la scelta del banco da lavoro

Transcript

1 la scelta del banco da lavoro seconda parte Da sinistra a destra: cane di legno con fermo, cane quadro di acciaio, cane quadro di legno Per fermare pezzi bassi servono cani con testa ribassata come questo in foto, o cani con molla che possono sporgere e mantenere la posizione desiderata I fissaggi, gli accessori e alcuni cenni sul mio banco per fissare pezzi di forma irregolare, costano poco, si possono autocostruire e non danneggiano il filo degli attrezzi. Di contro, se eccessivamente sollecitati, potrebbero girarsi e non fermare correttamente il pezzo, ma questo inconveniente non sussiste quando i cani si fanno di diametro adeguato (almeno 20 mm). I cani squadrati hanno il vantaggio di non muoversi della loro posizione, e, se di legno, sono di semplice autocostruzione. Se il banco dispone di quantità sufficiente di fori e di cani, questi possono essere usati per rialzare il pezzo in lavorazione, ad esempio nel caso dell applicazione di una finitura o durante gli incollaggi. Fissaggio verticale: In alcune lavorazioni come quelle a scalpello, per evitare rimbalzi o rotazione dei pezzi, è preferibile che la forza per tenerli fermi agisca dall alto verso il basso. Per questi scopi si usa il barletto, nella sua forma più semplice ad amo spuntato (hold fast) o nelle versioni più moderne e complesse. Sono pressori che vanno inseriti in fori rotondi e pertanto sono orientabili. Sono molto utili per fissare pezzi mediopiccoli, ma utilizzandone più di uno si possono assicurare delle forme più grandi o irregolari. di Diego Miscoria ello scorso articolo abbiamo cercato di sottolineare l importanza della giusta altezza del ban- N co per portare le lavorazioni alla quota migliore per il suo utilizzatore. Ovviamente questo non è il suo unico scopo. Le sue morse sono un valido aiuto per trattenere i pezzi, ma ci sono molte operazioni che sono più comode ed efficaci se gli stessi pezzi sono disposti sul piano del banco, senza contare il fatto che non tutte le forme possono essere prese facilmente in una morsa o che talvolta non conviene farlo. Fissare i pezzi da lavorare sul piano del banco Il piano del banco è quindi da attrezzare con degli accessori che permettano il fissaggio migliore per il tipo della lavorazione in atto. Molti di questi accessori possono essere auto-costruiti, non soltanto per una questione economica, quanto di personalizzazione dello strumento di lavoro. Fissaggio orizzontale Un pezzo in lavorazione può essere tenuto fermo mandandolo solamente in battuta contro il cane, se la forza è applicata orizzontalmente in quella direzione e verso il basso (ad esempio nell uso rettilineo della pialla) o essere trattenuto tra il cane del piano e quello della morsa ogni volta che le forze applicate siano decentrate, o portate con un certo angolo rispetto all asse maggiore del pezzo. I cani per il piano possono essere di forma squadrata o rotonda, la scelta è personale. I più comuni sono fatti in legno, in ferro e in ottone. Quelli di legno con stelo rotondo offrono, in certi casi, alcuni vantaggi: si possono orientare Da sinistra a destra: cane di legno con fermo, cane quadro di acciaio, cane quadro di legno 28 n.52 anno

2 Piano del banco I barletti più moderni (hold down) lavorano per lo stesso principio, ma si stringono e si allentano con un pomello posizionato in testa. Entrambi i tipi di fermi possono essere utilizzati tanto verticalmente quanto orizzontalmente. Se i fori del banco sono sufficientemente larghi per far passare l asta di un morsetto, questo può essere utilizzato al posto del barletto per pressare dei pezzi sul banco. Quando i cani o i barletti a disposizione sono occupati per fermare un altro pezzo o sono poco utili perché non si riesce a trovare il giusto posizionamento rispetto al pezzo, si dovranno percorrere strade alternative, ad esempio una tavoletta che faccia da fermo, fissata al bordo del banco con dei morsetti o tramite i cani o i barletti stessi. Altri utili accessori Una lampada con un braccio orientabile è molto utile nei lavori di precisione o durante il taglio d incastri e se possiamo fissarla nei fori per i cani ancora meglio. La tavola di guida per piallare il legno di testa a 90 o Quando battuto in testa il barletto s incastra intraversandosi nel foro fissando il pezzo I barletti sono dei tondi di ferro piegati che vanno inseriti nei fori di misura equivalente o appena superiore passanti nel piano. Si fissa il pezzo battendoci sopra e la pressione è rilasciata battendoli di fianco. Quando battuto di fianco scorre verso l alto e rilascia la pressione Un po di scarto tra il diametro del foro e quello del barletto facilita il fissaggio Quando le forature per i cani sono abbastanza larghe diventa possibile usare dei generici morsetti per stringere un pezzo contro il piano con angoli molto precisi è un accessorio fondamentale che dovrebbe avere un semplice listello di legno fissato sulla faccia inferiore da poter prendere in morsa o da mandare in battuta al bordo del piano per fermare la guida. Il banco può essere attrezzato con dei cassetti sotto il piano di lavoro. Non solo sono comodi, ma permettono anche di tenere sempre libera la superficie di lavoro e anche evitare che gli utensili delicati possano cadere. Lo stesso scopo può essere raggiunto con una vasca porta utensili, se il piano del banco ne è provvisto, altrimenti può essere aggiunta in modo che sia movibile e posizionabile di fianco o posteriormente. In taluni banchi, la vasca è posizionata in mezzo al piano di lavoro. In questi casi il fondo della vasca è estraibile e la soluzione è molto pratica perché consente di incassare la testa dei morsetti usati a metà piano di lavoro durante gli incollaggi più complessi o di trattenere un pezzo lungo il fianco del banco con i morsetti che prendono sulla parete verticale della vasca. Se il banco dovrà essere spostato con una certa frequenza conviene che sotto le zampe sia fissato un pezzo di legno con la venatura parallela al pavimento. Questo evita le sollecitazioni trasversali e possibili spaccature in prossimità dei giunti superiori. Un altro accessorio utile è la morsa chiamata Moxon, che va fissata al banco attraverso dei morsetti, dei barletti o semplicemente con i cani, e può essere posizionata in qualsiasi punto della superficie del piano, dove sia di utilizzo più conveniente. Eleva il pezzo rispetto al piano e perciò permette di osservare meglio il lavoro e operare in posizione meno ricurva. Serve principalmente per lavorare dei pezzi con la fibra di testa, come per esempio degli incastri d angolo. E costruita in modo di avere ganasce spesse e lunghe e delle viti di apertura molto spaziate verso le estremità. La finitura Una buona finitura del banco oltre a offrire una buona protezione al piano dovrebbe avere le seguenti caratteristiche: Non essere troppo scivolosa ma anzi dovrebbe permettere un certa presa superficiale (c è chi preferisce una finitura rugosa, pur sempre mantenendo la planarità) Non dovrebbe sporcare o rimanere attaccata al pezzo in lavorazione o essere incompatibile con alcun tipo di legno, metallo o altri oggetti finiti che possano essere appoggiati sul piano. 30 n.52 anno

3 pe, anch esse frutto di una laminazione in due pezzi. Le teste delle traverse finiscono con un tenone di dimensioni molto generose. La regolazione della chiusura avviene con dadi incassati nella faccia esterna delle zampe. Oltre a essere completamente smontabile, la struttura non ha praticamente giochi. Il piano di lavoro è incastrato nelle estremità superiori delle zampe senza alcun altro tipo di fissaggio. Le misure caratteristiche del mio banco. Ecco come calcolo l altezza ideale per i miei banchi. Col braccio contro il corpo, sotto il gomito deve passarci il pugno e sfiorare il piano di lavoro. Dovrebbe possedere una buona impermeabilità per proteggere la superficie da eventuali macchie di vernice o di colla. Se durante un incollaggio per disattenzione o per sbaglio la colla cola sul banco, la finitura dovrebbe servire a evitare che il pezzo rimanga attaccato alla superficie. Eventuali residui dovrebbero essere facili da rimuovere. Dovrebbe essere facilmente rinnovabile. Dovrebbe essere relativamente durevole ed economica. Tutte queste caratteristiche sono comuni agli oli che polimerizzano (olio di lino cotto, di tung ecc), ma altri prodotti simili sono ugualmente validi. Le caratteristiche dei miei banchi Attualmente ho 3 banchi da lavoro: un banco in faggio dell inizio del 900, di misure 1100 x 450 x 850 mm. Anche se è ancora funzionante, l ho destinato all affilatura dei miei strumenti da lavoro. La curiosità su questo banco è che fino al momento in cui non mi sono deciso di risistemarlo piallandone il piano, non si riusciva a capire con che legno fosse stato costruito. Gli anni hanno reso il faggio irriconoscibile, leggero e molto facile da lavorare perché ha mantenuto solo parte della sua durezza superficiale. Il secondo banco è costruito in legno di olmo e misura 2100 x 650 x 880 mm, è stato costruito intorno al 1950 e lo uso ancora, per i corsi d insegnamento o per piccoli lavori, poiché è troppo basso per la mia statura. E finalmente il mio banco di lavoro di tutti i giorni. Nel 2010 decisi di costruire un banco con delle caratteristiche molto precise, molto robusto e pesante, dotato di tre morse e tanti fori per cani rotondi. L unico vincolo era lo spazio a disposizione. Fu pensato e costruito in modo pragmatico, doveva essere un banco da lavoro e fare le sue funzioni il meglio possibile, perciò la bellezza fu messa in secondo piano. Il risultato fu un banco in legno di faggio evaporato con le seguenti caratteristiche: Il piano di lavoro, con una superficie lunga due metri, larga 80 centimetri, e spessa 12 centimetri, formato da travetti incollati e tenuti insieme per tutta la larghezza mediante cinque barre filettate passanti da 14 mm egualmente spaziate. Il piano di lavoro è perfettamente piatto e i bordi esattamente a 90 gradi. L altezza del banco è di 1,10 metri (la mia statura è di 1,86m) e per quanto possa sembrare alto, non ho mai riscontrato problemi nell uso. Ci posso piallare, segare o scalpellare sopra tutto il giorno senza dovermi piegare ne soffrire di mal di schiena. Il banco è posizionato al centro di una stanza di 4 x 4 metri. Quello che mi sarebbe sempre piaciuto avere è una piccola buca, sotto la morsa frontale, profonda un paio di metri, per poter infilarci i pezzi lunghi e lavorarli di testa, ad esempio per tagliarci un incastro, operazione che diventa molto complicata quando invece si è costretti a disporli in orizzontale sul piano. Per il momento resta solo un pio desiderio Il peso totale del banco è cospicuo, superiore ai 250kg. Perciò la sua base è particolarmente robusta. Le traverse sono realizzate in due pezzi sullo spessore per consentire lo scavo di una scanalatura interna che corre lungo l asse maggiore e far passare una barra filettata di diametro 14 mm con cui serrare le traverse alle zam- Le barre filettate passano nelle traverse per tutta la loro lunghezza e fanno si che tutta la base sia eventualmente smontabile Incastro delle zampe con i traversi. Tutti gli elementi sono composti da due pezzi incollati e avvitati assieme. Rondelle e dadi di fissaggio sono incassati per non fuoriuscire dalle zampe. 32 n.52 anno

4 Per piegare pezzi di dimensioni importanti, la massa del banco si rivela fondamentale, perché permette di applicare tanta forza senza che il banco stesso si muova.tra i cani veri e propri, ne ho realizzati alcuni ( sempre in coppia) con teste ribassate che fuoriescono dai 3 agli 8mm secondo il tipo, che mi servono per piallare pezzi fini ( l altezza della testa è in realtà maggiore, ma 10 mm rimangono incassati nel foro) I cani sono tutti auto-costruiti con il tornio, quindi molto economici. Di contro sono privi di meccanismo che li fermi dentro il foro all altezza voluta e non si può occultarli all interno del piano di lavoro (avrei potuto costruire dei cani con quella caratteristica ma non ho mai sentito il bisogno). In uso hanno perciò un altezza fissa (ho delle coppie di cani di diverse altezze) e quan- Morsa a doppia vite senza catena e morsa di tipo a vagone. La scanalatura che si vede tra la morsa e il piano di lavoro viene utilizzato per segare. Dei pezzi di scarto rimpiazzabili evitano che la sega venga in contatto con il banco o con la ganascia. Il banco ha tre morse: 1. una frontale a sgancio rapido in acciaio con ganascia mobile ricoperta con un pezzo in faggio, spesso 40mm e lungo 560 mm, forato sul bordo superiore per ospitare due cani. La ganascia mobile è decentrata rispetto alla meccanica e la vite è allineata con uno dei due fori per i cani della ganascia mobile. Una protezione in compensato di pioppo (che cambio quando si rovina) evita danni alla ganascia e ai pezzi fermati. La ganascia fissa è incassata nel piano di lavoro e protetta da uno spessore di legno tenero di 15 mm. 2. una morsa laterale a doppia vite con catena (che ho tolto per poter fermare, entro certi limiti, pezzi rastremati) che impegna tutta la larghezza del piano. Le ganasce sono in faggio di spessore 40 mm. Sono alte 35 cm per poter fermare facilmente pezzi di dimensioni importanti come una porta. 3. Una morsa da modellista opposta alla morsa a sgancio rapido. E incassata 8 mm sotto il livello del piano da lavoro per impedire che i pezzi in lavorazione sul piano stesso vadano a sfregare rovinandosi contro la cerniera metallica superiore di questa particolare morsa. Le sue ganasce sono protette con legno di pioppo spesso 30 mm che cambio quando necessario. Lo sbalzo rispetto al piano della morsa da modellista Per i fissaggi superficiali sul piano del mio banco ho scelto dei cani rotondi in legno di faggio. I fori per i cani da 25 mm di diametro sono passanti e hanno un imbocco maggiorato a 40mm profondo 10 mm. Sono economici ed estremamente pratici perché permettono l uso di morsetti lunghi con aste robuste che infilo attraverso le forature per ammorsare qualunque cosa posta nelle loro vicinanze. I cani di faggio entrano nei fori per 11 centimetri e sono perciò molto forti, non danneggiano il filo degli utensili, offrono una superficie di contatto molto larga e non segnano il pezzo in lavorazione. Utilizzo la superficie del banco per piegare il legno, tanto con pezzi scaldati al vapore o per dare la forma a quelli laminati. Nei fori inserisco dei cani maggiorati, alti fino a 65 cm, (probabilmente chiamarli cani è improprio) che facendo da fulcro mi permettono di raggiungere la forma del pezzo desiderata. uno dei miei cani generici e la foratura sul piano do non si utilizzano vanno semplicemente rimossi. Il piano è allestito con tre file di dodici fori; lavorando in tandem con le tre morse, i cani possono fermare e permettere di lavorare praticamente qualsiasi forma. Le forature sono presenti anche sulle zampe, nella gamba frontale destra (tre fori per fermare con la morsa a sgancio rapido pezzi molto grandi) e nel lato frontale e posteriore del piano di lavoro (quattro fori per fermare e lavorare tavole lunghe). I cani che uso in queste forature sono sempre in faggio, di diametro 20mm ed entrano nei fori per 50mm. La finitura del banco è olio di lino cotto, che rinnovo periodicamente. Permette di togliere senza problemi anche le colature di resina epossidica e i mordenti. Questo tipo di finitura va applicata generalmente con una giornata calda e durante il fine settimana per ottenere una completa asciugatura in quel periodo. La quanti- Esempio di utilizzo dei cani alti 30 cm e 65 cm 34 n.52 anno

5 Tecniche Altri esempi di utilizzo dei cani per la piegatura del legno. Nella foto centrale è possibile vedere i cani a testa ribassata. La manutenzione del banco Almeno una volta all anno, comunque in funzione della frequenza di utilizzo, dovremo fare dei piccoli lavori di manutenzione che prolungheranno di molto la vita del nostro banco: Rinnovare la superficie di lavoro: Una leggera piallata per eliminare graffi, colle o resti di tinture. Serve a mantenere la superficie perfettamente piatta. Eventuali danni sulla superficie saranno riparati con lo scalpello, per eliminare il pezzo danneggiato e inserire un rattoppo che a colla asciutta sarà piallato al raso. Al termine del lavoro si ripristina la finitura con l applicazione di nuove mani di protezione. Verificare l usura delle protezioni inserite sulle ganasce ed eventualmente sostituirle. Controllare la tenuta degli incastri ed eventualmente stringere i fissaggi metallici per evitare di sottoporre la struttura a dei giochi che se non eliminati per temtà di olio necessario è tanta e il prodotto va applicato dopo averlo intiepidito a bagnomaria o lasciato al sole per renderlo più fluido e facilitare la sua penetrazione nel legno. Con tutte le finiture a olio occorre prestare attenzione alla temperatura del prodotto, perché se eccessiva potrebbe causare l autocombustione. Lo stesso problema si presenta con gli stracci usati per applicarlo, che vanno lasciati asciugare aperti e all ombra, su un pavimento di piastrelle o comunque non infiammabile o che possono essere gettati dopo averli intrisi d acqua. In futuro costruirò probabilmente un quarto banco, sarà quadrato, con quattro postazioni per altrettante persone. Servirà non solo per i corsi, ma anche per realizzare lavori diversi, poiché sarà attrezzato con morse differenti su ogni lato (senza dubbio alcuno le più grandi che riuscirò a trovare di buona qualità). Le misure saranno all incirca di 2,5 metri per lato per un altezza di 1 metro. po potrebbero compromettere la solidità del banco. I fissaggi dovrebbero essere stretti durante la stagione secca e rilasciati in quella umida. Controllare in generale tutta la ferramenta ed eventualmente eliminare la ruggine e oliare. Pulire e lubrificare le morse, non solo annualmente ma periodicamente. Conclusione Non esiste un banco da lavoro perfetto. Quelli di un secolo fa, ancor oggi efficaci, ci danno delle lezioni molto valide sull importanza di un buon disegno e di una solida costruzione. Per la naturale evoluzione degli utensili manuali e i conseguenti cambi di abitudine, il banco sarà sempre in costante evoluzione. Il design degli oggetti che costruiamo cambia col tempo e ci costringe a innovarci per rendere possibile nuove lavorazioni. Il banco continuerà perciò a essere sempre uno Ecco quanto peso può sopportare un cane d faggio da 20mm inserito per 50 mm: almeno il mio, circa 100kg. strumento molto personale in continua mutazione, per adattarsi agli spazi a disposizione e alla tipologia dei nostri lavori. Quello che non cambierà mai sarà la soddisfazione di averlo creato con le nostre mani Nella morsa frontale a sgancio rapido, la ganascia mobile ha due fori per i cani. Uno dei fori - così come la stessa fila di fori sulla superficie del banco- è posizionato in asse con la vite di apertura della morsa. Questo per poter fissare un pezzo lungo con un cane solamente, senza mettere sotto sforzo la morsa. Un accenno sui banchi di lavoro giapponesi tradizionali e sul mio lavoro con pialle a spingere o a tirare: Per la maniera nella quale viene eseguita tradizionalmente in Giappone la piallatura del legno, raramente troveremo qualcosa che assomigli a quello che noi occidentali chiamiamo banco da lavoro. Da quelle parti si usa invece una sorte di enorme trave piallato perfettamente piatto, utilizzandolo per marcare, piallare, segare e anche per fare incastri. Su questo legno, che l artigiano utilizza solitamente seduto a terra (per sostenere il pezzo che si sta lavorando è normale posizionarci sopra una gamba), c è un traverso incastrato che ferma il pezzo quando viene sottoposto alla piallatura a tirare. Seghe e pialle giapponesi vanno utilizzate tirando e non spingendo. Col passare del tempo impiego sempre più spesso utensili giapponesi, anche se trovo la mia sega occidentale per code di rondini impareggiabile. Per quanto riguarda la piallatura, trovo più corretto che il lavoro muscolare, dei tendini e delle articolazioni, avvenga a tirare e non a spingere, poiché i muscoli utilizzati sono più grandi e forti. Mi è capitato di dover piallare per otto ore al giorno per tre giorni consecutivi e posso affermare che le articolazioni risentono dello sforzo dovuto alla compressione. Per questo motivo mi succede di utilizzare le pialle occidentali tirandole in certe occasioni. Ho osservato che la piallatura in questo modo non solo è corretta, ma che anche la corsa ne beneficia, visto che è che maggiore quando tiro che quando spingo con il braccio; Il limite è la piallatura di testa o di precisione, per questo scopo uso sempre i pialletti occidentali con la tecnica classica. 36 n.52 anno