NORME DI ATTUAZIONE PREMESSA
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- Gianpaolo Benedetti
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1 NORME DI ATTUAZIONE PREMESSA Le presenti Norme regolano l attuazione del Piano di Zona ai sensi della L. 18/04/1962 n. 167 e successive modifiche ed integrazioni. Esso interessa il comprensorio della frazione di Cattafi individuato in z.t.o. C2 del vigente P.R.G. del Comune di San Filippo del Mela. ART. 1 Le presenti Norme regolano l attuazione del Piano dell area per l edilizia economica e popolare ai sensi della L. 18/04/1962 n. 167 denominata zona C2 del P.R.G. del Comune di S. Filippo del Mela. Per quanto non esplicitamente espresso valgono le N.T.A. del P.R.G., di cui il Piano di Zona presente costituisce parte integrante secondo quanto previsto dalla L. 167/62 e L.R. 71/78. La distribuzione planimetrica e la destinazione delle aree prevista nel Piano di Zona è strettamente vincolante. Eventuali modificazioni alla destinazione delle aree o alla impostazione planivolumetrica ed infrastrutturale delle aree comporterà l adozione di una Variante specifica al Piano di Zona. ART. 2 Sulla base degli elaborati del presente Piano di Zona l Amministrazione Comunale potrà procedere all esproprio dei terreni inclusi nel comprensorio ed indicati nel relativo elenco catastale o relativo elenco particellare. L Amministrazione Comunale indicherà con apposita Delibera le aree da assegnare agli aventi titolo ai sensi delle disposizioni legislative in vigore. ART. 3 L attuazione del Piano avviene mediante singole concessioni edilizie riferite al lotto dato in assegnazione e riguardante la realizzazione delle opere edilizie e di quelle infrastrutturali e di attrezzature così come definito dall art. 8 delle presenti norme. L Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di rilasciare la concessione edilizia in conformità al programma attuativo delle opere di urbanizzazione primaria predisposto dalla stessa Amministrazione. Le opere di urbanizzazione e di attrezzatura relativa al lotto sono poste a carico degli assegnatari. La loro esecuzione formerà l oggetto di apposite convenzioni da stipularsi prima del rilascio della concessione edilizia. 1
2 Per quanto qui non esplicitamente espresso si fa riferimento alle Norme contenute nella L. 167/62 e successive modifiche ed integrazioni, e nelle disposizioni legislative in vigore nella Regione Siciliana. ART. 4 Il progetto di cui alla concessione edilizia dovrà risolvere in maniera unitaria il lotto che viene inteso come unità minima di intervento. ART. 5 Il progetto di cui alla concessione edilizia dovrà prevedere anche la sistemazione degli spazi aperti di pertinenza dei lotti, provvedendo alla realizzazione dei parcheggi, degli elementi di arredo (punti luci, pavimentazioni, panchine, etc.), delle alberature e del verde, sia esso inteso a cespugliazione o a parterre e per il quale in sede di progetto dovranno essere indicate le essenze adottate. La manutenzione del verde condominiale e degli elementi di arredo rimane a carico dei condomini. La realizzazione edilizia dovrà osservare anche le disposizioni più generali fissate dalle N.T.A. del P.R.G., nonché le Norme contenute nel Regolamento Edilizio, in quello di Igiene e quelle emanate dai competenti Enti e/o Amministrazioni periferiche o centrali dello Stato e della Regione Siciliana. Le realizzazioni edilizie dovranno in particolare osservare le disposizioni della legislazione antisismica. ART. 6 Per ogni singolo corpo di fabbrica si dovrà provvedere in maniera autonoma e a spese degli assegnatari alla realizzazione degli allacci alle reti di distribuzione dell energia elettrica, del gas, idrica, fognante e telefonica e di qualsiasi altro servizio. ART. 7 Il piano si compone dei seguenti elaborati: all. 1 Relazione generale e Norme di attuazione all. 2 Piano particellare, elenco ditte e relazione di stima all. 3 Relazione tecnica economica tav. 1 Stralcio del P.R.G. - Estratto del foglio di mappa rapp. 1:2000 tav. 2 Planimetria dell area di intervento rapp. 1:1000 tav. 3 Planimetria dello stato di fatto rapp. 1:1000 tav. 4 Azzonamento (superfici fondiarie e aree pubbliche) rapp. 1:1000 tav. 5 Indicazioni planovolumetriche e Destinazioni d uso rapp. 1:1000 tav. 6 Planimetria con indicazione fascia di rispetto alta tensione rapp. 1:1000 2
3 tav. 7 Rete di smaltimento acque bianche e acque nere rapp. 1:1000 tav. 8 Rete idrica rapp. 1:1000 tav. 9 Impianto di illuminazione stradale - Rete elettrica rapp. 1:1000 tav. 10 Profili schematici Particolare costruttivo nuova viabilità Tipologie edilizie rapp. vari ART. 8 Gli assegnatari, nel procedere alla progettazione ed alla esecuzione, hanno l obbligo di attenersi ai dati che saranno forniti dal Comune, relativamente alle quote d imposta dei fabbricati e di quelle relative alle sistemazioni esterne. ART. 9 I tipi edilizi adottati sono: - in linea ogni corpo di fabbrica comprende n. 2 alloggi per piano, con un totale di n.6 alloggi; ogni corpo di fabbrica è servito da un vano scala e da un vano ascensore; è possibile la realizzazione di un piano cantinato da adibire a box auto e/o cantine; - a schiera ogni corpo di fabbrica comprende due alloggi o un unico alloggio distribuiti su due piani; è possibile la realizzazione di un piano cantinato e di un sottotetto non abitabile; Le dimensioni delle tipologie edilizie di cui agli allegati specifici sono da ritenersi vincolanti. Sono ammesse modifiche alla distribuzione interna dell alloggio. ART. 10 I lotti da assegnare sono individuati insieme ai relativi spazi di pertinenza negli elaborati grafici del Piano di Zona. Ad ogni lotto corrispondono unità edilizie del tipo e consistenza di cui ai suddetti elaborati ed alla relazione tecnica in cui sono specificati, tra l altro, numeri di piani e altezze massime da rispettare. ART. 11 La tipologia costruttiva deve improntarsi alla massima semplicità, nel pieno rispetto del tipo edilizio di cui all allegato 9; le soluzioni architettoniche dovranno essere rispondenti a quelle degli edifici esistenti nella zona. ART. 12 Per corpo di fabbrica deve intendersi una unità abitativa a più piani, autonoma, con aree, parcheggi e servizi condominiali comuni a tutte le abitazioni in cui essa è suddivisa, per quelli in linea ; autonoma con aree di verde e di parcheggio private per quelli a schiera. 3
4 ART. 13 Prescrizioni particolari per le opere di finitura degli edifici. COPERTURE E prevista copertura piana calpestabile di uso condominiale o a falde con tegole. E possibile l uso della copertura per l istallazione di pannelli solari atti allo sfruttamento di energia alternativa (fotovoltaica e/o solare termica). AGGETTI Sono consentiti aggetti di forma rettangolare o quadrata, comunque coerenti con le scelte architettoniche dei prospetti, nei limiti concessi dalle leggi di settore e con le caratteristiche contenute nel Regolamento Edilizio. PROSPETTI Sono ammessi intonaci a base cementizia o colorati in pasta. Possono essere utilizzati sistemi per l isolamento termoacustico del tipo a cappotto. Nella fattispecie l incremento di spessore potrà essere detratto dalle dimensioni massime previste per i fabbricati e dalla volumetria massima realizzabile, previa dimostrazione d uso. ZOCCOLATURA E vietato l uso di pietre levigate e di materiali artificiali. FINITURE La coloritura degli intonaci esterni, le opere di finitura e di decoro (balconi, ringhiere, fasce marcapiano), la definizione volumetrica degli aggetti, le cornici, le grondaie, etc. devono avere carattere di omogeneità e continuità anche in rapporto agli edifici contigui e/o circostanti, comunque coerenti con le scelte architettoniche. Tali caratteristiche devono essere evidenziate e controllate in sede di presentazione dei progetti e quindi di rilascio della concessione edilizia. PAVIMENTAZIONI ESTERNE Le pavimentazioni devono avere carattere di continuità, tanto nei marciapiedi quanto nelle aree libere. Possono essere utilizzati materiali lapidei locali. RECINZIONI Le recinzioni sulle vie pubbliche dovranno avere altezza massima pari a ml 1,80 e dovranno essere realizzate con ringhiere di altezza non inferiore a ml 1,00. INDICI E PARAMETRI 1. Fabbricati unifamiliari in ville a schiera : ART numero max di piani f.t. 2, oltre sottotetto e potenziale piano cantinato; 1.2. altezza massima prevista ml 7,50; 1.3. volume edificabile 605,00 mc/alloggio; 2. Fabbricati plurifamiliari in linea : 2.1. numero max di piani f.t. 3, oltre sottotetto e potenziale piano cantinato; 4
5 2.2. altezza massima prevista ml 10, volume edificabile 2.898,57 mc/corpo di fabbrica 3. distacchi tra fabbricati, da strade e confini, come da planimetrie di Piano di Zona; 4. le aree libere comprese in ogni zona si intendono inedificabili e potranno essere destinate ad attrezzature quali verde condominiale, attrezzato per il tempo libero, il gioco e lo sport. ART. 15 Per quanto non espressamente specificato nelle presenti Norme si fa riferimento agli elaborati grafici allegati. 5
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