Andrea Magrini. Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi

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1 Andrea Magrini Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi

2 Ma cosa si intende per movimentazione manuale dei carichi?

3 1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi che comportano per i lavoratori rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorsolombari. 2. Ai fini del presente titolo, s intendono: a) movimentazione manuale dei carichi: le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari; b) patologie da sovraccarico biomeccanico: patologie delle strutt. osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari. Articolo 167 Campo di applicazione

4 Articolo 168 Obblighi del datore di lavoro (1) 1. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. 2. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi, tenendo conto dell'allegato XXXIII, ed in particolare: a) organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute; b) valuta, se possibile anche in fase di progettazione, le condizioni di sicurezza e di salute connesse al lavoro in questione tenendo conto dell'allegato XXXIII;

5 Articolo 168 Obblighi del datore di lavoro (2) c) evita o riduce i rischi, particolarmente di patologie dorsolombari, adottando le misure adeguate, tenendo conto in particolare dei fattori individuali di rischio, delle caratteristiche dell'ambiente di lavoro e delle esigenze che tale attività comporta, in base all'allegato XXXIII; d) sottopone i lavoratori alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41, sulla base della valutazione del rischio e dei fattori individuali di rischio di cui all allegato XXXIII. 3. Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell allegato XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida.

6 Articolo 169 Informazione, formazione e addestramento 1. Tenendo conto dell allegato XXXIII, il datore di lavoro: a) fornisce ai lavoratori le informazioni adeguate relativamente al peso ed alle altre caratteristiche del carico movimentato; b) assicura ad essi la formazione adeguata in relazione ai rischi lavorativi ed alle modalità di corretta esecuzione delle attività. 2. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori l addestramento adeguato in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.

7 Articolo 170 Sanzioni a carico del DL e del DIRIGENTE 1. Il datore di lavoro ed il dirigente sono punibili: a) con l arresto da tre a sei mesi o con l ammenda da euro fino ad euro per la violazione dell art.168, commi 1 e 2, 168, comma 1, lettera b); b) con l arresto da due a quattro mesi o con l ammenda da euro a euro per la violazione dell art.169, comma 1, lettera a).

8 Articolo 171 Sanzioni a carico del PREPOSTO 1. Il preposto è punito nei limiti dell attività alla quale è tenuto in osservanza degli obblighi generali di cui all art.19: a) con l arresto fino a due mesi o con l ammenda da euro 400 fino ad euro 1200 per la violazione dell art.168, commi 1 e 2; b) con l arresto fino ad un mese o con l ammenda da euro 150 ad euro 600 per la violazione dell art.169, comma 1, lettera a).

9 ALLEGATO XXXIII (1) La prevenzione del rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari, connesse alle attività lavorative di movimentazione manuale dei carichi dovrà considerare, in modo integrato, il complesso degli elementi di riferimento e dei fattori individuali di rischio riportati nel presente allegato. a) ELEMENTI DI RIFERIMENTO»1. Caratteristiche del carico»2. Sforzo fisico richiesto»3. Caratteristiche dell ambiente di lavoro»4. Esigenze connesse all attività

10 ALLEGATO XXXIII (2) b) FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO Fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente in tema di tutela e sostegno della maternità e di protezione dei giovani sul lavoro, il lavoratore può correre un rischio nei seguenti casi:»- inidoneità fisica a svolgere il compito in questione tenuto altresì conto delle differenze di genere e di età;»- indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore;»- insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione o dell addestramento

11 ALLEGATO XXXIII (3) RIFERIMENTI A NORME TECNICHE»Le norme tecniche della serie ISO (parti 1-2-3) relative alle attività di movimentazione manuale (sollevamento, trasporto, traino, spinta, movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza) sono da considerarsi tra quelle previste all articolo 152, comma 3.

12 ALLEGATO XXXIII Elementi di riferimento a) Caratteristiche del carico La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio tra l'altro dorsolombare nei casi seguenti: il carico è troppo pesante; è ingombrante o difficile da afferrare; è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto.

13 ALLEGATO XXXIII Elementi di riferimento b) Sforzo fisico richiesto Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi: èeccessivo; può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; può comportare un movimento brusco del carico; ècompiuto con il corpo in posizione instabile.

14 ALLEGATO XXXIII Elementi di riferimento c) Caratteristiche dell'ambiente di lavoro Le caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi: lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta; il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore; il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione; il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi; il pavimento o il punto d'appoggio sono instabili; la temperatura, l'umidità o la circolazione dell'aria sono inadeguate. un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.

15 ALLEGATO XXXIII Elementi di riferimento d) Esigenze connesse all'attività L'attività può comportare un rischio tra l'altro dorsolombare se comporta una o più delle seguenti esigenze: - sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati; - periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente; - distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto; - ritmo imposto da un processo non modificabile dal lavoratore

16 ALLEGATO XXXIII Fattori individuali di rischio Esigenze connesse all'attività - inidoneità fisica a svolgere il compito in questione - indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore - insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione

17 Movimentazione manuale dei carichi Una non corretta Movimentazione Manuale può provocare distorsioni, lombalgie (il comune mal di schiena), lombalgie acute o "colpo della strega", ernie del disco, strappi muscolari, fino alle lesioni dorsolombari gravi. Il 20% degli infortuni lavorativi avviene a livello del rachide lombare in occasione di attività di sollevamento di oggetti pesanti eseguite in modo imprudente A questi rischi, strettamente legati all'attività, si collegano altri possibili rischi dovuti al trasporto di un carico: esso può cadere, provocando contusioni o fratture; può essere caldo o tagliente, con possibilità di ustioni o lesioni; può non far vedere scalini o oggetti che si trovano per terra, facendo inciampare.

18 È stata dimostrata, attraverso indagini epidemiologiche, la correlazione tra Patologie muscoloscheletriche Mal di schiena Attività lavorative che richiedono movimentazione manuale di carichi

19 Rischi per la salute causati da movimentazione manuale dei carichi Patologia muscoloscheletrica Colonna vertebrale Arti superiori

20 Rischi per la salute causati da movimentazione manuale dei carichi Altri organi e tessuti Apparato cardiocircolatorio Apparato respiratorio Occhio (retina) Visceri ed organi addominali

21 Ogni anno milioni di lavoratori europei impegnati in tutti i generi di attività lavorativa e in qualsiasi settore occupazionale sono affetti da DMS legati all attività svolta. Disturbi lamentati: 30% dolori alla schiena 17% dolori muscolari alle braccia e alle gambe

22 Definizioni Low Back Pain(LBP) = Mal Di Schiena(MDS) MDS acuto Dolore e/o limitazione funzionale compreso fra il margine inferiore dell arcata costale e le pieghe glutee inferiori con eventuale irradiazione posteriore alla coscia ma non oltre il ginocchio (lombalgia non specifica). Durata inferiore alle 4 settimane (1 mese). MDS subacuto MDS ricorrente La durata si prolunga oltre le 4 settimane e fino a tre mesi. Episodi acuti che durano < 4 settimane e si ripresentano dopo periodo di benessere. MDS o Lombalgia Cronica Quando i sintomi si protraggono oltre 3 mesi. Tutti possono causare l impossibilità di svolgere la normale attività quotidiana, con possibile assenza dal lavoro.

23 Definizioni Ma spesso Mal Di Schiena(MDS) = Lombosciatalgia! Lombosciatalgia Acuta Lombocruralgia Acuta Lombosciatalgia Cronica Lombocruralgia Cronica Dolore lombare con irradiazione dolorosa al di sotto del ginocchio (interessamento di L5 o S1, in oltre il 90% dei casi di radicolopatia). Dolore lombare con interessamento di L2, L3, L4 Quando i sintomi si protraggono oltre 3 mesi. Nota: Il dolore all arto può essere presente anche in assenza di dolore lombare.

24 Il lavoro può essere causa di danno al sistema muscoloscheletrico? Le patologie del sistema muscolo scheletrico fanno già parte delle Work-Related Deseases,, che hanno genesi multifattoriale e riconoscono quindi nell attivit attività lavorativa un elemento di concausa o comunque non univoco. Le patologie del sistema muscoloscheletrico possono interferire con l idoneitl idoneità lavorativa? Le patologie del sistema muscolo scheletrico sono in grado di determinare limitazioni funzionali di varia gravità,, che possono comportare in sede di formulazione di giudizio lavorativo valutazioni che vanno da completa idoneità fino ad una inidoneità totale.

25 Motivi di interesse.. Il mal di schiena (MDS) è il disturbo osteoarticolare più frequente, rappresentando, dopo il comune raffreddore, la più comune affezione dell uomo. Quasi l 80% della popolazione è destinato ad un certo punto della vita a presentare una lombalgia. Le osservazioni indicano una prevalenza annuale dei sintomi nel 50% degli adulti in età lavorativa, di cui il 15-20% ricorre a cure mediche.

26 Motivi di interesse.. Con questa premessa risulta evidente come il MDS possa essere una delle cause più frequenti di accesso diretta al medico di medicina generale (MMG), dal momento che quest ultimo è quasi sempre il primo sanitario che inizia il percorso assistenziale del paziente lombalgico. Infatti, il MDS rappresenta il 3,5% degli accessi medici totali al Servizio Medicina Generale (3a causa dopo ipertensione arteriosa e medicina preventiva), poco meno del 20% di tutte le cause osteoarticolari. Questi dati rendono ragione del fatto che ogni giorno un MMG presta assistenza a 2-3 pazienti con MDS.

27 Motivi di interesse.. Le affezioni cronico degenerative della colonna vertebrale rappresentano, dal punto di vista delle sofferenze, dei costi economici e sociali indotti (assenza per malattia, cure, cambiamenti di lavoro, invalidità) uno dei principali problemi di salute nel mondo. Le affezioni cronico degenerative della colonna vertebrale sono di riscontro frequente presso collettività lavorative dell agricoltura, dell industria e del terziario.

28 Low Back Pain/DMS FATTORI DI RISCHIO PERSONALI : Età Sesso Fattori antropometrici Condizioni di allenamento Fumo Condizioni patologiche (congenite o acquisite) - anomalie congenite - traumi, fratture - cause degenerative - cause infettive, metaboliche

29 Low Back Pain FATTORI DI RISCHIO PROFESSIONALI : la movimentazione e sollevamento di carichi a mano trazione o spinta di carrelli, ecc. sforzi eccessivi movimenti incongrui posture incongrue mantenimento di posture fisse per periodi prolungati attività sedentaria vibrazioni trasmesse a tutto il corpo piccoli traumi ripetuti Le condizioni opposte (immobilità e eccessivo lavoro) sono sfavorevoli al nostro organi

30 I disturbi lombari sono assai diffusi tra lavoratrici e lavoratori di molti settori produttivi Impiegati 34% Fattorini 44% Gruisti 50-60% Lavoratori edili 59% Personale di assistenza ai pazienti 50-60% Addetti ai carrelli elevatori 65% Addetti alla manutenzione 27%

31 Fattori chiave per il giudizio lavorativo A cosa è dovuta la lombalgia? Qual è la richiesta biomeccanica del lavoro? Esistono fattori psicologici e/ o organizzativi che influenzano l attività lavorativa?

32 Dolore nocicettivo Dolore mediato dalle faccette articolari Dolore discogenico Dolore radicolare A cosa è dovuta la lombalgia? Dolore vertebrale Dolore da spondilolistesi Dolore da cuda equina Dolore da stenosi canalare Dolore alla giunzione sacro-iliaca Dolore miofasciale Dolore da masse addominali Dolore da altre cause Numerose sono le strutture anatomiche che a livello del rachide possono essere implicate nel realizzare una sintomatologia dolorosa.

33 La richiesta biomeccanica del lavoro Posture Frequenti movimenti lavorativi generici o relativi a specifiche mansioni Anche nei lavori statici star seduti o assumere posizioni ricurve per periodi prolungati puo sollecitare eccessivamente le strutture spinali. Piegamenti e/o torsioni Sollevamenti Spingere o tirare Movimenti troppo ripetitivi e/o innaturali in genere Intensità del lavoro I cosiddetti lavori pesanti sottopongono la colonna vertebrale ad una gran quantità di forze compressive. Tradotto e modificato da IoM, 2001

34 Caratteristiche psicologiche del lavoro Tempi troppo impegnativi Richiesta di concentrazione Incertezza Conflitto Assenza di supporto sociale Organizzazione del lavoro Tradotto e modificato da Davis and Heaney, 2000

35 Mi hai chiamato giusto in tempo un altro giorno o due, e saresti guarito da solo.

36 Anatomia del rachide L unità funzionale del rachide è costituita da due vertebre contigue, il disco intervertebrale e le articolazioni intervertebrali Le strutture muscolo-legamentose hanno un importante funzione di sostegno e permettono il movimento nei diversi piani

37 Anatomia del rachide La parte anteriore è una struttura flessibile, con funzioni prevalentemente statiche in grado di sopportare carichi elevati e di assorbire eventi traumatici La parte posteriore, oltre ad offrire protezione alle strutture nervose, svolge un ruolo dinamico permettendo i movimenti della colonna

38 Funzionalità dei dischi intervertebrali Aumento pressione Fuoriuscita sostanze nutritive Diminuzione pressione Ingresso sostanze nutritive

39 Pressioni sui dischi intervertebrali

40 Conseguenze del Carico sui dischi vertebrali Carico lombare fino a 250 kg favorisce l eliminazione delle scorie dal disco; Sollevare peso di 10 kg a schiena dritta e ginocchia flesse; Carico lombare fino a 250 kg

41 Conseguenze del Carico sui dischi vertebrali Carico lombare intenso (> kg) possibili danni alle cartilagini vertebrale, degenerazione del disco; Carico di rottura del nucleo discale varia tra Kg! Sollevare peso di 10 kg con tronco flesso in avanti a 90 gradi; Carico lombare di circa 340 kg!

42 Conseguenze del Carico sui dischi vertebrali Carico lombare Estremo sopra 650 kg possibili microfratture delle cartilagini; Sollevare peso di 50 kg a schiena flessa e gambe dritte; Carico lombare sopra i 650 kg

43 Le cause più comuni di lombalgia sforzo improvviso o brusco movimento prolungata condizione di sovraccarico biomeccanico alterazioni a carico del disco intervetrebrale (ernia del disco) e delle vertebre lombari (artrosi, osteoporosi)

44 Patologie del rachide più frequenti degenerazione del disco intervertebrale artrosi ernia del disco radicolopatia alterazioni della curvatura della colonna (scoliosi, cifosi, lordosi) osteoporosi

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