Città di Lonato del Garda. Provincia di Brescia AREA ECONIMICO-FINANZIARIA Settore Socio-Assistenziale

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1 UNIONE EUROPEA AUTORITA DELEGATA AUTORITA RESPONSABILE FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) OS2 INTEGRAZIONE/MIGRAZIONE LEGALE ON2 INTEGRAZIONE - PIANI DI INTERVENTO REGIONALI PER L INTEGRAZIONE DEI CITTADINI DI PAESI TERZI PROGETTO REGIONALE PROG-2463 LAB IMPACT Regione Lombardia Direzione Generale Politiche Sociali, Abitative e Disabilità Progetto di consolidamento delle azioni di governance e innovazione di servizi a favore di cittadini migranti residenti nei Comuni nell Ambito Territoriale 11 GARDA 2019/2020 Codice CIG D64 Codice CUP E89F Codice CPV Servizi di assistenza sociale Codice AUSA / 5

2 PREMESSA: Ormai da un decennio l immigrazione rappresenta uno degli effetti, maggiormente complessi, del più generale processo di globalizzazione economica, che va governato per promuovere comunità sostenibili, fondate sulla coesione sociale. Da sempre il fenomeno dell immigrazione, nella sua complessità, interroga le coscienze e chiede alle società di impegnarsi con maggiore convinzione ed efficacia per quel processo di integrazione utile al raggiungimento di un equilibrio sociale e di un relazione significativa tra tutte le persone presenti sul territorio. La dimensione uomo del soggetto immigrato è spesso trascurata anche da coloro che vedono nell immigrazione una risorsa, ponendosi spesso come difensori degli immigrati. Risulta necessario favorire processi di integrazione sociale delle giovani generazioni, nella considerazione che le seconde e le terze generazioni rappresentano categorie portatrici di particolari bisogni cui rivolgere una attenzione specifica. Le seconde generazioni esprimono infatti identità multiple, che non si identificano più con i luoghi del passato migratorio dei propri genitori, ma nemmeno con la nuova società di accoglienza. Le persone immigrate quando entrano in un nuovo Paese per costruirsi una nuova vita, lo fanno per stabilirvisi a lungo, o in alcuni casi per sempre. Hanno necessità di un inserimento senza conflitti con la società che li ospita, costruendo una graduale reciprocità di diritti e doveri. A questo primo livello di integrazione la capacità di rispettare regole comuni ne dovrà seguire una ulteriore: la cittadinanza. Il soggetto straniero si trasforma, non è più un immigrato ma cittadino a pieno titolo, dunque, dopo aver appreso la lingua di un Paese, dopo avervi vissuto un numero di anni sufficiente a comprenderne la mentalità e la cultura, e a condizione di condividere i valori fondamentali espressi dalla Carta costituzionale del Paese. Alla luce di questa grande complessità e nella consapevolezza della sfida, già nel 2008, le comunità dell Ambito 11, avevano avviato interventi prevalentemente in ambito scolastico - di facilitazione linguistica, mediazione culturale ed etnoclinica interculturale. Raccogliendo l incremento delle situazioni intercettate dalle scuole e dai servizi territoriali (servizi sociali, tutela minori, ecc.) e dalla complessità connaturate alle stesse, l Ambito ha sviluppato un modello di intervento sempre più integrato e di sistema di rete, nella consapevolezza di ricomporre e di riqualificare maggiormente gli interventi medesimi e le relative attività. Pertanto nel territorio gardesano dal 2010 sono stati attivati anche Sportelli Informativi per immigrati, pensati inizialmente con valenza comunale e successivamente (2014) riprogettandoli come sportelli/polo in un ottica territoriale/distrettuale. L idea era quella di procedere attraverso confronti continui e con un lavoro di tessitura di reti al fine di sviluppare un sistema integrato di servizi territoriali (casa, scuola, lavoro, sanità..). Tutto ciò ha permesso di sviluppare un proprio modello dinamico e flessibile capace di progredire in maniera più efficace ed efficiente. AZIONI PROGETTUALI DA SVOLGERE AZIONE1 Miglioramento del successo formativo/scolastico per ridurre la dispersione scolastica SERVIZI ED INTERVENTI DI PROMOZIONE ALL INCLUSIONE SCOLASTICA: Il fenomeno della dispersione scolastica è un problema complesso che coinvolge diverse dimensioni della vita sociale. Esso, infatti, è connesso alle situazioni di esclusione sociale, al disagio alla povertà materiale e/o culturale, ma sono presenti anche motivazioni che nascono da questioni personali o familiari, da difficoltà nell apprendimento e più in generale, anche da come è organizzato il sistema dell educazione scolastica ed il ruolo che in esso gioca il singolo individuo. Per questo, le risposte al fenomeno della dispersione non possono essere di un unico genere ma, per contrastare e diminuire la gravità del problema, le iniziative devono essere molteplici e rivolte alle politiche educative e sociali, del lavoro e della salute. L obiettivo del progetto è di ridurre significativamente 2 / 5

3 la dispersione scolastica, di rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto l uguaglianza dei cittadini, che impediscono il pieno sviluppo della persona (art. 3 della Costituzione). In tale ottica, è necessario collaborare con ogni scuola per una pianificazione degli interventi attraverso interventi/laboratori mirati nelle classi terze delle scuole secondarie di primo grado e nelle classi degli istituti superiori, basandosi su varie combinazioni di formazione, di tutoraggio, di problem solving, di lavoro individuale e di collaborazioni di esperti. Inoltre contemplando la presenza di scuole di diverso grado, si favorisce la creazione di una rete di prevenzione alla dispersione scolastica, garantendo l accompagnamento in continuità, fra i diversi ordini di scuola e con la collaborazione di enti pubblici, con particolare riguardo al Comune e ai Servizi Sociali e le associazioni educative del territorio di riferimento, ivi comprese ovviamente associazioni e gruppi di genitori. AZIONE 2 Servizi di Sportello, di Mediazione Culturale e di Equipe Multidisciplinare SERVIZIO DI SPORTELLI INFORMATIVI PER IMMIGRATI: Si intende garantire l apertura dei 2 sportelli informativi per stranieri, oltre ad attivare degli sportelli itineranti. Gli sportelli dovranno fornire informazioni, supporto e consulenze anche telefoniche sulle seguenti tematiche e procedure: Rilascio o rinnovo del permesso / carta di soggiorno; Ricongiungimenti familiari; Visti per l ingresso in Italia; Dichiarazione di ospitalità; Riconoscimento o riconversione dei titoli di studio; Documentazione statistica; Sostegno all associazionismo; Collaborazione con enti, istituzioni ed associazioni del territorio; Assistenza sanitaria ed iscrizione al servizio sanitario nazionale; Iscrizione all anagrafe ed allo stato civile; Mediazione istituzionale; Fruizione dei servizi offerti dalle amministrazioni comunali; Corsi di alfabetizzazione; Collaborazione nella ricerca dell alloggio e del lavoro; Ottenimento della cittadinanza; Le attività principali degli sportelli, oltre a quelle già descritte in precedenza sono: Facilitare il disbrigo delle pratiche amministrative sul territorio, quale presupposto per assicurare la regolarità delle persone immigrate; Facilitare l accesso ai servizi del territorio da parte dei cittadini stranieri; Creare strumenti di confronto e di scambio di informazioni per la promozione della cultura e dell integrazione, con istituzioni territoriali e locali, rappresentanze degli immigrati, associazioni di volontariato, imprese sociali e realtà del profit; Potenziare la rete territoriale per gestire le tematiche dell immigrazione, in un rapporto organico con il Piano di Zona, principale strumento di programmazione delle politiche sociali territoriali e dei processi di integrazione e di acquisizione dei diritti di cittadinanza (lavoro, casa, salute e istruzione); Favorire, in stretto raccordo con i servizi sociali territoriali, i processi di integrazione sociale dei cittadini di origine straniera, sia singoli, adulti e minori, che famiglie, avendo particolare attenzione alle fasce deboli o a rischio di emarginazione sociale; 3 / 5

4 Supportare i servizi sociali territoriali nell attivazione di progettazioni specifiche mirate a dare risposta a bisogni emergenti sia a livello distrettuale che nei singoli comuni coinvolti (in ambito scolastico, educativo, del tempo libero, sociale e sanitario); Favorire la formazione degli operatori sociali e non solo in ambito normativo e legislativo; Gli Sportelli Immigrati dovranno altresì partecipare attivamente e potranno progettare e proporre iniziative autonome (o in collaborazione con altri soggetti) di tipo interculturale, partecipare alla progettazione del Piano di Zona per interventi nel settore immigrazione, promuovere e coordinare ricerche di settore sul fenomeno migratorio. SERVIZIO DI MEDIAZIONE CULTURALE: Il servizio di mediazione culturale affronta in modo sistemico la complessità e la multidimensionalità del fenomeno immigrazione e dei relativi processi di integrazione, promuovendo pari opportunità di accesso al sistema di tutela e garanzia dei diritti di cittadinanza, attraverso azioni positive volte a colmare la situazione di svantaggio della popolazione immigrata; favorisce inoltre la comunicazione tra cittadini immigrati e società di accoglienza. Il servizio di mediazione culturale opera in stretto raccordo con il servizio sociale professionale dei Comuni dell Ambito e in un ottica di rete con le istituzioni, i servizi pubblici, gli enti e le comunità di immigrati del territorio. Il Servizio è articolato nelle attività di seguito specificate, da svolgersi in maniera integrata e coordinata e prevede: prestazioni di mediazione culturale finalizzate a facilitare l accesso della popolazione immigrata ai servizi essenziali e funzionali ad una piena integrazione; interventi specialistici, nelle specifiche aree dell accoglienza, disagio abitativo, salute e prevenzione, istruzione e interculturalità, sostegno all occupabilità, cittadinanza attiva, finalizzati alla decodifica culturale ed all interpretazione linguistica delle principali componenti etniche presenti sul territorio e all inclusione dei cittadini immigrati; percorsi di aggiornamento per gli operatori dei Servizi territoriali nei diversi ambiti di intervento; servizi di sostegno, reti di solidarietà e di assistenza per favorire l inclusione di soggetti a forte rischio di esclusione sociale; ricerche e analisi sulla presenza e sugli aspetti dell integrazione dei migranti nel contesto locale; azioni di sensibilizzazione tese a favorire un interazione positiva tra le differenti componenti etniche del territorio e a ridurre pregiudizi e discriminazioni. SERVIZIO DI EQUIPE MULTIDISCIPLINARE: L intervento di EQUIPE MULTIDISCIPLINARE (intervento multidisciplinare/etnoclinico) mira a supportare i vari servizi, quali il Servizio Sociale e/o il Servizio Tutela Minori, nell approfondimento della conoscenza del sistema familiare e del progetto migratorio di famiglie migranti per i quali è già in corso o deve essere attivato un percorso/progetto di Intervento del Servizio stesso. Attraverso la consulenza sarà possibile sviluppare nuove categorie esplicative per meglio comprendere l origine e la dimensione del disagio personale e/o familiare e, allo stesso tempo, il singolo e/o la famiglia migrante avrà l opportunità di raccontarsi dando al disagio la propria connotazione. Tale servizio intende sostenere le famiglie migranti e gli operatori che lavorano con loro nel processo di conoscenza reciproca, favorendo l elaborazione di progetti di intervento che tengano in considerazione le peculiarità delle culture di appartenenza. Gli obiettivi principali che si intendono perseguire sono: a) gestione del disagio; b) negoziazione nei conflitti tra generazioni; c) riduzione della dispersione scolastica; 4 / 5

5 d) valorizzazione delle competenze personali e/o genitoriali. AZIONE 3 Promozione della partecipazione attiva del migrante alla vita sociale economica e culturale anche attraverso la valorizzazione delle associazioni PROMOZIONE E PARTECIPAZIONE: Il progetto intende promuovere azioni per conseguire un efficace governance delle politiche di integrazione, che tengano conto delle peculiarità del fenomeno migratorio e del particolare e disomogeneo contesto locale. In particolare, il progetto ha l obiettivo di favorire la partecipazione dei cittadini stranieri alla vita pubblica e sociale e di sensibilizzare la comunità d accoglienza favorendo conoscenza e rispetto reciproco. Le azioni e gli interventi saranno tesi a: Analizzare in termini quali - quantitativi lo stato dell associazionismo migrante nell ambito territoriale 11 GARDA; Sviluppare percorsi di promozione e consolidamento dell associazionismo, pianificando attività (formative e di consulenza) che forniscano ai destinatari gli strumenti per poter operare autonomamente e in modo competente; Stimolare nelle associazioni (o nei gruppi organizzati che vogliano evolversi in associazione) la consapevolezza dell importanza di investire sulla promozione delle proprie attività e sull importanza di proporsi alla comunità come risorsa attiva e necessaria, detentrice di conoscenze, competenze e capacità utili alla cittadinanza; Supportare l organizzazione di eventi multietnici. 5 / 5

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