Art. 3 Ambito di applicazione del P.d.R. L ambito di applicazione del piano è definita negli elaborati grafici di piano.

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2 Art. 1 Contenuti e disciplina del P.d.R. Il presente Piano di Recupero di cui alla Legge 5 agosto 1978, n. 457 ed art. 15 L.R. n 61/1985, è lo strumento di intervento per il recupero del patrimonio edilizio esistente nelle zone degradate sotto il profilo urbanistico ed edilizio. Questo viene applicato a due proprietà site a Rovigo (RO) in Via Fuà Fusinato indicate negli elaborati grafici di piano. La disciplina e le norme che si applicano al presente piano sono conformi alle vigenti normative nazionali, regionali e comunali. Art. 2 Efficacia e validità del P.d.R. Il Piano di Recupero ha efficacia e validità secondo l art. 20 della L.R. del 23 aprile 2004 n. 11 e le norme tecniche del P.A.T. Art. 3 Ambito di applicazione del P.d.R. L ambito di applicazione del piano è definita negli elaborati grafici di piano. Art. 4 Elaborati costitutivi. - Tav. 1 planimetrie e planivolumetrico, stato di fatto e progetto con: - vincoli, fasce di rispetto e servitù gravanti sull area; - planimetria delle infrastrutture e delle reti esistenti; - planivolumetrico degli edifici esistenti con l individuazione delle parti oggetto di demolizione; - planivolumetrico degli edifici di progetto; - tabella di calcolo delle volumetrie; - Tav. 2 stato di fatto, piante, sezioni e prospetti con: - rilievo essenze arboree esistenti; - Tav. 3 progetto, piante, sezioni e prospetti con: - ipotesi architettoniche e viste di inserimento ambientale; - estratto aggiornato di mappa catastale con elenco delle proprietà, estratto di P.R.G. vigente; - Elaborato A - relazione tecnica; - Elaborato B tabella di calcolo delle volumetrie; - Elaborato C - documentazione fotografica con planimetria dei coni di visuale; - Elaborato D norme di attuazione; - Elaborato E prontuario per la mitigazione ambientale. Art. 5 Conformità degli interventi. Gli interventi previsti dal Piano di Recupero sono conformi alle Norme Tecniche del P.A.T. e dalle normative vigenti a livello statale e regionale. 2

3 Nello specifico, per quanto riguarda il patrimonio edilizio esistente, sono conformi alla categoria di intervento nel patrimonio edilizio esistente: Grado di Protezione 3. Art. 6 Finalità e criteri generali d intervento. L intervento prevede la riqualificazione dei fabbricati interessati al presente Piano di Recupero con il recupero degli edifici esistenti, la sistemazione esterna ed interna, la riorganizzazione interna degli edifici senza che vengano alterati i volumi, le superfici lorde di piano, i collegamenti verticali originari, conservando i caratteri tipologici, architettonici e decorativi dell edificio. E previsto il riordino tipologico degli edifici verso i cortili di proprietà in modo da rispettare ritmi e tipologia presenti nell intero complesso. Art. 7 Parametri urbanistici del P.d.R. e caratteri stereometrici degli edifici; Nel presente piano vengono riconfermate le definizioni dei parametri urbanistici presenti nelle Norme Tecniche del P.A.T. - Densità edilizia fondiaria risultante dall applicazione del presente Piano di Recupero sono: - Densità edilizia fondiaria dell abitazione 1 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m 3. / m 2. 2,96; - Densità edilizia fondiaria dell abitazione 2 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m 3. / m 2. 3,16. Art. 5 - Indici edilizi - Parametri geometrici Nel presente piano vengono riconfermate le definizioni degli indici edilizi e Parametri geometrici presenti nelle Norme Tecniche del P.A.T. 1) Superficie coperta di progetto ammessa nelle rispettive proprietà, oltre a quella esistente, consiste in: - S. coperta di progetto abitazione 1 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m 2. 40,24; - S. coperta di progetto abitazione 2 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m 2. 19,94. 2) Altezza dei fabbricati esistenti rimane invariata e l altezza dei fabbricati in ampliamento sono: - Altezza del fabbricato in ampliamento abitazione 1 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m. 3,80; - Altezza del fabbricato in ampliamento abitazione 2 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m. 5,67. 3) Altezza delle fronti dei fabbricati esistenti rimane invariata e l altezza delle fronti dei fabbricati in ampliamento sono: 3

4 - Altezza della fronte del fabbricato in ampliamento abitazione 1 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m. 2,42; - Altezza della fronte del fabbricato in ampliamento abitazione 2 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m. 5,00. 4) Volume dei fabbricati in ampliamento sono: - Volume del fabbricato in ampliamento abitazione 1 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m ,77; - Altezza del fabbricato in ampliamento abitazione 2 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = m ,94. 5) Numero dei piani dei fabbricati in ampliamento sono: - Numero dei piani del fabbricato in ampliamento abitazione 1 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = n. 1; - Numero dei piani del fabbricato in ampliamento abitazione 2 censita presso N.C.E.U. al Fg. 21 all. 7 Mapp = n. 2. 6) Distanza dai confini di proprietà: la distanza degli edifici dai confini, come indicata nelle planimetrie allegate al piano, è superiore o uguale a quella minima prevista dalle vigenti normative ad esclusione di quella dal confine comune delle proprietà interessate dal Piano di Recupero che risulta di m. 4,06. 7) Distacco dai fabbricati: il distacco dai fabbricati, come indicata nelle planimetrie allegate al piano, è superiore o uguale a quella minima prevista dalle vigenti normative ad esclusione di quella tra i fabbricati di progetto interessati dal Piano di Recupero che risulta di m. 8,12. Art. 8 Destinazioni d uso. Nel presente piano vengono riconfermate le destinazioni d uso previste dalle Norme Tecniche del P.A.T. Art. 9 Categorie di intervento e modalità di attuazione. Nel presente piano vengono confermate le definizioni di categoria d intervento previste dalle Norme Tecniche del P.A.T. Le categorie d intervento nel patrimonio edilizio esistente sono quelle previste dal Grado di Protezione 3 delle Norme Tecniche del P.A.T. Per quanto riguarda i volumi in ampliamento è previsto l applicazione del Piano Casa con utilizzo di fonti di energia rinnovabile. A seguito dell approvazione del Piano di Recupero gli interventi previsti possono essere attuati separatamente in ogni proprietà con le modalità stabilite dalle normative vigenti. Art. 10 Modalità di intervento. 4

5 Limitatamente agli edifici in ampliamento questi, come rappresentato nel planivolumetrico, si dovranno sviluppare lungo il confine come prolungamento della porzione di edificio esistente. L andamento della falda del tetto dovrà essere ad una falda con la direzione che parte dal confine e va verso il cortile di proprietà simile al tetto della porzione di edificio sul cortile originaria. Art. 11 Standard urbanistici. Nel presente piano vengono riconfermate i standard urbanistici previsti dalle Norme Tecniche del P.A.T. Art. 12 Materiali costruttivi. Qualora non diversamente disposto dalle Norme Tecniche del P.A.T., valgono le seguenti prescrizioni: 1) Materiali di finitura e di rivestimento delle parti esterne sono previsti: - Parete ventilata in listelli di legno; - intonaci o intonachino colorato. 2) Coperture, Il manto di copertura dovrà essere simile a quello esistente sull edificio principale da conservare e consiste in: - Tipo tegola canadese di guina ardesiata o in lega di zinco titanio o similari. 3) Serramenti devono essere preferibilmente in legno. Se di metallo o di pvc devono essere smaltati o trattati con colori coprenti nelle tonalità del rosso cupo, del verde scuro, del grigio, del bianco. 4) Camini e torrette. Per i camini che si sviluppano nelle facciate d'obbligo che la sezione a vista si mantenga costante fino alla torretta che deve avere forma tradizionale. Per i camini, relativi a focolari, a sfiati, a cucine economiche a legna, le canne di ventilazione e di aspirazione, che si sviluppano nel corpo di fabbrica affiorando all'interno della superficie della copertura, ai tipi già menzionati si aggiungono i terminali in rame o in cemento prefabbricati con tavoletta piana o di foggia tradizionale. 5) Grondaie e pluviali. Se sono a vista, le grondaie e i pluviali devono essere a sezione semicircolare e circolare, preferibilmente in rame. Sono vietate le grondaie e i pluviali di materiale plastico o alluminio. Art. 13 Parcheggi privati. Essendo lotti con cortile non accessibile da un punto di vista carrabile e a ridosso del centro storico della città i parcheggi privati sono quelli previsti dal Comune di Rovigo. Art. 14 Reti tecnologiche. L area risulta urbanizzata pertanto su strada esistono tutte le reti tecnologiche. 5

6 Art. 16 Progettazione per uno sviluppo sostenibile. Essendo lotti a ridosso del centro storico della città con cortile non accessibile da un punto di vista carrabile i parcheggi privati sono quelli previsti dal Comune di Rovigo. Per quanto riguarda gli edifici è previsto l utilizzo di fonti di energia rinnovabile, l isolamento degli edifici esistenti e in ampliamento secondo le normative di risparmio energetico utilizzando preferibilmente materiali biocompatibili. Art. 18 Variabilità delle misure nelle previsioni progettuali. Il presente P.d.R. potrà subire delle variazioni nelle previsioni progettuali a rispetto delle normative vigenti. Art. 19 Efficacia delle norme; Le norme hanno efficacia con l approvazione del Piano di Recupero e validità secondo l art. 20 della L.R. del 23 aprile 2004 n. 11 e le norme tecniche del P.A.T. 6

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