio Lodi Export e URC - Ufficio Reclami Chiuso hanno ideato nella primavera del 2015 la Smart Business Academy: un percorso di formazione di alto livello, docenze di prestigio (docenti universitari, consulenti affermati e coach professionisti) e un programma didattico in grado di favorire la crescita di competenze e attitudini specifiche dei partecipanti. Lunedì 15 gennaio 2018, dalle ore alle ore 18.00, presso la sede di Lodi (via della Marescalca 6) di Confartigianato Imprese, Gaia I infatti, altri benefit: - buono di 150 euro omaggio sugli accessori in caso di acquisto di vetture e veicoli commerciali; - il lavaggio omaggio flat; - vettura sostitutiva gratuita per tutti gli interventi in assistenza; - possibilità riservata ai titolari di test drive 24H per i modelli del segmento C-D. Per maggiori informazioni su tutte le offerte dell accordo e su come beneficiarne, basta contattare i front-office delle sedi territoriali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi o direttamente le due sedi della NINI CAR SPA: in Via degli Artigiani 1/3 a Vaiano Cremasco ( ) oppure in S.S. 235 Km a Pieve Fissiraga ( ). sicurezza sul lavoro è sempre più determinante per la salvaguardia dei lavoratori e la tutela di un impresa. Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, per queste ragioni, ha predisposto un ampia offerta di corsi. Segnaliamo in particolare nel mese di dicembre la proposta di ben 5 edizioni del corso, della durata di 6 ore, per l aggiornamento della formazione dei lavoratori prevista dall accordo StatoRegioni del Ecco l elenco dei corsi per la sicurezza in avvio nel mese di dicembre: Lunedì 4 dicembre, giovedì 7 dicembre, mercoledì 13 dicembre, lunedì 18 dicembre, mercoledì 20 dicembre - Formazione sicurezza lavoratori (Modulo aggiornamento quinquennale); Lunedì 4 dicembre Formazione Datori di lavoro che svolgono le funzioni di RSPP (Modulo aggiornamento); Lunedì 11 dicembre Formazione addetto Primo Soccorso (Modulo aggiornamento); Lunedì 11 dicembre Formazione sicurezza lavoratori (Modulo generale); Giovedì 14 dicembre Formazione sicurezza lavoratori (Modulo specifico Alto Rischio); Venerdì 15 dicembre Formazione addetti prevenzione incendi (Modulo aggiornamento). Per iscrizioni o maggiori informazioni (costi, tempistica, ecc): Alberto Mamoli Tel a.mamoli@confartigianato.lodi.it

8 08 I Novembre 2017 CORRIERE IMPRESE Periodico Mensile di Informazione di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi Inviato Gratuitamente a tutti i Soci Anno II N 9 - Novembre 2017 Direttore Responsabile Renato Goldaniga Direttore Editoriale Vittorio Boselli Coordinatore di Redazione Mauro Parazzi Redazione Claudio Bianchessi, Gianpiero Brunelli, Alberto Ciusani, Laura Ferrari, Emanuele Lupi, Nicola Peloso, Paolo Roda, Antonio Scarcella, Lorenzo Rinaldi, Andrea Bagatta, Francesco Cancellato, Paola Roverselli, Paola Rota Direzione, Redazione, Amministrazione Lodi, Via della Marescalca, 6. Redazione@Confartigianato.lodi.it Stampa C.s.q. Spa Erbusco (Bs) Fotografie Archivio Confartigianato, Archivio Il Cittadino Registrazione Tribunale di Lodi N del 4/07/2014 Ideazione e Realizzazione Grafica Pmp Edizioni

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