COME RISPARMIARE ENERGIA NEI DATA CENTRE

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1 Dddd COME RISPARMIARE ENERGIA NEI DATA CENTRE ROMA 30 ottobre 2012

2 Dddd I DATA CENTRE: esperienze dal campo Lino.Freschini@gmail.com

3 Perche e cosi diversa la progettazione di un DC rispetto ad un altra tipologia di impianti? il DC DEVE!! Deve funzionare. Sempre! Deve sopportare 1 o 2 livelli di guasto. Deve gestire fermi parziali di impianti. Deve sopportare le operazioni di facility (ordinarie e straordinarie). Deve esserci una conoscenza assoluta da parte del facility del progetto. Dovranno esistere rapporti strettissimi del progettista con il facility. Deve essere progettualmente il piu semplice possibile perche cosi sara garantita una corretta gestione dell impianto da parte del facility. Deve avere un occhio di riguardo rispetto ai consumi di energia.

4 RISPARMIO ENERGETICO E questa e una bella scommessa: teniamo presente che abbiamo in gioco potenze più o meno grandi ma in funzione 24 h x 365 giorni Riflettiamo ancora sul fatto che il risparmio non deve andare a discapito della sicurezza del funzionamento. Dove si può intervenire per ottenere un risparmio?

5 Impianto meccanico scelta fra 2 vie e 3 vie recupero di calore free cooling inverter sulle pompe (tutte, una parte ) inverter sugli under/over scelta dei chiller (1 punto di COP vale 30/ E) filosofia degli apparati: n, n+1, n+2 ricordiamo che fissata la necessità = 100, con 4 under al 30% risparmio fino al 60% rispetto a (n+1) 3 under al 100%. Inoltre otteniamo una migliore distribuzione dell aria in sala. Distribuzione a sola aria, aria/acqua (vedi nuovi apparati IBM Z-NEXT), puntuale o distribuita. Ricordiamo quanto sia importante, dal punto di vista energetico, produrre acqua il più calda possibile (sfruttare il salto 10/15 piuttosto del 7/12) ricordiamo ancora quanto giovi avere ambienti a 25 /28 piuttosto che 20.

6 Impianto elettrico ATTENZIONE AI FALSI RISPARMI: taglie apparati, dimensionamento cavi.. A fronte di un piccolo risparmio iniziale potremmo pagare un prezzo immane in termini di sviluppo. CONTINUITA : UPS statici UPS dinamici UPS con soccorso di batterie UPS con soccorso di motore diesel ne riparliamo fra qualche momento

7 ATTENZIONE: nella progettazione di un DC c e un paradosso: noi progettiamo un impianto da milioni di euro su dati di progetto faticosamente ottenuti che devono tener conto dei tempi di esecuzione, della logistica, degli spazi a disposizione, del budget E l'impianto, nelle condizioni di progetto, funzionerà per il 20% della sua vita! C'e' quindi un'ulteriore variabile : noi dovremo fare un progetto per un impianto che dovrà fornire 100 ma che per 4/5 della sua vita dovrà lavorare al 30-70% e solo per 1/5 al % tenendo presente il problema sicurezza e il problema risparmio. Una bella sfida!

8 Percentuale di carico anni

9 Il progetto dovrà essere svolto con una vista preferenziale allo sviluppo Infatti, se il Committente dopo x anni (4/5 normalmente), chiede di poter aumentare le potenzialità della struttura, non sono ipotizzabili risposte del tipo: bisogna costruire un nuovo DC in altro sito perche qui non ci sono gli spazi possiamo potenziarlo al massimo del 20% dobbiamo bloccare il vecchio DC per 1 o 2 anni

10 In altre parole: il progetto dovrà tenere conto del dato 100 (con occhio ai carichi parziali nella sua vita) dovrà essere realizzato per 110/120 (sfruttando le taglie dei vari apparati: interruttori, blindo, chiller, UPS etc) dovrà essere sviluppato uno studio di fattibilità DI MASSIMA per 200 dovranno essere presi in considerazione tutti i lavori che sono propedeutici a questo obbiettivo (riserve sui collettori, soccorsi fra apparati, predisposizione per ulteriori parallelismi di chiller, pompe, UPS) Si impone quindi una verifica degli spazi. IN OGNI CASO DEVE ESSERE COMUNICATO AL COMMITTENTE se esiste o meno la possibilità di sviluppi futuri soprattutto se questi non sono attuabili!

11 CLIMATIZZAZIONE Ci sono richieste sempre più pressanti da parte del Committente per una densità sempre maggiore di macchine IT o per la sostituzione delle vecchie con altre sempre più potenti. Sta diventando la norma progettare impianti di climatizzazione per / W*m2. Fino ad oggi si progettavano impianti a tutt'aria, ma per queste potenze si potrebbero avere problemi di accesso alle sale a causa della quantità d'aria che andremo ad immettere (problemi per i tecnici che vi lavorano, altezza del plenum ) Attualmente si considera di fornire una parte di freddo con l'aria e una parte con l'acqua.

12 E qui, non essendoci letteratura (le ultime macchine raffreddate ad acqua erano degli anni 80), si pongono nuovi problemi: tipo di tubazioni (rigide, flessibili), di raccordi, di tipo di giunture, di segnalazione di eventuali perdite, di parare eventuali spruzzi dovuti a rotture o correnti parassite etc e' necessario che ci inventiamo qualche contromisura (e' necessario sempre provare a prevenire) valvole di chiusura automatica doppia alimentazione meccanica alle macchine IT doppi circuiti di sala rilevazione a pavimento vaschette di raccolta sotto i raccordi pavimenti in pendenza o tombini per evacuazione dell acqua per eventuali perdite percorsi per espulsione acqua

13 IMPIANTISTICA i cavi di potenza e di cablaggio dovranno essere su canaline sospese e non a terra gli isolamenti delle tubazioni dovranno essere particolarmente accurati per evitare condense. dovranno essere isolati raccordi, stacchi, valvole, sfiati, scarichi etc il tutto non solo per evitare formazione di acqua, ma soprattutto per evitare falsi allarmi I DATA CENTRE : esperienze dal campo

14 CONTINUITA' Anche per questo problema, come per molti di quelli incontrati precedentemente, non esiste una risposta assoluta. Ci sono però sicuramente degli indirizzi. Un po' di storia UPS statici posti in parallelo erano più che sufficienti per la richiesta di potenza necessaria fino a qualche anno fa. Poi aumenta la richiesta di potenza, aumentano le taglie, aumenta il numero di UPS da dover mettere in parallelo. E' giocoforza, sopra certe potenze, passare agli UPS dinamici E qui altra scelta: li utilizziamo nella versione con batterie o con motore diesel?

15 pro batterie: tempi di resistenza, e quindi possibilità di intervento, più lunghi tecnologia consolidata, anche se comunque il parallelo fra GE e' sempre critico (parallelo fra GE prima o dopo la presa di carico?) contro batterie: costi elevati delle batterie (con manutenzione, ermetiche ) costi smaltimento batterie (ogni 5-8 anni) spazi considerevoli condizionamento pericolo d'esplosione a causa della formazione di idrogeno necessità di installare impianti antidetonanti (luce, estrazione, rivelatori idrogeno e incendio, supervisore) manutenzione puntuale (verifiche livello liquido, verifica capacità, prova di scarico totale); ricordiamo che una sola batteria della serie in cc può vanificare l'intera linea (installazione supervisore specialistico)

16 pro motore diesel : facilità di progetto e quindi di realizzazione dell'impianto possibilità di ritardare la partenza del diesel dei 5 sec che normalmente consentono il ripristino della fornitura nei parametri di tolleranza (vale anche per batterie) manutenzione in carico ad un unico fornitore sia per la parte elettronica che meccanica facilità di esecuzione delle prove di funzionamento sia in bianco che a carico

17 contro motore diesel : il motore deve partire (teniamo presente comunque la grande affidabilità nelle configurazioni n+1, in parallelo, ad anello) costi iniziali probabilmente superiori, anche se non e' così scontato

18 attenzione ai rendimenti: Dato di progetto: carico = 100 sdoppiamento linee: per linea carico = 50 Consideriamo la configurazione N+1 per linea: carico variabile fino a massimo 25 Considerando che viene installato un UPS che potrà (in caso di emergenza) reggere il carico di una linea da solo la scelta cadrà sull'ups di taglia 60/70. Che lavorerà normalmente con carico 10/25. verificare/confrontare assolutamente i rendimenti in queste fasce verificare/confrontare le caratteristiche dei diversi fornitori

19 Grazie per l attenzione GRAZIE PER L ATTENZIONE Le opinioni espresse dagli associati non riflettono necessariamente il parere dell AiCARR I DATA CENTRES: : esperienze dal campo

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